NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Gestione dell'insufficienza cardiaca cronica negli adulti in assistenza primaria o secondaria L'Insufficienza Cardiaca (HF) è una sindrome complessa che può essere il risultato di ogni deficit strutturale o funzionale cardiaco in grado di menomare la funzione di pompa del cuore atta a sostenere la circolazione fisiologica. Tale sindrome è caratterizzata da sintomi come astenia, dispnea e segni di ritenzione idrica. Questa LG offre consigli per la migliore attuazione pratica del trattamento in pazienti adulti (maggiori di 18 anni) con sintomi o diagnosi di HF. Essa ha lo scopo di definire la miglior combinazione di segni, sintomi ed accertamenti per pervenire ad una diagnosi di HF e ciò che potrà influenzare la terapia o fornire importanti informazioni prognostiche. Fornisce anche una guida al trattamento, il monitoraggio ed il supporto a pazienti affetti da scompenso cardiaco. Raccomandazioni chiave Le seguenti raccomandazioni dell'implementazione. sono state identificate come prioritarie al fine Diagnosi 1. Le basi delle diagnosi pregresse di HF vanno rivalutate ed ogni paziente con diagnosi confermata dovrebbe essere gestito in modo coerente conforme alla presente LG 2. Dovrebbe essere eseguito un eco-color-doppler cardiaco per escludere una malattia valvolare rilevante, valutare la funzione sistolica e diastolica del ventricolo sinistro e individuare shunts intracardiaci Trattamento 3. Per tutti i pazienti con insufficienza cardiaca imputabile a insufficienza diastolica del ventricolo sinistro (VS) dovrebbe essere preso in considerazione il trattamento con ACE-inibitori (ACEI) 4. I beta-bloccati con indicazioni (in scheda tecnica) per lo scompenso cardiaco dovrebbero essere prescritti in pazienti con HF imputabile a disfunzione sistolica del VS dopo i diuretici e gli ACEI (a prescindere dalla persistenza dei sintomi) Monitoraggio 5. Tutti i pazienti con HF necessitano di un monitoraggio che comprende: • la valutazione clinica della capacità funzionale, della ritenzione idrica, del ritmo cardiaco e della stato cognitivo e nutrizionale • l'analisi della terapia in atto, compresa la necessità di variazioni ed i possibili effetti collaterali • azotemia, creatinina ed elettroliti Dimissioni 6. I pazienti con HF dovrebbero essere dimessi dall'Ospedale solo quando le loro condizioni cliniche sono stabili ed è stata pianificata le gestione della malattia 7. Coloro che attuano l'assistenza primaria, il paziente ed chi lo assiste dovrebbero avere a disposizione il piano gestionale della malattia Supporto a pazienti e assistenti 8. La gestione della HF dovrebbe essere considerata come una responsabilità condivisa tra paziente e professionisti che lo assistono Pagina 1 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico 1 Luglio 2003 Linea Guida 1.1 Diagnosi di scompenso cardiaco La valutazione completa dello scompenso cardiaco (HF) non si deve limitare a stabilire se esso sia o no presente; occorre considerare le sottostanti anomalie cardiache, la gravità della sindrome, l'eziologia, i fattori precipitanti o aggravanti, identificare le patologie concomitanti rilevanti al fine della gestione e stabilire una prognosi. E' anche importante escludere altre condizioni che possono mascherare uno scompenso cardiaco (Tabella 1). Tabella 1. Altre condizioni che si presentano con sintomi simili • • • • • • • • • • • Obesità Malattie toraciche, relative a polmoni, diaframma o mediastino Insufficienza venosa agli arti inferiori Edemi alle caviglie indotti da farmaci (Ca-antagonisti) Ritenzione idrica indotta da farmaci (FANS) Ipoalbuminemia Malattie epatiche o renali Embolia polmonare Sindromi depressive e/o ansiose Anemia grave o disturbi tiroidei Stenosi bilaterale delle arterie renali Le raccomandazioni per la diagnosi sono sintetizzate nell'Algoritmo a pagina 3 (Figura 1) 1.1.1 Valutazione cardiaca 1.1.1.1 Esegui un'anamnesi accurata e dettagliata e procedi all'esame obiettivo. Ciò dovrebbe associarsi alla indagini strumentali per GPP confermare la presenza di uno scompenso cardiaco e formulare una diagnosi completa. 1.1.1.2 I sanitari dovrebbero cercare di escludere la diagnosi di HF tramite i B seguenti esami: l'ECG e la determinazione dei peptidi natriuretici (BNP o NTpro BNP), se possibile. Se uno o entrambi sono anormali non si può escludere le diagnosi di HF e andrebbe eseguito un ecocardiogramma doppler, in quando questo conferma la diagnosi e fornisce informazioni riguardo a sottostanti anomalie funzionali del cuore. 1.1.1.3 Dovrebbero essere attuati tentativi di escludere altre patologie con GPP presentazione clinica simile. 1.1.1.4 Per valutare possibili fattori di aggravamento e/o diagnosi alternative, GPP sono raccomandati i seguenti accertamenti: • Rx torace • Esami ematologici (elettroliti, azotemia, creatinina, emocromo, funzionalità tiroidea, funzionalità epatica, assetto lipidico, glicemia) • Esame delle urine • Spirometria o picco di flusso. Pagina 2 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 1.1.1.5 Un ecocardiodoppler dovrebbe essere effettuato per escludere GPP importati patologie valvolari, valutare la funzione sistolica (e diastolica) del ventricolo sinistro ed individuare shunts intracardiaci. 1.1.1.6 L'ecocardiodoppler andrebbe eseguito con strumenti ad alta risoluzione GPP da parte di operatori esperti addestrati per elevati standards professionali. E' necessario e richiesto che non sia compromessa la qualità di questo esame. 1.1.1.7 Il referto ecocardiografico dovrebbe essere rilasciato da personale GPP altrettanto esperto. 1.1.1.8 Dovrebbero essere presi in considerazione metodi alternativi di imaging, nel caso di modesti risultati ecocardiografici. Tali metodi comprendono l'angiografia con radionuclidi, la risonanza magnetica cardiaca, l'ecocardiodoppler transesofageo. Figura 1. Algoritmo che sintetizza le raccomandazioni per la diagnosi di HF S os p e t t o d i H F p e r an am n e s i , s e g n i e s i n t om i Altri esami raccomandati: (soprattutto per escludere altre patologie): Rx torace, emocromo, azotemia, elettroliti, creatinina, assetto lipidico, funzionalità tiroidea ed epatica, glicemia, esame urine, spirometria (o PEF) Cerca di escludere HF con: - elettrocardiogramma - e/o pepetidi natriuretici, se possibile Entrambi normali: HF improbabile, prendere in considerazione diagnosi alternative Nessuna anomalia rilevata: HF improbabile, ma se persiste il dubbio prendere in considerazione una disfunzione diastolica ed una valutazione specialistica Uno o più anormali ECOCARDIODOPPLER Anormale: valutare la gravità di HF, eziologia, fattoria aggravanti e precipitanti, nonché la disfunzione cardiaca. Vanno identificate cause correggibili. Prendere in considerazione il ricovero. (*) Dovrebbero essere presi in considerazione metodi alternativi di imaging, nel caso di modesti risultati ecocardiografici. Tali alternative comprendono l'ecocardiodoppler transesofageo, l'angiografia con radionuclidi, la risonanza magnetica cardiaca. Pagina 3 di 23 B NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 1.1.2 Insufficienza cardiaca diastolica 1.1.2.1 Quando la diagnosi non è chiara o se la diagnosi di insufficienza GPP cardiaca diastolica può essere presa in considerazione, il paziente andrebbe inviato a consulenza specialistica più approfondita. 