Applicazioni dei nanotubi di carbonio: field emission e sensori. Corso di materiali nanostrutturati a base carbonio Nicola Castagnetti STMI Indice ● Field emission. ● Field emission. Principi fisici. ● Field emission nei nanotubi di carbonio. Microstruttura dell'emettitore. ●Effetto di schermo. ●Geometria dell'emettitore. ● ● Applicazioni degli emettitori basati su CNT. Microelettronica del vuoto. ●Field emission display. ●Emettitori di luce. ●Applicazione aerospaziali: propulsione elettrica. ●Tubi a raggi X. ● Indice ● Sensori ● Sensori elettrochimici. Back gate field effect transistor. ●Chemiresistori. ● ● Biosensori. Biofunzionalizzazione. ●Tpologie di dispositivi. ●Sensore per singola cellula o molecola. ●Sensore basato su FET ● Field emission. Principi fisici L'emissione di campo consiste nell'estrazione di elettroni dalla superficie di un solido conduttore da parte di un campo elettrico. Sorgente di elettroni con densità di corrente estramamente alte (fino a 10 7 Acm-2). Bassa dispersione in energia degli elettroni emessi. Non è necessario fornire calore. Le applicazioni di una sorgente di elettroni sono molteplici e diffuse ad esempio, nella microscopia elettronica, tubi a raggi catodici, generazione RX, amplificazione di microonde, ionizzazione di gas... Il metodo più utilizzato come sorgente di elettroni è tuttavia quello dell'emissione termoionica. SVANTAGGI: efficienza di potenza non ottimale a causa dell'alta temperatura di operatività, inerzia dell'emettitore, espansione termica, tempo di vità limitato, degradazione del vuoto. Field emission Per superare i limiti dell'emissione termoionica utilizzando sorgenti a effetto di campo è necessario realizzare l'emettitore col minor raggio di curvatura possibile (punte) per sfruttare l'effetto dell'innalzamento del campo locale. Sufficienti campi macroscopici di alcuni V/μm per un campo locale di diversi KV/μm Modello di Fowler-Nordehim: descrive l'emissione il tunneling di elettroni attraverso la barriera di potenziale metallo vuoto (fisicamente non rigoroso, valido per metalli piatti). Massimizzazione della corrente di output per materiali con bassa funzione di lavoro Φ, e dalle forma più appuntita possibile. Gate metallico perforato (anodo) Strato isolante perforato Realizzazione di tali punte micrometriche in metallo per la fabbricazione di array di micro-emettitori (Spindt cathode, 1968). Richiesti voltaggi inferiori a 100 V. Correnti di circa 100mA per punta, 5000 A/cm2 . Micropunta (catodo) Densità punte 107 /cm2 Problemi legati alla fragiltà di tali punte soggette a back sputtering degradativo di ioni. Grandi speranze sono riposte nei nanotubi di carbonio per la realizzazione di tali punte: i nanotubi hanno un alto rapporto d'aspetto, e grande resistenza meccanica (sono presenti solo legami covalenti tra atomi di carbonio e non legami metallici), termica e chimica. Field emission nei nanotubi di carbonio Anche in condizioni di vuoto non ottimali o sotto l'effetto di arco elettrico tra catodo e gate l'emettitore non viene distrutto ma subisce solo una perdita di prestazioni, inferiore a quella delle micropunte meccaniche. micropunta meccanica nanotubo di carbonio Sia SWNT che MWNT mostrano eccellenti prestazioni come emettitori (campi di soglia minori 1 V/μm e densità di corrente superiore a 1 Acm-2). SWNT tendonoa organizzarsi in fasci, o corde a scapito dell'innalzamento del campo. I MWCN sono invece più robusti. Fasci di SWNT MICROSTRUTTURA DELL'EMETTITORE Nanotubo singolo. Sviluppata soprattutto per fini di ricerca. Singolo nanotubo montato meccanicamente