Approccio integrato alle malattie dell’apparato locomotore Farmacologia omotossicologica 17 maggio 2012 FISIOforVET Bovisio Masciago (MB) Dr. Stefano Agostini ©2000 AIOT IL 1° PRINCIPIO DELLA FARMACOLOGIA OMOTOSSICOLOGICA IL PRINCIPIO DI BÜRGI SINERGISMO PREPARATI COMPOSTI COMPLEMENTARITA’ © 2003 A.I.O.T. COMPLETEZZA SINERGISMO: I rimedi si potenziano sinergicamente tra di loro. L’effetto globale è superiore alla sommatoria degli effetti dei singoli rimedi. Per esempio in Arnica comp., Aconitum esalta l’azione dei rimedi della fase vasale, modulando e tenendo sotto controllo la fase neurogena. COMPLEMENTARITA’: rimedi che da soli potrebbero avere un’azione troppo brutale, o al contrario essere poco efficaci, ecc., possono agire in maniera ottimale in presenza di altri rimedi che sostengono e complementarizzano la loro azione. COMPLETEZZA: I rimedi sono associati in maniera tale da coprire tutte le possibili patologie del tessuto o organo che si vuole interessare o tutti i possibili modi di esplicazione di un’alterazione patologica. Per esempio: Strophantin comp.: è sia inotropo che cronotropo, sia coronarodilatatore che euritmico, ecc. © 2003 A.I.O.T. • SINERGISMO • COMPLEMENTARITA’ • COMPLETEZZA Il composto -Heel è una COMPOSIZIONE IDEALE DI RIMEDI (MRP = Master Remedies Pattern) è cioè una “unità terapeutica” il cui effetto globale è differente e superiore alla sommatoria degli effetti terapeutici dei singoli componenti © 2003 A.I.O.T. IL 2° PRINCIPIO DELLA FARMACOLOGIA OMOTOSSICOLOGICA NELLA STRUTTURA OMEOFARMACOLOGICA DEI COMPOSTI OMOTOSSICOLOGICI E’ INSCRITTO IL CAMMINO ETIOPATOGENETICO DELLA MALATTIA PER CUI ESSI SONO INDICATI © Dipartimento Scientifico Guna S.p.a. Composizione di ARNICA COMP. –HEEL secondo Materia Medica Omeopatica ARNICA COMP. –HEEL è attivo su tutte le 6 fasi evolutive del processo infiammatorio ARNICA COMP. –HEEL è attivo su tutti i segni e sintomi dell’infiammazione Dopo una lesione acuta, l’infiammazione rappresenta la risposta biologicamente opportuna adottata dall’organismo per limitare il danno tissutale e per proteggersi nei confronti di ulteriori insulti. La lesione dei tessuti molli produce una risposta fisiologica non-specifica che attiva una serie precisa e definita di eventi pro-infiammatori Hertel J. The role of nonsteroidal anti-inflammatory drugs in the treatment of acute soft tissue injuries. J Athletic Training. 1997; 32(4):350-358. Fenomeno infiammatorio • • • • Cascata dell’acido arachidonico Attivazione del complemento Sintesi delle citochine Rilascio di bradichinine, istamina, serotonina • Richiamo e attivazione dei macrofagi • Liberazione dei fattori di crescita e quindi richiamo dei fibroblasti Un esempio di citochina pro-infiammatoria: IL-1 13 © Dipartimento Scientifico Guna S.p.a. - Dopo la risposta infiammatoria, si avvia il processo di guarigione. I tessuti lesi sono bonificati ad opera dei macrofagi e inizia il processo ricostruttivo (restitutio ad integrum). - Durante la bonifica ha inizio la fase di proliferazione riparatoria: i fibroblasti e i granulociti vengono richiamati per chemiotassi nel sito della lesione dai fattori di crescita e nuovo collagene viene prodotto per ricostituire il tessuto leso. I FANS o NSAIDs possono essere molto efficaci per il loro effetto analgesico e consentono di anticipare l’inizio della riabilitazione dalle lesioni muscolo-scheletriche acute1 o altre situazioni traumatiche ma sono frequentemente accompagnati da effetti collaterali che non devono essere trascurati nella gestione del paziente2 [1] Hackney RG. ABC of sports medicine. Nature, prevention, and management of injury in sport. BMJ. 