Chimica Fisica - Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Lezione n. 11 − − − − − Diagrammi p-x e TT-x Distillazione Azeotropi Liquidi parzialmente miscibili Grandezze d’eccesso 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Antonino Polimeno 2 Diagrammi p, T, x (1) - Un sistema bifasico bicomponente ha varianza due - Possiamo ottenere una relazione tra T, p e x1 - Possiamo razionalizzare il comportamento dei sistemi bifasici bicomponenti mediante diagrammi p-composizione e Tcomposizione Antonino Polimeno 3 Diagrammi p-composizione (1) - Per una soluzione ideale, dalla legge di Raoult p = p + ( p − p ) x1 * 2 y1 * 1 = p = * 2 * 1 1 * 1 xp * * p2 + ( p − p2 ) x1 * 1 * 2 * 2 p p * * p1 + ( p − p1 ) y1 Antonino Polimeno 4 * 1 p * 2 p Antonino Polimeno fissato 5 Diagrammi p-composizione (2) - Fissiamo la temperatura → diagramma p-x - La retta in diagonale rappresenta la tensione di vapore totale di una soluzione di composizione data (ascissa come x1); i punti sopra la retta sono fasi liquide, poichè la pressione è superiore alla tensione di vapore. - La curva rappresenta la tensione di vapore totale di una vapore di composizione data (ascissa come y1); i punti sotto la curva sono fasi vapore, poichè la pressione è inferiore alla tensione di vapore. - La zone compresa tra la retta e la curva rappresenta la coesistenza delle due fasi: l'ascissa in questo caso la frazione molare totale del componente 1 nel sistema, che indichiamo con z1. - La zona superiore, avendo fissato la temperatura, è a varianza 2; - quella intermedia è a varianza 1 - quella inferiore è a varianza 2. Antonino Polimeno 6 Antonino Polimeno 7 Regola della leva - Se indichiamo con nliq e nvap il numero di moli totali di soluzione e vapore, possiamo scrivere nz1 ≡ ( nliq + nvap ) z1 = nliq x1 + nvap y1 nliq ( x1 − z1 ) = nvap ( z1 − y1 ), lliq = x1 − z1 , lvap = z1 − y1 nliq lliq = nvaplvap Antonino Polimeno 8 Distillazione (1) - Il processo di distillazione si basa sull'idea che il componente più volatile di una soluzione è presente in proporzioni maggiori nel vapore che nella soluzione - Condensando il vapore sottratto al sistema si ottiene dunque una soluzione a diversa composizione, che è via via, ripetendo la procedura, più ricco nel componente più volatile. Antonino Polimeno 9 Distillazione (2) - Per l'interpretazione di questo tipo di processi si possono impiegare i diagrammi T-x, a pressione costante (di solito 1 atm) La zona del liquido è sotto la curva inferiore, che indica la temperatura di ebollizione La curva superiore indica la composizione di un vapore in equilibrio con un liquido ad una data temperatura Antonino Polimeno 10 Antonino Polimeno 11 Antonino Polimeno 12 Liquidi parzialmente miscibili (1) - Due liquidi parzialmente miscibili possono essere studiati in presenza e in assenza di fase vapore, dal punto di vista della regola delle fasi. - A basse frazioni molari del primo componente i due componenti si mescolano in presenza di fase vapore - Nella zona centrale si formano due fasi liquide a composizione costante (una più ricca in un componente e l'altra nell'altro) in equilibrio con una fase vapore; - Segue poi una zona in cui la fase liquida diviene nuovamente una sola. - Nella zona centrale, a causa della regola delle fasi, il sistema è monovariante (2 componenti e 3 fasi), quindi se si fissa la pressione totale le tensioni di vapore parziali dei due componenti restano le stesse. Antonino Polimeno 13 Antonino Polimeno 14 Liquidi parzialmente miscibili (2) - Diagrammi temperatura-composizione per soluzioni binarie mono o bifasiche di liquidi parzialmente miscibili, in assenza di fase vapore (cioè sotto la temperatura di ebollizione) - Nelle regioni di composizione dove i due liquidi non si mescolano, sono presenti due fasi (cioè due soluzioni liquide a diversa composizione) e quindi la varianza è 2; fissata la pressione, per ogni temperatura la composizione delle due fasi è determinata. - Se i due liquidi si mescolano completamente, si ha una sola fase, e quindi la varianza è 3: a pressione fissata, sia la temperatura che la composizione della fase possono essere variate liberamente. Antonino Polimeno 15 Liquidi parzialmente