T.A. Brown Genomi 3 Capitolo 8: Genomi dei procarioti e degli organelli eucariotici Chapter 2_Genome Anatomies http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK21112/ Copyright © Garland Science 2007 Capitolo 8: Genomi dei procarioti The Nucleoid of a dividing E. coli Figure 8.1 Genomes 3 (© Garland Science 2007) E. Coli genome (4.6-Mb) DNA gyrase and DNA topoisomerase I Figure 8.2-3 Genomes 3 (© Garland Science 2007) Figure 8.6 Genomes 3 (© Garland Science 2007) Insertion Seq.s 50kb of the E.coli genome 1. No introni 2. Poche seq. ripetute Figure 8.7 Genomes 3 (© Garland Science 2007) (Catabolismo) Figure 8.8a Genomes 3 (© Garland Science 2007) operone: insieme di geni regolati in modo strettamente coordinato • Diversi geni, 1 promotore, 1 operatore Riassumendo Il genoma procariotico • Non è provvisto di una membrana nucleare che lo separa dal citoplasma. • Ha un genoma (cromosomico) circolare costituito da una doppia elica di DNA. – Es. E. Coli = 4x106 bp di cui il 99% è costituito da sequenze codificanti o regolatrici e solo l’1% da sequenze ripetute non codificanti. – NB: esistono anche genomi lineari • I geni sono organizzati in operoni ovvero unità funzionali in cui i geni correlati per attività (es. enzimi di una via metabolica) sono posti l’uno accanto all’altro sul cromosoma, trascritti in un unico mRNA e regolati in blocco. • Sono dotati di molecole di DNA accessorie, distinte dal o dai cromosomi principali (plasmidi) Capitolo 8: Genomi degli organelli eucariotici Genoma mitocondriale (mtDNA) e plastidiale (cpDNA) Geni extracromosomiali (extranucleari) Regole della trasmissione non-Mendeliana EREDITA’ EXTRACROMOSOMICA (o citoplasmatica) Geni extranucleari mostrano trasmissione non-Mendeliana con 3 caratteristiche principali a. b. • c. • Geni extranucleari non possono essere mappati sui cromosomi nucleari No rapporti Mendeliani tipici Assenza di segregazione meiotica Trasmissione uniparentale Incroci reciproci danno progenie con fenotipo di uno solo dei genitori • Generalmente della madre (+ citoplasma nella cellula uovo) Eredità non mendeliana Es. EREDITA’ MATERNA • Pigmenti cloroplastici (variegazione delle foglie) • Cloroplasti normali: verde, fotosintetico • Cloroplasti mutanti (Leucoplasti): bianco, non fotosintetico • Cloroplasti misti: bianco/verde/misto Origine dei genomi degli organelli • Eubatterio → internalizzazione in eucariote→ diversificazione degli eucarioti • Una linea eucariote → internalizzazione di cianobatterio -> precursore di cloroplasti Teoria endosimbiontica – – Mitocondri • la fagocitosi (circa un miliardo di anni fa) di un a-proteobacterio da parte di una cellula eucariotica ancestrale (acheozoo, già provvista di un rudimentale sistema di membrane e priva di capsula). Il batterio fagocitato anziché andare incontro a distruzione è rimasto in una nicchia protetta, fornendo la sua capacità ossidativa in cambio di questa protezione. Anche analisi del genoma confortano tale teoria, in quanto si tratta di cromosomi circolari, con geni e uso dei codoni tipici dei batteri. • Il probabile antenato dei mitocondri attuali è un progenitore di Rickettsia prowazekii (batterio agente del tifo) vive all’interno di cellule eucariotiche. Cloroplasti • da un cianobatterio fotosintetico (fotosintesi). • “Relitto Evolutivo”: Cyanophora paradoxa presenta strutture fotosintetiche (cyanelles) di un cianobatterio. Il DNA “promiscuo” • Una pressione selettiva (probabilmente l’elevata mutagenicità dell’ambiente ossidativo) ha spinto la migrazione verso il nucleo della maggior parte dei geni mitocondriali – Si può presumere che quelli rimasti nel mitocondrio non possano essere trasferiti per difficoltà di importarli una volta sintetizzati nel citosol • Trasferimento di materiale genetico – – – – dal cloroplasto e mitocondrio al nucleo dal cloroplasto al mitocondrio Dal nucleo verso cloroplasti e mitocondri ES. • Nel riso frammenti di DNA cloroplastico nel genoma mtDNA, nel genoma nucleare varie inserzioni di cpDNA, una delle quali rappresenta quasi l’intero genoma • In Arabidopsis l’mtDNA contiene varie copie di nDNA e 16 frammenti di cpDNA • Nel genoma umano sono stati identificati almeno 296 frammenti di DNA mitocondriale di dimensioni variabili (NUMTS) I genomi degli organuli Caratteristiche comuni I mitocondri nei Mammiferi Network mitocondriale in fibroblasti di mammifero Yaffe (2002) Science Dinamica mitocondriale in colture di cellule di mammifero Karbowski and Youle (2003) Cell Death Differ Contenuto genico • • • • • • Il contenuto in geni dei genomi mitocondriali è sostanzialmente conservato comprendendo essenzialmente geni coinvolti nella respirazione e nella traduzione. Meno frequentemente vi sono geni per l’import e la maturazione delle proteine e il processing dell’RNA. Questi geni derivano dal progenitore "-proteobatterico. Il numero di geni codificanti proteine varia da circa 100 nel protozoo Reclinomonas americana a 5 nel Plasmodium falciparum. Si osserva invariabilmente la presenza di 2 o 3 rRNA, mentre il numero di tRNA è estremamente variabile, da nessuno a >30. Una compilazione aggiornata delle carateristiche dei genomi mitocondriali è disponibile nella banca dati GoBase: http://gobase.bcm.umontreal.ca/searches/gene.php In generale negli animali • mtDNA contiene geni per: – tRNA – rRNA – Alcune subunità polipeptidiche della NADHdeidrogenasi, citocromo ossidasi e ATPasi. • nDNA codifica gli altri componenti mitocondriali: – – – – DNA polimerasi e altre proteine replicative RNA polimerasi (uomo POLRMT) e altre proteine per la trascrizione Proteine ribosomiali, fattori di traduzione e aminoacil tRNA syntetasi Le altre subunità della catena respiratoria