Caso:
UNA PERSONA TRANQUILLA
La paziente è una donna di 32 anni, si presenta orientata nello spazio e nel
tempo, è vestita in modo informale ma comunque ordinato, senza un filo di
trucco. Lavora come cassiera e aiuto commessa in un piccolo negozio di
alimentari. Ha conseguito un diploma professionale da estetista, è nubile e
ha un fratello di poco più giovane di lei. Vive attualmente con i propri
genitori, pur avendo una casa a lei intestata e del tutto pronta per essere
abitata dal momento che non sopporta di andare a starci “finché non è
perfetta”. Il fatto di non riuscire a trasferirsi nella nuova casa è uno dei suoi
motivi di malessere e le sta causando diversi conflitti con i genitori, nonché
sensi di colpa. La sua paura maggiore è infatti che, se l’abitazione non è
totalmente a posto, il padre potrebbe dovervi ancora entrare per fare dei
piccoli lavori e quindi lasciare sporco o polvere. La paziente parla inoltre di
una continua ricerca di perfezionismo che la pervade e che la fa sentire
sempre inadeguata e “fuori posto” nei contesti sociali di tipo lavorativo e
famigliari, nei quali sente di “non saper mai cosa dire”, sensazione che non
prova invece quando è con gli amici. In linea generale, quindi il problema
principale lamentato dalla paziente è quella che definisce un’”ossessione
per la pulizia”, che la obbliga a perdere molto tempo quotidianamente a
pulire la sua stanza, pena forti sentimenti di colpa, e a dover portare avanti
rituali che giudica assurdi e che le causano disagio.
Ad esempio, quando è al lavoro, non sopporta di appendere il proprio
cappotto di fianco a quello dei colleghi per paura che possa contaminarsi
con eventuali capelli o peli di animali domestici. Analogamente, sente
l’esigenza di tenere sempre “sigillato” il pacchetto di sigarette per paura
che si sporchi in borsa, sentendosi in imbarazzo quando si trova a dover
offrire una sigaretta.
Alla domanda su come si senta in quei momenti, afferma che è un po’
infastidita se qualcuno fa osservazioni sui suoi comportamenti ma che
comunque rimane composta perché “è una persona tranquilla e non si
arrabbia mai”.
Lamenta inoltre una pervasiva sensazione di malessere che consta in
linea generale di vissuti depressivi e ansiosi che avverte da circa un anno,
e che la rende più lenta e svogliata sul lavoro e in alcune occasioni
(massimo due in ogni episodio) l’ha portata a dormire per tutto il giorno.
Questo stato di cose, che le causa tensioni sul lavoro con le colleghe
infastidite dalle sue inadempienze, sarebbe esordito dopo un periodo di
bulimia iniziato circa tre anni fa e durato per due anni, nel quale la
paziente si abbuffava quando era da sola in casa e si procurava poi il
vomito.
Il disturbo alimentare è in seguito rientrato dopo che la paziente ha portato avanti
per circa un anno un percorso che constava di incontri con uno psicoterapeuta e
psicoterapia di gruppo monosettimanali affiancati a cura psicofarmacologica,
continuata per tre anni e smessa in accordo con i curanti. Attualmente il suo
rapporto col cibo è adeguato.
La paziente afferma che le difficoltà psicologiche sembrano essere presenti,
seppur in forme diverse ed attenuate, sin dall’infanzia, epoca in cui si
manifestavano attraverso estrema timidezza e difficoltà nello stringere amicizie. Da
bambina aveva infatti una sola “migliore amica” con la quale tendeva a vivere un
rapporto molto chiuso e simbiotico, venendo poi presa in giro dagli altri bambini.
