il cerotto hi-tech che protegge dal sole

Anno IV – Numero 928
Giovedì 21 Luglio 2016, S. Lorenzo da B.
AVVISO
Ordine
Proverbio di oggi….……..
1. ORDINE:
Estate e
Farmaci
2. Un Farmaco per Tutti
3. Ordine: Sussidio
‘O munno è munno: chi saglie e chi va a funno!
Il mondo è mondo: c’è chi sale e chi va a fondo!
Notizie in Rilievo
IL CEROTTO HI-TECH
CHE PROTEGGE DAL SOLE
Scienza e Salute
4. Il
cerotto
hi-tech
che protegge dal sole
5. La leucemia acuta si
ferma così
Prevenzione e
Salute
6. TRIGLICERIDI ALTI:
sintomi, cause e dieta per
abbassarli
7. Come evitare i sintomi
del mal d’auto
8. Toccati dalla medusa in
mare?
No ai rimedi fai da te
Meteo Napoli
Giovedì 21 Luglio
 Sereno
Minima: 23°C
Massima: 34°C
Umidità:
Mattina = 50%
Pomeriggio =41 %
«My UV Patch» aderisce come un tatuaggio e, dialogando con lo
smartphone, avverte quando i raggi diventano dannosi.
Un cuore azzurro composto da tanti quadratini più chiari o scuri, sottile come
un capello (appena 15 micron),
aderente come un tatuaggio.
Si chiama My UV Patch e l'hanno
messo a punto nei laboratori di
l'Oréal per proteggere meglio la
pelle dai raggi solari.
Funziona in modo semplice ma
efficace: fatto con componenti
elettronici flessibili e resistenti
all'acqua, si applica su qualunque
parte del corpo e dura tre giorni
(anche se ci si bagna);
 quando è esposto alla luce
del sole, i suoi quadratini
fotosensibili
cambiano
I quadratini AZZURRI di My
colore man mano che
Uv Patch dell’Oreal
cambiano colore quando
vengono colpiti dai raggi
l’esposizione è eccessiva
Uv (le radiazioni ultraviolette presenti anche
con le nuvole).
Il cerottino «parla» a una app sullo smartphone, avvisando quando, in base al
proprio fototipo e alla località in cui ci si trova, l'esposizione ai raggi solari
diventa eccessiva e rischia di fare danni. E in tal caso fornisce i consigli giusti.
My Patch, presentato all'ultimo Ces (Consumers electronic show) a Las Vegas,
è disponibile gratuitamente in un centinaio di farmacie italiane (l'elenco
completo su www.saveyourskin.it)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 928
SCIENZA E SALUTE
TRIGLICERIDI ALTI:
sintomi, cause e dieta per abbassarli
Alti livelli di trigliceridi nel sangue aumentano il rischio di malattie come infarto, ictus e
aterosclerosi
Hai i trigliceridi alti? Allora è bene che tu conosca i sintomi, le cause e
la dieta per abbassarli, perchè concentrazioni elevate di trigliceridi, ossia
l’ipertrigliceridemia, sono un
 fattore di rischio per malattie del cuore, del fegato e del pancreas.
Il valore dei trigliceridi si misura con un esame del sangue, da affiancare
alla ricerca di quello del colesterolo e della glicemia.
L’ipertrigliceridemia è un marker della sindrome metabolica, e rappresenta un indice di rischio
cardiovascolare, indi percui se i trigliceridi sono alti vanno assolutamente abbassati il prima possibile
per evitare gravi problemi di salute.
: L’ipertrigliceridemia non da sintomi evidenti, ma vi sono condizioni che possono
Sintomi
presupporre alti livelli di trigliceridi in presenza di:

Grasso nel girovita e sull’addome; Alti livelli di colesterolo cattivo LDL

Pressione arteriosa alta;
Iperglicemia; Sindrome metabolica;

Ipotiroidismo; Disturbi epatici; Disturbi renali
Per conoscere il valore dei trigliceridi va effettuata un’analisi del sangue. Negli adulti, i valori normali
di trigliceridi vanno dai 15 mg/dL ai 50 mg d/L. Vengono definiti trigliceridi alti quando i valori
superano i 200 mg d/L e altissimi quando vanno oltre i 400 mg/dL.
: I trigliceridi svolgono la funzione di riserva energetica, e sono un tipo di grasso nel
Cause
sangue prodotto sia dall’organismo che dal cibo che ingeriamo. Il loro aumento può
essere quindi causato sia dalla familiarità ossia da cause genetiche, da malattie quali il
diabete, il malfunzionamento della tiroide e dei reni, dall’assunzione di alcuni farmaci come gli steroidi
o la pillola anticoncezionale, ma anche dall’introduzione di un eccesso di calorie derivanti soprattutto
da zuccheri semplici e alcool.
