PSICOLOGIA della
COMUNICAZIONE
INTERCULTURALE
Anna Borghi
[email protected]
Sito web: http://laral.istc.cnr.it/borghi
Lingue, corpo e pensiero
Indice
Cognizione embodied e grounded
Affordances
Affordances in contesto sociale
Affordances e parole
Simulazione
Simulare di fronte ad oggetti (neuroni
canonici)
Simulare di fronte ad altri (neuroni specchio)
Simulazione e linguaggio
Simulazione ed effettori
Linguaggio e lingue, corpo e
pensiero
Si può parlare del linguaggio in astratto, senza
considerare le differenze tra le lingue che
parliamo?
Si può parlare del pensiero in generale, senza
parlare della diversità dei corpi e dei contesti
in cui viviamo?
In che modo il tipo di corpo che possediamo
influenza il nostro modo di pensare, di
conoscere, di parlare?
Il nostro corpo è un’entità soltanto biologica o
anche sociale?
In che misura le lingue che parliamo
influenzano il nostro modo di pensare?
Linguaggio, corpo, lingue
Tesi: non si possono studiare la mente e il linguaggio
umani se non li si radica nell’esperienza corporea.
L’esperienza corporea si dà solo in una situazione, in una
cultura, entro una specifica forma di vita.
Quindi: non esiste qualcosa come la cognizione umana, o il
linguaggio umano.
Differenza tra linguaggio e lingue
Il linguaggio deve essere studiato come lingua, come
prodotto di un’esperienza storicamente, culturalmente
situata.
• Cognizione “embodied” e situata
Zimmerfrei
simulazione
• Simulare significa che:
• vengono reclutati gli stessi sistemi di percezione e azione
coinvolti durante la percezione e l’interazione con oggetti,
•
“recupero off-line delle reti neurali coinvolte in operazioni
specifiche come percepire o agire” (Jeannerod, 2007; Barsalou, 1999; Decety &
Grezes, 2007; Gallese, 2007, 2009)
Oggetti e azioni con gli oggetti:
Sistema dei neuroni canonici e mirror?
simulazione
• SIMULATION IS NOT DOING:
si tratta di un’attivazione più debole;
comporta in contemporanea l’attivazione di un meccanismo
per “bloccare” l’output motorio;
dato che muscoli e arti non si muovono, la simulazione
manca del feedback sensoriale che si ha durante
l’esecuzione di compiti motori.
- Base neurale: ad esempio neuroni canonici e neuroni mirror
Neuroni canonici:
scaricano durante
Neuroni relativi all’afferramento, area
F5
l’esecuzione di azioni
orientate a scopi.
Rispondono anche
all’osservazione di
oggetti congruenti
con l’azione che
codificano.
Rispondono alle
proprieta’ degli
oggetti.
Rizzolatti & Craighero, 2004
9
simulazione:
osservare oggetti
Concetti di oggetti come simulatori (Barsalou, 1999,
2008), come patterns di azione potenziale (Glenberg,
1997).
Funzione = attivare simulazioni on-line che facilitano
l’interazione con gli oggetti. Es., vedere un’arancia:
attivazione di una specifico tipo di presa
simulazione:
osservare oggetti
Cognizione “embodied” e “grounded”. I
concetti di oggetti sono:
“Grounded” nei processi
sensorimotori,
non arbitrari (Barsalou, 2008)
Multimodali, non amodali (Gallese &
Lakoff, 2005)
Dinamici: variano in funzione di
contesto, scopo etc. (Smith, 2000)
simulazione:
osservare oggetti
Vedere oggetti manipolabili attiva informazione motoria:
Evidenze neurali (review in Martin, 2007)
Aree neurali specifiche per oggetti manipolabili
1996; Gerlach et al., 2002; Kellenbach et al., 2003)
(Martin et al.,
Aree neurali specifiche per i “tools” (aree premotorie
sinistre) (es., Chao & Martin, 2000; Grafton et al., 1997)
Ruolo del sistema dei neuroni canonici (CNS) nel
rappresentare oggetti afferrabili (es., Taira et al., 1990; Fagg &
Arbib, 1998; Raos et al., 2005).
Evidenze comportamentali
Studi su affordances ed effetti di compatibilità
(es. Bub et al.,
2003, 2008; Tipper et al., 2007, Yoon & Humphreys, 2005; Tucker &
Un esempio: le affordances
Nozione di affordance (Gibson, 1979).
