Disoccupazione America il piano di Obama per salvare gli States

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Disoccupazione America
il piano di Obama per salvare gli States
Obama ha annunciato un piano brillante per abbassare la disoccupazione negli Stati
Uniti. Un'immissione di 450 miliardi di dollari per passare dall'attuale 9,1% al 7,5%
nei prossimi anni. Investimenti pubblici, grandi opere infrastrutturali, inclusa la
modernizzazione di 35.000 scuole, questi sono i temi più importanti. La campagna
elettorale è decisamente cominciata e non si risparmiano colpi, l'idea Obama è
chiara ed ingegnosa. Se i repubblicani non approveranno il piano di salvataggio
saranno additati come i soli responsabili del disastro ipotetico dell'America.
Traditori della patria, a tanto si arriverà. Se invece i repubblicani accetteranno il
piano di Obama, il presidente americano avrà scavato una importante fondamenta
per il secondo mandato.
Intanto però i repubblicani resistono e chiedono riduzioni fiscali ma anche tagli alla
spesa pubblica che Obama non sembra voler toccare. E questo è un dato negativo,
perchè con la maggioranza alla camera Obama potrebbe avere difficoltà a far
approvare tutto il suo piano, dove i leader della maggioranza repubblicana hanno
segnalato la loro opposizione a nuove spese che si aggiungono al deficit del bilancio
federale. Obama, in un discorso del 5 Settembre a Detroit, ha affermato che avrebbe
sfidato i Repubblicani nel trovare un accordo sugli sgravi fiscali, che dovrebbero
avere come principale obiettivo la classe media americana, e tradursi in uno stimolo
per la spesa dei consumatori.
Il piano di lavoro di Obama si allinea al suo pacchetto di stimolo economico da 830
miliardi dollari del 2009 in cui, allo stesso modo, si sottolineava l’importanza dei
tagli fiscali, degli investimenti in infrastrutture e dell’assistenza alle
amministrazioni locali.
L’alto tasso di disoccupazione ha aumentato i timori che l’economia potrebbe
andare verso un’altra recessione. La crescita dell’occupazione netta pari a zero nel
mese di agosto è la dimostrante di una situazione di stallo economico e di una crisi
del debito europeo che ha spaventato anche le aziende e i consumatori. Ecco perché
Obama punta tutta la sua rielezione sulla lotta contro la disoccupazione.
Il tema disoccupazione e il rilancio dell’economia saranno al centro dell’attenzione
nei prossimi mesi, con l’avvicinarsi delle elezioni nel 2012. Anche Mitt Romney,
tra i Repubblicani che potrebbe fronteggiare Obama alle prossime
Presidenziali, ha avanzato una proposta basata su 59 punti per
rilanciare l’economia, incentrata nella riduzione delle imposte al ceto
medio.
Almeno il 70% circa dei 450 miliardi per lo stimolo occupazione sarà dedicato alla
riduzione della pressione fiscale per i lavoratori o per gli aiuti ai disoccupati. Il
restante 30% sarà dedicato a progetti infrastrutturali come programmi per le
attrezzature scolastiche.
Negli Stati Uniti i dipendenti pagano il 6,5% di trattenuta fiscale in busta paga e
vedranno confermato uno sconto di circa 2 punti percentuali, al 4,5%. L'altro 6,5% è
a carico delle aziende per un totale del 13% di trattenute fino a un tetto massimo
salariale, altamente regressivo. Ai datori di lavoro che assumono disoccupati
in cerca di lavoro da oltre sei mesi, un bonus di 4.000 dollari. Alle
famiglie dei lavoratori dipendenti, 1.500 dollari di alleggerimento della
trattenuta fiscale in busta paga.
Innanzitutto grazie agli sgravi fiscali: il presidente vuole dimezzare quella "payroll
tax" che è la ritenuta alla fonte sulle buste paga, il "cuneo fiscale" ripartito fra
dipendenti e imprese per finanziare la Social Security. Un esempio del suo
effetto: per una piccola impresa con 50 dipendenti il risparmio netto
equivale a 80.000 dollari.
Così Obama spiega il suo programma di rilancio:
Stasera ci riuniamo qui in un momento di urgenza per la nostra nazione.
Continuiamo ad affrontare una crisi economica che ha lasciato milioni di nostri
concittadini senza lavoro, e una crisi politica che ha peggiorato le cose, ma i
milioni di americani senza lavoro non hanno tempo da perdere con i giochi della
politica. Sono cresciuti in un'America dove il duro lavoro e il senso di
responsabilità venivano premiati. Se ti comportavi bene, in questo paese potevi
farcela. Ma da decenni il nostro contratto sociale sta disintegrandosi.
Mentre la maggioranza degli americani fa fatica ad arrivare a fine mese, una
minoranza opulenta e le grandi imprese godono di privilegi fiscali esclusivi.
Warren Buffett paga un'aliquota fiscale inferiore a quella della sua segretario:
uno scandalo che lui stesso ci chiede di abolire.
La normativa fiscale dovrebbe favorire le imprese che creano più lavoro, non
quelle che possono permettersi i migliori lobbisti, non è lotta di classe, è
matematica, ci sono scelte da fare ed è chiaro dove sta l'interesse della
maggioranza degli americani.
La Federal Reserve
Intanto la Fed non lesinerà sforzo alcuno per irrobustire la crescita economica Usa e
ridurre il tasso di disoccupazione. Lo ha assicurato il presidente della Federal
Reserve, Ben Bernanke, durante un discorso all'Economic Club del Minnesota.
La Fed è pronta ad agire per sostenere l'economica americana e dispone delle
misure necessarie ma non ha ancora deciso se metterle in campo.
Queste sono le parole di Ben Bernanke nella sua ultima seduta del 8 Settembre
prima della prossima in programma il 20-21 Settembre. Diciamo che il discorso non
si allontana molto da quello di fine Agosto durante l'incontro a Jackson Hole con i
banchieri centrali, il numero uno della Fed ha lasciato aperta la porta a nuove
misure di stimolo ma non ha specificato quando queste misure saranno applicate ne
quali potrebbero essere.
Bernanke ha anche parlato di una gamma di strumenti per ridare stimolo
monetario aggiuntivo. Due sono i programmi che la Fed potrebbe intraprendere:
1) Spostamento del portafoglio dei titoli del tesoro in mano alla banca centrale con
meno Bond a breve scadenza e più titoli a lunga scandeza.
Il FOMC si attende un tasso di crescita più lento rispetto a Giugno con un possibile
ulteriore rischio di un peggioramento dell'outlook economico. La Fed ha una
gamma per fornire ulteriore stimolo monetario, abbiamo discusso dei pro e
contro di questi strumenti ad Agosto.
L'obiettivo sarebbe quello di abbassare i tassi a lungo termine per favorire
l'espansione economica.
2) Altro lancio di acquisti di buone del tesoro e di titoil legati ai mutui che la Fed ha
già in portafoglio per un totale di 2320 miliardi di dollari.
Qualunque sia la strada che la Fed sceglierà di utilizzare per aiutare l'economia del
paese, i rischi dell'inflazione non ci sono, sempre secondo Bernanke, che non è
preoccupato di una ulteriore crescita dei prezzi.