Venti dal Mondo UZBEKISTAN - Agenzia Viaggi, biglietteria aerea

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by Pitagora Srl - Via Caio Manilio 39,00174 Roma - Tel. 06768248 – Fax 0676902529 – Autorizz. Prov. Roma n. 25/2003
UZBEKISTAN
Il regno e gli splendori di Tamerlano
Un viaggio entusiasmante nelle città de “Le mille e una Notte” Tashkent, Bukhara, Samarcanda e
Khiva antiche stazioni commerciali della via della seta.
Partenza da Roma/Milano 20 settembre 2012 – 8 giorni
L’eredità artistica più notevole che sopravvive in Asia Centrale è la sua architettura; alcuni degli edifici
religiosi islamici più belli ed audaci del mondo si possono ammirare in Uzbekistan. Il viaggio è per coloro
che amano la storia dei popoli attraverso la loro arte ed il loro folklore (è stato il primo grande centro di
diffusione della letteratura persiana). Un viaggio leggendario nei luoghi che videro gli eserciti di
Alessandro Magno e Tamerlano, tra le rovine della capitale dei Parti, Nisa, e le splendide moschee e
madrase di Samarcanda, Bukhara e Khiva. E’ l’Asia centrale fiabesca e magica, ricca di lotte e di passioni
dove molti millenni fa l’uomo venne ad abitare imparando a coltivare la natura, un uomo che volle muoversi,
mescolarsi e fondersi in altri miscugli etnici dando inizio alla propria avventura sulla terra.
Confinante con il Kazakistan, il Kirghizistan e il Tagikistan, l'Afghanistan e la Turkmenistan, l'Uzbekistan
è una meta da scoprire lentamente, lasciandosi incantare da quel mix di storia, colori sgargianti e profumi
intensi che si percepiscono appena arrivati sul posto.
L’ITINERARIO: la capitale Tashkent, situata in un’oasi irrigata presso le rive del fiume Circik, la più
grande città dell’Asia centrale; Samarcanda, leggendaria capitale dell’impero di Tamerlano, una delle più
antiche città del mondo, la vera perla dell’impero Persiano; Bukhara, patrimonio Unesco, città che
possiede oltre 140 edifici storici protetti, situata in un’oasi del deserto Kizil-Kum; l’antica Khiva,
fortezza minore e stazione commerciale lungo la diramazione della Via della Seta, uno dei più antichi siti
archeologici della Terra.
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Il programma
1°giorno: giovedì
Italia/Tashkent
In mattinata, raduno dei partecipanti nell’aeroporto di Roma Fiumicino. Incontro con l’accompagnatore.
Disbrigo operazioni d’imbarco. H. 11.00, partenza con volo di linea Uzbekistan Airways per Tashkent con
arrivo, dopo 5 ore di volo, previsto in serata. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
Tashkent
2°giorno: venerdì
Tashkent
Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita della città, capitale dell' Uzbekistan radicalmente
trasformata dopo il catastrofico terremoto del 1966. Tashkent è la più moderna, la più cosmopolita
nonché la più grande città dell'Asia Centrale. Della vecchia città orientale dopo il terremoto, è rimasta
una piccola parte sulla collina. E' un mondo assai diverso da quello della città nuova che ha larghi viali,
piazze, edifici alti e moderni. Nel punto più alto della collina c'è la piazza sulla quale si apre il gran
portale che introduce alla Moschea Telashayakh, luogo di culto e centro religioso dei musulmani dell'ex
Unione Sovietica. Di fronte alla moschea la madrasa Barak-Khan musulmana per l'Asia Centrale e
residenza del Mufti, il capo spirituale. Ai piedi della collina si trova la madrasa Kukeldash (XVI sec.) la cui
piazza si riempie di fedeli nelle calde mattine del venerdì. Assai colorate le bancarelle del caratteristico
Chorsu bazar un enorme mercato all'aperto frequentato da una moltitudine di gente proveniente dalle
campagne circostanti che in genere indossa costumi tradizionali. Pranzo in un caratteristico ristorante
della città e, nel pomeriggio, visita del teatro Navoi, unico edificio sovietico della città che abbia un
minimo di stile, della piazza Amir Temur e del Museo delle Arti applicate. Cena in un caratteristico
ristorante della città e pernottamento in hotel.
