Ragioneria Generale e Applicata Tema d’esame del 13 gennaio 2015 (in grassetto la risposta corretta) Prima parte I principi Ifrs di nuova emanazione: A. devono essere omologati - dopo l'emanazione da parte dello IASB - dalla Commissione europea, assistita da ARC ed EFRAG B. entrano subito in vigore dopo l'approvazione da parte dello IASB, per effetto del regolamento CE 1606/2002 C. richiedono l'omologazione dei governi nazionali non appena sono approvati dallo IASB D. per essere applicati in Italia necessitano del parere favorevole dell'Organismo Italiano di Contabilità Il sistema "duale" di bilancio in Italia: A. B. C. D. è una scelta conseguente all'adozione del regolamento CE 1606/2002 prevede strutture e contenuti di bilancio diversi per imprese "grandi" e "piccole-medie" è una scelta del legislatore italiano per rendere più attrattivo il nostro Paese agli investimenti stranieri prevede una scelta obbligata (tra disciplina nazionale e disciplina Ias/Ifrs) che può essere derogata "in casi eccezionali" L'adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS è vietata per: A. B. C. D. le società che hanno la facoltà di redigere il bilancio in forma abbreviata le società che sono tenute a redigere il bilancio consolidato tutte le società non quotate le società che sono controllate da una società quotata L'equilibrio fra attività, passività e mezzi propri evoca: A. B. C. D. l'aspetto patrimoniale della gestione l'aspetto reddituale della gestione l'aspetto finanziario della gestione l'aspetto industriale della gestione L'obbligo di cui all'art. 2423-bis c.c. che impone di tener conto "della funzione economica dell'elemento dell'attivo o del passivo", sottende e richiama, per interpretazione condivisa, i contenuti del: A. B. C. D. principio di prevalenza della sostanza sulla forma principio di prudenza principio di realizzazione principio di costanza dei criteri di valutazione L'utilizzo del bilancio come strumento di comportamento: A. è lecito se effettuato nell'ambito dei principi e dei criteri previsti dalla normativa B. è comunque vietato in quanto espressione di politiche di bilancio C. è comunque ammesso quando le politiche di bilancio sono tali da rendere le valutazioni di bilancio conformi alla norma fiscale D. è lecito, limitatamente alla possibilità di utilizzo della deroga obbligatoria Le merci presenti in magazzino a fine esercizio trovano iscrizione: A. nella voce C)I.4) dell'attivo di stato patrimoniale e, a riduzione del Costo della Produzione, nella voce B)11) di conto economico B. nella voce C)I.3) dell'attivo di stato patrimoniale e, a incremento del Costo della Produzione, nella voce B)11) di conto economico C. nella voce C)I.3) dell'attivo di stato patrimoniale e, a incremento del Valore della Produzione, nella voce A)2) di conto economico D. nella voce C)I.4) dell'attivo di stato patrimoniale e, a riduzione del Valore della Produzione, nella voce A)2) di conto economico Lo schema di conto economico prescritto dal codice civile nell'ambito della macroclasse B) Costi della produzione classifica i valori: A. B. C. D. per natura in parte per natura e in parte per destinazione in base al criterio finanziario in base al criterio della destinazione Nei bilanci redatti secondo gli Ias/Ifrs, la differenza tra il capitale netto finale e iniziale: A. è pari alla somma del reddito e della variazione di determinate riserve di patrimonio netto: la differenza si identifica con il comprehensive income B. è pari al reddito d'esercizio al netto della rivalutazione del fair value C. è pari al reddito al netto del comprehensive income D. è pari alle variazioni delle riserve di patrimonio netto escluse dal comprehensive income Nell'impianto della normativa italiana sul bilancio, la deroga ex 2423, 4° comma è obbligatoria: A. perché se fosse facoltativa si ammetterebbe implicitamente per legge di poter redigere un bilancio non veritiero e non corretto B. per assecondare l'interesse del compilatore del bilancio a rivalutare le voci C. perché non sono previste norme facoltative nella legislazione sul bilancio D. perché solo rendendo la deroga obbligatoria si possono favorire gli stakeholders Nello Stato Patrimoniale riclassificato in base al criterio per pertinenza gestionale, la posizione finanziaria netta (PFN) comprende (tra l'altro): A. B. C. D. i mutui passivi, i debiti finanziari verso società controllate, le disponibilità liquide i mutui passivi, i debiti commerciali verso società controllate, gli scoperti di conto corrente i debiti verso banche, il fondo TFR, le cambiali attive i debiti verso banche, i debiti per imposte differite, le disponibilità liquide Quando non straordinaria, la svalutazione di un marchio e il relativo fondo svalutazione trovano rispettivamente iscrizione: A. nella voce B)10)c) del conto economico e nella voce B)I.4) dell'attivo di stato patrimoniale (con segno "meno") B. nella voce B)10)d) del conto economico e nella voce B)I.4) dell'attivo di stato patrimoniale (con segno "meno") C. nella voce B)10)d) del conto economico e nella voce B)I.3) dell'attivo di stato patrimoniale (con segno "meno") D. nella voce B)10)c) del conto economico e nella voce B) 3) del passivo di stato patrimoniale Seconda parte Ai fini del calcolo del reddito imponibile, Alfa SpA decide di differire su 5 anni la tassazione di una plusvalenza di 2000. In tale prospettiva deve effettuare: A. B. C. D. una variazione in diminuzione di 1.600 e stanziare le correlate