LE AREE VERDI_DESCRIZIONE
L’area nel contesto territoriale
L’area di progetto si colloca nella porzione occidentale dell’abitato di Rho in prossimità degli accessi
viabilistici principali di nord-ovest e a circa un chilometro dal centro; ha forma pressoché quadrangolare, con
le due dimensioni principali di lunghezza di circa 300 e 160 metri, per una superficie complessiva di circa
47.000 mq.
È definita nel suo perimetro dalle vie Labriola a nord e Pertini a est, dal corso Europa a sud e ad ovest da
una strada d’accesso ai fabbricati artigianali adiacenti e dalla recinzione cieca del lotto occupato da questi
ultimi.
L’area si trova in una posizione baricentrica rispetto ai principali parchi della provincia nord-ovest di Milano
(Parco delle Groane, Plis Basso Olona, Parco dei Fontanili, Parco dei Cinque Comuni, Parco Agricolo Sud)
e si colloca lungo le direttrici di alcuni progetti strategici, quali:
il Raggio Verde n. 7 del Comune di Milano, che si estende lungo l’asse del Sempione, diramandosi al
confine con Pero verso Expo e verso Fiera;
il sistema dei LET-Landscape Expo Tour, un sistema organizzato di percorsi ideato per tutelare e
valorizzare le aree aperte dell’Ovest Milano: in particolare si estende sino ai margini del nuovo parco il
LET 5, denominato anche ‘circuito dei tre fiumi’;
il Mi-Lu, evoluzione dell’idea dei raggi verdi, pensato per integrare l’urbano in un paesaggio continuo,
che coinvolge Milano arrivando fino a Lugano, lungo la Valle del fiume Olona, interessando un territorio
composto da 35 comuni.
Con la sua posizione e le sue dimensioni l’area di progetto ambisce a diventare, con la realizzazione del
nuovo parco pubblico, un punto nevralgico del sistema paesistico ed ambientale del rhodense, possibile
elemento di unione di parchi e aree tutelate esistenti e programmati, oltre che, come già detto in
precedenza, l’elemento che consentirà di unire, senza soluzione di continuità, le aree sportive a nord con
quelle ad ovest, il giardino stoico di Villa Burba con le aree a verde di Villa Scheibler e del Castellazzo.
L’area è già contornata da filari su strada, a protezione dei percorsi ciclabili esistenti, realizzati lungo corso
Europa con Pinus nigra e lungo via Pertini e Labriola con Tilia cordata.
Per la piantumazione e la messa a verde del parco si procederà con scelte differenti, sia per essenze che
per modalità d’impianto, secondo la zona tematica, ove possibile utilizzando specie autoctone.
A questo proposito però occorre precisare che la Regione Lombardia ha emanato, nel corso degli ultimi
anni, norme di tutela per contrastare la diffusione di Anoplophora Chinensis (altrimenti detto Tarlo asiatico),
individuando le zone di diffusione dell’insetto nocivo e le specie arboree sensibili, vietandone la messa a
dimora.
L’area di progetto ricade in parte nella zona cuscinetto (buffer) infestata dal cerambice; pertanto si è deciso
di escludere le piante sensibili a tale organismo e di sostituirle con specie alloctone resistenti.
Lo stato di fatto
L’area, allo stato attuale incolta, è stata fino al recente passaggio di proprietà a favore del Comune di Rho,
coltivata a foraggio.
Oggi si presenta libera, omogenea per quanto concerne le condizioni del terreno, che presenta modeste
differenze di livello, rilevate nell’ordine massimo di circa 1,5 m tra i confini nord e sud, pari quindi ad una
pendenza longitudinale media del 5 ‰.
Non vi sono manufatti rilevanti al suo interno, salvo una linea fognaria, che però corre in profondità e non ha
mai interferito con le attività agricole.
Non sono presenti alberature di alto fusto interne all’area, tranne che lungo il confine sud, dove, ad
ombreggiatura della pista ciclabile esistente, è stato piantumato un filare di Pinus nigra, parallelo a corso
Europa, e a nord-ovest, dove si trova un singolo esemplare arboreo, che potrà essere mantenuto nell’ambito
dell’area boscata di progetto.
Il filare nord di corso Europa è raddoppiato da alberature già interne all’area di progetto; gli esemplari del
filare lato strada, come quello sul lato di Villa Burba, sono inseriti in un’aiuola che separa la carreggiata
stradale dalla pista ciclabile.
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Lungo via Pertini e via Labriola il filare che costeggia il percorso ciclabile è formato da bagolari (Celtis
Australis e Celtis Occidentalis).
Alcuni arbusti ed alberature sono stati anche posti a dimora alle spalle dell’area occupata dal distributore di
carburante: le essenze infestanti (Ailanthus) dovranno essere espiantate, mentre saranno mantenuti gli
esemplari di Acer platanoides.
I percorsi ciclopedonali costeggiano i tre lati prospicienti le pubbliche vie, oltre il limite di batteria
dell’intervento.
Nel tratto occidentale di corso Europa, di fronte all’ingresso di Villa Burba, è presente una strada a fondo
cieco per l’accesso all’area produttiva adiacente il lotto; il confine ovest è segnato da una muratura in
pannelli ciechi prefabbricati in cls.
Il progetto e le componenti del verde
La fascia boscata, che raggruppa la maggior parte della vegetazione arborea di nuovo impianto, sarà
composta da una maglia principale composta da Quercus robur (farnia), Fraxinus excelsior (frassino
comune), Tilia cordata (tiglio riccio) e da una maglia secondaria, per le zone di bordo o per isole, realizzata
con Fraxinus ornus (orniello) e Cercis siliquastrum (albero di Giuda).
Le alberature, di diverse dimensioni in relazione alla specie, avranno circonferenza del tronco, misurato a
circa un metro da terra variabile da 12-14 a 20-25 cm; la disposizione a griglia con l’integrazione di specie di
dimensioni minori è stata studiata in modo da formare una macchia mista e densa, ma lasciando libera la
visuale ad altezza d’occhio, per garantire la sicurezza degli utenti del parco.
I gruppi arborei lungo il margine della fascia boscata e sul lato meridionale del parco saranno realizzati con
essenze del tipo Aesculus x carnea (ippocastano rosso), Fraxinus excelsior (frassino comune), Liquidambar
styraciflua (storace), Liriodendron tulipifera (liriodendro) e Cercis siliquastrum (albero di Giuda), disposti a
macchia irregolare.