3° giorno: sabato
Tashkent/Urgench/Chiva
Pensione completa. Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per
Urgench. Arrivo ed immediato trasferimento all’oasi di Khiva uno dei più antichi siti archeologici della
terra. La leggenda narra che fu fondata (come la città di Sanaa nello Yemen) da Shem, figlio di Noah. Nel
medioevo e per circa 300 anni, Khiva rappresentò un importante centro per il mercato degli schiavi. La
città è un museo all’aria aperta, molto restaurato, con lo splendido minareto Kelte Minor, Kunya Ark (la
vecchia fortezza) residenza del locale khan dal XII sec con annessi la zecca, l’harem, le stalle, le
caserme, l’arsenale, la prigione e la moschea. Pranzo in un ristorante locale. Cena e pernottamento.
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4°giorno: domenica
Khiva/ (escursione alle Fortezze del deserto)/Urgench/Bukhara
Pensione completa. Dopo la prima colazione in hotel partenza per le mitiche fortezze dalle mura di
argilla (ora in rovina) risalenti ai primi secoli della nostra era che si trovano ai margini del deserto di
Kyzylkum. Arrivo ad Ayaz Khala e visita della fortezza, la più grande delle quattro, dalla quale si gode una
vista mozzafiato sulla vicina più piccola; è immensa e consente un’escursione panoramica di effetto
travolgente. Non sono stati effettuati restauri ma solo prelievi di materiale archeologico, cocci di
manufatti in terracotta sono sparsi un po’ ovunque. Proseguimento per Toprak Kala, uno dei siti più
suggestivi che comprende un forte e un tempio appartenuti ai governatori dei confini del Khorezm del III
e IV secolo; Pranzo in una tipica tenda yurta e possibilità di effettuare un’escursione a dorso di cammello
Khiva
Khiva: entrata della Porta Kukhana
al non lontano lago salato (facoltativa ed in supplemento). In serata rientro a Urgench e cena in un tipico
ristorante locale. Al termine trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Bukhara. Arrivo
previsto dopo circa un’ora di volo e trasferimento in hotel. Sistemazione nelle camere riservate e
pernottamento.
5° giorno: martedì
Bukhara: sito Patrimonio Unesco
Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita della città. Situata in un'oasi e punto d'incrocio
delle antiche vie carovaniere, Bukhara vanta origini antichissime ed un centro storico pressoché intatto,
uno scrigno prezioso al cui interno sono racchiusi meravigliosi edifici dalla tipica architettura islamica
medioevale alcuni risalenti al periodo semanide come il Mausoleo di Ismail Semani. La piazza Lyabi Khaus
ed il canale di Shakhrud sono il cuore ed il simbolo di Bukhara, dominata dal minareto di Kalyan alto 47
metri e finito di costruire nel 1127 durante il periodo selgiuchide, e dalla moschea omonima ricostruita
nel XVI secolo dopo la sua distruzione operata da Gengis Khan. Un’opera incredibile costruita in mattoni
cesellati che in 875 anni non ha mai avuto bisogno di restauro. Di fronte si trova la Madrasa di Mir-iArab, scuola coranica tra le più prestigiose. L’ Ark (la Cittadella) è l'altro monumento del periodo
semanide con all'interno una moschea ed un piccolo museo di cultura uzbeca. Di notevole interesse
artistico è anche la Madrasa di Ulug Beg fondata dal nipote di Tamerlano nel XV secolo, più semplice della
precedente ma con dei meravigliosi portali in legno lavorato. E' possibile ammirare gli artigiani dediti al
loro lavoro sotto le cupole dei mercanti. Pranzo in un ristorante locale. Cena con spettacolo folkloristico
in un caratteristico ristorante della città e pernottamento in hotel.
