Caso: UNA PERSONA TRANQUILLA La paziente è una donna di 32 anni, si presenta orientata nello spazio e nel tempo, è vestita in modo informale ma comunque ordinato, senza un filo di trucco. Lavora come cassiera e aiuto commessa in un piccolo negozio di alimentari. Ha conseguito un diploma professionale da estetista, è nubile e ha un fratello di poco più giovane di lei. Vive attualmente con i propri genitori, pur avendo una casa a lei intestata e del tutto pronta per essere abitata dal momento che non sopporta di andare a starci “finché non è perfetta”. Il fatto di non riuscire a trasferirsi nella nuova casa è uno dei suoi motivi di malessere e le sta causando diversi conflitti con i genitori, nonché sensi di colpa. La sua paura maggiore è infatti che, se l’abitazione non è totalmente a posto, il padre potrebbe dovervi ancora entrare per fare dei piccoli lavori e quindi lasciare sporco o polvere. La paziente parla inoltre di una continua ricerca di perfezionismo che la pervade e che la fa sentire sempre inadeguata e “fuori posto” nei contesti sociali di tipo lavorativo e famigliari, nei quali sente di “non saper mai cosa dire”, sensazione che non prova invece quando è con gli amici. In linea generale, quindi il problema principale lamentato dalla paziente è quella che definisce un’”ossessione per la pulizia”, che la obbliga a perdere molto tempo quotidianamente a pulire la sua stanza, pena forti sentimenti di colpa, e a dover portare avanti rituali che giudica assurdi e che le causano disagio. Ad esempio, quando è al lavoro, non sopporta di appendere il proprio cappotto di fianco a quello dei colleghi per paura che possa contaminarsi con eventuali capelli o peli di animali domestici. Analogamente, sente l’esigenza di tenere sempre “sigillato” il pacchetto di sigarette per paura che si sporchi in borsa, sentendosi in imbarazzo quando si trova a dover offrire una sigaretta. Alla domanda su come si senta in quei momenti, afferma che è un po’ infastidita se qualcuno fa osservazioni sui suoi comportamenti ma che comunque rimane composta perché “è una persona tranquilla e non si arrabbia mai”. Lamenta inoltre una pervasiva sensazione di malessere che consta in linea generale di vissuti depressivi e ansiosi che avverte da circa un anno, e che la rende più lenta e svogliata sul lavoro e in alcune occasioni (massimo due in ogni episodio) l’ha portata a dormire per tutto il giorno. Questo stato di cose, che le causa tensioni sul lavoro con le colleghe infastidite dalle sue inadempienze, sarebbe esordito dopo un periodo di bulimia iniziato circa tre anni fa e durato per due anni, nel quale la paziente si abbuffava quando era da sola in casa e si procurava poi il vomito. Il disturbo alimentare è in seguito rientrato dopo che la paziente ha portato avanti per circa un anno un percorso che constava di incontri con uno psicoterapeuta e psicoterapia di gruppo monosettimanali affiancati a cura psicofarmacologica, continuata per tre anni e smessa in accordo con i curanti. Attualmente il suo rapporto col cibo è adeguato. La paziente afferma che le difficoltà psicologiche sembrano essere presenti, seppur in forme diverse ed attenuate, sin dall’infanzia, epoca in cui si manifestavano attraverso estrema timidezza e difficoltà nello stringere amicizie. Da bambina aveva infatti una sola “migliore amica” con la quale tendeva a vivere un rapporto molto chiuso e simbiotico, venendo poi presa in giro dagli altri bambini. Sin da piccola, riferisce di essersi sempre sentita “diversa”, brutta e inadeguata rispetto agli altri. Tale chiusura relazionale della paziente aveva anche allertato gli insegnanti, i quali avevano consigliato ai genitori di far intraprendere alla figlia una psicoterapia. Ciò avvenne, in proposito ella afferma che all’epoca non comprendeva i motivi dei colloqui con la psicologa, e col tempo i contatti interpersonali sono migliorati. La paziente riferisce ora di avere una compagnia di amici, anche se non sente di potersi confidare con nessuno di loro e non ama invitarli nella propria stanza, che sente come “il suo spazio” e che non vuole “invasa” da altri, per paura che