Farmaci Antivirali HIV e AIDS A I D S cquired mmune eficiency yndrome o A cquired I mmunoDeficiency S yndrome Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita Farmaci Anti-HIV 2 AIDS • La sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) è una patologia ad eziologia virale causata da un retrovirus, denominato HIV, appartenente alla famiglia Retroviridae. • Il virus colpisce i linfociti T alterando così il sistema immunitario e predisponendo i soggetti ad infezioni opportunistiche e neoplasie. • La trasmissione della malattia richiede il contatto con un fluido corporeo contenente cellule o plasma infetti. • Le persone colpite da HIV sono 39,4 milioni, di cui 2,2 milioni sono bambini. Nel 2006 ci sono state 5 milioni di nuove infezioni sono deceduti 3,5 milioni di pazienti colpiti dal virus (UNAIDS, 2006). L’AIDS (Acquired Immuno Deficency Syndrome) è una malattia di origine virale caratterizzata da uno stato di deficienza immunitaria, associata a neoplasie (sarcoma di Kaposi, linfomi del SNC e linfomi non-Hodgkin, linfoma di Burkitt) e infezioni opportunistiche. In Italia fino ad ora sono stati segnalati circa 60.000 casi (negli USA 900.000), nel 2002 si sono verificati 1600 nuovi casi (negli USA 40.000) e si sono verificati 500 decessi, nel mondo si sono verificati 5 milioni di nuovi casi e 3 milioni sono deceduti. Nel Gennaio 2002 nel mondo 60 milioni erano le persone sieropositive (28 milioni nel-l’Africa sub-sahariana), 24 milioni erano già morti e 3 milioni di questi erano morti nel 2000. L’8% dei colpiti ha meno di 15 anni (Salama, Current Therapy 2005). I siero-positivi nel Dicembre 2002 erano in Italia circa 120.000. Farmaci Anti-HIV 3 AIDS È la manifestazione tardiva della progressiva compromissione del sistema immunitario. Ciò provoca l’insorgenza di malattie derivanti spesso da microrganismi normalmente benigni Le cellule attaccate dal virus soni i linfociti T4 (T helper) La proteina GP120 dell’involucro virale si lega alla CD4 presente sulla superficie delle cellule del sistema immunitario che vengono indicate come CD4+ Vi sono due tipi di virus: HIV-1 dell’AIDS ed HIV-2 meno virulento e presente principalmente in Africa occidentale con 11 ceppi diversi Si trasmette principalmente per via sessuale, sangue infetto o direttamente da madre a figlio Le fasi dell’infezione sono tre: 1) fasi iniziale (2-4 sett.) con aumento del virus nel plasma e sindrome similinfluenzale; 2) i linfociti T CD4+ fanno diminuire la viremia con fase di latenza; 3) la perdita di linfociti a CD4+ dopo anni porta alla fase finale detta AIDS Farmaci Anti-HIV 4 AIDS La fase finale AIDS è caratterizzata da numerose infezioni opportunistiche che generano patologie complesse e alla fine morte L’HIV ha l’envelope costituito da un doppio strato lipidico proveniente dalla membrana della cellula bersaglio Dal doppio strato lipidico protrudono ~72 coppie di struttura glicoproteica trimera formata da 3 glicoproteine gp120 a da 3 gp41 che legano la struttura all’envelope Il capside è formato da 2000 coppie di proteina p24 e contiene 2 filamenti singoli di RNA contenenti 9 geni Il meccanismo dell’infezione coinvolge le gp120 che si legano alla cellula e poi le gp41 che arpionano il doppio strato lipidico delle cellule CD4+ Farmaci Anti-HIV 5 Situazione Epidemiologica dell’AIDS alla fine del 2008 Number of people living with HIV in 2008 Total Adults Women (aged 15 and above) Children under 15 years 33.4 million [31.1 – 35.8 million] 31.3 million [29.2 – 33.7 million] 15.7 million [14.2 – 17.2 million] 2.1 million [1.2 – 2.9 million] People newly infected with HIV in 2008 Total Adults Children under 15 years 2.7 million [2.4 – 3.0 million] 2.3 million [2.0 – 2.5 million] 430 000 [240 000 – 610 000] AIDS-related deaths in 2008 Total Adults Children under 15 years 2.0 million [1.7 – 2.4 million] 1.7 million [1.4 – 2.1 million] 280 000 [150 000 – 410 000] Ogni giorno nel mondo muoiono 10.000 persone dei quali 1.400 bambini < 15 anni. Il 28% delle donne in gravidanza nel Sud Africa sono sieropositive. I pazienti sudafricani che necessitano di terapia antiretrovirale con 3 farmaci sono > 900.000 e solo 117000 la ricevono per un costo di 550 Euro/paziente/anno contro i 10.000 Euro/paziente/anno degli USA. Anche se il 70% si trova nell’Africa sub-sahariana, le nuove emergenze sono rappresentate dall’Asia con 7,4 milioni di HIV positivi dei quali 4,6 milioni in India e dalle repubbliche sovietiche dove, specie tra i tossicodipendenti, dal ‘99 al 2002 si sono triplicati i casi (Salama, Current Therapy 2005). Grazie alla terapia, dal 1995 si è verificata una riduzione della malattia e una netta riduzione delle infezioni opportunistiche (Katz, Current Med. Diag. Treat. 2005). Esistono varie forme del virus: HIV-1 responsabile del 90% dei casi e HIV-2, il primo è costituito dai sottogruppi: M (> 95% dei casi), N e O (Grimes, Current Therapy 2004). Distruggono i linfociti CD4+. Se non trattati tutti i sieropositivi passano in AIDS ed il tempo medio è 10 anni ma la terapia antiretrovirale è in grado di arrestare o ritardare la progressione in AIDS (Salama, Current Therapy 2005). Farmaci Anti-HIV 6 Statistiche su Basi Regionali, 2008 Adults & children living with HIV Sub-Saharan Africa Middle East & North Africa South and South-East Asia East Asia Latin America Caribbean Eastern Europe & Central Asia Western & Central Europe North America Oceania TOTAL Farmaci Anti-HIV Adults & children newly infected with HIV Adult prevalence (15‒49) [%] Adult & child deaths due to AIDS 22.4 million 1.9 million 5.2 1.4 million [20.8 – 24.1 million] [1.6 – 2.2 million] [4.9 – 5.4] [1.1 – 1.7 million] 310 000 35 000 0.2 20 000 [250 000 – 380 000] [24 000 – 46 000] [<0.2 – 0.3] [15 000 – 25 000] 3.8 million 280 000 0.3 270 000 [3.4 – 4.3 million] [240 000 – 320 000] [0.2 – 0.3] [220 000 – 310 000] 850 000 75 000 <0.1 59 000 [700 000 – 1.0 million] [58 000 – 88 000] [<0.1] [46 000 – 71 000] 2.0 million 170 000 0.6 77 000 [1.8 – 2.2 million] [150 000 – 200 000] [0.5 – 0.6] [66 000 – 89 000] 240 000 20 000 1.0 12 000 [220 000 – 260 000] [16 000 – 24 000] [0.9 – 1.1] [9300 – 14 000] 1.5 million 110 000 0.7 87 000 [1.4 – 1.7 million] [100 000 – 130 000] [0.6 – 0.8] [72 000 – 110 000] 850 000 30 000 0.3 13 000 [710 000 – 970 000] [23 000 – 35 000] [0.2 – 0.3] [10 000 – 15 000] 1.4 million 55 000 0.6 23 000 [1.2 – 1.6 million] [36 000 – 61 000] [0.5 – 0.7] [9100 – 55 000] 59 000 3900 0.3 2000 [51 000 – 68 000] [ 2900 – 5100] [<0.3 – 0.4] [1100 – 3100] 33.4 million 2.7 million 0.8 2.0 million [31.1 – 35.8 million] [2.4 – 3.0 million] [<0.8 – 0.8] [1.7 – 2.4 million] 7 Cifre e principali caratteristiche dell’epidemia di AIDS in Italia dal 1982 ad oggi Farmaci Anti-HIV 8 Casi di AIDS per anno di diagnosi, e corretti per ritardo di notifica (in Italia) Farmaci Anti-HIV 9 Casi di AIDS per anno di diagnosi, e corretti per ritardo di notifica Dopo 30 anni L’HIV è ancora un grosso problema da risolvere!!! Farmaci Anti-HIV 10 Dopo 30 Anni. L’HIV è ancora un grosso problema! Farmaci Anti-HIV 11 1200 Infezione Primaria Possibile Infezione Acuta di HIV Ampia disseminazione di virus Infezione di organi linfoidi CD4+ T cells/mm3 ( ) 1000 Latenza Clinica 800 Morte Malattie Opportunistiche -107 -106 -105 600 Sintomi Costituzionali 400 -104 200 -103 0 -102 0 3 6 9 12 Settimane Farmaci Anti-HIV 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Plasma Viremia Titre - (Copie di RNA virale/ml) ( ) Evoluzione dell’infezione da HIV Anni 12 Evoluzione dell’infezione da HIV Fase iniziale acuta: 2-4 settimane dal momento del contagio. La risposta immunitaria, in questa fase, è efficace e sopprime la viremia. Periodo di latenza: durata di diversi anni, con distruzione progressiva dei linfociti T. Il sistema immunitario, indebolito dalla produzione continua di grandi quantità di linfociti, perde progressivamente efficienza. Fase infettiva o di AIDS conclamata: i livelli di linfociti T nel sangue scende ad un livello di soglia, al di sotto del quale esplodono le infezioni opportuniste. Tra le più comuni: candidiasi, infezioni da HSV-1 e HSV-2, da CMV, polmonite da P. C, criptococcosi, istoplasmosi del fegato e del midollo osseo, sarcoma di Kaposi. Negli stadi terminali anche complesso demenziale da AIDS (perdita graduale della precisione del pensiero e del movimento). L’AIDS si presenta nel 40-90% dei casi con una sindrome retrovirale acuta simil-influenzale della durata di 2-10 gg dopo la quale segue abitualmente un periodo asintomatico anche di 8-10 anni (Salama, Current Therapy 2005). Tutti i pazienti che hanno presentato una sindrome retrovirale acuta vanno trattati con terapia cronica anche se per alcuni non sarebbe stata necessaria. Aspettare 6 mesi per valutare il caso può risultare pericoloso (Salama, Current Therapy 2005). Farmaci Anti-HIV 13 CONDIZIONI CLINICHE DEFINENTI L'AIDS • • • • • • • • • • • Cancro cervicale, invasivo Candidosi dei bronchi, della trachea o dei polmoni Candidosi esofagea Coccidioidomicosi, disseminata o extrapolmonare Criptococcosi, extrapolmonare Criptosporidiosi, cronica intestinale Encefalopatia, correlata all'HIV Histoplasmosi, disseminata o extrapolmonare Infezioni da Cytomegalovirus (polmonari o intestinali) Infezioni polmonari o extrapolmonari da M. tuberculosis Infezioni disseminate o extrapolmonari da altre specie di Mycobacterium (es. M. avium complex o M. kansasii) Farmaci Anti-HIV • • • • • • • • • • • • • Isosporiasi, intestinale cronica Leucoencefalopatia multifocale progressiva Linfoma di Burkitt Linfoma, immunoblastico Linfoma, primario, cerebrale Polmonite da Pneumocystis carinii Polmoniti ricorrenti Retinite da Cytomegalovirus Sarcoma di Kaposi Setticemia ricorrente da Salmonella Toxoplasmosi cerebrale Ulcere croniche da Herpes simplex o bronchiti, polmoniti o esofagiti Wasting syndrome dovuta all'HIV 14 Organizzazione strutturale dell’HIV • • • • • • • Il virus dell’HIV (Human Immunodeficiency Virus) ha un diametro di circa 100 nm. È ricoperto da una membrana lipidica a doppio strato, che riveste la proteina p17. Da essa sporge una glicoproteina (gp120), ancorata ad un’altra glicoproteina (gp41). La glicoproteina gp120 ha forte affinità per la proteina di superficie CD4 dei linfociti T. Essa serve al virus per legarsi e successivamente fondersi con i linfociti. Il nucleocapside dell’HIV e costituito dalla proteina di matrice p24. All’interno del capside si trova l’RNA e tre enzimi specifici del virus: 1. Due copie del genoma a RNA (circa 9500 nucleotidi), rivestito dalle proteine p6 e p9; 2. Transcrittasi inversa (RT); 3. Integrasi; 4. Proteasi. (HIVp) Farmaci Anti-HIV 15 HIV: ciclo replicativo • Il virus dell’HIV compie la replicazione all’interno dei linfociti T, determinando la morte della cellula • La replicazione avviene attraverso le seguenti fasi: 1. La glicoproteina gp120 si lega alla proteina CD4 del linfocita T. 2. Il doppio strato fosfolipidico del virus si fonde con quello del linfocita T. 3. Il capside proteico p24 viene rimosso ad opera della proteasi virale. 4. La transcrittasi inversa virale sintetizza il primo filamento di DNA provirale, utilizzando l’RNA virale come stampo (nei retrovirus l’informazione genetica è trasmessa in direzione opposta al normale). Il DNA provirale viene duplicato dalla trascrittasi inversa e circolarizzato. 5. Esso viene quindi trasferito nel nucleo della cellula e inserito nel DNA della cellula ospite dalla integrasi virale. 6. In seguito il DNA provirale viene trascritto dalla RNA-polimerasi II cellulare in RNA virale e mRNA virale. 7. L’mRNA virale viene tradotto dal sistema ribosomiale cellulare in proteine virali. 8. Le proteine virali subiscono poi le necessarie trasformazioni post-traduzionali (proteolisi controllata, glicosilazione, miristilazione). 9. Il nuovo RNA genomico e le proteine virali si assemblano in particelle virali complete, ma immature. 10. Le particele virali immature fuoriescono per gemmazione e si trasformano in virione maturo ad opera della HIV proteasi (HIVp). Farmaci Anti-HIV 16 HIV: ciclo replicativo Farmaci Anti-HIV 17 Video Ciclo Replicazione HIV Farmaci Anti-HIV 18 Cause del Deterioramento del Sistema Immunitario ad Opera dell' HIV • • • • • Distruzione diretta delle Cellule CD4+ Anergia delle Cellule CD4+ Apoptosi delle Cellule CD4+ Distruzione delle Cellule Cd4+ 'innocent bystanders‘ Incapacità dei linfociti B di produrre anticorpi specifici per altri microrganismi • Perdita di Cellule CD4+ specifiche per gli antigeni dell' HIV • Declino delle funzioni delle Cellule CD8+ Farmaci Anti-HIV 19 Bersagli dell’HIV e Potenziali Farmaci Farmaci Anti-HIV 20 Antiretrovirali approvati per il trattamento dell’infezione da HIV (marzo 2010) • • • • • • • • • • • • • • • • Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NRTI) Zidovudina (AZT) Didanosina (ddI) Stavudina (d4T) Lamivudina (3TC) Abacavir (ABC) Tenofovir (TDF) Emtricitabina (FTC) • • Inibitori dell'Integrasi Raltegravir Inibitori Non Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NNRTI) Nevirapina Efavirenz Delavirdina (non approvato in Italia) Etravirina Farmaci Anti-HIV • • • • • • • • • • • • • • • • Inibitori