PSICOLOGIA della COMUNICAZIONE INTERCULTURALE Anna Borghi [email protected] Sito web: http://laral.istc.cnr.it/borghi Lingue, corpo e pensiero Indice Cognizione embodied e grounded Affordances Affordances in contesto sociale Affordances e parole Simulazione Simulare di fronte ad oggetti (neuroni canonici) Simulare di fronte ad altri (neuroni specchio) Simulazione e linguaggio Simulazione ed effettori Linguaggio e lingue, corpo e pensiero Si può parlare del linguaggio in astratto, senza considerare le differenze tra le lingue che parliamo? Si può parlare del pensiero in generale, senza parlare della diversità dei corpi e dei contesti in cui viviamo? In che modo il tipo di corpo che possediamo influenza il nostro modo di pensare, di conoscere, di parlare? Il nostro corpo è un’entità soltanto biologica o anche sociale? In che misura le lingue che parliamo influenzano il nostro modo di pensare? Linguaggio, corpo, lingue Tesi: non si possono studiare la mente e il linguaggio umani se non li si radica nell’esperienza corporea. L’esperienza corporea si dà solo in una situazione, in una cultura, entro una specifica forma di vita. Quindi: non esiste qualcosa come la cognizione umana, o il linguaggio umano. Differenza tra linguaggio e lingue Il linguaggio deve essere studiato come lingua, come prodotto di un’esperienza storicamente, culturalmente situata. • Cognizione “embodied” e situata Zimmerfrei simulazione • Simulare significa che: • vengono reclutati gli stessi sistemi di percezione e azione coinvolti durante la percezione e l’interazione con oggetti, • “recupero off-line delle reti neurali coinvolte in operazioni specifiche come percepire o agire” (Jeannerod, 2007; Barsalou, 1999; Decety & Grezes, 2007; Gallese, 2007, 2009) Oggetti e azioni con gli oggetti: Sistema dei neuroni canonici e mirror? simulazione • SIMULATION IS NOT DOING: si tratta di un’attivazione più debole; comporta in contemporanea l’attivazione di un meccanismo per “bloccare” l’output motorio; dato che muscoli e arti non si muovono, la simulazione manca del feedback sensoriale che si ha durante l’esecuzione di compiti motori. - Base neurale: ad esempio neuroni canonici e neuroni mirror Neuroni canonici: scaricano durante Neuroni relativi all’afferramento, area F5 l’esecuzione di azioni orientate a scopi. Rispondono anche all’osservazione di oggetti congruenti con l’azione che codificano. Rispondono alle proprieta’ degli oggetti. Rizzolatti & Craighero, 2004 9 simulazione: osservare oggetti Concetti di oggetti come simulatori (Barsalou, 1999, 2008), come patterns di azione potenziale (Glenberg, 1997). Funzione = attivare simulazioni on-line che facilitano l’interazione con gli oggetti. Es., vedere un’arancia: attivazione di una specifico tipo di presa simulazione: osservare oggetti Cognizione “embodied” e “grounded”. I concetti di oggetti sono: “Grounded” nei processi sensorimotori, non arbitrari (Barsalou, 2008) Multimodali, non amodali (Gallese & Lakoff, 2005) Dinamici: variano in funzione di contesto, scopo etc. (Smith, 2000) simulazione: osservare oggetti Vedere oggetti manipolabili attiva informazione motoria: Evidenze neurali (review in Martin, 2007) Aree neurali specifiche per oggetti manipolabili 1996; Gerlach et al., 2002; Kellenbach et al., 2003) (Martin et al., Aree neurali specifiche per i “tools” (aree premotorie sinistre) (es., Chao & Martin, 2000; Grafton et al., 1997) Ruolo del sistema dei neuroni canonici (CNS) nel rappresentare oggetti afferrabili (es., Taira et al., 1990; Fagg & Arbib, 1998; Raos et al., 2005). Evidenze comportamentali Studi su affordances ed effetti di compatibilità (es. Bub et al., 2003, 2008; Tipper et al., 2007, Yoon & Humphreys, 2005; Tucker & Un esempio: le affordances Nozione di affordance (Gibson, 1979). L’ambiente si offre al soggetto. riguardano SIA la percezione che l’azione SIA l’ambiente che gli individui sono SIA soggettive che oggettive variabili Ellis & Tucker (2000): micro-affordances: “brain assemblies” che sono il prodotto della congiunzione, nel cervello, di stimoli visivi e risposte motorie. Oltre Gibson: ruolo del cervello. Le affordances sono embodied e variabili Le affordances sono variabili, sia soggettive che oggettive Seggiolone: ottima affordance per i bimbi, non per noi ci sono affordances e affordances….. Norman, la caffettiera del masochista Simulazione: osservare oggetti Tucker & Ellis, 2001, 2004 Compito: categorizzazione di oggetti in NATURALI e ARTEFATTI. Risultati: effetto di compatibilita’ tra tipo di presa e dimensioni dell’oggetto. Modello Esperimento iCub Robot Caligiore, Borghi, Parisi, Baldassarre, 2010 Simulazione: osservare più oggetti Partecipanti: scalatori esperti e non 3 vie: facile, difficile, impossibile ma percettivamente saliente Procedura: l’istruttore mostra le 3 vie, partecipanti devono segnare le sequenze delle prese su un foglio. RISULTATI - Via facile: nessuna differenza tra esperti e non - Via impossibile: nessuna differenza tra esperti e non - Via difficile: la performance degli esperti è molto migliore Simulazione MOTORIA, ricordo migliore non basato sulla salienza percettiva ma legato alla competenza motoria Pezzulo, Barca, Lamberti-Bocconi & Borghi, 2010 Pezzulo, Barca, Lamberti-Bocconi & Borghi, under review affordances stabili e temporanee le affordances possono essere: “stabili” / permanenti – basate su associazioni visuomotorie a lungo termine, in memoria. es. grandezza: proprietà intrinseca, invariante, dell’oggetto. “temporanee”/variabili – si basano su informazione visiva online. es. orientamento attuale di un oggetto: proprietà estrinseca, dipendente dall’osservatore e/o dalle condizioni di osservazione •non dicotomia •Affordances stabili rappresentate nel sistema ventrale (o dorso-ventrale), affordance variabili in quello dorsale (o dorso-dorsale)? Dorso-dorsale vs. Ventrodorsale Rete delle affordance stabili (BLU) più ventrale nelle cortecce parietali e motorie. Rete delle affordance variabili (MARRONE) più dorsale, in parziale sovrapposizione con quella delle affordance stabili. Sakreida et al, in prep. 19 Affordances, convenzioni e interazione sociale Non ci sono studi sulle affordances e le influenze culturali che le modulano. Sono pochi gli studi su aspetti interattivi ed emozionali delle affordance. La presenza di un altro agente influenza il modo in cui rileviamo le affordances? Affordances e interazione sociale OGGETTO SELF ALTRO Affordances, convenzioni e categorizzazione Smith, 2005: bambini USA di 18-24 mesi. Questo e’ un WUG. Quale dei due oggetti sotto e’ un WUG? 2 condizioni: movimento asimmetrico (manico) vs. simmetrico 2 condizioni: movimento lungo l’asse verticale vs. orizzontale Forma legata all’azione. Categorie apprese tramite l’azione. AFFORDANCE E CONVENZIONI SOCIALI Forchetta: Funzione (conoscenza) vs. manipolazione (informazione online)? Diverse vie neurali (ventrale – funzione / dorsale – manipolazione)? Affordance sociali Condizione individuale: raggiungere e ricollocare l’oggetto. Condizione sociale: dare all’altro Condizione di perturbazione: l’altro avanza richiesta inaspettata Condizione sociale: ampiezza del picco di velocità più ridotta: attenzione all’altra? Perturbazione: Deviazione della traiettoria del braccio verso il partner Quindi: affordance sociali? Becchio, Sartori, Castiello, 2010 Affordance sociali Condizione individuale: raggiungere e ricollocare l’oggetto. Condizione cooperativa Condizione