1.1.3 Riesame delle diagnosi pre-esistenti 1.1.3.1 La base delle diagnosi pre-esistenti di HF andrebbero riesaminate ed GPP ogni paziente con diagnosi confermata andrebbe gestito in accordo alla presente Linea Guida . 1.1.3.2 Se la diagnosi di HF è ancora sospetta, ma non è emersa conferma di GPP sottostante anomalia cardiaca, è appropriato sottoporre il paziente ad ulteriori accertamenti. 1.2 Trattamento dello scompenso cardiaco E' disponibile un trattamento che aumenti la speranza e la qualità di vita in persone con scompenso cardiaco. Le raccomandazioni per il trattamento sono fornite nelle pagine successive ed includono elementi relativi a stile di vita, terapia farmacologica e procedure invasive. E' anche vantaggioso considerare la necessità di assistere pazienti esaurientemente informati riguardo le proprie condizioni e le possibilità di trattamento, e ciò viene rispecchiato dalle raccomandazioni. 1.2.1 Stile di vita Esercizio fisico e riabilitazione 1.2.1.1 I pazienti con scompenso cardiaco andrebbero incoraggiati ad effettuare una regolare attività aerobica e/o esercizio ”resistivo” (isotonico?). Ciò può essere più efficace che parte di un programma di esercizi o un programma di riabilitazione. B Fumo 1.2.1.2 I pazienti vanno incoraggiati con energia a smettere di fumare. GPP Dovrebbe essere preso in considerazione l'invio a centri anti-fumo. Alcool 1.2.1.3 Pazienti con insufficienza cardiaca correlata all'assunzione di alcolici, dovrebbero astenersi dal bere. 1.2.1.4 I sanitari dovrebbero discutere coi pazienti circa il loro consumo di GPP alcool ed adeguare i loro consigli in base alla situazione clinica. Pagina 4 di 23 C NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Attività sessuale 1.2.1.5 I sanitari dovrebbero essere preparati ad affrontare coi pazienti GPP argomenti delicati come l'attività sessuale, in quanto è improbabile che tale questione venga sollevata dal paziente. Vaccinazioni 1.2.1.6 Ai pazienti con scompenso cardiaco dovrebbe essere proposta ogni GPP anno la vaccinazione anti-influenzale. 1.2.1.7 Ai pazienti con scompenso cardiaco dovrebbe essere proposta la GPP vaccinazione anti-pneumococcica (richiesta solo una volta). Viaggi aerei 1.2.1.8 I viaggi aerei sono possibili per la maggior parte dei pazienti co HF, GPP tenendo presenti le loro condizioni cliniche e la durata del viaggio. Raccomandazioni per la guida 1.2.1.9 Patente per veicoli pesanti e trasporti pubblici: i sanitari dovrebbero GPP essere aggiornati circa le ultime direttive dell'Autorità in materia. 1.2.2 Terapia farmacologica in pazienti con scompenso cardiaco imputabile a disfunzione sistolica del ventricolo sinistro Per la stragrande maggioranza di pazienti affetti da HF è necessaria una terapia farmacologica. E' compito del singolo prescrittore individuare il dosaggio dei farmaci. Questo documento dovrebbe essere letto come una guida al trattamento piuttosto che venire considerato un protocollo prescrittivo per tutti i pazienti. Il trattamento dovrebbe essere calibrato nei confronti del singolo paziente e va preso in considerazione, se appropriato, l'invio a consulenza specialistica. Va rilevato che, al momento della emissione della presente LG, non è autorizzato in gran Bretagna l'uso dei seguenti farmaci per il trattamento dello scompenso cardiaco o dei suoi più comuni segni e sintomi: • antagonisti per il recettore dell'angiotensina-II • l'agente inotropo-positivo dobutamina • i calcio-antagonisti. Raccomandazioni per farmaci specifici Le raccomandazioni per la terapia farmacologica nei confronti di pazienti con scompenso cardiaco dovuto a disfunzione sistolica del ventricolo sinistro sono sintetizzate nell'Algoritmo a pag. 6 (Figura 2). Pagina 5 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Figura 2 Algoritmo per il trattamento farmacologico della HF sintomatica, dovuta a disfunzione sistolica del Ventricolo Sinistro I pazienti con HF sintomatica dovuta a disfunzione sistolica del VS dovrebbero essere trattati con i seguenti farmaci (se tollerati e non controindicati) nella sequenza indicata. Fare riferimento al testo della LG per spiegazioni più dettagliate. Note: • • • i diuretici sono farmaci di primo livello per pazienti con edema polmonare acuto far riferimento all'Appendice D per le dosi di partenza dei farmaci la freccia lungo il margine sinistro indica l'aumento di probabilità che si renda necessario un consulto specialistico N u ov a D i ag n os i MMG Aggiunger e diur etici : è probabile che sia necessaria la terapia con diuretici per controllare sintomi congestizi o di ritenzione idrica Aggiunger e digossina : se il paziente in ritmo sinusale rimane sintomatico nonostante terapia con diuretici, ACEinibitori (o antagonisti recettoriali dell'AT2) e betabloccanti oppure se il paziente è in fibrillazione atriale utilizzarla come terapia di primo livello Specialista I n i z i are A C E i n i b i t ori , ag g i u s t an d o i l d os ag g i o v e rs o l ' al t o Se l'ACE-inibitore non è tollerato (tosse severa) prendere in considerazione gli inibitori della AT2 A g g i u n g e re b e t a- b l oc c an t i ag g i u s t an d o i l d os ag g i o v e rs o l ' al t o A g g i u n g e re s p i ron ol at t on e s e i l p az i e n t e ri m an e s i n t om at i c o i n m od o m od e rat o/ s e v e ro n os t an t e i l d os ag g i o ot t i m al e d e l l a t e rap i a s op rai n d i c at a R i v ol g e rs i a s p e c i al i s t a p e r u l t e ri ori op z i on i t e rap e u t i c h e Pagina 6 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Diuretici 1.2.2.1 I diuretici dovrebbero essere utilizzati abitualmente in caso di rilievo di sintomi congestizi o di idro-ritenzione in pazienti con HF e titrati (partendo da basse dosi) in base alle necessità conseguenti alle terapie iniziali o successive dello scompenso. (Appendice D Tavola A) C ACE inibitori 1.2.2.2 Per tutti i pazienti con scompenso cardiaco dovuto a disfunzione sistolica del ventricolo sinistro andrebbe preso in considerazione il trattamento con ACE-inibitori (Appendice D, Tavola B) A 1.2.2.3 Il trattamento con ACE-inibitori per i pazienti con scompenso cardiaco dovuto a disfunzione sistolica del ventricolo sinistro andrebbe adottato prima dell'uso dei beta-bloccanti. A 1.2.2.4 La terapia con ACE-inibitori andrebbe iniziata con una dose GPP appropriata (Appendice D, Tavola B) e adeguata aumentando la dose a brevi intervalli (per esempio ogni 2 settimane) fino al raggiungimento della posologia ottimale per tollerabilità ed efficacia. 