Nelle stanze verdi le essenze sono state scelte caso per caso in relazione al tema:
stanza 1- il Relax: l’area è completamente trattata a prato inglese con miscuglio di microterme (festuca
arundinacea e poa pratensis), adatto a zone non troppo ombreggiate; terrapieni modellati come prismi
geometrici e seminati allo stesso modo difendono le aree relax dalla vista da strada.
stanza 2- la Sosta: sono stati individuati alberature e arbusti che, nelle varie stagioni, possano offrire profumi
differenti a coloro che vi si fermeranno. Le alberature saranno della specie Magnolia soulangeana, mentre gli
arbusti saranno del tipo Vitex agnus castus (pepe dei monaci), teucrum fruticans (camedrio femmina) e una
collezione di salvie (salvia farinacea, salvia leucantha, salvia nemorosa ‘Kate Glenn’, salvia nemorosa ‘May
Night’), che hanno fioriture di diverso colore e distribuite in periodi differenti.
stanza 3- Esposizione e Arte: insieme ad alberature del tipo Quercus robur ‘Fastigiata’ (farnia) e
Liriodendron tulipifera (liriodendro) le essenze arbustive privilegiano gli aspetti cromatici; sono stati
individuati lagerstroemia indica ‘Red rocket’, callistemon brachyandrus, buddleja davidii ‘Royal red’,
cesalpinia gilliesii, buddleja globosa e spirea japonica ‘Dart’s red’.
stanza 4- l’Ascolto: l’area sarà piantumata con essenze arboree dello stesso tipo di quelle scelte per i gruppi
sul lato sud del parco (vedi sopra) e potrà godere di un campo nel quale sarà realizzato un ‘prato fiorito’
(vedi sotto).
Per le aree a prato sono state previsti tre tipologie differenti: nella parte centrale una semina con miscela più
arida, e quindi meno bisognosa di acqua, per ottenere un prato rustico, di facile manutenzione e con effetto
di omogeneità e naturalità. Nelle zone ‘pregiate’ (stanza relax, aree perimetrali con terrapieni modellati) un
misto più ricco e curato, con seme adatto ad ottenere un effetto ‘prato inglese’: questa tipologia richiede un
impianto di irrigazione e un taglio frequente, per garantire l’effetto di tappeto erboso morbido. In prossimità
delle stanze n. 3 e 4, sul lato che si affaccia sulla radura centrale, verrà infine realizzato un ‘prato fiorito’:
quest’ultima tipologia nasce dall’esigenza di recuperare un’atmosfera naturale di elevata biodiversità ormai
rara con la presenza di fiori (papavero, speronella, iperico, campanula, camomilla, viola dei campi, etc.) che
un tempo facevano parte del normale panorama agreste ed oggi è sempre più difficile ritrovare.
Il prato fiorito ha significativi contenuti didattici, non richiede particolare manutenzione poiché la crescita
deve essere spontanea e il taglio, una/due volte l’anno, ha il solo scopo di eliminare le erbe secche,
arricchisce spontaneamente la propria biodiversità, attirando l’entomofauna locale, offre colori diversi
secondo le fioriture stagionali.
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Indice delle specie arboree
Come già detto, la Regione Lombardia ha emanato nei recenti anni norme volte a contenere la diffusione del
tarlo asiatico.
Si fa riferimento, in particolare, al D.d.s 12 marzo 2009 – n. 2408 Misure regionali di controllo e eradicazione
di Anoplophora chinensis in Regione Lombardia, che all’art.2 individua come segue le essenze soggette al
parassita:
“Ai fini del presente decreto si applicano le seguenti definizioni:
a) Per piante sensibili si intendo le piante destinate all’impianto, diverse dalle sementi, di Acer spp,
Aesculus hippocastanum, Alnus spp, Betula spp, Carpinus spp, Citrus spp, Corylus spp,
Cotoneaster spp, Fagus spp, Lagestroemia spp, Malus spp, Platanus spp, Populus spp. Prunus spp,
Pyrus spp, Salix spp, e Ulmus spp.“
Poiché L’area di progetto ricade all’interno dell’area cuscinetto infestata dalla Anoplophora chinensis si è
deciso di escludere le piante sensibili a tale organismo e di sostituirle con specie alloctone resistenti.
Nelle pagine seguenti, vengono riportate le schede delle essenze arboree e arbustive che verranno poste a
dimora nel parco, che comprendono:
-
Aesculus x carnea
Cercis siliquastrum
Fraxinus excelsior
Fraxinus ornus
Liriodendron tulipifera
Liquidambar styraciflua
Quercus robur
Quercus robur ‘fastigiata’
Tilia cordata
Amelanchier canadensis
Cornus kousa
Magnolia x soulangeana
Magnolia stellata
-
Buddleja spp.
Buddleja globosa
Callistemon brachyandrus
Caesalpinia gillesii
Teucrium fruticans
Spiraea spp.
Salvia spp.
Vitex agnus-castus
Infine, la tavola “4.2.3 Planimetria messa a verde, abaco essenze arboree e arbustive” riporta nel dettaglio
posizione, caratteristiche e modalità di impianto delle specie arboree prescelte.
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ABACO SPECIE BOTANICHE
IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Aesculus x carnea
Nome comune: lppocatano rosso
Famiglia: Aceraceae
Zona di origine: Alloctona, Asia, Europa
Uso: aree verdi urbane, viali alberati
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: albero di il grandezza, a crescita media, con
altezza tra i 15m e i 20 m
Altezza: può raggiungere 15 – 20 metri di altezza.
Foglia: foglie semplici, a margine intero, larghe circa 5-8 cm,
a lamina espansa con 5 o 3 lobi ottusi, picciolate, di colore
verde scuro. Sono ottime e nutrienti per gli animali
Fiori: piccoli fiori verdi, riuniti in infiorescenze. Il calice ed il
peduncolo dei fiori sono pubescenti. Le infiorescenze possono
essere formate sia da fiori unisessuali che ermafroditi
Frutti: capsula tonda di cm 3-5 pericarpo coriaceo verde
bruno con piccole prominenze appuntite, contenente 1-3 semi
simili a castagne
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: deve essere esposto in posizioni abbastanza
soleggiate ma sopporta anche la mezz'ombra
Terreno: pH5-7 terreno ben drenato e fresco
Clima: Continentale. Tollera terreno alcalino, inquinamento
atmosferico, atracnosi, freddo, siccità. Sensibile alla salinità
---------------------------------------------------------------------Note: Tollera terreno alcalino, inquinamento atmosferico,
atracnosi, freddo, siccità. Sensibile alla salinità.