su una punta. Alta densità di corrente,(107 A/cm2 , 100 μA) sistema molto delicato: un danno alla punta comporta il blocco dell'emissione. Film di nanotubi Buone caratteristiche di emissione, relativa facilità di realizzazione e possibilità di produzione in scala. Deposizione di nanotubi preformati o crescita in situ. Film a bassa densità → disordinato. Film ad alta densità → orientazione verticale dei nanotubi. Film altamente ordinati Sono array altamente ordinati di MWNTs ottenuti mediante uno strato di supporto di ossido. Array multistage Struttura costituita da piccoli emettitori posti al di sopra di altri emettitori più grandi. β (field enhancement factor) è dato dalla combinazione di singoli fattori dei nanotubi piccoli e grandi → Potenziamento dell'emissione. Esempio(R. Seelaboyina et al.): SWCNT o MWCNT sottili posti su MWCNT più larghi cresciuti su substrato poroso di Si. Fe (catalizzatore) depositato per sputtering su un substrato di Si attraverso un'opportuna maschera,-1 seguito da Campo di soglia= 0,4 Vm β=26200 annealing. ● -1 Campo di soglia= 0,6 Vm per Sintesi di larghi MWCNT mediante CVD e sulβ=8400 campione solo array di MWNT. precedenteun concampione C H comecon precursore. ● 2 2 -1 Corrente a 1 Vm V = i 450 mA circa 32 Ulteriore deposizione di Fe sopra nanotubi formati superiore a MWNT attraverso volte una maschera. ● Crescita dei SWCNT o piccoli MWCNTS mediante CVD usando come precursore una miscela di CH4 e C2H2 . ● Altre strutture...un campo di ricerca è volto a trovare nuove possibili strutture di emettitore combinando i CNT con altri materiali. Esempio: Array di eterogiunzioni CNT-ZnO piramidali (Xingbin Yan et al. 2008) L'array composto CNT\ZnO prestazioni Formazione di un da array ordinatomostra di CNTsuperiori mediante CVD su substrato nell'emissione di campo rispetto a uno strato singolo di CNT e a di Si. uno strato simgolo di nanotubi di ZnO. Autoassemblaggio di un pattern di CNT piramidali mediante I campi di “turn per una di 10 μA e i fattori β valgono immersione del on” substrato in corrente una soluzione di polielettrolita anionico. (rispettivamente per solo ZnO, solo CNT, CNT/ZnO): Campo on = 5.3, 2.8, 1.8 V/μm PVD partendo da una Crescitaturn dei cristalli di ZnO mediante Fattore β= 2207, 2409, sul 5482 polvere di ZnO e grafite substrato preformato EFFETTO DI SCHERMO Il contorno di una punta potrebbe essere tale da generare un campo elettrico macroscopico sfavorevole l'emissione di elettroni per effetti di schermaggio elettrostatico. Importante per determinare la densità ottimale di nanotubi per massimizzare l'emissione. GEOMETRIA DELL'EMETTITORE Struttura a diodo: estrazione dovuta all'applicazione di un alto voltaggio tra anodo e catodo. Struttura a triodo: il controllo del campo di estrazione è indipendente dal voltaggio di accelerazione. Estrazione controllata da una griglia di trasmissione posta sopra il film di nanotubi. Applicazioni degli emettitori basati su CNT Le applicazioni degli emettitori CNT sono potenzialmente tutte quelle in cui sono richieste sorgenti di elettroni, in particolare quelle in cui è richiesta alta efficienza (applicazioni spaziali), alte velocità di accensione, alte frequenze di utilizzo e alta densità di corrente. MCROELETTRONICA DEL VUOTO Un catodo emettitore di campo miniaturizzato potrebbe essere integrato in un dispositivo da vuoto di dimensioni micrometriche. Valvole miniaturizzate a catodo freddo in grado di competere con la tecnologia a stato solido (transistor), e superarne gli attuali limiti: sensibilità a radiazioni e alte temperature ( in