Gruppo di Studio di Bergamo “Alterazioni del ciclo mestruale: inquadramento e terapia omotossicologica” Dr. Giacomo Cavalli INTRODUZIONE Un saluto a tutti i presenti e un grazie per essere convenuti. L’incontro di questa sera riguarda alcune delle patologie più frequenti del ciclo mestruale e la possibilità di trattarle con sostanze alternative a quelle che propone la medicina accademica. Desidero sottolineare, inoltre, come diverse alterazioni del ciclo mestruale, ad un approfondimento dell’indagine diagnostica, si presentano, con sempre maggior frequenza, associate ad alterazioni dell’asse neuro-endocrino come distiroidismi, iperprolattinemia, ipercortisolemia, menopausa. Classificazione delle irregolarità del ciclo mestruale Oligomenorrea: intervallo tra un ciclo ed il successivo non regolare, superiore a 36 giorni. E’ espressione di una alterata situazione endocrina. Più spesso è la fase proliferativa ad essere abnormemente lunga per alterato rapporto FSH / LH, che condiziona una difettosa risposta follicolare alle gonadotropine, i cui livelli sono compresi entro limiti normali. Polimenorrea: intervallo del ciclo mestruale inferiore a 25 gg. Solitamente la polimenorrea si associa ad anemia sideropenica e rappresenta l’espressione di disturbi nel controllo endocrino del ciclo mestruale. Ipomenorrea: sanguinamento regolare di quantità diminuita. Classificazione delle irregolarità del ciclo mestruale Menorragia: episodi di sanguinamento regolari ma a carattere emorragico ( quantità > 80 ml e durata > di 5gg.). Metrorragia: sanguinamento irregolare. Menometrorragia: sanguinamento eccessivo, prolungato ed irregolare con intervalli frequenti. Sanguinamento intermestruale: sanguinamento ( in genere di quantità non eccessiva ) che si verifica tra due cicli mestuali normali. (Steven F. Pater – David L.Olive) Flussi mestruali di entità superiore alla norma (ipermenorrea) oppure di durata superiore alla norma ed a carattere emorragico (menorragia) sono frequenti negli anni giovanili che seguono immediatamente la pubertà. In questo periodo queste alterazioni mestruali, per lo più inserite nel contesto di cicli anovulari, sono l’espressione di un insufficiente maturazione dell’asse ipotalamo - ipofisario. Se la durata del ciclo mestruale non supera i 7-10 gg. e se non esiste un’anemia più o meno intensa, non è necessario istituire alcun trattamento. Quando invece, i disturbi della durata del ciclo, quali la ipermenorrea, la menorragia e le metrorragie disfunzionali avvengono negli anni della vita riproduttiva, oppure in fase perimenopausale, tutti gli sforzi devono essere rivolti ad escludere eventuali patologie organiche uterine capaci di sostenerle. Quando invece un episodio di prolungato ed eccessivo sanguinamento si associa ad una condizione di anovulazione, è chiaramente la conseguenza di una cronica stimolazione dell’endometrio ad opera di fluttuanti, e talora eccessivamente elevati, livelli di estrogeni, la cui azione non viene contrastata dalla presenza di adeguate quantità di progestinici. Ciò si verifica con particolare frequenza nel periodo premenopausale. In questi casi l’endometrio è raramente atrofico. Il sanguinamento allora segue di solito la caduta dei livelli di estrogeni, ma questo non è il solo meccanismo: vi sono infatti prove che dimostrano la responsabilità di fattori locali endometriali come l’aumento delle prostaglandine, una eccessiva presenza di fattori fibrinolitici, un'abnorme produzione di sostanze eparino simili. Nelle donne in età riproduttiva il disturbo mestruale disfunzionale può anche associarsi a cicli ovulatori: i livelli di LH, FSH, estrogeni e progesterone sono normali, l’endometrio ha aspetto secretivo normale oppure ha le caratteristiche di una irregolare maturazione. Questi quadri endometriali sono