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Cercis siliquastrum
Nome comune: Albero di Giuda
Famiglia: Fabacee
Zona di origine: Europa meridionale, Europa sud-orientale,
Asia anteriore, Asia minore, Balcani, regioni mediterranee,
Caucaso.
Uso: pianta frangivento, di interesse apistico, migliora il terreno.
Adatta per il verde pubblico, (parchi, aree cittadine, aree stradali,
zone pedonali) e privato. Può essere utilizzata come pianta in
contenitore e per la costituzione di terrazze e spalliere. Ottima
resistenza alle malattie e all’inquinamento.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: albero o arbusto a lento accrescimento, alto da 5
a 8 m e ampio da 5 a 8 m. Portamento arboreo o arbustivo, con
piccola chioma tondeggiante ad ombrello.
Foglia: fogliame deciduo, portato su lunghi piccioli, a lamina
semplice, di forma tondeggiante, cuoriforme o reniforme e di
colore verde chiaro in estate, giallo in autunno.
Fiori: fioritura molto ornamentale con fiori rosa, ermafroditi,
raccolti
in
racemi
sui
rami
più
vecchi.
Frutti: i frutti ornamentali, sono baccelli di colore rosso-violaceo,
molto numerosi, appiattiti e pendenti, che rimangono sulla pianta
fino alla
primavera successiva.
Periodo di dispersione del polline: marzo-aprile.
Impollinazione: entomofila.
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: predilige posizioni soleggiate.
Terreno: vive in terreni da freschi ad asciutti, sciolti, di buona
qualità da mediamente a molto profondi, con pH da 5.5 a 8.0.
teme i ristagni idrici.
Clima: resiste sia alle basse temperature che a periodi siccitosi.
---------------------------------------------------------------------Note: resistente all'atmosfera cittadina.
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Fraxinus excelsior
Nome comune: Frassino comune
Famiglia: Oleaceae
Origine: Europa centro-settentrionale, Asia settentrionale,
Siberia
Uso: albero forestale adatto per il consolidamento di
ghiaioni, ripe e pendii e per la formazione di barriere
antirumore e frangivento. Specie di interesse apistico
utilizzata per parchi, aree cittadine, aree stradali, parcheggi,
zone pedonali
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: albero a rapido accrescimento alto da 20 a
35m e ampio 10m – 15m. Portamento ampio, sciolto, ricurvo,
con fusto continuo
Foglia: foglia composta pennata, lunga fino a 30 cm,
formata da 9-13 foglioline lunghe fino a 10cm, ellittiche,
ovate, lanceolate, di colore verde, giallo in autunno
Fiori: piccoli, privi di calice e corolla, in infiorescenze ascellari
di colore verde pallido
Frutti: samare bisunghe con un'ala lunga circa 4 cm in
grappoli pendenti. In ottobre si colorano di bruno e
rimangono sull'albero per un certo tempo dopo la caduta
delle foglie
Periodo di dispersione del polline: febbraio - marzo –
aprile - maggio
Impollinazione: anemofila
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: predilige posizioni soleggiate
Terreno: predilige terreno fertile, profondo e ricco di humus
Clima: temperato, ama il cado ma resiste al gelo; soffre per
le gelate tardive
----------------------------------------------------------------------
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Fraxinus ornus
Nome comune: Orniello
Famiglia: Oleaceae
Zona di origine: Autoctona, Europa meridionale ed
orientale
Uso: coltivazione ornamentale nei parchi
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: Arboreo, raramente arbustivo. La chioma ha
forma ovoidale arrotondata, raggiunge altezze di 10-15 m
Foglia: composte (5-9 foglioline) di tipo imparipennato;
quelle laterali sono di forma lanceolata, mentre quella apicale
ha forma obovata. Il margine è variamente seghettato
Fiori: bianco crema, intensamente profumati, riuniti in
pannocchie lunghe 8-10 cm. Sbocciano in aprile-maggio
Frutti: samare lanceolate verdi, lunghe 3-4 cm, con
l'estremità dell'ala arrotondata, diventano bruni quando
maturano e permangono sulla pianta per tutto l'inverno
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: deve essere esposto in posizioni abbastanza
soleggiate ma sopporta anche la mezz'ombra
Terreno: poco esigente, si adatta bene a terreni aridi, sia
argillosi che sabbiosi.
Tollera anche i substrati calcarei
Clima: resiste bene alle basse temperature e alla siccità
---------------------------------------------------------------------Note: pianta dall’accrescimento lento.
Resiste all’inquinamento
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Liriodendron tulipifera
Nome comune: Liriodendro, Albero dei tulipani
Famiglia: Magnoliaceae
Zona di origine: America nord- occidentale, America nordorientale.
Uso: coltivazione ornamentale, utilizzabile per parchi, aree
stradali, giardini.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: albero a medio rapido accrescimento, dal
portamento ampio, largo, aperto, leggermente irregolare, alto
25 - 35m, ampio da 12 a 20m.
Foglia: di forma trilobata lunga 15cm, caratteristica, il lobo
centrale sembra tagliato. Inizialmente di color verde chiaro in
autunno assume una colorazione giallo oro vivo.
Fiori: simili a tulipani, di color giallo verde con macchie
arancione all'interno.
Frutti: frutto non appariscente, a forma di pigna, lunghi circa
5 cm, maturano in settembre assumono colorazione che volge
dal verde al bruno.
Periodo di dispersione del polline: giugno-luglio.
Impollinazione: entomofila.
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: richiede posizioni soleggiate
ombreggiate , meglio se riparate e calde.
o semi
Terreno: vuole terreni debolmente acidi o neutri, ben
permeabili, ricchi di sostanze nutritive, freschi o umidi,
sabbioso-argillosi. Teme la salinità, tollera il calcare.
Clima: continentale, Tollera il freddo fino a temperature
minime con punte di -20/-30/ °C. Teme le gelate tardive.
--------------------------------------------------------------------Note: non tollera la siccità.