Sin da piccola, riferisce di essersi sempre sentita “diversa”, brutta e inadeguata
rispetto agli altri. Tale chiusura relazionale della paziente aveva anche allertato gli
insegnanti, i quali avevano consigliato ai genitori di far intraprendere alla figlia una
psicoterapia. Ciò avvenne, in proposito ella afferma che all’epoca non
comprendeva i motivi dei colloqui con la psicologa, e col tempo i contatti
interpersonali sono migliorati. La paziente riferisce ora di avere una compagnia di
amici, anche se non sente di potersi confidare con nessuno di loro e non ama
invitarli nella propria stanza, che sente come “il suo spazio” e che non vuole
“invasa” da altri, per paura che scorgano le sue cose intime. Ha attualmente
frequentazioni sentimentali occasionali e ha avuto in passato diverse relazioni
durature e una convivenza, solitamente da lei stesse terminate a causa di
sentimenti di insoddisfazione e incompatibilità con i partner. Riporta diversi episodi
in cui gli ex compagni le hanno mancato di rispetto o si sono comportati anche in
modo violento verso di lei.
A tal proposito, descrive una modalità relazionale per la quale non si
scontrava mai apertamente con loro, in quanto è “una persona tranquilla e
non ama litigare” ma semplicemente se ne distaccava e perdeva
interesse.
Il fratello della paziente ha frequentato con lei la scuola per estetista e
lavora come parrucchiere in un centro commerciale. Svariate volte i due
hanno parlato di aprire un’attività insieme, ma hanno sempre poi desistito
poiché “non sono persone molto ambiziose” e anche i genitori non li hanno
mai spronati. Allo stesso modo racconta che avrebbe voluto proseguire gli
studi poiché appassionata di chimica ma che i suoi l’avrebbero
disincentivata consigliandole invece di trovarsi al più presto un lavoro.
Nonostante ciò, definisce i genitori persone estremamente comprensive e
supportive.
La paziente non ha patologie fisiche di rilievo, afferma di non assumere
alcun tipo di sostanza stupefacente e di bere alcool solo occasionalmente
quando va in discoteca con gli amici.
CASO:
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
UNA PERSONA TRANQUILLA
SINTOMI presenti da circa 10 anni:
•pensieri ossessivi riguardanti la pulizia
•impulso a pulire quotidianamente ogni più
remoto angolo della sua stanza
UNA PERSONA TRANQUILLA
SINTOMI in anamnesi ora non più presenti:
•eccessiva paura di ingrassare
•abbuffate
•condotte di eliminazione
•chiusura relazionale durante l’infanzia e la
prima adolescenza
UNA PERSONA TRANQUILLA
SINTOMI presenti da 1 anno:
• vissuti depressivi
• ansia
• irritabilità
UNA PERSONA TRANQUILLA
ripercussioni sulla vita relazionale:
•
•
tensioni in famiglia per il suo rifiuto di
trasferirsi nella casa nuova
disagio connesso al fatto di vivere ancora
con i genitori
ripercussioni sulla vita professionale:
• lentezza e scarsa motivazione sul lavoro
• attriti con le colleghe che si lamentano per i
suoi ritardi nelle consegne
UNA PERSONA TRANQUILLA
DIAGNOSI RICEVUTE:
• Bulimia Nervosa con condotte di eliminazione
UNA PERSONA TRANQUILLA
SOLUZIONI TENTATE:
• percorso di 1 anno per il DCA composto da:
 incontri con uno psicoterapeuta
 psicoterapia di gruppo monosettimanale
 terapie psicofarmacologica (per 3 anni)
UNA PERSONA TRANQUILLA
Alla luce delle informazioni di cui siamo in
possesso, cerchiamo di capire …
Come funziona la paziente e
che quadri diagnostici si
possono ipotizzare?
UNA PERSONA TRANQUILLA
Riassumiamo i sintomi principali:
• preoccupazioni eccessive
• impulsi riconosciuti come irragionevoli
• scarsa motivazione
• ripercussioni sulla sfera lavorativa e
sociale
UNA PERSONA TRANQUILLA
Ora valutiamo i diversi
punti dell’esame psichico
…
Esame psichico
personalità premorbosa
stato mentale
aspetto e
comportam
ento
eloquio e
ideazione
umore
pensieri e
convinzioni
esperienze
e
percezioni
stato
cognitivo
insight
UNA PERSONA TRANQUILLA
Nella clinica esiste
una differenza
sostanziale tra…
ANSIA
L’anticipazione apprensiva di un pericolo o di
un evento negativo futuri, accompagnata da
sentimenti di disforia o da sintomi fisici di
tensione.
