Ötzi, noto anche come mummia del Similaun, è un uomo databile all

Ötzi, noto anche come mummia del Similaun, è un uomo databile all’Età del Rame, tra il 3300 e
il 3200 a.C., oggi conservato presso il Museo Archeologico dell'Alto Adige di Bolzano.
È il corpo umano più antico al mondo conservato nel ghiaccio!
La mummia è al centro di un grande progetto di ricerca condotto dall’'Eurac di Bolzano l'Institute
for Mummies and the Iceman (Istituto per le Mummie e l'Iceman), tra cui spiccano le analisi sul
DNA mitocondriale. Ötzi ha così fornito moltissime informazioni: il suo ultimo pasto a base di
carne di cereali, carne di stambecco, probabilmente cotta, la presenza di tatuaggi,
l'appartenenza al gruppo sanguigno 0, la predisposizione a malattie cardiovascolari, l'intolleranza
al lattosio, la presenza della malattia di Lyme…
Di Ötzi è stata fatta una ricostruzione completa del corpo e del volto. La prima ricostruzione è
stata fatta 14 anni fa ed una seconda a vent’anni dalla scoperta. Quest’ultima, che si è avvalsa
dei recenti metodi ricostruttivi della medicina forense, è particolarmente viva ed emozionante.
La conferenza racconterà l’esperienza unica ed eccezionale dello studioso che ha compiuto le
ricerche sulla mummia e che ancora oggi indaga con un nuovo progetto incentrato sullo stomaco
e porterà gli ascoltatori a guardare negli occhi un uomo vissuto 5000 anni prima di noi.
Albert Zink
Direttore Scientifico dell’Istituto per le Mummie e l’ Iceman dell’Eurac EURAC research di
Bolzano, si occupa di antropologia molecolare, nanotecnologie, paleopatologia,
paleoepidemiologia e di studi forensi.
È noto per aver studiato l’uomo del Similanun, la mummia di Tutankhamon e recentemente per
le indagini svolte su Ramses III.
Laureato in Biologia presso l’Università di Monaco, con specializzazione in Paolopatologia.
Dottore di Ricerca in Paoleopatologia presso l’Istituto di Antropologia e Genetica umana
dell’Università di Monaco. Continua le sue ricerche nel campo della paleopatologia, con un postdottorato do ricerca incentrato sull’identificazione delle alterazioni patologiche nelle mummie
dell’Antico Egitto, attraverso l’estrazione e lo studio del DNA. Ha lavorato presso l’Università di
Monaco dal 2002 al 2004, come assistente della divisione di Paleopatologia.
Dal 2004 al 2007 è stato ricercatore presso il Department of Earth and Environmental Sciences,
AG Nanobiomed (group Prof. Dr. W.M. Heckl).
Partecipa a missioni archeologiche, in particolare in Egitto.
Ha pubblicato numerosissimi articoli su riviste scientifiche, e ha scritto libri sulle mummie e
sugli studi ad esse applicati, tra cui ad esempio Die Welt der Mumien: Von Ötzi bis Lenin. Ha
partecipato a convegni internazionali e tiene conferenze in tutto il mondo.
Collabora con le trasmissioni televisive italiane ed estere, ha girato documentari anche per il
National Geographic. Adora la montagna ed il flamenco.