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Liquidambar styraciflua
Nome comune: Storace
Famiglia: Amamelidaceae
Zona di origine: America nord- occidentale, America nordorientale
Uso: pianta pioniera adatta a parchi, giardini, aree cittadine,
aree stradali, parcheggi, zone pedonali, molto bella nella
colorazione scarlatta-arancio-gialla nel periodo autunnale
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: albero a foglia caduca alto da 20 a 30m e
ampio da 6m a 8m, dal fusto regolare e continuo e dalla
chioma stretta
Foglia: foglia con lamina palmato-lobata, con 5 (raramente
7) lobi triangolari, a margine dentato, picciolo di cm 6-8;
colore giallo, arancio e rosso intenso in autunno
Fiori: fiori unisessuali riuniti in infiorescenze, poco
appariscenti
Frutti: infruttescenze sferiche, lungamente peduncolate, con
brevi aculei morbidi; persistono sulla pianta in inverno,
liberando i semi in primavera
Periodo di dispersione del polline : aprile – maggio
Impollinazione: entomofila
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: predilige posizioni soleggiate ma tollera
anche la mezz’ombra
Terreno: predilige terreni con pH 6-7, anche acidi, terreno
profondo, umido, argilloso-limoso
Clima: predilige clima temperato. Tollera il freddo T. min. 20/-30/ °C
--------------------------------------------------------------------Note: molto bella la colorazione autunnale
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Quercus robur
Nome comune: Farnia
Famiglia: Fagaceae
Zona di origine: pianta europea originaria dei paesi
dell’Europa centro-settentrionale
Uso: per le sue caratteristiche di longevità, rusticità e il
notevole effetto estetico viene utilizzato nel settore
paesaggistico-ornamentale. Nelle campagne costituisce
un’importante zona di rifugio per gli organismi utili. Si può
utilizzare sia come pianta singola che in associazioni miste.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: arboreo con chioma ampia, espansa, più o
meno globosa con apice arrotondato in una formazione
cupoliforme di aspetto maestoso
Altezza: raggiunge i 30-40 m
Foglia: caduche, semplici di tipo obovato con apice più
espanso e lamina più stretta. I margini sono con lobi
arrotondati e poco profonda. Di colore verdastro lunghe circa
8-12 cm
Fiori: unisessuali riuniti in infiorescenze. Quelle maschili
sono amenti penduli con fiori radi lunghi 2-3 cm mentre
quelle femminili sono terminali, inseriti singolarmente a
gruppi su un lungo penducolo.
Frutti: “noce” ovoidale o cilindrica di 2-4 cm detta ghianda
avvolta da una cupola con squame rilevate ed arrotondate
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: pianta eliofila che predilige esposizioni aperte
ed ampi spazi
Terreno: predilige terreni profondi e per l’attecchimento
necessita di irrigazioni o substrato abbastanza umido
Clima: resiste sia a inverni rigidi e freddi che ad estati calde
e asciutte
---------------------------------------------------------------------Note: molto rustica, resistente ad avverse condizioni
climatiche
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Quercus robur ‘ Fastigiata’
Nome comune: Farnia
Famiglia: Fagaceae
Zona di origine: pianta europea originaria dei paesi
dell’Europa centro-settentrionale
Uso: per le sue caratteristiche di longevità, rusticità e il
notevole effetto estetico viene utilizzato nel settore
paesaggistico-ornamentale. Si può utilizzare sia come pianta
singola o in filare.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: arboreo con chioma colonnare
Altezza: raggiunge 15-25 m
Foglia: caduche, semplici di tipo obovato con apice più
espanso e lamina più stretta. I margini sono con lobi
arrotondati e poco profonda. Di colore verdastro lunghe circa
8-12 cm
Fiori: unisessuali riuniti in infiorescenze. Quelle maschili
sono amenti penduli con fiori radi lunghi 2-3 cm mentre
quelle femminili sono terminali, inseriti singolarmente a
gruppi su un lungo penducolo.
Frutti: “noce” ovoidale o cilindrica di 2-4 cm detta ghianda
avvolta da una cupola con squame rilevate ed arrotondate
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: pianta eliofila che predilige esposizioni aperte
ed ampi spazi
Terreno: predilige terreni profondi e per l’attecchimento
necessita di irrigazioni o substrato abbastanza umido
Clima: resiste sia a inverni rigidi e freddi che ad estati calde
e asciutte
---------------------------------------------------------------------Note: molto rustica, resistente ad avverse condizioni
climatiche
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Tilia cordata
Nome comune: Tiglio selvatico o tiglio riccio
Famiglia: Tiliaceae
Zona di origine: Europa centrale
Uso: adatta al consolidamento di pendii e per la formazione
di barriere antirumore e frangivento. Pianta di interesse
apistico, migliora il terreno. Utilizzata in ambito pubblico
(parchi, aree urbane e stradali, parcheggi, boschetti formali) e
privato
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: albero con la chioma a cupola, sciolta,
ascendente
Altezza: albero alto fino a 15-25 m e ampio da 10 a 15 m
Foglia: foglie caduche, alterne di circa 4-6 cm, lamina
cuoriforme, base asimmetrica, margine seghettato, apice
acuminato. Colorazione gialla in autunno
Fiori: ermafroditi, piccoli e bianco-giallastri, riuniti in
infiorescenze lungamente peduncolate e provviste di una
grossa brattea bianca lunga cm 8
Frutti: nucule, frutti piccoli (cm 1), ovoidali, bruni a
maturazione, riuniti in infiorescenze
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: da soleggiata a semi ombreggiata
Terreno: vive in terreni da moderatamente asciutti a molto
freschi, da sciolti a compatti, profondi, di media qualità, con
pH da 6.0 a 8.0. Teme la compattazione
Clima: ama il caldo e resiste al gelo; tollera male il caldo
secco.
---------------------------------------------------------------------Note: adatto al clima cittadino, molto sensibile ai sali, resiste
al vento
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Amelanchier canadensis
Nome comune: Pero corvino
Famiglia: Caprifoliaceae.
Zona di origine: originario di Canada e Nord America
Uso:
pianta
con la duplice funzionalità di arbusto ornamentale e albero da
frutto.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: Albero molto vigoroso, presenta un fusto
grigio-brunastro, con sfumature nerastre, chioma
tondeggiante molto ramificata e raggiunge da adulto
mediamente i 2-3 metri di altezza
Foglie: Le foglie sono verde opaco sulla pagina superiore e
ricoperte da una peluria giallastra in quella inferiore. In
autunno, prima di cadere, le foglie assumo una colorazione
rosso-arancio, molto caratteristica dal punto di vista
ornamentale.