PAURA
Reazione emotiva e fisiologica sgradevole
verso fonti riconosciute di pericolo, diversa
dall’ansia
PANICO
Periodi delimitati a insorgenza improvvisa, di
intensa apprensione, paura, o terrore, spesso
associati con sentimenti di morte imminente.
OSSESSIONE
idee, pensieri, impulsi o immagini persistenti, vissute come
intrusive e inappropriate, e causano ansia o disagio
marcati.
NB: ≠ del delirio, il paziente riconosce che sono prodotte dalla
sua mente e non vengono imposte dall’esterno (come invece
nell’inserzione del pensiero
COMPULSIONE
Tutto ciò che la persona attua (azioni e anche
pensieri) per sopprimere le ossessioni e il carico di
angoscia che ad esse si accompagna
Quindi ciò che fa la differenza…
NON è
che si tratti di pensieri o azioni
MA è
La funzione svolta nei confronti dell’ansia:
 l’ossessione la innalza
la compulsione la diminuisce
Esame psichico
È possibile che il paziente non
conosca l’esatto significato di
questi termini, perciò è
fondamentale indagarli in
modo accurato!
Esame psichico
È possibile fare alcune
DOMANDE SPECIFICHE, che
servono per verificare se il
paziente si riferisce a una
situazione di ansia, a paure e al
panico …
Esame psichico
OSSESSIONI
•
è mai stato infastidito da pensieri che non avevano
alcun senso e le venivano in mente anche quando
cercava di non averli?
•
nella media, qual è il periodo più lungo di ore
consecutive di veglia per giorno nel quale è
completamente libero dai pensieri ossessivi?
•
quanto i suoi pensieri ossessivi interferiscono con il
funzionamento della sua vita sociale o lavorativa (o
con il suo ruolo)?
Esame psichico
COMPULSIONI
• Quando lei ha avuto questi pensieri, ha cercato con
forza di cacciarli dalla sua mente?
• Che cosa ha cercato di fare?
• Quanto tempo passa in comportamenti compulsivi?
• Quanto tempo in più le occorre rispetto alla
maggioranza delle persone per completare le attività
di routine a causa dei suoi rituali?
Esame psichico
ANSIA
• Si considera una persona ansiosa?
• Ci sono delle cose in particolare che la
preoccupano?
• Si è mai sentito ansioso per periodi
prolungati?
Esame psichico
ANSIA
• Ha dei momenti privi di ansia?
• Mi descrive come si sente quando ha
l’ansia? Con quale frequenza avverte
queste sensazioni?
• Quanto sono gravi?
• Avvengono solo in certe situazioni?
Esame psichico
ANSIA E PREOCCUPAZIONE
• con quale frequenza si preoccupa per …
• si preoccupa anche se le cose vanno
bene?
• quanta ansia e tensione le produce la
preoccupazione?
Esame psichico
ANSIA E PREOCCUPAZIONE
• si è molto preoccupato durante il …
(periodo)?
• che cosa prova quando è preoccupato?
• questi pensieri spiacevoli continuano a
girarle per la testa?
Esame psichico
ANSIA E PREOCCUPAZIONE
• si preoccupa più del normale per un dato
problema?
• che cosa accade quando cerca di spostare
l’attenzione su qualcosa d’altro?
• trova difficile smettere di preoccuparsi?
Esame psichico
ANSIA E PREOCCUPAZIONE
• La preoccupazione per … è difficile da controllare
al punto che le viene in mente anche quando
tenta di occuparsi di altro?
• Riesce a scacciare questi pensieri guardando la
TV, leggendo un libro o pensando a qualcosa di
piacevole?
Esame psichico
PAURA
• Ci sono delle cose specifiche che la
spaventano?
• Ha sempre avuto paura di queste cose
oppure è successo qualcosa che l’ha
spaventata?
