La cellula neoplastica Atipie morfologiche Atipie di comportamento Atipie chimiche Atipie biochimiche Atipie molecolari Definizione di tumore: neoformazione di tessuto caratterizzato dalla presenza di cellule atipiche e da un accrescimento autonomo, afinalistico e progressivo concetto di novità concetto di autonomia concetto di afinalismo concetto di progressività concetto di origine clonale (da aggiungere) concetto di atipia: raggruppa tutto ATIPIA Esprime la somma delle differenze di ogni genere che esistono tra cellule normali e cellule neoplastiche Atipie morfologiche: diversità di forma rispetto ai tessuti normali corrispondenti la sdifferenziazione non è atipia! Benigno dimensioni e forma regolari membrana nucleare liscia e uniforme cromatina distribuita in modo omogeneo nucleoli rotondi, singoli e poco evidenti rapporto N/C basso, per es. 1:4 Maligno grande variabilità di forma e dimensioni (pleomorfismo) membrana nucleare con irregolarità di forma e spessore, spesso con incisure distribuzione disomogenea della cromatina nucleoli di varia forma e grandezza, spesso multipli ed evidenti rapporto N/C alto, per es. 1:1 Inibizione da contatto = inibizione della crescita = inibizione del movimento formano monostrati Comportamento in coltura Mancata inibizione da contatto, crescita continua e disordinata formano mucchietti sovrapposti STADIAZIONE T = grandezza N= numero di linfonodi interessati M= numero metastasi INCIDENZA: USA 1998 564.000 decessi per cancro, pari al 23% di tutte le morti (seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari). Il tasso totale di mortalità nei maschi è notevolmente aumentato negli ultimi 50 anni, mentre per le femmine è diminuito sensibilmente. FATTORI GEOGRAFICI E AMBIENTALI: per molte forme di cancro i tassi di incidenza mostrano significative differenze geografiche NELLA MAGGIOR PARTE DEI TUMORI SONO STATI INDIVIDUATI PRECISI FATTORI AMBIENTALI COME FATTORI DI RISCHIO PER LA LORO INSORGENZA RADIAZIONE SOLARE ALIMENTAZIONE FUMO DI SIGARETTA VIRUS ETA’ L’età influisce in maniera significativa sulla probabilità di essere colpiti da tumore nel gruppo di età compreso fra i 55 e i 74 anni si osserva un aumento della mortalità per cancro. EREDITARIETA’ CANCEROGENESI CHIMICA: INIZIAZIONE E PROMOZIONE oncògeni VIRUS A DNA VIRUS A RNA AGENTI CHIMICI AGENTI FISICI A FRONTE DELLA MOLTEPLICITA’ E VARIETA’ DEGLI AGENTI CANCEROGENI, QUESTI AGISCONO ATTRAVERSO UN MECCANISMO COMUNE A LIVELLO MOLECOLARE. BASI MOLECOLARI DEL CANCRO Principi fondamentali - ALLA BASE DEL PROCESSO DI CANCEROGENESI CI SONO DANNI GENETICI NON LETALI (MUTAZIONI). La massa tumorale deriva dall’espansione clonale di una singola cellula progenitrice che ha subito un danno genetico i tumori sono monoclonali. - I bersagli principali del danno genetico sono costituiti da tre classi di geni che normalmente regolano importanti funzioni cellulari: a) Proto-oncogeni promuovono la crescita (oncogeni dominanti) b) Geni oncosoppressori inibiscono la crescita (oncogeni recessivi) c) Geni che regolano la morte cellulare programmata o apoptosi BASI MOLECOLARI DEL CANCRO Principi fondamentali - Oltre alle precedenti esiste un’altra categoria di geni coinvolti nei processi di cancerogenesi: i geni che regolano i processi di riparazione dei danni del DNA. Un deficit di questi geni può predisporre all’insorgenza di mutazioni del genoma e, pertanto, alla trasformazione neoplastica. - Il processo di cancerogenesi è un processo a tappe successive sia a livello fenotipico che genetico. Il processo attraverso il quale i tumori acquisiscono gradualmente le loro caratteristiche fenotipiche (crescita eccessiva, invasività locale, capacità di dare metastasi, ecc) è chiamato progressione neoplastica. UN ESEMPIO DI ATTIVAZIONE DI UN ONCOGENE: TRASLOCAZIONE DI c-myc E LINFOMA DI BURKITT L’ONCOGENE ErbB L’ONCOGENE c-ras Numerose evidenze sperimentali dimostrano che nessun oncogene è in grado di trasformare completamente una cellula in vitro da solo. OGNI TUMORE UMANO FINORA STUDIATO MOSTRA ALTERAZIONI GENETICHE MULTIPLE CHE CONSISTONO NELL’ATTIVAZIONE DI DIVERSI ONCOGENI E NELLA PERDITA DI DUE O PIU’ GENI ONCOSOPPRESSORI. LA STORIA NATURALE DEL TUMORE CARCINOMA IN SITU DELLA CERVICE UTERINA CELLULE NEOPLASTICHE IN UN VASO SANGUIGNO NELL’AMBITO DELLA PROGRESSIONE NEOPLASTICA UNA TAPPA FONDAMENTALE E’ RAPPRESENTATA DALLA CAPACITA’ DEL TUMORE DI DOTARSI DI UNA RICCA VASCOLARIZZAZIONE MEDIANTE UN PROCESSO DI NEOANGIOGENESI. LE METASTASI ALLA BASE DEL PROCESSO DI METASTATIZZAZIONE CI SONO ALCUNE PROPRIETA’ DELLE CELLULE NEOPLASTICHE CHE PERMETTONO LORO DI MIGRARE, ANCORARSI A MOLECOLE DELLA MATRICE EXTRACELLULARE, INDURRE LA LISI DELLE MEMBRANE BASALI, ECC: LINFONODI MEDIASTINICI CON METASTASI DA CARCINOMA DEL POLMONE METASTASI EPATICHE MULTIPLE METASTASI POLMONARI MULTIPLE TUMORE DI KRUKENBERG DELL’OVAIO DIFFUSIONE PER CONTATTO DIFFUSIONE PER CONTIGUITA’