Dieta
: In presenza di trigliceridi alti, per abbassarne i valori è sufficiente apportare una
modifica al proprio stile di vita e alle abitudini alimentari. Se si è in sovrappeso
bisogna ridurre il proprio peso, va adottata una dieta sana, e va introdotta un’attività
fisica quotidiana.
Nei casi di sovrappeso vanno eliminati i chili di troppo e ridotta la circonferenza addominale che
rappresenta l’indicatore del grasso depositato a livello viscerale. Il valore di circonferenza della vita di
un uomo non deve superare i 94 cm, mentre nella donna non si devono superare gli 80 cm.
La dieta in caso di ipertrigliceridemia deve prevedere alimenti che evitino lo stimolo alla produzione di
trigliceridi. Quindi via libera soprattutto alle verdure e ai legumi perchè ricchi di fibra alimentare che
controlla l’assorbimento intestinale dei grassi. Preferire poi i condimenti composti da grassi insaturi di
cui sono ricchi gli oli vegetali, come l’olio di mais. Si anche al pesce che ha la qualità di fare abbassare il
tasso dei trigliceridi nel sangue.
Attenzione invece alla frutta come cachi, fichi, uva, banane e ananas e ai cibi di origine animale.
Allerta soprattutto ai cibi ricchi di zuccheri, ricordando che la dieta deve essere simile a quella di un
diabetico, e divieto assoluto nei confronti dell’alcool in ogni sua forma.
Oltre alla dieta va aumentata l’attività fisica perchè aiuta a controllare il peso corporeo, aiuta i
muscoli a bruciare i trigliceridi aumentando l’attività degli enzimi che li digeriscono. ( Pour femme)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 928
PREVENZIONE E SALUTE
COME EVITARE I SINTOMI DEL MAL D’AUTO
La cinetosi colpisce prevalentemente i bambini. Bastano pochi accorgimenti per ridurre
questo fastidio
C’è chi sceglie il più comodo aereo e chi, suo malgrado, è costretto a lunghi
viaggi in auto per raggiungere la meta delle agognate vacanze. Secondo una
recente indagine, dei circa 36 milioni di italiani che non rinunceranno alla più
classica delle villeggiature estive, saranno più di 22 milioni (62%) coloro che
raggiungeranno la destinazione scelta tramite autovettura. Attenzione però
alle insidie del troppo tempo passato in un abitacolo, specie il «mal d’auto»
per i bambini. Ecco i consigli degli esperti.
: La cinetosi è, infatti, un disturbo neurologico che molte
CHE COS’È IL MAL D’AUTO?
persone, adulti e soprattutto bambini, provano in seguito
a spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante un moto.
Il meccanismo che scatena questo fenomeno è il seguente: di norma, la posizione che il corpo umano
occupa in un determinato spazio è regolata dal cosiddetto labirinto, un organo situato all’interno
dell’orecchio. A bordo di una vettura, questo organo è costantemente stimolato dal movimento del
veicolo, ma queste stimolazioni non sono coordinate con le informazioni fornite dalla vista, che non
segue la strada, mentre gli occhi non risentono di questa situazione perché il mezzo si muove con il
passeggero.
Quali sono i sintomi?
: Il risultato? Uno squilibrio delle sensazioni che giungono al cervello,
che risponde liberando sostanze come l’adrenalina e la vasopressina,
responsabile della nausea e del vomito. I problemi si manifestano soprattutto nei bambini, che hanno
un sistema di controllo più sensibile, con sintomi quali nausea, vomito, pallore, giramenti di testa e
sensazione generale di malessere. Come affrontarli?
I Consigli per il Viaggio
: No all’aria viziata, quindi ricambio costante d’aria, anche con l’aria
condizionata, evitate però anche una temperatura troppo bassa e
inferiore ai 23 gradi. Si consiglia assolutamente di non fumare in auto.
Mangiare cibi secchi, come cracker, biscotti secchi o caramelle a base di zenzero ed evitare di riempire
lo stomaco di liquidi prima e durante il viaggio, in ogni caso non eccedere nell’alimentazione. Evitare
anche le bevande gassate.
Seguire visivamente la strada aiuta il cervello ad allineare le informazioni di labirinto e vista, quindi
sedere nei posti anteriori per gli adulti può essere d’aiuto.
Fare soste frequenti per riposarsi e sgranchire le gambe, soprattutto se il viaggio è molto lungo.