dell'HIV Proteasi (PI) Saquinavir Ritonavir Indinavir Nelfinavir (non più approvato in Italia) Fosamprenavir Lopinavir Atazanavir Tipranavir Darunavir CCR5 Antagonisti Maraviroc Inibitori della Fusione Enfuvirtide 21 REGIMI PER IL TRATTAMENTO INIZIALE DELL'INFEZIONE DA HIV (Marzo 2010) Regimi preferiti Regimi basati sugli NNRTI Regimi basati sui PI Regimi basati sugli Efavirenz + TDF + FTC Atazanavir + Ritonavir + Inibitori dell'Integrasi TDF + FTC Raltegravir + TDF + FTC Darunavir + Ritonavir + TDF + FTC Regimi alternativi Regimi basati sugli NNRTI Efavirenz + (ABC o ATZ) + 3TC Nevirapina + AZT + 3TC Regimi basati sui PI Atazanavir + Ritonavir + (ABC o AZT) + 3TC Fosamprenavir + Ritonavir + [(ABC o AZT) + 3TC] o TDF + FTC Lopinavir + Ritonavir + [(ABC o AZT) + 3TC] o TDF + FTC Saquinavir + Ritonavir + TDF + FTC HAART: Hyghly Active AntiRetroviral Terapy Farmaci Anti-HIV 22 HAART: Hyghly Active AntiRetroviral Terapy La terapia riduce la carica virale (< 50/mL), aumenta i CD4 e lo stato immunologico, prolunga la sopravvivenza anche se non è ancora in grado di portare alla guarigione (Grimes, Current Therapy 2004). Difficile combinare le varie associazioni. Alcuni farmaci vanno somministrati con il cibo (Tironavir, Nalfinovir, Saquinovir), altri 1 h prima o 2 h dopo (Indinavir, Didanosina) e ad 1 h di distanza fra loro. Non c’è ancora un protocollo preciso. Ogni 3 mesi andrà controllato il valore del CD4 e del titolo HIV ((Katz, Current Med. Diag. Treat. 2005). Il fallimento del trattamento si ha se gli effetti collaterali non sono tollerati o se si verifica mancata diminuzione della replicazione virale (titolo HIV) o mancata risalita del CD4 o deterioramento chimico. Nel 20-40% dei casi non si ottiene ancora una risposta ottimale. La triplice associazione di 3 ITIn (Trizivir) ha il vantaggio della somministrazione di una sola compressa due volte/die, non presenta restrizioni dietetiche ma ha una ridotta durata di efficacia quindi di regola viene riservata a casi particolari con bassa carica virale (< 100.000/mL) (Salama, Current Therapy 2005). Forse utile l’associazione di 4 ITIn. In gravidanza è possibile sostituire la Lamivudina con l’Emtricitabine (Salama, Current Therapy 2005). Farmaci Anti-HIV 23 REGIMI PER IL TRATTAMENTO INIZIALE DELL'INFEZIONE DA HIV (Marzo 2010) HAART: Hyghly Active AntiRetroviral Terapy Farmaci Anti-HIV 24 Principi di terapia per l’ AIDS 1) La replicazione virale determina un danno del sistema immunitario e lo sviluppo dell’ AIDS. Solo raramente non si determina un danno del sistema immunitario 2) I livelli plasmatici di HIV-RNA riflettono il grado di replicazione virale ed è associato alla riduzione dei linfociti CD4 che servono di guida per la terapia 3) Il grado di progressione è individuale nei pazienti affetti e la terapia si basa sui livelli plasmatici di HIV-RNA e la conta dei linfociti CD4 4) Lo scopo della terapia è la massima soppressione possibile della replicazione virale. La combinazione di agenti antiretrovirali riduce la replicazione virale quindi i livelli di HIV-RNA e le varianti resistenti 5) La durata della soppressione è maggiore con i farmaci non ancora impiegati dal paziente e che non hanno reazioni crociate di resistenza con altri farmaci già impiegati 6) Impiegare il dosaggio e la via di somministrazione ottimale 7) Ogni cambiamento di terapia riduce le opzioni future 8) Le donne devono ricevere la terapia ottimale. In gravidanza la terapia và iniziata dopo la 14° settimana (Salama, Current Therapy 2005). 9) Valgono gli stessi principi nei bambini, adolescenti ed adulti 10) L’ infezione primaria va trattata fino a rendere indosabile l’ HIV-RNA 11) I siero-positivi vanno considerati infettanti anche se i livelli di HIV-RNA non sono dosabili 12) Se CD4 > 200 sono consigliate le vaccinazioni per l’Epatite B, pneumococco, influenza e tetano (Salama, Current Therapy 2005). Farmaci Anti-HIV 25 INDICAZIONI PER L'INIZIO DELLA TERAPIA ANTIRETROVIRALE (marzo 2009) LA TERAPIA ANTIRETROVIRALE E' RACCOMANDATA PER: a) b) c) TUTTI I SOGGETTI SINTOMATICI PER I SOGGETTI ASINTOMATICI CON <350 CD4+/mm3 PER I SEGUENTI GRUPPI INDIPENDENTEMENTE DALLA CONTA DELLE CELLULE CD4+ - donne in gravidanza; - soggetti con nefropatia associata all'HIV; - soggetti con co-infezione da HBV VA VALUTATA L'OPPORTUNITA' DI INIZIARE LA TERAPIA ANTIRETROVIRALE PER: 3 I SOGGETTI ASINTOMATICI CON > 350 CD4+/mm Farmaci Anti-HIV 26 Inibitori della Trascrittasi Inversa Farmaci Anti-HIV 27 Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NRTI) Zidovudina (AZT) • Analogo della timidina, con attività clinica contro HIV. Meccanismo d’azione: fosforilato da chinasi cellulari a AZT-5’-trifosfato, che è il metabolita attivo. • AZT-5’-trifosfato interferisce con la DNA-polimerasi RNA-dipendente (trascrittasi inversa) virale e funziona da inibitore. • AZT-5’-trifosfato può inoltre essere incorporato nel DNA provirale in crescita, come elemento terminatore obbligato. • L’analoga incorporazione ad opera della DNA-polimerasi cellulare, nel DNA cellulare in crescita, richiede concentrazioni di AZT 100 volte maggiori. Reazioni avverse: principalmente depressione del midollo osseo, correlata alla gravità dell’infezione; mialgia, nausea, insonnia. Farmacocinetica: ben assorbito per os (52-75%). Rapidamente metabolizzato a 5’-glucuronide ed eliminato con le urine. Somministrazione anche iv (infusione di 1 ora). Resistenze: i pazienti, trattati con questo solo farmaco, sviluppano rapidamente resistenze. • Gli altri inibitori della trascrittasi inversa funzionano con identico meccanismo, e consentono anch’essi il sorgere rapido di resistenze. • Perciò gli attuali protocolli di trattamento, prevedono l’associazione di più inibitori della trascrittasi inversa tra di loro (trivizir) e con inibitori della proteasi dell’HIV. • Poiché presentano reazioni avverse differenti, possono essere utilmente impiegati in terapie associative, o a cicli alternati. Gli altri inibitori della trascrittasi inversa funzionano con identico meccanismo, e consentono il sorgere rapido di resistenze. • Perciò gli attuali protocolli di trattamento, prevedono l’associazione di più inibitori della trascrittasi inversa tra di loro (trivizir) e con inibitori della proteasi dell’HIV. • Poiché presentano reazioni avverse differenti, possono essere utilmente impiegati in terapie associative, o a cicli alternati. Farmaci Anti-HIV 28 Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NRTI) O O Me HN N Me HN NH N O HO O O HO N N O HO N O O N3 Zidovudina (AZT) 3'-azido-2',3'didesossitimidina