probabilmente dovuti ad una normale risposta stromale e/o ghiandolare al progesterone e talora all’estrogeno, in qualche caso legata ad una prolungata attività del corpo luteo, a deficit recettoriali zonali o più spesso ala presenza locale di sostanze che favoriscono l’emorragia. Sembrano anche importanti le anomalie del metabolismo delle prostaglandine per spiegare la patogenesi delle alterazioni mestruali. Dismenorrea Con questo termine si designa il dolore mestruale uterino associato o meno al complesso di sintomi neurovegetativi che può accompagnarlo. Nell’individuazione della patogenesi della dismenorrea, bisogna valutare: 1°) l’asse ipofisi - ovaio 2°) l’endometrio 3°) la cervice uterina 4°) le interrelazioni neuro-endocrino umorali 5°) il bersaglio miometriale. L’asse ipofisi - ovaio contribuisce alla dismenorrea attraverso due vie: a) la secrezione di estrogeno e progesterone b) la secrezione di vasopressina. a) la secrezione di estrogeno e progesterone: la dismenorrea affligge donne regolarmente ovulanti le quali ricevono un netto sollievo dalla terapia estroprogestinica. In condizioni fisiologiche, l’ovulazione è necessaria perché produce una iniziale secrezione post-ovulatoria di progesterone che prepara l’endometrio alla produzione di prostaglandine PGF2α; conseguentemente l’inibizione dell’ovulazione con preparati estroprogestinici impedisce che vengano prodotte elevate concentrazioni di prostaglandine nella seconda metà del ciclo. b) la secrezione di vasopressina (VP): l’ovaio secerne esso stesso piccole quantità di vasopressina, ma la quantità maggiore di questo ormone è prodotta ovviamente dall’ipofisi. La VP è secreta dall'ipofisi posteriore in maniera pulsatile: nell’utero non gravido, essa stimola l’attività miometriale e riduce il flusso ematico. Il ruolo della VP, nella dismenorrea, è documentato dai seguenti fatti: 1) nelle donne dismenorroiche la concentrazione plasmatica di VP è circa 3-4 volte i rispettivi controlli; 2) l’infusione endovenosa di VP stimola la contrazione uterina avvertita come crampi; 3) la concentrazione plasmatica di VP è proporzionale all’intenstà del dolore. L’endometrio è il principale contributore alla patogenesi della dismenorrea mediante un'aumentata sintesi e secrezione di prostaglandina PGF2 α. Infatti il dolore compare per valori superiori ai 300ng/l. Nella patogenesi della dismenorrea possono inoltre intervenire le prostacicline, la cui diminuzione può provocare vasocostrizione delle arterie uterine maggiori con conseguente ischemia e dolore, ed un deficit di magnesio. Del tutto recentemente infine, si sta studiando il ruolo dei leucotrieni e del calcio. I primi hanno una potente azione contrattile sulla muscolatura liscia; gli ioni calcio partecipano attivamente alla modulazione della funzione contrattile di questa muscolatura. La cervice uterina: nell’utero di cavia è stata dimostrata la presenza di neuroni brevi che scompaiono durante la gravidanza e si rigenerano parzialmente dopo il parto. Questo fenomeno può essere messo in relazione con due fatti: a) anche nella specie umana la dismenorrea può scomparire dopo il parto; b) la dilatazione cervicale iatrogena può, analogamente, essere talora benefica, interrompendo traumaticamente fibre nervose di questo genere. (S. Matarese) CASI CLINICI Novembre 2004 F.B. 16 anni, menarca 15 anni, cicli di 40 gg, ipo, sangue scuro, dolorose per 6 mesi, successivamente amenorrea. Riferisce lento, ma costante aumento di peso. Peso attuale kg 65, altezza m 1,60. Soggetto ansioso, timido, insicuro, distensione addominale, stipsi, non pratica sport. Soggetto di tipo carbonico (metabolismo, connettivo) Viene eseguito esame ecografico: utero nella norma con endometrio di mm 4,5 di spessore, lineare, omogeneo. Le ovaie si presentano follicolari, con