1994;308(6940): 1356-1359. [2] Schneider C. Traumeel – an emerging option to nonsteroidal anti-inflammatory drugs in the management of acute musculoskeletal injuries. Review. International Journal of General Medicine. March 2011 , Volume 2011:4 Pages 225 234 DOI 10.2147/IJGM.S16709. Se inibiscono FANS Se inibiscono COX 1 e COX 2 Effetto gastrolesivo COX 2 Alterazioni cardiovascolari Alterazioni a livello renale (sino all’insufficienza d’organo) Aumento della produzione di leucotrieni da parte di 5-lipossigenasi (5LOX) perché l’inibizione delle COX rende disponibile acido arachidonico per 5-LOX Effetto gastrolesivo Effetto di broncocostrizione (asma da aspirina) Effetti collaterali dei FANS Effetti collaterali dei cortisonici • Glucoronizzazione epatica estremamente ridotta nel gatto • I FANS sono i medicinali maggiormente coinvolti in reazioni avverse nei cani • In caso di ipovolemia o ipotensione si ha insufficienza renale acuta e morte nei cani e nei gatti • Su 48 gatti con insufficienza renale acuta, in 21 la causa è stata la somministrazione di FANS (19 singola dose) • Gatti con insufficienza renale hanno elevati livelli di gastrina – ulcerazioni gastriche • FANS + corticosteroidi inducono grave tossicità gastrointestinale nei cani e nei gatti • Acetaminofene controindicato nel gatto Lascelles BD et al. Nonsteroidal antiu-inflammatory drugs in cats: a review. Vet Anaesth Analg. 2007 Jul; 34(4):228-50. Inoltre: FANS utilizzati nel trattamento delle lesioni acute dei tessuti molli ma è noto che i benefici a breve termine siano controbilanciati da una compromissione a lungo termine della struttura e delle funzioni dei tessuti lesi* [*] Hertel J. The role of nonsteroidal anti-inflammatory drugs in the treatment of acute soft tissue injuries. J Athletic Training. 1997; 32(4):350-358. O’Connor JP, Lysz T. Celecoxib, NSAIDs and the skeleton. Drugs Today. (Barc.) 2008;44(9):693-709. Cottrell J, O’Connor P. Effect of non-steroidal anti-inflammatory drugs on bone healing. Pharmaceuticals 2010, 3(5), 1668-1693 Dato che i FANS sono comunemente utilizzati per trattare il dolore e le lesioni scheletriche, il loro effetto sulla guarigione delle fratture è stato ampiamente indagato negli ultimi 35 anni • • • • • • • • • Ro, J.; Sudmann, E.; Marton, P.F. Effect of indomethacin on fracture healing in rats. Acta Orthop. 1976, 47, 588–599. Baratieri, A.; Deli, R. The effect on bone repair of aspirin cones placed in extraction sockets in dogs: A histopathologic study. J. Oral Pathol. 1979, 8, 198–206. Sudmann, E.; Dregelid, E.; Bessesen, A.; Morland, J. Inhibition of fracture healing by indomethacin in rats. Eur. J. Clin. Invest. 1979, 9, 333–339. Allen, H.L.; Wase, A.; Bear, W.T. Indomethacin and aspirin: Effect of nonsteroidal Antiinflammatory agents on the rate of fracture repair in the rat. Acta Orthop. 1980, 51, 595–600. Endo, K.; Sairyo, K.; Kornatsurbara, S.; Sasa, T.; Egawa, H.; Yonekura, D.; Adachi, K.; Ogawa, T. Cyclooxygenase-2 Inhibitor Inhibits the Fracture Healing. J. Physiol. Anthropol. Appl. Hum. Sci. 2002, 21, 235–238. Simon, A.M.; Manigrasso, M.B.; O'Connor, J.P. Cyclo-oxygenase 2 function is essential for bone fracture healing. J. Bone Miner. Res. 2002, 17, 963– 976. Endo, K.; Sairyo, K.; Komatsubara, S.; Sasa, T.; Egawa, H.; Ogawa, T.; Yonekura, D.; Murakami, R.; Yasui, N. Cyclooxygenase-2 inhibitor delays fracture healing in rats. Acta Orthop. 2005, 76, 470–474. Dimmen, S.; Engebretsen, L.; Nordsletten, L.; Madsen, J.E. Negative effects of parecoxib and indomethacin on tendon healing: An experimental study in rats. Knee Surg. Sports Traumatol. Arthrosc. 