L’ambiente si offre al soggetto.
riguardano
SIA la percezione che l’azione
SIA l’ambiente che gli individui
sono
SIA soggettive che oggettive
variabili
Ellis & Tucker (2000): micro-affordances:
“brain assemblies” che sono il prodotto della
congiunzione, nel cervello, di stimoli visivi e
risposte motorie. Oltre Gibson: ruolo del cervello.
Le affordances sono
embodied e variabili
Le affordances sono
variabili, sia
soggettive che
oggettive
Seggiolone:
ottima
affordance per
i bimbi, non
per noi
ci sono affordances e
affordances…..
Norman, la caffettiera del masochista
Simulazione: osservare oggetti
Tucker & Ellis, 2001, 2004
Compito: categorizzazione di oggetti
in NATURALI e ARTEFATTI.
Risultati: effetto di compatibilita’ tra
tipo di presa e dimensioni dell’oggetto.
Modello
Esperimento
iCub Robot
Caligiore, Borghi, Parisi, Baldassarre, 2010
Simulazione: osservare più
oggetti
Partecipanti: scalatori esperti e non
3 vie: facile, difficile, impossibile ma
percettivamente saliente
Procedura: l’istruttore mostra le 3
vie, partecipanti devono segnare le
sequenze delle prese su un foglio.
RISULTATI
- Via facile: nessuna differenza tra esperti e non
- Via impossibile: nessuna differenza tra esperti e non
- Via difficile: la performance degli esperti è molto migliore
Simulazione MOTORIA, ricordo migliore non basato sulla
salienza percettiva ma legato alla competenza motoria
Pezzulo, Barca, Lamberti-Bocconi & Borghi, 2010
Pezzulo, Barca, Lamberti-Bocconi & Borghi, under review
affordances stabili e temporanee
le affordances possono essere:
“stabili” / permanenti – basate su associazioni
visuomotorie a lungo termine, in memoria. es.
grandezza: proprietà intrinseca, invariante,
dell’oggetto.
“temporanee”/variabili – si basano su
informazione visiva online. es. orientamento
attuale di un oggetto: proprietà estrinseca,
dipendente dall’osservatore e/o dalle condizioni
di osservazione
•non dicotomia
•Affordances stabili rappresentate nel sistema
ventrale (o dorso-ventrale), affordance variabili
in quello dorsale (o dorso-dorsale)?
Dorso-dorsale vs. Ventrodorsale
Rete delle affordance stabili (BLU) più ventrale nelle
cortecce parietali e motorie.
Rete delle affordance variabili (MARRONE) più dorsale, in
parziale sovrapposizione con quella delle affordance
stabili.
Sakreida et al, in prep.
19
Affordances, convenzioni e
interazione sociale
Non ci sono studi sulle affordances e le influenze
culturali che le modulano.
Sono pochi gli studi su aspetti interattivi ed emozionali
delle affordance. La presenza di un altro agente influenza
il modo in cui rileviamo le affordances?
Affordances e interazione
sociale
OGGETTO
SELF
ALTRO
Affordances, convenzioni e
categorizzazione
Smith, 2005: bambini USA di 18-24 mesi.
Questo e’ un WUG.
Quale dei due oggetti sotto
e’ un WUG?
2 condizioni: movimento
asimmetrico (manico) vs.
simmetrico
2 condizioni: movimento
lungo l’asse verticale vs.
orizzontale
Forma legata all’azione. Categorie apprese tramite l’azione.
AFFORDANCE
E CONVENZIONI SOCIALI
Forchetta:
Funzione (conoscenza) vs. manipolazione (informazione online)?
Diverse vie neurali (ventrale – funzione / dorsale – manipolazione)?
Affordance sociali
Condizione individuale: raggiungere
e ricollocare l’oggetto.
Condizione sociale: dare all’altro
Condizione di perturbazione: l’altro
avanza richiesta inaspettata
Condizione sociale: ampiezza del
picco di velocità più ridotta:
attenzione all’altra?
Perturbazione: Deviazione della
traiettoria del braccio verso il partner
Quindi: affordance sociali?
Becchio, Sartori, Castiello, 2010
Affordance sociali
Condizione individuale: raggiungere
e ricollocare l’oggetto.