• C’è qualcosa che la rassicura e le permette di
affrontarle?
Esame psichico
PAURA
• Come reagisce quando si trova davanti la
cosa che la spaventa?
• Le capita mai di cambiare programmi per
evitarla?
• Quanto la disturba o le è di impedimento
questa paura?
• In che modo influenza la sua vita?
Esame psichico
PANICO
• Ha avuto episodi di forte ansia o attacchi di
panico durante il periodo … Spesso le
persone quando sono ansiose o in crisi di
panico si sentono impaurite: presentano
tachicardia o cominciano a tremare o sudare
o hanno difficoltà di respiro. Ha avuto delle
sensazioni simili? Le può descrivere?
Esame psichico
PANICO
•
•
•
•
•
Cosa ha pensato?
Quanto sono durate queste sensazioni?
Come ha reagito?
Era la prima volta che le capitava?
La sua vita è cambiata in qualche modo
dall’episodio?
Esame psichico
PANICO
• Ha dovuto cambiare le sue abitudini?
• È preoccupato dal fatto che possa ricapitare?
• Ci sono situazioni particolari in cui si sente più
“a rischio”?
• C’è qualcosa che la rassicura?
Esame psichico
IMPORTANTE
Attenzione a non far corrispondere il
sintomo con la sindrome, per cui un
paziente che dichiara di avere
l’ansia è considerato un paziente
con un disturbo d’ansia!!!
UNA PERSONA TRANQUILLA
Dall’esame
psichico alla
classificazione…
UNA PERSONA TRANQUILLA
I sintomi ci portano a valutare 3 categorie
diagnostiche:
DISTURBI DELL’UMORE
DISTURBI DI PERSONALITA’
DISTURBO DEL COMPORTAMENTO
ALIMENTARE (DIAGNOSI PRESENTE IN
ANAMNESI)
DISTURBI D’ANSIA
DIAGNOSI CON IL DSM-IV-TR
UNA PERSONA TRANQUILLA
Procediamo per
esclusione …
UNA PERSONA TRANQUILLA
DISTURBI DELL’UMORE
La paziente presenta dei sintomi che
rientrano nello spettro dei Disturbi
dell’Umore:
•
•
•
•
IRRITABILITÀ
TRISTEZZA
SVOGLIATEZZA SUL LAVORO
LENTEZZA SUL LAVORO
UNA PERSONA TRANQUILLA
MA
• il quadro clinico non è abbastanza grave
• non sono presenti dati come
• non ci sono altri dati relativi ad esempio alla
perdita d’interesse per le attività quotidiane
• i sintomi relativi all’umore lamentati non sono
presenti per due settimane
QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE …
UNA PERSONA TRANQUILLA
DISTURBI DELL’UMORE
DISTURBI DI PERSONALITA’
DISTURBI D’ANSIA
UNA PERSONA TRANQUILLA
DISTURBI OSSESSIVO COMPULSIVO DI
PERSONALITA’
La paziente si descrive come preoccupata dal bisogno
di essere perfetta e descrive diversi rituali nonché
eccessiva attenzione per azioni che devono essere
svolte ogni giorno in modo rigido
UNA PERSONA TRANQUILLA
MA
• I rituali della paziente sono limitati solo alle
azioni che hanno a che fare con l’igiene
• Non sono presenti altri dati che facciano
pensare ad esempio ad un perfezionismo che
interferisce con i compiti lavorativi o ad una
rigida inflessibilità morale
QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE …
UNA PERSONA TRANQUILLA
DISTURBI SOMATOFORMI
DISTURBI OSSESSIVO
COMPULSIVO DI PERSONALITA’
DISTURBI D’ANSIA
UNA PERSONA TRANQUILLA
DISTURBI D’ANSIA
La paziente presenta dei sintomi che
rientrano nello spettro dei Disturbi d’Ansia:
• PREOCCUPAZIONI ECCESSIVE
• PREOCCUPAZIONI CONTINUE
• BISOGNO DI PORTARE A TERMINE AZIONI
RICONOSCIUTE COME NON GIUSTIFICATE
• DIFFICOLTÀ A CONCENTRARSI
• DISAGIO MARCATO PER IL PERSISTERE DI
TALI PENSIERI
UNA PERSONA TRANQUILLA
DISTURBI D’ANSIA
La categoria diagnostica dei Disturbi d’Ansia
comprende tutta la sintomatologia lamentata dalla
paziente
ESAMINIAMOLA DETTAGLIATAMENTE …
UNA PERSONA TRANQUILLA
ASSE I – DISTURBI D’ANSIA
• DISTURBO DI PANICO
o SENZA AGORAFOBIA
o CON AGORAFOBIA
• AGORAFOBIA
• FOBIA SPECIFICA
• FOBIA SOCIALE
• DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
UNA PERSONA TRANQUILLA
ASSE I – DISTURBI D’ANSIA
•
•
•
•
DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS
DISTURBO ACUTO DA STRESS
DISTURBO DI ANSIA GENERALIZZATO
DISTURBO DI ANSIA DOVUTO A
o CONDIZIONE MEDICA GENERALE
o USO DI SOSTANZE
UNA PERSONA TRANQUILLA
Procediamo per
esclusione …
UNA PERSONA TRANQUILLA