1.2.2.5 Azotemia, creatinina ed elettroliti andrebbero misurati all'inizio della GPP terapia e ad ogni incremento di dosaggio. Beta-bloccanti 1.2.2.6 I beta-bloccanti con indicazione per lo scompenso cardiaco dovrebbero essere iniziati in pazienti con HF dovuta a disfunzione sistolica del VS dopo i diuretici e gli ACE-inibitori (indipendentemente dalla persistenza dei sintomi). Vedere appendice D - Tavola C. A 1.2.2.7 La terapia con beta-bloccanti per HF dovrebbe essere introdotta con dosi iniziali basse, in modo graduale, con valutazione di frequenza cardiaca, pressione sanguigna e stato clinico dopo ogni variazione di dosaggio. C 1.2.2.8 Pazienti che sviluppano HF dovuta ad insufficienza sistolica del VS e GPP che sono già in trattamento con beta-bloccanti per altre patologie (angina, ipertensione) dovrebbero continuare la terapia o con quello in uso o, in alternativa, con uno indicato per lo scompenso cardiaco. Antagonisti dell'aldosterone 1.2.2.9 Ai pazienti con HF dovuta a disfunzione sistolica del VS che rimangano moderatamente e severamente sintomatici nonostante terapia ottimale (come indicato nell'algoritmo) andrebbe prescritto spironolattone alla dose di 12,5 – 50 mg. una volta al dì, previo consulto specialistico (Appendice D – Tavola D). A 1.2.2.10 Pazienti con HF che assumono spironolattone dovrebbero essere GPP sottoposti a controllo di potassiemia e creatininemia per individuare segni di iperkaliemia e/o deterioramento della funzione renale. Se l'iperkaliemia rappresenta un problema la dose di spironolattone andrebbe dimezzata ed effettuati nuovamente test biochimici. Digossina 1.2.2.11 La digossina è raccomandata per: • ingravescente o severa HF dovuta ad insufficienza sistolica del VS, nonostante terapia con ACE-inibitori, diuretici e betabloccanti • pazienti con fibrillazione atriale e qualsiasi livello di HF . Pagina 7 di 23 A C NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Inibitori il recettore dell'angiotensina 2 1.2.2.12 Al momento della stesura di questa LG gli inibitori del recettore dell'angiotensina 2 (Appendice D - tavola E) non sono indicati in Gran Bretagna per la HF e gli studi sono in corso. Tuttavia essi possono rappresentare un'alternativa agli ACE-inibitori per pazienti intolleranti ad essi (p.e per la tosse). A 1.2.2.13 La tripla associazione beta-bloccante, Ace-inibitore, antagonista AT2 GPP dovrebbe essere evitata in attesa di ulteriori lavori. Amiodarone 1.2.2.14 La decisione di prescrivere amiodarone andrebbe presa previo GPP consulto con uno specialista. 1.2.2.15 La necessità di proseguirne la prescrizione andrebbe rivalutata GPP regolarmente. 1.2.2.16 I pazienti che assumono amiodarone dovrebbero essere sottoposti a GPP rivalutazione clinica ogni sei mesi, includendo test di funzionalità epatica e tiroidea ed esame degli effetti collaterali. Anticoagulanti 1.2.2.17 Terapia anticoagulante è indicata in pazienti con HF associata a fibrillazione atriale. A 1.2.2.18 In pazienti con HF e ritmo sinusale il trattamento anticoagulate GPP dovrebbe essere preso in considerazione per quelli con anamnesi di tromboembolia, aneurisma del VS o trombo intracardiaco. Aspirina 1.2.2.19 L'Aspirina (mg.75-150 una volta al dì) dovrebbe essere prescritta a pazienti con l'associazione di HF e malattia aterosclerotica (inclusa la coronaropatia). B Statine 1.2.2.20 I pazienti con l'associazione di HF e riconosciute malattie GPP aterosclerotiche vascolari dovrebbero ricevere le statine in base alle indicazioni correnti. Sono in corso lavori specifici su questo argomento. Associazione specialistica) isosorbide/idralazina (solo su indicazione 1.2.2.21 Un'associazione idralazina + isososrbide può essere utilizzata in pazienti intolleranti ad ACE-inibitori ed inibitori recettoriali di AT2. A Agenti inotropi (Solo per uso specialistico) 1.2.2.22 Agenti inotropi endovenosi (come dobutamina, milrinone, enoximone) dovrebbero essere presi in considerazione solo per brevi trattamenti di scompenso acuto nella HF cronica. E' richiesto parere specialistico. A Calcio-antagonisti 1.2.2.23 L'amlodipina dovrebbe essere presa in considerazione per il trattamento di comorbilità ipertensiva e/o anginosa in pazienti con HF, ma verapamil, diltiazem e diidropiridinici a breve azione sono controindicati. Pagina 8 di 23 A NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Principali patologie concomitanti della insufficienza cardiaca che influenzano la terapia La presenza di alcune patologie concomitanti può ridurre l'efficacia dei farmaci usati nel trattamento della HF o aumentare la probailità di effetti collaterali. Le principali tra queste sono elencate sinteticamente nell'appendice D, Tavola F. Effetti collaterali dei farmaci comunemente utilizzati per la HF Tutti i farmaci hanno effetti collaterali: controllare la scheda tecnica di ognuno di essi per informazioni dettagliate. Per migliorare l'osservanza della terapia farmacologica 1.2.2.24 Le modalità di assunzione dovrebbero essere prescritte nel modo più semplice possibile ed i sanitari dovrebbero accertarsi che i pazienti e chi li assiste ricevano una informazione completa riguardo al trattamento prescritto. B 1.2.3 Procedure invasive Anche se la terapia farmacologica è il fondamento della terapia della HF, alcuni pazienti posso trarre beneficio da procedure diagnostiche o terapeutiche invasive. Queste procedure sono di norma impostate da uno specialista. Questa LG può solo fornire consigli generali ed è fortemente raccomandata una consulenza specialistica quando viene presa in considerazione qualcuna di queste procedure. Rivascolarizzazione coronarica 1.2.3.1 La rivascolarizzazione coronarica non dovrebbe essere presa in considerazione di routine nella HF dovuta a disfunzione sistolica del VS, a meno che sia presente angina refrattaria. C Trapianto cardiaco 1.2.3.2 Va preso in considerazione l'invio a specialista per il trapianto in pazienti con severa sintomatologia o shock cardiogeno refrattari. C Trattamento resincronizzante cardiaco 1.2.3.3 Un trattamento resincronizzante dovrebbe essere preso in considerazione per pazienti con disfunzione sistolica del VS (FE<35%), sintomi refrattari a terapia farmacologica e QRS > 120 millisecondi: i risultati di studi in corso potranno fornire una guida appropriata alla selezione dei pazienti. Pagina 9 di 23 A NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Cardiovertitore-defibrillatore impiantabile (ICDs) 1.2.3.4 Raccomandazione della NICE – LG per l'uso di cardiovertitori e NICE defibrillatori impiantabili per le aritmie cardiache (Sezione 6, pag.25) 2000 L'uso di ICDs dovrebbe essere preso in considerazione di routine in pazienti appartenenti alle seguenti categorie: 1. Prevenzione secondaria in pazienti che presentano, in assenza di una causa trattabile: • arresto cardiaco dovuto a tachicardia ventricolare (VT) o fibrillazione ventricolare (FV) • VT sostenuta ad insorgenza spontanea che causi sincope o significativa compromissione emodinamica • VT sostenuta senza sincope/arresto cardiaco con associata riduzione della FE a meno del 35%, ma un'insufficienza cardiaca non peggiore del 3o. Stadio NYHA. 2. Prevenzione primaria per pazienti con: • anamnesi di pregresso infarto miocardico e tutte le seguenti condizioni. I. VT non sostenuta a ECG Holter 24 ore II. VT inducibile da test elettofisiologico III.disfunzione ventricolare sinistra con FE minore del 35% ed insufficienza cardiaca non peggiore del 3o.