Condizione cooperativa
Condizione competitiva
Risultati
Profili di velocità - Tempo di
decelerazione: più lungo nella
situazione cooperativa che nella
neutra – attenzione all’altra?
Velocità del polso: tempo di
decelerazione più breve nella
situazione competitiva
Quindi: affordance sociali
Becchio, Sartori, Castiello, 2010
Affordance sociali
Amico vs. non amico
Posizione
Pronome
Latenze più brevi quando
l’altro dice «io»
Latenze di apertura delle
dita e picchi di velocità:
più veloci in presenza di
non amico (competizione?),
senza effetto della
posizione
Latenze più brevi con gli
amici, solo quando sono
nella posizione di poter
raggiungere velocemente
l’oggetto
Gianelli, Scorolli, Borghi, 2013
26
Affordance e manipolazione /
funzione: un esempio con TMS
Buccino, Sato, Cattaneo, Rodà & Riggio, 2009
Affordance e manipolazione /
funzione: un esempio con TMS
Area motoria
sinistra mano
Affordance e manipolazione /
funzione: un esempio con TMS

Programmi motori per afferramento degli oggetti legati
a componenti (es. Manico)

Se violazione di queste componenti, I programmi motori
sono interrotti
Neuroni mirror:
scaricano durante
l’esecuzione di azioni
orientate a scopi.
Rispondono anche
all’osservazione di
azioni eseguite da altri:
risonanza motoria,
simulazione
Rizzolatti et al., 1996
Simulazione: osservare altri
Teoria del codice comune, theory of event coding
(TEC): contenuti della percezione e piani di azione
sono codificati tramite una rappresentazione comune.
Quindi la somiglianza tra stimoli osservati e
azioni eseguite facilita l’elaborazione degli stimoli
osservati (Prinz, 1990; Hommel et al., 2001).
Risonanza motoria, attivazione del sistema mirror.
Buccino et al.,
2001:
osservazione di
effettori in
movimento e
statici:
organizzazione
somatotopica
Simulazione: osservare altri
Risonanza motoria, attivazione del sistema mirror.
Es. Grezes et al.,2004: osservare le nostre azioni
vs. quelle altrui: aree parietali pre-motorie.
Es. Flach et al., 2003: battito di mani.
Simulazione: osservare altri
Compito: valutare se le azioni che si
osservano sono sensate.
Prime: Mano in prospettiva ego- e
allocentrica. Target: mano che afferra un
oggetto in prospettiva ego e allocentrica.
Risultati: effetto della prospettiva:
vantaggio se target in prospettiva
egocentrica, compatibilità prospettiva
prime-target
Se gli altri sono simili a noi, ci mettiamo
piu’ facilmente nei loro panni.
Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, Neuroscience Letters, 2009
Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, 2009
Simulazione: osservare altri
fMRI: Maggiore
risonanza motoria
(attivazione delle
aree del sistema
umano dei neuroni
specchio) durante
l’osservazione di
movimenti di
danzatori dello
stesso ballo
(capoeira vs. danza
classica) e dello
stesso
Bruzzo, Borghi & Ghirlanda, Neuroscience
genere. Letters, 2009
Calvo Merino et al, 2005
Simulazione e interazione
sociale: emozioni e cultura
• Osservazione di volti di giapponesi e
caucasici
• Volti con emozioni:
• Paura, rabbia, neutro, felicità
• fMRI: la risposta dell’amigdala è
modulata dalla cultura, aumenta con
volti della propria cultura
Chiao et al., J. of Cognitive Neuroscience, 2008
Simulazione: osservare il dolore
altrui
Rispetto agli americani, i coreani:
* Maggiore empatia per il proprio gruppo
* Maggiore attività nella giunzione temporo-parietale
sinistra (L-TPJ), regione associata con inferenze (degli
stati mentali altrui?).
* Associazione tra maggiore empatia per l’in-group /
preferenza per la gerarchia sociale.
Cheon et al., 2011
Oggetti, parole e corpo
Se l’informazione sugli
oggetti è immagazzinata
in termini di affordances,
E se non c’è un processo
di traduzione
dall’’informaziona
sensorimotoria ai simboli
astratti,
È plausibile che le parole “TAZZA”
usate per riferirsi ad
oggetti attivino le stesse
affordances degli oggetti
stessi.