La paziente NON presenta:
• sintomi che fanno pensare a un attacco di
panico
• agorafobia
• preoccupazioni e paure tali da essere
equiparabili a fobie
QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE …
UNA PERSONA TRANQUILLA
ASSE I – DISTURBI D’ANSIA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
DISTURBO DI PANICO
o SENZA AGORAFOBIA
o CON AGORAFOBIA
AGORAFOBIA
FOBIA SPECIFICA
FOBIA SOCIALE
DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS
DISTURBO ACUTO DA STRESS
DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A
o CONDIZIONE MEDICA GENERALE
o USO DI SOSTANZE
DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
UNA PERSONA TRANQUILLA
MA
Il paziente NON presenta:
• Sintomi dissociativi
• Sintomi di aumentato arousal
• Episodi in cui “rivive” il trauma
QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE …
UNA PERSONA TRANQUILLA
ASSE I – DISTURBI D’ANSIA
•DISTURBO DI PANICO
oSENZA AGORAFOBIA
oCON AGORAFOBIA
•AGORAFOBIA
•FOBIA SPECIFICA
•FOBIA SOCIALE
•DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS
•DISTURBO ACUTO DA STRESS
•DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
•DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
•DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A
oCONDIZIONE MEDICA GENERALE
oUSO DI SOSTANZE
UNA PERSONA TRANQUILLA
La paziente ha delle preoccupazioni eccessive
che riconosce come esagerate e che
interferiscono con diverse aree della vita
quotidiana
MA
Queste sono circoscritte solo all’ambito della pulizia
QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE…
UNA PERSONA TRANQUILLA
ASSE I – DISTURBI D’ANSIA
•DISTURBO DI PANICO
oSENZA AGORAFOBIA
oCON AGORAFOBIA
•AGORAFOBIA
•FOBIA SPECIFICA
•FOBIA SOCIALE
•DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS
•DISTURBO ACUTO DA STRESS
•DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
•DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
•DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A
oCONDIZIONE MEDICA GENERALE
oUSO DI SOSTANZE
UNA PERSONA TRANQUILLA
La paziente riferisce di non essere affetta da
alcuna patologia fisica e afferma di non fare uso
di sostanze
QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE …
UNA PERSONA TRANQUILLA
ASSE I – DISTURBI D’ANSIA
• DISTURBO DI PANICO
o SENZA AGORAFOBIA
o CON AGORAFOBIA
• AGORAFOBIA
• FOBIA SPECIFICA
• FOBIA SOCIALE
• DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS
• DISTURBO ACUTO DA STRESS
• DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
• DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A
o CONDIZIONE MEDICA GENERALE
o USO DI SOSTANZE
• DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
UNA PERSONA TRANQUILLA
A questo punto ci resta da
considerare solo un disturbo
all’interno dei DISTURBI D’ANSIA
UNA PERSONA TRANQUILLA
ASSE I – DISTURBI D’ANSIA
•
•
•
•
•
•
•
•
DISTURBO DI PANICO
o SENZA AGORAFOBIA
o CON AGORAFOBIA
AGORAFOBIA
FOBIA SPECIFICA
FOBIA SOCIALE
DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS
DISTURBO ACUTO DA STRESS
DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A
o CONDIZIONE MEDICA GENERALE
o USO DI SOSTANZE
• DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO
UNA PERSONA TRANQUILLA
Valutiamo i criteri di
inclusione/esclusione
UNA PERSONA TRANQUILLA
DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (DSM-IV-TR)
A
OSSESSIONI
1. pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in
qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi o
inappropriati, e che causano ansia o disagio marcati
2. i pensieri, gli impulsi, o le immagini non sono semplicemente
eccessive preoccupazioni per i problemi della vita reale
3. la persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri,
impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni
4. la persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini
ossessivi sono un prodotto della propria mente (e non imposti
dall'esterno come nell'inserzione del pensiero).