(*) Stadio NYHA • una familiarità di patologie cardiache ad alto rischio di morte improvvisa, che comprendono la sindrome del QT lungo, la cardiomiopatia ipertrofica, la sindrome di Brugada, la displasia aritmogena del ventricolo destro e le conseguenze dell'intervento per la tetralogia di Fallot. (*) Marcata limitazione all'attività fisica. Anche se il paziente è stazionario per il resto, un'attività fisica inferiore all'ordinaria genera inevitabilmente la sintomatologia (insufficienza cardiaca “moderata” sintomatica). 1.2.4 Ossigeno terapia Le prove di efficacia per l'ossigeno-terapia sono state prese in considerazione nel corso dello sviluppo di questa Linea Guida, ma non è possibile fornire raccomandazioni specifiche in quanto basate su evidenze deboli. Per maggiori dettagli si rimanda alla Linea Guida completa (Sezione 5). 1.2.5 Trattamento della HF non dovuta a disfunzione sistolica del Ventricolo Sinistro Malattie valvolari 1.2.5.1 I pazienti con insufficienza cardiaca imputabile a malattia valvolare dovrebbero essere inviati a valutazione specialistica e consulenza per il controllo nel tempo. C 1.2.5.2 La terapia con ACE-inibitori non dovrebbe essere iniziata in pazienti con sospetto clinico di malattia valvolare emodinamicamente significativa, finché non sia stata valutata da uno specialista. A Pagina 10 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Disfunzione diastolica 1.2.5.3 La diagnosi ed il trattamento della disfunzione diastolica dovrebbero GPP essere effettuati dallo specialista ed altre condizioni che si presentano in modo simile devono essere prese in considerazione. Pazienti per i quali è stata posta tale diagnosi dovrebbero essere sottoposti a trattamento con una dose media di diuretici dell'ansa (per esempio Furosemide a dosaggio inferiore a mg.80 al dì). Pazienti che non rispondano a tale trattamento richiederanno ulteriore consulenza specialistica. Altre cause La gestione di altre cause di HF richiede consulenza specialistica. Queste possono includere malattie congenite del cuore, cardiomiopatie e malattie specifiche del muscolo cardiaco come l'amiloidosi . 1.2.6 Pazienti con HF e fibrillazione atriale 1.2.6.1 Per pazienti con HF e fibrillazione atriale andrebbe richiesto un consulto specialistico al fine di provare a migliorare il controllo della frequenza cardiaca o eseguire cardioversione (ripristino del ritmo sinusale). C 1.2.6.2 Il trattamento anticoagulante orale è indicato in pazienti con HF e fibrillazione atriale. A 1.2.7 Differenti sottogruppi di pazienti con HF Età 1.2.7.1 La gestione della HF dovrebbe essere determinata da criteri clinici, indipendentemente dall'età del paziente. A 1.2.7.2 La tolleranza ai farmaci può essere minore e gli effetti collaterali GPP richiedono accertamenti più frequenti nei pazienti anziani. Sesso 1.2.7.3 I principi del trattamento farmacologico per la HF sono simili per GPP uomini e donne. 1.2.7.4 Andrebbe tenuto in considerazione il potenziale effetto teratogeno GPP dei farmaci utilizzati. Gravidanza 1.2.7.5 Con le donne in età riproduttiva affetta da HF andrebbero discusse GPP contraccezione e gravidanza. Se la gravidanza è stata presa in considerazione o è in atto, bisognerebbe chiedere consulto specialistico. Successivamente l'assistenza specialistica dovrebbe essere condivisa tra cardiologo e ginecologo. Etnia 1.2.7.6 I principi del trattamento farmacologico sono simili per tutti i GPP pazienti con HF, a prescindere dall'etnia di appartenenza. Pagina 11 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico 1.3 Luglio 2003 Monitoraggio dello scompenso cardiaco La situazione clinica di una persona affetta da HF può variare e sono comuni ripetuti ricoveri in ospedale, in particolare per pazienti con scompenso cardiaco di grado più severo. Il monitoraggio delle condizioni cliniche è necessario e può interessare sanitari per l'assistenza di primo e secondo livello. I pazienti e chi li assiste devono essere coinvolti attivamente nel monitoraggio, ma sono necessari adeguato supporto e formazione. 1.3.1 Analisi clinica 1.3.1.1 Tutti i pazienti con HF richiedono un monitoraggio, che dovrebbe GPP comprendere (Tabella 2 ): • una valutazione clinica della capacità funzionale, della situazione dei liquidi, del ritmo cardiaco (almeno determinando la frequenza), dello stato cognitivo e nutrizionale • un'analisi del trattamento, compresa l'eventualità di variazioni e gli effetti collaterali • azotemia, creatinina ed elettroliti. (*) (*) Questo è il minimo. Pazienti con patologie concomitanti e altre terapie possono necessitare di ulteriori accertamenti. Il monitoraggio della kaliemia e particolarmente importante in pazienti che assumono spironolattone o digossina. 1.3.1.2 Un monitoraggio più dettagliato è necessario per pazienti con GPP rilevanti patologie concomitanti o con peggioramento rispetto alla precedente analisi clinica. 1.3.1.3 La frequenza del monitoraggio dipende dalla situazione clinica e dalla GPP stabilità del paziente. L'intervallo dovrebbe essere breve nelle situazioni cliniche in cui è stata variata la terapia, ma è richiesto almeno ogni sei mesi per pazienti stabili con HF dimostrata. 