Stesso meccanismo con
oggetti e PAROLE
Teorie del ri-uso: il linguaggio si
fonda sui sistemi precedenti
(sistema motorio)
Oggetti, parole e corpo
Comprensione del linguaggio: simulazione dell’azione /
situazione descritta. Base neurale: SISTEMA DI NEURONI
SPECCHIO (Rizzolatti & Craighero, 2004; Gallese, 2009)
Evidenze comportamentali, neurofisiologiche, brain
imaging: attivazione somatotopica e precoce della
corteccia motoria e premotoria durante la comprensione
del linguaggio (rassegne: Barsalou, 2008; Fischer & Zwaan,
2008; Martin, 2007; Pulverműller, 2005; Toni, de Lange,
Noordzij, & Hagoort, 2008):
Oggetti, parole e corpo:
compatibilità frase-movimento
GLENBERG & KASCHAK (2002) dimostrano come
la simulazione attivata durante l’elaborazione di una frase
riferita allo spostamento di un oggetto
è sensibile al movimento richiesto dal compito.
Apri vs. chiudi il
cassetto
02/02/10
Oggetti, parole e corpo:
compatibilità parti-movimento
Movement
1600
High Part
Low Part
Reaction Time
1550
Compito: verifica di parti. Es. “Hai
una bambola davanti a te” “testa” vs.
“piedi”
1500
1450
1400
1350
Yes-is-Up
Yes-is-Down
Response Direction
Compatibilita’ collocazione della
parte / direzione della risposta
motoria (verso l’alto / il basso)
Borghi, Kaschak & Glenberg, Memory & Cognition, 2004.
Oggetti, parole e corpo:
attrazione e repulsione
CHEN & BARGH (1999) sottolineano come parole positive e negative
provocano automaticamente azioni di attrazione e repulsione
VAN DANTZIG, PECHER & ZWAAN (2008) ipotizzano e dimostrano
come i movimenti di avvicinamento e allontanamento sono definiti in
termini del loro effetto:
le parole positive attivano azioni finalizzate a ridurre la distanza tra
lo stimolo e il soggetto (movimenti di avvicinamento),
le parole negative attivano movimenti volti ad aumentare questa
distanza (movimenti di allontanamento).
Oggetti, parole e corpo:
attrazione e repulsione
Compito: classificare parole come positive o negative.
Con la mano aperta, tempi di risposta più veloci nel
respingere oggetti negativi vicino e nell’avvicinare oggetti
positivi lontani dal corpo. Con la pallina in mano, risultati
opposti.
Quindi: La valenza delle parole influenza il movimento
La postura della mano rimanda ad un diverso tipo di azione
PosNear PosFar
NegFar NegNear
953
836
PosNear PosFar
NegFar NegNear
872
949
Freina, Baroni, Borghi & Nicoletti, Memory & Cognition, 2009
Parole e corpo: le emozioni
Condizioni: Penna tra i
denti vs. tra le labbra
Frasi piacevoli o spiacevoli
The college president announces your
name, and you proudly step onto the
stage.
You and your lover embrace after a
long separation.
The police car rapidly pulls up behind
you, siren blaring.
Time (msec) to make Easy judgment
Compito: Valuta se la frase
e’ facile da capire o no
3350
3300
3250
3200
3150
Unpleasant
Pleasant
3100
Pen-in-teeth
(smile)
Pen-in-lips
(frown)
Pen Condition
Your supervisor frowns as he hands
you the sealed envelope.
Havas, Glenberg, Becker, and Rinck (2005)
Simulazione e linguaggio;
effettori e scopi
•
Le azioni sono codificate in termini di GOALS
(v. Hommel, 2001)
•
o anche (e in che misura) in termini di mezzi,
ad esempio di quale EFFETTORE usiamo?
•
In che modo questa organizzazione si riflette
nel linguaggio?
