Scritti di Nichiren Daishonin volume 5 CONFRONTO FRA IL SUTRA DEL LOTO ED GLI ALTRI SUTRA Domanda: Il capitolo Hosshi, nel quarto volume del sutra del Loto dice: «[Questo sutra è] difficile da credere e difficile da capire». Qual è il significato di queste parole? Risposta: Sono passati più di duemila anni da quando il Budda predicò il sutra del Loto in India. Ci sono voluti più di milleduecento anni prima che questo sutra fosse introdotto in Cina e altri duecento prima che giungesse in Giappone. Da allora sono già passati più di settecento anni. Dopo la morte del Budda solo tre persone compresero questa frase del sutra del Loto. In India, il bodhisattva Nagarjuna disse nel suo Daichido ron: «È come un bravo medico in grado di trasformare il veleno in medicina»1. Così il bodhisattva Nagarjuna spiegò le quattro parole «difficile da credere, difficile da capire»2. In Cina, il Gran Maestro T'ien-t'ai Chih-che3 le interpretò citando il sutra: «Fra tutti i sutra predicati in === 1. Nagarjuna usò questa similitudine parlando dell'illuminazione dei due veicoli che nei sutra anteriori al sutra del Loto erano condannati come coloro i cui semi della Buddità erano bruciati e non sarebbero mai potuti germogliare. Annunciando l'illuminazione dei due veicoli, Nagarjuna contraddisse tutte le affermazioni precedenti. 2. Quattro parole: in giapponese sono rese con quattro ideogrammi: Nanshin Nange. 3. Chih-che: titolo attribuito a T'ien-t'ai. Significa saggio. 65 passato, nel presente e in futuro, questo è il più difficile da credere e il più difficile da capire»4. In Giappone, il Gran Maestro Dengyo spiegò questa frase: «I sutra dei primi quattro periodi5 predicati in passato, il sutra Muryogi, predicato ora, e il sutra del Nirvana che sarà predicato in futuro, sono facili da credere e facili da capire, perché sono insegnamenti zuitai6. Il sutra del Loto è il più difficile da credere e da capire perché è un insegnamento zuiji»7. Domanda: Cosa si intende con ciò? Risposta: La facilità di credere e di capire è dovuta al fatto che il Budda predicò conformandosi alla capacità degli ascoltatori. La difficoltà di credere e di capire è dovuta al fatto che egli insegnò in conformità alla sua illuminazione. Il Gran Maestro Kobo e i suoi successori del tempio To-ji8 in Giappone sostengono che, fra gli insegnamenti essoterici, il sutra del Loto è il più difficile da credere e da capire, ma che, paragonato agli insegnamenti esoterici, è semplice da credere e da capire. Jikaku, Chisho e i loro seguaci sostengono che il sutra del Loto e il sutra Dainichi sono difficili da credere e difficili da capire, ma che, se il sutra del Loto è difficile, il sutra Dainichi è di gran lunga il più difficile, sia da credere che da capire. Tutti in Giappone sono d'accordo con entrambe queste opinioni. === 4. Hokke gengi, vol. 10. 5. I primi quattro periodi: 1) periodo Kegon, che rappresenta un alto livello d'insegnamento secondo solo allo Hokke-Nehan; 2) periodo Agon o periodo dei sutra Agama, che corrisponde all'insegnamento hinayana; 3) periodo Hodo o periodo del Mahayana introduttivo; 4) periodo Hannya. 6. Zuitai, zuiji: Zui significa seguire: tai indica la volontà altrui, jii è la propria volontà. 7. Hokke shuku. 8. Tempio To-ji: il tempio principale del ramo To-ji della setta Shingon, situato a Kyoto. Eretto in origine dall'imperatore Kammu nel 796 per la protezione del paese, fu più tardi donato a Kobo dall'imperatore Saga e divenne un centro per lo studio delle pratiche esoteriche. 