Retrovir, cpr, cps, scir., iv Combivir (+3TC, cpr) Trizivir (+ABC+3TC) Farmaci Anti-HIV Didanosina (DDI) 2',3'-didesossiinosina Videx, cps gstr., polv. Stavudina (D4T) 2',3'-dideidro-2',3'didesossitimidina Zerit, cps, polv. 29 Caratteristiche degli Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NRTI) Bloccano la transcriptasi inversa e quindi il DNA, riducono la replicazione virale, l’immunodepressione e le infezioni opportunistiche, ritardano la comparsa o la ricomparsa delle complicanze ma non sono curativi. Riducono la mortalità e aumentano la sopravvivenza dal momento della diagnosi ma sviluppano rapidamente resistenze, specie in monoterapia. Si potranno associare Zidovudina e Lamivudina ma non Zidovudina e Stavudina perché si antagonizzano e Didanosina con Zalcitabina per tossicità sovrapponibile. Riducono la mortalità e la frequenza delle infezioni opportunistiche anche nelle ARC (AIDS Related Complex). Vengono somministrati più volte al giorno (la Didanosina 1 volta/die) indipendentemente dai pasti. Presentano il rischio di acidosi lattica con steatosi epatica (specie con Stavudina, Didanosina e Zalcitabina) (Salama, Current Therapy 2005). Zidovudina o Azidotimidina o Azt Retrovir cps 100-250 mg, cpr 300 mg, scir, f ev. È stato il primo farmaco impiegato dal 1987. Da impiegare in associazione, dopo 18-24 mesi l’efficacia si riduce per comparsa di resistenze. Effetti collatera li: cefalea e depressione midollare nel 25% dei sieropositivi e nel 50% degli AIDS (sospendere se l’Hb è < 7,8 gr/100 ml o se i globuli bianchi < 750/mm3 ), nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, aumento delle transaminasi, della fosfatasi alcalina, della bilirubina, insonnia e, se assunto in posizione supina con poca acqua, può dare ulcere esofagee. Terapie prolungate oltre 9 mesi causano frequentemente aumento del CPK e miopatie. Il Probenecid ne prolunga l’emivita. Evitare l’associazione con il Paracetamolo e i FANS perché competono con l’enzi-ma che degrada il farmaco. Dosaggio: 300 mg/ 12 h (Salama, Current Therapy 2005). Somministrato in gravidanza, non è teratogeno, riduce la trasmissione fetale. Proposto il suo impiego anche nei soggetti in fase sintomatica precoce e in quelli asintomatici ma con conteggio dei linfociti T helper (CD4) < 500/mm3. Impiegabile in profilassi (vedi sopra). Disponibile in associazione con Lamivudina Combivir (1 cpr/12h) e con lamivudina e Abacavir Trizivir (1 cpr/12h) (The Med. Letter 1169; 2004). Dideossiinosina o Didanosina (DDI) Videx scir , dosaggio 200 mg/12 h; Dideossicitidina o Zalcitabina (DDC) Hivid cpr 0,750 mg dosaggio 0,75 mg/8 h; Stavudina Zerit cpr 15-20-30-40 mg, scir. dosaggio 40 mg/12 h (Katz, Current Med. Diag. Treat. 2005) (Salama, Current Therapy 2005). Meccanismo d’azione simile al precedente. Sono indicate nei casi che non tollerano la Zidovudina o che peggiorano durante il trattamento. Inferiore tossicità midollare, ma possono provocare pancreatiti, acidosi lattica e neuropatie periferiche (specialmente la Stavudina), aumento delle transaminasi, cefalea, vomito e dolori addominali (Salama, Current Therapy 2005). La Zalcitabina è la meno efficace e quindi la meno impiegata. Sfortunatamente singolarmente hanno un’efficacia limitata nel tempo per lo sviluppo di resistenze. Riducono l’assorbimento dei farmaci che richiedono l’acidità gastrica: Itraconazolo, Ketoconazolo e Dapsone. Non associare alcool (Katz, Current Med. Diag. Treat. 2005). Sconsigliata, per la tossicità sovrapponibile, l’associazione Didanosina e Zalcitabina. Farmaci Anti-HIV 30 Caratteristiche degli Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NRTI) Nome Dosaggio Biodisponibilità giornaliero orale t1/2 plasma t1/2 intracell. del trifosfato (ore) Eliminazione Principali effetti collaterali renale (come glicuronide) mielodepressione disturbi GI, cefalea, insonnia, astenia Zidovudina (AZT) 300 mg x 2 o 200 mg x 3 60% 1.1 7 Didanosina (ddI) 250-400 mg 30-40% 1.5 >20 renale 50% (metabolismo purinico) pancreatite neuropatia periferica Stavudina (d4T) 30-40 mg x 2 86% 1 7.5 renale 50% neuropatia periferica lipodistrofia, pancreatite Farmaci Anti-HIV 31 Sintesi AZT O O Me Me N OH O OH = (PhO)2S O N , DMA N Me - O O2SO O 0 °C O O O O HO O - O O Me N O N3 Farmaci Anti-HIV O S N 25 °C N O O H+ Et3N/H2O HO S Me N O N N O O N Me HN HN O O LiN3 DMF Me HN N O HO O N3 32 Trasformazione metabolica ddI Lamivudina NH N HO O N NH2 O O O - O N P O O O N - O N N O NH N N O N P O O N NH2 N N ddI ddIMP - O O O N N - P O P O O O O N ddADP N O N N NH2 NH2 O HO ddAMP O O P O P O O O O P O O N N O N ddA N ddATP Lamivudina Epivir cpr 150 mg, scir; analoga ai precedenti ed abitualmente meglio tollerata (The Med. Letter 1169; 2004). Dosaggio 150 mg/12 h (Salama, Current Therapy 2005). Effetti collaterali minimi. Efficace anche verso l’ Epatite B vedi cap 44. Disponibile in associazione all’Abacavir Epzicom (non in commercio in Italia) da somministrare una volta/die (The Med. Letter 1203; 2005). Farmaci Anti-HIV 33 Trasformazione metabolica ddI O N HO O NH N N O Fosf orilasi NH N N H N Ipoxantina ddI Xantina Ossidasi O HN O O N H N H Acido urico Farmaci Anti-HIV Xantina Ossidasi NH O N NH N H N H O Xantina 34 Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NRTI) NH2 NH2 HN N N N O F N N N O HO HO HO S O N N NH2 S O Lamivudina (3TC) Abacavir (ABC) Emtricitabina (FTC) (-)-2',3'-didesossi-3'(1R,4S)-2-amino-6(-)-5-fluoro-2',3'tiacitidina (ciclopropilamino)-9-[(4didesossi-3'-tiacitidina Epivir, cpr, cpr riv., os sol. idrossimetil)-2Atripla,cpr riv. Zeffix, cpr, os sol. ciclopentenil]-9H-purina (+TDF+Efavirenz) Combivir, Trizivir (vedi Ziagen, cpr riv., os sosp. Emtriva, cps, os sol. sopra) Trizivir (vedi sopra) Truvada, cpr (+Tenofovir) Kivexa, cpr (+ABC) Kivexa (vedi a fianco) Farmaci Anti-HIV 35 Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NRTI) NH2 NH2 N HO O HO Desossicitidina O N OH O O S S OH N N N O NH2 N N N O NH2 Isomero (+) 'naturale' = HO O S O Isomero ( ) 'innaturale' Lamivudina - 2',3' Didesossi 3' tiacitidina Farmaci Anti-HIV 36 Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NRTI) NH2 NH2 N N O O N OH O S Farmaci Anti-HIV HO N S O 37 Caratteristiche degli Inibitori Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NRTI) Nome t1/2 plasma t1/2 intracell. del trifosfato (ore) Eliminazione Principali effetti collaterali 86% 5-7 18-22 renale (inalterata) tossicità minima 1.5 12-26 renale 82% reazioni di ipersensibilità Dosaggio Biodisponibilità giornaliero orale 300 mg Lamivudina (3TC) o 150 mg x 2 Abacavir (ABC) 300 mg x 2 o 600 