Mercoledì 9 Maggio, ore 21
al Teatro delle Celebrazioni di Bologna
PINO DANIELE
Presenta in concerto IL NUOVO DISCO
“IL MIO NOME È PINO DANIELE e vivo qui”
Aperte le prevendite
A distanza di due anni dalla pubblicazione dell’ultimo disco, Pino Daniele ritorna sulle scene musicali con un
nuovo album, “IL MIO NOME È PINO DANIELE e vivo qui”.
Prodotto e arrangiato dal cantautore napoletano, l’album racchiude dieci brani inediti: “Back home” (primo
singolo, in radio dal 26 gennaio), “Rhum and coca”, “Il giorno e la notte”, “Salvami”, “Vento di
passione”, “Mardi gras”, “Blues del peccatore”, “L’africano”, “Ischia sole nascente” e “Passo
napoletano”.
La Terra vista dalla Luna. Spiata forse dall’occhio curioso di altre forme di vita. O da quello, altrettanto
curioso ma sicuramente più affettuoso, dell’artista. Che in questo nuovo album condensa tutto il suo essere
musicale, la sua carriera, le sue collaborazioni fino a farne un distillato puro e vitale, da lanciare nello spazio
o da far trovare in giro, pronto per chi abbia voglia di conoscerlo.
Un titolo così fortemente personale, infatti, significa soprattutto che l’album in questione è come una foto
nitida e ispirata, ‘un moderno passaporto d’artista’.
E d’altra parte Pino Daniele non ha più bisogno di presentazioni, né di pretesti o motivazioni artistiche
ulteriori. Da sempre suona musica che lo appassiona e lo fa in compagnia di musicisti che stima. Le strade
battute hanno disegnato un percorso unico, che di volta in volta lo ha portato lontano dalle proprie radici per
poi riavvicinarlo ad esse, con in più un pezzetto di nuovo bagaglio: la canzone napoletana, il blues, il jazz, la
fusion, la musica araba, quella africana. Il rock’n’roll, il pop, la tradizione caraibica e quella cubana, l’hip hop
e l’elettronica, la musica etnica e quella latina… tutto è confluito nella proposta artistica di Pino Daniele, oggi
talmente ricca e unica nella sua varietà da potersi permettere ogni lusso, in primis quello di essere
semplicemente se stessa. Come in questo nuovo splendido disco.
Basta ascoltare i 10 brani che compongono “IL MIO NOME E’ PINO DANIELE e vivo qui”, per trovarsi di
fronte a un disco felice e ispirato, capace di passare attraverso una grande varietà di stili rinforzando la
propria omogeneità. Dall’iniziale “Back home”, primo singolo radiofonico, un omaggio a certe sonorità latin
blues, fino alla conclusiva “Passo napoletano”, un brano che rinnova la cultura partenopea attraverso suoni
elettronici. Tutto l’album si racconta come un viaggio verso casa: l’esotismo caraibico di “Rhum e coca”,
l’amore quotidiano cantato in “Il giorno e la notte” e “Vento di passione” o “Salvami”, il viaggio brasiliano sulle
onde di “Mardi Gras”, il tributo alla musica delle sue radici con “Blues del peccatore” e la ballad swingante de
“L’africano”, per arrivare a un conclusivo tributo alle sue origini con “Ischia sole nascente”, un pezzo quasi
“chill out” nello stordimento dell’attimo che descrive, e ancor di più con la già citata “Passo Napoletano”.
Il disco “IL MIO NOME È PINO DANIELE e vivo qui” vanta prestigiose collaborazioni: Giorgia (duetta
con Pino nei brani “Il giorno e la notte” e “Vento di passione”), Peter Erskine Trio, Tony Esposito ed
Alfredo Paixao. I testi e le musiche sono di Pino Daniele (ad eccezione del brano “Mardi gras” che Pino ha
scritto con Alfredo Paixao).