imposte differite (passive) una variazione in diminuzione di 1.600 e stanziare le correlate imposte anticipate una variazione in aumento di 1.600 e stanziare le correlate imposte differite una variazione in aumento di 400 e stanziare le correlate imposte anticipate Ai fini della redazione del rendiconto finanziario e in particolare del calcolo del flusso di cassa della gestione operativa: A. al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sottratta la variazione aumentativa delle rimanenze di magazzino B. al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sottratta la variazione aumentativa dei debiti commerciali C. al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sommata la variazione aumentativa dei crediti commerciali D. al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sommata la variazione aumentativa delle rimanenze di magazzino Ai sensi dell'art. 2426 c.c., integrato e interpretato in forza dei principi contabili nazionali, non devono mai concorrere alla formazione del costo di produzione: A. B. C. D. i costi indiretti amministrativi e commerciali i costi indiretti amministrativi e industriali tutti i costi indiretti i costi indiretti generali e industriali L'indice di redditività operativa (ROI) si calcola rapportando: A. reddito operativo e capitale investito ed è scomponibile nell’indice di redditività delle vendite e nell'indice di rotazione del capitale investito B. reddito operativo e capitale circolante netto operativo ed è scomponibile nell'indice di redditività delle vendite e nell'indice di rotazione del capitale circolante netto operativo C. reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell'indice di redditività delle vendite e nell'indice di rotazione del capitale investito D. reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell'indice di redditività netta e nell'indice di rotazione del capitale investito La valutazione - per la prima volta - di una partecipazione con il metodo del patrimonio netto: A. si effettua a partire dal valore di costo, per il quale la partecipazione è stata iscritta in contabilità B. determina sempre il sorgere di imposte differite o anticipate C. non è possibile se manca il controllo della partecipazione immobilizzata D. sostituisce la redazione del bilancio consolidato di gruppo La valutazione delle rimanenze di magazzino secondo il metodo Lifo: A. non è ammessa dai principi contabili internazionali B. in presenza di prezzi crescenti, determina un valore delle rimanenze superiore a quello che si otterrebbe utilizzando il metodo Fifo C. non è ammesso dalla disciplina fiscale D. in presenza di prezzi crescenti, determina un valore delle rimanenze superiore a quello che si otterrebbe utilizzando il metodo del costo medio ponderato Le valutazione delle immobilizzazioni immateriali secondo gli Ias/Ifrs: A. B. C. D. non prevede ammortamento per le immobilizzazioni a vita utile indefinita è sempre effettuata a fair value al netto dei costi di realizzo non prevede ammortamento per le immobilizzazioni a vita utile definita richiede di confrontare il valore contabile con il fair value per scegliere il minore dei due Lo storno di imposte anticipate calcolate sui compensi agli amministratori si ha nell'esercizio in cui: A. l'impresa paga il compenso iscritto nel conto economico di un precedente esercizio B. l'impresa iscrive in conto economico il compenso e procede al pagamento dello stesso nel medesimo esercizio C. l'impresa iscrive in conto economico il compenso e procederà al pagamento dello stesso nell'esercizio successivo D. l'impresa iscrive in conto economico il compenso e procederà al pagamento dello stesso entro i due esercizi successivi Nel caso di una commessa pluriennale in perdita, il redattore del bilancio: A. può applicare, in base a discrezionalità tecnica, il metodo della percentuale di completamento e deve stanziare un accantonamento pari all'importo della perdita di competenza futura B. deve applicare il metodo del costo (metodo della commessa completata) C. deve applicare il metodo della percentuale di completamento e deve stanziare un accantonamento pari all'importo della perdita di competenza futura D. può applicare, in base a discrezionalità tecnica, il metodo della percentuale di completamento e stanziare un accantonamento pari all'importo della perdita complessiva Nell'ambito dell'impairment test delle immobilizzazioni immateriali, il valore recuperabile: A. B. C. D. è il più alto tra il valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita è pari al fair value, al netto dei costi di vendita è il più alto tra il valore contabile e il valor d'uso è il più alto tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore contabile Nello Stato Patrimoniale riclassificato in base al criterio per pertinenza gestionale, il Capitale Operativo Investito Netto comprende: A. i valori patrimoniali aventi natura operativa, sia attivi sia passivi B. i valori patrimoniali attivi aventi natura operativa C. i valori patrimoniali aventi natura operativa, sia attivi sia passivi, incrementati delle disponibilità monetarie nette D. i valori patrimoniali componenti il Capitale Circolante Netto Operativo, sia attivi sia passivi Un aumento di capitale per 1.000 liberato mediante versamento per cassa di 750 e utilizzando riserve per 250 comporta: A. B. C. D. una fonte di cassa di 750 un impiego di cassa di 250 e una fonte di cassa di 750 una fonte di cassa di 1.000 un impiego di cassa di 750