scorgano le sue cose intime. Ha attualmente frequentazioni sentimentali occasionali e ha avuto in passato diverse relazioni durature e una convivenza, solitamente da lei stesse terminate a causa di sentimenti di insoddisfazione e incompatibilità con i partner. Riporta diversi episodi in cui gli ex compagni le hanno mancato di rispetto o si sono comportati anche in modo violento verso di lei. A tal proposito, descrive una modalità relazionale per la quale non si scontrava mai apertamente con loro, in quanto è “una persona tranquilla e non ama litigare” ma semplicemente se ne distaccava e perdeva interesse. Il fratello della paziente ha frequentato con lei la scuola per estetista e lavora come parrucchiere in un centro commerciale. Svariate volte i due hanno parlato di aprire un’attività insieme, ma hanno sempre poi desistito poiché “non sono persone molto ambiziose” e anche i genitori non li hanno mai spronati. Allo stesso modo racconta che avrebbe voluto proseguire gli studi poiché appassionata di chimica ma che i suoi l’avrebbero disincentivata consigliandole invece di trovarsi al più presto un lavoro. Nonostante ciò, definisce i genitori persone estremamente comprensive e supportive. La paziente non ha patologie fisiche di rilievo, afferma di non assumere alcun tipo di sostanza stupefacente e di bere alcool solo occasionalmente quando va in discoteca con gli amici. CASO: DIAGNOSI DIFFERENZIALE UNA PERSONA TRANQUILLA SINTOMI presenti da circa 10 anni: •pensieri ossessivi riguardanti la pulizia •impulso a pulire quotidianamente ogni più remoto angolo della sua stanza UNA PERSONA TRANQUILLA SINTOMI in anamnesi ora non più presenti: •eccessiva paura di ingrassare •abbuffate •condotte di eliminazione •chiusura relazionale durante l’infanzia e la prima adolescenza UNA PERSONA TRANQUILLA SINTOMI presenti da 1 anno: • vissuti depressivi • ansia • irritabilità UNA PERSONA TRANQUILLA ripercussioni sulla vita relazionale: • • tensioni in famiglia per il suo rifiuto di trasferirsi nella casa nuova disagio connesso al fatto di vivere ancora con i genitori ripercussioni sulla vita professionale: • lentezza e scarsa motivazione sul lavoro • attriti con le colleghe che si lamentano per i suoi ritardi nelle consegne UNA PERSONA TRANQUILLA DIAGNOSI RICEVUTE: • Bulimia Nervosa con condotte di eliminazione UNA PERSONA TRANQUILLA SOLUZIONI TENTATE: • percorso di 1 anno per il DCA composto da: incontri con uno psicoterapeuta psicoterapia di gruppo monosettimanale terapie psicofarmacologica (per 3 anni) UNA PERSONA TRANQUILLA Alla luce delle informazioni di cui siamo in possesso, cerchiamo di capire … Come funziona la paziente e che quadri diagnostici si possono ipotizzare? UNA PERSONA TRANQUILLA Riassumiamo i sintomi principali: • preoccupazioni eccessive • impulsi riconosciuti come irragionevoli • scarsa motivazione • ripercussioni sulla sfera lavorativa e sociale UNA PERSONA TRANQUILLA Ora valutiamo i diversi punti dell’esame psichico … Esame psichico personalità premorbosa stato mentale aspetto e comportam ento eloquio e ideazione umore pensieri e convinzioni esperienze e percezioni stato cognitivo insight UNA PERSONA TRANQUILLA Nella clinica esiste una differenza sostanziale tra… ANSIA L’anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo futuri, accompagnata da sentimenti di disforia o da sintomi fisici di tensione. PAURA Reazione emotiva e fisiologica sgradevole verso fonti riconosciute di pericolo, diversa dall’ansia PANICO Periodi delimitati a insorgenza improvvisa, di intensa apprensione, paura, o terrore, spesso associati con sentimenti di morte imminente. OSSESSIONE idee, pensieri, impulsi o immagini persistenti, vissute come intrusive e inappropriate, e causano ansia o disagio marcati. NB: ≠ del delirio, il paziente riconosce che sono prodotte dalla sua mente e non vengono imposte dall’esterno (come invece nell’inserzione del pensiero COMPULSIONE Tutto ciò che la persona attua (azioni e anche pensieri) per sopprimere le ossessioni e il carico di angoscia che ad esse si accompagna Quindi ciò che fa la differenza… NON è che si tratti di pensieri o azioni MA è La funzione