•
Simulazione e linguaggio: gli
effettori
“Calciare la palla”
“Lanciare la palla”
Buccino, Riggio et al., 2005
Scorolli & Borghi, 2007
Borghi & Scorolli, 2009
46
TEORIA tradizionale
bocca
masticare
la caramella
masticare la
caramella
mano
Si ringrazia Claudia Scorolli
47
TEORIA tradizionale
mano
scartare
la caramella
scartare la
caramella
mano
48
TEORIA EMBODIED
bocca
masticare
la caramella
mano
49
TEORIA EMBODIED
mano
scartare
la caramella
mano
50
Simulazione e linguaggio: gli
effettori
fMRI: i soggetti
ascoltano delle
parole riferite alle
gambe, braccia,
volto (es. lick, pick,
kick)
Eseguono anche
movimenti reali:
con la lingua, le
dita, i piedi
Ordine verticale: le
attivazioni delle
gambe sono più in
alto. Attivazione
SOMATOTOPICA
Hauk, Johnsrude, Pulvermüller (2004)
51
Simulazione e linguaggio: gli
effettori
Buccino, Riggio, Melli, Binkofski, Gallese e
Stimolazione magnetica transcraniale (TMS)
Rizzolatti
(2005)
+
studio comportamentale
Materiale: Frasi di 3 tipi (presentazione acustica): frasi
relative ad azioni da eseguire con le mani, con i piedi,
frasi astratte
Compito: con le frasi concrete fornire una risposta
motoria
o
con la mano
o
con il piede
Con le frasi astratte non rispondere
Risultato: effetto di interferenza con
l’effettore coinvolto
52
Simulazione e linguaggio: gli
effettori
Compito: TMS: ascolto semplice; studio comportamentale;
risposta motoria se la frase rimanda ad un’azione concreta (es.
cuciva la gonna / calciava la palla / amava la sua terra)
MEP registrati da muscoli di
mano e piedi
RTs
53
Buccino, Riggio, Melli, Binkofski, Gallese, Rizzolatti, 2005
Simulazione e linguaggio: gli
effettori
Compito: valutare la sensatezza di frasi
(es. “calciare / lanciare la palla” - “scartare /
succhiare la caramella”).
Risultati: facilitazione se congruenza tra
effettore cui rimanda la frase ed effettore
usato per rispondere
Block Foot - Hand
760
760
740
740
720
720
700
680
Mouth Sentences
660
640
Hand Sentences
620
RT (ms)
RT (ms)
Block Mouth - Hand
700
680
Foot Sentences
660
640
Hand Sentences
620
600
600
580
580
microphone > Mouth
pedal > Foot
device > Effector
microphone > Mouth
pedal > Foot
device > Effector
Scorolli & Borghi, 2007; Borghi & Scorolli, 2009
Teorie del riuso: gli scopi e le
catene motorie
Theory of event coding (Hommel et al.,
2001): azione organizzata in termini di
scopi: prevale lo scopo sul modo in cui
l’azione viene eseguita.
Umilta’ et al. 2008: studi con le “pinze”.
Organizzazione in termini di scopo
riflessa nel linguaggio.
Teoria del riuso: il linguaggio si fonda
sugli stessi sistemi di percezione e
azione.
Neuroni nel
Lobo parietale
inferiore (IPL):
Catene motorie
Scaricano
differentemente a
seconda dello scopo
dell’azione: afferrare
per portare alla bocca
vs. per collocare.
Atti motori come
afferramento
codificati sia in se che
all’interno di una
catena motoria.
Fogassi, Ferrari, Gesierich, Rozzi, Chersi & Rizzolatti, 2005
Simulazione e linguaggio: gli
effettori
Interferenza (150-550 ms) e
facilitazione (550-800 ms)
sono 2 facce della stessa
medaglia; tutto sta nel
timing
Attivazione in tempi diversi
della catena motoria
Chersi, Thill, Ziemke & Borghi, 2010
Simulazione e linguaggio: gli
effettori
Se “go precoce”, si attiva presto la catena del
raggiungimento
Se “go tardivo”, si attiva dopo
Chersi et al, 2010
Simulazione e linguaggio: teorie
embodied
L’elaborazione di frasi attiva una simulazione
dell’azione che la frase descrive. Questa
simulazione è specifica: sensibile
alle caratteristiche dell’oggetto menzionato
(es. bello / brutto)
all’effettore coinvolto nell’azione espressa dalla
frase (es. piede / bocca)
all’obiettivo espresso dalla frase
alla direzione della frase (es. apri il cassetto)
al tipo di agente coinvolto (es. amico, altro)
59
Attivazione del sistema motorio
necessaria?
Teorie embodied: Comprensione del
linguaggio – Simulazione – Attivazione del
sistema motorio
Obiezione: Mahon e Caramazza (2008):
attivazione del sistema motorio semplice
corollario, by-product, non necessaria per la
comprensione del linguaggio.