Prezzi: platea 45 euro, galleria 35 euro (esclusi diritti di prevendita). Prevendite: Teatro delle Celebrazioni,
via Saragozza 234 – Bo- lun-sab ore 15-19. Prevendite abituali TicketOne, VivaTicket e sportelli Carisbo.
Info: 051/6153370-74 - www.teatrocelebrazioni.it.
Ufficio Stampa Pino Daniele: Parole & Dintorni (Resp. Riccardo Vitanza- Rif. Elena Tosi ). Tel
02.20404727
Ufficio Stampa Teatro delle Celebrazioni: Valentina Zerbini- Tel. 051/6176139 – 348/0803307
PINO DANIELE
Biografia
Nato a Napoli il 19 marzo 1955, chitarrista autodidatta, Pino Daniele si esercita dapprima nei suoi studi di
chitarra classica, per poi dedicarsi negli anni '70 al blues e latin-jazz.
La tradizione musicale e culturale napoletana influenza fortemente la sua musica conferendole quel preciso
carattere di fusione tra tradizione e modernità, già presente nel suo primo album "Terra Mia" (1977) e nel
successivo "Pino Daniele" (1979). La popolarità giunge nel 1980 con l'album "Nero a metà" che dà vita alla
nuova canzone napoletana: una melodia tipicamente mediterranea. Nel 1981 esce l'album "Vai mò" e
l'anno seguente Pino Daniele indirizza i suoi esperimenti musicali verso sonorità internazionali decisamente
avanti rispetto al suo tempo, con il risultato di "Bella 'mbriana" che dà inizio a collaborazioni con ospiti quali
Alphonso Johnson e Wayne Shorter, recuperando contemporaneamente frasi e personaggi dimenticati della
tradizione partenopea.
Diventa rapidamente uno dei musicisti italiani più conosciuti nel mondo: nel 1980 ha fatto da apripista al
concerto milanese di Bob Marley, per il suo sound meticcio si aprono le porte dei teatri cubani, dei festival
jazz più prestigiosi, persino dell'Olympia a Parigi. Dopo "Musicante" (1984), esce il doppio album dal vivo
"Live sciò", con tutti i passaggi fondamentali nella carriera di Pino, tra cui le registrazioni dal Festival di
Montreaux, e dai concerti in Canada, dall'Olympia di Parigi e dall'Arena di Verona. L'anno seguente vede la
pubblicazione di un nuovo album, "Ferryboat", e l'incontro con Ritchie Havens, uno dei protagonisti di
Woodstock, che porta alla creazione di un album di grande successo in Italia come "Common ground".
L'interesse di Pino per il jazz e la musica etnica nasce dai suoi esperimenti in nuove forme di espressione.
Le esperienze musicali accumulate durante i tour Europei, specialmente quelli in Francia, portano a "Bonne
Soirée" (1987), album caratterizzato da un chiaro sapore mediterraneo che rivela l'interesse di Pino per
l'arab rock. La ricerca del tocco mediterraneo, mescolata a suoni africani, è presente anche in "Schizzechea
with love" del 1988, anno in cui esce anche la colonna sonora del film di Massimo Troisi "Le vie del Signore
sono finite": per l'amico Daniele firma anche le musiche per "Ricomincio da tre" e "Pensavo fosse amore
invece era un calesse".
Nel 1989 l'album "Mascalzone latino", forte della dedica alla Magnani di "Anna verrà", segna il ritorno a
suoni più acustici e, come già successo al suo terzo album, regala un nuovo soprannome al cantautore,
come succederà anche nel 1991 con "Un uomo in blues" (Mick Goodrick tra gli ospiti, singolo di successo
"'O scarrafone"), seguito l'anno successivo da "Sotto 'o sole", una raccolta di pezzi antichi riarrangiati e riregistrati ed arricchiti da perle melodiche come "Quando". Il 1993 è un anno significativo, grazie al successo
di "Che Dio ti benedica", un album che contiene, fra gli altri, due pezzi scritti e prodotti da Chick Corea,
Pino torna in testa alle classifiche e torna anche a suonare dal vivo, il grande successo del tour porta alla
realizzazione del live "E sona mò", registrato allo Stadio di Cava de' Tirreni con Carol Steel alle percussioni
di fronte a 80.000 persone.