campo militare le valvole sono ancora utilizzate). VS E' inoltre pensabile superare con la microlettronica del vuoto il limite dell'utilizzo ad alta frequenza dell'attuale tecnologia dell'amplificazione (10, 100 GHz). I transistor sono infatti limitati dalla velocità con cui i portatori di carica si muovono nel solido. Questo limite non è presente nel vuoto, travelling wave tube (TWT), però utilizzando un filamento termoionico come sorgente, è necessario un sistema per la modulazione dell'emissione “velocity modulation” Sistema di amplificazione TWT Tecnologia a emissione di campo: TWT sostituito da emittore a catodo freddo, con triodo al posto del velocity modulator. Richieste densità di corrente > 107 A/cm2. Catodi relizzati con nanotubi di carbonio potrebbero raggiungere tale obbiettivo. DISPLAY A EMISSIONE DI CAMPO (FED) Basato sul bombardamento controllato di elettroni su un fosfor per indurre l'emissione di luce. Si ha una sorgente di elettroni per ogni singolo pixel (o sub pixel se a colori) molto vicina al fosfor. Potenzialità: stessa qualità di immagine della tecnologia CRT e spessore simile a quello degli schermi LCD. Limiti: efficienza dei materiali luminescenti a basso voltaggio. Alte tensioni (>10KV) → alta luminosità (tecnologia CRT.) Tensioni più basse (fino 1KV) → bassa efficienza dei fosfor. FED ad alto voltaggio → maggiore distanza anodo-catodo e quindi un ispessimento dello schermo. Prototipo di Fed 1999. Samsung Advanced Institute of Tecnology. Ricerca: sviluppare fosfor più efficienti e materiali che consentano un ampia densità di corrente per emissione di campo a bassi voltaggi. Oggi non sono ancora presenti sul mercato schermi FED ma gli investimenti in questo campo proseguono (AU Optronics...). FED a geometria inversa basato su film di MWCNT trasperenti. (Alexander A. et al) Fascio di MWCNT trascinato su substrato di vetro o plastica. Imbevuto e densificato con un solvente (MeTOH). Lo strato metallico legato al fosfor può essere più spesso per facilitare la scarica dello. Il fosfor non deve essere necessariamente sottile. EMETTITORI DI LUCE: elementi utilizzati singolarmente come alternativa ai LED, in array per grandi schermi, o come sorgente di luce (lampada). APPLICAZIONI AEROSPAZIALI: PROPULSIONE ELETTRICA. Basati sull'espulsione ad alta velocità di ioni carichi positivante o particelle colloidali, accelerati da un campo elettrico. Piccole spinte: dai micronewton ai millinewton (piccoli spostamenti). La carica emessa deve essere neutralizzata per mantenere la neutralità elettrica complessiva del veicolo. Neutralizzazione: attraverso l'emissione di elettroni verso il getto di ioni L'utilizzo di emettitori termoionici è sfavorevole in quanto implica grande consumo di potenza elettrica a scapito della propulsione e comporta tempi di rscaldamento. Emettitori basati su CNT possono avere un ruolo chiave. TUBI A RAGGI X MINIATURIZZATI Dispositivi in grado di produrre un emissione controllata di raggi X. Principio basato sul bombardamento di elettroni su un campione metallico, risultante in un emissione di raggi X costituita da uno spettro continuo, dovuto alla decelerazione degli elettroni (bremstrahlung), e da uno discreto, dovuto alle transizioni a livelli elettronici delle shell più interne. Necessità di strumentazioni più piccole e alta efficienza. Ad esempio: sistemi per spettroscopia di fluorescenza o diffrazione x portatili, o per esplorazioni spaziali. Sorgenti termoioniche inadatte per l'alta potenza assorbita. Sorgenti ad emissione di campo devono essere meccanicamente, chimicamente e