diametro massimo dei follicoli di mm 4, di normali dimensioni. FSH – LH – TSH - PROLATTINA – CORTISOLEMIA - ESTROGENI PROGESTERONE NELLA NORMA. TERAPIA 1) Dieta 2) Inuvital®: mezza busta al dì durante il pasto disciolto in acqua 3) Galium Heel®: 10 gtt al dì 4) G3®: 30 gtt al dì Inuvital®: mezza busta al dì al pasto disciolto in acqua. È un integratore dietetico a base di inulina, beta carotene, vitamina C, vitamina E, acido folico, vitamina B12, acido citrico e fruttosio ( questi ultimi come eccipienti ). Il nucleo centrale del prodotto è costituito dall’inulina, la fibra vegetale naturale costituita da unità di fruttosio tra loro legate per mezzo di atomi di ossigeno a formare una corta catena polisaccaridica. Questa fibra, non digeribile, presenta il più alto grado di idrosolubilità e con essa quindi, il più alto potere di rigonfiamento in presenza di acqua. Grazie a queste caratteristiche, l’ingestione di inulina è in grado di provocare un aumento della massa fecale e con esso, un ridotto tempo di transito intestinale. Inoltre l’inulina favorisce il riequilibrio del pH endoluminale, l’assorbimento del ferro e del calcio e modula il progredire del processo infiammatorio e degenerativo della mucosa intestinale. L’inulina inoltre è un alimento preferenziale per i batteri intestinali, in particolar modo per i bifidobatteri la cui aumentata presenza favorisce l’inibizione della crescita di ceppi batterici indesiderati od indesiderabili in eccessiva quantità. Il β-carotene, la vitamina C e la vitamina E hanno una spiccata attività antiossidante. L’acido folico e la vitamina B12 sono fondamentali per la crescita delle cellule. INUVITAL ©2001 Dipartimento Scientifico Guna S.r.l. Galium Heel®: 10 gtt. al dì Attivatore delle difese non specifiche dell’organismo specie nelle malattie croniche. Agisce da induttore di sistemi enzimatici disintossicanti intracellulari e sulla stimolazione del sistema della grande difesa favorendo così le rezioni di disintossicazione e di eliminazione, aumentando specialmente le funzioni del tessuto connettivo. Galium Heel® mediante la regolazione del terreno omotossico può ritardare le fasi neoplastiche o mantenerle stazionarie. (Ordinathio Antiomotoxica et Materia medica) G3®: 30 gtt al dì COMPOSIZIONE: Ovarium suis D8/D12/D30, Corpus luteum suis D8/D12/D30, Pulsatilla D6/D8/D30, Kalium Carbonicum 6CH/30CH. INDICAZIONI: Turbe funzionali del menarca, turbe funzionali della fase puberale. Amenorrea secondaria da stress, da diete incongrue, da eccessiva attività sportiva. Regolazione dell’ovulazione in donne con sindrome dell’ovaio policistico. Turbe mestruali da deficit di GnRh. Coadiuvante nella terapia dell’acne femminile. Ipertricosi nella policistosi ovarica. (Compendium Laboratori Guna) E' costituito da da due organoterapici e da due rimedi dell’omeopatia classica (un rimedio di fondo ed un rimedio costituzionale). Ovarium e Corpus Luteum, somministrati insieme, giocano un ruolo centrale di regolazione del feed-back ipofiso-ovarico, senza effetti collaterali e controindicazioni. La combinazione di Ovarium + Corpus Luteum (per la presenza nel primo di dosi infinitesimali di estrogeni e di progesterone e nel secondo di dosi infinitesimali di progesterone) può essere considerato come un’associazione estro-progestinica in diluizione omeopatica scalare, che trova indicazione in tutte le condizioni di ipofunzionalità ovarica o di disregolazione funzionale. Pulsatilla è il rimedio del biotipo femminile tipico della donna in età fertile, con carattere ciclotimico, affettività instabile, amante delle coccole. Pulsatilla è un rimedio della costituzione fosfo-sulfurica, in cui vi è prevalenza dell'ortosimpatico e della midollare surrenalica. La costituzione fosforica si manifesta con uno squilibrio neuro-vegetativo. Con