Fiori: A metà primavera, e per un breve periodo, produce
fiori bianchi o bianco-rosati, molto profumati. Ad essi
seguono i frutti; piccole bacche bianco-rosate.
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: predilige esposizioni soleggiate.
Terreno: terreno a pH neutro tendente all'acido
Clima: rustico. Resiste a temperature invernali fino a -15 °C.
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Cornus kousa
Nome comune: Cornus, Corniolo
Famiglia: Cornaceae.
Zona di origine: Originaria di Cina, Giappone e Corea
Uso: specie ornamentale per parchi e giardini in piccole
macchie o come esemplare unico
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: arbusto o piccolo albero caduco che
raggiunge
i
6/9
metri
d’altezza.
Foglia: verde brillante, rotonde, divengono rosse con l'arrivo
dei freddi prima di cadere.
Il fogliame autunnale rosa, rosso o porpora di C. kousa è
assai notevole ed è specifico delle cultivar. Alcune cultivar
sono state selezionate principalmente per i loro bellissimi
colori
autunnali.
Fiori: in primavera, contemporaneamente alle foglie,
produce vistose infiorescenze, costituite da un piccolo
mazzetto di fiorellini bianchi alla base del quale spiccano
grandi brattee tondeggianti, di colore rosa o bianco, rosse
nella varietà Atropurpurea; le infiorescenze rimangono a
lungo sulla pianta
Frutti: roduce drupe verdi che maturano arrossandosi nella
tarda estate e nel primo autunno
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: preferisce posizioni soleggiate nei luoghi con
estati non troppo calde, altrimenti gradisce luoghi
leggermente ombreggiati nelle ore più calde della giornata.
Non teme il freddo invernale
Terreno: tutti i tipi di terreno, meglio se leggermente acido,
da freschi fino ad umidi, abbisognano di una quantità
d’acqua costante per non bruciare le foglioline più giovani in
momenti caldi, secchi e ventosi
Clima: temperato fresco
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Magnolia x soulangeana
Nome comune: Magnolia di Soulange
Famiglia: Magnoliaceae
Zona di origine: ibrido ottenuto in Francia incrociando
Magnolia liliiflora con la Magnolia denudata
Uso: particolarmente utilizzato a scopi ornamentali
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: arbusto o raramente piccolo albero, chioma
globosa spesso espansa e irregolare, ramificata sin dalla base.
Può raggiungere i 7 – 8 m
Foglia: caduche, di tipo semplice e di colore verde chiaro,
inserzione alterna mediante un cortissimo picciolo. Forma
obovata, margine intero e sulla pagine inferiore è presente
una leggera tomentosità
Fiori: con doppia colorazione, alla base violetti e nella parte
centrale e terminale bianchi. Generalmente lunghi 8 – 10 cm,
disposti sui rami in posizione terminale ed eretto. Sbocciano
prima dell’emissione delle foglie
Periodo di dispersione del polline : marzo
Impollinazione: entomofila
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: predilige esposizione in pieno sole
Terreno: predilige terreni profondi e freschi, ricchi si
sostanza organica e sali minerali. Non tollera i terreni calcarei.
Tollera anche i terreni argillosi
Clima: si adatta a quasi tutti i climi, ad esclusione di quelli
troppo caldi
---------------------------------------------------------------------Note:
Le magnolie soulangeane hanno crescita abbastanza lenta,
ma tendono a produrre arbusti ampi e vigorosi
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Magnolia stellata
Nome comune: Magnolia stellata
Famiglia: Magnoliaceae
Zona di origine: Giappone
Uso: particolarmente utilizzato a scopi ornamentali
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: principalmente arbustivo o piccolo alberello,
solitamente presenta numerosi rami che partano dal piede e
la corteccia è di colore scuro. Può raggiungere i 3- 5 m di
altezza
Foglia: decidue, di forma ovali, allungate, di colore verde
scuro, divengono aranciate in autunno, prima di cadere
Fiori: di colore bianco, profumati con petali aperti e sottili di
aspetto leggero che variano da 12 a 18 di forma stretta e
allungata e lunghi 5- 7 cm
Frutti: infruttescenza a strobolo di colore brunastro, lungo
circa 8 – 12 cm, con direzione verticale, costituito da scudetti
ovali e polposi con la maturazione si schiudono liberando i
semi
Periodo di dispersione del polline : marzo
Impollinazione: entomofila
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: predilige esposizione soleggiate
Terreno: predilige terreni profondi e freschi, ricchi si
sostanza organica e sali minerali. Non tollera i terreni calcarei
Clima: teme le gelate intense e prolungate durante il
periodo di fioritura. E teme la siccità durante il periodo estivo
----------------------------------------------------------------------
LAND Milano S.r.l.
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Buddleja spp.
Nome comune: Buddleia, pianta delle farfalle
Famiglia: Buddlejaceae
Zona di origine: Il genere Buddleja è costituito da circa
un centinaio di specie originarie in prevalenza dell'Asia
orientale, ma anche del sud Africa e dell'America
Uso: L'utilizzo principale delle specie di questo genere
è nel giardinaggio per la formazione di gruppi arbustivi
sui prati, contro i muri, o nei boschetti
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: cespuglioso e molto vigoroso, richiedono
un'energica potatura primaverile prima della ripresa
vegetativa per mantenere una forma compatta alla
chioma e per ottenere un'abbondante fioritura.
Altezza: altezza variabile tra i 50cm e 4 m.
