LE AREE VERDI_DESCRIZIONE L’area nel contesto territoriale L’area di progetto si colloca nella porzione occidentale dell’abitato di Rho in prossimità degli accessi viabilistici principali di nord-ovest e a circa un chilometro dal centro; ha forma pressoché quadrangolare, con le due dimensioni principali di lunghezza di circa 300 e 160 metri, per una superficie complessiva di circa 47.000 mq. È definita nel suo perimetro dalle vie Labriola a nord e Pertini a est, dal corso Europa a sud e ad ovest da una strada d’accesso ai fabbricati artigianali adiacenti e dalla recinzione cieca del lotto occupato da questi ultimi. L’area si trova in una posizione baricentrica rispetto ai principali parchi della provincia nord-ovest di Milano (Parco delle Groane, Plis Basso Olona, Parco dei Fontanili, Parco dei Cinque Comuni, Parco Agricolo Sud) e si colloca lungo le direttrici di alcuni progetti strategici, quali: il Raggio Verde n. 7 del Comune di Milano, che si estende lungo l’asse del Sempione, diramandosi al confine con Pero verso Expo e verso Fiera; il sistema dei LET-Landscape Expo Tour, un sistema organizzato di percorsi ideato per tutelare e valorizzare le aree aperte dell’Ovest Milano: in particolare si estende sino ai margini del nuovo parco il LET 5, denominato anche ‘circuito dei tre fiumi’; il Mi-Lu, evoluzione dell’idea dei raggi verdi, pensato per integrare l’urbano in un paesaggio continuo, che coinvolge Milano arrivando fino a Lugano, lungo la Valle del fiume Olona, interessando un territorio composto da 35 comuni. Con la sua posizione e le sue dimensioni l’area di progetto ambisce a diventare, con la realizzazione del nuovo parco pubblico, un punto nevralgico del sistema paesistico ed ambientale del rhodense, possibile elemento di unione di parchi e aree tutelate esistenti e programmati, oltre che, come già detto in precedenza, l’elemento che consentirà di unire, senza soluzione di continuità, le aree sportive a nord con quelle ad ovest, il giardino stoico di Villa Burba con le aree a verde di Villa Scheibler e del Castellazzo. L’area è già contornata da filari su strada, a protezione dei percorsi ciclabili esistenti, realizzati lungo corso Europa con Pinus nigra e lungo via Pertini e Labriola con Tilia cordata. Per la piantumazione e la messa a verde del parco si procederà con scelte differenti, sia per essenze che per modalità d’impianto, secondo la zona tematica, ove possibile utilizzando specie autoctone. A questo proposito però occorre precisare che la Regione Lombardia ha emanato, nel corso degli ultimi anni, norme di tutela per contrastare la diffusione di Anoplophora Chinensis (altrimenti detto Tarlo asiatico), individuando le zone di diffusione dell’insetto nocivo e le specie arboree sensibili, vietandone la messa a dimora. L’area di progetto ricade in parte nella zona cuscinetto (buffer) infestata dal cerambice; pertanto si è deciso di escludere le piante sensibili a tale organismo e di sostituirle con specie alloctone resistenti. Lo stato di fatto L’area, allo stato attuale incolta, è stata fino al recente passaggio di proprietà a favore del Comune di Rho, coltivata a foraggio. Oggi si presenta libera, omogenea per quanto concerne le condizioni del terreno, che presenta modeste differenze di livello, rilevate nell’ordine massimo di circa 1,5 m tra i confini nord e sud, pari quindi ad una pendenza longitudinale media del 5 ‰. Non vi sono manufatti rilevanti al suo interno, salvo una linea fognaria, che però corre in profondità e non ha mai interferito con le attività agricole. Non sono presenti alberature di alto fusto interne all’area, tranne che lungo il confine sud, dove, ad ombreggiatura della pista ciclabile esistente, è stato piantumato un filare di Pinus nigra, parallelo a corso Europa, e a nord-ovest, dove si trova un singolo esemplare arboreo, che potrà essere mantenuto nell’ambito dell’area boscata di progetto. Il filare nord di corso Europa è raddoppiato da alberature già interne all’area di progetto; gli esemplari del filare lato strada, come quello sul lato di Villa Burba, sono inseriti in un’aiuola che separa la carreggiata stradale dalla pista ciclabile. 2 Lungo via Pertini e via Labriola il filare che costeggia il percorso ciclabile è formato da bagolari (Celtis Australis e Celtis Occidentalis). Alcuni arbusti ed alberature sono stati anche posti a dimora alle spalle dell’area occupata dal distributore di carburante: le essenze infestanti (Ailanthus) dovranno essere espiantate, mentre saranno mantenuti gli esemplari di Acer platanoides. I percorsi ciclopedonali costeggiano i tre lati prospicienti le pubbliche vie, oltre il limite di batteria dell’intervento. Nel tratto occidentale di corso Europa, di fronte all’ingresso di Villa Burba, è presente una strada a fondo cieco per l’accesso all’area produttiva adiacente il lotto; il confine ovest è segnato da una muratura in pannelli ciechi prefabbricati in cls. Il progetto e le componenti del verde La fascia boscata, che raggruppa la maggior parte della vegetazione arborea di nuovo impianto, sarà composta da una maglia principale composta da Quercus robur (farnia), Fraxinus excelsior (frassino comune), Tilia cordata (tiglio riccio) e da una maglia secondaria, per le zone di bordo o per isole, realizzata con Fraxinus ornus (orniello) e Cercis siliquastrum (albero di Giuda). Le alberature, di diverse dimensioni in relazione alla specie, avranno circonferenza del tronco, misurato a circa un metro da terra variabile da 12-14 a 20-25 cm; la disposizione a griglia con l’integrazione di specie di dimensioni minori è stata studiata in modo da formare una macchia mista e densa, ma lasciando libera la visuale ad altezza d’occhio, per garantire la sicurezza degli utenti del parco. I gruppi arborei lungo il margine della fascia boscata e sul lato meridionale del parco saranno realizzati con essenze del tipo Aesculus x carnea (ippocastano rosso), Fraxinus excelsior (frassino comune), Liquidambar styraciflua (storace), Liriodendron tulipifera (liriodendro) e Cercis siliquastrum (albero di Giuda), disposti a macchia irregolare. Nelle stanze verdi le essenze sono state scelte caso per caso