Progetto Lauree Scientifiche – Fisica – Roma La Sapienza Laboratorio di oscillazioni Contenuti dei pomeriggi di laboratorio (si danno indicazioni per una serie ottimale di 5 pomeriggi, che possono ove necessario essere ridotti) 1. Comprensione e misura del periodo e della frequenza di un fenomeno periodico. 2. Osservazioni delle oscillazioni di un pendolo e di una massa appesa ad una molla. Analogie e differenze. 3. Studio del fenomeno della risonanza attraverso le oscillazioni di un carrellino agganciato a molle e stimolato da una eccitazione periodica. 4. Pendoli accoppiati. 5. Analisi di un sistema di due oscillatori accoppiati. Scoperta dei modi normali. Agganci e sviluppi: • La matematica degli oscillatori: funzioni trigonometriche e loro proprietà. • Acustica: risonanza, battimenti, suoni puri e suoni caotici • L’oscillatore come paradigma dei sistemi dinamici in prossimità dell’equilibrio. • I modi normali e la meccanica quantistica. • le oscillazioni nella fisica di frontiera: le oscillazioni dei neutrini Considerazioni generali: Nell’ipotesi che non sia disponibile una strumentazione completa per ogni banco di misura (al limite che sia disponibile un solo esemplare di ogni dispositivo) è estremamente importante identificare una parte osservativa (in cui tutti gli studenti osservano la stessa dimostrazione) ed una parte interattiva, che può andare dalla raccolta indipendente dei dati durante l’osservazione comune dello stesso esperimento, alla disponibilità a rotazione del dispositivo per piccoli gruppi, alla elaborazione autonoma delle misure. E’ necessario che entrambi i momenti conducano ad elementi di elaborazione individuale (relazioni o questionari) con eventuale valutazione. 1 e 2: trigonometria e oscillazioni Trigonometria: relazione tra angoli ed archi. Stima di angoli in radianti. Seno e coseno come coordinate di un punto su una circonferenza. Moto armonico come proiezione del moto circolare uniforme. Oscillazioni di una molla Oscillazioni di un pendolo Dipendenza del periodo dalla lunghezza Piccole oscillazioni e piccoli angoli Indipendenza del periodo dalla massa (e limiti dell’approssimazione) strumenti: piccola piattaforma rotante, fili, righelli e goniometro, pendolo a lunghezza variabile, masse di piombo, cronometro strumenti opzionali: possibilità di visualizzare il moto oscillatorio (Vscope, PhysLab) uso di un motorino per far ruotare la piattaforma o per tirare un filo arrotolato. moto rotatorio e moto lineare alternato: motorino per rendere persistente l’oscillazione di una molla. misure: Stime di periodi e frequenze: quanto dura una oscillazione? quante volte in un certo tempo? come migliorare le misure: incertezze, errori etc. costante elastica delle molle (con alcune delle molle che si useranno successivamente) misura statica: allungamento con masse diverse misura dinamica: misura del periodo delle oscillazioni col cronometro dalla legge oraria attraverso il sensore di posizione isocronismo del pendolo col cronometro, periodo con masse diverse col cronometro, periodo con angoli diversi col sensore di posizione, raccogliere dati per qualche minuto partendo da un angolo di 20-30 gradi: 1. attenuazione esponenziale dell’oscillazione 2. variazione del periodo con l’angolo 3. estrapolazione del periodo per angolo tendente a zero 4. confronto col periodo teorico alfabetizzazione informatica: uso di un foglio excel per i calcoli trigonometrici; grafici di funzioni sinusoidali, gradi e radianti, piccoli angoli... 3: risonanza Misura della risposta in funzione della frequenza. strumenti: binario a basso attrito e carrellini (almeno due), molle, motore a frequenza variabile, cronometro strumento opzionale: dispositivo per la visualizzazione on-line dei movimenti dei carrellini misure: taratura della frequenza del motore in funzione della tensione applicata determinazione della frequenza propria dell’oscillatore determinazione dell’ampiezza e della fase al variare della frequenza. osservazioni qualitative e misure quantitative curva di risonanza per l’ampiezza e per la fase. 4 e 5: oscillatori accoppiati analisi di due pendoli accoppiati (4) analisi di due carrellini accoppiati (5) i modi normali come oscillazioni periodiche pure determinazione delle frequenza dei modi normali osservazione del trasferimento dell’oscillazione da un oscillatore all’altro confronto tra le 4 frequenze osservate " # "1 " + "1 "m = 2 ," p = 2 2 2 ! qui la componente di elaborazione dei dati è importante: con le misure di frequenza e le formule di prostaferesi, per qualunque condizione iniziale la legge oraria può essere ricostruita e confrontata con i dati sperimentali in maniera via via più sofisticata con una discreta padronanza di un foglio elettronico. 4: pendoli accoppiati strumenti: sostegno con pendoli (almeno 3) di lunghezza variabile, accoppiati tramite la torsione del filo di sostegno in questo caso la visualizzazione del moto è abbastanza importante. nel caso non siano disponibili sistemi on-line, è necessario realizzare sistemi semplici (aste graduate, traguardi, cronometro ecc.) per misure semiquantitative. Tuttavia, a causa del debole accoppiamento, sarà difficile stimare la differenza delle frequenze dei modi normali senza visualizzazioni on-line. 5: carrellini accoppiati strumenti: due carrellini, molle, rotaia a basso attrito in questo caso, a causa delle sensibili differenze tra le frequenze proprie, la visualizzazione (ovviamente utile) non è strettamente necessaria. Le frequenze possono essere misurate col cronometro