Foglia: a seconda della specie possono essere
caduche o persistenti. Generalmente a disposizione
opposta (raramente alterna). Sono brevemente
picciolate e il più delle volte sono presenti delle stipole. I
margini laminari sono interi o lievemente seghettati
Fiori: sono raccolti in infiorescenze di tipo cimoso,
globoso o corimboso, in molti colri dal bianco al lilla, dal
giallo al rosa e al blu, ma anche pannocchie, spighe o
capolini. Producono un odore persistente e mieloso
Frutti: il frutto è una capsula biloculare e può contenere
diversi semi minuti (in qualche specie anche diversi
milioni). In alcune specie (classificate da qualche autore
nel genere separato Nicodemia) la capsula è molle e
carnosa dalla forma di una bacca
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: gradiscono posizioni calde e soleggiate,
al riparo dai venti gelidi
Terreno: sciolto e permeabile
Clima: alcune specie più rustiche resistono a inverni
con temp fino a -15°C mentre altre sono sub-tropicali
---------------------------------------------------------------------Note: piante robuste e vigorose che cambiano molto
nelle numerose varietà di cui la più comune e anche
spontanea in Italia è la Buddleja Davidii
IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Buddleja globosa
Nome comune: Buddleia, pianta delle farfalle
Famiglia: Buddlejaceae
Zona di origine: Cile e Perù
Uso: L'utilizzo principale delle specie di questo
genere è nel giardinaggio per la formazione di gruppi
arbustivi sui prati, contro i muri, o nei boschetti.
Arbusto coltivato per i fiori molto abbondanti.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento:
arbustivo,
sempreverde
o
semisempreverde, rustico, vigoroso con portamento
eretto.
Altezza: altezza variabile tra i 3 e i 4 metri
Foglia: Lanceolate, rugose nella pagina superiore,
verde scuro, appuntite, brunastre e lanose nella
pagina inferiore, lunghe 12-20 centimetri.
Fiori: profumati, giallo arancio, riuniti in capolini
globosi, simili ad un nido d’api, raggruppati a loro
volta in pannocchie terminali lunghe 12-20
centimetri.
Fioritura a giugno e luglio sui fusti dell’anno
precedente.
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: gradiscono posizioni calde e
soleggiate, al riparo dai venti gelidi
Terreno: sciolto e permeabile
Clima: alcune specie più rustiche resistono a inverni
con temp fino a -15°C mentre altre sono sub-tropicali
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Callistemon brachyandrus
Nome comune: Callistemo
Famiglia: Myrtaceae
Zona di origine: Australia meridionale
Uso: pianta utilizzata per la ricca e appariscente
fioritura.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: pianta arbustiva sempreverde
Altezza: fino 2-3 metri.
Foglia: foglie lanceolate di un bel colore verde
intenso, coriacee, alterne e sessili che raggiungono
una lunghezza di 20-30 mm
Fiori: I fiori portati alle estremità dei rami sono molto
particolari in quanto si riuniscono a formare una sorta
di spazzolino (da questo deriva il nome comune
"scopettino" o "scovolina"), un'infiorescenze a spiga
terminale, formata da centinaia di piccoli fiori di
colore rosso più o meno intenso o giallino con la
punta per lo più colorata che sbocciano
contemporaneamente. La parte più vistosa del fiore
sono i lunghi stami per lo più di colore rosso.
Frutti: I frutti sono delle capsule che rimangono sulla
pianta anche per diversi anni.
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: predilige posizioni soleggiate.
Terreno: predilige terreni bene drenati.
Clima: teme le temperature minime invernali che
non devono scendere al di sotto dei 7°C
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ABACO SPECIE BOTANICHE
Caesalpinia gilliesii
Nome comune: Uccello del paradiso
Famiglia: Fabaceae
Zona di origine: isole Barbados
Uso: pianta utilizzata per la ricca e appariscente
fioritura.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: arbusto di medie dimensioni, possiede
un portamento eretto e fiori molto decorativi di colore
giallo con un ciuffo di stami rossi che compaiono in
estate
Altezza: fino 4-5 metri.
Foglia: foglie lanceolate di un bel colore verde
intenso, coriacee, alterne e sessili che raggiungono
una lunghezza di 20-30 mm
Fiori: fiori molto decorativi di colore giallo con un
ciuffo di stami rossi che compaiono in estate
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: esposizioni soleggiate, anche ai raggi
diretti; nelle zone a clima mediterraneo può essere
coltivata all’aperto senza problemi
Terreno: sciolto, soffice e ben drenato.
Clima: mediterraneo caldo
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IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Teucrium fruticans
Nome comune: Teucrium, Camedrio femmina.
Famiglia: Lamiaceae.
Zona di origine: di origine nord africana, questa specie
è diffusa nelle aree costiere calde della parte
occidentale del bacino del Mediterraneo, dall'Europa
meridionale (Portogallo, Spagna, Francia, compresa la
Corsica, Italia, comprese Sardegna e Sicilia, BosniaHerzegovina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia
e Slovenia) al Nord Africa (Algeria, Marocco e Tunisia) .
Uso: come pianta ornamentale è spesso utilizzata per
la realizzazione di siepi in cui viene topiata per darle
forme più regolari e potere i getti molto vigorosi che
tendono a darle aspetto più globoso e a volte
disordinato.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: è una specie nanofanerofitica, con fusto
legnoso e gemme perennanti poste tra 30 cm e 2 m dal
suolo.
Ha l'aspetto di un arbusto tondeggiante, a portamento
eretto.
Altezza: gli esemplari adulti possono raggiungere i 2 m
di altezza.
Foglia: sono ellittiche, portate da un corto picciolo, con
la pagina inferiore ricoperta da una fitta peluria
biancastra, e la pagina superiore lucida, di colore verde
glauco.
Fiori: I fiori, di colore da azzurro pallido a lilla, hanno un
solo labbro ricurvo pentalobato, con il lobo mediano
molto appariscente. Gli stami e lo stilo sono
notevolmente sporgenti.
Frutti: Il frutto è composto da 4 distinti acheni (di forma
ovoide). Gli acheni sono glabri, sia lisci che rugosi.
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: soleggiata.
Terreno: terreni preferibilmente alcalini e ben drenati .
Clima: temperato- mediterraneo, resiste a gelate se
non prolungate.
---------------------------------------------------------------------Note: resistentissima alla salsedine.
IL NUOVO PARCO DI CORSO EUROPA-VIA PERTINI A RHO
ABACO SPECIE BOTANICHE
Spiraea spp.
Nome comune: Spirea .
Famiglia: Rosaceae.
Zona di origine: Giappone.
Uso: gruppi, siepi basse, bordure.
Per ottenere siepi, gli arbusti si piantano alla
distanza di 40-60 cm l’uno dall’altro e si tagliano a 15
cm dal livello del suolo, i rami dell’anno precedente.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento: piccolo cespuglio a portamento
compatto e arrotondato.
Altezza: fino a 120cm.
Foglia: lanceolate, dentate, rosse da giovani, poi
verdi.