in relazione al tema: stanza 1- il Relax: l’area è completamente trattata a prato inglese con miscuglio di microterme (festuca arundinacea e poa pratensis), adatto a zone non troppo ombreggiate; terrapieni modellati come prismi geometrici e seminati allo stesso modo difendono le aree relax dalla vista da strada. stanza 2- la Sosta: sono stati individuati alberature e arbusti che, nelle varie stagioni, possano offrire profumi differenti a coloro che vi si fermeranno. Le alberature saranno della specie Magnolia soulangeana, mentre gli arbusti saranno del tipo Vitex agnus castus (pepe dei monaci), teucrum fruticans (camedrio femmina) e una collezione di salvie (salvia farinacea, salvia leucantha, salvia nemorosa ‘Kate Glenn’, salvia nemorosa ‘May Night’), che hanno fioriture di diverso colore e distribuite in periodi differenti. stanza 3- Esposizione e Arte: insieme ad alberature del tipo Quercus robur ‘Fastigiata’ (farnia) e Liriodendron tulipifera (liriodendro) le essenze arbustive privilegiano gli aspetti cromatici; sono stati individuati lagerstroemia indica ‘Red rocket’, callistemon brachyandrus, buddleja davidii ‘Royal red’, cesalpinia gilliesii, buddleja globosa e spirea japonica ‘Dart’s red’. stanza 4- l’Ascolto: l’area sarà piantumata con essenze arboree dello stesso tipo di quelle scelte per i gruppi sul lato sud del parco (vedi sopra) e potrà godere di un campo nel quale sarà realizzato un ‘prato fiorito’ (vedi sotto). Per le aree a prato sono state previsti tre tipologie differenti: nella parte centrale una semina con miscela più arida, e quindi meno bisognosa di acqua, per ottenere un prato rustico, di facile manutenzione e con effetto di omogeneità e naturalità. Nelle zone ‘pregiate’ (stanza relax, aree perimetrali con terrapieni modellati) un misto più ricco e curato, con seme adatto ad ottenere un effetto ‘prato inglese’: questa tipologia richiede un impianto di irrigazione e un taglio frequente, per garantire l’effetto di tappeto erboso morbido. In prossimità delle stanze n. 3 e 4, sul lato che si affaccia sulla radura centrale, verrà infine realizzato un ‘prato fiorito’: quest’ultima tipologia nasce dall’esigenza di recuperare un’atmosfera naturale di elevata biodiversità ormai rara con la presenza di fiori (papavero, speronella, iperico, campanula, camomilla, viola dei campi, etc.) che un tempo facevano parte del normale panorama agreste ed oggi è sempre più difficile ritrovare. Il prato fiorito ha significativi contenuti didattici, non richiede particolare manutenzione poiché la crescita deve essere spontanea e il taglio, una/due volte l’anno, ha il solo scopo di eliminare le erbe secche, arricchisce spontaneamente la propria biodiversità, attirando l’entomofauna locale, offre colori diversi secondo le fioriture stagionali. 3 Indice delle specie arboree Come già detto, la Regione Lombardia ha emanato nei recenti anni norme volte a contenere la diffusione del tarlo asiatico. Si fa riferimento, in particolare, al D.d.s 12 marzo 2009 – n. 2408 Misure regionali di controllo e eradicazione di Anoplophora chinensis in Regione Lombardia, che all’art.2 individua come segue le essenze soggette al parassita: “Ai fini del presente decreto si applicano le seguenti definizioni: a) Per piante sensibili si intendo le piante destinate all’impianto, diverse dalle sementi, di Acer spp, Aesculus hippocastanum, Alnus spp, Betula spp, Carpinus spp, Citrus spp, Corylus spp, Cotoneaster spp, Fagus spp, Lagestroemia spp, Malus spp, Platanus spp, Populus spp. Prunus spp, Pyrus spp, Salix spp, e Ulmus spp.“ Poiché L’area di progetto ricade all’interno dell’area cuscinetto infestata dalla Anoplophora chinensis si è deciso di escludere le piante sensibili a tale organismo e di sostituirle con specie alloctone resistenti. Nelle pagine seguenti, vengono riportate le schede delle essenze arboree e arbustive che verranno poste a dimora nel parco, che comprendono: - Aesculus x carnea Cercis siliquastrum Fraxinus excelsior Fraxinus ornus Liriodendron tulipifera Liquidambar styraciflua Quercus robur Quercus robur ‘fastigiata’ Tilia cordata Amelanchier canadensis Cornus kousa Magnolia x soulangeana Magnolia stellata - Buddleja spp. Buddleja globosa Callistemon brachyandrus Caesalpinia gillesii Teucrium fruticans Spiraea spp. Salvia spp. Vitex agnus-castus Infine, la tavola “4.2.3 Planimetria messa a verde, abaco essenze arboree e arbustive” riporta nel dettaglio posizione, caratteristiche e modalità di impianto delle specie arboree prescelte. 4 ABACO SPECIE BOTANICHE IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Aesculus x carnea Nome comune: lppocatano rosso Famiglia: Aceraceae Zona di origine: Alloctona, Asia, Europa Uso: aree verdi urbane, viali alberati CARATTERI BOTANICI: Portamento: albero di il grandezza, a crescita media, con altezza tra i 15m e i 20 m Altezza: può raggiungere 15 – 20 metri di altezza. Foglia: foglie semplici, a margine intero, larghe circa 5-8 cm, a lamina espansa con 5 o 3 lobi ottusi, picciolate, di colore verde scuro. Sono ottime e nutrienti per gli animali Fiori: piccoli fiori verdi, riuniti in infiorescenze. Il calice ed il peduncolo dei fiori sono pubescenti. Le infiorescenze possono essere formate sia da fiori unisessuali che ermafroditi Frutti: capsula tonda di cm 3-5 pericarpo coriaceo verde bruno con piccole prominenze appuntite, contenente 1-3 semi simili a castagne ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: deve essere esposto in posizioni abbastanza soleggiate ma sopporta anche la mezz'ombra Terreno: pH5-7 terreno ben drenato e fresco Clima: Continentale. Tollera terreno alcalino, inquinamento atmosferico, atracnosi, freddo, siccità. Sensibile alla salinità ---------------------------------------------------------------------Note: Tollera terreno alcalino, inquinamento atmosferico, atracnosi, freddo, siccità. Sensibile alla salinità. LAND Milano S.r.l. 3 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Cercis siliquastrum Nome comune: Albero di Giuda Famiglia: Fabacee Zona di origine: Europa meridionale, Europa sud-orientale, Asia anteriore, Asia minore, Balcani, regioni mediterranee, Caucaso. Uso: pianta frangivento, di interesse apistico, migliora il terreno. Adatta per il verde pubblico, (parchi, aree cittadine, aree stradali, zone pedonali) e privato. Può essere utilizzata come pianta in contenitore e per la costituzione di terrazze e spalliere. Ottima resistenza alle malattie e all’inquinamento. CARATTERI BOTANICI: Portamento: albero o arbusto a lento accrescimento, alto da 5 a 8 m e ampio da 5 a 8 m. Portamento arboreo o arbustivo, con piccola chioma tondeggiante ad ombrello. Foglia: fogliame deciduo, portato su lunghi piccioli, a lamina semplice, di forma tondeggiante, cuoriforme o reniforme e di colore verde chiaro in estate, giallo in autunno. Fiori: fioritura molto ornamentale con fiori rosa, ermafroditi, raccolti in racemi sui rami più vecchi. Frutti: i frutti ornamentali, sono baccelli di colore rosso-violaceo, molto numerosi, appiattiti e pendenti, che rimangono sulla pianta fino alla primavera successiva. Periodo di dispersione del polline: marzo-aprile. Impollinazione: entomofila. ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: predilige posizioni soleggiate. Terreno: vive in terreni da freschi ad asciutti, sciolti, di buona qualità da mediamente a molto profondi, con pH da 5.5 a 8.0. teme i ristagni idrici. Clima: resiste sia alle basse temperature che a periodi siccitosi. ---------------------------------------------------------------------Note: resistente all'atmosfera cittadina. LAND Milano S.r.l. 4 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Fraxinus excelsior Nome comune: Frassino comune Famiglia: Oleaceae Origine: Europa centro-settentrionale, Asia settentrionale, Siberia Uso: albero forestale adatto per il consolidamento di ghiaioni, ripe e pendii e per la formazione di barriere antirumore e frangivento. Specie di interesse apistico utilizzata per parchi, aree cittadine, aree stradali, parcheggi, zone pedonali CARATTERI BOTANICI: Portamento: albero a rapido accrescimento alto da 20 a 35m e ampio 10m – 15m. Portamento ampio, sciolto, ricurvo, con fusto continuo Foglia: foglia composta pennata, lunga fino a 30 cm, formata da 9-13 foglioline lunghe fino a 10cm, ellittiche, ovate, lanceolate, di colore verde, giallo in autunno Fiori: piccoli, privi di calice e corolla, in infiorescenze ascellari di colore verde pallido Frutti: samare bisunghe con un'ala lunga circa 4 cm in grappoli pendenti. In ottobre si colorano di bruno e rimangono sull'albero per un certo tempo dopo la caduta delle foglie Periodo di dispersione del polline: febbraio - marzo – aprile - maggio Impollinazione: anemofila ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: predilige posizioni soleggiate Terreno: predilige terreno fertile, profondo e ricco di humus Clima: temperato, ama il cado ma resiste al gelo; soffre per le gelate tardive ---------------------------------------------------------------------- LAND Milano S.r.l. 5 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Fraxinus ornus Nome comune: Orniello Famiglia: Oleaceae Zona di origine: Autoctona, Europa meridionale ed orientale Uso: coltivazione ornamentale nei parchi CARATTERI BOTANICI: Portamento: Arboreo, raramente arbustivo. La chioma ha forma ovoidale arrotondata, raggiunge altezze di 10-15 m Foglia: composte (5-9 foglioline) di tipo imparipennato; quelle laterali sono di forma lanceolata, mentre quella apicale ha forma obovata. Il margine è variamente seghettato Fiori: bianco crema, intensamente profumati, riuniti in pannocchie lunghe 8-10 cm. Sbocciano in aprile-maggio Frutti: samare lanceolate verdi, lunghe 3-4 cm, con l'estremità dell'ala arrotondata, diventano bruni quando maturano e permangono sulla pianta per tutto l'inverno ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: deve essere esposto in posizioni abbastanza soleggiate ma sopporta anche la mezz'ombra Terreno: poco esigente, si adatta bene a terreni aridi, sia argillosi che sabbiosi. Tollera anche i substrati calcarei Clima: resiste bene alle basse temperature e alla siccità ---------------------------------------------------------------------Note: pianta dall’accrescimento lento. Resiste all’inquinamento LAND Milano S.r.l. 6 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Liriodendron tulipifera Nome comune: Liriodendro, Albero dei tulipani Famiglia: Magnoliaceae Zona di origine: America nord- occidentale, America nordorientale. Uso: coltivazione ornamentale, utilizzabile per parchi, aree stradali, giardini. CARATTERI BOTANICI: Portamento: albero a medio rapido accrescimento, dal portamento ampio, largo, aperto, leggermente irregolare, alto 25 - 35m, ampio da 12 a 20m. Foglia: di forma trilobata lunga 15cm, caratteristica, il lobo centrale sembra tagliato. Inizialmente di color verde chiaro in autunno assume una colorazione giallo oro vivo. Fiori: simili a tulipani, di color giallo verde con macchie arancione all'interno. Frutti: frutto non appariscente, a forma di pigna, lunghi circa 5 cm, maturano in settembre assumono colorazione che volge dal verde al bruno. Periodo di dispersione del polline: giugno-luglio. Impollinazione: entomofila. ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: richiede posizioni soleggiate ombreggiate , meglio se riparate e calde. o semi Terreno: vuole terreni debolmente acidi o neutri, ben permeabili, ricchi di sostanze nutritive, freschi o umidi, sabbioso-argillosi. Teme la salinità, tollera il calcare. Clima: continentale, Tollera il freddo fino a temperature minime con punte di -20/-30/ °C. Teme le gelate tardive. --------------------------------------------------------------------Note: non tollera la siccità. LAND Milano S.r.l. 7 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Liquidambar styraciflua Nome comune: Storace Famiglia: Amamelidaceae Zona di origine: America nord- occidentale, America nordorientale Uso: pianta pioniera adatta a parchi, giardini, aree cittadine, aree stradali, parcheggi, zone pedonali, molto bella nella colorazione scarlatta-arancio-gialla nel periodo autunnale CARATTERI BOTANICI: Portamento: albero a foglia caduca alto da 20 a 30m e ampio da 6m a 8m, dal fusto regolare e continuo e dalla chioma stretta Foglia: foglia