Nome …………………..Cognome………………….. classe 3CS 10 Ottobre 2015 VERIFICA di FISICA: la dinamica Domanda 1 (punti: 1,5) Enuncia e commenta il terzo principio della dinamica. Considera un blocco che scivola verso il basso su un piano inclinato scabro: rappresenta le forze agenti sul blocco e per ciascuna indica e rappresenta la corrispondente reazione. Domanda 2 (punti: 1,5) Enuncia il secondo principio della dinamica e specifica in quali sistemi è valido. Una forza F che agisce su un oggetto di massa m1 lo accelera con accelerazione a, mentre una forza 3F m applicata ad un altro oggetto di massa m2 lo accelera con accelerazione 2 a. Quanto vale 2 ? m1 Problema 1 (punti: 1,5) Considera un corpo di massa m=100g in moto verso destra su un piano orizzontale con coefficiente d’attrito kd=0,1 (come in figura). Determina la forza d’attrito e l’accelerazione se sul corpo agisce una forza di 10 N che forma un angolo di 45° con l’orizzontale. Cambierebbe la risposta se la cassa si stesse muovendo verso sinistra ? Giustifica la risposta. r F Problema 2 (punti: 1,5) Due corpi di massa m1=200 g e m2=300 g legati da una fune inestensibile e di massa trascurabile scivolano verso il basso lungo un piano inclinato di un angolo α=30°. Tra il corpo 2 e il piano non c’è attrito, mentre tra il corpo 1 e il piano c’è attrito con coefficiente di attrito dinamico κd=0,1. Determina la tensione della fune e l’accelerazione del sistema. Cosa accadrebbe se l’attrito fosse invece solo tra il piano e il corpo 2? . 1 2 Problema 3 (punti: 1,5) Una pallina di massa m=210 g è vincolata ad un punto O per mezzo di una molla di costante elastica k=289 N/m. La pallina è in moto circolare uniforme con una velocità V=1,25 m/s su un piano orizzontale liscio. Sapendo che il raggio della traiettoria è R=38,5 cm. Calcola la lunghezza a riposo L0 della molla. Soluzioni Domanda 1 Enuncia e commenta il terzo principio della dinamica. Considera un blocco che scivola verso il basso su un piano inclinato scabro: rappresenta le forze agenti sul blocco e per ciascuna indica e rappresenta la corrispondente reazione. r Se un corpo 1 esercita una forza su un corpo 2 F12 , allora il corpo due r esercita sul corpo 1 una forza F21 opposta; la relazione vettoriale è quindi: r r F21 = − F12 Tali forze si chiamano azione e reazione, sono simultanee e non agiscono mai sullo stesso corpo. Il primo principio o principio d’inerzia vale solo nei sistemi di riferimento inerziali. Le forze agenti sul blocco sono: • • forza peso, esercitata dalla Terra, quindi la reazione sarà la forza che il blocco esercita sulla Terra (applicata al centro della Terra) • reazione normale, esercitata dal piano, quindi la reazione sarà esercitata dal blocco sul piano forza d’attrito, esercitata dal piano, quindi la reazione sarà esercitata dal blocco sul piano. Domanda 2 (punti: 1,5) Enuncia il secondo principio della dinamica e specifica in quali sistemi è valido. Una forza F che agisce su un oggetto di massa m1 lo accelera con accelerazione a, mentre una forza 3F m applicata ad un altro oggetto di massa m2 lo accelera con accelerazione 2 a. Quanto vale 2 ? m1 r Se su un corpo agisce una forza F , esso acquista un’accelerazione nella direzione e nel verso della forza, direttamente proporzionale alla forza; applicando la stessa forza a corpi diversi, essi acquistano r r un’accelerazione inversamente proporzionale alla massa: F = ma r r Se sul corpo agiscono più forze, a determinarne l’accelerazione è la risultante: R = ma Il secondo principio è valido solo nei sistemi di riferimento inerziali, quelli cioè in cui un corpo non sottoposto a forze è in quiete o si muove di moto rettilineo uniforme. Ogni sistema di riferimento S’ fermo o in moto rettilineo uniforme rispetto ad un sistema inerziale S, è a sua volta inerziale. Applicando il secondo principio, considerando i