66 Tuttavia, interpretando questo passo, io Nichiren, dico che le scritture non buddiste sono facili da credere e da capire e i sutra hinayana sono difficili da credere e da capire, ma i sutra hinayana sono facili da credere e da capire rispetto al sutra Dainichi e agli altri sutra Hodo. Il Dainichi e gli altri sutra Hodo sono più facili dei sutra Hannya; i sutra Hannya sono più facili del sutra Kegon; il Kegon è più facile del sutra del Nirvana; il sutra del Nirvana è facile rispetto al sutra del Loto e l'insegnamento shakumon del sutra del Loto è facile rispetto all'insegnamento honmon. Esistono quindi diversi livelli di difficoltà. Domanda: A che cosa serve sapere tutto ciò? Risposta: Nessuna dottrina è superiore a questa [del sutra del Loto], essa è una grande lanterna che rischiara la lunga notte di nascita e morte, è una spada tagliente che spezza l'oscurità fondamentale. Gli insegnamenti Shingon, Kegon e di altre sette rientrano nella categoria zuitai e sono quindi facili da credere e da capire. Si chiamano zuitai i sutra che il Budda predica in risposta alle aspirazioni degli uomini dei nove mondi, così come un padre saggio educa il figlio ignorante adeguandosi al suo livello. Si chiamano zuijii i sutra che il Budda predica conformandosi al suo mondo di Buddità, così come un padre illuminato si fa seguire dal figlio ignorante. Alla luce di questo principio, io ho attentamente esaminato il Dainichi, il Kegon, il Nirvana e altri sutra e ho scoperto che sono tutti sutra esposti in accordo con le capacità delle persone. Domanda: C'è qualche prova di quanto dici? Risposta: Il sutra Shrimala afferma: «Il Budda conduce alla maturazione quelli che non hanno mai ascoltato la Legge, insegnando le buone cause che portano ai mondi di nin (umanità) e ten (cielo). Per quelli che aspirano ai mondi di shomon (studio), il Budda impartisce il veicolo di shomon. A quelli che ricercano il mondo di engaku (realizzazione), il Budda 67 rivela il veicolo di engaku. A quelli che ricercano gli insegnamenti mahayana, il Budda spiega questi insegnamenti». Questo brano si riferisce agli insegnamenti facili da credere e da capire, quali i sutra Kegon, Dainichi, Hannya, Nirvana e altri. [In antitesi, nel sutra del Loto leggiamo:] «A quel tempo, rivolgendosi al bodhisattva Yakuo, l'Onorato dal mondo apostrofò gli ottantamila9 grandi ricercatori della Legge: “Yakuo, vedi tu in questa immensa moltitudine di dèi, Naga, Yaksha, Gandharva, Asura, Garuda, Kimnara, Mahoraga10, di esseri umani e non umani, di monaci e monache, laici e laiche, qualcuno che cerca la strada degli shravaka, o qualcuno che cerca la strada dei pratyekabudda, o qualcuno che cerca la strada dei Budda? Se uno di costoro, alla presenza del Budda, prova un istante di gioia ascoltando un solo verso o una sola frase del sutra del Loto, io gli preannuncio che in futuro otterrà la suprema illuminazione"»11. Nei sutra provvisori Shakyamuni insegnò i cinque precetti12 per gli esseri umani, i dieci precetti13 per gli esseri divini, le quattro illimitate virtù14 per il dio Bonten, la pratica del dono imparziale per il re Mara, i duecentocinquanta precetti per i monaci e i cinquecento precetti per le monache, le quattro === 9. Ottantamila: indica un numero grandissimo. 10. Dei, Naga ... Mahoraga: si riferisce agli atto generi di esseri non umani che proteggono il Buddismo. 11. Sutra del Loto, cap. 10. 12. Cinque precetti: i precetti fondamentali che i laici devono osservare. Essi sono, non uccidere, non rubare, non avere rapporti sessuali illegittimi, non mentire e non bere alcolici. 13. Dieci precetti: precetti per i credenti laici del Mahayana, proibizioni contro i dieci mali: uccidere, rubare, avere rapporti sessuali illegittimi, mentire, fare discorsi irresponsabili, diffamare, essere in malafede, essere avidi, rimanere attaccati a idee scorrette. 