LAUREA MAGISTRALE IN ECONOMIA, MERCATI E

LAUREA MAGISTRALE IN ECONOMIA, MERCATI E MANAGEMENT
SECONDO ANNO
Curriculum: Impresa e Mercati Internazionali
(classe LM-56)
Le Specificità del Curriculum
Il curriculum è pensato per professionalità a supporto di soggetti operanti in contesti
internazionali e si caratterizza per la capacità di combinare rigore analitico e continui
riferimenti al mondo reale delle imprese e delle istituzioni.
Obiettivi Formativi
L’elemento caratterizzante il curriculum è la trattazione dei temi fondamentali connessi al
mercato internazionale in cui operano le imprese e a cui si riferiscono le istituzioni locali,
nazionali ed internazionali. Il percorso di studi proposto si caratterizza per una forte
interazione tra docente e studente, dando rilevanza sia alla didattica in aula sia al lavoro di
gruppo e all’integrazione con le attività di ricerca dei docenti.
Sono inoltre possibili esperienze di stage e tirocinio (in Italia e all’estero) presso imprese,
istituzioni, università, centri di ricerca che coinvolgono studenti e laureandi in specifici
progetti. I laureandi hanno la possibilità di svolgere stage e percorsi formativi sinergici alla
preparazione della tesi in imprese ed istituzioni di ricerca regionali, nazionali e straniere;
alcuni laureandi e laureati che hanno lavorato con i Docenti di questo curriculum hanno
pubblicato i loro lavori di tesi in libri e riviste di visibilità e qualità nazionale ed
internazionale.
Insegnamenti obbligatori
INSEGNAMENTI
OBIETTIVI FORMATIVI
ECONOMIA E POLITICA
INTERNAZIONALE
Obiettivo principale di questo corso è l’analisi del fenomeno della
globalizzazione – intesa come libertà di movimento di beni, capitali e
persone - in un’ottica macroeconomica e dal punto di vista dell’impresa.
Quali sono i motivi che spingono un paese a commerciare con altri
paesi? Quali sono gli effetti del libero scambio e del protezionismo?
Perché e quando un’impresa decide di realizzare scambi commerciali
con imprese e consumatori di altri paesi? Quando e dove conviene fare
outsourcing internazionale? Perché esistono le multinazionali?
Cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande, tramite gli
strumenti dell’analisi teorica e lo studio dell’evidenza empirica più
aggiornata.
ECONOMIA DEL LAVORO E
DELL’INNOVAZIONE
Uno dei motivi a cui si attribuisce il rischio di declino dell'economia
italiana è rappresentato dalla scarsa competitività del sistema
industriale attestata dalla modesta dinamica della produttività del
lavoro e del capitale, in particolare rispetto ai concorrenti esteri. Alla
base di tale modesta performance della produttività sono due fattori che
mostrano debolezze strutturali. Il primo, le strategie innovative delle
imprese che evidenziano un inadeguato impegno sul terreno
dell'innovazione non solo tecnologica, ma anche organizzativa, sui
processi formativi del personale, e sui sistemi retributivi. Il secondo, le
relazioni di lavoro e le relazioni industriali, caratterizzate da una
eccessiva diffusione di rapporti di lavoro non stabili e caratterizzati da
precarietà e da modelli di partecipazione e coinvolgimento dei
dipendenti e delle loro rappresentanze sindacali piuttosto antiquati e
spesso gestiti in modo conflittuale piuttosto che cooperativo.
Tali criticità solo in parte sono spiegabili da una carenza di risorse
economiche, piuttosto chiamano in causa un gap culturale e cognitivo
nella gestione interna delle imprese e nelle relazioni delle imprese con
le istituzioni esterne e con mercati non concorrenziali.
Il corso intende fornire un insieme di conoscenze teoriche ed empiriche
sui temi sopra indicati e favorire lo sviluppo delle competenze
necessarie per profili professionali sia di gestione del cambiamento
interno all'impresa ed alle istituzioni, sia di ricerca economica e sociale
avanzata.
