ATTIVITA’ SPORTIVA NELLA RIABILITAZIONE Sala Farnese Palazzo d’Accursio Bologna, 16 Giugno 2012 Gianfranco Tortorici U.O. Cardiologia Ospedale Maggiore, Bologna MORTALITA’ IN ITALIA (ISTAT) 2% 3% malattie cardiovascolari tumori 9% 5% 43% 5% 7% malattie respiratorie cause violente malattie digestive disturbi psichici 26% malattie infettive altre World Health Report 2002: Reducing Risks, Promoting Healthy Life “Più del 50% della mortalità e della disabilità da malattie cardiovascolari può essere evitato, semplicemente correggendo i principali fattori di rischio: - ipertensione arteriosa - ipercolesterolemia - abitudine tabagica - obesità - inattività fisica - basso consumo di frutta e verdura”. COMPLESSIVAMENTE CIRCA IL 75% DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI PUO’ ESSERE ATTRIBUITO A TALI FATTORI DI RISCHIO Effetti dell’esercizio fisico (1) • • • • • Riduce il peso corporeo Riduce la pressione arteriosa Aumenta il colesterolo HDL Diminuisce il colesterolo LDL Migliora il metabolismo degli zuccheri (glicemia) Effetti dell’esercizio fisico (2) • Migliora la funzione e la forza muscolare • Migliora la capacità ventilatoria • Aumenta il consumo massimo di ossigeno dell’organismo (capacità funzionale) • Migliora le funzioni osteo-articolari • Migliora la funzione delle arterie riduce gli eventi coronarici Quale protezione conferisce l’attività fisica in presenza di fattori di rischio coronarico? Myers et al. N Engl J Med 2002 Perché è importante una attività fisica regolare? Svolgendo attività fisica regolarmente si hanno benefici per il corpo. L’attività fisica infatti: riduce il rischio di infarto di cuore e di ictus migliora la circolazione del sangue migliora l’apporto di ossigeno a tutti i tessuti facilita il controllo del peso corporeo migliora il controllo della pressione e del colesterolo e trigliceridi nel sangue riduce il rischio di diabete e di osteoporosi facilita lo smettere di fumare I benefici sono rapidi: già dai primi giorni si possono constatare gli effetti. Vi sono inoltre vantaggi anche per la mente. migliora il controllo dello stress e si riducono le tensioni è facilitato il sonno regolare l’umore è più spesso verso l’ottimismo che verso ansia e depressione rafforza l’autostima facilita la socializzazione Quale attività fisica è consigliabile? Quanto deve essere intensa? È dimostrato che una attività fisica moderata, e quindi non necessariamente intensa, se eseguita regolarmente, comporta benefici sia a breve che a lungo termine. Attività semplici come camminare, nuotare, andare in bicicletta, danzare, giardinaggio, ginnastica, lavoro domestico moderato-intenso, se compiute regolarmente, limitano il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari. Queste attività devono essere svolte però per almeno 30 minuti ogni giorno e per la maggior parte dei giorni della settimana. Lo sforzo compiuto deve essere moderato, cioè con un’intensità di esercizio per cui il respiro diviene più frequente, ma non si deve avere il “fiato corto”. Quindi non è necessario essere un atleta per essere in forma! È comunque prudente iniziare l’attività fisica in maniera progressiva (riscaldamento) e così pure non interromperla bruscamente (raffreddamento). Soggetti con malattie cardiovascolari LA PRESCRIZIONE DELL’ESERCIZIO FISICO IN AMBITO CARDIOLOGICO Documento Cardiologico di Consenso Della Task Force Multisocietaria FMSI - SIC Sport - ANCE - ANMCO - GICR - SIC Cardiopatia Ischemica INFARTO area di miocardio infartuato Infarto miocardico acuto Si occlude all’improvviso una coronaria: “muore” in poche ore il muscolo cardiaco necessità di riaprire la coronaria • ANGIOPLASTICA primaria Prevenzione Secondaria: Linea Guida Alfabetica A. Aspirina, ACE-inibitori B. Beta-bloccanti C. Colesterolo e Cigarettes D. Dieta e Diabete E. Educazione ed Esercizio ACP Clinical Guidelines, Ann Intern Med 2004;141:562 ACC/AHA Guidelines, J Am Coll Cardiol 2003;41:159 Raccomandazioni relative all’Attività Fisica European Guidelines on Cardiovascular Disease in Clinical Practice • mirata alle capacità e agli interessi individuali • di tipo aerobico, evitando gli esercizi isometrici, “di resistenza” (cammino veloce, nuoto, bicicletta, ginnastica a corpo libero) • durata: 30-40 minuti / sessione • riscaldamento: 5-10 minuti di esercizi