14. Quattro illimitate virtù: quattro forme di illimitata compassione: 1) dare felicità agli altri; 2) eliminare la loro sofferenza; 3) rallegrarsi vedendoli liberi da sofferenza e divenuti felici; 4) essere imparziali con tutti, abbandonando ogni simpatia e antipatia. Con la pratica di queste virtù si poteva ottenere la rinascita nel cielo di Brahma. 68 nobili verità15 per la gente di shomon, la dodecupla catena di causalità16 per la gente di engaku e le sei paramita per i bodhisattva. Questo metodo d'insegnamento è paragonabile all'acqua che assume la forma rotonda o quadrata del recipiente che la contiene, o all'elefante che regola la sua forza a seconda del nemico. Il sutra del Loto è totalmente differente: è stato predicato per tutti indistintamente. incluse le otto specie di esseri inferiori e le quattro categorie di credenti17. Questo metodo d'insegnamento è paragonabile a una squadra che permette di tracciare linee diritte o al leone, il re delle bestie, che esercita tutta la sua forza sia contro il debole che contro il forte. Esaminando i Vari sutra alla luce di questo chiaro specchio, è evidente che i tre sutra del Budda Dainichi18 e i tre sutra della Pura Terra19 sono insegnamenti predicati in accordo con la capacità delle persone. Tuttavia, poiché le dottrine di Kobo, Jikaku e Chisho, per qualche ragione, hanno trovato largo consenso, in Giappone questa verità è rimasta oscurata da più di quattrocento anni. Questo è paragonabile a scambiare una gemma con un sasso o a smerciare legno di sandalo per legno comune. === 15. Quattro nobili verità: 1) ogni esistenza è sofferenza; 2) la sofferenza è causata dal desiderio; 3) l'estinzione del desiderio conduce all'estinzione della sofferenza; 4) la via all'estinzione della sofferenza è l'ottuplice nobile sentiero (retta visione, retto pensiero, retta parola, retta azione, retta vita, retto sforzo, retta consapevolezza, retta meditazione). 16. Dodecupla catena di causalità: una delle prime dottrine buddiste, che mostra la relazione causale tra ignoranza e sofferenza. Il primo anello della catena è l'ignoranza, poi l'ignoranza causa l'azione, l'azione causa la consapevolezza, la consapevolezza causa nome e forma, nome e forma causano gli organi di senso, gli organi di senso causano il contatto, il contatto causa la sensazione, la sensazione causa il desiderio, il desiderio causa l'attaccamento, l'attaccamento causa l'esistenza, l'esistenza causa la nascita, la nascita causa vecchiaia e morte. 17. Quattro categorie di credenti: monaci e monache, laici e laiche. 18. I sutra Dainichi, Kongocho e Soshitsuji. 19. I sutra Muryoju, Kammuryoju e Amida. 69 Poiché la Legge buddista è oggi completamente sconvolta, anche la società è corrotta e caotica. Il Buddismo è come il corpo e la società come l'ombra. Quando il corpo si piega, si piega anche l'ombra. Come sono fortunati i mici discepoli che, seguendo la vera intenzione del Budda, entreranno naturalmente nell'oceano dell'infinita saggezza! Ma gli studiosi buddisti del nostro tempo ripongono fede in insegnamenti zuitai e sono destinati ad affondare nel mare della sofferenza. Spiegherò tutto questo più dettagliatamente in un'altra occasione. Con profondo rispetto, Nichiren Il 26 maggio 70 Shokyo to Hokekyo to Nan’i no koto (Nanshin nange homon) Gosho Zenshu, pag. 991 Scritto il 26 mangio 1280, a 59 anni, da Minobu Destinato a Toki Jonin CENNI STORICI - Nichiren Daishonin, cinquantanovenne, inviò questa lettera da Minobu a Toki Jonin il 26 maggio 1280, l'anno successivo all'iscrizione del DaiGohonzon. Toki Jonin, che risiedeva a Shimosa, era uno tra i discepoli più importanti; lui e sua moglie ricevettero dal Daishonin una trentina di Gosho, fra i quali II vero oggetto di culto e II raggiungimento della Buddità in questa esistenza. 71