OBIEZIONE 1: dati su pazienti
Pazienti affetti da Parkinson, non sotto
trattamento dopaminergico: difficoltà selettiva
con verbi di azione (Boulenger et al., 2008)
Pazienti affetti da motor neuron disease:
difficoltà selettiva con verbi di azione (Bak et al.,
2004)
60
Attivazione del sistema motorio
necessaria?
OBIEZIONE 2: dati sull’attivazione neurale
 Attivazione SOMATOTOPICA
 Attivazione molto PRECOCE: dopo 200 ms attivazione
differenziata di verbi di azione
Data l’attivazione precoce, è probabile (non certo) che l’attivazione
del sistema motorio sia necessaria per la comprensione.
Hauk, Johnsrude,
Pulvermüller (2004)
61
Attivazione del sistema motorio
necessaria?
OBIEZIONE 3: plasticità neurale
Il nostro cervello è plastico, perché porre la
domanda in questi termini?
Es. sedia: quali tratti sono necessari a definire
una sedia? Caso analogo con il linguaggio
62
Come fanno le teorie embodied a
spiegare la negazione?
Teorie embodied: Comprensione del linguaggio – Simulazione –
Attivazione del sistema motorio
Obiezione: non sono in grado di spiegare alcuni fenomeni
caratteristici del nostro linguaggio, come la negazione e l’astrazione.
Es. “Non ho visto il mare” - ???????
Simulo? Se sì, che cosa simulo?
Negazione: simulo, poi cancello?
63
Un esempio di uno studio della teoria
embodied – frasi affermative
Compito: Riconoscimento – Lettura frase - comparsa dell’oggetto –
valutare se l’oggetto è stato menzionato
Materiale: coppie di figure: es. uccello con ali chiuse o con ali aperte,
uova nel cartone o in pentola, pane a fette o pagnotta.
Frasi: es. “The ranger saw the eagle in the sky / in its nest”
Risultati: vantaggio nella condizione congruente.
Zwaan, Stanfield, & Yaxley (2002).
64
Come spiegare la negazione per le teorie
embodied: evidenze comportamentali
Negazione = processo composto da 2 stadi: Simulazione e
cancellazione della simulazione.
Compito: Riconoscimento – Lettura frase - comparsa dell’oggetto –
valutare se l’oggetto è stato menzionato
Materiale: coppie di figure: es. uccello con ali chiuse o con ali aperte,
uova nel cartone o in pentola, pane a fette o pagnotta.
Frasi: es. “There was no eagle in the sky / in its nest”
“The eagle was not in the sky / in its nest”
Risultati: vantaggio nella condizione congruente, più tempo rispetto
alle frasi vere.
Kaup e Zwaan (2005), Kaup, Zwaan e Ludtke (2007); Kaup65 et al
Come spiegare la negazione per le teorie
embodied: evidenze neurali
Parole astratte e concrete,
affermative e negative:
Es. “Adesso io premo il bottone”,
“Adesso non premo il bottone”, “Ora io
apprezzo la fedeltà”, “Ora non apprezzo
la fedeltà”.
fMRI: Risultati: frasi negative:
attivazione più debole del sistema
fronto-parieto-temporale sinistro
attivo rispetto alle corrispondenti
frasi affermative.
Attivazione ridotta delle aree che
rappresentano l’informazione
che viene negata. La differenza
astratto-concreto è ridotta nel caso
delle frasi negative.
66
Tettamanti, Manenti, Della Rosa, Falini, Perani, Cappa e Moro, 2008
Come spiegare la negazione per le teorie
embodied: evidenze neurali
Tettamanti et al (2008): attivazione ridotta delle aree che
rappresentano l’informazione che viene negata.
Problema:
Non viene proprio rappresentata la negazione (minore attivazione,
scomparsa per le negative della distinzione astratto-concreto)
O meccanismo di bloccaggio che interviene poi (simulazione, poi
cancellazione)?
67
Teorie embodied e parole
astratte: il problema
Parole astratte = banco di prova per le teorie
embodied
Numerose evidenze empiriche supportano queste
teorie,ma si focalizzano sullo studio di parole concrete o
con un alto grado di immaginabilita’. E le parole
astratte?
Come si può sostenere che sono “grounded” nel
sistema sensorimotorio, che attivano simulazioni?