competitiva Risultati Profili di velocità - Tempo di decelerazione: più lungo nella situazione cooperativa che nella neutra – attenzione all’altra? Velocità del polso: tempo di decelerazione più breve nella situazione competitiva Quindi: affordance sociali Becchio, Sartori, Castiello, 2010 Affordance sociali Amico vs. non amico Posizione Pronome Latenze più brevi quando l’altro dice «io» Latenze di apertura delle dita e picchi di velocità: più veloci in presenza di non amico (competizione?), senza effetto della posizione Latenze più brevi con gli amici, solo quando sono nella posizione di poter raggiungere velocemente l’oggetto Gianelli, Scorolli, Borghi, 2013 26 Affordance e manipolazione / funzione: un esempio con TMS Buccino, Sato, Cattaneo, Rodà & Riggio, 2009 Affordance e manipolazione / funzione: un esempio con TMS Area motoria sinistra mano Affordance e manipolazione / funzione: un esempio con TMS Programmi motori per afferramento degli oggetti legati a componenti (es. Manico) Se violazione di queste componenti, I programmi motori sono interrotti Neuroni mirror: scaricano durante l’esecuzione di azioni orientate a scopi. Rispondono anche all’osservazione di azioni eseguite da altri: risonanza motoria, simulazione Rizzolatti et al., 1996 Simulazione: osservare altri Teoria del codice comune, theory of event coding (TEC): contenuti della percezione e piani di azione sono codificati tramite una rappresentazione comune. Quindi la somiglianza tra stimoli osservati e azioni eseguite facilita l’elaborazione degli stimoli osservati (Prinz, 1990; Hommel et al., 2001). Risonanza motoria, attivazione del sistema mirror. Buccino et al., 2001: osservazione di effettori in movimento e statici: organizzazione somatotopica Simulazione: osservare altri Risonanza motoria, attivazione del sistema mirror. Es. Grezes et al.,2004: osservare le nostre azioni vs. quelle altrui: aree parietali pre-motorie. Es. Flach et al., 2003: battito di mani. Simulazione: osservare altri Compito: valutare se le azioni che si osservano sono sensate. Prime: Mano in prospettiva ego- e allocentrica. Target: mano che afferra un oggetto in prospettiva ego e allocentrica. Risultati: effetto della prospettiva: vantaggio se target in prospettiva egocentrica, compatibilità prospettiva prime-target Se gli altri sono simili a noi, ci mettiamo piu’ facilmente nei loro panni. Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, Neuroscience Letters, 2009 Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, 2009 Simulazione: osservare altri fMRI: Maggiore risonanza motoria (attivazione delle aree del sistema umano dei neuroni specchio) durante l’osservazione di movimenti di danzatori dello stesso ballo (capoeira vs. danza classica) e dello stesso Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, Neuroscience genere. Letters, 2009 Calvo Merino et al, 2005 Simulazione e interazione sociale: emozioni e cultura • Osservazione di volti di giapponesi e caucasici • Volti con emozioni: • Paura, rabbia, neutro, felicità • fMRI: la risposta dell’amigdala è modulata dalla cultura, aumenta con volti della propria cultura Chiao et al., J. of Cognitive Neuroscience, 2008 Simulazione: osservare il dolore altrui Rispetto agli americani, i coreani: * Maggiore empatia per il proprio gruppo * Maggiore attività nella giunzione temporo-parietale sinistra (L-TPJ), regione associata con inferenze (degli stati mentali altrui?). * Associazione tra maggiore empatia per l’in-group / preferenza per la gerarchia sociale. Cheon et al., 2011 Oggetti, parole e corpo Se l’informazione sugli oggetti è immagazzinata in termini di affordances, E se non c’è un processo di traduzione dall’’informaziona sensorimotoria ai simboli