1.3.1.4 I pazienti coinvolti nella sorveglianza del proprio stato di salute GPP dovrebbero ricevere sufficiente formazione e supporto da parte dei sanitari, assieme a chiare istruzioni su come comportasi in caso di peggioramento. Tabella 2. Elementi di valutazione per effettuare l'analisi clinica Valutazione della Nuova anamnesi, ma più obiettivamente utilizzando la capacità funzionale classificazione NYHA, questionari specifici sulla qualità della vita, test dei 6 minuti di cammino o test dell'esercizio massimale. Nota: probabilmente non tutti questi test sono necessari o appropriati per tutte le valutazioni Valutazione della ritenzione idrica Nuovo esame fisico: variazioni di peso, dilatazione venosa giugulare, crepitio polmonare ed epatomegalia, edemi periferici, pressione arteriosa in posizione eretta e supina (un calo pressorio posturale indica ipovolemia) Valutazione del ritmo cardiaco Nuovo esame obiettivo, ma possono essere necessari un ECG o un Holter-24ore nel sospetto di aritmia Valutazione dei Azotemia, Creatinina ed elettroliti sono essenziali, ma altri test dati di laboratorio (come funzione tiroidea, emocromo, funzionalità epatica, situazione emocoagulativa) possono essere necessari in base ai farmaci prescritti ed alle patologie concomitanti Pagina 12 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 1.3.2 Monitoraggio delle concentrazioni di digossina 1.3.2.1 Il monitoraggio routinario delle concentrazioni seriche di digossina GPP non è raccomandato. Una digossimemia misurata entro 8 – 12 ore dall'ultima assunzione può essere utilizzata per confermare l'impressione clinica di tossicità o non aderenza alla terapia. 1.3.2.2 La concentrazione serica di digossina dovrebbe essere interpretata GPP nel contesto clinico e una tossicità potrebbe verificarsi anche nell'ambito del “range terapeutico”. 1.4 Invio a specialista e approccio all'assistenza La Gestione della HF va probabilmente condivisa tra personale sanitario di primo e secondo livello. I pazienti ed i loro parenti vanno sempre più coinvolti nelle decisioni gestionali. Il lavoro con gruppi di analisi suggerisce che i principali fallimenti sono correlati ad una scarsa comunicazione tra sanitari, pazienti e familiari. 1.4.1 Invio per ulteriori consigli specialistici 1.4.1.1 I pazienti con HF necessitano di consulenza specialistica in caso di: GPP • Insufficienza cardiaca dovuta a malattia valvolare, disfunzione diastolica ed ogni altra causa diversa dalla disfunzione sistolica del ventricolo sinistro • Una o più patologie concomitanti descritte in Appendice D, tav.F • Angina, Fibrillazione atriale o altre aritmie sintomatiche • Donne gravide o che hanno in programma una gravidanza . 1.4.1.2 E' necessario un consulto anche per le seguenti situazioni: GPP • Insufficienza cardiaca di grado severo • Insufficienza cardiaca che non risponde al trattamento come discusso in questa linea guida e descritto nell'algoritmo • Insufficienza cardiaca che non può più essere tratta a lungo a domicilio. 1.4.2 Programmazione delle dimissioni 1.4.2.1 Pazienti con HF dovrebbero essere dimessi dall'ospedale solo quando GPP le loro condizioni cliniche sono stabili ed è stato ottimizzato il piano gestionale. I tempi della dimissione dovrebbero rispettare la volontà del paziente e di chi lo assiste e tenere conto del livello di assistenza e supporto fornito dalla comunità. 1.4.2.2 Il team erogatore l'assistenza primaria, il paziente e chi lo assiste GPP dovrebbero essere a conoscenza del piano di gestione. 1.4.2.3 Dovrebbero essere fornite istruzioni chiare su come il paziente e chi GPP lo assiste possano avere accesso a consulenze particolarmente nel periodo al alto rischio immediatamente successivo alla dimissione. 1.4.3 Approccio da parte di un gruppo multidisciplinare 1.4.3.1 L'assistenza per la HF dovrebbe essere erogata da un gruppo multidisciplinare tramite un approccio integrato trasversale all'intera comunità assistenziale. Pagina 13 di 23 A NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 1.4.4 Strutture diverse dal SSN 1.4.4.1 Standard Uno per gli anziani NSF: i servizi sociali non utilizzeranno GPP l'età tra i loro criteri di elegibilità o direttive per restringere l'accesso ai servizi disponibili. Ciò si applica ai pazienti con HF. 1.4.4.2 I piani gestionali di pazienti con insufficienza cardiaca dovrebbero GPP essere discussi con strutture non SSN, quando queste sono coinvolte o responsabili dell'assistenza di un a persona con HF. 1.4.4.3 I principi del trattamento farmacologico per pazienti con HF assistiti GPP da strutture non SSN dovrebbero essere analoghi a quelli per qualsiasi altro pazienti con insufficienza cardiaca. 1.4.4.4 La formazione necessita che vengano tenuti in considerazione anche GPP gli operatori di strutture non SSN. 1.5 Supporto a pazienti e familiari E' essenziale la comprensione delle informazioni da parte di pazienti e di chi li assiste. Le questioni chiave identificate da un gruppo di lavoro dei pazienti includono l'importanza e la correttezza di una informazione accurata ed il valore potenziale dei gruppi di supporto. Le raccomandazioni qui di seguito sono basate sulle precedenti linee guida prodotte in un incontro di consensus del Royal College dei medici di famiglia. 1.5.1 Comunicazione 1.5.1.1 Una buona comunicazione tra sanitari, pazienti e chi li assiste è GPP essenziale per la gestione dell'insufficienza cardiaca. 1.5.1.2 Direttive per una buona comunicazione: 1. ascoltare i pazienti e rispettare le loro opinioni e convinzioni 2. fornire ai pazienti le informazioni che loro chiedono o che sono necessarie riguardo la loro condizione, il trattamento e la prognosi, in modo che possano capirle, compresi tutti gli effetti collaterali rilevanti dei farmaci 3. fornire per prime le informazioni più importanti 4. spiegare come ogni elemento dell'informazione interessa personalmente il paziente 5. presentare le informazioni in categorie separate 6. fornire consigli specifici, dettagliati e concreti 7. usare termini che i pazienti sono in grado di capire; cercare conferma con domande di quanto appreso; definire le parole non familiari; scrivere parole chiave; disegnare diagrammi e conservare annotazioni sanitarie 8. ripetere le informazioni utilizzando ogni volta gli stessi termini 9. preparare materiale, scritto o registrato, per conservare le annotazioni scritte a mano 10. condividere le informazioni con i partners dei pazienti, familiari ed assistenti se ve lo chiedono; quando i pazienti non sono in grado di dare il loro consenso per una tale condivisione , e' raccomandabile condividerle con chi, vicino al paziente, ne sente la necessità o vuole sapere, a meno che si abbia ragione di credere che il paziente obietterebbe se in grado farlo. Pagina 14 di 23 C NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 1.5.1.3 Contenuto, tempi e metodo nel fornire informazioni dovrebbero essere adattati alle necessità di ogni singolo paziente. 1.5.1.4 I sanitari dovrebbero valutare condividono le informazioni. 1.5.1.5 Personale assistenziale e familiari di pazienti con danno cognitivo dovrebbero essere resi consapevoli del regime di trattamento dei pazienti che assistono ed incoraggiati ad identificare ogni necessità di supporto clinico. 1.5.1.6 La gestione dell'insufficienza cardiaca dovrebbe essere capita e GPP condivisa tra paziente e sanitari. 