mg 83% Tenofovir (bisPOCPMPA) 300 mg 25-39% 17 >60 renale50% astenia, cefalea, diarrea, nausea, vomito, flatulenza Emtricitabina (FTC) 200 mg 93% 10 >20 renale (inalterata) tossicità minima Farmaci Anti-HIV (come metaboliti) 38 Sintesi Lamivudina NHSiMe3 MeO O PhCOO + H PhCOO OMe acido di Lewis N O OMe S ossatiolano (4 isomeri) HS NH2 Me3SiO N acido di Lewis NH2 N N O PhCOO N O + anomero α 1) XX,- si separano gli anomeri β 2) OH S + coppia β/α 'innaturale' O NH2 N N Citidina deaminasi (trasforma' solo ' enan l tiomero naturale') O S + isomero 'innaturale' NH2 HN N O HO N O HO O S + N O = O HO S N O OH S O Isomero ( ) 'innaturale' Lamivudina Farmaci Anti-HIV 39 Trasformazione metabolica ABC HN N HO HN N N Carbovir N N O - NH2 P O N N O N NH2 - O ABC MP ABC O O N O O P O O NH N N O NH2 - O O P O P - - O O Carbovir MP N O O P O NH N N NH2 - O Carbovir TP O N HO NH N N NH2 Carbovir Farmaci Anti-HIV 40 Inibitori nucleotidici della transcriptasi inversa: Tenofovir O NH2 N N N O N O O CO2 H O . HO2 C O O P O O O Tenofovir (disoproxil fumarato) (TDF) (R)-9-[(2-fosfonilmetossi)propil]-9H-adenina (estere bis-isopropossicarbonilossimetilico) Atripla (+FTC+Efavirenz) Viread, cpr Truvada, (vedi sopra) Farmaci Anti-HIV 41 Tenofovir NH2 O N N N O N NH2 . O O CO2H HO2C O N N N N OH O O O P O O O O P OH Tenof ovir disoproxil f umarato Tenof ovir NH2 N N N N - OH O O O O P - O P O O P - O O Tenof ovir dif osf ato Farmaci Anti-HIV 42 Meccanismo di Azione AZT Farmaci Anti-HIV 43 Limiti NRTI Errori di trascrizione Mutazioni RT: M41L, D67N, K70R, L210W, T215, and K219Q HIV Mutanti resistenti agli NRTI Farmaci Anti-HIV 44 Inibitori Non Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NNRTI) Gli NNRTI comprendono varie classi di composti strutturalmente diversi fra di loro HEPT, TIBO, DABO, TSAO, BHAP inibitori selettivi dell’HV-1 e non dell’HV-2 Essi si legano allostericamente ad una tasca idrofobica vicino al sito attivo dell’enzima Le diverse classi di composti interagiscono con amminoacidi diversi dell’enzima Ciò spiega anche l’elevato grado di resistenza crociata degli inibitori di 1a generazione migliorata nella 2a generazione Studi cristallografici dei complessi NNRTI/RT hanno evidenziato che diverse categorie di NNRTI assumono una conformazione “butterfly-like” dei sistemi π che funzionano da π -elettrondonatori verso amminoacidi aromatici che circondano la tasca idrofobica Farmaci Anti-HIV 45 Modello di Schäfer (Butterfly Like) Sito lipof ilo sistema π sistema π 108 115 ° X X = O,S Me −π π z n era on con i residui aminoacidici di I t i i Tyr181, Tyr188, Phe227, Trp229, Tyr318 Farmaci Anti-HIV 46 Modello di Schäfer (Butterfly Like) Sito lipof ilo sistema π sistema π 108 115 ° X X = O,S Me −π π z n era on con i residui aminoacidici di I t i i Tyr181, Tyr188, Phe227, Trp229, Tyr318 Farmaci Anti-HIV 47 Modello di Schäfer e La Realtà N LYS101 HN VAL179 H LYS103 O X Sito lipofilo X = O,S NH2 sistema π VAL106 N 10 81 1 5 ° VAL106 PRO236 O PRO 95 TYR188 sistema π OH TYR188 N LEU100 Me OH LEU234 PHE227 Farmaci Anti-HIV NH TRP229 48 Cristallografia e Struttura Sperimentale di Legame N LYS101 HN VAL179 H LYS103 O NH2 VAL106 N PRO 95 TYR188 VAL106 PRO236 O OH TYR188 N LEU100 OH LEU234 PHE227 Farmaci Anti-HIV NH TRP229 49 Caratteristiche degli Inibitori Non Nucleosidici della Trascrittasi Inversa (NNRTI) Nome Dosaggio giornaliero Biodisponibilità orale Nevirapina 200 mg >90% Efavirenz Etravirina t1/2 plasma (ore) 25-30 600 mg non deteminata 40-55 200 mg x 2 non determinata 41 ± 20 Farmaci Anti-HIV Eliminazione Principali effetti collaterali renale 80% (come glicuronide) rash epatite renale 14-34% (come glicuronide) fecale 16-61% rash sistema nervoso centrale fecale >90% rash nausea 50 Sintesi Nevirapina CH3 CH3 CH3 CH3 1. NaNO2, H2SO4 NO2 HNO3, H2SO4 NO2 POCl3, PCl5 2. H2O, H+, ∆ N N NH2 OH N N OH O CH3 NH2 H2, Ni Raney N CH3 N Cl N (Et3N) Cl N H N N Cl Cl O NH2 [eccesso] O H N H3C H N Cl CH3 Cl N O HN N N N Nevirapina Farmaci Anti-HIV 51 Cl Sintesi Efavirenz O Cl NH2 t Bu Cl Na2CO3 Cl 1) BuLi 2) CF3CO2Et COCF3 Cl HCl NHCOt Bu NHCOt Bu O Cl COCF3 NH2 F3C Cl OH BuLi N N N N F3C Cl O N H NH2 O Efavirenz racemico Risoluzione con (S)( ) canfanoil cloruro Cl F3C 1) Cristallizzazione 2) HCl/EtOH O DMAP N COCl O = RCOCl O O R Cl F3C O N H O Efavirenz O Farmaci Anti-HIV 52 Sintesi Etravirina O NC NH2 N cianamide NC H2O dietilenglicole 4-Aminobenzonitrile cloridato dimetiletere NH2 HCl N H OH EtO OEt malonato dietilico NH NH2 HCl O NC N EtONa, EtOH POCl3 OH N N H CH3 NC CN Cl Cl NC N N H NC Br2 N Br N Cl N H O H3C CH3 ONa N Cl NC CH3 N N H Br N Cl CH3 NC O NH3 NC CH3 N N N H Etravirina Farmaci Anti-HIV Br NH2 53 Meccanismo di Inibizione della RT Farmaci Anti-HIV 54 Video Meccanismo NNRTI Farmaci Anti-HIV Pagina 55 Limiti degli NNRTI Errori di trascrizione Mutazioni RT + frequenti: Y181C e K103N HIV Mutanti resistenti agli NNRTI Farmaci Anti-HIV Pagina 56 Farmaci Anti-HIV 57 PROTEASI (Pr) La proteasi dell’HIV è responsabile delle modifiche post-traduzionali delle proteine del nucleo in proteine strutturali Queste sono la P7, la P9, la P17 e la P24 importanti per l’infettività del virus e sono prodotte dal gene pol Il genoma dell’HIV contiene molte regioni detti geni come il gag e gag-pol che sono tradotti in poliproteine e formano le particelle virali immature Le poliproteine sono precursori che vengono tagliate da aspartico proteasi codificate dal gene pol La proteasi esiste come dimero nel quale ogni monomero contiene un residuo di acido aspartico che fa parte del sito attivo Nella fenditura creata dal processo di dimerizzazione si inseriscono le poliproteine e subiscono la proteolisi I due residui di ac. aspartico partecipano all’attacco nucleofilo di una molecola di H2O al carbonile ammidico Lo stadio lento è costituito dal trasferimento di H+ all’intermedio ammide idrata per formare uno stato di transizione Farmaci Anti-HIV 58 Struttura HIV-Pr Sito Attivo • La proteasi dell’HIV, o HIVp, (Fig. 5) è una proteasi ad aspartico (struttura 3D a raggi X nel 1989). • Ha avvolgimento e meccanismo idrolitico analogo a quello della pepsina, prototipo delle proteasi ad aspartico. • L’enzima è un omodimero con simmetria C2, formato da due monomeri identici di 99 residui. È la più piccola delle proteasi conosciute. • I due aspartati Asp25 e Asp25’ (D25 e D25’) del sito catalitico (Fig. 6) fanno parte di due catene specifiche -Asp25-Thr26-Gly27-Ala28- che dispongono i due gruppi carbossilici affacciati su un piano, in modo da attaccare uno specifico legame peptidico del substrato e da legare una