INDICE GEOGRAFIA • Posizione geografica dell’isola di Cuba STORIA • Date più inportanti della storia cubana •Revoluciòn • Embargo • Fidèl Castro • Che Guevara ECONOMIA •Economia basata sul turismo •Che cosa è la geopolitica del petrolio ATTUALITA’ • Raùl Castro POLITICA • Politica interna e politica estera Posizione geografica dell’isola di Cuba Cuba è l’isola più grande dell’arcipelago caraibico e si compone, a sua volta, di un arcipelago di quasi 4200 isolotti, chiamati “Cayos”. A nord dista solo 180 km dalla costa americana della Florida e le sue coste sono bagnate dall’Oceano Atlantico, mentre a sud è bagnata dal Mar dei Caraibi. A ovest si affaccia sul Canale dello Yucatan, il punto di contatto con il continente latinoamericano ed a est è collegata ad Haiti attraverso il Canale di Sopravento. Date più importanti della storia 1940 - Nel 1940 sale al potere Fulgencio Batista e, a seguito dell'alleanza Usa-Urss nella Seconda guerra mondiale, il partito comunista entra nel governo, e rimarrà fino al 1944. Nel Paese regna la corruzione e la miseria. 1952 - Il 10 marzo del 1952, alla vigilia delle elezioni, con l'appoggio delle lobby dello zucchero e con il beneplacito di Washington, il sergente Fulgencio Batista instaura la dittatura con un colpo di Stato. Batista sospende le garanzie costituzionali, assolda gruppi di gangster e, con il riconoscimento ufficiale degli Usa, iniziano vere e proprie esecuzioni di massa. 1953 - Nel 1953, centenario della nascita di Martì, il 26 luglio, uno studente universitario di nome Fidel Castro, seguace del partito Ortodosso, guida l'assalto alla caserma Moncada di Santiago insieme al fratello Raul e alla testa di un centinaio di studenti. L'attacco fallisce e molti dei combattenti vengono torturati dopo la cattura e uccisi sommariamente. Nonostante la sconfitta, l'assalto al Moncada dimostra che in Cuba esisteva un gruppo capace di preparare e compiere un'audace azione di guerriglia, senza che la polizia di Batista, considerata onnipresente e inattaccabile, si accorgesse di nulla. Castro e i superstiti vengono condannati a pene detentive nel super carcere dell'Isola dei Pini. In occasione del suo processo Fidel Castro trasforma la sua autodifesa "La storia mi assolverà" in un atto di accusa del regime. 1955 - Fidel Castro viene liberato in seguito a una amnistia nel 1955 e va esule in Messico, dove incontra il medico argentino Ernesto Guevara, detto il Che, e organizza con lui e il fratello Raul il Movimento 26 Luglio, ispirato al pensiero di José Martì. 1956 - Il 2 dicembre 1956, 82 guerriglieri sbarcano col mitico Granma a Cuba, nei pressi di Cabo Cruz, sulla costa meridionale. Contemporaneamente la città di Santiago insorge, ma le truppe di Batista intercettano i ribelli e soffocano la rivolta nel sangue. I quindici superstiti, stremati e senza armi, si rifugiano sulla Sierra Maestra; qui cominciano a riorganizzarsi, ampliando le proprie file con nuovi volontari e con l'aiuto dei contadini. Fra i comandanti sulla Sierra, oltre a Fidel, Raul e al Che, ci sono Camilo Cienfuegos e Celia Sanchez. 1959 - Nella notte di capodanno del '59 i rivoluzionari liberano L'Avana. Batista e i suoi seguaci fuggono in aerei carichi d'oro a Santo Domingo. Un mese dopo Castro viene nominato primo ministro: è la vittoria della rivoluzione cubana. Nello stesso anno parte la riforma agraria che nazionalizza tutti i possedimenti agricoli di esensione superiore ai 400 ettari. 1960 - Il governo, nel quale occupano posizioni preminenti il fratello di Fidel Castro, Raul, e Che Guevara, espropria le società straniere, riconosce la Cina Popolare e stipula contratti commerciali con l'Urss e i paesi socialisti. Il presidente degli Stati Uniti, John Kennedy, risponde sospendendo l'importazione di zucchero. 1961 - Il 16 aprile del '61 Fidel Castro annuncia la volontà di creare il primo Stato socialista dell'America latina e il primo dicembre Cuba si dichiara Repubblica democratica socialista. Il 17 aprile 1.500 mercenari anticastristi, armati dagli Stati Uniti, sbarcano nella Baia dei Porci per raggiungere l'Avana e rovesciare il regime castrista, ma l'azione fallisce. 