relazione museo fiori

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RELAZIONE MUSEO FIORI
CLASSE 1A
PARCO DI MONTEGIBBIO
Il Parco di Montegibbio si trova adiacente al castello e si erge sulle colline di Sassuolo ed
è un importante fulcro ecologico e paesaggistico per la zona di Sassuolo.La superficie
prevalentemente boschiva è ricca di alberi come la quercia ed il pino silvestre
di.particolare pregio.
Il parco è stato intitolato a Giuseppe Medici senatore di Sassuolo, laureato in Agraria e
autorità scientifica, assiduo frequentatore di questo meraviglioso parco.
FLORA:
Nel parco di Montegibbio troviamo diverse varietà
di alberi tra cui la quercia ed il pino silvestre ,
i frutti della quercia sono le ghiande.
In primavera tra l’erba crescono le primule e gli anemoni di diversi colori che nascono
vivono e muoiono nell’arco di tempo di 15 giorni. Altri fiori sempre presenti nel parco sono:
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l’anemone dei boschi., i campanellini e i narcisi (fiori protetti), la fusaggine è un fiore
spesso chiuso ma quando si apre compare un seme velenoso.
Un altro albero importante è il corniolo che può raggiungere un’altezza di 3 metri, e il
prugnolo che mette prima i fiori poi le foglie contrariamente al biancospino che mette prima
le foglie e poi i fiori.
Il parco è ricco di funghi che hanno un gambo
e cappello e si riproducono grazie alle spore,
molti sono velenosi tipo la Amanita Muscaria
che se ingerita intacca gli organi vitali.
I funghi commestibili presenti nel parco sono i prataioli,
i funghi porcini quasi inconfondibili e molto ricercati.
L’Amanita caesarea è un fungo molto ricercato e
molto buono che mangiavano gli imperatori romani.
Il Boletus Satanas è un fungo velenoso e si riconosce perché sotto il suo cappello è fatto
come una spugna.
FAUNA:
Nel parco di Montegibbio si possono trovare varie specie
di animali:
Il capriolo che si differenzia dalla femmina per le corna,
il cervo e l’animale più diffuso è il cinghiale.
La volpe è un animale notturno, mangia polli
e anatre e può fare danni nei pollai, lo scoiattolo selvatico,
il riccio che si può vedere soprattutto in primavera.
Ci sono varie specie di uccelli tra i quali la poiana che è un falco rapace che vola durante
il giorno, la civetta è un rapace notturno, ha gli occhi grandi ed è un animale protetto e di
notte cattura i topi. Il gufo comune è anch’esso un animale notturno con due piume dritte
sulla testa. Il più grande rapace presente nel parco è il gufo reale e il gufo più piccolo è
l’assiolo.
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Troviamo anche la gazza ladra così chiamata perché ruba tutto ciò che luccica e lo porta
nel suo nido (alcune volte ruba il cibo) e la cornacchia che ha una voce stridula, il fagiano,
il cuculo è un uccello migratore e non fa il nido. Altro uccello è la succiacapre che vola di
notte e durante il giorno dorme e si mimetizza e spesso fa un verso TRRRRRRRRR.!!!
La ghiandaia è un uccello che mangia ghiande e alcune le nasconde sottoterra, il merlo, la
cinciallegra che non emigra mai e il pettirosso.
Il podalirio è una farfalla che si trova nel parco e può raggiungere un’apertura di 7 cm.
Tra gli anfibi troviamo il ramarro che se perde la coda gli ricresce, il saettone è un
serpente che se vede l’uomo scappa, la vipera è velenosa e se ne trovano poche,se viene
uccisa si prende la multa.
CALANCHI:
I calanchi sono colline d’argilla in cui a causa
del dilavamento delle acque si formano delle
creste molto caratteristiche in cui possono
vivere solo piante pioniere tipo il ginepro,
la ginestra pianta velenosa, la dulcamara
velenosa e se si mette in bocca inizialmente
è dolce e poi diventa amara.
L’orchidea purpurea che è una pianta protetta ed è la più comune, l’orchidea apifera ha la
forma di insetti, l’orchidea piramidale. . Il tasso è un altro animale presente nei calanchi ed
è più raro della volpe, la lepre è molto veloce e facilmente si mimetizza.
FIUME:
Il fiume Secchia nasce dall'Alpe di Succiso sull'Appennino tosco-emiliano nel comune di
Collagna in provincia di Reggio Emilia. La sua sorgente è situata in una conca fra
montagne di altezza comprese fra i 1700 ed i 2100 m s.l.m. ad un'altitudine di 1450 m
s.l.m. Un sentiero di media difficoltà la collega al passo del Cerreto.
Come tutti i corsi d'acqua appenninici il Secchia alterna fortissime magre estive a
imponenti piene primaverili e soprattutto autunnali.
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Lungo il fiume ed in generale nelle zone umide possiamo trovare:
Il Germano reale, il maschio presenta colori vivaci e la femmina è di colore marrone,
l’airone cinerino, il martin pescatore è lungo 16/17 cm, con un becco lungo, grosso alla
base, ali e coda brevi e piedi piccoli. Nelle parti superiori è blu verde metallico, in quelle
inferiori e sulle guance giallo ruggine, ai lati del collo spicca una macchia bianca. A causa
dei piccoli piedi si limita a saltellare su qualche pietra o qualche palo, e non cammina mai
sul terreno.
Si trovano anche la rana verde ed il rospo le cui uova si trasformano in girini, la raganella
che vive in ambienti umidi il cui nome scientifico è ila arborea, la biscia dal collare che
vive in acqua.
COLLEZIONE ORNITOLOGICA ANDREA FIORI:
Formata verso la fine dell'Ottocento dal naturalista Andrea Fiori (1854-1933), l'importante
collezione ornitologica, costituita da 634 esemplari di ben 271 specie dell'avifauna italiana,
fu ceduta al Comune di Sassuolo nel 1935.
La maggior parte dei volatili proviene dall'Emilia, e in particolare dal territorio modenese,
ma sono presenti anche esemplari catturati da Fiori - e da lui stesso preparati - in
Calabria, dove soggiornò per vario tempo, in Valtellina e nelle Marche; oltre ad altri di
diversa provenienza donati allo studioso da appassionati e cacciatori.
La nuova sede è dotata di accurati apparati esplicativi, anche multimediali, e di spazi per
la didattica. La promozione della Raccolta ornitologica e l'apertura al pubblico è effettuata
in collaborazione con il Gruppo Naturalistico Sassolese, che opera nell'ambito della
divulgazione delle scienze naturali.
Davide Tondelli 1A
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