molecola d’acqua, che verrà poi utilizzata per l’idrolisi Farmaci Anti-HIV 59 Meccanismo Azione Pr H N H N O H O Asp O H H O OH O H O O H - H O - O O Asp Asp O Asp H O - H O O O H O H2N O H N H + O Asp Asp O Asp O O O Asp O Stato di transizione • L’aspartico D-25’ fornisce un protone al C=O del legame peptidico da scindere, rendendolo più elettrofilo, mentre il carbossilato di D-25 strappa un protone dall’acqua, generando un ossidrile fortemente nucleofilo. • L’ossidrile incipiente si addiziona sul C=O del substrato, generando l’intermedio tetraedrico (3). • Da notare che nell’intermedio tetraedrico si perde la stabilizzazione di risonanza dell’ammide. • L’azione combinata dei due aspartati, insieme con le interazioni leganti nei subsiti adiacenti, serve per fornire l’energia necessaria per passare dall’ammide stabile all’intermedio instabile. • La protonazione dell’ammina, combinata con la deprotonazione dell’intermedio tetraedrico, favorisce la sua scissione per dare i prodotti (4). Farmaci Anti-HIV 60 Meccanismo Azione Pr: specificità del substrato 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. P4 P3 P2 P1 Ser Ala Ala Arg Pro Ser Thr Ala Arg Gln Arg Thr Gln Gly Phe Leu Glu Lys Asn Val Ile Ala Asn Ser Asn Thr Val Tyr Leu Met Asn Phe Phe Phe Phe Leu Sito di Scissione P1' P2' P3' P4' Pro Ala Met Phe Leu Pro Pro Tyr Phe Ile Glu Gln Leu Gln Gln Ile Val Leu Val Ala Arg Gly Ser Ile Ser Asp Asp Gln Met Gly Lys Arg Thr Pro Gly Gly Scissione delle catene polipeptidiche ad opera dell' HIV proteasi N H2N O CO 2H L-Phe-L-Pro Farmaci Anti-HIV 61 Meccanismo Azione Pr: specificità del substrato Legame scissile S3 P3 O P1 O P2' O H N O P4 P2 S4 S2 OH N H N H N H N H O P4' O H N H N H2N S4' S2' S1 P1' S1' O P3' O S3' . Nomenclatura usata per descrivere la specificità di una proteasi I residui aminoacidici del substrato sono designati P (lato N terminale) o P' (lato C terminale). I corrispondenti siti di legame sulla proteasi sono invece designati S o S' Farmaci Anti-HIV 62 Inibizione Pr: analoghi dello S.T. R O H N N H HO OH R1 O N H P H N OH OH O OH Ammide ridotta Acido fosfinico Idrossietilene OH Idrossietilammina N H OH Norstatina OH Diidrossietilene • Gli inibitori della HIVp sono stati progettati, tenendo conto sia del meccanismo idrolitico, sia della struttura tridimensionale dell’enzima . • Le strutture sono riportate nella figura 6. • Gli inibitori della HIVp sono molecole caratterizzate da tre o quattro gruppi lipofili, disposti in modo da legarsi nei subsiti da S3 a S3’ del sito attivo della proteasi. • La struttura e la natura di questi gruppi cambia da inibitore a inibitore. • Ma tutti contengono un frammento identico: il gruppo idrossietilenico -CH2-CH(OH)-. • Essi derivano idealmente dalla sostituzione idrossietilenica (Fig. 7), sostituendo cioè il gruppo CO-NH da idrolizzare, di un substrato peptidico, con un gruppo idrossietilenico, che non può essere idrolizzato. Farmaci Anti-HIV 63 Inibitori dell' HIV Proteasi: analoghi dello S.T. Inibiscono la proteolisi di precursori proteici essenziali per l’infezione di nuove cellule e per le replicazioni virali. Sono attivi su forme resistenti ai nucleosidi analoghi. Sono efficaci e abbastanza ben tollerati ma sono costosi, richiedono un elevato numero di compresse, restrizioni dietetiche, alterazioni lipidiche, insulinoresistenza, disturbi gastrointestinali e presentano interferenze farmacologiche (Salama, Current Therapy 2005): statine (aumentato rischio di rabdomiolisi), derivati ergotaminici (aumentati rischi vascolari), antistaminici (ridotto metabolismo e rischio di cardiotossicità), Rifampicina (accelerato metabolismo con rischio di inefficacia). L’Efavirenz, il Tenofovir, gli antistaminici H2, gli inibitori protonici e l’Erba di S. Giovanni ne riducono l’effi-cacia (The Med. Letter 1169; 2004). Vanno usati solo in associazione ad altri farmaci (Katz, Current Med. Diag. Treat. 2005). Effetti collaterali: iperglicemie, diabete, iperlipemia, disturbi gastrointestinali, epatotossicità (specie il Ritonavir ad alte dosi) ed aumento delle emorragie negli emofilici (The Med. Letter 1119; 2002). Saquinavir Fortovase cps gel soffice 200 mg Una preparazione in gel morbido, molto più efficace, ha sostituito la vecchia formulazione in gel duro. Azione sinergica all’Azt ma attiva anche su virus resistenti a questa. Da sola determina rapidamente resistenza. Ben tollerato con effetti col-laterali intestinali e cefalea. Assumere con pasto grasso. La Rifampicina ne riduce le concentrazioni. Interferisce con Terfenadina e Astemizolo determinando aritmie anche fatali. Il succo di pompelmo ne aumenta i livelli (vedi cap 91 par 11). Sembra meno efficace dell’ Azt. Dosaggio: 600-1200 mg/8 h o 400 mg/ 12 h se associato al Ritonavir (Salama, Current Therapy 2005). Ritonavir Norvir cps 100 mg, scir. È il meno tollerato e ha numerose interferenze farmacologiche (aumenta le concentrazioni di altri inibitori delle proteasi). Se il paziente è in trattamento con Metadone è spesso richiesto un aumento del dosaggio di quest’ultimo. Effetti collaterali (di solito non è ben tollerato): diarrea, nausea, vomito, parestesie periorali e periferiche, aumento dei trigliceridi, affaticamento, cefalea (Evering, Current Therapy 2003). Dosaggio: 600 mg/ 12h o 400 mg/12h se associato al saquinovir. L’associazione Lopinavir 400 mg + Ritonavir 100 mg Kaletra (non in commercio in Italia), 1 cpr/die, è ben tollerata nel trattamento dei casi di HIV iniziali e più efficace rispetto al Nelfinavir 750 mh /8h (Walmsley, N. Engl. J. Med. 346, 2039; 2002). Farmaci Anti-HIV 64 Inibitori dell' HIV Proteasi: analoghi dello S.T. O H N O N H O NH2 Saquinavir (Mesilato) Invirase, cpr riv. CH3 CH3 H N N CH3 N OH O CH3 S H3C N Farmaci Anti-HIV H N H N O N H N CH3 N OH O O H3C S O Ritonavir Norvir, cps, os soluz. Kaletra, os sol., cps, cpr (+Lopinavir) CH3 65 Inibitori dell' HIV Proteasi: analoghi dello S.T. CO2tBu O N H2N Ph CO2H O - e- - ro L Ph L P Ph H N O O N N H O OH CO2tBu O CONH2 N N N H H N O OH CO2tBu O N N H CONH2 OH S1 S3 H N N O O O H N S2' N N H CONH2 OH S2 S1' Saquinavir Farmaci Anti-HIV 66 Struttura HIV-Pr Farmaci Anti-HIV 67 Modo di legarsi degli inibitori della HIV-Pr • I residui del substrato, conservati nell’inibitore, garantiscono l’affinità per l’enzima, mentre il gruppo idrossietilenico stabilisce importanti interazioni leganti con gli aspartati catalitici D25 e D25’. • Lo scheletro peptidico si dispone nel sito attivo nella conformazione estesa, formando una serie di legami idrogeno con gruppi complementari dell’enzima. • Il gruppo ossidrilico