l`essenza del cristiano accoglienza

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L’ESSENZA
DEL
CRISTIANO
24 domenica per anno
13 settembre 2009
ACCOGLIENZA
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
AMEN
La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con
tutti voi
E CON IL TUO SPIRITO
Tentiamo sempre di adattare Dio al letto di Procuste del nostro cervello, riducendolo a ciò che già pensiamo
e difendendoci dalla novità sconvolgente che vuol portarci. Gesù chiedendo ‘ma voi chi dite che io sia?’ ci
provoca a un esame della vista, per farci costatare che abbiamo bisogno di occhi nuovi per essere
autenticamente cristiani.
atto penitenziale
+ Gesù, servitore di Dio,
apri i cuori alla tua parola
e abbi pietà di noi.
SIGNORE PIETA’
+ Cristo, servitore degli uomini,
apri i cuori alla tua Parola
e abbi pietà di noi
CRISTO PIETA’
+ Gesù, servitore e Signore,
apri i cuori alla tua Parola
e abbi pietà di noi
SIGNORE PIETA’
preghiamo
O Padre,
conforto dei poveri e dei sofferenti,
non abbandonarci nella nostra miseria:
il tuo spirito ci aiuti
a credere con il cuore,
e a confessare con le opere
che Gesù è il Cristo,
per vivere secondo la sua parola
e il suo esempio,
certi di salvare la nostra vita
solo quando avremo il coraggio di perderla.
Per il nostro Signore Gesù Cristo
tuo Figlio che è Dio,
e vive e regna con te
nell’unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.
AMEN
PAROLA
La via della nonviolenza. Il profeta, perseguitato dai suoi compatrioti, affida la sua difesa a Dio stesso,
perchè è proprio per lui che sta soffrendo. Così sarà di Gesù Cristo, che accoglie le ingiurie affinchè il cuore
dell’uomo sia purificato dall’odio. L’amore deve seguire la logica impietosa della croce: morire per gli altri,
affinchè gli altri rivivano per il nostro amore.
DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA 50
[5]Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
[6]Ho presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.
[7]Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto confuso,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare deluso.
[8]E` vicino chi mi rende giustizia;
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
[9]Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole?
Parola di Dio
salmo 116
Invece di rivoltarci contro Dio e di imputargli il male che c’è nel mondo, perchè non ascoltarlo? Dio ci dice e
ci ripete che ci ha fatti per la resurrezione... per la vita, per la ‘sua’ vita divina. Il mondo moderno passa il suo
tempo ad accusare Dio d’aver fatto un mondo ‘mal fatto’. Ma non ascolta la sua risposta.
CAMMINERO’ ALLA PRESENZA DEL SIGNORE
Amo il Signore perché ascolta
il grido della mia preghiera.
[2] Verso di me ha teso l'orecchio
nel giorno in cui lo invocavo.
[3] Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi.
Mi opprimevano tristezza e angoscia
[4] e ho invocato il nome del Signore:
<<Ti prego, Signore, salvami>>.
[5] Buono e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
[6] Il Signore protegge gli umili:
ero misero ed egli mi ha salvato.
[8] egli mi ha sottratto dalla morte,
ha liberato i miei occhi dalle lacrime,
ha preservato i miei piedi dalla caduta.
[9] Camminerò alla presenza del Signore
sulla terra dei viventi.
Giacomo mette in luce la contraddizione tra pensiero di Dio e pensiero dell’uomo e ricorda che il primo posto
va dato ai poveri perchè è insieme ai poveri che il Signore si è presentato come Salvatore. Le gerarchie del
mondo non possono essere le gerarchie della comunità cristiana. Una fede vera si riconosce dai frutti, da
una carità attenta soprattutto ai poveri, agli afflitti e ai piccoli.
DALLA LETTERA DI GIACOMO APOSTOLO 2
[2.14] Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può
salvarlo? [2.15] Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano [2.16] e uno di
voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che
giova? [2.17] Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. [2.18] Al contrario uno potrebbe
dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò
la mia fede.
Parola di Dio
‘Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua’: il cristiano è colui
che vuol seguire Gesù crocifisso. E’ un trattato sull’<essenza del cristianesimo>. Invece che in
quattrocento pagine è in quattro brevissime espressioni, che dovrebbero essere un compendio completo di
tutte le nostre catechesi. La sapienza di Dio passa attraverso la povertà, l’umiliazione e l’umiltà; accetta le
sofferenze, il ripudio e l’uccisione; e proprio così vince il male fatto dalla sapienza dell’uomo, che ricerca
l’avere, il potere e l’apparire, provocando la morte propria e altrui.