leggeri prima dell’esercizio vero e proprio • frequenza: 3-5 volte / settimana • Intensità ottimale: raggiungimento del 60-70% della frequenza massima cardiaca teorica (calcolabile come 220 meno l’età del soggetto) • luogo: climaticamente adatto con tasso di umidità controllato Eur J Cardiov Prev Rehab 2003; 10:S1-S78 Attività del Cardiopatico in Palestra - Recenti aggiornamenti in campo riabilitativo cardiologico hanno introdotto accanto alla tradizionale attività di resistenza anche il lavoro muscolare isotonico in palestra - Nei programmi di allenamento del cardiopatico ischemico la fitness cardiorespiratoria va affiancata ad una fitness muscolare vera e propria - Viene superato il concetto di “proscrizione” dell’attività in palestra, atteggiamento che era erroneamente sostenuto dall’identificazione dell’attività in palestra con quella della pesistica e del body-building veri e propri - I requisiti da rispettare sono: carichi muscolari non elevati (< 40-50% MCV) con aumento della FC < 70% della max teorica. Esempio di Attività di Palestra per i Pazienti Affetti da Cardiopatia Ischemica Cronica 3-5 sedute settimanali, in 6-8 settimane: - 20-30 minuti di cyclette a FC 100-110 bpm - 3 serie di esercizi per i muscoli addominali a terra o su panca (15-20 ripetizioni per serie) - 3 serie di esercizi per la muscolatura degli arti superiori (15-20 ripetizioni per serie) - 3 serie di esercizi per i muscoli pettorali (15-20 ripetizioni per serie) - 3 serie di esercizi per il dorso (15-20 ripetizioni per serie) - 3 serie di esercizi per la muscolatura degli arti inferiori (15-20 ripetizioni per serie) Stratificazione del rischio nei pazienti cardiopatici 1. Pazienti a basso rischio Devono essere presenti tutte le seguenti caratteristiche: - assenza di segni e/o sintomi di scompenso cardiaco - assenza di angina e/o segni elettrocardiografici di ischemia a riposo - assenza di ischemia a basso carico (< 6 METs) - discreta capacità funzionale (almeno 6 METs) - normale incremento della PA e della FC durante sforzo - assenza di aritmie ventricolari a riposo e da sforzo - frazione di eiezione del ventricolo sinistro all’ecocardiogramma > 50% - infarto o procedura di rivascolarizzazione non complicata Stratificazione del rischio nei pazienti cardiopatici 2. Pazienti a rischio moderato-elevato E’ sufficiente la presenza di almeno una delle seguenti caratteristiche: - presenza di segni e/o sintomi di scompenso cardiaco - presenza di angina e/o segni elettrocardiografici di ischemia a basso carico - scarsa capacità funzionale (< 6 METs) - mancato incremento della PA e della FC durante sforzo - presenza di aritmie ventricolari a riposo e/o da sforzo - frazione di eiezione del ventricolo sinistro all’ecocardiogramma < 40% - infarto o procedura di rivascolarizzazione complicata - precedente episodio di arresto cardiaco Controindicazioni alla prescrizione dell’ esercizio fisico nel cardiopatico • angina instabile • PA sistolica basale > 200 mmHg • PA diastolica basale > 110 mmHg • ipotensione ortostatica • stenosi aortica severa • aritmie atriali / ventricolari • tachicardia sinusale > 120 bpm • blocco atrio-ventricolare di III grado • scompenso cardiaco grave • pericardite / miocardite in fase attiva • recente tromboembolismo • diabete mellito scompensato Cardiopatia Valvolare Prescrizione dell’Esercizio Fisico nei Soggetti con Cardiopatia Valvolare • Valvulopatia nativa • Valvulopatia operata (pazienti portatori di protesi valvolari) Prescrizione dell’Esercizio Fisico nei Soggetti con Cardiopatia Valvolare Elementi da valutare • • • • valvola coinvolta entità della valvulopatia presenza di disfunzione ventricolare sinistra patologia coronarica concomitante Prescrizione dell’Esercizio Fisico nei Soggetti con Cardiopatia Valvolare Valutazione preliminare • • • • visita cardiologica + ECG ecocardiogramma test da sforzo test cardiopolmonare Esercizio Fisico nel Paziente con Valvulopatia Mitralica Entità della valvulopatia IM lieve IM moderata IM severa Raccomandazioni EF possibile EF possibile con stretto monit. clinico-strumentale EF sconsigliata Esercizio Fisico nel Paziente con Valvulopatia Aortica Entità della valvulopatia SAo lieve SAo moderata SAo severa Raccomandazioni EF possibile EF possibile con stretto monit. clinico-strumentale EF sconsigliata