Il commento di un`economista_Weisbrot

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L’opinione dell’economista. Le elezioni si sono giocate soprattutto sull’economia. I risultati della
politica del Governo sono stati sotto le attese. La situazione economica permane grave: domanda
debole, licenziamenti e precarietà, disoccupazione alta. I repubblicani hanno avuto buon gioco
riempiendo un vuoto di comunicazione sulla crisi, le sue cause e rimedi.
Un errore fatale
Mark Weisbrot
Direttore Centro studi di economia politica
Washington
Come previsto i democratici hanno subito gravi perdite nelle elezioni di medio mandato. Non è
insolito, anzi consueto che il partito del Presidente perda punti in queste tornate elettorali , ed è
inoltre improbabile che si sia di fronte ad un'altra era dominata dai conservatori, ma le perdite dei
democratici sono state massicce , al di fuori dell'accettabile. E' urgente discutere il perchè.
La causa più importante, che sopravvanza ogni altra , è l'insufficente risposta alla gravità della crisi
economica. La ripresa annunciata non c'è stata. La disoccupazione permane alta.
La politica economica , in una situazione di crisi grave, è il classico caso in cui non si deve scendere
a compromessi. In altri termini è meglio battersi e perdere per ciò che è necessario , che vincere e
non fare ciò che si ritiene utile. Se i democratici avessero battagliato per misure di stimolo
all'economia più consistenti e tali da ridurre la disoccupazione prevista nei prossimi due anni – e
persa la battaglia al congresso ( per la defezione di alcuni di loro ) - avrebbero, perlomeno,
dimostrato che sono i repubblicani i responsabili del protrarsi della crisi.
Sono ben pochi gli economisti che sostengono lo slogan ripetuto ossessivamente nella campagna
che lo stimolo approvato nel 2009 è la causa della crisi perchè aumenta il debito pubblico. Studi
condotti dalle commissioni finanziarie del congresso ci dicono che quelle misure di sostegno hanno
permesso di creare nuovi posti di lavoro per almeno 2 milioni di persone. Ma non è stato sufficente.
Lo stimolo fu in grado di coprire solo poco più di 1/8 della caduta della domanda privata seguita
allo scoppio della bolla finanziaria legata ai subprime.
L'economia è sempre stata un tema importante nelle campagne elettorali. Lo è ancor di più in una
situazione di crisi come l'attuale segnata da: 9,6% tasso disoccupazione, milioni di sottopagati o
espulsi dal mercato del lavoro, milioni che rischiano di perdere la casa.. Ma la politica americana
non solo nella campagna ma da almeno un anno è condotta a colpi di slogan demagogici e
manipolatori, insulti e disinformazioni. Nulla di razionale.
I democratici avrebbero dovuto accettare la sfida. Dire la verità sullo stato delle cose e sulle
responsabilità: non solo sul fatto che hanno ereditato questo caos ma spiegando che sarebbe stato
necessario un massiccio intervento pubblico per far fronte alla crescente disoccupazione. E che
l'alternativa sarebbe stata la situazione di oggi. Non è ideologia ma valutazione oggettiva.
L'ironia è che l'economia americana è in una situazione in cui sarebbe possibile spendere denaro
pubblico senza aggravare il debito. Magia ? No, quando l' economia è depressa , con
disoccupazione alta e bassa utilizzazione delle capacità , La Banca centrale può emettere denaro e
prestarlo al tesoro senza creare forte inflazione. Nei fatti dal 2007 la FED ( Banca centrale ) ha
emesso moneta per 1,4 Trilioni di Dollari per rilevare le ipoteche di Mac e Mae ( due assicurazioni
private molto popolari). Ma l'inflazione è ancora attorno a 1,5%
Ora la FED annuncia la stampa di nuovo denaro per l'acquisto di buoni del tesoro a lungo termine.
Il denaro potrebbe essere utilizzato, e avrebbe dovuto esserlo per la creazione di nuovi posti di
lavoro. Nell'incapacità di promuovere la ripresa necessaria per alleviare la disoccupazione i
democratici hanno offerto ai repubblicani un'occasione d'oro per usare la carta populistica.
E i repubblicani lo hanno fatto. Disoccupazione e insicurezza creano tensioni e rabbia. I
repubblicani hanno pagato un prezzo minimo per i loro eccessi estremistici. I democratici hanno
pagato caro la loro indecisione in politica economica.Questo ha contato più di ogni altro fattore
nella sconfitta.
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