termicamente stabili. Tubi a RX con emettitori basati su CNTsono già in commercio. Sebbene sia un mercato ristretto, rappresentano uno dei primi successi di questa tecnologia. Produzione catodi per tubi RX (tecnologia commerciale, Oxford instrument). Crescita in situ: permette un maggiore attaccamento dei CNT alla superficie del substrato. Nei processi post crescita si hanno solo interazioni di Van Der Waals col substrato → problematico per voltaggi di decine di KV: distacco dei nanotubi dal catodo. ● Produzione di un film di MWCNT disorientati mediante CVD. Substrato di Mo con catalizzatore metallico precedentemente depositato mediante maschera per controllo della forma del film. ● Caratterizzazione di campioni a diversa densità di nanotubi. Una densità moderata costituisce il compromesso tra un basso campo di soglia e un'alta corrente d'emissione. Rapido aumento di corrente a 2V/μm.Correnti stabili di 1 A/cm2 ottenute da catodi di 100μm diametro. ● Produzione catodi per tubi RX (tecnologia commerciale, Oxford instrument). Riproducibiltà misurata in camera UHV con uno specifico apparato con diversi catodi in parallelo e distanza anodo-catodo di 475μm. Misura del campo necessario a ottenere una correnta di 100μA. ● Distribuzione dei campi elettrici: molti catodi necessitano di bassi campi elettrici, ma si ha larga dispersione dei valori. Svantaggio per un produzione di scala. E' uno dei principali limiti dei catodi di CNT. Installazione dei catodi ottenuti con questo procedimento in un tubo a RX a bassa potenza (3W) funzionante a batteria. Dimensioni: 160x38 mm, 30 Kg. Efficienza > 80%, per i tubi a filamento 50% circa. Disponibile in commercio. ● RIASSUMENDO I nanotubi di carbonio si presentano come eccellenti materiali per la produzione di catodi per emissione di campo: ● Bassi campi di soglia. ●Alte densità di corrente. ●Bassa potenza assorbita. ●Solidità meccanica, chimica. ●Bassi costi di produzione (rispetto alle micropunte metalliche..). Sono però da riportare anche quelli che sono ancora gli aspetti da migliorare: ●Riproducibilità dei dispositivi su larga scala. ●Adesione dei nanotubi al substrato (rimozione dal substrato ad alte tensioni). Sensori Grande attenzione riversata sui nanotubi di carbonio per le loro potenzialità: ●Robustezza ●Conduttività (o semiconduttività) elettrica ●Grande rapporto superficie volume ●Proprietà elettroniche funzioni della struttura atomica e deformazione meccaniche. Addensamento di coniugazione-π verso l'esterno Grande sensibilità alle variazioni ambientali → immediata risposta mediante variazione di specifiche proprietà: conduttività, frequenza di risonanza, light scattering.. SENSORI ELETTROCHIMICI Implicano il trasferimento di carica da un elettrodo a un altro. Cella elettrochimica costituente un circuito chiuso. Trasporto di carica nel campione (CNT) può essere elettronico, ionico o misto. In base al carattere della molecola interagente (elettro-donatore o elettroaccettore), essa può donare o prelevare elettroni dal nanotubo. CNT + gas CNTδe + gasδ+ o CNTδ++ gasδe Il nanotubo si trova arricchito in elettroni o lacune rispettivamente. Aumento o diminuzione della conduttanza. BACK GATE FIELD EFFECT TRANSISTOR (Kong et al.) FET con un singolo SWNT (10,0), tubo semiconduttore, usato come canale per connettere source e drain. Il sistema metallo/tubo-S/metallo mostra caratteristiche di transistor di tipo p. NH3 NO2 Il nanotubo è sensibile alla presenza di NO2 e NH3 e Esperimenti di sensibilità a gas: dispositivo posto in un contenitore di vetro sigillato in cui si fa fluire (700 