2009, 17, 835–839. O'Connor, J.P.; Capo, J.T.; Tan, V.; Cottrell, J.A.; Manigrasso, M.B.; Bontempo, N.; Parsons, J.R. A comparison of the effects of ibuprofen and rofecoxib on rabbit fibula osteotomy healing. Acta Orthop. 2009, 80, 597– 605. Questi studi hanno mostrato che la somministrazione di FANS non selettivi o selettivi per COX-2 possono danneggiare o ritardare la guarigione delle lesioni ossee e ridurre l’integrità meccanica dell’osso guarito Cause: • Limitazione migrazione di neutrofili e fagociti, attività dei fibroblasti ridotta, incompleta formazione di tessuto cicatriziale • Funzione di COX-2 essenziale per il differenziamento delle cellule mesenchimali • Controllo del dolore implica carico troppo anticipato (scarse evidenze scientifiche) • Prostaglandine COX-2 dipendenti promuovono l’angiogenesi • Leucotrieni impediscono corretta riparazione lesioni Cottrell J et al. Effect of Non-Steroidal Anti-Inflammatory Drugs on Bone Healing. Pharmaceuticals 2010, 3(5), 1668-1693 Anche per i corticosteroidi sono riportati in letteratura numerosi esempi di effetti collaterali,secondari soprattutto 1, 2 al loro uso protratto [1] Speed C, Hazleman B, Dalton S. Fast Facts: Soft Tissue Disorders. Second edition. Oxford: Health Press Limited, 2006. [2] Speed CA. Corticosteroid injections in tendon lesions. BMJ. 2001;323(7309):382-386. L’antinfiammatorio low-dose: un approccio differente alla bioregolazione della flogosi Inizialmente il processo infiammatorio è stato studiato soprattutto nella sua valenza patologica, indagandone primariamente i meccanismi biochimici ed intervenendo terapeuticamente attraverso il blocco dei fenomeni chimici e vasali dello stesso, successivamente l’infiammazione è stata interpretata come fenomeno principalmente immunitario, gli studi più recenti ci hanno permesso di conoscere i più intimi meccanismi neuro-immuno-endocrini che regolano l’innesco, lo sviluppo e la risoluzione dei complessi processi della flogosi Oggi è noto il ruolo giocato dalle sottopopolazioni linfocitarie sull’intero processo infiammatorio e di come esse, per il tramite delle citochine, guidino le fasi dell’infiammazione. Agire su questi intimi meccanismi bio-regolatori, alla base della conservazione o ripristino dell’omeostasi, può rappresentare la nuova frontiera della farmacologia antinfiammatoria Citochine Cellule produttrici Effetti principali Interleuchine (IL) Monociti, macrofagi Febbre (pirogeno endogeno), sonno, anoressia, infiammazione, espressione dei CD4 e rilascio di fattore tissutale da parte delle cellule endoteliali, attivazione dei linfociti, produzione di IL-6 e CSF IL-4 Cellule T, mast-cellule Induzione della maturazione delle cellule T e della generazione dei CTL, costimolazione della maturazione delle cellule B, sinergismo con l'IL-3 nella maturazione delle mastcellule, incremento della produzione di IgE e IgG4, induzione dell'espressione e del rilascio dei CD23, incremento dell’emissione del MHC di classe II sulle cellule B, switch da Th a Th2 IL-6 Monociti, fibroblasti, cellule T Pirogeno, induzione della crescita dei plasmocitomi e degli ibridomi, amplificazione della produzione di Ig, incremento dell’espressione del MHC di classe I sui fibroblasti, sinergismo con l'IL-2 nella produzione delle proteine di fase acuta da parte degli epatociti, sinergismo con l'IL-3 nella crescita delle cellule emopoietiche, induzione della differenziazione dei CTL IL-8 (chemochina) Monociti, cellule endoteliali, macrofagi alveolari, fibroblasti Induzione della chemiotassi e dell'attivazione dei neutrofili e delle cellule T IL-10 Cellule T, cellule B attivate, monociti Riduzione dell’espressione