Scritti di Nichiren Daishonin volume 5 PIU’ LONTANA LA SORGENTE, PIU’ LUNGO IL CORSO DEL FIUME Ho ricevuto il kan1 di monete e ho riferito alla Torre Preziosa2 che è un'offerta di Yoritomo3. Da lontano, il Signore Shakyamuni, il Budda Taho e i Budda delle dieci direzioni e, da vicino, gli dei del sole e della luna nei loro palazzi celesti sicuramente te ne renderanno testimonianza. Chi eccelle in questo mondo suscita la gelosia e l'invidia di tutti, persino di coloro che sono ritenuti santi o saggi. Tremila dame di corte erano gelose di Wang Chao-chun4, la favorita dell'imperatore della prima dinastia Han. Tutte le mogli di Taishaku, in numero di nove milioni e novecento mila nayuta5, invidiavano Kyoshika6. === 1. Kan: antica unità monetaria formata da mille monete legate da una corda passante per un foro centrale. 2. Qui indica il Gohonzon. 3. Yoritomo: nome di Shijo Kingo. Il suo nome completo è Shijo Nakatsukasa Saburo Zaemon-no Jo Yoritomo. 4. Wang Chao-chun: dama di corte famosa per la sua bellezza. Per ragioni politiche, l'imperatore Yuan della prima dinastia Han, che regnò dal 49 al 33 a.C., la diede in sposa a un barbaro del nord, ma in seguito se ne pentì. 11 5. Nayuta: unità numerica indiana. Secondo il Kusharon, corrisponde a cento miliardi (10 ), 7 secondo altre fonti a dieci milioni (10 ). 6. Kyoshika: (sanscrito Kaushika) nome di Taishaku all'epoca in cui, stando al Daichido-ron, era un brahmano, ma in questo contesto sembrerebbe indicare la moglie o la favorita. 125 Il ministro Fujiwara no Saneyori7 era geloso del principe Kaneahira e Fujiwara no Tokihira8, invidioso di Sugawara no Michizane, lo calunniò presso l'imperatore e lo fece esiliare nel Kyushu. Rifletti su questi esempi. I domini del tuo signore Ema Nyudo9 erano vasti, ma ora sono ridotti; egli ha molti figli e anche un gran numero di persone al suo servizio da lungo tempo. Come i pesci si agitano quando l'acqua dello stagno diminuisce e come gli uccellini si contendono i rami degli alberi quando soffiano i venti autunnali, così la gente del clan deve invidiarti. Per di più, poiché varie volte hai disubbidito agli ordini del tuo signore e sei andato contro i suoi desideri, chissà quante calunnie sono state dette su di te! Tuttavia, dopo averti più volte privato del tuo feudo, mi dici che ora ti ha di nuovo assegnato delle terre. Non c'è niente di più meraviglioso! Questo precisamente vuol dire «virtù invisibili portano ricompense visibili». Ciò deve essere accaduto a causa della tua profonda sincerità nel cercare di condurre il tuo signore alla fede nel sutra del Loto. Il re Ajatashatru era nemico del Budda, ma prese fede nel sutra del Loto grazie alle esortazioni del suo ministro Jivaka10, === 7. Fujiwara no Saneyori (900-970): ufficiale di corte. Deluso perché il figlio Yoritada non era stato eletto Ministro della Sinistra, portò rancore a Kaneakira, figlio del 6° imperatore Daigo, che aveva ottenuto la carica. 8. Fujiwara no Tokihira (871-909): sebbene fosse Ministro della Sinistra, la carica più alta, divenne geloso di Sugawara no Michizane quando questi venne eletto Ministro della Destra per la sua grande cultura e il suo nobile carattere. Tokihira lo denunciò con false accuse all'imperatore Uda e lo fece esiliare. Michizane morì di dolore. 9. Ema Nyudo: Hojo Chikatoki, figlio di Hojo Mitsutoki e pronipote di Hojo Yoshitoki (il secondo reggente). Mitsutoki, accusato di aver tradito il reggente Hojo Tokiyori, fu esiliato a Ema a Izu; quando ottenne il perdono, anche Chikatoki poté tornare a servire il governo. 10. Jivaka: famoso medico indiano e devoto buddista. Curò Bimbisara e lo stesso Shakyamuni. Divenuto ministro di Ajatashatru, quando il re si ammalò, lo convinse a pentirsi della sua malvagia condotta e a ricercare l'insegnamento del Budda. 