Università degli Studi di Trento
C.I.A.L.
CENTRO INTERFACOLTA’ PER L’APPRENDIMENTO
DELLE LINGUE
TEST di Italiano L2
Cognome e Nome :..........................................................................……………………………...........
Data........................................................
Firma …………………………………………………….
A. Leggete il seguente articolo:
Speciale giovani/pubblicità
GENERAZIONE SPOT
Sono distratti, ma hanno mille interessi, afferrano il tempo e per questo sono così veloci.
Nelle parole e in quello che fanno. Identikit di una categoria imprendibile. Disegnato da
chi dovrebbe conoscerla bene.
di Anna Maria Speroni
Regola numero uno: un ragazzo non è una casalinga. Regola numero due:
ingannarlo è difficile. Regola numero tre: un ragazzo ha pochi soldi, soprattutto di questi
tempi. Un po’ scarno come punto di partenza, ma da qualche parte bisogna pur
cominciare.
I creativi iniziano da qui. Messi via per una volta gli esperti di disagio giovanile,
neanche presi in considerazione i genitori, informati sui figli quanto su un coleottero in
via di estinzione; eliminati gli insegnanti, che di solito vorrebbero a loro volta
dimenticare i propri studenti, abbiamo provato a chiedere un “identikit del giovane
d’oggi” a chi per mestiere dovrebbe conoscerlo bene: il pubblicitario.
Che cosa pensa quando si concentra su una campagna pubblicitaria per un
prodotto presunto giovane? Com’è fatto un giovane consumatore? Che cosa gli piace?
Rispondere è difficile persino per un creativo. A parte le regole uno, due e tre, non
esistono certezze. Anzi, per qualcuno non esistono neppure i giovani. “E’ una categoria
inventata dagli adulti” taglia corto Enrico Bonomini di un’agenzia pubblicitaria, che ha
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curato una campagna di affissioni contro gli incidenti stradali per la provincia di Brescia.
“E’ quanto mai sfuggente. Provi a catturarla è già da un’ altra parte” “Sfuggenti come le
pantere” cantava Jovanotti alcuni anni fa, e così sono rimasti; semplicemente distratti
direbbe un qualunque insegnante, e su questo tutti d’accordo. Mica facile catturare un
briciolo di attenzione e inventarsi qualcosa che resti nella memoria. Non lo sarebbe con
un adulto medio, figuriamoci con un ventenne che guarda la tv, ascolta la radio, naviga
su internet, ha accettato assieme ad altri dieci amici la favolosa offerta di 500 sms al mese
a venti euro, si guarda attorno (speriamo poco) mentre guida lo scooter e legge
(speriamo tanto) qualche giornale. Basta una battuta spiritosa? Meglio uno spot o
un’affissione in centro città?
Forse meglio tutto insieme, come hanno fatto Renault e Nokia: con scioglilingua
impossibili, passaggi radiofonici, spot televisivi . Un mezzo solo non basta più. I ragazzi
sono disposti a darti poco della loro attenzione. Dove e quando non lo sai. Quindi la
parte più difficile è azzeccare il momento e il luogo giusto” dice il direttore creativo di
una agenzia di pubblicità che ha curato la campagna usando anche lo spot storico di
Clio, “Join the community”. Un’intuizione fortunata. “Rubata alla rete di internet. Che
ha cambiato davvero lo stile di vita giovanile. I ventenni e dintorni sono tra i più accaniti
fruitori di internet” prosegue Toscana. “Amano condividere stili di vita e interessi.
Appartengono a una “community” magari solo virtuale. Incontrarsi nelle chat per
scambiarsi opinioni e esperienze. Assieme ai cellulari, internet ha cambiato anche il
linguaggio, scritto e parlato: lo ha reso più veloce. Per questo anche noi abbiamo puntato
sulla velocità. Con un tono gioioso disimpegnato”. Già. Perché un ragazzo vuole
soprattutto divertirsi.
Il direttore creativo di un’altra agenzia di pubblicità dice: “Non è necessario
trasmettere chissà quale messaggio. Anzi. Un ragazzo detesta essere preso in giro. E
allora cosa dire su una birra? Soltanto che è meglio berla fresca” e si riferisce allo spot di
Heineken . Eppure Heineken è uno dei rari marchi che ha unito alla pubblicità della birra
l’invito a non bere prima di mettersi al volante. E’ sempre difficile combinare un tono
non drammatico a un tema tragico come gli incidenti d’auto. “D’altra parte le ricerche
dicono che di fronte a messaggi scioccanti il target si allontana. I ragazzi preferiscono
quasi sempre un approccio ironico, un mix di impegno e disimpegno. In un mondo così
brutto e complicato chiedono almeno di sorridere”.
Ma il terreno è delicato. Il target giovane è legato alle mode. E le mode qualche
volta le fai, qualche volta bisogna seguirle. Persino un colosso come Levi’s ha dovuto
ripensare i suoi jeans storici 501 e lanciarli un po’ larghi, sformati, come gli adolescenti
portano ormai da anni i pantaloni.
I giovani bisogna andare a scovarli direttamente nella tana: serate sponsorizzate
in discoteca, cartoline pubblicitarie nelle birrerie? Giochi sulle radio più ascoltate o
iniziative nei luoghi di vacanza più affollati. Sulle spiagge si farà animazione
all’improvviso. Iniziative dirette che toccano una corda sensibile: i ragazzi preferiscono
partecipare in prima persona. I ragazzi desiderano scegliere.