svolta nei confronti dell’ansia: l’ossessione la innalza la compulsione la diminuisce Esame psichico È possibile che il paziente non conosca l’esatto significato di questi termini, perciò è fondamentale indagarli in modo accurato! Esame psichico È possibile fare alcune DOMANDE SPECIFICHE, che servono per verificare se il paziente si riferisce a una situazione di ansia, a paure e al panico … Esame psichico OSSESSIONI • è mai stato infastidito da pensieri che non avevano alcun senso e le venivano in mente anche quando cercava di non averli? • nella media, qual è il periodo più lungo di ore consecutive di veglia per giorno nel quale è completamente libero dai pensieri ossessivi? • quanto i suoi pensieri ossessivi interferiscono con il funzionamento della sua vita sociale o lavorativa (o con il suo ruolo)? Esame psichico COMPULSIONI • Quando lei ha avuto questi pensieri, ha cercato con forza di cacciarli dalla sua mente? • Che cosa ha cercato di fare? • Quanto tempo passa in comportamenti compulsivi? • Quanto tempo in più le occorre rispetto alla maggioranza delle persone per completare le attività di routine a causa dei suoi rituali? Esame psichico ANSIA • Si considera una persona ansiosa? • Ci sono delle cose in particolare che la preoccupano? • Si è mai sentito ansioso per periodi prolungati? Esame psichico ANSIA • Ha dei momenti privi di ansia? • Mi descrive come si sente quando ha l’ansia? Con quale frequenza avverte queste sensazioni? • Quanto sono gravi? • Avvengono solo in certe situazioni? Esame psichico ANSIA E PREOCCUPAZIONE • con quale frequenza si preoccupa per … • si preoccupa anche se le cose vanno bene? • quanta ansia e tensione le produce la preoccupazione? Esame psichico ANSIA E PREOCCUPAZIONE • si è molto preoccupato durante il … (periodo)? • che cosa prova quando è preoccupato? • questi pensieri spiacevoli continuano a girarle per la testa? Esame psichico ANSIA E PREOCCUPAZIONE • si preoccupa più del normale per un dato problema? • che cosa accade quando cerca di spostare l’attenzione su qualcosa d’altro? • trova difficile smettere di preoccuparsi? Esame psichico ANSIA E PREOCCUPAZIONE • La preoccupazione per … è difficile da controllare al punto che le viene in mente anche quando tenta di occuparsi di altro? • Riesce a scacciare questi pensieri guardando la TV, leggendo un libro o pensando a qualcosa di piacevole? Esame psichico PAURA • Ci sono delle cose specifiche che la spaventano? • Ha sempre avuto paura di queste cose oppure è successo qualcosa che l’ha spaventata? • C’è qualcosa che la rassicura e le permette di affrontarle? Esame psichico PAURA • Come reagisce quando si trova davanti la cosa che la spaventa? • Le capita mai di cambiare programmi per evitarla? • Quanto la disturba o le è di impedimento questa paura? • In che modo influenza la sua vita? Esame psichico PANICO • Ha avuto episodi di forte ansia o attacchi di panico durante il periodo … Spesso le persone quando sono ansiose o in crisi di panico si sentono impaurite: presentano tachicardia o cominciano a tremare o sudare o hanno difficoltà di respiro. Ha avuto delle sensazioni simili? Le può descrivere? Esame psichico PANICO • • • • • Cosa ha pensato? Quanto sono durate queste sensazioni? Come ha reagito? Era la prima volta che le capitava? La sua vita è cambiata in qualche modo dall’episodio? Esame psichico PANICO • Ha dovuto cambiare le sue abitudini? • È preoccupato dal fatto che possa ricapitare? • Ci sono situazioni particolari in cui si sente più “a rischio”? • C’è qualcosa che la rassicura? Esame psichico IMPORTANTE Attenzione a non far corrispondere il sintomo con la sindrome, per cui un paziente che dichiara di avere l’ansia è considerato un paziente con un disturbo d’ansia!!! UNA PERSONA TRANQUILLA Dall’esame psichico alla classificazione… UNA PERSONA TRANQUILLA I sintomi ci portano a valutare 3 categorie diagnostiche: DISTURBI DELL’UMORE DISTURBI DI PERSONALITA’ DISTURBO DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DIAGNOSI PRESENTE IN ANAMNESI) DISTURBI D’ANSIA DIAGNOSI CON IL DSM-IV-TR UNA PERSONA TRANQUILLA Procediamo per esclusione … UNA PERSONA