con lamina palmato-lobata, con 5 (raramente 7) lobi triangolari, a margine dentato, picciolo di cm 6-8; colore giallo, arancio e rosso intenso in autunno Fiori: fiori unisessuali riuniti in infiorescenze, poco appariscenti Frutti: infruttescenze sferiche, lungamente peduncolate, con brevi aculei morbidi; persistono sulla pianta in inverno, liberando i semi in primavera Periodo di dispersione del polline : aprile – maggio Impollinazione: entomofila ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: predilige posizioni soleggiate ma tollera anche la mezz’ombra Terreno: predilige terreni con pH 6-7, anche acidi, terreno profondo, umido, argilloso-limoso Clima: predilige clima temperato. Tollera il freddo T. min. 20/-30/ °C --------------------------------------------------------------------Note: molto bella la colorazione autunnale LAND Milano S.r.l. 8 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Quercus robur Nome comune: Farnia Famiglia: Fagaceae Zona di origine: pianta europea originaria dei paesi dell’Europa centro-settentrionale Uso: per le sue caratteristiche di longevità, rusticità e il notevole effetto estetico viene utilizzato nel settore paesaggistico-ornamentale. Nelle campagne costituisce un’importante zona di rifugio per gli organismi utili. Si può utilizzare sia come pianta singola che in associazioni miste. CARATTERI BOTANICI: Portamento: arboreo con chioma ampia, espansa, più o meno globosa con apice arrotondato in una formazione cupoliforme di aspetto maestoso Altezza: raggiunge i 30-40 m Foglia: caduche, semplici di tipo obovato con apice più espanso e lamina più stretta. I margini sono con lobi arrotondati e poco profonda. Di colore verdastro lunghe circa 8-12 cm Fiori: unisessuali riuniti in infiorescenze. Quelle maschili sono amenti penduli con fiori radi lunghi 2-3 cm mentre quelle femminili sono terminali, inseriti singolarmente a gruppi su un lungo penducolo. Frutti: “noce” ovoidale o cilindrica di 2-4 cm detta ghianda avvolta da una cupola con squame rilevate ed arrotondate ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: pianta eliofila che predilige esposizioni aperte ed ampi spazi Terreno: predilige terreni profondi e per l’attecchimento necessita di irrigazioni o substrato abbastanza umido Clima: resiste sia a inverni rigidi e freddi che ad estati calde e asciutte ---------------------------------------------------------------------Note: molto rustica, resistente ad avverse condizioni climatiche LAND Milano S.r.l. 9 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Quercus robur ‘ Fastigiata’ Nome comune: Farnia Famiglia: Fagaceae Zona di origine: pianta europea originaria dei paesi dell’Europa centro-settentrionale Uso: per le sue caratteristiche di longevità, rusticità e il notevole effetto estetico viene utilizzato nel settore paesaggistico-ornamentale. Si può utilizzare sia come pianta singola o in filare. CARATTERI BOTANICI: Portamento: arboreo con chioma colonnare Altezza: raggiunge 15-25 m Foglia: caduche, semplici di tipo obovato con apice più espanso e lamina più stretta. I margini sono con lobi arrotondati e poco profonda. Di colore verdastro lunghe circa 8-12 cm Fiori: unisessuali riuniti in infiorescenze. Quelle maschili sono amenti penduli con fiori radi lunghi 2-3 cm mentre quelle femminili sono terminali, inseriti singolarmente a gruppi su un lungo penducolo. Frutti: “noce” ovoidale o cilindrica di 2-4 cm detta ghianda avvolta da una cupola con squame rilevate ed arrotondate ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: pianta eliofila che predilige esposizioni aperte ed ampi spazi Terreno: predilige terreni profondi e per l’attecchimento necessita di irrigazioni o substrato abbastanza umido Clima: resiste sia a inverni rigidi e freddi che ad estati calde e asciutte ---------------------------------------------------------------------Note: molto rustica, resistente ad avverse condizioni climatiche LAND Milano S.r.l. 10 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Tilia cordata Nome comune: Tiglio selvatico o tiglio riccio Famiglia: Tiliaceae Zona di origine: Europa centrale Uso: adatta al consolidamento di pendii e per la formazione di barriere antirumore e frangivento. Pianta di interesse apistico, migliora il terreno. Utilizzata in ambito pubblico (parchi, aree urbane e stradali, parcheggi, boschetti formali) e privato CARATTERI BOTANICI: Portamento: albero con la chioma a cupola, sciolta, ascendente Altezza: albero alto fino a 15-25 m e ampio da 10 a 15 m Foglia: foglie caduche, alterne di circa 4-6 cm, lamina cuoriforme, base asimmetrica, margine seghettato, apice acuminato. Colorazione gialla in autunno Fiori: ermafroditi, piccoli e bianco-giallastri, riuniti in infiorescenze lungamente peduncolate e provviste di una grossa brattea bianca lunga cm 8 Frutti: nucule, frutti piccoli (cm 1), ovoidali, bruni a maturazione, riuniti in infiorescenze ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: da soleggiata a semi ombreggiata Terreno: vive in terreni da moderatamente asciutti a molto freschi, da sciolti a compatti, profondi, di media qualità, con pH da 6.0 a 8.0. Teme la compattazione Clima: ama il caldo e resiste al gelo; tollera male il caldo secco. ---------------------------------------------------------------------Note: adatto al clima cittadino, molto sensibile ai sali, resiste al vento LAND Milano S.r.l. 11 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Amelanchier canadensis Nome comune: Pero corvino Famiglia: Caprifoliaceae. Zona di origine: originario di Canada e Nord America Uso: pianta con la duplice funzionalità di arbusto ornamentale e albero da frutto. CARATTERI BOTANICI: Portamento: Albero molto vigoroso, presenta un fusto grigio-brunastro, con sfumature nerastre, chioma tondeggiante molto ramificata e raggiunge da adulto mediamente i 2-3 metri di altezza Foglie: Le foglie sono verde opaco sulla pagina superiore e ricoperte da una peluria giallastra in quella inferiore. In autunno, prima di cadere, le foglie assumo una colorazione rosso-arancio, molto caratteristica dal punto di vista ornamentale. Fiori: A metà primavera, e per un breve periodo, produce fiori bianchi o bianco-rosati, molto profumati. Ad essi seguono i frutti; piccole bacche bianco-rosate. ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: predilige esposizioni soleggiate. Terreno: terreno a pH neutro tendente all'acido Clima: rustico. Resiste a temperature invernali fino a -15 °C. LAND Milano S.r.l. 12 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Cornus kousa Nome comune: Cornus, Corniolo Famiglia: Cornaceae. Zona di origine: Originaria di Cina, Giappone e Corea Uso: specie ornamentale per parchi e giardini in piccole macchie o come esemplare unico CARATTERI BOTANICI: Portamento: arbusto o piccolo albero caduco che raggiunge i 6/9 metri d’altezza. Foglia: verde brillante, rotonde, divengono rosse con l'arrivo dei freddi prima di cadere. Il fogliame autunnale rosa, rosso o porpora di C. kousa è assai notevole ed è specifico delle cultivar. Alcune cultivar sono state selezionate principalmente per i loro bellissimi colori autunnali. Fiori: in primavera, contemporaneamente alle foglie, produce vistose infiorescenze, costituite da un piccolo mazzetto di fiorellini bianchi alla base del quale spiccano grandi brattee tondeggianti, di colore rosa o bianco, rosse nella varietà Atropurpurea; le infiorescenze rimangono a lungo sulla pianta Frutti: roduce drupe verdi che maturano arrossandosi nella tarda estate e nel primo autunno ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: preferisce posizioni soleggiate nei luoghi con estati non troppo calde, altrimenti gradisce luoghi leggermente ombreggiati nelle ore più calde della giornata. Non teme il freddo invernale Terreno: tutti i tipi di terreno, meglio se leggermente acido, da freschi fino ad umidi, abbisognano di una quantità d’acqua costante per non bruciare le foglioline più giovani in momenti caldi, secchi e ventosi Clima: temperato fresco LAND Milano S.r.l. 13 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Magnolia x soulangeana Nome comune: Magnolia di Soulange Famiglia: Magnoliaceae Zona di origine: ibrido ottenuto in Francia incrociando Magnolia liliiflora con la Magnolia denudata Uso: particolarmente utilizzato a scopi ornamentali CARATTERI BOTANICI: Portamento: arbusto o raramente piccolo albero, chioma globosa spesso espansa e irregolare, ramificata sin dalla base. Può raggiungere i 7 – 8 m Foglia: caduche, di tipo semplice e di colore verde chiaro, inserzione alterna mediante un cortissimo picciolo. Forma obovata, margine intero e sulla pagine inferiore è presente una leggera tomentosità Fiori: con doppia colorazione, alla base violetti e nella parte centrale e terminale bianchi. Generalmente lunghi 8 – 10 cm, disposti sui rami in posizione terminale ed eretto. Sbocciano prima dell’emissione delle foglie Periodo di dispersione del polline : marzo Impollinazione: entomofila ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: predilige esposizione in pieno sole Terreno: predilige terreni profondi e freschi, ricchi si sostanza organica e sali minerali. Non tollera i terreni calcarei. Tollera anche i terreni argillosi Clima: si adatta a quasi tutti i climi, ad esclusione di quelli troppo caldi ---------------------------------------------------------------------Note: Le magnolie soulangeane hanno crescita abbastanza lenta, ma tendono a produrre arbusti ampi e vigorosi LAND Milano S.r.l. 14 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Magnolia stellata Nome comune: Magnolia stellata Famiglia: Magnoliaceae Zona di origine: Giappone Uso: particolarmente utilizzato a scopi ornamentali CARATTERI BOTANICI: Portamento: principalmente arbustivo o piccolo alberello, solitamente presenta numerosi rami che partano dal piede e la corteccia è di colore scuro. Può raggiungere i 3- 5 m di altezza Foglia: decidue, di forma ovali, allungate, di colore verde scuro, divengono aranciate in autunno, prima di cadere Fiori: di colore bianco, profumati con petali aperti e sottili di aspetto leggero che variano da 12 a 18 di forma stretta e allungata e lunghi 5- 7 cm Frutti: infruttescenza a strobolo di colore brunastro, lungo circa 8 – 12 cm, con direzione verticale, costituito da scudetti ovali e polposi con la maturazione si schiudono liberando i semi Periodo di dispersione del polline : marzo Impollinazione: entomofila ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: predilige esposizione soleggiate Terreno: predilige terreni profondi e freschi, ricchi si sostanza organica e sali minerali. Non tollera i terreni calcarei Clima: teme le gelate intense e prolungate durante il periodo di fioritura. E teme la siccità durante il periodo estivo ---------------------------------------------------------------------- LAND Milano S.r.l. 15 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Buddleja spp. Nome comune: Buddleia, pianta delle farfalle Famiglia: Buddlejaceae Zona di origine: Il genere Buddleja è costituito da circa un centinaio di specie originarie in prevalenza dell'Asia orientale, ma anche del sud Africa e dell'America Uso: L'utilizzo principale delle specie di questo genere è nel giardinaggio per la formazione di gruppi arbustivi sui prati, contro i muri, o nei boschetti CARATTERI BOTANICI: Portamento: cespuglioso e molto vigoroso, richiedono un'energica potatura primaverile prima della ripresa vegetativa per mantenere una forma compatta alla chioma e per ottenere un'abbondante fioritura. Altezza: altezza variabile tra i 50cm e 4 m. Foglia: a seconda della specie possono essere caduche o persistenti. Generalmente a disposizione opposta (raramente alterna). Sono brevemente picciolate e il più delle volte sono presenti delle stipole. I margini laminari sono interi o lievemente seghettati Fiori: sono raccolti in infiorescenze di tipo cimoso, globoso o corimboso, in molti colri dal bianco al lilla, dal giallo al rosa e al blu, ma anche pannocchie, spighe o capolini. Producono un odore persistente e mieloso Frutti: il frutto è una capsula biloculare e può contenere diversi semi minuti (in qualche specie anche diversi milioni). In alcune specie (classificate da qualche autore nel genere separato Nicodemia) la capsula è molle e carnosa dalla