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6° giorno: martedì
Bukhara/Samarcanda
Pensione completa. Dopo la prima colazione, partenza per Samarcanda via Navoi. Arrivo previsto in tarda
mattinata e, dopo il pranzo in un ristorante locale, visita della città, la leggendaria capitale dell’impero di
Tamerlano, uno dei 12 posti da vedere nel corso della vita. Il nome evoca un passato epico di mercanti
orientali carovane di spezie e oasi da miraggio. Ma la scintillante capitale del condottiero Tamerlano
esiste ancora. E mosaici, marmi e intarsi dorati decorano anche oggi moschee e palazzi. il posto è remoto
, lo scenario suggestivo , l’atmosfera senza tempo. Nessun nome evoca la Via della Seta meglio di
Samarcanda.
Bukhara, Mausoleo Bakhautdin Naqsband
I tetti di Bukhara
Per i più ha lo stesso fascino della mitica Atlantide oppure dell'antica e leggendaria Timbuctù. La realtà è
ovviamente diversa, ma non troppo. Gli immensi monumenti fatti costruire da Tamerlano, il vivace bazar e
la lunga e ricca storia della città rendono l'atmosfera quasi magica, anche se - al di fuori del nucleo
storico - s'incontra un agglomerato urbano in stile sovietico con ben poche caratteristiche degne di
considerazione. Dopo la sua distruzione ad opera dei Mongoli, Samarcanda venne ricostruita da Tamerlano
intorno al 1370. Con una popolazione di circa 600.000 abitanti, Samarcanda è per storia e monumenti una
delle città più interessanti dell'Asia centrale. La Piazza Registan racchiude i monumenti più celebri,
delimitata su tre lati da imponenti madras: quella di Ulug-Bek venne eretta tra il 1417ed il 1420,
caratterizzata da un altissimo iwan impreziosito dalle maioliche variopinte; la sfarzosa madrasa di Sher
Dor, meglio nota come la Madrasa dei Leoni per via delle raffigurazioni animalistiche ancora oggi visibili,
costruita nel 1619; quella di Tilla Kari, costruita nella metà del XVII secolo. Poco distante dalla piazza
sorge la moschea di Bibi Khanym, moglie di Tamerlano e figlia dell'imperatore della Cina: di notevole
interesse il grandioso portale d'entrata la madrasa ed il minareto. Al termine Sistemazione nelle camere
riservate. Cena e pernottamento in hotel.
7° giorno: mercoledì
Samarcanda/Tashkent (260 Km / 4 ore)
Pensione completa. In mattinata si completa la visita della città. Il luogo forse più ricco d'interesse si
trova sul pendio della collina di Afrosiab, là dove sorgeva l'antica Samarcanda: la Necropoli Shah-i-Zinda.
Si tratta del luogo dove vennero edificati i mausolei sin dal periodo arabo; vi sono oltre 20 edifici di
grande pregio artistico tra i quali la tomba di Kazi Zade Rumi, (maestro di Ulug Bek), del XV secolo, il
mausoleo dell'emiro Hussein, emiro conosciuto anche con il nome di Tuglu-tekin ed il mausoleo di Shadi
Mulk Aka dove sono sepolte una delle mogli ed una delle figlie di Tamerlano. Dopo il pranzo in un
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ristorante locale, partenza per Tashkent con arrivo previsto in serata. Sistemazione nelle camere
riservate. Cena e pernottamento in hotel.
Samarcanda
8° giorno: giovedì
Tashkent/Roma
Trasferimento in aeroporto. Ore 05.45 partenza con volo di linea Uzbekistan Airways per Roma
Fiumicino. Arrivo e proseguimento per le città di provenienza.
