Bagolaro - Liceo Vian

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BAGOLARO O SPACCASASSI
TIPO: Angiosperma
NOME SCIENTIFICO: Celtis australis
NOME COMUNE: Bagolaro o Spaccasassi
FAMIGLIA: Ulmaceae
ORIGINE: specie mediterranea, diffusa in Italia sia coltivata sia allo stato spontaneo.
DISTRIBUZIONE ED AMBIENTI: è una specie eurimediterranea con baricentro orientale, si estende
anche all'Europa meridionale, all'Africa settentrionale, alla Spagna e alla Francia meridionale; nei climi
supramediterranei, vive nella penisola balcanica e dall'Anatolia raggiunge il Kashmir.
DESCRIZIONE
È una specie eliofila, frugalissima, vive in ambienti aridi e su terreni calcarei, sassosi, dove le radici robuste
e ben sviluppate penetrano nelle fessure delle rocce favorendone lo sgretolamento: da qui il nome di
spaccasassi.
a) Portamento (Fig. 1): Può raggiungere i 25 m di altezza. Il tronco è abbastanza breve, robusto e
caratterizzato (in età adulta) da possenti nervature, con rami primari di notevoli dimensioni, mentre
quelli secondari tendono a essere penduli. La chioma è piuttosto densa, espansa, quasi perfettamente
tondeggiante.
b) Foglie (Fig. 2): Le foglie del bagolaro hanno un picciolo corto (5–15 mm) e una lamina quasi ellittica o
lanceolata (2–6 cm x 5–15 cm). Sono caratterizzate da un apice allungato e da base un po' asimmetrica.
La pagina superiore è più scura e ruvida.
c) Fiori (Fig. 3): Sono ermafroditi e unisessuali (maschili), compaiono con le foglie e sono riuniti in piccoli
grappoli (ogni fiore misura circa 2–3 mm). La fioritura avviene fra aprile e maggio.
d) Frutti(Fig. 4): Sono drupe subsferiche di circa 8–12 mm. Dapprima di colore giallo o grigio-verde chiaro,
con la maturazione divengono scure. Hanno un sapore dolciastro, ma la polpa è scarsa.
e) Semi (Fig. 5)
f) Corteccia (Fig. 6): È grigia, liscia per molto tempo e ricorda quella del faggio. È usata in tintoria e da
essa si estrae un pigmento giallo
PARTICOLARITA' ED USI: Viene utilizzato nelle alberature stradali e nei parchi cittadini, per la sua
resistenza all'inquinamento urbano e per la fitta ombra, nonostante i rischi per la pavimentazione stradale,
dovuti al fatto che il suo apparato radicale può svilupparsi in superficie.
Autore della scheda: Tanzini
Fig. 1:Portamento: DESCRIZIONE A
Fig. 2:Foglie: DESCRIZIONE B
Fig. 4:Frutti: DESCRIZIONE D
Fig. 5: Semi: DESCRIZIONE E
Fig. 3: Fiori: DESCRIZIONE C
Fig. 6: corteccia: DESCRIZIONE F
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