del MHC di classe II, inibizione dell'attivazione del MAC, riduzione della presentazione dell'antigene, stimolazione della proliferazione delle cellule B e della produzione di Ac, stimolazione delle mast-cellule, switch da Th a Th2 IL-1α, IL-1β Tumor Necrosis Factor (TNF) TNF-α (cachessina) Monociti, macrofagi Induzione dell'IL-1a, delle molecole di adesione e del MHC di classe I sulle cellule endoteliali, pirogeno, induzione del GM-CSF, effetto citotossico/citostatico, induzione della secrezione di IFN-γ Transforming Growth Factor (TGF) TGF-β Piastrine, placenta, rene, osso, cellule T e B Induzione della proliferazione dei fibroblasti; sintesi del collagene e della fibronectina; inibizione dei CTL, delle NK e delle LAK; inibizione della proliferazione delle cellule T e B; accellerazione della guarigione delle ferite e dell'angiogenesi Ac=anticorpi; CSF=colony-stimulating factor; CTL=linfociti T citotossici; G=granulociti; M=granulociti/macrofagi; LAK=cellule killer attivate dalle linfochine; MAC=complesso di attacco alla membrana; MHC=complesso maggiore di istocompatibilità;NK=cellule natural killer; Th=T helper. Una prospettiva molto moderna: La CRONOBIOLOGIA del processo infiammatorio Una prospettiva molto moderna: La CRONOBIOLOGIA del processo infiammatorio Arnica comp.-Heel, medicinale antinfiammatorio con microdosi (low-dose) di principi attivi, come dimostrano studi condotti in vitro, inibisce la sintesi di alcune citochine proinfiammatorie: - TNF-α - IL-1β - IL-8 Porozov S., Cahlon L., Weiser M., Branski D., Lider O., Oberbaum M. Inhibition of IL-1β and TNF-α secretion from resting and activated human immunocytes by the homeopathic medication Traumeel S. Clinical & Developmental Immunology. 2004; 11 (2): 143-149 • la secrezione di IL-1β è diminuita fino al 70%, sia nelle cellule a riposo che nelle cellule attivate • la secrezione di TNF-α si è ridotta fino al 65% nelle cellule in condizioni di riposo e fino al 54% nelle cellule attivate • la secrezione di IL-8 si è ridotta di oltre il 50% sia nelle cellule a riposo sia nelle cellule attivate Il medicinale antinfiammatorio con microdosi (low-dose) di principi attivi, come dimostrano studi condotti in vivo su modello animale, inibisce la sintesi di: - IL-6 L’edema autoematico è una infiammazione indotta sperimentalmente simile allo stravaso ematico di origine traumatica L’iniezione di 0,1 ml di sangue intero nella superficie plantare della zampa dei ratti provoca un gonfiore locale, il cui massimo sviluppo si raggiunge nelle ore seguenti con successiva diminuzione in progressione. L’aumento iniziale del volume della zampa dei soggetti nei quali è stata effettuata l’iniezione di 0,1 ml di Arnica comp. Heel® un’ora prima dell’induzione dell’edema, è stato altrettanto forte quanto quello del gruppo di controllo. Tuttavia il volume del piede trattato con Arnica comp. Heel® ha iniziato a diminuire già dopo due ore, mentre nel gruppo di controllo trattato con soluzione salina ha continuato ad aumentare per due ore. Lussignoli S., Bertani S., Metelmann H., Bellavite P., Conforti A. Effect of Traumeel S, a homeopathic formulation, on bloodinduced inflammation in rats. Complementary Therapies in Medicine. 1999; 7 (4):225-230. Trattamento Volume dell’edema % (media ± deviazione standard) Quantità di IL-6 % (media ± deviazione standard) Soluzione fisiologica 100 100 Arnica comp.