TRANQUILLA DISTURBI DELL’UMORE La paziente presenta dei sintomi che rientrano nello spettro dei Disturbi dell’Umore: • • • • IRRITABILITÀ TRISTEZZA SVOGLIATEZZA SUL LAVORO LENTEZZA SUL LAVORO UNA PERSONA TRANQUILLA MA • il quadro clinico non è abbastanza grave • non sono presenti dati come • non ci sono altri dati relativi ad esempio alla perdita d’interesse per le attività quotidiane • i sintomi relativi all’umore lamentati non sono presenti per due settimane QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE … UNA PERSONA TRANQUILLA DISTURBI DELL’UMORE DISTURBI DI PERSONALITA’ DISTURBI D’ANSIA UNA PERSONA TRANQUILLA DISTURBI OSSESSIVO COMPULSIVO DI PERSONALITA’ La paziente si descrive come preoccupata dal bisogno di essere perfetta e descrive diversi rituali nonché eccessiva attenzione per azioni che devono essere svolte ogni giorno in modo rigido UNA PERSONA TRANQUILLA MA • I rituali della paziente sono limitati solo alle azioni che hanno a che fare con l’igiene • Non sono presenti altri dati che facciano pensare ad esempio ad un perfezionismo che interferisce con i compiti lavorativi o ad una rigida inflessibilità morale QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE … UNA PERSONA TRANQUILLA DISTURBI SOMATOFORMI DISTURBI OSSESSIVO COMPULSIVO DI PERSONALITA’ DISTURBI D’ANSIA UNA PERSONA TRANQUILLA DISTURBI D’ANSIA La paziente presenta dei sintomi che rientrano nello spettro dei Disturbi d’Ansia: • PREOCCUPAZIONI ECCESSIVE • PREOCCUPAZIONI CONTINUE • BISOGNO DI PORTARE A TERMINE AZIONI RICONOSCIUTE COME NON GIUSTIFICATE • DIFFICOLTÀ A CONCENTRARSI • DISAGIO MARCATO PER IL PERSISTERE DI TALI PENSIERI UNA PERSONA TRANQUILLA DISTURBI D’ANSIA La categoria diagnostica dei Disturbi d’Ansia comprende tutta la sintomatologia lamentata dalla paziente ESAMINIAMOLA DETTAGLIATAMENTE … UNA PERSONA TRANQUILLA ASSE I – DISTURBI D’ANSIA • DISTURBO DI PANICO o SENZA AGORAFOBIA o CON AGORAFOBIA • AGORAFOBIA • FOBIA SPECIFICA • FOBIA SOCIALE • DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO UNA PERSONA TRANQUILLA ASSE I – DISTURBI D’ANSIA • • • • DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS DISTURBO ACUTO DA STRESS DISTURBO DI ANSIA GENERALIZZATO DISTURBO DI ANSIA DOVUTO A o CONDIZIONE MEDICA GENERALE o USO DI SOSTANZE UNA PERSONA TRANQUILLA Procediamo per esclusione … UNA PERSONA TRANQUILLA La paziente NON presenta: • sintomi che fanno pensare a un attacco di panico • agorafobia • preoccupazioni e paure tali da essere equiparabili a fobie QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE … UNA PERSONA TRANQUILLA ASSE I – DISTURBI D’ANSIA • • • • • • • • • DISTURBO DI PANICO o SENZA AGORAFOBIA o CON AGORAFOBIA AGORAFOBIA FOBIA SPECIFICA FOBIA SOCIALE DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS DISTURBO ACUTO DA STRESS DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A o CONDIZIONE MEDICA GENERALE o USO DI SOSTANZE DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO UNA PERSONA TRANQUILLA MA Il paziente NON presenta: • Sintomi dissociativi • Sintomi di aumentato arousal • Episodi in cui “rivive” il trauma QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE … UNA PERSONA TRANQUILLA ASSE I – DISTURBI D’ANSIA •DISTURBO DI PANICO oSENZA AGORAFOBIA oCON AGORAFOBIA •AGORAFOBIA •FOBIA SPECIFICA •FOBIA SOCIALE •DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS •DISTURBO ACUTO DA STRESS •DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO •DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO •DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A oCONDIZIONE MEDICA GENERALE oUSO DI SOSTANZE UNA PERSONA TRANQUILLA La paziente ha delle preoccupazioni eccessive che riconosce come esagerate e che interferiscono con diverse aree della vita quotidiana MA Queste sono circoscritte solo all’ambito della pulizia QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE… UNA PERSONA TRANQUILLA ASSE I – DISTURBI D’ANSIA •DISTURBO DI PANICO oSENZA AGORAFOBIA oCON AGORAFOBIA •AGORAFOBIA •FOBIA SPECIFICA •FOBIA SOCIALE •DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS •DISTURBO ACUTO DA STRESS •DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO •DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO •DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A oCONDIZIONE MEDICA GENERALE oUSO DI SOSTANZE UNA PERSONA TRANQUILLA La paziente riferisce di non essere affetta da alcuna patologia fisica e afferma di non fare uso di sostanze QUINDI POSSIAMO ESCLUDERE … UNA PERSONA TRANQUILLA ASSE I – DISTURBI D’ANSIA • DISTURBO DI PANICO o SENZA AGORAFOBIA o CON AGORAFOBIA • AGORAFOBIA • FOBIA SPECIFICA • FOBIA SOCIALE • DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS • DISTURBO ACUTO DA STRESS • DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO • DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A o CONDIZIONE MEDICA GENERALE o USO DI SOSTANZE • DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO UNA PERSONA TRANQUILLA A questo punto ci resta da considerare solo un disturbo all’interno dei DISTURBI D’ANSIA UNA PERSONA TRANQUILLA ASSE I – DISTURBI D’ANSIA • • • • • • • • DISTURBO DI PANICO o SENZA AGORAFOBIA o CON AGORAFOBIA AGORAFOBIA FOBIA SPECIFICA FOBIA SOCIALE DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS DISTURBO ACUTO DA STRESS DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO DISTURBO D’ANSIA DOVUTO A o CONDIZIONE MEDICA GENERALE o USO DI SOSTANZE • DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO UNA PERSONA TRANQUILLA Valutiamo i criteri di inclusione/esclusione UNA PERSONA TRANQUILLA DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (DSM-IV-TR) A OSSESSIONI 1. pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi o inappropriati, e che causano ansia o disagio marcati 2. i pensieri, gli impulsi, o le immagini non sono semplicemente eccessive preoccupazioni per i problemi della vita reale 3. la persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni 4. la persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessivi sono un prodotto della propria mente (e non imposti dall'esterno come nell'inserzione del pensiero). UNA PERSONA TRANQUILLA COMPULSIONI 1. comportamenti ripetitivi (per es., lavarsi le mani, riordinare, controllare), o azioni mentali (per es., pregare, contare, ripetere parole mentalmente) che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un'ossessione, o secondo regole che devono essere applicate rigidamente 1. i comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre il disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; comunque questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi. UNA PERSONA TRANQUILLA B In qualche momento nel corso del disturbo la persona ha riconosciuto che le ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli. (Nota: Questo non si applica ai bambini). C Le ossessioni o compulsioni causano disagio marcato, fanno consumare tempo (più di 1 ora al giorno), o interferiscono significativamente con le normali abitudini della persona, con il funzionamento lavorativo (o scolastico), o con le attività o relazioni sociali usuali. UNA PERSONA TRANQUILLA D Se è presente un altro disturbo di Asse I, il contenuto delle ossessioni o delle compulsioni non è limitato ad esso (per es., preoccupazione per il cibo in presenza di un Disturbo dell'Alimentazione; tirarsi i capelli in presenza di Tricotillomania; preoccupazione per il proprio aspetto nel Disturbo da Dismorfismo Corporeo; preoccupazione riguardante le sostanze nei Disturbi da Uso di Sostanze; preoccupazione di avere una grave malattia in presenza di Ipocondria; preoccupazione riguardante desideri o fantasie sessuali in presenza di una Parafilia; o ruminazioni di colpa in presenza di un Disturbo Depressivo Maggiore). E Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale. La nostra paziente soddisfa pienamente i criteri per il disturbo ossessivo-compulsivo VALUTAZIONE CON IL PDM Riassumendo: DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO DI PERSONALITÀ (no perfezionismo che interferisci con risultato finale di un compito o rigidità morale) DISTURBO DELL’UMORE DOVUTO A USO DI SOSTANZE (la paziente non assume sostanza) DISTURBO DELL’UMORE DOVUTO A UNA CONDIZIONE MEDICA GENERALE (non sono stati diagnosticati