ECONOMIA E POLITICA
DELLO SVILUPPO
AVANZATA
Il corso si divide in due parti. La parte A è dedicata ad alcuni richiami a
quanto fatto in altri corsi e ad alcuni approfondimenti introduttivi: (A1)
l’oggetto di analisi, le radici e l’evoluzione del pensiero; (A2) Lo scenario
contemporaneo: analisi attraverso banche dati e pubblicazioni di
riferimento (Banca Mondiale, UN, OECD, etc.); (A3) Rassegna dei
principali modelli di “Development Economics”: le fasi storiche del
dibattito tra le Scuole a livello internazionale; (A4) Le politiche per lo
sviluppo e l’industrializzazione: i concetti, il dibattito internazionale, le
esperienze; i fondamenti teorici, le istituzioni internazionali, i Paesi a
consolidata industrializzazione, i Paesi emergenti. La parte B del corso
sarà monografica e avrà come obiettivo l’approfondimento di un tema
che sarà concordato tra Docente e Studente. Il tema sarà approfondito
interagendo periodicamente con il Docente che guiderà la ricerca
bibliografica promuovendo inoltre il contatto con esperti, istituzioni,
università e centri di ricerca specializzati in Italia e all’estero. Lo
Studente è chiamato a partecipare a questo lavoro in maniera attiva e
propositiva. Al termine di questo periodo lo Studente elaborerà un
Saggio scritto su cui sarà valutato e che verrà presentato in classe.
ECONOMETRIA
Il corso illustra l’utilizzo dei metodi statistici avanzati per l’analisi
economica dei fenomeni micro e macroeconomici (performance
d’impresa, determinanti dell’innovazione, determinanti del PIL, etc..).
Forte rilevanza è assegnata allo studio dei dati con prospettive
dinamiche (panel). Mediante lezioni frontali e un estensivo utilizzo di
lezioni applicate sui principali software di analisi empirica (STATA;
SPSS, etc..), lo studente apprende come utilizzare gli strumenti
quantitativi di utilizzo nelle pratiche di management di processi di
impresa e di ricerca applicata.
Due insegnamenti a scelta tra:
INSEGNAMENTI
OBIETTIVI FORMATIVI
DIRITTO PUBBLICO
DELL’ECONOMIA
Due grandi branche delle scienze sociali, il diritto e l’economia sono da più di un
secolo in una stretta e non lineare correlazione, alla ricerca di primato dell’una
sull’altra. Il Corso di Diritto pubblico dell’economia delinea i principali profili
problematici di questa correlazione, nell’ottica contemporanea dell’ordinamento
comunitario europeo e delle relazioni internazionali fra gli Stati.
Oltreché attraverso lezioni frontali il Corso si svolgerà anche mediante seminari
e gruppi di lavoro su specifici temi, mentre l’esame finale si svolgerà
prevalentemente tramite una prova orale.
POLITICHE PER
L'INNOVAZIONE
Il corso si divide in due parti. La prima, di natura teorica, in cui vengono
analizzati i fondamenti dell’economia dell’innovazione: in particolare si
affrontano i temi relativi ai soggetti che producono innovazione e alle
problematiche economiche nella gestione di tale processo, dal punto di vista
dell’impresa e del policy maker (gestore delle politiche pubbliche). La seconda
parte fornisce un quadro più applicato circa il processo innovativo e tecnologico,
mettendo in luce i principali approcci di analisi delle dinamiche innovative per il
territorio, affrontando alcuni casi applicati di politiche a livello nazionale e
locale. A tal proposito sono inoltre previsti interventi di policy makers, attuatori
di specifiche politiche territoriali attinenti alle tematiche del corso.
DIRITTO DELLA
REGOLAZIONE E DELLA
CONCORRENZA
La diffusione in Italia di una cultura della concorrenza è iniziata con l’entrata in
vigore della legge 10 ottobre 1990 n. 287. L’insegnamento sviluppa le
conoscenze della legislazione antitrust italiana, in relazione alla disciplina
europea ed al ruolo di altre autorità antitrust settoriali.
Durante il Corso si approfondiranno importanti ed attuali problematiche quali:
la libertà di iniziativa economica, i mercati ispirati alla libera concorrenza, i
rapporti tra regolazione e concorrenza e la tutela giurisdizionale avverso i
provvedimenti dell'autorità antitrust. Il Corso si svolgerà tramite lezioni frontali,
mentre l’esame si svolgerà tramite una prova orale. Durante il Corso sarà
possibile per i frequentanti discutere paper individuali o di gruppo.