1962 - Dopo l'installazione di 42 testate nucleari nella base di Pinar del Rio da parte dell'Unione Sovietica, Kennedy ordina il blocco navale dell'isola. Il 1962 segna la crisi più seria tra le due superpotenze. Il premier sovietico, Nikita Krusciov, si accorda con Kennedy per il ritiro dei missili in cambio dell'impegno statunitense a non invadere Cuba. 1965 - Il 2 ottobre 1965 nasce il Partito comunista cubano. Il 3 ottobre Castro dà pubblica lettura di un testo in cui Guevara annuncia l'addio a Cuba. Il Che decide di portare la rivoluzione in Bolivia, dove verrà ucciso nell'ottobre del 1967. 1975 - Nel 1975 si svolge il primo congresso del Partito comunista cubano. Per la prima volta Castro parla della partecipazione dei volontari cubani alla guerra in Angola. I militari cubani saranno inviati in Angola, Mozambico e Etiopia in appoggio ai movimenti indipendentistici. Le truppe cubane si ritireranno dall'Angola nel 1988. 1976 - Nuova costituzione: castro assume la carica di presidente del Consiglio di Stato (capo del governo e presidente della repubblica). 1980 - Oltre 120.000 cubani si rifugiano all'estero durante una momentanea liberalizzazione dell'emigrazione. 1989 - Mikhail Gorbaciov si reca in visita a Cuba nell'89, ma i rapporti tra i due paesi si raffreddano dopo che Castro si dichiara contrario alle riforme introdotte dal premier sovietico. 1991 - Nell'agosto del '91 l'Urss annuncia il ritiro unilaterale dei suoi militari, consiglieri e tecnici presenti sull'isola, oltre a interrompere il sostegno economico al regime. 1992 - Nell'ottobre del '92 negli Stati Uniti viene approvata la legge Torricelli che limita la libertà di commercio con Cuba da parte di altri Stati. 1993 - Castro viene rieletto capo dello stato e del governo. Si verificano intanto le prime ampie contestazioni di piazza verso il regime mentre aumenta l'esodo di profughi verso gli States. 1996 - Il Congresso degli Stati Uniti vara la legge Helms-Burton che prevede sanzioni per le imprese che operano a Cuba. Successivamente Clinton, dietro pressione europea, attenua le misure economiche contro l'isola. A novembre Fidel Castro è a Roma per il vertice mondiale dell'alimentazione organizzato dalla Fao. Durante la visita nella capitale, Castro si reca anche in Vaticano: al termine dell'incontro, papa Wojtyla accetta l'invito di recarsi a Cuba. Motivi della Revoluciòn Cuba, terra della musica, dello zucchero e del rum. A Miami e a New York, i manifesti multicolori di propaganda promettevano delizie al turista statunitense. Palme, spiagge, sole, rumba, carnevali e alcool. Tamburi suonati da neri e riti di magia nera. Con un sorriso di complicitaà, al visitatore veniva garantito un "sicuro effetto afrodisiaco" quando, al tramonto, sarebbe giunto a Cuba, la perla dei Caraibi. Il bello era che tutto questo ben di Dio era in vendita, tutto compreso nel prezzo fissato dalle agenzie turistiche. Piu' che di un composto magico, si trattava del prodotto finale di una industria assai redditizia: la prostituzione. Mentre i turisti vivevano in quel sogno la popolazione moriva di fame e senza un istruzione per garantirsi un futuro. All'epoca, un cubano su tre era analfabeta; un cubano su due godeva di un reddito annuo medio di 100-150 dollari. Negli anni '50, stando all'UNESCO, Cuba apparteneva a un gruppo di paesi il cui reddito medio pro capite oscillava tra i 300 e i 499 dollari l'anno. Nell’ isola, però, c’erano anche quelli che guadagnavano grazie a questa trovata: Julio Lobo, re dello zucchero, e Emilio Bacardi, re del rum, situati al vertice della piramide sociale. Latifondo da un lato, miseria dall'altra: quest'era la Cuba che i turisti nordamericani non vedevano e ignoravano con superficialità. Queste erano le principali cause per cui è scoppiata la revoluciòn… Manifesti di propaganda La “revoluciòn” cubana Dopo un tentativo di insurrezione fallito e un periodo di reclusione, l'avvocato Fidel Castro riorganizzò dal Messico la lotta contro la dittatura insieme ad alcuni volontari, tra cui il medico argentino Ernesto Guevara. La rivoluzione iniziò con la spedizione di 82 persone che, sbarcate sull'isola, affrontarono l'esercito e ripiegarono sui monti della Sierra Maestra per un periodo iniziale di lotta durante il quale cercarono ed ottennero il consenso tra la popolazione. Questo permise la costituzione di un piccolo esercito popolare