Superficie 110 922 km2 formata da 4.200 isole e isolotti

Cuba
Superficie
Popolazione
Capitale
Altre città principali
Lingua ufficiale
Religione
Temperatura media annuale
Tasso di alfabetizzazione
Speranza di vita
Moneta ufficiale
110 922 km2 formata da 4.200 isole e isolotti
11,2 milioni (70% urbana)
L’Avana (2.500.000 abitanti)
Santiago de Cuba (968.000 abitanti);
Camagüey (723.000 abitanti);
Matanzas (596.000 abitanti);
Cienfuegos (166.000 abitanti)
Santa Clara (220.000 abitanti)
Spagnolo
Maggioranza cattolica
25° C
95%
76 anni (la più alta in Centro e Sud America)
Peso cubano (CUP), Peso convertibile (CUC) equivalente a 25
pesos cubani.
Informazioni politico – economiche
Il governo cubano ha recentemente intrapreso una serie di riforme volte ad “attualizzare” il
modello economico dell’isola. Tra le più significative si cita:
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una profonda riorganizzazione dell’apparato statale, ministeri compresi; in questa
direzione vanno la chiusura del Ministero dello Zucchero e la creazione del Gruppo
imprenditoriale AZCUBA, l’estinzione del ministero dell’Industria Leggera e Siderurgica, la
scissione del ministero dell’Industria di Base (MINBAS) in due nuovi dicasteri: il ministero
dell’Energia e il ministero dell’Industria, sono chiari esempi di questa nuova linea;
l’estensione da 50 a 99 anni del diritto di usufrutto delle terre per i progetti turistici, con
l’obiettivo di attrarre gli investimenti stranieri;
una riforma sulla compravendita di case e automobili che prevede la liberalizzazione delle
compravendite immobiliari tra cittadini cubani. La norma stabilisce anche il limite massimo
di due abitazioni per cittadino o straniero residente a titolo definitivo;
una maggior decentralizzazione del settore agricolo, con la creazione di piccole cooperative
private a cui viene concessa in usufrutto la terra. Ai produttori sarà permesso di
diversificare le produzioni, contribuendo così a ridurre l’importazione di numerosi generi
alimentari;
l’aumento del numero di licenze concesse dallo Stato e l’ampliamento della rosa di
professioni “permesse”; viene inoltre permesso ai piccoli imprenditori di assumere
personalmente i propri dipendenti;
la semplificazione delle norme in materia di costruzione di alloggi e vendita di materiale
edile;
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l’Introduzione nell’amministrazione pubblica di un sistema di incentivazione economica
legata alla produttività;
l’eliminazione di servizi gratuiti e sussidi ritenuti non indispensabili, ad eccezione di sanità,
istruzione e sicurezza sociale.
Attualmente l'economia cubana è trainata principalmente dal settore terziario legato al turismo,
sebbene il Governo si stia cimentando nella complessa e difficile impresa di rilanciare l'industria
nazionale.
Secondo i dati ufficiali, nel 2012 il PIL cubano ha registrato una crescita del 3,1%, una variazione
lievemente inferiore rispetto alle previsioni iniziali (+3,3%). L'economia cubana registra comunque
una crescita continua ogni anno (2009 +1,45%, 2010 +2,06%, 2011 +2,7%, 2012 +3,1%) e per il
2013 è stimata una crescita del 3,4%.
Gli ultimi dati ufficiali disponibili relativi al 2012 vedono l’Italia come secondo paese fornitore a
livello europeo, dopo la Spagna, e settimo a livello mondiale e le sue esportazioni si sono
concentrate nel settore della meccanica strumentale (macchine per impieghi speciali e generali),
della chimica, della carta e del cartone, dei motori generatori e trasformatori elettrici e dei
materiali da costruzione.
Nei prossimi anni le maggiori direttrici dei traffici marittimi mondiali subiranno sostanziali
modifiche a causa della prossima apertura del nuovo Canale di Panama. In questa prospettiva
assume un’importanza fondamentale e strategica la contemporanea costruzione a Cuba del mega
porto di Mariel destinato al traffico commerciale, che farà dell’isola il centro logistico farà di
smistamento ideale verso i paesi dell’area caraibica e del Sud America.
Il flusso turistico verso Cuba nel 2012 ha toccato le 2.800.000 presenze e vede un incremento
annuo costante di circa il 10%, numerose sono anche le presenze di cittadini statunitensi grazie
anche ad una relativa flessibilizzazione intrapresa dal governo americano. La continua espansione
del turismo ha portato all’approvazione di un impegnativo piano di sviluppo delle infrastrutture
turistiche (nuovi hotel, nuovi campi da golf, ...) che offre interessanti opportunità alle imprese
italiane nel settore dell’edilizia, delle infrastrutture e delle energie rinnovabili e dei servizi e
forniture legati al turismo.
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Tutto ciò comporterà benefici per l’economia cubana aprendo quindi nuove opportunità di
investimenti e commerciali che le aziende italiane potranno cogliere.
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