astratti, È plausibile che le parole “TAZZA” usate per riferirsi ad oggetti attivino le stesse affordances degli oggetti stessi. Stesso meccanismo con oggetti e PAROLE Teorie del ri-uso: il linguaggio si fonda sui sistemi precedenti (sistema motorio) Oggetti, parole e corpo Comprensione del linguaggio: simulazione dell’azione / situazione descritta. Base neurale: SISTEMA DI NEURONI SPECCHIO (Rizzolatti & Craighero, 2004; Gallese, 2009) Evidenze comportamentali, neurofisiologiche, brain imaging: attivazione somatotopica e precoce della corteccia motoria e premotoria durante la comprensione del linguaggio (rassegne: Barsalou, 2008; Fischer & Zwaan, 2008; Martin, 2007; Pulverműller, 2005; Toni, de Lange, Noordzij, & Hagoort, 2008): Oggetti, parole e corpo: compatibilità frase-movimento GLENBERG & KASCHAK (2002) dimostrano come la simulazione attivata durante l’elaborazione di una frase riferita allo spostamento di un oggetto è sensibile al movimento richiesto dal compito. Apri vs. chiudi il cassetto 02/02/10 Oggetti, parole e corpo: compatibilità parti-movimento Movement 1600 High Part Low Part Reaction Time 1550 Compito: verifica di parti. Es. “Hai una bambola davanti a te” “testa” vs. “piedi” 1500 1450 1400 1350 Yes-is-Up Yes-is-Down Response Direction Compatibilita’ collocazione della parte / direzione della risposta motoria (verso l’alto / il basso) Borghi, Kaschak & Glenberg, Memory & Cognition, 2004. Oggetti, parole e corpo: attrazione e repulsione CHEN & BARGH (1999) sottolineano come parole positive e negative provocano automaticamente azioni di attrazione e repulsione VAN DANTZIG, PECHER & ZWAAN (2008) ipotizzano e dimostrano come i movimenti di avvicinamento e allontanamento sono definiti in termini del loro effetto: le parole positive attivano azioni finalizzate a ridurre la distanza tra lo stimolo e il soggetto (movimenti di avvicinamento), le parole negative attivano movimenti volti ad aumentare questa distanza (movimenti di allontanamento). Oggetti, parole e corpo: attrazione e repulsione Compito: classificare parole come positive o negative. Con la mano aperta, tempi di risposta più veloci nel respingere oggetti negativi vicino e nell’avvicinare oggetti positivi lontani dal corpo. Con la pallina in mano, risultati opposti. Quindi: La valenza delle parole influenza il movimento La postura della mano rimanda ad un diverso tipo di azione PosNear PosFar NegFar NegNear 953 836 PosNear PosFar NegFar NegNear 872 949 Freina, Baroni, Borghi & Nicoletti, Memory & Cognition, 2009 Parole e corpo: le emozioni Condizioni: Penna tra i denti vs. tra le labbra Frasi piacevoli o spiacevoli The college president announces your name, and you proudly step onto the stage. You and your lover embrace after a long separation. The police car rapidly pulls up behind you, siren blaring. Time (msec) to make Easy judgment Compito: Valuta se la frase e’ facile da capire o no 3350 3300 3250 3200 3150 Unpleasant Pleasant 3100 Pen-in-teeth (smile) Pen-in-lips (frown) Pen Condition Your supervisor frowns as he hands you the sealed envelope. Havas, Glenberg, Becker, and Rinck (2005) Simulazione e linguaggio; effettori e scopi • Le azioni sono codificate in termini di GOALS (v. Hommel, 2001) • o anche (e in che misura) in termini di mezzi, ad esempio di quale EFFETTORE usiamo? • In che modo questa organizzazione si riflette nel linguaggio? • Simulazione e linguaggio: gli effettori “Calciare la palla” “Lanciare la palla” Buccino, Riggio et al., 2005 Scorolli & Borghi, 2007 Borghi & Scorolli, 2009 46 TEORIA tradizionale bocca masticare la caramella masticare la caramella mano Si ringrazia Claudia Scorolli 47 TEORIA tradizionale mano scartare la caramella scartare la caramella mano 48 