1.5.1.7 A meno che non venga specificatamente escluso dal paziente, il GPP personale assistenziale e i parenti dovrebbero essere coinvolti nella gestione del paziente, soprattutto se costui non è autosufficiente. la capacità cognitiva C quando GPP C 1.5.2 Prognosi 1.5.1.2 La prognosi andrebbe discussa con i pazienti e con chi li assiste in GPP modo sensibile, onesto e aperto. 1.5.3 Gruppi di supporto 1.5.3.1 I sanitari dovrebbero essere a conoscenza delle reti locali di supporto GPP cardiaco e fornire queste informazioni ai pazienti ed a chi li assiste. 1.6 Ansietà e depressione La depressione tende ad essere più frequente in pazienti con HF rispetto alla popolazione generale. La terapia con farmaci antidepressivi può indurre complicazioni come ritenzione idrica, ipotensione ed aritmie. 1.6.1.1 La diagnosi di depressione va presa in considerazione per tutti i pazienti con insufficienza cardiaca. C 1.6.1.2 Quando è possibile che la depressione sia stata indotta dai sintomi della HF, dovrebbe essere iniziata una correzione dello stato psicologico appena stabilizzate le condizioni fisiche seguendo il trattamento dell'insufficienza cardiaca. Se i sintomi migliorano non è richiesto ulteriore trattamento specifico della depressione. C 1.6.1.3 Quando è evidente che la depressione coesiste con l'insufficienza cardiaca, il paziente andrebbe trattato in base alle LG NICE per la Depressione pubblicate nel 2004 . C 1.6.1.4 In pazienti con insufficienza cardiaca, i potenziali rischi e benefici di GPP una terapia antidepressiva andrebbero considerati con attenzione. 1.6.1.5 I pazienti con insufficienza cardiaca dovrebbero consultare un GPP sanitario prima di assumere terapie che non necessitano di prescrizione medica, come l'Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). I sanitari dovrebbero essere informati circa le potenziali interazioni con farmaci soggetti a prescrizione ed informarsi sempre sulla automedicazione, incluso l'uso di prodotti erboristici. Pagina 15 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico 1.7 Luglio 2003 Questioni relative alla fine della vita There is substantial evidence for considerable unmet palliative needs of patients with heart failure and their informal carers. GPP Le principali aree di bisogno includono il controllo dei sintomi, il supporto psico-sociale, la pianificazione del futuro e l'assistenza alla fine della vita. 1.7.1.1. I problemi relativi alla morte improvvisa e ad una vita con incertezza GPP sono propri di tutti i pazienti con insufficienza cardiaca. L'opportunità di discutere questi problemi dovrebbe essere possibile in tutti gli stadi dell'assistenza. 1.7.1.2 Le esigenze palliative dei pazienti e di coloro che li assistono GPP dovrebbero essere identificate, valutate e gestite alla prima occasione. 1.7.1.3 I pazienti con HF e chi li assiste dovrebbero avere accesso a GPP professionisti con esperienza in cure palliative all'interno del gruppo per l'assistenza all'insufficienza cardiaca. 2 Annotazioni sullo scopo di questa LG ... (omissis) .... 3 Implementazioni ... (omissis) ... 4 Raccomandazioni per la ricerca ... (omissis) ... 5 Linea Guida completa www.rcplondon.ac.uk/college/ceeu/ncccc_index.htm www.nice.org.uk www.nelh.nhs.uk 6 Linee Guida NICE correlate NICE Technology Appraisal Guidance No. 11. London: National Institute for Clinical Excellence. : Guida all'uso dei cardioversori e defibrillatori impiantabili per l'aritmia www.nice.org.uk/Docref.asp?d=10239 7 Data della revisione ... (omissis)... Ogni 4 anni:la prossima nel mese di Luglio 2007 Pagina 16 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Appendice A: Schema del Grading Livello di evidenza Ia Ib IIa Grado delle raccomandazioni Revisioni sistematiche, metanalisi o più di uno studio randomizzato e controllato A Almeno uno studio randomizzato e controllato come parte di un insieme di letteratura complessivamente di buona qualità e contenuti che indirizzi verso raccomandazioni specifiche (Livelli di evidenza Ia e Ib) B Studi clinici di buona qualità ma non randomizzati relativi all'argomento delle raccomandazioni (Livelli di evidenza Iia, Iib e III) Almeno uno studio randomizzato e controllato Almeno uno studio di buona qualità controllato e non randomizzato IIb Almeno uno studio di buona qualità quasi sperimentale III Più studi non sperimentali di buona qualità, come studi comparativi, studi di correlazione e studi su singoli casi IV Rapporti di commissioni di esperti o opinioni e/o esperienze cliniche di autorità riconosciute C Rapporti di commissioni di esperti o opinioni e/o esperienze cliniche di autorità riconosciute. Questo grado indica che sono assenti studi clinici direttamente applicabili o di buona qualità. (Livello di evidenza IV) GPP Raccomandazioni di buona pratica clinica basate sull'esperienza del Gruppo di Sviluppo della Linea Guida DS DS Evidenza da studi diagnostici Evidenza da studi diagnostici NICE Da Linee Guida NICE o da programmi NICE Da Linee Guida NICE o da programmi di valutazione di tecnologia sanitaria di valutazione di tecnologia sanitaria Appendice B: Gruppo per lo sviluppo della Linea Guida ... (omissis) ... Appendice C: Comitato di revisione della Linea Guida ... (omissis) ... Pagina 17 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Appendice D: Luglio 2003 Ulteriori informazioni per il trattamento farmacologico Tabella A – Diuretici orali ed loro effetti collaterali Farmaco Diuretici dell'ansa • Bumetanide • Furosemide • Torasemide Diuretici Tiazidici (*) • Bendroflumetiazide (in Dose iniziale Dose giornaliera massim a raccomandata (mg) 0,5 - 1 20 - 40 5 - 10 5 - 10 250 - 500 100 - 200 2,5 5 precedenza chiamata bedrofualzide) Indapamide 2,5 • Metazolone 2,5 + Diuretici risparmiatori di K + ACEI - ACEI • Amiloride 2,5 5 • Triamterene 25 50 (Per lo Spironolattone vedere Tabella D) 2,5 10 • + ACEI 20 100 - ACEI 40 200 ACEI = Inibitori dell'enzima di conversione per l'angiotensina (ACE-inibitori) (*) Possono essere efficaci in aggiunta ai diuretici dell'ansa quando la ritenzione idrica è resistente, ma possono causare una diuresi imponente e disturbi nel bilanciamento di fluidi ed elettroliti. Pertanto vanno monitorizzati accuratamente ed è richiesto parere specialistico. Tabella B – Raccomandazioni pratiche riguardo l'uso di ACE-inibitori Quale ACE–inibitore ed in quale dose ACEI autorizzati (per l'uso in HF) • (*) Captopril (*) Dose iniziale (mg) Dose ottimale (mg) 6,25 TID 50 – 100 TID 0,5 UID 1 – 2,5 UID • Cilazapril • Enalapril 2,5 BID 10 – 20 BID • Fosinopril (*) 10 UID 40 UID • Lisinopril 2,5 – 5 UID 30 – 35 UID • Perindopril (*) 2 UID 4 UID 2,5 – 5 UID 10 – 20 UID 2,5 UID 5 BID oppure 10 UID • Quinapril • Ramipril (*) Dose ottimale basata sulle raccomandazioni del produttore piuttosto che su importanti studi sui risultati Pos ol ogi a: UID = una volta al giorno BID = due volte al giorno Pagina 