-Heel 65,6 ± 11,8 ** (n=14) 55 ± 11,16** (n=4) Active combination 94,04 ± 20,92 (n=6) 64,8 ± 12,9* (n=4) n = numero di esperimenti *P<0,05; **P<0,01 (Test di Student) In linea di principio: l’inibizione delle citochine IL-1β, IL-6, IL-8, TNFα consente la modulazione sia del processo infiammatorio acuto, sia del processo infiammatorio cronico Modello dell’artrite adiuvante e modello dell’edema plantare indotto da carragenina Modello dell’artrite adiuvante E’ il modello dell’infiammazione cronica Modello dell’edema plantare indotto da carragenina E’ il modello dell’infiammazione acuta Conforti A., Bertani S., Chirumbolo S., Bellavite P., Metelmann H. Experimental studies on the antiinflammatory activity of a homeopathic preparation. Biomedical Therapy. 1997; XV (1): 28-31. Arnica comp.-Heel: • non interferisce con la produzione di anione superossido e con l’adesione delle piastrine • inibisce lo sviluppo dell’edema locale nell’artrite adiuvante indotta nel ratto (modello di infiammazione cronica) • riduce del 15% l’edema plantare da carragenina nel ratto (modello di infiammazione acuta). Questo risultato è del tutto analogo a quello che si ottiene somministrando una dose di acido acetilsalicilico pari a 30mg/kg nel medesimo modello sperimentale. Artrite reumatoide: STADIO 1: È presente un infiltrato di linfociti CD4+ e macrofagi, si notano macroscopicamente tumefazioni simmetriche, non c'è arrossamento, ci sono sintomi sistemici e noduli reumatoidi. In circolo si rileva aumento degli indici di flogosi e del fattore reumatoide STADIO 2: Si nota flogosi e proliferazione sinoviale ed endoteliale (neoangiogenesi e formazione del panno sinoviale), il versamento si vede in ecografia. Inoltre sono presenti erosione dell'osso, riassorbimento della cartilagine e rottura dei tendini. Le alterazioni ossee si vedono in radiologia e ancora meglio in ecografia. Da questo stadio l'iperplasia sinoviale è irreversibile. STADIO 3: Qui si rilevano deformazioni ossee, lussazioni e fibrosi evidenti. Arnica comp.-Heel, medicinale con microdosi (low-dose) di principi attivi, come dimostrano studi condotti in vivo su pazienti affetti da artrite reumatoide, attiva cloni di linfociti Th3 o Treg, i quali sintetizzano e liberano TGF-β, citochina con forte potere antinfiammatorio, che nel contempo è fattore di crescita e quindi favorisce i processi di riparazione della lesione Nella formulazione di Arnica comp.Heel, medicinale antinfiammatorio con microdosi (low-dose) di principi attivi figurano 2 componenti di origine minerale e 12 di origine vegetale. Di ognuno di essi si conoscono i principi attivi e la loro farmacodinamica In alcuni casi gli effetti terapeutici sono attribuibili a microdosi dei componenti attivi, in altri casi a dosi farmacologiche maggiori, non presenti nel medicinale low-dose Considerare quindi l’effetto del medicinale antinfiammatorio lowdose come la somma degli effetti farmacologici dei singoli componenti sarebbe stato azzardato e scientificamente scorretto Pertanto la farmacodinamica, l’efficacia clinica, la sicurezza d’uso di Arnica comp.-Heel sono comprovate da: studi sperimentali in vitro, studi sperimentali in vivo su modello animale, studi clinici controllati1,2,3,4,5 e monitoraggi sui pazienti dopo l’immissione in commercio6 [1] Oberbaum M., YanivI., Ben-Gal Y., Stein J., Ben-Zvi N., FreedmanL.S., Branski D. A randomized, controlled clinical trial of the homeopathic medication TRAUMEEL S in the treatment of chemotherapy-induced stomatitis in children undergoingstem cell transplantation. Cancer. 2001 Aug 1; 92 (3): 684-690. [2] Orizola A. J., Vargas F. The efficacy of Traumeel S versus Diclofenac and placebo ointment in tendinous pain in elite athletes: a randomized controlled trial. Med. Sci. Sports Med. Exercise. 2007; 39 (5, Suppl.): S79, abstract 858. [3] Schneider C., Klein P., Stolt P., Oberbaum M. A homeopathic ointment preparation compared with 1% Diclofenac gel for acute symptomatic treatment of tendinopathy. Explore. 