ml/min) NO2 e NH3 diluite in Argon o aria. Monitoraggio della resistenza del nanotubo. e BACK GATE FIELD EFFECT TRANSISTOR (Kong et al.) La conduttanza del nanotubo sostanzialmente aumenta durante l'esposizione NO2 e diminuisce con NH3. NO2 elettro-attrattore: aumenta la concentrazione di buche (semic. p). NH3 è un base di Lewis, con una coppia di elettroni che può essere donata. Da calcoli teorici non dovrebbero esserci interazioni tra CNT e NH3. Probabile interazione con sostanze adsorbite (O2). E' possibile funzionalizzare opportunamente i nanotubi per ottenere elevata sensibilità e selettività verso un dato analita. Funzionalizzazione mediante polietilenimmina (P. Qi e H. Dai). Canale costituito da più SWNT funzionalizzati con PEI che collegano drain e source. Massimizzata sensibilità per NO2 (100 ppt). Minimizzata sensibilità per NH3 (1%). RISPOSTA DEL SENSORE PER BASSE CONCENTRAZIONI Il nanotubo di tipo-p diventa di tipo-n in seguito alla funzionalizzazione con PEI, a causa dell'alta concentrazione di gruppi amminici elettron-donatori. Diminuzione della conduttanza con l'esposizione a NO2. Svantaggi dei sensori basati su CNT semiconduttori: ●Dalla crescita si ottengono sempre miscele di CNT semiconduttori e metallici. CNT armchair (n,n): metallici. CNT chirali (n,m) e zig-zag (n,0) metallici: metallici se n-m=intero. Necessari processi addizionali → bassa riproducibilità, complessità, basso rendimento del sensore.. FET a 3 terminali: dispositivo costoso. ● CHEMIRESISTORI Dispositivo a 2 soli terminali: al campione/sensore si applica una ddp continua e si misura la variazione di corrente nel circuito, (che riflette una variazione della resistenza) in seguito all'esposizione a specie chimiche. SENSORE BASATO SU ELETTRODO DI Au INTERDIGIDATO CON SWNTS (J. Li et al.) Materiale sensore: layer di SWCNT disposti a network fra 2 elettrodi di Au. Realizzato con metodi fotolitografici: evaporazione termica di strato 20 nm Ti, e 40 nm di Au, su substrato di SiO2 . CNT altamente altamente puri (oltre 96,6%), ottenuti a partire da CO, alta area superficiale 1587 m2/g. Sospensione di CNT in DMF versata negli interspazi tra gli elettrodi e poi evaporata. Densità dei CNT in funzione della concentrazione della soluzione. Area tra elettrodi può contenere fino a 0,05 μl di soluzione. Importante per ottenere risultati riproducibili. SENSORE BASATO SU ELETTRODO INTERDIGIDATO CON SWNTS (J. Li et al.) Testato come sensore per NO2 e nitrotoluene NO2 Forte segnale. Lunghi tempi di recupero (10 ore), forte interazione con NO2. Diminuiscono (10 min) con esp. UV a causa della diminuzione di energia di desorbimento. Nitrotoluene Segnale debole: debole interazione. Risposta più veloce, maggiore reversibilità. SENSORE BASATO SU ELETTRODO INTERDIGIDATO CON SWNTS (J. Li et al.) Dal comportamento delle curve di calibrazione estrapolato a concentrazione 0, emergono 2 diversi modi di adsorbimento da parte del CNT. La risposta non va a 0 a concentrazione 0. NO2 Nitrotoluene Adsorbimento diretto: trasferimento di carica tra molecola esterna e singolo nanotubo → modulazione del livello di fermi del CNT (intratubo), variazione di conduttanza. Andamento non lineare (alto coefficiente angolare) a basse c. Adsorbimento interstiziale: negli spazi liberi tra i nanotubi, formando una giunzione SWNT\molecola|SWNT → modulazione intertubo. Per NO2 si dovrebbe osservare un andamento non lineare se il segnale fosse rilevato a bassissime concentrazioni. BIOSENSORI Forte bisogno di biosensori piccoli, veloci ed economici, per l'analisi di importanti molecole biologiche