126 potendo così prolungare la sua vita. Il re Myoshogon11 cambiò le sue opinioni errate grazie alle esortazioni dei suoi due figli. Lo stesso è accaduto a te: il cuore di Ema deve essersi ammorbidito a causa delle tue esortazioni. Questo è avvenuto unicamente per la tua profonda fede nel sutra del Loto. Più profonde sono le radici, più rigogliosi crescono i rami; più lontana la sorgente, più lungo è il corso del fiume. Tutti gli altri sutra hanno radici poco profonde e corsi brevi, mentre il sutra del Loto ha radici profonde e una sorgente lontana. Per questo il Gran Maestro T'ien-t'ai affermò che il sutra del Loto non sarebbe scomparso ma si sarebbe diffuso anche nel periodo malvagio dell'Ultimo giorno della Legge. Molti hanno preso fede in questo insegnamento, ma quando le persecuzioni del governo e dei privati si sono abbattute una dopo l'altra su di me, per un anno o due mi hanno seguito, poi hanno abbandonato la fede o si sono rivoltati contro il sutra del Loto. Alcuni non hanno smesso di praticare, ma non credono più, altri credono in cuor loro, ma hanno smesso di praticare. Il Budda Shakyamuni, erede del re Suddhodana, era il Signore del mondo, il supremo sovrano di 84.210 paesi. I re di tutto il mondo si inchinavano dinanzi a lui e dieci miriadi di milioni di persone lo servivano. Tuttavia, Shakyamuni lasciò il palazzo del re Suddhodana all'età di diciannove anni e si ritirò sul monte Dandaka12 per dodici anni. A quel tempo era accompagnato da cinque uomini soltanto: Ajinata Kaundinya, Ashvajit, Bhadrika, Dashabala, Kashyapa Mahanama13. Di === 11. Myoshogon: (sanscrito Shubhavyuha) re che appare nel capitolo 27 del sutra del Loto. Fu convertito al Buddismo dalla regina Jotoku e dai figli Jogo e Jozen. 12. Dandaka: monte della regione Gandhara, nel nord-ovest dell'India. 13. Cinque asceti che praticavano l'austerità con Shakyamuni. Quando questi ruppe il digiuno, pensarono che avesse abbandonato la ricerca e lo lasciarono. Subito dopo aver conseguito l'illuminazione, il Budda andò a cercarli e tenne loro il primo sermone sulle quattro nobili verità. 127 questi cinque, però, due lo lasciarono durante il sesto anno, gli altri tre nei successivi sei anni [perché non potevano credere in lui]. Una volta rimasto solo, Shakyamuni divenne il Budda. Il sutra del Loto è ancora più difficile da credere: «Difficile da credere e difficile da capire»14. Inoltre nell'Ultimo giorno della Legge le persecuzioni sono più numerose di quelle dell'epoca di Shakyamuni. Ma il sutra dice che i benefici di chi pratica nonostante le avversità, saranno più grandi di quelli ottenuti facendo offerte al Budda per un intero eone. Ora sono passati duemiladuecentotrenta anni dalla morte del Budda. Coloro che propagarono il Buddismo in India per più di mille anni dopo la sua morte sono tutti noti dalle biografie; i nomi di coloro che lo propagarono per più di mille anni in Cina e settecento in Giappone sono anch'essi registrati. Solo poche persone incontrarono persecuzioni gravi come quelle del Budda. Benché affermassero di essere saggi o santi, nessuno di loro ha mai verificato le parole del sutra: «Poiché odio e gelosia abbondano persino durante l'esistenza del Budda, quanto peggiore sarà il mondo dopo la sua scomparsa!»15. Il bodhisattva Nagarjuna, T'ien-t'ai e Dengyo incontrarono difficoltà a causa del Buddismo, ma non paragonabili a quelle descritte dal Budda. Il motivo è che nacquero prima del tempo in cui doveva essere propagato il sutra del Loto. Adesso siamo ormai negli «ultimi cinquecento anni»16, l'inizio dell'Ultimo giorno della Legge. È come il sole il 15 maggio o la luna la notte del 15 agosto. T'ien-t'ai e Dengyo nacquero troppo presto, quelli che nasceranno dopo rimpiangeranno di essere arrivati tardi. === 14. Sutra del Loto, cap. 10. 15. Ibidem. 16. «Ultimi cinquecento anni»: ultimo dei cinque periodi di cinquecento anni dopo la scomparsa del Budda. Secondo il sutra della Grande assemblea (Daijuku-kyo), è l'inizio dell'Ultimo giorno della Legge. 