Cap. 7 L’atmosfera: saperi essenziali 7.1 Definizione Col termine atmosfera intendiamo l’involucro gassoso della Terra 7.2 Composizione atmosferica L’atmosfera della terra è un miscuglio di gas, vi predominano azoto (78%) e ossigeno (21%). Troviamo anche anidride carbonica e vapore acqueo e il pulviscolo atmosferico 7.3 Dimensioni dell’atmosfera La dimensione dell’atmosfera è di circa 3000 Km. 7.4 La stratificazione atmosferica L’atmosfera si divide in 1. Troposfera 2. Stratosfera 3. Mesosfera Fig.1 4. Ionosfera 5. Esosfera 7.4.1 Troposfera (fig. 1) La troposfera ha uno spessore variabile fra 8 km e 12 km. La troposfera è zona dell’atmosfera che fa parte della biosfera ed è la sede delle perturbazioni atmosferiche. 7.4.2. Stratosfera Si estende fino ad un’altezza di 50 km. Vi si trova l’ozono che forma una struttura, detta ozonosfera, che blocca i raggi ultravioletti del Sole molto pericolosi per gli esseri Fig.2 viventi. Nella zona più bassa sono presenti le correnti a getto venti le cui velocità superano i 90 km/h (fig. 2) 7.4.3 Mesosfera La mesosfera si estende fino agli 85 km di altezza; vi si osservano due fenomeni particolari: Fig. 3 1. le nubi nottilucenti (fig. 3) 2. le meteore (fig. 4) 7.4.5 Ionosfera La ionosfera ha la proprietà di riflettere le onde radio (fig. 5) e vi si manifestano le aurore polari (Fig. 6). 7.4.7 Esosfera Si estende fino ai confini dello spazio interplanetario. Fig.4 7.5 Pressione Per trovare la pressione dobbiamo tener conto sia del peso di un oggetto sia della superficie su cui poggia. La pressione è data dalla divisione fra il peso di un oggetto e la Fig. 5 sua superficie di appoggio (fig. 7). 7.6 La pressione atmosferica Si definisce “Pressione Atmosferica” la pressione esercitata dall’atmosfera sulla superficie terrestre. Fig. 6 7.6.2 Esperienza di Torricelli (fig. 8) Per misurare la pressione Evangelista Torricelli prese un recipiente contenente mercurio, poi riempì un tubo contenente Fig. 7 anch’esso del mercurio ed infine prese questo tubo, lo tappo con un dito, lo capovolse e lo immerse nel recipiente contenete mercurio. Fatto questo tolse il dito ed il mercurio fluì nella bacinella tuttavia ad un certo punto il processo si arrestò. A questo punto concluse che la pressione atmosferica è uguale Fig. 8 alla pressione esercitata da una colonna di mercurio alta 760 mm. 7.7 Unità di misura dell’atmosfera Nel sistema internazionale si usa il Pascal fig. 16) 7.7.4 Perché non ci schiacciamo? Su ogni centimetro quadrato agisce un peso di circa 1 kg, questo dovrebbe schiacciarci ma non succede perché? Perché i nostri fluidi si trovano alla stessa pressione e contrastano la pressione Fig.9 esterna (fig. 10). 7.8 Fattori che influenzano la pressione I fattori che influenzano la pressione atmosferica sono tre: altitudine, umidità e temperatura. Con l’altitudine abbiamo una diminuzione della pressione perché L’altezza della colonna d’aria sovrastante diminuisce. L’umidità atmosferica è dovuta alla presenza di vapore acqueo che pesa meno dei gas atmosferici e pertanto un’aria umida ha una pressione minore di un’aria secca. I corpi riscaldati aumentano di volume quindi un’aria fredda ha Fig. 10 una densità maggiore di un’aria calda perciò un’aria fredda ha una pressione maggiore di un’aria più calda. 7.8.1 Umidità dell’aria L’umidità è data dalla quantità di vapore acqueo presente nell’aria; questa quantità può essere espressa come umidità assoluta, cioè come quantità di vapore acqueo presente nell’unità di volume oppure come umidità relativa, cioè la percentuale di umidità presente rispetto alla quantità massima di vapore acqueo che l’aria può contenere. 7.9 Bassa e Alta pressione La pressione sulla Terra non è costane perché le condizioni di temperatura e umidità non sono costanti sul pianeta. Si ha una zone di Bassa Pressione ogni volta che in una data zona c’è una pressione più bassa di quella delle aree circostanti. Si ha una zona di Alta Pressione ogni volta che la pressione è più alta di quella delle zone circostanti (fig. 11). 