Quota di partecipazione da Roma – massimo 20 partecipanti - € 2.020,00
Supplemento camera singola Euro 220,00
Supplemento partenza da Milano e da altri aeroporti Euro 120,00
Tasse aeroportuali (al 31/10/2011) Euro 40,00 (Roma) – 70,00 (da altri aeroporti)
La quota comprende: Passaggio aereo in classe turistica con voli di linea Uzbekistan Airways come sopra
specificato; Sistemazione in camera doppia in hotel 4 **** a Tashkent, Samarcanda e Bukhara, 3*** cat.
turistica a Khiva o Urgench (il meglio presente in zona); trattamento di pensione completa come
specificato nel programma; tutti i trasferimenti in autobus riservato Gran Turismo con a/c; Tutte le
visite, le escursioni, gli ingressi ai musei e siti archeologici previsti nel programma; accompagnatore
professionale dall’Italia; guida locale parlante italiano a seguito del gruppo; assicurazione medico +
bagaglio + rischio annullamento viaggio; kit e documentazione da viaggio (uno per camera)
La quota non comprende: Le bevande, le mance (calcolare 40 euro per persona), tasse aeroportuali locali,
le tasse video/fotografiche nei musei e siti archeologici, gli extra di carattere personale e quanto non
espressamente indicato sotto la voce "la quota comprende".
VALIDITA' DELLE QUOTE Le quote sopra esposte sono valide fino ad un valore massimo del dollaro Usa pari
a €. 0,75. Sono suscettibili a modifiche e variazioni fino a 20 giorni prima della partenza in seguito all’aumento
dei prezzi del carburante, delle variazioni dei tassi di cambio, dell’aumento degli oneri aeroportuali, etc... Nel
caso in cui l’aumento fosse inferiore e/o uguale al 10% del costo, il cliente dovrà obbligatoriamente accettarlo
(come previsto dalle condizioni generali di partecipazione) mentre se l’aumento fosse superiore il cliente avrà
la facoltà di accettare la variazione o annullare la partecipazione senza alcuna penalità.
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La Via della Seta - “Fino a oggi, da quando Iddio Signor Nostro plasmò colle sue mani il nostro primo padre
Adamo, non ci fu mai nessuno, né cristiano, né pagano, né tartaro, né indiano, né d’altra razza che si voglia, che
abbia conosciuto ed esplorato delle diverse parti del mondo, e delle sue grandi meraviglie, quanto né esplorò e
ne conobbe questo messer Marco” Marco Polo ha dato all'Occidente l'immagine più vera di un mondo pressoché
ignoto quale era l'Oriente. Nel Milione descrisse quelle civiltà lontane, scoprendole e rivelandole, per la prima
volta, all'Europa. Fino allora l’Occidente aveva limitato la storia del mondo ignorando queste culture, diverse ma
non per questo meno civilizzate. Svaniva, così, la convinzione di coloro che pensavano di aver scritto la storia
del loro piccolo mondo con la convinzione di scrivere la storia del mondo. Dal punto di vista storico la “via della
seta” è stata una via di scambi culturali prima ancora che commerciali. Il termine fu coniato alla fine del XIX
secolo dal geografo Ferdinand von Richthofen, il quale, con il nome “via della seta”, intendeva determinare
l’insieme dei percorsi che collegavano la Cina all’Occidente. Seta perchè fu proprio il prezioso e costoso
tessuto a permettere che gli scambi commerciali, ma soprattutto culturali, medicinali e scientifici,
cominciassero a fiorire. - Chi sono oggi coloro che percorrono la “via della seta”? - Nel passato la “via della
seta” era percorsa oltre che per motivi commerciali da avventurosi esploratori, oggi, invece, lo è solo per fini
turistici: l'aspetto commerciale non esiste più, sarebbe un’assurdità, ma non c’è meno voglia di avventura di un
tempo, …anzi. Il viaggio evolve, sì evolve, perché l’incognito che esiste ancora, e sempre esisterà, a differenza
di quanto accadeva nell’antichità costituisce sempre meno una minaccia e sempre più un’opportunità.
Consigliato - L’eredità artistica più notevole che sopravvive in Asia Centrale è la sua architettura e
alcuni degli edifici religiosi islamici più belli e audaci del mondo si possono ammirare in Uzbekistan. Il
viaggio è per coloro che amano la storia dei popoli, attraverso la loro arte e il loro folklore.