forma quattro contatti favorevoli (distanza tipica O-H-O del legame idrogeno 3 Å) con i carbossilati di Asp25 e Asp25’. • I gruppi P2C=O e P1’C=O formano legami idrogeno (Fig. 9a) con i gruppi NH di Ile50 e Ile50’ delle flap attraverso una molecola d’acqua (acqua delle flap). • La geometria dei legami idrogeno dell’acqua delle flap è approssimativamente tetraedrica. • Nella normale conformazione della HIVp, le flap sono estese verso il solvente. • Quando è presente il substrato o un inibitore peptidico come quello di Fig. 8, le flap si ripiegano verso il floor, per consentire la formazione dei legami idrogeno degli NH di Ile50 e Ile50’. Farmaci Anti-HIV 68 Modo di legarsi degli inibitori della HIV-Pr Farmaci Anti-HIV 69 Modo di legarsi degli inibitori della HIV-Pr Farmaci Anti-HIV 70 Caratteristiche degli Inibitori dell'HIV Proteasi (PI) Nome Dosaggio giornaliero Saquinavir 1 g + 100 mg Ritonavir ( x 2) Ritonavir 600 mg ogni 12 ore (da solo); 100400 mg (insieme ad altri PI) Farmaci Anti-HIV t1/2 Biodisponibilità plasma orale (ore) 4% (variabile) (da solo) non determinata 1-2 3-5 Eliminazion e Citocromo P-450 " Principali effetti collaterali intolleranza GI, nausea, diarrea, cefalea, aumento transaminasi, iperglicemia, ridistribuzione del grasso, anomalie lipidiche intolleranza GI, nausea, vomito, diarrea, parestesie, epatite, pancreatite, astenia, iperglicemia, ridistribuzione del grasso, anomalie lipidiche 71 Struttura HIV-Pr Sito Attivo Farmaci Anti-HIV 72 Progettazione Inibitori Simmetrici P1' P1 N RHN HO RHN OH CONHR' RHN NHR HO OH Farmaci Anti-HIV HO RHN OH NHR OH 73 Progettazione Inibitori Simmetrici HO N RHN HO OH Ph HO OH O H N O Ph OH N H NHR RHN NHR RHN RHN OH CONHR' HO OH O OH O H N Ph OH OH N H O O 5 modifiche successive S N H N N O Ph N H O OH N H N Ph O S O Ritonavir Farmaci Anti-HIV 74 Ph Inibitori dell' HIV Proteasi: analoghi dello S.T. O HO OH P N OH N OH N H N O H N NH2 O N O S O O O O NH O H3C CH3 CH3 Fosamprenavir Telzir,os fl, cpr Indinavir (Solfato) Crixivan, cps H3C CH3 O CH3 N O H N O N H N OH NH CH3 MeO O OH O O H N H N N O O Lopinavir Kaletra, (vedi sopra)) Farmaci Anti-HIV OMe N H N H Atazanavir Reyataz, cps 75 Progettazione Inibitori Pr Porzione P’ di un PI della Merck Porzione P’ del Saquinavir OH OH H N N O NH O Me Me Me S1' S1 S3 N OH N OH H N N Indinavir O NH O Me Me S2' Me S2 Farmaci Anti-HIV 76 Caratteristiche degli Inibitori dell'HIV Proteasi (PI) Nome Dosaggio giornaliero 800 mg/8 ore Biodisponibilità orale t1/2 plasma (ore) Indinavir 800 mg + 100 mg ritonavir (x 2) 65% 1.5-2 " Fosamprenavir 1.4 g x 2 o 700 mg + 100 mg ritonavir (x 2) non determinata 7.1 " Lopinavir 400 mg + 100 mg ritonavir (x 2) Farmaci Anti-HIV non determinata 5-6 Eliminazione Principali effetti collaterali nefrolitiasi " intolleranza GI, nausea, vomito, diarrea, rash, parestesie orali, aumento transaminasi, iperglicemia, ridistribuzione del grasso, anomalie lipidiche intolleranza GI, nausea, vomito, diarrea, astenia, aumento transaminasi, iperglicemia, ridistribuzione del grasso, anomalie lipidiche 77 Progettazione Inibitori Pr O H N O CH3 O CH3 H N N H N O CH3 N NH2 H N N H N OH O N OH O2S NH2 O O Saquinavir O H O O O O O N H O N H N H OH O2S OH O2S Darunavir Amprenavir NH2 Farmaci Anti-HIV N NH2 78 Caratteristiche degli Inibitori dell'HIV Proteasi (PI) Nome Atazanavir Tipranavir Darunavir Dosaggio giornaliero 400 mg 400 mg + 100 mg ritonavir 500 mg + 200 mg ritonavir 600-800 mg + 100 mg ritonavir Farmaci Anti-HIV Biodisponibilità orale non determinata non determinata 37% (da solo) 82% (con ritonavir) t1/2 plasma (ore) 7 6 15 Eliminazione " Principali effetti collaterali intolleranza GI, nausea, vomito, diarrea, rash, cefalea, aumento transaminasi, iperglicemia, ridistribuzione del grasso, anomalie lipidiche " Epatotossicità, rash cutanei, rari casi di emorragia intracranica, iperglicemia, ridistribuzione del grasso, anomalie lipidiche " rash cutanei, epatotossicità, diarrea, nausea, cefalea, iperlipidemia, ridistribuzione del grasso, anomalie lipidiche 79 Progettazione Inibitori Pr O HO OH P O O NH2 O H N O N O S O O O O OH Warfarina Fosamaprenavir NH2 OH O O O N O O O H S N H OH H N S H O O O O N CF3 Tipranavir Aptivus, cps Farmaci Anti-HIV Darunavir Prezista, cpr 80 Progettazione Inibitori Pr In 1993 it was reported that the anticoagulant warfarin was able to block the spread of HIV in cell culture. Shortly thereafter, the antiviral mechanism for warfarin was found to be inhibition of HIV protease. Such relatively potent inhibition by a small nonpeptide molecule was unprecedented at the time. In 1994, two laboratories independently reported the discovery of similar compounds from a broad-based screening approach designed to identify novel nonpeptidic HIV PIs. Using a combination of a Monte Carlo based automatic docking program and x-ray crystallography, optimization of the lead compound PD099560 led to a compound with modest improvements in potency against the enzyme. Further optimization involving major structural modifications led to a very potent inhibitor that also displayed very good bioavailability in mice and dogs and a broad resistance profile. At about the same time, the warfarin analog phenprocoumon was also identified through a broad-based screening approach. Through a series of iterative structure-based design modifications utilizing the structures of the inhibitors bound to the enzyme, a significantly more potent compound U-96988 containing a 5,6-dihydro-4hydroxy-2-pyrone core was identified. This compound exhibited promising oral bioavailability and was advanced into phase I clinical trials. By comparing the enzyme–inhibitor crystal structure of U-96988 to those of unrelated peptidomimetic compounds, modifications were introduced that led to U-103017, a significantly more potent inhibitor and the second clinical candidate from this series. Combining the desirable properties of U96988 and U-103017 with extensive use of crystallographic data ultimately led to the identification of tipranavir (Aptivus) as a structurally novel inhibitor with a unique resistance profile. In vitro studies of tipranavir have shown that it retains significant activity against a wide variety of clinical isolates resistant to multiple PIs Farmaci Anti-HIV 81 Limiti PI Farmaci Anti-HIV 82 Inibitori della Fusione AcHN-Tyr-Thr-Ser-Leu-Ile-His-Ser-Leu-Ile-Glu-Glu-Ser-Gln-Asn-Gln-Gln-Glu-Lys-Asn-Glu-GlnGlu-Leu-Leu-Glu-Leu-Asp-Lys-Trp-Ala-Ser-Leu-Trp-Asn-Trp-PheCONH2 Enfuvirtide Fuzeon, fl Nuova classe di farmaci tra i quali l’Enfuvirtide Fuzeon f 90 mg. Composto