2005; 1 (6): 446452. [4] Birnesser H., Oberbaum M., Klein P., Weiser M. The homeopathic preparation Traumeel S compared with NSAIDs for symptomatic treatment of epicondylitis. Journal of Muscoloskeletal Research. 2004; 8 (2-3): 119-128. [5] Singer S.R., Amit-Kohn M., Weiss W. et al. Efficacy of a homeopathic preparation in control of post-operative pain – A pilot clinical study. Acute Pain. 2007; 9: 7-12. [6] Arora S., Harris T.,Scherer C. Clinical safety of a homeopathicpreparation. Biomedical Therapy. 2000; XVIII (2): 222-225. Nell’acuto Nel cronicodegenerativo APPROCCIO TERAPEUTICO CON LOW DOSE S.K.A. ANTICORPI ANTI IL-1, IL-10 & TGF-β NEL TRATTAMENTO DEL PROCESSO INFIAMMATORIO (Queste citochine possono essere associate ad Arnica comp. –Heel) • Guna-Anti IL-1 4CH Fase di innesco • Guna-Interleukin-10 4CH Fase di risoluzione • Guna-TGF-β Fase di risoluzione e restitutio ad integrum © Dipartimento Scientifico Guna S.p.a. Concludendo Arnica comp.-Heel: • Riduce il dolore • Modula il processo infiammatorio • Avvia e sostiene i processi di riparazione • Agisce nell’infiammazione acuta e cronica • E’ privo di effetti collaterali Indicazioni di Arnica compositum Conseguenze di traumi, commozione cerebrale, fratture, lussazioni, contusioni, bruciature Edemi dei tessuti molli, post chirurgici e post traumatici, ematomi Processi infiammatori di diverso tipo e localizzazione come: flemmoni, ascessi, infiammazione del sacco anale, otite, fluor albus, dermatite, congiuntivite, mastite Processi degenerativi dell’apparato muscoloscheletrico CUPRUM HEEL® Tropismo per il Sistema nervoso (centrale e periferico) Modulazione dello stato algico peggiorato dal freddo Ammonium bromatum Agaricus Aconitum Colocynthis Gelsemium Chamomilla Tropismo per il Sistema Nervoso (centrale e periferico) Modulazione dello stato algico Dolore Atropinum sulfuricum Veratrum Spasmi e Dolore crampi Iperestesia nervosa Agaricus Tropismo per il SNC Chamomilla Modulazione degli stati di agitazione Passiflora incarnata Magnesium phosphoricum Cuprum sulfuricum Tropismo per la muscolatura liscia e striata Azione miorilassante © Dipartimento Scientifico Guna S.p.a. Cuprum-Heel è costituito da 11 componenti in low dose, 4 sostanze chimiche organiche – inorganiche e 7 rimedi vegetali Da: La Medicina Biologica aprile-giugno 2011 Da: La Medicina Biologica luglio-settembre 2011 Cuprum-Heel è un medicinale che agisce contemporaneamente come spasmolitico per la muscolatura liscia e come decontratturante della muscolatura striata I componenti di Cuprum-Heel agiscono con effetto spasmolitico – miorilassante sulla muscolatura liscia e striata: • dell’apparato digerente, • dell’apparato muscolare somatico, • dell’apparato respiratorio, • dell’apparato uro-genitale. Il medicinale ha anche una discreta azione ipno-induttrice e ansiolitica Per agire sullo spasmo viscerale è necessario agire sul parasimpatico, che è acetilcolinergico. Un medicinale spasmolitico deve essere un bloccante recettoriale dell'acetilcolina, cioè deve essere parasimpaticolitico, ovvero bloccante del recettore muscarinico. L'atropina è un bloccante del recettore muscarinico Compresenza di due sostanze che secondo la farmacologia convenzionale non potrebbero coesistere Solfato di atropina mantiene effetto spasmolitico in forma omeopatizzata (bloccante del recettore muscarinico) Agaricus (Amanita muscaria) in forma “ponderale” è spasmogeno, in forma omeopatizzata (ormesi) inverte il proprio effetto e diviene spasmolitico Da agonista del recettore muscarinico