Clima - Di anno in anno si verificano notevoli variazioni nelle temperature; inoltre si riscontrano notevoli
variazioni da regione a regione a seconda dell’altitudine. Le precipitazioni sono minime, la concentrazione
maggiore di pioggia si ha comunque tra marzo e aprile e da ottobre a novembre. La stagione ideale per
effettuare il viaggio è compresa tra maggio-giugno e settembre-ottobre. In estate fa piuttosto caldo,
con punte di 35°/40 ° soprattutto a Tashkent e Samarcanda. In inverno la temperatura può scendere
anche sotto lo zero e potrebbe nevicare. Si prega pertanto di portare abbigliamento adeguato.
Gli alberghi sono confortevoli a Tashkent, Samarcanda, Bukhara. Ricordiamo che questo itinerario è
senz'altro esclusivo, poche persone al mondo possono e vogliono conoscere quest'area geografica. Le
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nuove repubbliche ex-sovietiche stanno piano piano conquistando una propria fisionomia economica e
sociale, anche valorizzando l'importante patrimonio storico che testimonia il ruolo fondamentale di
quest'area geografica in passato, quando qui si fondeva veramente l'Oriente con l'Occidente, le culture si
integravano e si valorizzavano a vicenda.
Visto d’ingresso - Passaporto con validità minima di 6 mesi. Per l’ottenimento del visto d’ingresso di
gruppo (min. 10 persone) è necessario inviarci almeno 20 giorni prima della partenza una fotocopia della
prima pagina del passaporto (+ eventuale pagina del rinnovo) + 1 fototessera a colori + il modulo
debitamente compilato. Per ulteriori informazioni sulle formalità d’ingresso, doganali, sulla situazione
sanitaria e di sicurezza del Paese Vi preghiamo di consultare il sito www.viaggiaresicuri.mae.aci.it . Ogni
partecipante è tenuto a controllare personalmente la validità del proprio passaporto (che non deve
scadere entro sei mesi dalla data di partenza), la presenza di due pagine libere ( anche non vicine) e la
validità della marca da bollo.
Samarcanda: il mercato
Cine/foto: In Asia Centrale non esistono limitazioni per cineprese, apparecchi fotografici di qualsiasi
tipo o videocamere. Per quanto riguarda le pellicole, meglio portarle dall'Italia a causa della difficoltà che
s'incontrano per reperirle fuori dalle principali città; inoltre assai spesso hanno un costo superiore che in
Italia. Identico discorso vale per le pile di scorta. In ogni caso vi consigliamo di chiedere alla guida locale
il comportamento da adottare riguardo la fotografia.
Mance: Le mance non sono incluse nel pacchetto di viaggio. E’ pratica comune e molto apprezzata lasciare
la mancia alla guida e agli autisti che vi accompagnano durante il tour. Prevedere 40,00 Euro.
Vaccinazioni e medicinali: Non sono richieste vaccinazioni particolari. Consigliamo di portare con sé i
medicinali personali, aspirina, antibiotico, antinfiammatorio, antibiotico intestinale, assorbenti femminili.
Importante è non bere acqua che non sia imbottigliata. Consigliamo di utilizzare acqua in bottiglia anche
per lavarsi i denti.
Non dimenticare: abiti in cotone e giacche/pullover per la sera, calzini per le visite alle moschee.
Fuso orario - + 4 ore in avanti rispetto all’Italia - + 3 ore in avanti quando in Italia vige l’ora legale.
Lingua - la lingua nazionale del Paese è l'uzbeko. Il russo è comunque molto diffuso.
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Telefono - il prefisso internazionale dell’Uzbekistan è +998. Per chiamare l’Italia dall’Uzbekistan è
necessario digitare 8, attendere il segnale di linea e poi comporre 1039 seguito dal numero completo che
si vuole chiamare. I rarissimi telefoni pubblici funzionano solo con gettoni e non esistono schede
telefoniche. Nelle città più importanti è presente la copertura per i telefoni cellulari Vodafone e TIM.