Fiori: Fiore di colore rosso, rosa - violaceo, secondo
la varietà Fiori riuniti in ombrelle appiattite, larghe 10
- 12cm.
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: soleggiata.
Terreno: in terreno fertile, profondo e ben drenato.
Clima: continentale.
---------------------------------------------------------------------Note: rustica e resistente.
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ABACO SPECIE BOTANICHE
Salvia spp
Nome comune: Salvia
Famiglia: Lamiaceae (ex Labiateae).
Zona di origine: Regioni Mediterranee.
Uso: di origine orticola può essere utilizzata in macchie
sempreverdi variegate nonché per la sua fioritura viola
oltre che per la caratteristica aromatica delle sue foglie.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento:
suffrutticosa, fusto eretto a sezione
quadrangolare dal quale si diramano numerose
ramificazioni.
Altezza: fino ai 50-100 cm.
Foglia: Foglie verdi; feltrose al tatto e aromatiche.
Sono commestibili.
Fiori: tubulari violetti , riuniti in infiorescenze , hanno il
caratteristico aspetto asimmetrico proprio della famiglia
delle Lamiaceae, periodo di fioritura è Luglio - Settebre
Frutti: si formano alla base dei fiori e contengono i
minuscoli semi ovoidali di colore marrone scuro.
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: assolata.
Terreno: terreno ricco, fresco, ben drenato
Clima: mediterraneo, la sua temperatura ideale è
attorno ai 10°C ma resiste bene anche agli inverni
continentali se protetta soprattutto dai venti.
---------------------------------------------------------------------Note: Il suo nome deriva dal latino salvus.che significa
salvo o sano.
I romani la ritenevano un'erba sacra.
Era credenza,nel Medioevo,che fosse una pianta
magica.
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ABACO SPECIE BOTANICHE
Vitex agnus-castus
Nome comune: Agnocasto
Famiglia: Verbenacee
Zona di origine: Regioni umide mediterranee.
Uso: pianta aromatica, i fiori molto profumati attirano
le farfalle.
CARATTERI BOTANICI:
Portamento:
ramificati
pianta arbustiva perenne, fusti ben
Altezza: fino 3-4 metri.
Foglia: Foglie palmatocomposte di colore verde, con
foglioline
lanceolate,
rugose.
Foglie
molto
aromatiche
Fiori: In primavera all’apice dei nuovi rami sbocciano
numerosi piccoli fiori, riuniti in pannocchie di colore
rosa-blu. La fioritura continua sporadicamente fino ai
freddi autunnali.
Frutti: frutti tondeggianti, leggermente carnosi, di
colore scuro
ESIGENZE AGRONOMICHE:
Esposizione: predilige posizioni soleggiate, ma può
essere messo a dimora in posizioni semiombreggiate.
Terreno: predilige terreni bene drenati.
Clima: mediterraneo, non teme il freddo e può
essere coltivato all’aperto anche nelle regioni con
clima invernale molto rigido. Molto rustico e
resistente
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ACCESSORI AL VERDE
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ACCESSORI AL VERDE
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Pacciamatura
Corteccia di pino marittimo
La corteccia di pino marittimo,
selezionata e frazionata in pezzature
da 15-25 mm o 25-40 mm,
costituisce un materiale naturale
ideale per la formazione di un
duraturo strato di pacciamatura su
aiuole e piantagioni . Per la sua
composizione e la sua struttura la
corteccia di pino marittimo impedisce
l’attecchimento delle malerbe,
mantiene soffice il terreno sottostante
e favorisce la crescita delle radici
delle piante ornamentali, attenuando
le variazioni termiche ed igrometriche
a cui sono esposte.
La colorazione e la durata del
valorizzano le piantagione anche dal
punto di vista estetico oltre che
funzionale.
Composizione
Corteccia di pino marittimo
Pezzatura
15-25 mm
15-25 mm
25-40
Telo per pacciamatura
Telo realizzato con un particolare tipo di polipropilene molto resistente agli
agenti biologici e perfettamente eco compatibile. La maglia è tessuta a
trama fittissima, isola perfettamente le colture ma lascia svolgere gli scambi
biologici fra terreno e radici. Favorisce l’evaporazione e lo scambio termico
fra terreno e pianta. Blocca le piante infestanti ma lascia penetrare gli
elementi di concimazione
Foglio di polietilene nero
Caratteristiche fisiche e dimensionali
Polimero: HDPE
Disegno: maglia romboidale
Colore: nero
Passo MD: mm. 2,8
Passo TD: mm. 2,8
Apertura MD: mm. 2,8
Apertura TD: mm. 2,8
Peso: 105 gr/ mq
Peso lineare: 80 gr/m
Caratteristiche meccaniche a trazione
Resistenza massima KN/m: 2,0
Allungamento allo snervamento%: 5,0
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ACCESSORI AL VERDE
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Pali tutori in legno di pino
Torniti, impregnati e con punta
Pali in legno in pino silvestre o pino
marittimo:
Caratteristiche
- trattati in autoclave secondo le norme
UNI-EN 351/1 e DIN 68800, con sali
antimuffa e antimarciume per un’ottima
durata nel terreno
-diritti
- scortecciati con punta
-la parte appuntita imputrescibile per
un'altezza di 100 cm circa
-lunghezza 300 cm.
-diametro 10 cm.
La dimensione dichiarata è intesa sulla
parte superiore del palo e aumenta verso la
punta.
Legature
Legaccio in PVC per il fissaggio del fusto
delle piante con possibilità di facile
regolazione
Diametro 4-5-6 mm
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ACCESSORI AL VERDE
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Formazione e manutenzione
del tappeto erboso
Le fasi che si devono seguire per la
realizzazione del manto erboso sono
molteplici ma tutte molto importanti.
OPERE PRELIMINARI:
Prima di procedere con la realizzazione
del tappeto erboso è fondamentale
predisporre l’impianto d’irrigazione.
STERILIZZAZIONE DEL TERRENO
Questa fase è di particolare importanza.
Uno dei principali problemi nella
realizzazione dei tappeti erbosi è infatti
rappresentato dalla insorgenza di piante
infestanti. L’importanza dell’eliminazione
fin dall’inizio di queste erbe è
fondamentale, non solo per l’aspetto
estetico, ma soprattutto per un fattore di
competizione che s’instaurerebbe tra
erbe buone e cattive, alla ricerca
d’acqua, luce, sali minerali e spazio
vitale.