diviene antagonista Azione decontratturante sulla muscolatura striata Veratrum e Magnesium phosphoricum agiscono sul recettore nicotinico dell'acetilcolina (placca neuromuscolare) Veratrum inverte il proprio effetto (ormesi) in forma omeopatizzata Si comportano da antagonisti del recettore nicotinico Azione decontratturante sulla muscolatura striata – I 5 toxicon su considerati producono, in sintesi: a) aumento della contrazione tonica della muscolatura striata: Veratrum a., Fosfato di Magnesio, Gelsemium s.; b) aumento della contrazione tonica della muscolatura Liscia vascolare (Solfato di Rame, Amanita m.). – Poiché i 5 toxicon, in diluizione omeopatica bassa, Invertono l’effetto, la loro azione sinergica in CuprumHeel® produce: a) rilassamento muscolare somatico b) vasodilatazione arteriosa. Indicazioni di Cuprum-Heel Spasmi degli organi cavi con muscolatura liscia come stomaco, intestino, vescica biliare, utero e vie urinarie. Spasmi della muscolatura striata ZEEL® T • NADID D8 • COENZYM A D8 • NATRIUM OXALACETICUM D8 Ripristino dell’attività enzimatica del condrocita Ca t in a liz te za rm t o e r Or di i ga no “S t er uis a p ici ” • AC. α-LIPOICUM D8 • CARTILAGO SUIS D6 Rimedi unitari dell’Omeopatia Classica • RHUS TOX D2 • FUNICULUS UMB. SUIS D6 • EMBRYO TOT- SUIS D6 • PLACENTA SUIS D6 Induzione del processo di ristruttutazione cartilaginea • ARNICA D2 • DULCAMARA D3 • SYMPHITUM D6 • SANGUINARIA D4 Modulazione del processo infiammatorio acuto e cronico • SULFUR D6 © Dipartimento Scientifico Guna S.p.a. EFFETTI INDOTTI DA ZEEL SU CARTILAGINE BOVINA (IN VITRO) Cartilagine compromessa dall’azione destrutturante di enzimi proteolitici (jaluronidasi, metalloproteasi, collagenasi) Cartilagine al 6° giorno di incubazione con ZEEL © Dipartimento Scientifico Guna S.p.a. Da: Dossier Zeel T Risultati dello studio Zeel T: ha uno spiccato effetto antalgico Da: Dossier Zeel T La terapia della gonartrosi con Zeel T condotta per mezzo di iniezioni periarticolari è efficace Da: La Medicina Biologica Ottobre-dicembre 1999 Zeel T per via orale ha efficacia equivalente a Diclofenac nel trattamento della gonartrosi Da: La Medicina Biologica aprile-giugno 1997 Studio multicentrico randomizzato monocieco controllato 121 pazienti trattati, 114 sono stati inclusi nella valutazione statistica, 57 per ogni gruppo terapeutico Obiettivo: confronto tra l’efficacia terapeutica e la tollerabilità di Zeel versus Hyalart nella terapia di pazienti affetti da gonartrosi primaria Durata del trattamento: 5 settimane, 10 iniezioni di Zeel (2 ml due volte alla settimana per via intraarticolare), oppure 5 iniezioni di Hyalart (2 ml una volta alla settimana, per via intraarticolare) Parametri di valutazione: sensibilità soggettiva al dolore durante il movimento attivo dell’articolazione artrosica; valutazione generale della tollerabilità da parte dei pazienti Risultati: l’efficacia terapeutica di Zeel è equivalente a quella di Hyalart, sia nella terapia dei pazienti con dolori di lieve e media gravità, sia nei casi più gravi. Effetti collaterali si sono verificati in 6 casi nel gruppo Zeel e in 13 casi nel gruppo Hyalart. In entrambi i gruppi si trattava prevalentemente di sintomi di infiammazione o irritazione locale dopo l’iniezione intraarticolare © Dipartimento Scientifico Guna S.p.a. © Dipartimento Scientifico Guna S.p.a. Indicazioni di Zeel T Affezioni articolari, per esempio poliartrite, artrosi, periartrite scapolo-omerale, spondilartrosi, artrosi coxofemorale, displasia dell’anca, trattamento pre e post operatorio in ambito traumatologico Paralisi di Teckel, tendovaginite cronica GRAZIE DELL'ATTENZIONE