Università degli Studi di Pavia A.A. 2015/2016 Corso di: Economia e gestione del sistema agroindustriale L’analisi dal punto di vista AZIENDALE (la visione dell’impresa/azienda) Dott. Matteo Legnani Alcuni spunti di riflessione sulle particolarità del settore agricolo: Politiche nazionali e sovrannazionali di sostegno al settore; Peculiarità di legislazione e normativa in materia civilistica e fiscale; I contributi dell’analisi economica; Strumenti e capacità gestionali a disposizione del settore. Alcuni spunti di riflessione sulle particolarità del settore agricolo: Politiche nazionali e sovrannazionali di sostegno al settore: • Ruolo storicamente centrale della Pac nel bilancio della Ue; • Finanziamenti e incentivi nazionali e regionali al settore. Peculiarità di legislazione e normativa in materia civilistica e fiscale: • Agevolazioni fiscali; • Semplificazioni o esoneri da adempimenti amministrativi e contabili. Dott. Matteo Legnani Alcuni spunti di riflessione sulle particolarità del settore agricolo: I contributi dell’analisi economica: • Studi di tipo essenzialmente tecnico e agronomico; • Scarsa attenzione all’analisi dell’attività agricola da un punto di vista economico e gestionale. Strumenti e capacità gestionali a disposizione del settore: • Scarsa imprenditorialità negli operatori del settore; • Mancanza di strumenti di supporto per l’attività di impresa. Dott. Matteo Legnani Come spiegare il peculiare atteggiamento complessivamente rivolto al settore agricolo ? I due aspetti fondamentali della produzione del settore primario: 1) Strettissimo legame tra processi produttivi agricoli, processi biologici e ambiente; 2) Ruolo insostituibile di fornitore di beni di vitale importanza per la società. Dott. Matteo Legnani Indice della trattazione Azienda e impresa nel agroindustriale (peculiarità del settore); settore Processo di decisione aziendale (nella prospettiva aziendalistica); Forme giuridiche e impresa cooperativa nell’agroalimentare; Attività connesse alla pratica agricola. Dott. Matteo Legnani I concetti di AZIENDA e IMPRESA Nel Codice Civile In Economia Agraria …e la figura dell’IMPRENDITORE AGRICOLO Dott. Matteo Legnani L’AZIENDA nel Codice Civile… Nozione (art. 2555 c.c.): “L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa” Azienda e impresa vengono talvolta utilizzati come sinonimi, ma rappresentano due concetti estremamente differenti !!! Dott. Matteo Legnani …l’AZIENDA nel Codice Civile L’art. 2555 c.c. fa emergere: l’aspetto «statico» di azienda (come semplice stock di beni strumentale all’esercizio dell’attività di impresa); Il fondamentale ruolo dell’«organizzazione» dei beni aziendali per: • definire la corretta natura giuridica dell’azienda; • esprimere il valore di un’azienda. Dott. Matteo Legnani Le due interpretazioni di Azienda Teoria ATOMISTICA: l’azienda è descrivibile e definibile esclusivamente come complesso di beni: • il titolare non vanta altro se non i singoli diritti sui singoli beni dell’azienda; • il valore di un’azienda non è altro che la somma dei valori dei beni che la compongono. Teoria UNITARIA: l’azienda costituisce un bene unitario, distinto dai singoli beni che la compongono: • il titolare dell’azienda, vanta un diritto, distinto dai diritti che lo stesso vanta sui singoli beni dell’azienda; • Il valore dell’azienda non coincide con la somma dei singoli beni che la compongono. L’IMPRESA nel Codice Civile… Imprenditore (art. 2082 c.c.): “E’ imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi” o Non esiste una definizione di impresa (si ricava da quella di imprenditore); o Emerge l’aspetto «dinamico» di impresa (come esercizio di attività economica); • Definisce modalità, oggetto e fine dell’agire in modo imprenditoriale Dott. Matteo Legnani …L’IMPRESA nel Codice Civile il fine e l’oggetto: creazione di nuova ricchezza (tramite attività produttiva o commerciale, destinata al mercato e non all’autoconsumo); Le modalità di esercizio dell’attività di impresa: Professionalità: l’attività deve essere stabile e non occasionale (anche se stagionale, unico affare, etc.); Economicità: i ricavi devono garantire almeno la copertura dei costi; Organizzazione: impiego coordinato dei fattori produttivi. Dott. Matteo Legnani Azienda (e impresa)… in Economia Agraria Le definizioni di azienda e impresa proposte dall’economia agraria non sempre coincidono con le previsioni civilistiche e spesso non sono tra loro univoche. Serpieri, A. (1946) fornisce una definizione condivisa di AZIENDA AGRARIA: “la combinazione elementare dei mezzi di produzione” Dott. Matteo Legnani L’Azienda Agraria secondo Serpieri… «è la combinazione elementare dei mezzi di produzione» combinazione: «perché dei mezzi non si uniscono in un modo qualsiasi, ma vi si coordinano, ai fini della produzione, in determinate qualità e quantità» Elementare: «perché la risultante combinazione è un'unità che non può scomporsi senza diminuire o distruggerne l'efficienza produttiva». Dott. Matteo