Kalium carbonicum il prodotto G3® si rende utile non solo per la gestione ormonale ipofiso-ovarica del soggetto fosforico, ma anche per quella del soggetto carbonico. (Compendium Laboratori Guna) La paziente dopo 30 gg. riferisce un sanguinamento di lieve entità, ma che andrà aumentando dopo ogni ciclo fino alla normalità, con ritmo di 30 gg. La terapia è proseguita per 3 cicli. Attualmente mestrua spontaneamente. Giugno 2000 V.C. a. 22. Menarca 12 a. UM Gennaio 2000 Costituzione carbo – fosforica. Si presenta in sede ambulatoriale per amenorrea secondaria. Cicli precedenti: oligo. Dall’anamnesi familiare la madre risulta essere affetta da ipotiroidismo. EOG: neg. Es. ecografico pelvico: utero antiverso, regolare per dimensioni, ecostruttura e morfologia. Endometrio lineare, scarsamente rappresentato, di mm 5 di spessore. Ovaie di normali dimensioni ad ecostruttura multifollicolare. Ecografia tiroidea nella norma. La paziente riferisce di non gradire la pillola, in quanto già assunta in precedenza per ovaie policistiche, ma con notevole aumento di peso e formazione di cellulite. Le viene proposta la terapia omotossicologica, ben accettata. Hormeel S® gtt: 10 gtt x 3/die. Verso la fine di Agosto si ripresenta in ambulatorio riferendo assenza di ciclo. Viene sottoposta ad una nuova indagine ecografica dalla quale risulta una riduzione dei follicoli ovarici come quantità e dimensioni ed un lieve aumento dello spessore endometriale: mm 7. Poiché la paziente preme per la ricomparsa del ciclo a breve termine, viene variato il protocollo terapeutico con l’aggiunta di K2F® gtt: 10 gtt x 3/die, con il mantenimento dell’Hormeel S® a 10 gtt/die. Verso la fine di Settembre, la paziente comunica la comparsa di un ciclo accettabile come durata e quantità. Le viene tolto l’Hormeel S® e la si fa continuare con il K2F® 10 gtt x 3/die. I cicli successivamente divengono regolari per R.Q.D. Dal mese di Gennaio 2001, la paziente continua con una dose di mantenimento di K2F® (da lei stessa richiesta) di 10 gtt/die. Hormeel S® gtt grazie alla combinazione dei suoi singoli componenti, agisce stimolando delicatamente le ghiandole a secrezione interna, specialmente l’ipofisi, mediante la mobilizzazione degli ormoni tropici sulle ghiandole incretorie secondarie (gonadi, tiroide, surreni); inoltre agisce sul tessuto connettivo e può quindi venire usato nelle più svariate indicazioni, nelle quali si presenti il sospetto di disfunzioni ormonali. In base ai singoli componenti omeopatici di Hormeel S® si presentano le seguenti possibilità terapeutiche: nei disturbi funzionali del ciclo femminile; fenomeni di insufficienza delle ovaie e dell’ipofisi; amenorrea; dismenorrea; per la cura medica ausiliaria nella sterilità ed in caso di aborti abituali. (Ordinathio Antiomotoxica et Materia Medica) HORMEEL® • Senecio fuchsi D6 • Acidum nitricum D4 • Erigeron canadensis D3 Rimedi minerali • Viburnum opulus D3 • Pulsatilla D4 • Cyclamen D4 • Ignatia D6 • Thlaspi bursa pastoris D3 • Calcium carbonicum hahnemanni D8 Rimedi vegetali Rimedi animali • Aquilegia D4 • Cypripedium pubescens D8 • Majorana D4 • Moschus D6 • Sepia D4 • Nux moschata D6 AZIONE INDICAZIONI Stimolazione dell’ipofisi e mobilizzazione degli ormoni ipofisari a tropismo GONADICO, TIROIDEO, SURRENALICO Disturbi funzionali del ciclo. Regolazione e stimolazione dell’attività delle ghiandole endocrine IPOTALAMO CRF IPOFISI GONADOTROPINE GONADI ACTH SURRENALI MILZA CORTISOLO GANGLI LINFATICI TIMO Reproductive System MIDOLLO OSSEO K2F PSICHE PSICO P GLANDULA PINEALIS MELATONINA N HYPOTALAMUS SUIS HYPOPHISIS SUIS GLANDULA THYROIDEA SUIS GLANDULA THYMI SUIS E GLANDULA SUPRARENALIS SUIS PANKREAS SUIS OVARIUS MSUIS CORPUS LUTEUM SUIS I SOMA IMMU NO I E N P PSICHE Regolazione della sintesi degli ormoni timici (potenziamento immunitario) RIPROGRAMMAZIONE NEURO-ENDOCRINA Regolazione della risposta insulinemica (alterata in condizioni di stress) GL. PINEALIS SUIS GLANDULA THYMI SUIS PANKREAS SUIS MELATONINA HYPOTHALAMUS SUIS HYPOPHISIS SUIS GLANDULA SUPRARENALIS SUIS •Regolazione della sintesi di cortisolo e catecolamine (maggiore resistenza allo stress). •Regolazione della sintesi di ormoni sessuali K2F OVARIUM SUIS CORPUS LUTEUM SUIS GLANDULA THYREOIDEA SUIS Regolazione degli ormoni tiroidei (alterati in condizioni di stress) Regolazione della funzione gonadica femminile Giugno 2001 F.R. a.43 Parità: 0022 Menarca 11 a. Cicli successivi: oligo. Costituzione fosforica. Interventi : appendicectomia – 2 TC. Si presenta agli inizi del mese in ambulatorio per polimenorrea con mestruazioni abbondanti da tre cicli. Durante l’anamnesi riferisce anche dimagrimento (peso al controllo Kg 46, peso iniziale Kg 52), stanchezza e frequenti episodi di aritmia cardiaca. Le vengono prescritti esami ematologici da cui risulta: routine nella norma, K 3,4 (3,5 – 5 ) – FT3 3,54 (1,8 – 4,2) – FT4 1,31 (0,8 – 1,9) – TSH 3.81 (0,4 – 4 ). Ecografia Tiroide Tiroide asimmetrica per prevalenza volumetrica del lobo sinistro sul controlaterale. Presenza di tre formazioni nodulari nel lobo sinistro dei quali il maggiore di natura colloido-cistica presenta diametri di cm. 2 x 1, la seconda solida, ipoecogena ed in stretta adiacenza ad essa, una terza formazione solida di cm. 1, sempre ipoecogena. Viene eseguito agoaspirato con esito negativo. Ecografia Pelvica Utero antiverso, normoconformato. Miometrio ispessito anteriormente Endometrio in fase proliferativa, adeguato alla fase del ciclo, a margini regolari. IUD in sede. Ovaie di normali dimensioni, ad ecostruttura follicolare. Non versamento libero endopelvico. La paziente chiede nei limiti del possibile di non usare terapia allopatica e di non rimuovere lo IUD. La terapia proposta ed accettata è la seguente: Endocrinotox N° 11® gocce – 10 gtt x 3 die prima dei pasti Glonoin Homaccord N® gocce – 10 gtt. x 3 die al bisogno Hormeel S® gocce – 10 gtt. x 3 die Lachesis injeel® fiale – 1 f. alla settimana i.m. Galium Heel® gocce - 10 gtt. die. Indicazioni dei singoli farmaci Endocrinotox N° 11® gocce Indicato in tutti i disturbi derivanti dalle iperfunzioni subcliniche della tiroide, per l’endocrinotipo tiroideo, ovvero per metabolismo accelerato, ipertensione, iperidrosi, diarrea, insonnia, intolleranza al caldo, allergie e sovrastimolazione nervosa. (Vademecum Endocrinotox – Guna) Componenti: Iodum D12/D30: effetto generale sul metabolismo della tiroide. Ficus carica gemmae: effetto calmante in generale. Passiflora incarnata TM: effetto calmante in generale. Arsenum iodatum D9: iperfunzione della tiroide. Calcium fluoratum D12: indurimento della ghiandola tiroidea e delle ghiandole linfatiche. Fucus vesicolosus D15: a questa potenza ha un effetto calmante sul metabolismo. Badiaga D12/D15: effetto calmante sul metabolismo. Spongia D15: effetto calmante sul metabolismo. Kalium carbonicum D6: profondo effetto sulle disfunzioni della tiroide. Thyreoidea D15/D30: effetto calmante sul metabolismo. Pilocarpis D4: ipertiroidismo. Nux vomica D12: sovraccarico nervoso. Humulus lupulus TM: effetto calmante sul metabolismo. Bromum D9: regolazione neuro-endocrina in generale. Anacardium D9: nevrastenia. Phosphorus D12: attivo sul fegato e sulla regolazione neuro-endocrina. Ignatia D4: depressione nervosa. Zincum valerianicum D5: eccessiva stimolazione ed insonnia. Glonoin Homaccord N® gocce Indicato nella tachicardia, in particolare collegata ad un eccesso di secrezione da parte della tiroide. (Ordinathio Antiomotoxica et Materia Medica) Hormeel S® gocce Modulatore dell’asse neuro-endocrino, indicato nei disturbi funzionali del ciclo