ALLELUIA, ALLELUIA
Di null’altro mi glorio se non della croce di Cristo,
per mezzo della quale il mondo per me
è stato crocifisso e io per il mondo.
DAL VANGELO SECONDO MARCO 8
[8.27] Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i
suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?». [8.28] Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri
poi Elia e altri uno dei profeti». [8.29] Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il
Cristo». [8.30] E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno.
[8.31] E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli
anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. [8.32] Gesù
faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. [8.33] Ma
egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non
pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
[8.34] Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi
se stesso, prenda la sua croce e mi segua. [8.35] Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi
perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.
Parola del Signore
professione di fede
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore,
Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato non creato,
dalla stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
e per opera dello Spirito santo si è incarnato
nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
professo un solo battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.
preghiera dei fedeli
Soltanto in Dio troviamo la liberazione dal male e il senso ultimo della nostra esistenza. Riconoscendoci
bisognosi, rivolgiamo le nostre invocazioni con la fiducia di essere esauditi
PER LA TUA CROCE SALVACI, SIGNORE
1. Pietro, primo papa, come tutti noi, resta chiuso nel pensiero dell’uomo. Il suo scontro
con Gesù si fa sempre più violento. Si farà sempre più serrato fino al confronto finale,
quello della croce. Fa’ che la Chiesa senta sempre più impellente e specifico adottare la
logica della Croce e non quella del successo... preghiamo
2. La sapienza di Dio passa attraverso la povertà, l’umiliazione e l’umiltà; accetta le
sofferenze, il ripudio e l’uccisione. Fa’ che i politici avvertano almeno che la ricerca
dell’avere, del potere, dell'apparire, lungi dal risolvere i problemi della società, li inasprisce
e produce violenza, guerra, ritorsioni, vendette... preghiamo
3. Il male non è esterno a noi. L’inferno non è l’altro. Il satana è presente nel cuore di
Pietro e di ciascuno di noi. Fa’ che i cristiani, sempre tentati di mettersi davanti a Gesù,
illuminati dalla Parola che denuncia sempre più chiaramente la nostra cecità, compiano il
massimo gesto di libertà riconoscendo la verità e mettendosi ‘dietro’ a Gesù... preghiamo
4. Il satanico è molto umano. Sembra invece disumano Dio! Questa è la percezione del
nostro giudizio, ingannato dal maligno, specialista nel fare apparire bene il male e male il
bene. Fa’ che tutti gli educatori sentano profondamente la grande responsabilità di
insegnare la sapienza più che la scienza ai nostri giovani... preghiamo
Padre, esaudisci la nostra preghiera: si unisca a quella di Gesù, vincitore delle tenebre oggi e per i secoli dei
secoli. AMEN
MENSA DEL PANE
Questa offerta, ti preghiamo Signore,
ci purifichi da tutti i nostri sbagli,
poichè sull'altare della croce
il Cristo ha tolto il peccato del mondo intero,
lui che regna con te
e lo Spirito santo
ora e per i secoli dei secoli.
AMEN
grande preghiera eucaristica
E’ veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nell’albero della croce
tu hai stabilito la salvezza dell’uomo,
perchè donde sorgeva la morte
di là risorgesse la vita,
e chi dall’albero traeva vittoria,
dall’albero venisse sconfitto,
per Cristo nostro Signore.
Per mezzo di lui gli Angeli lodano la tua gloria,
le Dominazioni ti adorano,
le Potenze ti venerano con tremore.
A te inneggiano i Cieli,
gli Spiriti celesti e i Serafini,
uniti in eterna esultanza.
Al loro canto concedi, Signore,
che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:
SANTO SANTO SANTO
Noi ti benediciamo, Dio onnipotente,
Signore del cielo e della terra,
per Gesù Cristo tuo Figlio venuto nel tuo nome:
egli è la mano che tendi ai peccatori,
la parola che ci salva, la via che guida alla pace.
Tutti ci siamo allontanati da te, ma tu stesso, o Dio nostro Padre, ti sei fatto vicino ad ogni uomo;
con il sacrificio del tuo Cristo, consegnato alla morte per noi,
ci riconduci al tuo amore,
perchè anche noi ci doniamo ai nostri fratelli.