come DNA e proteine. Nanotubi integrati nei sensori: sia elemento sensibile sia trasduttore di segnale tra dispositivo a stato solido e biomolecola. TIPOLOGIE DI DISPOSITIVI Nanotubo singolo (sonda): collegato ad un elettrodo per indagare l'ambiente di una singola cellula o molecola. Scanning probe micrscopy (SPM): immagini ad alta risoluzione (nm) di macromolecole ChemFET: singolo nanotubo semiconduttore che connette gate e source. Possibilità di modificare lo strato di ossido sul gate con gruppi funzionali recettori. Network random di CNT o array verticale su elettrodo metallico. Array verticale immerso in matrice di Si02 su eletttrodo. Il segnale elettrochimico è caratteristico della specifica reazione redox (differenza del chemFET). Alta specificita. Array di microelettrodi: permette rilevazioni multiple in quanto ogni elettrodo e precisamente posizionato e realizzato con specifiche caratteristiche. BIOFUNZIONALIZZAZIONE E' generalmente necessario immobilizzare specifiche biomolecole sul materiale sensore (nanotubo): - per legare selettivamente una determinata specie. - per catalizzare una reazione con un determinato analita. Esempi Interazione anticorpo\antigene. Ibridazione acidi nucleici. Reazioni enzimatiche. Interazioni cellulari. Legami covalenti Adsorbimen to fisico -SPM e nanoelettrodi: richiede funzionalizzazione (covalente) dei terminali aperti, ad esempio mediante legame ammidico tra -COOH e -NH 2. -FET: richiede funzionalizzazione non covalente delle pareti → mantenuto carattere semiconduttore. Ad es. interazioni idrofobiche con le pareti aromatiche. SENSORE PER SINGOLA CELLULA O MOLECOLA Implementazione di un singolo MWCNT per SPM (Li et al) -Sintesi di uno strato disordinato di MWCNT come riserva. -Avvicinamento di strato ad un cantilever, con passaggi micormetrici sotto controlo di microscopio ottico. -Allineamento di un nanotubo con l'asse del cantilever con applicazione di un campo elettrico (5-10V). -Dissociazione del nanotubo (20-40V) (scarica elettrica). Imagine SPM di una molecole di DNA. Risoluzione 5nm BIOSENSORE BASATO SU FET Difficoltà di funzionamento in ambiente umido o acquoso rispetto ai gas. Intrappolamento di molecole cariche e acqua nel nanotubo o sul substrato (isteresi). Sensore per glucosio (Besteman et al) Enzima glucosio ossidasi immobilizzato sul nanotubo mediante una molecola legante. Legame covalente con enzima (ammidico) e fisico (VdW) con la parete del nanotubo grazie a un gruppo pirene. Semiconduttore resta di tipo-p, cala il segnale. Blocco del liquido. Aumento del segnale. Bibliografia Carbon nanotubes : science and applications / edited by M. Meyyappan; CRC Press 2005. ● Space Applications of Spindt Cathode Field Emission Arrays / V. M. Aguero and R. C. Adamo; 6th Spacecraft Charging Technology Conference, AFRL-VS-TR-20001578, 1 September 2000. ● Improved fabrication approach for carbon nanotube probe devices/ R. Stevens, C. Nguyen, A. Cassell, L. Delzeit, M. Meyyappan, and Jie Hana); AIP; 2000. ● Field emission from ordered carbon nanotube-ZnO heterojunction arrays/ Xingbin Yana,b,*, Beng-Kang Taya, Philippe Miele; scince direct; 2008. ● Enhanced field emission from aligned multistage carbon nanotube emitter arrays/ Raghunandan Seelaboyina1,3, Srinivasarao Boddepalli1,3,Kyungseok Noh2, Minhyon Jeon2 andWonbong Choi; Nanotecnology; 2008. ● ● Electron field emission from transparent multiwalled carbon nanotube sheets for inverted field emission displays/ Alexander A. Kuznetzov, Sergey B. Lee, Mei Zhang, Ray H. Baughman, Anvar A. Zakhidov; CARBON 4 8 ( 2010 ) 41 – 4 6 .