forma di una bacca ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: gradiscono posizioni calde e soleggiate, al riparo dai venti gelidi Terreno: sciolto e permeabile Clima: alcune specie più rustiche resistono a inverni con temp fino a -15°C mentre altre sono sub-tropicali ---------------------------------------------------------------------Note: piante robuste e vigorose che cambiano molto nelle numerose varietà di cui la più comune e anche spontanea in Italia è la Buddleja Davidii IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Buddleja globosa Nome comune: Buddleia, pianta delle farfalle Famiglia: Buddlejaceae Zona di origine: Cile e Perù Uso: L'utilizzo principale delle specie di questo genere è nel giardinaggio per la formazione di gruppi arbustivi sui prati, contro i muri, o nei boschetti. Arbusto coltivato per i fiori molto abbondanti. CARATTERI BOTANICI: Portamento: arbustivo, sempreverde o semisempreverde, rustico, vigoroso con portamento eretto. Altezza: altezza variabile tra i 3 e i 4 metri Foglia: Lanceolate, rugose nella pagina superiore, verde scuro, appuntite, brunastre e lanose nella pagina inferiore, lunghe 12-20 centimetri. Fiori: profumati, giallo arancio, riuniti in capolini globosi, simili ad un nido d’api, raggruppati a loro volta in pannocchie terminali lunghe 12-20 centimetri. Fioritura a giugno e luglio sui fusti dell’anno precedente. ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: gradiscono posizioni calde e soleggiate, al riparo dai venti gelidi Terreno: sciolto e permeabile Clima: alcune specie più rustiche resistono a inverni con temp fino a -15°C mentre altre sono sub-tropicali ---------------------------------------------------------------------- IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Callistemon brachyandrus Nome comune: Callistemo Famiglia: Myrtaceae Zona di origine: Australia meridionale Uso: pianta utilizzata per la ricca e appariscente fioritura. CARATTERI BOTANICI: Portamento: pianta arbustiva sempreverde Altezza: fino 2-3 metri. Foglia: foglie lanceolate di un bel colore verde intenso, coriacee, alterne e sessili che raggiungono una lunghezza di 20-30 mm Fiori: I fiori portati alle estremità dei rami sono molto particolari in quanto si riuniscono a formare una sorta di spazzolino (da questo deriva il nome comune "scopettino" o "scovolina"), un'infiorescenze a spiga terminale, formata da centinaia di piccoli fiori di colore rosso più o meno intenso o giallino con la punta per lo più colorata che sbocciano contemporaneamente. La parte più vistosa del fiore sono i lunghi stami per lo più di colore rosso. Frutti: I frutti sono delle capsule che rimangono sulla pianta anche per diversi anni. ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: predilige posizioni soleggiate. Terreno: predilige terreni bene drenati. Clima: teme le temperature minime invernali che non devono scendere al di sotto dei 7°C ---------------------------------------------------------------------- IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Caesalpinia gilliesii Nome comune: Uccello del paradiso Famiglia: Fabaceae Zona di origine: isole Barbados Uso: pianta utilizzata per la ricca e appariscente fioritura. CARATTERI BOTANICI: Portamento: arbusto di medie dimensioni, possiede un portamento eretto e fiori molto decorativi di colore giallo con un ciuffo di stami rossi che compaiono in estate Altezza: fino 4-5 metri. Foglia: foglie lanceolate di un bel colore verde intenso, coriacee, alterne e sessili che raggiungono una lunghezza di 20-30 mm Fiori: fiori molto decorativi di colore giallo con un ciuffo di stami rossi che compaiono in estate ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: esposizioni soleggiate, anche ai raggi diretti; nelle zone a clima mediterraneo può essere coltivata all’aperto senza problemi Terreno: sciolto, soffice e ben drenato. Clima: mediterraneo caldo ---------------------------------------------------------------------- IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Teucrium fruticans Nome comune: Teucrium, Camedrio femmina. Famiglia: Lamiaceae. Zona di origine: di origine nord africana, questa specie è diffusa nelle aree costiere calde della parte occidentale del bacino del Mediterraneo, dall'Europa meridionale (Portogallo, Spagna, Francia, compresa la Corsica, Italia, comprese Sardegna e Sicilia, BosniaHerzegovina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia e Slovenia) al Nord Africa (Algeria, Marocco e Tunisia) . Uso: come pianta ornamentale è spesso utilizzata per la realizzazione di siepi in cui viene topiata per darle forme più regolari e potere i getti molto vigorosi che tendono a darle aspetto più globoso e a volte disordinato. CARATTERI BOTANICI: Portamento: è una specie nanofanerofitica, con fusto legnoso e gemme perennanti poste tra 30 cm e 2 m dal suolo. Ha l'aspetto di un arbusto tondeggiante, a portamento eretto. Altezza: gli esemplari adulti possono raggiungere i 2 m di altezza. Foglia: sono ellittiche, portate da un corto picciolo, con la pagina inferiore ricoperta da una fitta peluria biancastra, e la pagina superiore lucida, di colore verde glauco. Fiori: I fiori, di colore da azzurro pallido a lilla, hanno un solo labbro ricurvo pentalobato, con il lobo mediano molto appariscente. Gli stami e lo stilo sono notevolmente sporgenti. Frutti: Il frutto è composto da 4 distinti acheni (di forma ovoide). Gli acheni sono glabri, sia lisci che rugosi. ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: soleggiata. Terreno: terreni preferibilmente alcalini e ben drenati . Clima: temperato- mediterraneo, resiste a gelate se non prolungate. ---------------------------------------------------------------------Note: resistentissima alla salsedine. IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Spiraea spp. Nome comune: Spirea . Famiglia: Rosaceae. Zona di origine: Giappone. Uso: gruppi, siepi basse, bordure. Per ottenere siepi, gli arbusti si piantano alla distanza di 40-60 cm l’uno dall’altro e si tagliano a 15 cm dal livello del suolo, i rami dell’anno precedente. CARATTERI BOTANICI: Portamento: piccolo cespuglio a portamento compatto e arrotondato. Altezza: fino a 120cm. Foglia: lanceolate, dentate, rosse da giovani, poi verdi. Fiori: Fiore di colore rosso, rosa - violaceo, secondo la varietà Fiori riuniti in ombrelle appiattite, larghe 10 - 12cm. ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: soleggiata. Terreno: in terreno fertile, profondo e ben drenato. Clima: continentale. ---------------------------------------------------------------------Note: rustica e resistente. IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Salvia spp Nome comune: Salvia Famiglia: Lamiaceae (ex Labiateae). Zona di origine: Regioni Mediterranee. Uso: di origine orticola può essere utilizzata in macchie sempreverdi variegate nonché per la sua fioritura viola oltre che per la caratteristica aromatica delle sue foglie. CARATTERI BOTANICI: Portamento: suffrutticosa, fusto eretto a sezione quadrangolare dal quale si diramano numerose ramificazioni. Altezza: fino ai 50-100 cm. Foglia: Foglie verdi; feltrose al tatto e aromatiche. Sono commestibili. Fiori: tubulari violetti , riuniti in infiorescenze , hanno il caratteristico aspetto asimmetrico proprio della famiglia delle Lamiaceae, periodo di fioritura è Luglio - Settebre Frutti: si formano alla base dei fiori e contengono i minuscoli semi ovoidali di colore marrone scuro. ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: assolata. Terreno: terreno ricco, fresco, ben drenato Clima: mediterraneo, la sua temperatura ideale è attorno ai 10°C ma resiste bene anche agli inverni continentali se protetta soprattutto dai venti. ---------------------------------------------------------------------Note: Il suo nome deriva dal latino salvus.che significa salvo o sano. I romani la ritenevano un'erba sacra. Era credenza,nel Medioevo,che fosse una pianta magica. IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ABACO SPECIE BOTANICHE Vitex agnus-castus Nome comune: Agnocasto Famiglia: Verbenacee Zona di origine: Regioni umide mediterranee. Uso: pianta aromatica, i fiori molto profumati attirano le farfalle. CARATTERI BOTANICI: Portamento: ramificati pianta arbustiva perenne, fusti ben Altezza: fino 3-4 metri. Foglia: Foglie palmatocomposte di colore verde, con foglioline lanceolate, rugose. Foglie molto aromatiche Fiori: In primavera all’apice dei nuovi rami sbocciano numerosi piccoli fiori, riuniti in pannocchie di colore rosa-blu. La fioritura continua sporadicamente fino ai freddi autunnali. Frutti: frutti tondeggianti, leggermente carnosi, di colore scuro ESIGENZE AGRONOMICHE: Esposizione: predilige posizioni soleggiate, ma può essere messo a dimora in posizioni semiombreggiate. Terreno: predilige terreni bene drenati. Clima: mediterraneo, non teme il freddo e può essere coltivato all’aperto anche nelle regioni con clima invernale molto rigido. Molto rustico e resistente ---------------------------------------------------------------------- ACCESSORI AL VERDE IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ACCESSORI AL VERDE ___________________________________________________________________________________ Pacciamatura Corteccia di pino marittimo La corteccia di pino marittimo, selezionata e frazionata in pezzature da 15-25 mm o 25-40 mm, costituisce un materiale naturale ideale per la formazione di un duraturo strato di pacciamatura su aiuole e piantagioni . Per la sua composizione e la sua struttura la corteccia di pino marittimo impedisce l’attecchimento delle malerbe, mantiene soffice il terreno sottostante e favorisce la crescita delle radici delle piante ornamentali, attenuando le variazioni termiche ed igrometriche a cui sono esposte. La colorazione e la durata del valorizzano le piantagione anche dal punto di vista estetico oltre che funzionale. Composizione Corteccia di pino marittimo Pezzatura 15-25 mm 15-25 mm 25-40 Telo per pacciamatura Telo realizzato con un particolare tipo di polipropilene molto resistente agli agenti biologici e perfettamente eco compatibile. La maglia è tessuta a trama fittissima, isola perfettamente le colture ma lascia svolgere gli scambi biologici fra terreno e radici. Favorisce l’evaporazione e lo scambio termico fra terreno e pianta. Blocca le piante infestanti ma lascia penetrare gli elementi di concimazione Foglio di polietilene nero Caratteristiche fisiche e dimensionali Polimero: HDPE Disegno: maglia romboidale Colore: nero Passo MD: mm. 2,8 Passo TD: mm. 2,8 Apertura MD: mm. 2,8 Apertura TD: mm. 2,8 Peso: 105 gr/ mq Peso lineare: 80 gr/m Caratteristiche meccaniche a trazione Resistenza massima KN/m: 2,0 Allungamento allo snervamento%: 5,0 IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ACCESSORI AL VERDE ___________________________________________________________________________________ Pali tutori in legno di pino Torniti, impregnati e con punta Pali in legno in pino silvestre o pino marittimo: Caratteristiche - trattati in autoclave secondo le norme UNI-EN 351/1 e DIN 68800, con sali antimuffa e antimarciume per un’ottima durata nel terreno -diritti - scortecciati con punta -la parte appuntita imputrescibile per un'altezza di 100 cm circa -lunghezza 300 cm. -diametro 10 cm. La dimensione dichiarata è intesa sulla parte superiore del palo e aumenta verso la punta. Legature Legaccio in PVC per il fissaggio del fusto delle piante con possibilità di facile regolazione Diametro 4-5-6 mm IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ACCESSORI AL VERDE ___________________________________________________________________________________ Formazione e manutenzione del tappeto erboso Le fasi che si devono seguire per la realizzazione del manto erboso sono molteplici ma tutte molto importanti. OPERE PRELIMINARI: Prima di procedere con la realizzazione del tappeto erboso è fondamentale predisporre l’impianto d’irrigazione. STERILIZZAZIONE DEL TERRENO Questa fase è di particolare importanza. Uno dei principali problemi nella realizzazione dei tappeti erbosi è infatti rappresentato dalla insorgenza di piante infestanti. L’importanza dell’eliminazione fin dall’inizio di queste erbe è fondamentale, non solo per l’aspetto estetico, ma soprattutto per un fattore di competizione che