che affrontò quello nazionale attraversando tutta l'isola, fino alla decisiva battaglia di Santa Clara, il 30 dicembre del 1958. La notte di capodanno del 1959 Batista si dette alla fuga trafugando denaro delle riserve nazionali; il 1 gennaio 1959 le colonne ribelli si diressero alla capitale senza incontrare alcuna resistenza e l’ 8 gennaio Fidel Castro e i barbudos, entrarono trionfanti all'Avana. Le relazioni diplomatiche fra il governo cubano e gli Stati Uniti furono molto conflittuali sin dall'inizio. Castro promosse una rivoluzione sociale ed economica e si occupò subito della riforma agraria espropriando i latifondi e riunendo in cooperative le piccole aziende. L'industria venne nazionalizzata, privando così le imprese statunitensi della proprietà delle raffinerie di zucchero. Gli USA reagirono il 16 aprile 1961 quando il presidente Kennedy appoggiò uno sbarco armato degli esuli cubani sulle coste della Baia dei Porci per cercare di organizzare la controrivoluzione. Il fallimento di questo tentativo provocò però, tra l'altro, l'avvicinamento politico di Cuba all’Unione Sovietica Embargo Il 25 aprile 1961 gli Stati Uniti decretarono inoltre un embargo totale verso Cuba, costringendo l'isola a dipendere economicamente dall'Unione Sovietica. L'anno successivo, in piena Guerra fredda, l'installazione di impianti missilistici sovietici sul suolo cubano causò la cosiddetta crisi di Cuba, che si concluse con un accordo pacifico tra Kennedy e Nikita Krusciov (allora segretario del Pcus). Fidèl Castro Nato a Mayarí il 13 agosto 1926. Iscrittosi all'università dell'Avana nel 1945, partecipò dapprima alla vita politica dell'ateneo, nelle file dell'ala più ortodossa del Partito del Popolo Cubano. Castro nel 1950 si laurea in legge e, dopo il colpo di stato di Fulgencio Batista del 1952, si arruola in un movimento intenzionato a dare l'assalto alla caserma Moncada a Santiago de Cuba. Castro soffrì in prigione e poi in l'esilio (da cui però preparò l'insurrezione armata). Il 9 luglio di quello stesso anno Fidel Castro incontra Ernesto Guevara. Il 2 dicembre 1956, torna a Cuba con una forza di 82 uomini, deciso a rovesciare la dittatura, cosa che avvenne dopo una sequenza interminabile di lotte intestine. L' Esercito Ribelle prese infine il potere nel 1959. Le decisioni iniziali, prese dal nuovo governo di Fidel, furono inizialmente di componente etica. Ma le proteste interne iniziarono dopo l'emanazione, nel maggio 1959, della prima riforma agraria, essa suscitò forti reazioni nelle campagne ma anche presso le classi alte e i ceti medi urbani. Oggi Cuba, e con lei il suo simbolo supremo, cioè Castro, è impegnata a fronteggiare gli Stati Uniti, in una lotta che la oppone al blocco economico che perdura da più di quattro decenni. Ora a l governo non c’è più Fidel, ma Raul. Che Guevara Ernesto Guevara de la Serna, più noto come Che Guevara, è stato un rivoluzionario e guerrigliero argentino. Guevara fu membro del movimento del 26 luglio e, dopo il successo della rivoluzione cubana assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza solo a Fidel Castro. Dopo il1965, lasciò Cuba per attuare la Rivoluzione popolare in altri Paesi. L'8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell'esercito boliviano - assistito da forze speciali statunitensi costituite da agenti speciali della CIA - a La Higuera, nella provincia di Vallegrande (dipartimento di Santa Cruz). Il giorno successivo venne ucciso e mutilato ai polsi e caviglie nella scuola del villaggio. Il suo cadavere - dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande - fu sepolto in un luogo segreto ed in seguito ritrovato durante una missione. Da allora i suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara di Cuba. Raul Castro Raul Castro, attuale presidente del Consiglio di Stato, nacque il 3 giugno 1931 a Mayari. Insieme al fratello Fidel, Che Guevara e altri sostenitori partecipò alla rivoluzione cubana (1953) contro il dittatore Fulgencio Batista, che portò alla morte molti rivoltosi a al carcere lo stesso Raul. Dopo un breve periodo di esilio volontario tornò a Cuba insieme al fratello (1956) e dopo una guerriglia scacciò Batista e pose Fidel a capo del governo(1959). Venne nominato Ministro delle forze armate (1965), secondo segretario del partito comunista cubano (1970) e vice-presidente del Consiglio di stato (1976). Il 24 febbraio 2008 fu nominato presidente del consiglio di stato, ma molti suoi detrattori sostengono che non abbia la capacità di prendere le redini del paese. Il 26 luglio 2007 chiese alla popolazione cubana di esporre i problemi per eventuali riforme. Nell’ ottobre 2008 aveva dichiarato che Cuba era pronta a dialogare con il presidente americano Obama e nel giugno del 2009 l’ OEA ha cancellato la direttiva che cacciava Cuba dalla stessa. Sotto il suo governo si è avuto l’aumento delle pensioni, la diminuzione di prigionieri politici e la distribuzione di terre da coltivare. Politica interna Le elezioni per l'Assemblea Nazionale del Potere Popolare si svolgono in due fasi: in un primo momento i candidati vengono scelti in una sorta di elezioni primarie e l'accettazione della candidatura è subordinata al vaglio del comitato elettorale. Successivamente i candidati sono sottoposti al vaglio del corpo elettorale provinciale e devono conquistare la metà più uno dei consensi per essere eletti. Hanno diritto di voto i cittadini cubani incensurati e maggiorenni (l'età prevista per il raggiungimento della maggiore età a Cuba è 16 anni). Gli elettori di una circoscrizione hanno la facoltà di revocare in qualsiasi momento il mandato al Deputato o al Delegato. Il voto è segreto e lo spoglio è pubblico. Malgrado ciò molte associazioni denunciano che il conteggio dei voti non venga verificato da osservatori indipendenti o esterni. Nessun partito politico è autorizzato a nominare candidati o fare campagna elettorale. La Costituzione riconosce il diritto di parola di ognuno ma l'articolo 62 limita l'esercizio delle libertà personali affermando che queste non possono essere esercitate in contrasto con lo Stato socialista e con la volontà popolare di edificare il comunismo. Gli oppositori del sistema politico vigente sostengono che queste condizioni implichino la non libertà dei processi elettorali. Politica estera Inizialmente gli USA furono rapidi a riconoscere il nuovo governo. Castro divenne Primo Ministro in febbraio, ma gli attriti con gli Stati Uniti si svilupparono ben presto, quando il nuovo governo iniziò a espropriare le proprietà delle principali compagnie statunitensi proponendo risarcimenti basati sulla valutazione fiscale delle proprietà. Le politiche economiche di Castro avevano causato qualche preoccupazione a Washington sul fatto che Castro fosse un comunista leale all'Unione Sovietica. Nixon commentò che Castro era "naif" ma non necessariamente un comunista. Nel febbraio 1960, Cuba firmò un accordo per l'acquisto di petrolio dall'URSS. Il giorno dopo che Castro ebbe descritto la sua rivoluzione come socialista, gli Stati Uniti sponsorizzarono un fallimentare attacco a Cuba. Il 17 aprile 1961, una forza di circa 1.400 esiliati cubani, finanziati ed addestrati dalla CIA, sbarcarono a sud de L'Avana, nella Baia dei Porci. Le ipotesi della CIA erano che un invasione avrebbe innescato una sollevazione popolare contro Castro. Non ci fu, comunque, nessuna sollevazione di questo tipo, e la parte della forza d'invasione che giunse a riva venne catturata, mentre il Presidente Kennedy ritirava il supporto all'ultimo minuto. Nove persone vennero giustiziate per quest'azione. Più tardi, in un discorso trasmesso a livello nazionale, il 2 dicembre di quell'anno, Castro si dichiarò un Marxista-Leninista e disse che Cuba avrebbe adottato il Comunismo. Papa Giovanni XXIII scomunicò Castro il 3 gennaio 1962. Lo scopo del provvedimento era quello di minare il supporto a Castro tra i cattolici; ad ogni modo, ci sono poche prove del fatto che ebbe qualche effetto. Nell'ottobre 1962, si ebbe la Crisi dei missili di Cuba, dopo che gli USA scoprirono che l'Unione Sovietica stava tentando attivamente di schierare missili nucleari sull'isola. Dopo che le tensioni vennero disinnescate, le relazioni tra Stati Uniti e Cuba rimasero mutuamente ostili, e la CIA continuò a sponsorizzare una serie si progetti di assassinio negli anni seguenti. Nel 1976, Pierre Elliott Trudeau, allora Primo Ministro del Canada, fece la prima visita di stato a Cuba da parte di un leader occidentale, all'apice dell'embargo statunitense, e