femminile e come trattamento ausiliario farmacologico della sterilità. (Ordinathio Antiomotoxica et Materia Medica). Lachesis injeel® fiale Preparato unitario a diluizione scalare (D6-D10-D30-D200): insofferenza al caldo del sole; sudorazione e sensazione di essere stati avvelenati; vampate calde con la sensazione che i vestiti siano stretti; lingua tremolante; faccia giallastra con vene rosse; angina tonsillare; lividi rosso bluastri; rimedio per le affezioni del lato sinistro; senso di globo. (Ordinathio Antiomotoxica et Materia Medica). Galium Heel® gocce Attivazione delle difese non specifiche dell’organismo, specie nelle malattie croniche, drenante connettivale. (Ordinathio Antiomotoxica et Materia Medica). Controllo ambulatoriale a distanza di un mese circa con il seguente risultato: scomparsa delle aritmie, arresto del calo ponderale con lieve aumento (Kg. 47), stanchezza solo saltuariamente ed in modo lieve, polimenorrea presente,ma con ciclo meno abbondante. Alla paziente si chiede di continuare lo schema terapeutico con l’aggiunta di Aroma dei Sistemi A.S. 24® gocce (Lab. Guna)– 15 gtt. x 2 die (Tonico Yang), prodotto a base di olii essenziali di issopo, timo, rosmarino, ginepro, dragoncello, con azione tonica generale, sia fisica che psichica, in particolare sul sistema nervoso ed è uno stimolante della funzione corticosurrenalica (non più in produzione). Agli inizi di Settembre si presenta al controllo ambulatoriale con esame ecografico pelvico che rispetto al precedente definisce l’ispessimento miometriale della parete anteriore come formazione miomatosa di cm. 3,9 x 3,5 di diametro ed alla tiroide con il nodulo di maggiori dimensioni diminuito: mm. 15 il maggior asse, rispetto ai 20 del precedente riscontro. La paziente riferice buone condizioni generali, scomparsi gli episodi di tachicardia e la sensazione di stanchezza. Peso aumentato: Kg. 50. Rimane la polimenorrea. La terapia viene variata con la riduzione dell’Hormeel S® gocce a 10 gtt/die (non viene tolto completamente dal protocollo terapeutico in quanto la riduzione del ciclo abbondante era stata ottenuta e la si desiderava mantenere), con l’aggiunta del K2F® gocce – 10 gtt x 3 die (medicinale indicato nelle turbe funzionali del ciclo mestruale; nella sindrome climaterica; nell’osteoporosi; nelle turbe dell’umore) e del nosode Myoma uteri injeel® fiale - 1 f. i.m. la settimana (i nosodi sono ricavati da parti del corpo o da prodotti del metabolismo dell’uomo e degli animali - anche viventi -da microrganismi e da virus, come anche da loro parti, da prodotti del metabolismo non più infetti o virulenti, secondo la tecnica omeopatica), con lo scopo di ridurre la formazione miomatosa. Al controllo ambulatoriale nella terza decade di Novembre, la paziente riferisce di non essersi presentata prima in quanto i cicli si sono normalizzati per ritmo e quantità, di non avvertire aritmie, senso di stanchezza scomparso, e di pesare Kg. 54. L’Endocrinotox 11® viene ridotto a 10 gtt. die, come pure il K2F® a 20 gtt. die. Il Lachesis injeel® ed Myoma uteri injeel® ad una f. ogni 15 giorni, mentre Hormeel S® a 10 gtt. die. Dall’esame ecografico tiroideo e pelvico eseguito nel mese di gennaio 2002 risulta una stazionarietà del mioma ed un lieve miglioramento dell’ecostruttura tiroidea. La paziente prosegue tuttora la terapia in buone condizioni psico-fisiche. Paziente P.D. a. 34 - Febbraio 2005 Si presenta in studio perchè da tre mesi le è comparso uno spotting che tende a persistere nonostante l’assunzione di 3 cp di Ugurol al dì negli ultimi 15 giorni. Le è stato proposto di rimuovere lo IUD e di assumere un E/P. Dopo esecuzione dell’ecografia pelvica che reperta la corretta posizione dello IUD, uno spessore endometriale di mm. 5 e l’aspetto follicolare delle ovaie, le viene