"Non calpestare i fiori nel deserto" (1995) segna un nuovo ritorno alla musica internazionale propria di
Pino, alla cui corte ci sono questa volta Irene Grandi e Jovanotti.
L'album raggiunge i numeri uno di tutte le classifiche (a fine anno il suo risulta l'album più venduto con oltre
800.000 copie). Pino vince il popolare Festivalbar e riscontra un notevole successo con tre tournée, tra le
quali l'ultima in coppia con Pat Metheny.
Su questo fronte vanno ricordati almeno altre due celebrate collaborazioni dal vivo: quella del 1994 con Eros
Ramazzotti e Jovanotti e quella del 2002 con Ron, Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia, solo
quest'ultima testimoniata anche su cd e dvd.
"Dimmi cosa succede sulla terra", pubblicato il 12 marzo 1997, vince 10 dischi di Platino e l'edizione ‘97
del Festivalbar, forte anche dell'apporto di Giorgia con la quale ha prodotto il fortunato album "Mangio troppa
cioccolata", Noa e di Raiz degli Almamegretta. Anche qui Pino affronta due tour di enorme successo: il primo
copre tutti i Palasport, il secondo è un tour estivo per gli stadi; entrambi riscontrano il tutto esaurito.
Il 1998 è ufficialmente l'anno di maggior successo per la carriera artistica di Pino; esce "The best of Pino
Daniele - Yes I know my way", in cui uno dei primi hit del musicista conosce nuova vita con la
collaborazione dei Simple Minds. Nessuna tournée questa volta ma un'unica data allo stadio San Paolo di
Napoli. Un grande trionfo davanti a 90.000 persone. La discografia ufficiale di Pino raggiunge quota 19 con
l'album "Come un gelato all'equatore" del 1999. Un progetto senza frontiere che concepisce la musica del
nuovo millennio ispirata dalla grande tradizione mediterranea.
Il 16 Febbraio 2001 esce il primo progetto con la SonyBMG: "Medina", che riporta la rotta compositiva sulla
rotta mediterranea, fondendo tradizione nordafricana, melodia italiana e rap napoletano, con la
partecipazione del griot Salif Keita, del franco-algerino Faudel, del tunisino Lotfi Bushnaq e dei 99 Posse. Il
progetto è co-prodotto con Mike Mainieri con il quale Pino ha sempre avuto un legame artistico molto forte.
Il Medina Tour 2001 vede Pino con una band tutta al femminile guidata da Rachel Z, un grande riscontro di
pubblico e concerti di successo nelle cornici molto suggestive degli anfiteatri mediterranei, come raccontato
nell'album live "Concerto”. "Pino Daniele project - Passi d'autore" (2004) ipotizza una nuova strada
madrigalistica sulla scia dell'amato Gesualdo Da Venosa, come già lasciava intravedere l'ultima
traccia del disco precedente, con un ensemble di voci classiche che si misura col suono moderno; il jazz di
Peter Erskine alla batteria, Alan Pasqua al piano e Dave Carpenter al contrabbasso danno al progetto un
sapore raffinato. "Iguana café" (2005) vira ancora, questa volta verso la musica latina, tra “Patricia” di Perez
Prado e “It’s now or never”, versione Elvis Presley di "'O sole mio", quasi un ritorno a casa, come segnala
anche il ritorno alla scrittura in dialetto in "Serenata a fronn' 'e limone" .
Il nuovo capitolo della storia artistica di Pino Daniele si chiama “IL MIO NOME È PINO DANIELE e vivo
qui” (in uscita il 16 febbraio 2007).