da 36 aminoacidi da somministrare alle dosi di 90 mg/12 h sc (Chan, Current Therapy 2005). Rispetto agli altri farmaci agisce in una fase precedente impedendo la penetrazione del virus nella cellula. Non presenta interferenze farmacologiche ma è fetotossico negli animali. Reazioni principalmente locali (98 %) e di ipersensibilità (0,6 %), aumentata incidenza di polmoniti batteriche (Salama, Current Therapy 2005) . Costo 2.470 Euro/mese. Farmaci Anti-HIV 83 Caratteristiche degli Inibitori della Fusione O O O N H NH O H N H2N H2N O O HO O N H N N H O H3C NH CH3 HO O H N N H O H3C H3C O H N N H OH HO CH3 O O O HN O H3C H N N H O HO CH3 O H N N H O OH O NH2 O NH2 O H N N H O CH3 HO CH3 N H O CH3 OH O O NH O O HN H2N NH2 NH2 O NH O OH HO HN O O O N H H2N O CH3 O H N N H O CH3 H3C H3C H3C H N O N H O H3C CH3 O H N O N H O OH H N O CH3 O N H O NH H N CH3 O N H OH O OH H N NH O HN O O O NH2 HN H N O O N H NH2 Nome Dosaggio giornaliero Biodisponibilità orale t1/2 plasma (ore) Eliminazione Principali effetti collaterali Enfuvirtide Fuzeon® Hoffman – La Roche 90 mg x 2 83% 3.8 Catabolismo negli aminoacidi costituenti reazioni al sito d'iniezione reazioni di ipersensibilità Farmaci Anti-HIV 84 CCR5 Antagonisti Several new drug candidates are currently being evaluated that target the two most common cellular coreceptors CCR5 and CXCR4. HIV viral strains that target only CCR5 receptors are primarily macrophage tropic (M-tropic) and constituted approximately 80% of isolates in a sampling of both antiretroviral naive and experienced patients. Viruses that utilize only the CXCR4 receptor are classified as T cell tropic (T-tropic) and constituted less than 1% of the samples isolates. The remaining 20% consisted of dual tropic viruses that utilize both receptors.233 As the course of HIV infection progresses in AIDS patients, the tropism of their virus often changes from M-tropic to T-tropic. These T-tropic viruses have been associated with higher viral load and increased pathogenesis, so there are some concerns that selective pressure on CCR5 viruses might promote the change from M-tropic to T-tropic virus.233 These concerns have not yet been adequately addressed in clinical trials. The first report of a small molecule that could block the interaction of gp-120 with CCR5 was TAK-779 (Figure 32).234 Since that disclosure, several laboratories have discovered a wide variety of structurally distinct small-molecule antagonists of CCR5.235 A proof of concept study using intravenously administered CMPD-167 was carried out in six rhesus macaques infected with either SIVmac, SIVB670, or the CXCR4 tropic SHIV-89.6P. All of the animals showed a rapid decrease in viral load; however, the magnitude and duration of the responses were quite variable. No effect of the drug was noted in the animals infected with the SHIV.236 Three compounds have advanced into later stages of clinical development (Figure 32). Maraviroc (UK-427857) at a dose of 100 mg twice daily was found to lower viral load by 1.42 log10 in a 10-day study in patients whose viruses used only CCR5.237 A comparable outcome was achieved when GW-873140 was given orally at 100 mg twice daily in patients screened for CCR5 receptor usage, giving a drop in viral load of 1.5 log10.238 In patients treated for 14 days with 10, 25, or 50 mg twice daily of Sch-417690, average viral load decreases of at least 1.0 log10 were observed Farmaci Anti-HIV 85 CCR5 Antagonisti F F HN O Me N N N Me Maraviroc Selzentry®, cpr riv. Farmaci Anti-HIV N Me 86 Caratteristiche dei CCR5 Antagonisti Nome Dosaggio giornaliero Biodisponibilità orale t1/2 plasma (ore) Eliminazione Principali effetti collaterali Marviroc Selzentry® Pfizer 150-600 mg x2 23-33% 14-18 Citocromo P-450 nausea, dolori addominali, tosse, sintomi infiammatori, epatotossicità Farmaci Anti-HIV 87 Inibitori dell' HIV Integrasi O N - + F OK N N H N O H N N O O Raltegravir Isentress, cpr O F OH N H N N N O Prototipo Farmaci Anti-HIV 88 Inserzione catalizzata dall’HIV integrasi del DNA provirale nel genoma cellulare OH reattivi Estremità 5’-fosfato Farmaci Anti-HIV Estremità 3’-OH 89 Caratteristiche degli Inibitori dell'Integrasi Nome Dosaggio giornaliero Biodisponibilità orale t1/2 plasma (ore) Eliminazione Principali effetti collaterali Raltegravir 400 mg x 2 non determinata ~9 glicuronazione nausea, cefalea, diarrea, piressia, aumento della CPK Farmaci Anti-HIV 90 Resistenza • Reservoir? Farmaci Anti-HIV 91 PREVENZIONE Di fondamentale importanza. Dopo un contatto con i fluidi di un paziente malato il rischio di contrarre la malattia è di 1/300 quindi grande cautela specie con partner occasionali. Il sesso orale ha meno rischio del vaginale. Fondamentale l’impiego del preservativo ma non con monoxynol-9 perchè, anche se uccide il virus, è sconsigliato potendo provocare in alcuni pazienti ulcere genitali che favoriscono la trasmissione della malattia. È opportuno iniziare la terapia entro 72 h dal contagio. In caso di puntura con sangue infetto o di rapporto (magari per stupro) con paziente malato si consiglia per un mese: Zidovudina 300 mg + Lamivudina 150 mg (Combivir) due volte/die. Nei casi più a rischio es. carica virale > 50.000 o virus dei quali è nota la resistenza è utile associare un Inibitore delle proteasi tipo Tenofovir. Per la prevenzione del feto durante la gravidanza: 2 nucleosidi + inibitore delle proteasi, da iniziare dopo 10-12 settimane. L’associazione alla Zidovudina della Nevirapina in unica dose alla madre riduce il rischio di trasmissione materno-fetale della malattia. Terapia al momento del parto: Zidovudina alla madre e al neonato per 6 settimane iniziando entro 48 h dal parto riduce la trasmissione della malattia dal 26% all’8%. Efficace nel ridurre la trasmissione della malattia anche la Nevirapina in unica dose subito prima del parto. Farmaci Anti-HIV 92 TERAPIA DELLE INFEZIONI OPPORTUNISTICHE Abitualmente si verificano quando i CD4-T linfociti sono < 200/mm3. Valore normale dei CD4+ 1.000/mm3. L’avvento dei nuovi farmaci ha ridotto i tempi di profilassi. Rappresentano la principale causa di morbilità e mortalità e nell’AIDS si presentano con caratteristiche particolari: rispondono meno alla terapia medica spesso si associano più tipi di infezioni gravi hanno recidive più frequenti possono iniziare in modo subacuto ma diventano rapidamente fulminanti c’è maggiore sensibilità alla tossicità dei farmaci impiegati richiedono un più lungo periodo di trattamento. Il riposo e una dieta adeguata rappresentano un punto importante della terapia Farmaci Anti-HIV 93