proposta l’assunzione di Hormeel S® (30 gtt. al dì), terapia ben accettata dalla paziente. Dopo 7 giorni di terapia si ha la completa scomparsa dello spotting. Le viene consigliato di continuare con l’assunzione delle 30 gtt. al dì fino alla comparsa della mestruazione. A tuttora non ha più lamentato sanguinamento. B.A. a 42 Soggetto magro (Kg. 47) che dimostra più della sua età, cicli irregolari, abbondanti con perdita di capelli. Assunto Diane per un anno ottenendo la regolarizzazione del ciclo, ma anche l’aumento di perdita di capelli; lamenta inoltre calo ponderale e peggioramento dell’insuficienza venosa di cui soffriva. Lo stress era la causa di tutto il suo malessere: così le era stato riferito dall’ambulatorio ospedaliero in cui era seguita e l’assunzione della pillola (Diane) ad oltranza costituiva la terapia. In precedenza era stata tratta con corticosteroidi sistemici e polivitaminici, ottenedo solo ritenzione idrica ed aumento dei suoi problemi dentari. Dagli esami recentemente eseguiti risultava solo il cortisolo aumentato: 37 μg/dl ( 5-25 ). Costituzione di tipo sulfurico. Viene eseguita una ecografia pelvica con sonda TV: le ovaie di normali dimensioni presentano un aspetto follicolare (follicoli dal diametro max di mm. 5) nonostante l’assunzione dell’ E/P. Si dosa anche l’ACTH, esame non ancora eseguito, con il seguente risultato: pg/ml 60 (0-46). TERAPIA: Sospensione della pillola Hormeel S® 30 gtt. al dì Glandula suprarenalis suis injeel® con il seguente schema: 2 fiale la prima settimana 1 fiala la seconda settimana 1 fiala ogni 15 gg. 1 fiala al mese ©2002 Dipartimento Scientifico Guna © Dipartimento Scientifico Guna S.r.l. Dopo la 3.a fiala la paziente avvertiva un notevole miglioramento con arresto della caduta dei capelli prima della fine del secondo mese di terapia e regolarizzazione del ciclo. Controllo del cortisolo: 24,7 μg/dl. Sospensione di Hormeel S® al 6° mese. Continua tuttora con una fiala al mese di Glandula suprarenalis suis injeel®. G.M. a 45 Soggetta a ritenzione idrica, riferisce episodi sporadici di psoriasi, dolenzia annessiale dx, dispareunia e secrezioni vaginali biancastre che le provocano prurito e bruciore. Soggetto Sulfurico. Viene sottoposta ad esame ecografico pelvico in cui viene evidenziata in sede annessiale dx una formazione cistica semplice, liquida, anecogena di cm 4 x 3,5 di diametro. All’esplorazione vaginale si rileva una infezione verosimilmente sostenuta da candida. Terapia: Apis Homaccord® gocce (Ordinathio antiomotoxica et materia medica)10 gtt. x 3 al dì. Composizione: Apis mellifica con diluizioni D2 - D10 - D30 - D200 – D1000. Edemi molli e pallidi; infiammazioni con dolori brucianti. Apisinum D6 – D30. Forti infiammazioni edematose Scilla D2 – D10 - D30. Diuretico in casi di edemi Tartarus D2 – D10 – D30 – D200. Espettorazione, scrofulosi, orticaria, rosolia. Natur 1: 1 ovulo vaginale mattino e sera per 2 settimane. Proseguire la cura per altre 2 settimane, applicando 1 ovulo vaginale solamente la sera. Composizione: Calendula D4, Propolis D4, Vincetoxicum D6, Helonias dioica D6, Kreosotum D4, Hydrastis D6, Psorinum D10, Candida albicans D30. La sintomatologia vaginale scompare dopo la terapia. Le viene comunque consigliato di assumere come mantenimento un ovulo alla sera per 3 sere prima e dopo il ciclo. Dopo 3 mesi di distanza dall’assunzione di Apis Homaccord® viene ripetuta l’ecografia pelvica con reperto di negatività per cisti annessiali. Rivista a distanza di un anno ad un controllo ecografico risultato negativo per patologia annessiale, riferisce di non avere più avuto infezioni vaginali e di giovarsi di un sensibile calo per frequenza e durata delle ricadute di psoriasi (assume spontaneamente Apis alla comparsa della sintomatologia ). Grazie per l’attenzione