Quali Farmaci Utilizzare?
: Se si vuole viaggiare serenamente, è ancora più consigliabile
portare con sé i farmaci di automedicazione o da banco (o OTC),
ossia quelli senza obbligo di prescrizione, riconoscibili grazie al bollino rosso che sorride sulla
confezione e acquistabili senza ricetta medica perché, nel loro impiego diffuso e di lungo corso, si sono
dimostrati sicuri, efficaci ed hanno ricevuto un’apposita autorizzazione da parte dell’Autorità
Sanitaria.
L’automedicazione può, infatti, essere di grande aiuto per contrastare i sintomi della cinetosi giocando
d’anticipo, quindi da utilizzare in via preventiva.
I più comuni farmaci da banco sono gli antiemetici (cioè antivomito), che agiscono dopo meno di
mezz’ora dall’assunzione e possono rimanere attivi per 3-6 ore. (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 928
SCIENZA E SALUTE
LA LEUCEMIA ACUTA SI FERMA COSÌ
Un nuovo farmaco permette di eseguire il trapianto di midollo anche se il donatore non è
del tutto compatibile. E senza il rischio di rigetti
Hai presente il cavallo di Troia che secondo la leggenda fu usato dai
Greci come stratagemma per penetrare nella città senza essere visti?
La terapia innovativa contro la leucemia acuta, che sta per arrivare
anche in Italia, è la stessa cosa.
E la sua efficacia è tale da avere ricevuto l'approvazione dall'Ema,
l'Ente europeo che si occupa dell'approvazione dei farmaci, con un
paio di anni di anticipo rispetto ai tempi canonici.
«Grazie a questa terapia, è possibile eseguire il trapianto da donatore
parzialmente compatibile senza la necessità immunosoppressione dopo
il trapianto» spiega Claudio Bordignon, ricercatore noto a livello
internazionale e pioniere nell'ambito della terapia genica.
«Con Zalmoxis, questo è il nome della terapia cellulare, si elimina il rischio di rigetto, la
grande "spada di Damocle" in questi casi».
Solo in un caso su quattro infatti è possibile trovare un familiare con il midollo osseo compatibile, cioè
che venga "accettato" dal sistema immunitario del paziente. Quando non c'è questa possibilità, si
ricorre a un genitore oppure a un fratello parzialmente compatibile.
E fino a oggi, per evitare per l'appunto il rigetto, veniva somministrato un farmaco
immunosoppressore, con l'obiettivo di tenere a bada l'aggressività delle cellule del trapianto.
Cosa che non sempre però è possibile.
COME FUNZIONA
Con Zalmoxis cambia tutto. «Dal sangue di un familiare parzialmente compatibile vengono isolate le
cellule che dovranno colpire quelle malate».
«Queste cellule vengono poi geneticamente modificate attraverso il trasferimento di un gene chiamato
suicida-inducibile».
L'infusione di queste cellule speciali dopo il trapianto permette una migliore guarigione dalla leucemia.
Prende così il via la ricostituzione del sistema immunitario con risultati positivi, come ha dimostrato lo
studio italiano dell'Ospedale San Raffaele di Milano, pubblicato sulla rivista Science translational
medicine.
PER CHI VA BENE
La terapia è indicata in particolare per le forme di leucemia acuta cosiddette "ad alto rischio".
Sono quelle, per intenderci, che colpiscono l'adulto e che non cronicizzano, ma al contrario
progrediscono. In questi casi, l'unica possibilità di guarigione è data dal trapianto di midollo osseo.
Da noi non è ancora disponibile per tutti ma c'è la speranza che si possa ricorrere a un accesso precoce
da parte dei centri di oncoematologia, in attesa che venga completato l'iter burocratico dell'Aifa, l'ente
italiano per la messa in commercio dei farmaci.
Al momento è in corso uno studio che coinvolge diversi Centri europei, Italia compresa: si chiama
Tk008 e lo puoi trovare su www.clini caltrials.gov, con l'elenco degli ospedali che vi partecipano.
(AGF)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 928
PREVENZIONE E SALUTE
TOCCATI DALLA MEDUSA IN MARE?
No ai rimedi fai da te
Urina, aceto e ammoniaca possono infiammare ulteriormente la zona colpita. Lavare con
acqua di mare e utilizzare un gel a base di cloruro di alluminio
Estate, tempo di bagni al mare e di meduse. Secondo gli esperti anche quest’anno sarà una vera e
propria invasione. Come proteggersi ed affrontare un
eventuale contatto è di fondamentale importanza.