TEORIA EMBODIED bocca masticare la caramella mano 49 TEORIA EMBODIED mano scartare la caramella mano 50 Simulazione e linguaggio: gli effettori fMRI: i soggetti ascoltano delle parole riferite alle gambe, braccia, volto (es. lick, pick, kick) Eseguono anche movimenti reali: con la lingua, le dita, i piedi Ordine verticale: le attivazioni delle gambe sono più in alto. Attivazione SOMATOTOPICA Hauk, Johnsrude, Pulvermüller (2004) 51 Simulazione e linguaggio: gli effettori Buccino, Riggio, Melli, Binkofski, Gallese e Stimolazione magnetica transcraniale (TMS) Rizzolatti (2005) + studio comportamentale Materiale: Frasi di 3 tipi (presentazione acustica): frasi relative ad azioni da eseguire con le mani, con i piedi, frasi astratte Compito: con le frasi concrete fornire una risposta motoria o con la mano o con il piede Con le frasi astratte non rispondere Risultato: effetto di interferenza con l’effettore coinvolto 52 Simulazione e linguaggio: gli effettori Compito: TMS: ascolto semplice; studio comportamentale; risposta motoria se la frase rimanda ad un’azione concreta (es. cuciva la gonna / calciava la palla / amava la sua terra) MEP registrati da muscoli di mano e piedi RTs 53 Buccino, Riggio, Melli, Binkofski, Gallese, Rizzolatti, 2005 Simulazione e linguaggio: gli effettori Compito: valutare la sensatezza di frasi (es. “calciare / lanciare la palla” - “scartare / succhiare la caramella”). Risultati: facilitazione se congruenza tra effettore cui rimanda la frase ed effettore usato per rispondere Block Foot - Hand 760 760 740 740 720 720 700 680 Mouth Sentences 660 640 Hand Sentences 620 RT (ms) RT (ms) Block Mouth - Hand 700 680 Foot Sentences 660 640 Hand Sentences 620 600 600 580 580 microphone > Mouth pedal > Foot device > Effector microphone > Mouth pedal > Foot device > Effector Scorolli & Borghi, 2007; Borghi & Scorolli, 2009 Teorie del riuso: gli scopi e le catene motorie Theory of event coding (Hommel et al., 2001): azione organizzata in termini di scopi: prevale lo scopo sul modo in cui l’azione viene eseguita. Umilta’ et al. 2008: studi con le “pinze”. Organizzazione in termini di scopo riflessa nel linguaggio. Teoria del riuso: il linguaggio si fonda sugli stessi sistemi di percezione e azione. Neuroni nel Lobo parietale inferiore (IPL): Catene motorie Scaricano differentemente a seconda dello scopo dell’azione: afferrare per portare alla bocca vs. per collocare. Atti motori come afferramento codificati sia in se che all’interno di una catena motoria. Fogassi, Ferrari, Gesierich, Rozzi, Chersi & Rizzolatti, 2005 Simulazione e linguaggio: gli effettori Interferenza (150-550 ms) e facilitazione (550-800 ms) sono 2 facce della stessa medaglia; tutto sta nel timing Attivazione in tempi diversi della catena motoria Chersi, Thill, Ziemke & Borghi, 2010 Simulazione e linguaggio: gli effettori Se “go precoce”, si attiva presto la catena del raggiungimento Se “go tardivo”, si attiva dopo Chersi et al, 2010 Simulazione e linguaggio: teorie embodied L’elaborazione di frasi attiva una simulazione dell’azione che la frase descrive. Questa simulazione è specifica: sensibile alle caratteristiche dell’oggetto menzionato (es. bello / brutto) all’effettore coinvolto nell’azione espressa dalla frase (es. piede / bocca) all’obiettivo espresso dalla frase alla direzione della frase (es. apri il cassetto) al tipo di agente coinvolto (es. amico, altro) 59 Attivazione del sistema motorio necessaria? Teorie embodied: Comprensione del linguaggio – Simulazione – Attivazione del sistema motorio Obiezione: Mahon e Caramazza (2008): attivazione del sistema motorio semplice corollario, by-product, non necessaria per la comprensione del linguaggio. OBIEZIONE 1: dati su pazienti