ECONOMIA E POLITICHE
AMBIENTALI
Il corso illustra i temi principali dell’economia e politica ambientale, sia sul
piano micro sia macroeconomico. Sul primo, si pone enfasi sulle tecniche di
appraisal/valutazione dei progetti pubblici, quali analisi costi-benefici e sul
ruolo dell’innovazione ambientale per le performance di profitto e sociali delle
imprese. Sul secondo, si discute la sostenibilità economico-ambientale della
crescita economica, con enfasi sui processi di politica internazionale (Kyoto) in
ambiti quali emissioni, gas serra, gestione delle acque e dei rifiuti.
TEORIA DELL’IMPRESA E Le imprese sono una componente importantissima della maggior parte dei
sistemi economici ed una migliore comprensione del loro funzionamento e delle
ragioni della loro esistenza è necessaria alla concettualizzazione dell’attività
DEI MERCATI
economica. Dato questo punto di partenza, il corso intende fornire risposta ad
alcuni quesiti fondamentali: cosa è un’impresa? Perché esistono le imprese? In
quali casi esse funzionano meglio del mercato nelle transazioni economiche?
Quali relazioni si verificano all’interno dell’impresa? Quali sono le forme
contrattuali adeguate alle diverse relazioni? Quali sono le relazioni tra le diverse
pratiche organizzative o tra i diversi input? Come si comporta l’impresa nelle
diverse forme di mercato?
La risposta a tali quesiti dovrebbe consentire allo studente di avere un’idea
chiara del funzionamento dell’impresa e/o istituzione nella quale si troverà ad
operare durante il suo percorso lavorativo.
DIRITTO COMMERCIALE
INTERNAZIONALE
Il corso si compone di due parti, ed affronta i problemi del commercio
internazionale secondo una duplice chiave di lettura. Una prima parte fornisce
anzitutto allo studente gli strumenti per affrontare i temi legati alla
contrattualistica internazionale. Fornisce quindi alcune elementari nozioni di
base a livello teorico, seguite da una loro applicazione di carattere
eminentemente pratico in relazione alle principali tipologie contrattuali. La
seconda parte del corso approfondisce l’influenza che sul commercio
internazionale assume la disciplina dei segni distintivi. Espone dunque
sistematicamente la legislazione europea in materia di marchi registrati, per
spiegare il modello di mercato internazionale riconosciuto e protetto nell’UE.
Sbocchi professionali
I laureati magistrali in Economia, Mercati e Management (EMM), curriculum IMPRESA E MERCATI
INTERNAZIONALI al termine del proprio percorso di studi potranno cercare lavoro in due ambiti di
grande interesse:
Il mondo delle imprese private, delle con particolare riferimento alle medie imprese
internazionalizzate che nella nostra Regione (e nelle aree attigue per esempio in Veneto, Lombardia e
Marche) ricercano competenze capaci di gestire processi complessi e transnazionali nel mondo della
produzione, dello scambio e della gestione delle risorse umane. Imprese che operano quotidianamente
sui mercati esteri (in Europa, in Usa e in maniera crescente nei paesi emergenti: Brasile, Cina, India,
Europa dell’Est, etc..). Imprese dinamiche che ricercano laureati preparati a ricoprire funzione
strategiche, innovative e di responsabilità.
Le istituzioni nazionali e locali, come associazioni di categoria, assessorati, sindacati, agenzie di
sviluppo, ministeri, centri studi specializzati, etc., che nel contesto competitivo contemporaneo
richiedono laureati che abbiano la capacità di analizzare gli scenari economici internazionali non solo
dei paesi a consolidata industrializzazione ma anche quelli dei nuovi paesi emergenti in cui oggi
operano con regolarità proprio le imprese più dinamiche. In un limitato numero di casi infine, i
laureati di questo curriculum possono cercare l’inserimento nel mondo delle istituzioni
internazionali (OECD, Nazioni Unite - UNIDO, UNCTAD, UNDP - Banca Mondiale, Commissione
Europea, Ambasciate e Consolati, etc..): un percorso quest’ultimo difficile ma ricco di soddisfazioni che
alcuni ex studenti di questa Facoltà hanno in passato dimostrato di saper intraprendere con successo.
In estrema sintesi, le competenze economiche e giuridiche offerte da questo curriculum hanno un
carattere fortemente applicato alle problematiche del mondo del lavoro e possono essere spese dai
nostri laureati sia nelle imprese che nelle istituzioni. Tali competenze offrono uno sbocco
professionale concreto a livello locale (nelle realtà maggiormente dinamiche ed internazionalizzate),
nazionale ed internazionale.