Attenzione ai vecchi «rimedi della nonna», non sempre sono
validi. Un esempio? Evitare ammoniaca, urina o aceto. Non
fanno altro che prolungare il danno. Ecco tutto quello che c’è
da sapere in caso di incontri ravvicinati.
CHE COSA SONO LE MEDUSE?
Le meduse sono degli animali prevalentemente marini del
cosiddetto plancton, quel complesso di organismi acquatici galleggianti che, non essendo in grado di
dirigere attivamente il loro movimento, vengono trasportati passivamente dalle correnti. Ne esistono
di moltissime specie, alcune minuscole ed altre del diametro di oltre 2 metri e mezzo.
PERCHÉ SONO PERICOLOSE?
La pericolosità di alcune specie è nei tentacoli. Queste strutture ospitano delle particolari cellule, gli
cnidociti, con funzioni difensive e offensive. Essi si attivano quando vengono toccati. La medusa non
morde ma rilascia sostanze urticanti. La sensazione di bruciore e di dolore a livello cutaneo è data
proprio dalla presenza di queste molecole. Per scatenare questa reazione non è necessario essere
sfiorati dalla medusa ma basta solo entrare in contatto con il liquido urticante.
COSA FARE IN CASO DI CONTATTO?
Se si è in alto mare la cosa principale da fare è cercare di mantenere la calma respirando il più
tranquillamente possibile per raggiungere riva. Quando si è fuori il primo intervento consiste nel
lavaggio dell’area interessata con acqua di mare. Ciò è molto importante per diluire ulteriormente la
presenza della sostanza urticante. Se sono presenti filamenti residui di medusa cercare di rimuoverli
con della plastica (es: tessere, posate).
Se possibile spalmare nella zona interessata un gel astringente al cloruro di alluminio. Il preparato –il
cui uso è ancora poco diffuso- serve a lenire il dolore e a bloccare l’effetto delle tossine residue. Nel
remoto caso di reazioni estese e presenza di sintomi quali sudorazione, pallore, vomito o svenimenti
recarsi immediatamente al pronto soccorso.
QUALI COMPORTAMENTI È MEGLIO EVITARE?
Il primo istinto è grattare la parte interessata. Evitare questo comportamento poiché potrebbe
liberare ulteriormente le tossine. Urina, aceto e ammoniaca sono rimedi che non funzionano. Anzi, il
contatto di queste sostanze nella zona interessata potrebbe ulteriormente infiammare la parte
danneggiata. Creme al cortisone servono molto poco in quanto agiscono dopo almeno 30 minuti
quando l’effetto della tossine è ormai scomparso. Infine, nei giorni successivi, utilizzate una crema
solare con filtro elevato.
ATTENZIONE AI RAGGI ULTRAVIOLETTI : Nella fase di guarigione l’arrossamento lascia il posto a
un’iperpigmentazione che i raggi ultravioletti potrebbero rendere duratura.
(Salute, La Stampa)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 928
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI”:
dall’EDIZIONE di REPUBBLICA del 18 LUGLIO
Progetto per contrastare la povertà sanitaria.
Il progetto ha come finalità
l’utilizzo di farmaci, le cui
confezioni siano integre,
ma anche di presidi
medico
chirurgici
o
integratori e dispositivi
medici non ancora scaduti
provenienti da donazione
spontanea da parte di
cittadini
RACCOLTI FINORA
20.000
CONFEZIONI DI
FARMACI E
DISPOSITIVI
DONATI AI POVERI
ATTRAVERSO I
SEGUENTI ENTI
ASSISTENZIALI:
La Tenda,
Emergency,
UNITALSI
Campania,
Stelle in Strada,
Suore della Carità
Madre Teresa di
Calcutta,
Associazione
Camilliani pro
BENIN,
Ordine di Malta
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 928
ORDINE: MEDICINALI in VALIGIA:
i CONSIGLI del FARMACISTA per chi sta PARTENDO
Dall’edizione di Lunedì 18 Luglio sul quotidiano Corriere del Mezzogiorno.
La scelta dipende dalla destinazione, ma è opportuno portare con sé antidolorifici, antinfiammatori e
antipiretici.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si
trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato
nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016.
Il Regolamento è consultabile sul Sito Istituzionale dell’Ordine.
Domanda: dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 928
I Farmacisti Napoletani Incontrano i Farmacisti Europei:
BUDAPEST
Oggi più che mai è sempre necessario che la Categoria dei farmacisti entri in
contatto con Colleghi Europei per sviluppare una rete di relazioni internazionali
tali da dare alla figura del Farmacista un ruolo sempre più Europeo.
Come Partecipare
Si può prenotare
chiamando all’Agenzia
0823 - 354433