18 di 23 TID = tre volte al giorno NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Quale ACE–inibitore ed in quale dose Com e usarli • • • • • • • Iniziare con dosi basse (vedi sopra) Chiedere parere specialistico per pazienti trattati con alte dosi di diuretici dell'ansa Raddoppiare la dose non prima di un intervallo di due settimane Tendere alla dose ottimale (vedi sopra) o, se questo non riesce, alla massima dose tollerata Ricordare che un qualsiasi ACE - inibitore è meglio di nessun ACE – inibitore Monitorare elettroliti (K+ in particolare), azotemia, creatinina e pressione arteriosa Vedere “Soluzione dei problemi” per quando arrestare l'aggiustamento di dosaggio Inform azioni ai pazienti • Illustrare i benefici che ci si attende • Il trattamento è prescritto per migliorare i sintomi, prevenire il peggioramento dell'insufficienza cardiaca ed aumentare la speranza di vita • I sintomi possono migliorare nel giro di poche settimane o pochi mesi • Allertare i pazienti per segnalare i principali effetti avversi (capogiro, ipotensione, tosse) Soluzione dei problemi • Una ipotensione asintomatica normalmente non richiede variazioni della terapia Ipotensione sintomatica • in caso di capogiro, sensazione di “testa leggera” e/o confusione e pressione arteriosa bassa prendere in considerazione l'interruzione di nitrati, calcio – antagonisti e altri vasodilatatori • in assenza di segni o sintomi di ritenzione idrica prendere in considerazione una riduzione di dose dei diuretici • se questi provvedimenti non ottengono risultati chiedere un parere specialistico • i calcio antagonisti andrebbero sospesi se non assolutamente necessari (p.e. Per angina o ipertensione) Tosse • la tosse è frequente in pazienti con HF; molti di costoro sono affetti da patologie polmonari correlate al fumo • la tosse è anche un sintomo di edema polmonare, che andrebbe escluso quando si compare ex-novo o peggioramento • la tosse indotta da ACE-inibitori raramente richiede l'interruzione del trattamento • se il paziente sviluppa una tosse secca fastidiosa che interferisce col sonno e probabilmente causata dall'ACE-inibitore, prendere in considerazione la sua sostituzione con un antagonista della angiotensina 2 Peggioramento della funzione renale • c'è da aspettarsi qualche aumento di potassiemia, azotemia e creatininemia dopo l'inizio di terapia con ACE-inibitori; se l'incremento è modesto e asintomatico non è necessario alcun provvedimento • è accettabile un incremento della creatininemia inferiore al 50% rispetto i livelli basali, oppure fino a 200 micromoli/litro, se prima era inferiore • è accettabile un incremento della potassiemia fino a valori < 5,9 mmol/l • se azotemia, creatininemia e potassiemia aumentano eccessivamente, prendere in considerazione l'interruzione di farmaci concomitanti nefrotossici (FANS), vasodilatatori non essenziali (calcio-antagonisti, nitrati), supplementi o agenti risparmiatori di potassio (triamterene, amiloride) e, in assenza di segni di ritenzione idrica, la riduzione della dose di diuretici • se un aumento di potassiemia e creatininemia maggiore di quello sopra indicato persiste nonostante l'aggiustamento della terapia concomitante, si dovrebbe dimezzare la dose di ACE-inibitore ed effettuare nuovamente gli esami ematici; se il loro risultato è ancora insoddisfacente, andrebbe richiesto parere specialistico Pagina 19 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Quale ACE–inibitore ed in quale dose • • se la potassiemia supera 6 mmol/l ovvero la creatininemia aumenta del 100% o oltre 350 micromoli/litro, andrebbe interrotta la somministrazione dell'ACE-inibitore ed interpellato uno specialista gli elettroliti ematici andrebbero attentamente monitorati finché le concentrazioni di potassio e creatinina risultino stabili Nota: molto di rado è necessario eliminare un ACE-inibitore ed è probabile un peggioramento clinico se viene abbandonato il trattamento con esso; teoricamente, andrebbe richiesto un parere specialistico prima di ogni interruzione di terapia. Adattato dal “Giornale Europeo per l'insufficienza cardiaca (HF)” 2001, 2, 495-502 (McMurray et al.: Raccomandazioni pratiche riguardo l'uso di ACE-inibitori, betabloccanti e spironolattone nell'insufficienza cardiaca: dalla linea guida alla pratica), col permesso della Società Europea di Cardiologia Tabella C – Raccomandazioni pratiche riguardo l'uso di betabloccanti Quale betabloccante ed in quale dose Solo due betabloccanti sopo provvisti di autorizzazione ministeriale per il trattamento dell'insufficienza cardiaca in Gran Bretagna al momento della stesura di questa Linea Guida Dose iniziale (mg) Dose ottimale (mg) • Bisoprololo 1,25 UID 10 UID • Carvedilolo (*) 3,125 BID 25-50 BID (*) Carvedilolo: dose massima mg.25 BID nella insufficienza cardiaca grave. Per pazienti con HF lieve-moderata dose massima mg.50 BID se il peso supera kg.85, altrimenti dose massima di mg.25 BID Pos ol ogi a: UID = una volta al giorno BID = due volte al giorno TID = tre volte al giorno Com e usarlo • • • • • • • Iniziare con piccole dosi (vedi sopra) Raddoppiare la dose ad intervalli non inferiori alle due settimane Tendere alla dose ottimale (vedi sopra) o, se questo non riesce, alla massima dose tollerata Ricordare che ogni betabloccante è meglio di nessun betabloccante Monitorare frequenza cardiaca, pressione arteriosa, situazione clinica (sintomi, segni – specialmente segni di ritenzione idrica – e l'incremento ponderale) Controllare gli elettroliti plasmatici, azotemia e creatininemia 1-2 settimane dopo l'inizio del trattamento e 1-2 settimane dopo l'aggiustamento finale del dosaggio Vedere “Soluzione dei problemi” per quando arrestare l'aggiustamento di dosaggio Inform azioni ai pazienti • Illustrare i benefici che ci si attende • Enfatizzare il fatto che la terapia è prescritta più per prevenire il peggioramento della HF che per migliorare la sintomatologia; i betabloccanti aumentano anche la speranza di vita • Se si verifica un miglioramento dei, ciò avviene lentamente (3 – 6 mesi o più) • Può verificarsi un temporaneo peggioramento dei sintomi (nel 20-30% dei casi) all'inizio o durante l'aggiustamento della posologia Pagina 20 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Quale betabloccante ed in quale dose • • Avvisare i pazienti di segnalare un peggioramento (vedi “Soluzione dei problemi”) e che questo (astenia, affaticabilità, difficoltà respiratoria) può essere gestito facilmente con la somministrazione di altri farmaci; il paziente dovrebbe essere avvertito di non interrompere il trattamento con betabloccanti senza consultare il proprio medico I pazienti andrebbero incoraggiati a pesarsi giornalmente (al risveglio, prima di vestirsi, dopo l'evacuazione e prima di mangiare) ed a consultare il proprio