Valuta - La moneta dell'Uzbekistan è il Som – 1 Euro = 2452 Uzs. E’ sempre consigliabile portare euro.
Nel caso in cui si portino Dollari USA, si ricorda di controllare che siano quelli emessi dopo il 1992. La
carta di credito prevalentemente utilizzata è la Visa.
Corrente elettrica - le prese di corrente sono del normale tipo europeo. La tensione è a 220 Volt.
Shopping - caratteristiche ceramiche decorate con motivi geometrici, tappeti, stoffe e pellami, copricapi
caratteristici uzbeki, le “tjubetejke”, tutte ricamate con motivi diversi.
Cucina: Carne di montone, formaggi e grande quantità di frutta e verdura caratterizzano la mensa
uzbeka. Un piatto tipico è il “plov”, il riso pilaf cucinato in ben 40 versioni nei paesi dell’Asia centrale. La
più nota è la variante insaporita da carne di montone tagliata a pezzi minuti e unita a carote, zafferano e
uvetta. La leggenda vuole che i cuochi che servissero “plov cattivo” venissero puniti con la morte…! Un
altro piatto nazionale è lo shashlik kebab (spiedini di carne di manzo o agnello alla griglia). Un ottimo
spuntino è rappresentato dai samsa, fagottini fritti ripieni di carne e verdure. Ottimo il pane rotondo non
lievitato e schiacciato al centro. Bevanda nazionale è il tè (nero e verde).
Religione: Paese musulmano moderato, ha sicuramente subito l’influenza profonda del governo sovietico,
adattando così il proprio stile di vita a un atteggiamento meno intenso dal punto di vista spirituale. Ciò non
toglie che la religione musulmana conservi la propria tradizione, testimoniata dalle splendide scuole
coraniche antiche e i minareti che caratterizzano il panorama delle città uzbeke.
Cultura - Alcuni dei più raffinati e audaci esempi di architettura sacra islamica sono a Bukhara, Khiva e
soprattutto a Samarcanda. La maggior parte delle moschee monumentali, dei minareti, mausolei e
monasteri risale al tempo dei timuridi, grandi estimatori e patrocinatori di opere d'arte. L'arte popolare
uzbeka si è rivolta a ciò che è trasportabile - vestiti, armi, gioielli, tessuti, ricami e tappeti - in sintonia
con le origini semi-nomadi. Gli uomini in genere indossano colori scuri, a parte il vivacissimo sash usato
dagli anziani per chiudere i loro lunghi giubbotti imbottiti. Quasi tutti portano il dopy, una papalina nera
quadrangolare con ricami bianchi. Le donne prediligono vesti variopinte, in genere gonne lunghe fino al
ginocchio portate sopra pantaloni dello stesso tessuto. Se la donna porta una o due trecce significa che è
sposata, mentre se ne ha di più vuol dire che è nubile. Le sopracciglia che si uniscono alla radice del naso
sono considerate un segno di bellezza e spesso questa particolarità viene sottolineata con l'uso della
matita.
Sicurezza e norme di comportamento: L’Uzbekistan è un paese sicuro con un basso tasso di criminalità.
I posti di blocco della polizia sono numerosi sulle strade principali del paese e, a Tashkent, sono presenti
numerosi poliziotti nelle singole stazioni della metropolitana. Abbiate sempre con voi il passaporto in caso
di controllo. Si raccomandano le normali precauzioni riguardo ai propri oggetti di valore evitando inutili
ostentazioni. L’Uzbekistan è un paese di religione musulmana e nonostante sia fondamentalmente laico in
alcune aree del paese (es. Ferghana Valley) è sconsigliato avere un abbigliamento troppo succinto (es.
pantaloncini e canotte per uomini e donne). Le viaggiatrici solitarie devono prestare particolare
attenzione nel girare il paese poiché per gli uzbeki è inammissibile che una donna viaggi priva della
compagnia di un uomo. Può essere utile indossare una fede fasulla e citare un inesistente marito in attesa
all’hotel. In Uzbekistan è considerato indecente soffiarsi il naso in pubblico.