miscibili (3) - Diagramma temperatura-composizione per due componenti liquidi 1 e 2 in funzione di z2 (frazione molare totale di 2), a pressione fissata. Antonino Polimeno 16 Liquidi parzialmente miscibili (4) - Per una data temperatura, inferiore alla temperatura critica superiore Tc a basse concentrazioni del liquido 2 si ha un'unica fase, ricca in 1; Al crescere di z2 si giunge alla formazione di due fasi, una ricca in 1 (e in maggior quantità), ed una ricca in 2 (in tracce). Le due curve indicano la composizione delle due fasi ad ogni temperatura, e l'abbondanza relativa delle due fasi ad una temperatura è data dalla regola della leva nsol. di 2 in 1lsol. di 2 in 1 = nsol. di 1 in 2lsol. di 1 in 2 Antonino Polimeno 17 Liquidi parzialmente miscibili (5) - Al crescere di z2, la composizione delle due fasi non cambia, perchè per la regola delle fasi in presenza di due fasi la varianza è due (T e p sono fissate) - aumenta però l'abbondanza della seconda soluzione, ricca in 2; - Infine la quantità di 2 aggiunta è tale da portare alla scomparsa della soluzione ricca in 1 e alla presenza di un'unica soluzione ricca in 2. - Sopra la temperatura critica, i due liquidi sono completamente miscibili, e quindi la varianza è tre: anche a temperatura e pressione fissata, la composizione dell'unica soluzione può cambiare. - Temperatura critica inferiore /superiore → solo sotto/sopra Tc i liquidi sono completamente miscibili Antonino Polimeno 18 Soluzioni solido-liquido (1) Es. Soluzione di due componenti A e B quasi immiscibili in forma solida, e completamente mescolabili in Antonino forma liquida Polimeno 19 Soluzioni solido-liquido (2) - A temperatura elevata il sistema si presenta come una sola fase liquida, bicomponente (quindi a varianza 3: a pressione fissata e temperatura fissata la composizione può variare). - Scendendo con la temperatura, il sistema entra in una regione in cui sono presenti due fasi, con una soluzione e uno dei due componenti in forma solida, per esempio A - La soluzione ha una composizione indicata dal punto della curva relativa alla composizione totale data e l'ammontare relativo di liquido e solido è dato dalla regola della leva; continuando a scendere con la temperatura si giunge alla separazione dei due solidi. - Il punto a temperatura più bassa in cui coesistono la soluzione ed un solido si dice punto eutettico: una soluzione al punto autentico congela senza prima depositare in forma solida uno suoi componenti. Antonino Polimeno 20 Nomenclatura - Punto eutettico - temperatura minima di un diagramma T-x a cui il liquido coesiste con il solido Liquidus – curva sopra la quale non esiste una fase solida. Solidus – curva sotto la quale non esiste una fase liquida. Antonino Polimeno 21 Sistemi multi-componente - I sistemi tri-componenti (A+B+C) sono visualizzabili sotto forma di diagrammi ternari - Ogni vertice corrisponde ad una sostanza pura, es. A - Il lato opposto corrisponde ad una miscela delle altre due sostanze B+C - In un punto dato La frazione molare di A si ottiene dalla ‘distanza’ rispetto al lato opposto Antonino Polimeno 22 Grandezze di eccesso (1) - - Le proprietà termodinamiche delle soluzioni reali vengono espresse mediante le grandezze di eccesso che rappresentano la differenza tra l'energia libera, l'entalpia, l'entropia di mescolamento etc. della soluzione e la corrispondente funzione di mescolamento della soluzione ideale alla stessa composizione, temperatura e pressione. Per una generica grandezza estensiva X X = ∆ mix X − ∆ E Antonino Polimeno ideale mix X 23 Grandezze di eccesso (2) - L'entità delle grandezze di eccesso rappresenta il grado di deviazione dall'idealità di una soluzione - La definizione delle grandezze di eccesso in termini di opportune funzioni dei parametri di composizione, temperatura, pressione, dedotte a partire da modelli molecolari od inferite da osservazioni sperimentali, permettono di determinare modelli specifici delle soluzioni reali. - Uno dei modelli più utili è quello delle soluzioni regolari, per le quali si definiscono deviazioni dall'idealità dell'entalpia di eccesso, mentre si assume che l'entropia di eccesso sia nulla. H E = nβ RTx1 x2 SE = 0 Antonino Polimeno 24