s’instaurerebbe tra erbe buone e cattive, alla ricerca d’acqua, luce, sali minerali e spazio vitale. Per effettuare un diserbo che abbia dei buoni risultati, si dovrà per prima cosa irrigare le piante infestanti, in modo da permettergli una ripresa vegetativa. Questo per dar la possibilità al diserbo, che si andrà a distribuire, di penetrare fino alle radici esaltandone così l’efficacia. E’ preferibile utilizzare dei diserbanti totali (che eliminano tutte le piante) ad azione sistemica (che penetrano all’interno della pianta). Quelli più utilizzati sono a base di sali di glifosate, facilmente reperibili sul mercato. Porremo particolare attenzione alla distribuzione del prodotto, dato che questo potrebbe provocare la morte anche di arbusti e piante erroneamente irrorati col diserbante. PREPARAZIONE DEL TERRENO La struttura del terreno è molto importante: per determinare se il terreno ha un buon livello strutturale dovremo controllarne il drenaggio (si ha una buona struttura quando si raggiunge un giusto rapporto tra aria ed acqua presenti nel terreno). Uno degli accorgimenti più utilizzati per migliorare la composizione del substrato consiste nell’aggiungere sostanza organica con la miscelazione di sabbia o pietra pomice per favorire il drenaggio dell’acqua. Dopo aver migliorato la struttura vanno aggiunti sali minerali, per favorire la crescita durante i primi mesi. In commercio esistono molti concimi per prati che dovranno essere distribuiti in ragione di 40-60 grammi per metro quadro. Nella scelta del concime favorire quelli ad alto contenuto di potassio che faciliteranno la germinazione dei semi. Preparare il terreno fresando. Con l’aiuto di un rastrello livellare quindi il terreno in modo uniforme, cercando di eliminare le varie dune e gli avvallamenti del terreno. Rullare con un rullo molto pesante per dare un primo assestamento al terreno e quindi, sempre con l’aiuto del rastrello, eseguire nuovamente l’operazione di livellamento. SCELTA DELLE SPECIE DA USARE NEL MISCUGLIO Le caratteristiche principali che contraddistinguono le erbe che vanno a costituire un tappeto erboso sono: - la fittezza - l'uniformità dello sviluppo - la resistenza al calpestamento - la resistenza agli stress ambientali ed agli attacchi di patologie - il mantenimento della colorazione verde in ogni parte dell'anno. Tali condizioni vengono quasi del tutto soddisfatte da specie appartenenti alla famiglia delle graminacee, le quali comprendono 6 sottofamiglie per circa 600 generi suddivisi a loro volta in circa 7.500 specie. IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO ACCESSORI AL VERDE ___________________________________________________________________________________ Per avere buoni risultati occorre valutare attentamente le caratteristiche delle specie che si vogliono impiegare nel miscuglio, la quantità necessaria per mq., la composizione percentuale, la purezza e la germinabilità del seme. TIPI DI ERBA I tipi di erba che è consigliabile usare sono: Poa pratensis, Festuca rubra, Lolium perenne, Agrostis tenuis. E' meglio evitare Phleum e Cynosurus cristatus che tendono a sparire dopo poco tempo e Poa annua che può diventare infestante. Agrostis: è un'erba molto delicata, necessita di taglio corto. Tende a soffocare le altre erbe. E' poco resistente alle malattie. La quantità necessaria è di 12-20 grammi/mq. Lolium: resiste alle malattie, sopporta bene anche un taglio corto di 3 cm. senza riportare danni; non è in competizione con altre specie. Viene usato spesso per rigenerazione e rinnovamento poichè ha sviluppo iniziale notevole, germina in 6/8 giorni, al contrario di Poa e Festuca. Resistente al calpestio e di colore verde scuro. La quantità più usata è di 25-30 grammi/mq. E' possibile la semina di solo Lolium, ma per la resistenza nel tempo è meglio consociarlo con Poa e Festuca. Poa: ha una media resistenza alle malattie. Il colore è verde scuro. Sopporta anche un taglio di 3 cm. Nei periodi più caldi può prendere la ruggine. La quantità da usarsi è di 12-20 grammi/mq. Festuca: è un'erba più fine, predilige l'ombra, ha una media resistenza alle malattie, colore verde medio e non dominante; si comporta bene associata alla Poa. La quantità usata è di 12-20 grammi/mq. In estate, col calore intenso, perde facilmente colore. Per l’individuazione e collocazione dei vari tipi di prato previsti in progetto, il miscuglio prescelto e la sua composizione, si veda l’elaborato grafico ‘4.2.3 planimetria messa a verde, abaco essenze arboree e arbustive’. SEMINA Una volta preparato il terreno e scelto il tipo di semente più adatto alle specifiche esigenze si andrà a seminare prima in senso verticale e poi in senso orizzontale, facendo particolare attenzione all’uniformità della distribuzione. La semina si può effettuare nel periodo primaverile (fine marzo-aprile) od in autunno (settembre -ottobre) che è il periodo preferibile perché le infestanti sono in regresso ed il prato ha una crescita più facile. La semina dovrà essere eseguita con 1 chilogrammo ogni 20-30 metri in base al tipo e alla purezza della semente. Dopo la semina, il prato dovrà essere irrigato, ogni giorno per pochi minuti, evitando così i fenomeni di ruscellamento e di galleggiamento della semente, che potrebbero provocare mucchi di sementi in alcuni posti e rarità in altri. Molto importante sarà quindi mantenere sempre umido Il suolo fino alla comparsa dell’erba. MANUTENZIONE Il prato necessita di una costante irrigazione e, ad eccezione del prato fiorito, tagli frequenti nel periodo primavera – estate – autunno, quando l’attività di crescita è rigogliosa, occorre togliere il feltro che si deposita sul prato ed arieggiare per dare la possibilità ad acqua e luce di raggiungere le radici dell’erba, concimare con concimi ricchi di azoto in primavera ed estate, mentre in autunno con sostanze a base di potassio e fosforo. Inoltre in primavera ed autunno, periodi di semina, si interviene sul prato per riseminare le zone danneggiate ed eventuali buche. In inverno con la caduta delle foglie dagli alberi provvedere a rastrellarle via dal prato per evitare che la loro decomposizione danneggi il manto erboso.