Legnani L’ «Imprenditore» secondo Serpieri «Il funzionamento dell'azienda agraria esige la cooperazione di persone fisiche, a capo delle quali sta chi, con le sue scelte economiche, attua la combinazione dei mezzi produttivi e la fa funzionare al fine della produzione, cioè ne ha la gestione». Azienda: unità oggettiva elementare” di fattori produttivi) Impresa: unità soggettiva economiche e gestionali): (“combinazione (insieme di scelte «fra tutti i modi tecnicamente possibili di combinare i mezzi di produzione, chi gestisce l'azienda ne sceglie uno a preferenza degli altri». Dott. Matteo Legnani Terminologia: Agrario e agricolo “Agrario” indica ciò che è pertinente all’agricoltura da un punto di vista tecnico, scientifico, o anche sociale e territoriale “Agricolo” indica ciò che è pertinente all’agricoltura da un punto di vista tecnico e produttivo I due termini possono essere comunemente utilizzati come sinonimi, ad eccezione di particolari espressioni specificamente normate, ad esempio: • Imprenditore agricolo • Reddito agrario Dott. Matteo Legnani L’IMPRENDITORE AGRICOLO nel codice civile Imprenditore agricolo (art. 2135 c.c.): “ È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse”. Dott. Matteo Legnani La nozione di imprenditore agricolo prima del 2001 «E’ imprenditore agricolo chi esercita una attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all’allevamento del bestiame e attività connesse. Si reputano connesse le attività dirette alla trasformazione o all’alienazione dei prodotti agricoli, quando rientrano nell’esercizio normale dell’agricoltura». Dott. Matteo Legnani La nozione attuale di imprenditore agricolo (Art. 1 d.lgs 18 maggio 2001, n. 228) La nozione di imprenditore agricolo viene radicalmente mutata, in quanto l'elemento preponderante e qualificante non è più il fondo, ma è l’elemento dinamico a rappresentare l’elemento fondamentale. Permane la distinzione tra: Attività PRINCIPALI Attività CONNESSE Dott. Matteo Legnani Le ATTIVITA’ PRINCIPALI Coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali: • “dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale” • “che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.” Dott. Matteo Legnani Alcuni esempi di nuove attività agricole principali «Coltivazione del fondo»: • • • • Orticoltura; Coltivazioni in serra e in vivai; Floricoltura vivaistica; Giardinaggio; • Colture idroponiche, coltivate al di fuori del suolo (es. funghi). Allevamento di animali: • • • • • Animali da cortile (pollame, conigli etc.) Animali da pelliccia, cavalli e cani da corsa, da esposizione etc. Acquacoltura; Apicoltura; Itticoltura. Dott. Matteo Legnani Le “attività connesse” Art. 2135 comma 3 c.c. «Si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge.» Dott. Matteo Legnani Le “attività connesse” Sono attività oggettivamente e intrinsecamente commerciali o industriali, che possono essere qualificate come «agricole per connessione» in presenza dei seguenti requisiti: Requisito soggettivo: “esercitate dal medesimo imprenditore agricolo” Requisito oggettivo: criterio della PREVALENZA • Output (prodotti trasformati/commercializzati..) • Input (attrezzature o risorse utilizzate) Dott. Matteo Legnani Il requisito SOGGETTIVO per la connessione il soggetto che esercita le attività «dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione» deve essere un imprenditore agricolo: deve cioè svolgere anzitutto in forma di impresa una delle tre attività agricole principali (coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali) l’attività svolta «per connessione» deve essere coerente con quella agricola esercitata dall’imprenditore in via principale: Es: - Viticoltore che vende formaggio: - Viticoltore che produce vino: att. commerciale att. agricola per connessione Dott. Matteo Legnani Il requisito OGGETTIVO per la connessione Le attività «dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione» devono avere ad oggetto: o prodotti ottenuti prevalentemente dall'esercizio dell'attività agricola principale, o beni o servizi forniti attraverso l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda agricola. Le attività connesse devono risultare NON PREVALENTI dal punto di vista del rilievo economico rispetto all’attività agricola principale. Dott. Matteo Legnani Attività agricole per connessione Manipolazione: la lavorazione non altera la natura del bene primario (es. pulitura, cernita e incassettamento insalata); Trasformazione: la lavorazione altera la natura del bene (es. acquisto latte per produzione formaggio); Conservazione, commercializzazione e valorizzazione: dei prodotti proprio o di prodotti acquistati da terzi, solo se precedute da attività di manipolazione o trasformazione. Deve in ogni caso essere rispettato il requisito della prevalenza dei prodotti aziendali rispetto a quelli acquistati da terzi. La prevalenza è calcolata in termini di: o QUANTITA’: per beni simili; o VALORE: per beni di natura differente. Dott. Matteo Legnani