zucchero di cocco 035 Zucchero di cocco e indice glicemico: L’indice glicemico è definito come la capacità di un alimento di alzare la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) rispetto a quanto farebbe il puro glucosio; contro un valore di 100 assegnato al glucosio tal quale, lo zucchero di cocco ha un indice glicemico compreso tra 35 e 54, posizionandolo tra gli alimenti a medio-basso indice glicemico. Questa sua caratteristica è data dall’elevata concentrazione di fruttosio presente (il saccarosio contenuto nello zucchero di cocco è formato per metà da fruttosio), ma anche dalla presenza di altri micronutrienti ed in particolare dell’inulina, che diminuisce la quota di glucosio assorbibile dall’intestino. Zucchero di cocco ed intestino • Dal fiore della palma più preziosa: lo zucchero di cocco è un dolcificante naturale originario del sud e sud-est asiatico, in particolare utilizzato in Indonesia e nelle Filippine. Viene estratto in forma grezza incidendo i boccioli della palma da cocco (Cocus nucifera, ben diversa dalla palma da cui deriva il tanto discusso olio); il fluido così ottenuto viene scaldato a temperatura moderata per eliminarne l’acqua, ottenendone uno sciroppo denso, che può essere ulteriormente disidratato in panetti, granuli o cristalli. • Da coltivazioni non intensive: a differenza di molti altri dolcificanti, in particolare lo sciroppo di mais e il saccarosio, lo zucchero di cocco deriva da coltivazioni non intensive, che rispettano i territori di produzione e l’economia del luogo. • Gandhi 1939/05/03: “La natura ha creato questo prodotto, che non può essere elaborato nelle fabbriche. Lo zucchero di palma può essere prodotto solo nell’habitat della palma. Le popolazioni locali possono facilmente trasformare il nettare del fiore del cocco in zucchero di cocco. È un modo per risolvere la povertà nel mondo. È un antidoto contro la miseria.” • Ricco in micronutrienti: lo zucchero di cocco è costituito dal 22% è costituito da vitamina C, potassio , fosforo , magnesio, calcio , zinco e ferro, piccole quantità di fitonutrienti, come polifenoli, flavonoidi antocianidina e antiossidanti 1. Nutr Res Pract. 2011. Coconut-derived D-xylose affects postprandial glucose and insulin responses in healthy individuals 2. Diabetes Metab J. 2013. Effects of high performance inulin supplementation on glycemic control and antioxidant status in women with type 2 diabetes 3. Altern Med Rev. 2009. Inulin- 1/1 type prebiotics: a review 4. Ann Nutr Metab. 2012. Glycemic responses of patients with type 2 diabetes to individual carbohydrate-rich foods and mixed meals 5. J Nutr. 1999. Inulin and oligofructose: what are they? 6. ASEAN Food Journal 1992. Sugar components of coconut l’inulina, contenuta in buona concentrazione nello zucchero di cocco, in numerosi studi si è dimostrata un ottimo prebiotico; costituisce infatti un nutriente utile alla flora batterica intestinale, indispensabile per il mantenimento della barriera intestinale, per la protezione contro batteri patogeni e il mantenimento delle difese immunitarie dell’organismo. L’inulina rallenta anche l’assorbimento del glucosio, rendendo lo zucchero di cocco utile per la prevenzione di diabete mellito di tipo 2, sindrome metabolica e obesità. Zucchero di cocco e colesterolo Nello zucchero di cocco sono contenute anche piccole percentuali di acidi grassi a catena corta, quali acetato, propionato e butirrato; questi acidi grassi non solo vengono preferenzialmente consumati come fonte energetica piuttosto che immagazzinati e possono essere utilizzati come nutrienti dalla flora batterica intestinale, ma il propionato in particolare inibisce la sintesi del colesterolo con un effetto simile alle statine, i farmaci maggiormente utilizzati nell’ipercolesterolemia. sugar in Indonesia 7. Nutr Res Pract. 2011. Coconut-derived D-xylose affects postprandial glucose and insulin responses in healthy individuals 8. FOOD AND NUTRITION RESEARH INSTITUTE, NUTRITIONAL AND HEALTH BENEFITS OF COCONUT SAP SUGAR/SYRUP 9. Experimental biology and medicine 1984. Propionate May Mediate the Hypocholesterolemic Effects of Certain Soluble Plant Fibers in Cholesterol-Fed Rats considered a superfood thanks to its ability to boost health and even help tackle obesity, according to researchers behind a new study, The Telegraph.