UNA PERSONA TRANQUILLA
COMPULSIONI
1. comportamenti ripetitivi (per es., lavarsi le mani, riordinare,
controllare), o azioni mentali (per es., pregare, contare,
ripetere parole mentalmente) che la persona si sente
obbligata a mettere in atto in risposta ad un'ossessione, o
secondo regole che devono essere applicate rigidamente
1. i comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o
ridurre il disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni
temuti; comunque questi comportamenti o azioni mentali non
sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a
neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente
eccessivi.
UNA PERSONA TRANQUILLA
B In qualche momento nel corso del disturbo la persona ha
riconosciuto che le ossessioni o le compulsioni sono eccessive o
irragionevoli. (Nota: Questo non si applica ai bambini).
C Le ossessioni o compulsioni causano disagio marcato, fanno
consumare tempo (più di 1 ora al giorno), o interferiscono
significativamente con le normali abitudini della persona, con il
funzionamento lavorativo (o scolastico), o con le attività o
relazioni sociali usuali.
UNA PERSONA TRANQUILLA
D
Se è presente un altro disturbo di Asse I, il contenuto
delle ossessioni o delle compulsioni non è limitato ad esso (per
es., preoccupazione per il cibo in presenza di un Disturbo
dell'Alimentazione; tirarsi i capelli in presenza di Tricotillomania;
preoccupazione per il proprio aspetto nel Disturbo da
Dismorfismo Corporeo; preoccupazione riguardante le sostanze
nei Disturbi da Uso di Sostanze; preoccupazione di avere una
grave malattia in presenza di Ipocondria; preoccupazione
riguardante desideri o fantasie sessuali in presenza di una
Parafilia; o ruminazioni di colpa in presenza di un Disturbo
Depressivo Maggiore).
E
Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una
sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una
condizione medica generale.
La nostra paziente soddisfa
pienamente i criteri per il disturbo
ossessivo-compulsivo
VALUTAZIONE CON IL PDM
Riassumendo:
DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO DI
PERSONALITÀ
(no perfezionismo che interferisci con
risultato finale di un compito o rigidità
morale)
DISTURBO DELL’UMORE DOVUTO
A USO DI SOSTANZE
(la paziente non assume sostanza)
DISTURBO DELL’UMORE DOVUTO A UNA
CONDIZIONE MEDICA GENERALE
(non sono stati diagnosticati disturbi
organici che giustifichino le continue
preoccupazioni e l’ansia)
DISTURBO
DEPRESSIVO
MAGGIORE,
EPISODIO SINGOLO O RICORRENTE
(quadro clinico non abbastanza grave e
mancanza criteri temporali)
Una
persona
tranquilla
DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA
(L’ansia della pz riguarda solo la
pulizia e l’igiene)
PTSD E DAS
(no trauma in anamnesi o sintomi
dissociativi
DISTURBO DA ATTACCO DI PANICO,
AGORAFOBIA, FOBIE
Non sono presenti indizi clinici come paura di
spazi aperti o fobie
Disturbo Ossessivo Compulsivo
Alcuni dati sul DOC
 prevalenza nel corso dell’intera vita: 1,2-2,4% (Karno, 1988)
 spesso comorbilità con i disturbi depressivi
 esiste una predisposizione biologica
 l’OCD può essere scatenato da stressor ambientali
VALUTAZIONE CON IL PDM
Asse M: funzionamento mentale
Capacità di regolazione, attenzione e apprendimento
b: al di là della crisi attuale, la pz è in grado di apprendere e rimanere
concentrata. Tuttavia, quando sotto stress, le sue prestazioni sono inficiate.
