Liceo Scientico Paritario Ven. A. Luzzago - Brescia Classe 3A - Fisica - Anno Scolastico 2014/2015 - Prof. Simone Alghisi 1 Energia potenziale gravitazionale Abbiamo visto più volte che il lavoro fatto dalle forze non conservative (ad esempio l'attrito) corrisponde a una diminuzione dell'energia cinetica del corpo: W = ∆K , dove il lavoro e la variazione dell'energia cinetica ∆K sono negativi. É inoltre noto che il lavoro delle forze dissipative dipende dal cammino percorso durante uno spostamento. La forza gravitazionale, al contrario, è conservativa e ciò signica che anche il lavoro fatto dalla forza gravitazionale non dipende dal cammino percorso. Si può dimostrare che nel campo gravitazionale creato da una massa M , il lavoro per spostare una massa m dal punto P al punto Q del campo vale: (1.1) WP →Q = −GmM 1 1 − rP rQ , dove rP ed rQ indicano le distante dei punti P e Q dalla massa M . Dalla relazione (1.1) si ha (1.2) WP →Q = GmM 1 1 − rQ rP =− GmM GmM + . rP rQ Sappiamo inoltre che il lavoro corrisponde sempre ad una dierenza di energia: (1.3) WP →Q = −∆U = −(UQ − UP ) = UP − UQ . Dal confronto delle relazioni (1.2) e (1.3) si ha: UP = − GmM , rP UQ = − GmM . rQ Un sistema formato da due masse m e M poste a distanza r una dall'altra possiede energia potenziale gravitazionale U pari a U = −G mM . r Graco di U = − GmM r 2 U (J) r (m) 1 2 3 −2 −4 1 4 5 Il fatto che l'energia potenziale U sia negativa signica che esiste un legame tra le due masse m ed M e che per separarle portandole a distanza innita l'una dall'altra occorre fare un lavoro contro le forze del campo e quindi fornire dall'esterno una quantità di energia almeno uguale (in valore assoluto) a U . Possiamo quindi aermare che l'energia potenziale di un sistema di due masse m ed M poste a distanza r l'una dall'altra è energia di legame e rappresenta, in valore assoluto, il lavoro che si deve fornire al sistema per separare le due masse portandole a distanza innita l'una dall'altra: (1.4) Osservazione U = WP →∞ . Il movimento naturale delle masse nel campo indica la loro tendenza a raggiungere l'equilibrio nelle condizioni di minima energia potenziale. Consideriamo ora due masse, m e M . Supponiamo che la massa M sia ferma e che sia molto più grande della masse m (cioè, in simboli, M m) e che m si muova con velocità v . L'energia totale del sistema formato dalle due masse è 1 mM Utot = K + U = mv 2 − G , 2 r essendo r la distanza che separa M da m. Sappiamo che se una massa si sposta da un punto A ad un punto B del campo possiamo esprimere il lavoro in due modi diversi. • Il lavoro, poichè comporta uno spostamento, corrisponde a una variazione di energia cinetica del corpo: WA→B = ∆K = KB − KA . • Ricordando la relazione (1.3) si ha: WA→B = −∆U = UA − UB . Uguagliando le precedenti relazioni si ottiene: KB − KA = UA − UB , da cui KB + UB = KA + UA . In generale l'energia meccanica totale (cioè energia cinetica e potenziale) si conserva se il sistema è isolato. Per tale motivo si dice in genere che un campo di questo tipo è conservativo. Dividendo l'energia potenziale gravitazionale U per la massa m si ottiene una nuova grandezza, detta potenziale (indicato con V ), che non dipende dalla singola massa m e dipende solo dal campo. Possiamo aermare che il potenziale corrisponde all'energia potenziale che assume la massa di 1 kg in quel punto del campo: (1.5) Osservazione V= GM . r Come l'energia, anche il potenziale è una grandezza scalare. Esso si misura in J/kg cioè m2 s−2 (che corrisponde alle dimensioni di una velocità al quadrato). L'energia potenziale è una caratteristica del sistema formato dalle due masse, mentre il potenziale è una caratteritica dei singoli punti del campo. (1.6) Osservazione 2