128 Le grandi armate17 sono già state sconfitte, le altre non sono degne di nota. Ora è proprio il tempo predetto dal Budda: «gli ultimi cinquecento anni», «l'inizio dell'Ultimo giorno della Legge» e «molto maggiori saranno dopo la mia morte». Se le parole del Budda non sono false, deve essere apparso un saggio in questo mondo. Secondo i sutra, scoppierà la più grande guerra mai vista al mondo a indicare l'avvento di questo saggio e, poiché la guerra18 è già scoppiata, anche il saggio è già apparso nel mondo. L'apparizione del ch 'i-lin19 annunciò la nascita del saggio Confucio, e non c'è dubbio che il risuonare del tempio di un villaggio annunci la venuta di un saggio. Nel caso del Budda, si seppe che era nato un saggio per la crescita degli alberi di sandalo e Lao-tsu fu riconosciuto come saggio per i caratteri "2" e "5" segnati sulla pianta dei piedi20. Come si può riconoscere il saggio del sutra del Loto nell'Ultimo giorno della Legge? Nel sutra si legge: «La persona che può insegnare questo sutra, la persona che può abbracciare questo sutra, è l'inviato del Budda», Chi abbraccia gli otto volumi, un solo volume, un solo capitolo o un solo verso del sutra del Loto, o chi recita il suo titolo, è l'inviato del Budda. Chi persevera dall'inizio alla fine nonostante gravi persecuzioni è l'inviato del Budda. La mente di Nichiren non sarà quella di un inviato del Budda, dato che è un comune mortale. Tuttavia, poiché è === 17. Le grandi armate: le dottrine delle sette Shingon, Nembutsu, Zen e Ritsu che contraddicono l'insegnamento del sutra del Loto. Il Daishonin le aveva già confutate sulla base del sutra del Loto. 18. La grande campagna di conquiste intrapresa dall'impero mongolo. Gengis Khan aveva già invaso o sottomesso gran parte del continente euro-asiatico. Il nipote Khubilai Khan tentò nel 1274 e nel 1281 di sottomettere anche il Giappone, ma fallì. 19. Ch'i-lin: animale fantastico simile a un cavallo impetuoso. Secondo la leggenda, la sua apparizione annuncia la nascita di un saggio. 20. Secondo un'antica leggenda cinese menzionata nel commentario Cheng-i del Shih-chi, un saggio presenta alla nascita la pianta di un piede segnata dal carattere "2" e l'altra dal carattere "5". 129 incorso nell'odio dei tre potenti nemici ed è stato esiliato due volte, egli equivale all'inviato del Budda. La sua mente è impregnata dai tre veleni e il suo corpo è quello di un comune mortale, ma poiché la sua bocca recita Nam-myoho-renge- kyo, egli è simile all'inviato del Budda. Guardando al passato, sono paragonabile al bodhisattva Fukyo. Guardando al presente, senza dubbio sono stato «colpito con spade e bastoni, pietre e mattoni »21. Nel futuro, raggiungerò sicuramente l'illuminazione e coloro che mi hanno sostenuto dimoreranno con me nella Pura Terra del Picco dell'Aquila. Vorrei dirti molte altre cose, ma devo fermarmi qui e lascio a te le conclusioni. Il nostro novizio malato è guarito. Ne sono molto felice. Daishin Ajari22 è morto esattamente come tu avevi previsto. Qui tutti ti lodano dicendo che anche un Jivaka dell'Ultimo giorno non potrebbe reggere il paragone con te. Anch'io lo penso. Ci siamo detti che anche le tue previsioni su Sammi-bo e Soshiro23 si sono realizzate perfettamente. Affido a te la mia vita e non consulterò nessun altro medico. Nichiren Il 15 settembre del primo anno di Koan (1278) === 21. Sutra del Loto, cap. 10. 22. Daishin Ajari: discepolo di Nichiren Daishonin, originario di Shimosa. Si pensa fosse imparentato con la famiglia Soya. Insegnò ai credenti di Kamakura durante l'esilio del Maestro a Sado. 23. Sammi-bo e Soshiro: Sammi-bo fu uno dei primi discepoli del Daishonin, molto apprezzato per la cultura e l'eloquenza. Assisté Nikko Shonin nella sua opera di propagazione nell'area del Fuji, ma poi divenne arrogante e all'epoca della persecuzione di Atsuhara abbandonò la fede. Poco si sa di Soshiro, ma probabilmente anch'egli tradì la sua fede. 130 Shijo Kingo Dono Gohenji (Genon choryu Gosho-Onshitsu taijinkiha no koto) Gosho Zenshu, pag. 1180 Scritto il 15 settembre 1278, a 57 anni, da Minobu Destinato a Shijo Kingo CENNI STORICI - È una lettera inviata a Shijo Kingo il 15 settembre 1278, quando il Daishonin aveva 57 anni e viveva a Minobu. Il signore di Ema, sulla base di false accuse, aveva minacciato Shijo Kingo di privarlo del suo feudo se questi non avesse abbandonato il Buddismo di Nichiren Daishonin e di fatto lo aveva poi trasferito in una provincia remota. In seguito si era ammalato ed era ricorso alle sue cure di medico. Come segno di gratitudine e di rinnovata fiducia, un anno dopo aveva assegnato a Shijo Kingo un feudo più vasto del precedente. 131