Pazienti affetti da Parkinson, non sotto trattamento dopaminergico: difficoltà selettiva con verbi di azione (Boulenger et al., 2008) Pazienti affetti da motor neuron disease: difficoltà selettiva con verbi di azione (Bak et al., 2004) 60 Attivazione del sistema motorio necessaria? OBIEZIONE 2: dati sull’attivazione neurale Attivazione SOMATOTOPICA Attivazione molto PRECOCE: dopo 200 ms attivazione differenziata di verbi di azione Data l’attivazione precoce, è probabile (non certo) che l’attivazione del sistema motorio sia necessaria per la comprensione. Hauk, Johnsrude, Pulvermüller (2004) 61 Attivazione del sistema motorio necessaria? OBIEZIONE 3: plasticità neurale Il nostro cervello è plastico, perché porre la domanda in questi termini? Es. sedia: quali tratti sono necessari a definire una sedia? Caso analogo con il linguaggio 62 Come fanno le teorie embodied a spiegare la negazione? Teorie embodied: Comprensione del linguaggio – Simulazione – Attivazione del sistema motorio Obiezione: non sono in grado di spiegare alcuni fenomeni caratteristici del nostro linguaggio, come la negazione e l’astrazione. Es. “Non ho visto il mare” - ??????? Simulo? Se sì, che cosa simulo? Negazione: simulo, poi cancello? 63 Un esempio di uno studio della teoria embodied – frasi affermative Compito: Riconoscimento – Lettura frase - comparsa dell’oggetto – valutare se l’oggetto è stato menzionato Materiale: coppie di figure: es. uccello con ali chiuse o con ali aperte, uova nel cartone o in pentola, pane a fette o pagnotta. Frasi: es. “The ranger saw the eagle in the sky / in its nest” Risultati: vantaggio nella condizione congruente. Zwaan, Stanfield, & Yaxley (2002). 64 Come spiegare la negazione per le teorie embodied: evidenze comportamentali Negazione = processo composto da 2 stadi: Simulazione e cancellazione della simulazione. Compito: Riconoscimento – Lettura frase - comparsa dell’oggetto – valutare se l’oggetto è stato menzionato Materiale: coppie di figure: es. uccello con ali chiuse o con ali aperte, uova nel cartone o in pentola, pane a fette o pagnotta. Frasi: es. “There was no eagle in the sky / in its nest” “The eagle was not in the sky / in its nest” Risultati: vantaggio nella condizione congruente, più tempo rispetto alle frasi vere. Kaup e Zwaan (2005), Kaup, Zwaan e Ludtke (2007); Kaup65 et al Come spiegare la negazione per le teorie embodied: evidenze neurali Parole astratte e concrete, affermative e negative: Es. “Adesso io premo il bottone”, “Adesso non premo il bottone”, “Ora io apprezzo la fedeltà”, “Ora non apprezzo la fedeltà”. fMRI: Risultati: frasi negative: attivazione più debole del sistema fronto-parieto-temporale sinistro attivo rispetto alle corrispondenti frasi affermative. Attivazione ridotta delle aree che rappresentano l’informazione che viene negata. La differenza astratto-concreto è ridotta nel caso delle frasi negative. 66 Tettamanti, Manenti, Della Rosa, Falini, Perani, Cappa e Moro, 2008 Come spiegare la negazione per le teorie embodied: evidenze neurali Tettamanti et al (2008): attivazione ridotta delle aree che rappresentano l’informazione che viene negata. Problema: Non viene proprio rappresentata la negazione (minore attivazione, scomparsa per le negative della distinzione astratto-concreto) O meccanismo di bloccaggio che interviene poi (simulazione, poi cancellazione)? 67 Teorie embodied e parole astratte: il problema Parole astratte = banco di prova per le teorie embodied Numerose evidenze empiriche supportano queste teorie,ma si focalizzano sullo studio di parole concrete o con un alto grado di immaginabilita’. E le parole astratte? Come si può sostenere che sono “grounded” nel sistema sensorimotorio, che attivano simulazioni?