medico se presentanto un persistente aumento ponderale Soluzione dei problemi Segni e sintomi di peggioramento (dispnea ingravescente, affaticamento, edema, aumento di peso) • se aumenta la ritenzione idrica, raddoppiare il diuretico o dimezzare il betabloccante (nel caso l'aumento di diuretico non funzioni) • in caso di marcata affaticabilità (e/o bradicardia, vedi oltre) dimezzare la dose di betabloccante (di rado necessario) • riesaminare il paziente dopo 1-2 settimane, se non migliora consultare lo specialista • in caso di severo peggioramento dimezzare o interrompere il betabloccante (di rado necessario; consultare lo specialista Bradicardia • con frequenza minore di 50/min e sintomi di peggioramento, dimezzare il betabloccante o, nei casi più gravi, interrompere la terapia (raramente necessario) • prendere in considerazione l'effettiva necessità di continuare il trattamento con altri farmaci bradicardizzanti (digossina, amiodarone, dilitiazem) ed interromperli se possibile • eseguire un ECG al fine di escludere un blocco cardiaco • consultare lo specialista Ipotensione asintomatica • non richiede di norma variazioni di terapia Ipotensione sintomatica • se il calo pressorio causa capogiro, testa leggera o confusione, prendere in considerazione la sospensione di farmaci come nitrati, calcio-antagonisti e altri vasodilatatori • in assenza di segni o sintomi di ritenzione idrica prendere in considerazione la riduzione di dose dei diuretici • se questi provvedimenti non ottengono un risultato, consultare lo specialista Nota: i betabloccanti non andrebbero interrotti all'improvviso tranne in casi di estrema necessità (c'è il rischio che l'effetto “rebound” aumenti le probabilità di ischemia miocardica, infarto e aritmie); teoricamente, andrebbe richiesto un parere specialistico prima di ogni interruzione di terapia. Adattato dal “Giornale Europeo per l'insufficienza cardiaca (HF)” 2001, 2, 495-502 (McMurray et al.: Raccomandazioni pratiche riguardo l'uso di ACE-inibitori, betabloccanti e spironolattone nell'insufficienza cardiaca: dalla linea guida alla pratica), col permesso della Società Europea di Cardiologia Pagina 21 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Tabella D – Raccomandazioni pratiche riguardo l'uso di spironolattone Quale dose di spironolattone Dosaggio 12,5 – 25 mg. UID (*) Possono essere consigliati dallo specialista mg.50 se la HF peggiora e non sussistono problemi di iperkaliemia Com e usarlo • • • • Iniziare con mg.25 UID Effettuare analisi ematochimiche alla 1a.-2a. - 4a. - 8a. e 12a. settimana, al 6°, 9°, 12° mese e poi ogni sei mesi Se la potassiemia aumenta tra 5,5 e 5,9 mmol/l o la creatininemia aumenta fino a 200 micro-moli/litro ridurre la dose a mg.25 a giorni alterni e monitorare attentamente i parametri ematochimici Se la potassiemia è 6 o più mmol/l o la creatininemia è maggiore di 200 micromoli/litro, interrompere la terapia e consultare lo specialista Inform azioni ai pazienti • Illustrare i benefici che ci si attende • Il trattamento è prescritto per prevenire il peggioramento dell'insufficienza cardiaca, per per migliorare i sintomi e aumentare la speranza di vita • Il ,miglioramento della sintomatologia può verificarsi da poche settimane a pochi mesi dall'inizio della terapia • Evitare FANS non prescritti da un medico (acquistabili senza prescrizione come l'ibuprofen) • In caso di vomito o diarrea interrompere temporaneamente la terapia e consultare il medico Soluzione dei problemi Peggioramento della funzionalità renale / iperkaliemia • Vedere la sezione “Come utilizzarlo” • La maggiore preoccupazione è l'iperkaliemia (>6mmol/l) sebbene non sia comune in base al lavoro clinico RALES; un livello di potassio ai limiti alti della norma potrebbe essere desiderabile in pazienti con HF, soprattuto se assumono digossina • I sali da cucina “leggeri” (poveri di sodio) hanno un elevato contenuto di potassio • I pazienti maschi possono sviluppare dolore toracico o ginecomastia Adattato dal “Giornale Europeo per l'insufficienza cardiaca (HF)” 2001, 2, 495-502 (McMurray et al.: Raccomandazioni pratiche riguardo l'uso di ACE-inibitori, betabloccanti e spironolattone nell'insufficienza cardiaca: dalla linea guida alla pratica), col permesso della Società Europea di Cardiologia Tabella E – Inibitori del recettore per l'angiotensina 2 disponibili Farmaco Dose giornaliera (mg) • Candesartan 4 - 16 • Eprosartan 400 - 800 • Irbesartan 150 - 300 • Losartan 50 - 100 • Telmisartan 40 - 80 • Valsartan 80 - 320 Nessuno di questi farmaci ha l'autorizzazione in Gran Bretagna per il trattamento dell'insufficienza cardiaca Pagina 22 di 23 NICE – Scompenso Cardiaco Cronico Luglio 2003 Tabella F – Principali patologie concomitanti che influiscono nella gestione dell'insufficienza cardiaca Patologia concomitante Commento COPD – Asma – Malattia respiratoria reversibile I betabloccanti sono controindicati in pazienti con malattie respiratorie reversibili. Il Prontuario farmaceutico Britannico riporta: “I betabloccanti andrebbero evitati in pazienti con anamnesi di asma o bronchite cronica ostruttiva; se non ci sono alternative, può essere utilizzato un betabloccante cardioselettivo con estrema cautela sotto supervisione specialistica”. Insufficienza renale (creatininemia > 200 micromoli/litro) Gli ACE-inibitori e gli inibitori del recettore per l'angiotensina 2 potrebbero essere controindicati. Il paziente necessita di una valutazione specialistica. Anemia L'anemia è frequente in pazienti con HF grave o moderata e, quando è dovuta ad essa (non ad altre cause), una terapia con eritropoietina e ferro può migliorare i sintomi e ridurre il rischio di ospedalizzazione per un aggravamento. Sono attesi risultati di più ampi studi riguardo questo argomento. Malattie Tiroidee Una grave disfunzione tiroidea può causare o far peggiorare una HF Malattie della circolazione periferica Non sono una controindicazione assoluta alla terapia con betabloccanti. E' richiesto un alto livello di dubbiosità nei confronti della stenosi dell'arteria renale Incontinenza urinaria Richiede l'invio ad uno specialista idoneo. Gli alfa-bloccanti possono causare ipotensione e ritenzione idrica, ma non sono controindicati in assoluto per pazienti con HF. I diuretici sono probabilmente meno tollerati. Gotta Evitare FANS. La gotta può essere scatenata dai diuretici e può avere presentazioni atipiche in pazienti con HF. Per il trattamento di un attacco acuto di gotta può essere usata la colchicina. L'allopurinolo può essere utilizzato per ridurre il rischio di successivi attacchi di gotta, ma non dovrebbe essere iniziato durante un episodio di riacutizzazione. . Appendice E: Dettagli tecnici per i criteri dell'audit ... (omissis) ... 19/10/06 Traduzione: Ugo Montanari Pagina 23 di 23