Per questo sacrificio di riconciliazione ti preghiamo
di santificare con l’effusione dello Spirito Santo
questi doni che la chiesa ti offre,
obbediente al comando del tuo Figlio.
Egli, venuta l’ora di dare la vita per la nostra liberazione,
mentre cenava, prese il pane nelle sue mani,
ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
Prendete e mangiatene tutti:
questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi.
Allo stesso modo, in quell’ultima sera,
egli prese il calice e magnificando la tua misericordia
lo diede ai suoi discepoli e disse:
Prendete e bevetene tutti:
questo è il calice del mio Sangue
per la nuova ed eterna alleanza,
versato per voi e per tutti in remissione dei peccati.
Fate questo in memoria di me.
MISTERO DELLA FEDE
Annunziamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua resurrezione
nell’attesa della tua venuta.
Celebrando il memoriale
della morte e resurrezione del tuo Figlio,
noi ti offriamo, o Padre, il sacrificio di riconciliazione,
che egli stesso ci ha lasciato come pegno del suo amore
e che tu stesso hai posto nelle nostre mani.
Accetta anche noi, Padre santo,
insieme con l’offerta del tuo Cristo,
e nella partecipazione a questo convito eucaristico
donaci il tuo Spirito, perchè sia tolto ogni ostacolo
sulla via della concordia,
e la chiesa risplenda in mezzo agli uomini
come segno di unità e strumento della tua pace.
Lo Spirito, che è vincolo di carità,
ci custodisca in comunione con il nostro Papa,
il nostro Vescovo, il collegio episcopale,
i presbiteri, i diaconi e tutto il popolo cristiano.
Accogli nel tuo regno i nostri fratelli,
che si sono addormentati nel Signore,
e tutti i defunti dei quali tu solo
hai conosciuto la fede.
Tu che ci hai convocati intorno alla tua mensa,
raccogli in unità perfetta gli uomini
di ogni stirpe e di ogni lingua,
insieme con la Vergine Maria, con gli apostoli
e tutti i santi nel convito della Gerusalemme nuova,
per godere in eterno la pienezza della pace.
Per Cristo con Cristo e in Cristo,
a te, Dio Padre onnipotente,
nell’unità dello Spirito Santo,
ogni onore e gloria
per tutti secoli dei secoli.
Amen.
Chi è per me Gesù? La domanda ci è rivolta direttamente. Noi oggi siamo i discepoli
che, avendo vissuto con Gesù, sono invitati a pronunziarsi su di lui. Può essere semplice
ripetere una formula imparata a catechismo o assumere una posizione accettabile dai
più senza un eccessivo coinvolgimento personale: Gesù è il Signore, Gesù è un grande
uomo, Gesù è il protettore dei deboli...
Chi è per me Gesù? Ogni risposta suona vuota se non tocca la mia vita, se non esprime
la mia compromissione con lui. Sì, Gesù è il Figlio di Dio fatto uomo, che ci ha rivelato
l’amore del Padre per tutti e particolarmente per gli indifesi. Riconoscerlo e accoglierlo
come tale, invocarlo come Signore, ha il suo significato pieno se, di conseguenza, lo seguo
nel suo cammino. L’amore che Gesù ci dona e ci fa conoscere è quello di chi dà la vita per
gli altri e paga qualunque prezzo pur di restare fedele a quest’amore. Gesù è veramente il
nostro Signore se noi, lasciando perdere i nostri progetti meschini, assumiamo il suo,
senza farci condizionare dalla mentalità corrente, tutta centrata sul profitto e sul culto di
sè. La sua logica è dare senza ricevere, è quella della gratuità assoluta.
Le nostre opere dicono la verità della nostra scelta, della nostra risposta alla domanda
sulla identità di Gesù.
Preghiamo
Ti rendiamo grazie, o Dio,
Padre nostro,
per la croce del tuo Figlio:
su di essa è inchiodato
colui che dà la vita,
privando la morte del suo potere;
per questo noi vivremo un giorno,
risorti senza fine
Benedetto sii tu,
Dio d'amore e di santità
per il dono che ci fai nel Figlio tuo.
Il suo corpo, trafitto sulla croce,
e il suo sangue sparso
siano, nella nostra esistenza terrena,
il seme della vita eterna
e la speranza della gloria
nei secoli dei secoli.
Amen
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