abbracciò personalmente il capo cubano. Trudeau gli portò in dono 4 milioni di dollari e organizzò prestiti per altri 10 milioni. Nel suo discorso Trudeau dichiarò: "Lunga vita al Primo Ministro e Comandante in Capo cubano. Lunga vita all'amicizia Cubano-Canadese". Cuba, città che sopravvive grazie al turismo. Un po’ di storia… Come si può notare, anche dagli argomenti trattati precedentemente,Cuba è una città che si basa soprattutto sul turismo. Dalla prima fase di apertura al turismo, risalente ad un periodo particolarmente buio, successivo alla caduta del muro di Berlino e all’affrancazione dalla ex Unione Sovietica, si possono constatare i cambiamenti che si sono susseguiti in questo Paese. Passando da un primo momento, in cui vacillavano le fondamenta dei suoi principi politici e la crisi economica non ha risparmiato nessuno, ad una fase in cui il rilancio dell’economia, basata principalmente sul turismo, coincide con la creazione di nuove classi sociali, anche nell’ultimo baluardo “comunista” del mondo. Oggi… In questi anni la situazione è abbastanza cambiata. Da allora a oggi si è consumato “il miracolo di Fidèl”, che è riuscito a restare sul “trono” quando nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla sua permanenza al potere. Dopo la “revolucion” del ’57 è riuscito anche in questa memorabile impresa. In questi anni, pur con la permanenza del “bloqueo” (embargo), ha cambiato notevolmente il volto dell’Isla, non per convinzione ma per necessità, aprendo il suo territorio al turismo, oggi principale risorsa economica del Paese. Ha attratto investimenti stranieri (per lo più spagnoli e canadesi) per la realizzazione di strutture turistico ricettive e per ristrutturazioni edilizie (attraverso società miste con lo Stato Cubano, ovvero in concessione, non in proprietà privata degli investitori); ha dato la possibilità ai cubani di gestire privatamente piccole strutture ricettive (paladares, casas particulares), e piccole aziende agricole; ha così portato nuova valuta pregiata, posti di lavoro; “nuove” fabbriche e soprattutto il turismo. Cuba e la geopolitica del petrolio Cuba è una piccola isola che è sempre stata dipendente dall’esterno per quanto riguarda l’approvigionamento di materie prime, in primo luogo per quanto riguarda il petrolio, la cui ricerca nelle acque territoriali è iniziata solo da poco. Castro, appena preso il potere, si è trovato nella scomoda posizione di dover cercare subito dei nuovi fornitori, visto che iniziava l’isolamento internazionale promosso dagli Stati Uniti, fino ad allora padroni incontrastati delle risorse dell’isola caraibica. Dal 1960 fino alla fine degli anni ’80, l’Unione Sovietica fu il principale fornitore di greggio dei cubani: sfruttando l’isolamento de l’Avana promosso dagli Stati Uniti e dalle nazioni “occidentali”, iniziò a fornire la vitale risorsa ai cubani a prezzi irrisori, guadagnando così l’allineamento di Castro sulle posizioni internazionali di Mosca. … … Con la fine dell’Impero Sovietico la nuova Russia affrontò condizioni economiche che non gli permettevano più la precedente generosa politica verso gli alleati del “terzo mondo”, in primo luogo verso Cuba: la Russia post-sovietica era un gigante con i piedi di argilla che necessitava di divise fresche per poter sopravvivere e non poteva più permettersi di scambiare barili di greggio in cambio di canna da zucchero, politica adottata fino a quel momento verso l’isolato alleato caraibico. Ovviamente la fine dei sussidi russi fu un colpo terrificante per il popolo cubano, trovatosi da un giorno all’altro senza energia e con un embargo che invece di sciogliersi per la fine della minaccia comunista, si faceva ancora più stretto: si iniziò a promuovere l’uso della bicicletta come antidoto alla crisi e a spingere i cubani a consumare meno energia possibile. Attualmente le nuove alleanze strategiche con l’Iran e, soprattutto, con il Venezuela, stanno aiutando Cuba a rifornirsi di vitali materie prime e inoltre, dalla fine degli anni ’90, Cuba ha stipulato anche diversi contratti con imprese petrolifere occidentali per l’esplorazione petrolifera attorno alle sue coste. Lavoro svolto da: • • • • • Veronica Ferrario Benedetta Damiani Debora Danesi Sara Biolghini Andrea Berruti