7.10 Vento Nell’atmosfera si verificano delle correnti d’aria che vanno dalle zone di alta a quelle di bassa pressione (fig. 12). Diamo a questo movimento il nome di vento Fig. 11 7.11 Caratteristiche dei venti Fig. 12 Le caratteristiche dei venti sono due: direzione e velocità. La direzione Indica la provenienza del vento ha come riferimento la rosa dei venti (fig. 13); La velocità viene espressa in metri al secondo e si misura con gli anemometri (fig. 14) 7.12 La classificazione dei venti Fig. 13 I venti si dividono in costanti, periodici e variabili 7.12.1 I venti costanti I venti costanti sono venti che spirano sempre nella stessa direzione e sono: 1. I venti polari che spirano Dai poli verso il Circolo Polare 2. I venti occidentali spirano sempre dai tropici verso le zone temperate 3. Gli alisei che spirano dai tropici verso l’Equatore (fig. 15) Fig. 14 7.12.2 Venti periodici I venti periodici sono venti che invertono il senso in cui spirano nel corso delle stagioni o anche nel corso di una stessa giornata, a seguito di variazioni della pressione atmosferica locale, ne sono esempi i monsoni e le brezze. I monsoni (fig. 16) sono venti periodici che interessano il Fig. 15 Subcontinente Indiano spirano da terra verso mare in inverno (stagione secca) e da mare verso terra in estate (stagione umida). Le brezze cambiano di direzione fra pomeriggio e mattina nelle zone in cui sono presenti significative masse d’acqua. Durante il dì i venti spirano da mare verso terra (brezze di mare). Di notte la terra le correnti d’aria invertono il movimento precedente e si hanno le brezze di terra (figura sottostante) Fig. 16 7.12.3 Venti variabili (fig. 17) Fig. 17 I venti variabili sono venti che non sono sempre presenti in una data zona ma dipendono dal tempo atmosferico. Essi sono: 1. Scirocco, vento caldo che viene da sud –est 2. Bora, vento freddo che viene dai balcani 3. Tramontana, vento freddo che viene da nord 4. Maestrale, vento freddo che viene da nord-ovest 5. Libeccio, vento caldo che proviene da sud-est 6. Grecale, vento caldo che viene da est 7. Fhöhn, vento caldo (per compressione) e secco proveniente da nord che soffia nella Pianura Padana 7.13 le nuvole Le nuvole che generalmente formano sistemi nuvolosi sono una forma visibile di acqua, condensata nell'atmosfera. Le nuvole si muovono all'interno dell'atmosfera, ad altezze comprese fra 1 e 12 Km. 7.13.1 Nomenclatura delle nuvole Le nubi (fig. 18) vengono suddivise in base all’altezza a cui si formano Distinguiamo: 1. Nuvole alte Fig. 18 2. Nuvole medie 3. Nuvole basse 7.13.2 Nuvole alte (fig. 19) Cirri Cirrocumuli Sono nubi che si trovano dai 5 ai 13 Km di altezza e si dividono in: 1. Cirri 2. Cirrocumuli Fig. 19 Cirrostrati 3. Cirrostrati Possono coprire totalmente o parzialmente il cielo e possono anche creare una specie di alone intorno al sole. Fig. 20 altocumuli e altostrati 7.13.3 Nuvole medie (fig. 20) Si dividono in 1. Altocumuli: sono nubi medie che si presentano sotto Fig. 21 stratocumulo e cumulo forma di fiocchi globulari compatti . (Wikipedia) 2. Altostrati: sono nubi medie che possono essere anche molto spesse (Wikipedia). 7.13.4 Nuvole basse (fig. 21) La base di queste nuvole si estende in altezza da vicino alla superficie ai 3 Km. 1. Stratocumuli; sono nubi basse e scure; si presentano come ammassi tondeggianti, di colore grigio. (Wikipedia) 2. Strato: sono nubi molto basse e uniformi a sviluppo orizzontale, di colore variabile dal grigio scuro al quasi bianco. (Wikipedia) 7.13.5 Nubi a sviluppo verticale (fig. 22) Sono nubi che partendo anche da quote basse possono raggiungere altezze notevoli anche di 8 – 10 km; possono dare fenomeni atmosferici molto intensi. Si dividono in: 1) Cumuli: sono nubi a piccolo o medio sviluppo verticale, che si presenta come una piccola torre o cavolfiore; (Wikipedia) Fig. 22 Cumuli e cumulonembi 2) Cumulonembi: sono nubi ad elevato sviluppo verticale, che si possono estendere per tutta l'altezza della troposfera. 