moduli delle grandezze vettoriali coinvolte si ha: 3F m2 F 3F 3F/ a/ 3 F = m1 a e (3F ) = m2 (2a ) ⇒ m1 = ; m2 = ⇒ = 2a = ⋅ = F a 2a 2a/ F/ 2 m1 a Problema 1 (punti: 1,5) Considera un corpo di massa m=100g in moto verso destra su un piano orizzontale con coefficiente d’attrito kd=0,1 (come in figura). Determina la forza d’attrito e l’accelerazione se sul corpo agisce una forza di 10 N che forma un angolo di 45° con l’orizzontale. Cambierebbe la risposta se la cassa si stesse muovendo verso sinistra ? Giustifica la risposta. r N y x r P r Fa r F Applicando il secondo principio della dinamica al corpo si ha: r r r r r P + Fatt + N + F = ma quindi scomponendo lungo gli assi x e y x) F cos α − k d N = ma y ) − mg − F sin α + N = 0 N = mg + F sin α = 8,1 N Fatt = k d N = 0,81 N F cos α − k d (mg + F sin α) = 63 m / s 2 a = m Se il corpo stesse muovendo a sinistra la forza di attrito sarebbe verso destra, cambierebbe quindi il segno della sua componente e di conseguenza il valore dell’accelerazione, mentre non cambia il valore della normale e quindi dell’attrito. Problema n. 2 Due corpi di massa m1=200 g e m2=300 g legati da una fune inestensibile e di massa trascurabile scivolano verso il basso lungo un piano inclinato di un angolo α=30°. Tra il corpo 2 e il piano non c’è attrito, mentre tra il corpo 1 e il piano c’è attrito con coefficiente di attrito dinamico κd=0,1. Determina la tensione della fune e l’accelerazione del sistema. Cosa accadrebbe se l’attrito fosse invece solo tra il piano e il corpo 2? r r r r r N1 Poiché la fune è ideale si avrà: T1 = T2 = T e a1 = a 2 = a y r r T1 r Applicando il secondo principio della dinamica al corpo 1 si ha: r Fatt 1 T r r r r 2 r N2 P1 + T1 + Fatt + N 1 = m1 a1 , quindi scomponendo lungo gli assi x e y 2 x) m1 g sin α + T − k d N 1 + 0 = m1 a y ) − m1 g cos α + 0 + 0 + N 1 = 0 Applicando il secondo principio della dinamica al corpo 2 si ha: r r r r P2 + T2 + N 2 = m2 a 2 , quindi scomponendo lungo gli assi x e y x) m2 g sin α − T + 0 = m2 a y ) − m2 g cos α + 0 + N 2 = 0 Mettendo a sistema le 2 equazioni del corpo 1 e la prima del corpo 2 è possibile determinare a e T. m1 g sin α + T − k d N 1 + 0 = m1a N 1 = m1 g cos α ⇒ m1 g sin α + T − k d m1 g cos α + 0 = m1 a − m1 g cos α + 0 + 0 + N 1 = 0 m g sin α − T = m a T = m g sin α − m a 2 2 2 2 N 1 = m1 g cos α (m + m2 ) sin α − k d m1 cos α ⇒ a = 1 g ≈ 4,56 m / s 2 m1 + m2 T = m2 ( g sin α − a ) ≈ 0,1 Newton r P1 r P2 x Se l’attrito fosse solo tra il corpo 2 e il piano, il corpo 1 scivolerebbe con un’accelerazione maggiore quindi la fune non sarebbe tesa, i corpi procederebbero indipendentemente finché non entrano in contatto, da quel momento in poi si aggiungerebbe la forza di contatto che spinge il corpo 2 e rallenta il corpo 1. Problema 3 Una pallina di massa m=210 g è vincolata ad un punto O per mezzo di una molla di costante elastica k=289 N/m. La pallina è in moto circolare uniforme con una velocità V=1,25 m/s su un piano orizzontale liscio. Sapendo che il raggio della traiettoria è R=38,5 cm. Calcola la lunghezza a riposo L0 della molla. Osserva che se la pallina ruota la molla si allunga di un tratto x, quando la molla è deformata eserciterà una forza nella direzione della deformazione, ma in verso opposto che funge da forza centripeta. Noto il valore della deformazione sarà possibile determinare la lunghezza a riposo della molla visto che R=L0+x Sulla pallina, perpendicolarmente al foglio, agiscono anche la forza peso e la reazione vincolare del piano che si fanno equilibrio essendo nella direzione binormale, per comodità non le rappresentiamo. r r r r P + Fel + N = ma V2 L’asse scelto è quello normale, si ha: 0 + Fel + 0 = m R Ricordando che Fel = kx è possibile determinare x= 2 la deformazione mV = 0,003 m e quindi la lunghezza a riposo L0 = R-x = 0,382 m. kR subita dalla molla