( Adattato da Sette, Supplemento al Corriere della Sera, N. 43, 2002)
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Lessico (nel testo):
titolo:
spot pubblicità
paragrafo 1: scarno poco
paragrafo 2 : i creativi persone che inventano la pubblicità
coleottero in via di estinzione specie animale che sta per scomparire
paragrafo 4: scioglilingua giochi di parole difficili da pronunciare
azzeccare indovinare, centrare
paragrafo 5 il target gruppo di persone che possono essere interessate a un prodotto
o a una pubblicità
paragrafo 7 : scovarli direttamente nella tana andare là dove amano stare e divertirsi
B. 1. Rispondete alle seguenti domande:
a) Con quali parole, aggettivi vengono descritti i giovani nell’articolo?
b) Che cosa “non sono” i giovani?
c) A chi chiede la giornalista il ritratto del giovane d’oggi? A chi non lo
chiede più? E perché?
d) Quali sono i nuovi mezzi tecnologici? Nell’articolo si dice che hanno
cambiato il modo di vivere dei giovani. Secondo te è vero?
e) Ci sono alcune parole non italiane in questo articolo? Quali sono e
perché? Che cosa ne pensi?
f) Non sono sempre le aziende a fare la moda. Ci sono casi in cui i gusti
dei giovani si impongono alle aziende? Cerca un esempio in questo
articolo.
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g) E’ sufficiente fare pubblicità in televisione per ottenere l’interesse dei
giovani o si deve fare anche in altri posti? Quali?
h) Che cosa vogliono i ragazzi oggi?
B.2 Spiegate che cosa significano nel contesto dell’articolo le
seguenti espressioni:
paragrafo 2: il pubblicitario:………………………………………...……………….
paragrafo 3: campagna pubblicitaria: …………………………….…………………
taglia corto:……………………………………………………………
un briciolo di attenzione: ……………………...………………………
paragrafo 4: i ventenni e dintorni: ……………………………………………….…
accanito fruitore di internet: ……….………………………….……….
paragrafo 6: lanciarli………………………………………………………….…….
paragrafo 7: toccano una corda sensibile: …………………………………………..
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II. Prova di Composizione:
Scrivete (su foglio a parte) un testo di circa 500 parole su che cosa vorreste
studiare in Italia e perché. Descrivete inoltre quali sono le vostre aspettative
(positive e negative) rispetto al periodo di permanenza in Italia.
III. Prova grammaticale
a. Inserite le seguenti parole negli spazi vuoti:, anche, invece, tuttavia, cioè
Programmare l’ università:
il piano di studio
Una volta che abbiate scelto la facoltà, la classe e il corso di laurea , leggete attentamente il regolamento
didattico, in cui sono riportati i piano di studio ufficiali, con l’indicazione degli insegnamenti
obbligatori, di quelli opzionali e della propedeuticità dei diversi esami, ______________ (1) quale va
fatto prima e quale dopo. In questi regolamenti ci sono _____________ (2) i criteri eventualmente
previsti per la presentazione di un piano di studio individuale. Prima del 1969 il piano di studio per ogni
singola facoltà era stabilito dalla legge ed era obbligatorio seguirlo. Oggi, _______________ (3), ogni
studente può, se vuole e se previsto dal regolamento didattico del corso di studio, anche predisporre un
proprio piano di studio, che deve_______________ (4) essere approvato dal Consiglio di laurea.
Adattato da Tullio De Mauro e Francesco De Renzo, Orientarsi nella nuova università.
Edizione 2002 (Le Guide del Mulino)
b. Completate le frasi con il pronome relativo opportuno:
1. Milano è una città …………non abiterei
2. Ho un ricordo dolcissimo dei miei zii, …………… ho voluto molto bene
3 Lucia e Georgia dimenticano sempre i motivi …………… litigano
4. L’università ………….. che ho frequentato dista tre ore circa da qui.
5. In breve, questa è il motivo……….. non sono venuto
6. Questo è il libro ……………. è tratto il film ……….. abbiamo visto ieri sera.
7. Nella casa in campagna, …………. abbiamo preso in affitto poco tempo fa, ho
dimenticato i miei libri
8. Ho conosciuto in biblioteca il ragazzo …………….. mi hai parlato
c. Completate le frasi scegliendo i verbi corretti fra quelli posti in parentesi.
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1. Benché lo (avevo chiamato, avessi chiamato, chiamerei) già tre volte, Alessandro
continuava a dormire
2. Pensavo che (arriverebbero, sarebbero arrivati, arrivino) prima di mezzanotte, ma
non sono ancora qui.
3. Credo proprio che Liliana (si è, si sia, sarà) offesa
4. Se fossi ricco (mi comprassi, mi avessi comprato, mi comprerei) tanti quadri
5. Sebbene (tornasse, era tornata, fosse tornata) stanchissima dal lavoro, Bettina ha
raccontato la storia al suo nipotino
d. Riformulate le frasi seguenti passando dal discorso diretto al discorso
indiretto
1. Dal finestrino del treno ormai in movimento Giuseppe urlò a Sara: “Ti amo”.
2. “In effetti questo cappotto è troppo lungo”, ammise Giuliana guardandosi allo
specchio.
3. All’università l’insegnante chiese agli studenti: “Qualcuno di voi conosce il polacco?”.
4. “Stia a riposo una settimana” ha raccomandato il medico al paziente .
5. La maestra domandò all’alunno: “Quale di questi esercizi preferisci fare?”.
6. “Lavoro troppo e non riesco ad avere tempo per me” dice Andrea .
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