3) Nembostrati: sono nubi a grande sviluppo orizzontale, di colore grigiastro - nero, è la classica nube da maltempo. (Wikipedia). (fig. 23) Fig. 23 7.14 Le precipitazioni atmosferiche Si definisce precipitazione la fase del ciclo dell’acqua in cui si ha il passaggio dell’acqua dall’atmosfera al suolo. Possono essere di Fig. 24 due tipi; liquide e solide. 7.14.1 Le precipitazioni liquide (fig. 24) Le precipitazioni liquide avvengono sotto forma di pioggia, si verificano quando la temperatura dell’aria supera i 0°. 7.14.2 Precipitazioni nevose (fig. 36) Fig. 25 Le precipitazioni solide sono di due tipi la neve e la grandine. La neve si forma quando tutta la massa d’aria è sotto il punto di congelamento dell’acqua, in questo caso l’acqua può cristallizzare formando soffici cristalli di giaccio. 7.14.3 Grandine Per la grandine sono necessarie condizioni termiche speciali con nubi che presentano negli strati più bassi temperature superiori agli 0° mentre negli strati alti la temperature deve essere sotto lo zero. Nelle nubi che originano la grandine il singolo chicco di grandine percorre diverse volte la nube prima di precipitare ingrandendosi ogni volta prima di precipitare. (fig. 26) 7.15 Inquinamento atmosferico (Fig. 27) Qualunque contaminazione dell’aria che respiriamo viene definita inquinamento atmosferico, mentre gli agenti che la provocano sono detti inquinanti. (fonte ESA) 7.15.1 Cause dell’inquinamento atmosferico Le cause dell’inquinamento atmosferico sono rappresentate da: Fig. 26 1. I gas di scarico degli autoveicoli. 2. Gli scarichi da riscaldamento. 3. I fumi immessi dalle industrie . 7.15.2 Il ruolo dell’atmosfera per la vita Fig. 27 L’atmosfera svolge molte funzione senza le quali non potrebbe esistere la vita sulla Terra (fig. 28): 1) Ci scherma dai raggi U.V. (ultravioletti) del sole. 2) Grazie all’effetto serra mantiene una temperatura media di 15°. 3) Ci protegge dagli asteroidi le cui dimensioni non superano le decine di metri. 7.15.3 Le attività antropiche: Fig. 28 L’uomo sta provocando molti danni all’ambiente: 1. Sta immettendo nell’atmosfera gas che danneggiano la fascia di ozono che ci protegge dai raggi ultravioletti del sole. Fig. 29 2. Immette nell’atmosfera grandi quantità di CO2 che provocano un aumento della temperatura tramite l’effetto serra. 3. Inquina l’aria provocando le piogge acide. 7.15.4 Il buco dell’ozono La fascia di ozono che si trova nella stratosfera è intaccata da dei particolari tipi di gas provocando ai Poli il cosiddetto Buco dell’ozono (fig. 29). Per questo molte nazioni si sono riunite a Montreal dove hanno deciso di sospendere l’emissione di questi gas. 7.15.5 Effetto Serra L’anidride carbonica è la principale componente dei gas che causano il problema dell’effetto serra (fig. 30). Un eccesso di questo gas provocherebbe un grosso innalzamento Fig. 30 delle temperature con gravi conseguenze climatiche. Per questo motivo molte nazioni si sono ritrovate a Kyoto dove hanno firmato un protocollo con cui si impegneranno a diminuire le emissioni di CO2 Fig.31 7.15.6 Piogge acide (fig. 31) Le piogge acide sono provocate da sostanze inquinanti che reagendo con l’acqua formano acidi. Quando si hanno le piogge acide la vegetazione viene quasi distrutta (fig. 32). Fig. 32 7.16.7 Possibili soluzioni Per il buco dell’ozono è stato deciso di sospendere la produzione dei gas che lo danneggiano Riguardo l’effetto serra invece è stato deciso con il protocollo di Fig. 33 Kyoto di diminuire le emissioni di CO2 attraverso l’utilizzo di energie alternative Sole (Fig. 33) e vento (fig. 34) Fig. 34