Capacità di relazioni e intimità
b: la pz è in grado di provare empatia. Tuttavia, esse sono perlopiù limitate al
nucleo famigliare e quando in preda ad emozioni che non sa gestire, si ritira.
Qualità dell’esperienza interna
c: la costante ricerca della perfezione da parte della pz si associa a sensazioni di
essere “brutta”, malfatta, imperfetta.
Una persona tranquilla
74
Esperienza, espressione e comunicazione degli affetti
b (tendente a c): non vi sono molte informazioni a riguardo nella presentazione
del caso, tale aspetto va indagato maggiormente anche sulla base del modo di
porsi della paziente e dei dati non verbali.
Pattern e capacità difensive
c: la pz fa uso in modo pervasivo di difese di livello intermedio quali l’isolamento
dell’affetto (racconta delle rotture sentimentali senza accennare a sentimenti
spiacevoli) e la formazione reattiva. Sentimenti forti come la rabbia non vengono
vissuti consciamente e espressi.
Capacità di formare rappresentazioni interne
c: i rituali ossessivi potrebbero essere considerati la traduzione in azioni di
impulsi e conflitti non presenti alla consapevolezza della paziente.
Capacità di differenziazione e integrazione
b: la pz è in grado di differenziare l’esperienza interna, anche se conflitti specifici
possono in alcuni momenti limitare il suo funzionamento.
Capacità di autosservazione
c: non sembrano essere presenti motivazioni strutturate alla realizzazione di sé,
non vi sono obiettivi a lungo termine.
Capacità di costruire o ricorrere a standard morali
b: la paziente tende ad essere schiacciata da sensi di colpa e necessità di
dovere aderire alle ingiunzioni esterne (ad es. ha seguito la volontà dei genitori
nel non intraprendere una carriera soddisfacente e proseguire gli studi.)
Capacità di differenziazione e integrazione
b (tendente a c): non vi sono molte informazioni a riguardo nella presentazione
del caso, tale aspetto va indagato maggiormente anche sulla base del modo di
porsi della paziente e dei dati non verbali.
Pattern e capacità difensive
c: la pz fa uso in modo pervasivo di difese di livello intermedio quali l’isolamento
dell’affetto (racconta delle rotture sentimentali senza accennare a sentimenti
spiacevoli) e la formazione reattiva. Questo limita la sua esperienza psichica,
sentimenti forti come la rabbia non vengono vissuti consciamente e espressi.
Capacità di formare rappresentazioni interne
c: i rituali ossessivi potrebbero essere considerati la traduzione in azioni di
impulsi e conflitti non presenti alla consapevolezza della paziente.
Asse S: pattern sintomatici – esperienza soggettiva
La paziente presenta i sintomi relativi ai disturbi ossessivo compulsivi. Le
compulsioni per la pulizia possono avere la funzione di abbassare la sua
angoscia per conflitti e bisogni interni dei quali non è totalmente consapevole.
Ad esempio, si può ipotizzare che che il suo bisogno di controllo (vedi rituali
ossessivo-compulsivi e bulimia pregressa) sia finalizzato a gestire la paura del
“contagio” e dell’”invasione”.
Sono inoltre presenti sintomi depressivi e disturbi alimentari (in anamnesi).