disturbi organici che giustifichino le continue preoccupazioni e l’ansia) DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE, EPISODIO SINGOLO O RICORRENTE (quadro clinico non abbastanza grave e mancanza criteri temporali) Una persona tranquilla DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA (L’ansia della pz riguarda solo la pulizia e l’igiene) PTSD E DAS (no trauma in anamnesi o sintomi dissociativi DISTURBO DA ATTACCO DI PANICO, AGORAFOBIA, FOBIE Non sono presenti indizi clinici come paura di spazi aperti o fobie Disturbo Ossessivo Compulsivo Alcuni dati sul DOC prevalenza nel corso dell’intera vita: 1,2-2,4% (Karno, 1988) spesso comorbilità con i disturbi depressivi esiste una predisposizione biologica l’OCD può essere scatenato da stressor ambientali VALUTAZIONE CON IL PDM Asse M: funzionamento mentale Capacità di regolazione, attenzione e apprendimento b: al di là della crisi attuale, la pz è in grado di apprendere e rimanere concentrata. Tuttavia, quando sotto stress, le sue prestazioni sono inficiate. Capacità di relazioni e intimità b: la pz è in grado di provare empatia. Tuttavia, esse sono perlopiù limitate al nucleo famigliare e quando in preda ad emozioni che non sa gestire, si ritira. Qualità dell’esperienza interna c: la costante ricerca della perfezione da parte della pz si associa a sensazioni di essere “brutta”, malfatta, imperfetta. Una persona tranquilla 74 Esperienza, espressione e comunicazione degli affetti b (tendente a c): non vi sono molte informazioni a riguardo nella presentazione del caso, tale aspetto va indagato maggiormente anche sulla base del modo di porsi della paziente e dei dati non verbali. Pattern e capacità difensive c: la pz fa uso in modo pervasivo di difese di livello intermedio quali l’isolamento dell’affetto (racconta delle rotture sentimentali senza accennare a sentimenti spiacevoli) e la formazione reattiva. Sentimenti forti come la rabbia non vengono vissuti consciamente e espressi. Capacità di formare rappresentazioni interne c: i rituali ossessivi potrebbero essere considerati la traduzione in azioni di impulsi e conflitti non presenti alla consapevolezza della paziente. Capacità di differenziazione e integrazione b: la pz è in grado di differenziare l’esperienza interna, anche se conflitti specifici possono in alcuni momenti limitare il suo funzionamento. Capacità di autosservazione c: non sembrano essere presenti motivazioni strutturate alla realizzazione di sé, non vi sono obiettivi a lungo termine. Capacità di costruire o ricorrere a standard morali b: la paziente tende ad essere schiacciata da sensi di colpa e necessità di dovere aderire alle ingiunzioni esterne (ad es. ha seguito la volontà dei genitori nel non intraprendere una carriera soddisfacente e proseguire gli studi.) Capacità di differenziazione e integrazione b (tendente a c): non vi sono molte informazioni a riguardo nella presentazione del caso, tale aspetto va indagato maggiormente anche sulla base del modo di porsi della paziente e dei dati non verbali. Pattern e capacità difensive c: la pz fa uso in modo pervasivo di difese di livello intermedio quali l’isolamento dell’affetto (racconta delle rotture sentimentali senza accennare a sentimenti spiacevoli) e la formazione reattiva. Questo limita la sua esperienza psichica, sentimenti forti come la rabbia non vengono vissuti consciamente e espressi. Capacità di formare rappresentazioni interne c: i rituali ossessivi potrebbero essere considerati la traduzione in azioni di impulsi e conflitti non presenti alla consapevolezza della paziente. Asse S: pattern sintomatici – esperienza soggettiva La paziente presenta i sintomi relativi ai disturbi ossessivo compulsivi. Le compulsioni per la pulizia possono avere la funzione di abbassare la sua angoscia per conflitti e bisogni interni dei quali non è totalmente consapevole. Ad esempio, si può ipotizzare che che il suo bisogno di controllo (vedi rituali ossessivo-compulsivi e bulimia pregressa) sia finalizzato a gestire la paura del “contagio” e dell’”invasione”. Sono inoltre presenti sintomi depressivi e disturbi alimentari (in anamnesi).