Per effettuare un diserbo che abbia dei buoni risultati, si dovrà per prima cosa irrigare le piante infestanti, in
modo da permettergli una ripresa vegetativa. Questo per dar la possibilità al diserbo, che si andrà a
distribuire, di penetrare fino alle radici esaltandone così l’efficacia. E’ preferibile utilizzare dei diserbanti totali
(che eliminano tutte le piante) ad azione sistemica (che penetrano all’interno della pianta). Quelli più utilizzati
sono a base di sali di glifosate, facilmente reperibili sul mercato. Porremo particolare attenzione alla
distribuzione del prodotto, dato che questo potrebbe provocare la morte anche di arbusti e piante
erroneamente irrorati col diserbante.
PREPARAZIONE DEL TERRENO
La struttura del terreno è molto importante: per determinare se il terreno ha un buon livello strutturale
dovremo controllarne il drenaggio (si ha una buona struttura quando si raggiunge un giusto rapporto tra aria
ed acqua presenti nel terreno). Uno degli accorgimenti più utilizzati per migliorare la composizione del
substrato consiste nell’aggiungere sostanza organica con la miscelazione di sabbia o pietra pomice per
favorire il drenaggio dell’acqua. Dopo aver migliorato la struttura vanno aggiunti sali minerali, per favorire la
crescita durante i primi mesi. In commercio esistono molti concimi per prati che dovranno essere distribuiti in
ragione di 40-60 grammi per metro quadro. Nella scelta del concime favorire quelli ad alto contenuto di
potassio che faciliteranno la germinazione dei semi. Preparare il terreno fresando. Con l’aiuto di un rastrello
livellare quindi il terreno in modo uniforme, cercando di eliminare le varie dune e gli avvallamenti del terreno.
Rullare con un rullo molto pesante per dare un primo assestamento al terreno e quindi, sempre con l’aiuto
del rastrello, eseguire nuovamente l’operazione di livellamento.
SCELTA DELLE SPECIE DA USARE NEL MISCUGLIO
Le caratteristiche principali che contraddistinguono le erbe che vanno a costituire un tappeto erboso sono:
- la fittezza
- l'uniformità dello sviluppo
- la resistenza al calpestamento
- la resistenza agli stress ambientali ed agli attacchi di patologie
- il mantenimento della colorazione verde in ogni parte dell'anno.
Tali condizioni vengono quasi del tutto soddisfatte da specie appartenenti alla famiglia delle graminacee, le
quali comprendono 6 sottofamiglie per circa 600 generi suddivisi a loro volta in circa 7.500 specie.
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ACCESSORI AL VERDE
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Per avere buoni risultati occorre valutare attentamente le caratteristiche delle specie che si vogliono
impiegare nel miscuglio, la quantità necessaria per mq., la composizione percentuale, la purezza e la
germinabilità del seme.
TIPI DI ERBA
I tipi di erba che è consigliabile usare sono: Poa pratensis, Festuca rubra, Lolium perenne, Agrostis tenuis.
E' meglio evitare Phleum e Cynosurus cristatus che tendono a sparire dopo poco tempo e Poa annua che
può diventare infestante.
Agrostis: è un'erba molto delicata, necessita di taglio corto. Tende a soffocare le altre erbe. E' poco
resistente alle malattie. La quantità necessaria è di 12-20 grammi/mq.
Lolium: resiste alle malattie, sopporta bene anche un taglio corto di 3 cm. senza riportare danni; non è in
competizione con altre specie. Viene usato spesso per rigenerazione e rinnovamento poichè ha sviluppo
iniziale notevole, germina in 6/8 giorni, al contrario di Poa e Festuca. Resistente al calpestio e di colore
verde scuro. La quantità più usata è di 25-30 grammi/mq. E' possibile la semina di solo Lolium, ma per la
resistenza nel tempo è meglio consociarlo con Poa e Festuca.
Poa: ha una media resistenza alle malattie. Il colore è verde scuro. Sopporta anche un taglio di 3 cm. Nei
periodi più caldi può prendere la ruggine. La quantità da usarsi è di 12-20 grammi/mq.
Festuca: è un'erba più fine, predilige l'ombra, ha una media resistenza alle malattie, colore verde medio e
non dominante; si comporta bene associata alla Poa. La quantità usata è di 12-20 grammi/mq. In estate, col
calore intenso, perde facilmente colore.
Per l’individuazione e collocazione dei vari tipi di prato previsti in progetto, il miscuglio prescelto e la sua
composizione, si veda l’elaborato grafico ‘4.2.3 planimetria messa a verde, abaco essenze arboree e
arbustive’.
SEMINA
Una volta preparato il terreno e scelto il tipo di semente più adatto alle specifiche esigenze si andrà a
seminare prima in senso verticale e poi in senso orizzontale, facendo particolare attenzione all’uniformità
della distribuzione. La semina si può effettuare nel periodo primaverile (fine marzo-aprile) od in autunno
(settembre -ottobre) che è il periodo preferibile perché le infestanti sono in regresso ed il prato ha una
crescita più facile. La semina dovrà essere eseguita con 1 chilogrammo ogni 20-30 metri in base al tipo e
alla purezza della semente.
Dopo la semina, il prato dovrà essere irrigato, ogni giorno per pochi minuti, evitando così i fenomeni di
ruscellamento e di galleggiamento della semente, che potrebbero provocare mucchi di sementi in alcuni
posti e rarità in altri. Molto importante sarà quindi mantenere sempre umido Il suolo fino alla comparsa
dell’erba.
MANUTENZIONE
Il prato necessita di una costante irrigazione e, ad eccezione del prato fiorito, tagli frequenti nel periodo
primavera – estate – autunno, quando l’attività di crescita è rigogliosa, occorre togliere il feltro che si
deposita sul prato ed arieggiare per dare la possibilità ad acqua e luce di raggiungere le radici dell’erba,
concimare con concimi ricchi di azoto in primavera ed estate, mentre in autunno con sostanze a base di
potassio e fosforo. Inoltre in primavera ed autunno, periodi di semina, si interviene sul prato per riseminare le
zone danneggiate ed eventuali buche. In inverno con la caduta delle foglie dagli alberi provvedere a
rastrellarle via dal prato per evitare che la loro decomposizione danneggi il manto erboso.