Carcinoma renale: la possibile deregolazione trascrizionale di

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Carcinoma renale: la possibile deregolazione trascrizionale di cellule
staminali/ progenitrici adulte renali porta all’oncogenesi?
*Galleggiante V, *Rutigliano M, &Sallustio F, *Lucarelli G, *Ditonno P, *Bettocchi C,
*Vavallo A, *Selvaggi FP, *Battaglia M
DETO – *Sezione di Urologia, Andrologia e Trapianto di Rene – & Sezione di Nefrologia
Medica e Trapianto di Rene - Università di Bari
Scopo del Lavoro: Le cellule staminali tumorali (CSC) sono definite una popolazione di cellule
indifferenziate responsabili dell'iniziazione, mantenimento e della diffusione del tumore. Le CSC
hanno un potenziale illimitato di proliferazione, e la capacità di auto-rinnovarsi e di generare una
progenie di cellule differenziate, che costituiscono la popolazione più importante del tumore.
L'obiettivo è stato determinare se le cellule CD133+isolate da carcinoma renale manifestino le
proprietà delle cellule progenitrici/staminali, la capacità di auto-rinnovarsi, e se siano coinvolte
nella carcinogenesi.
Materiali e Metodi: Sono stati arruolati 15 pazienti sottoposti ad intervento chirurgico di
nefrectomia parziale o radicale con diagnosi di RCC a cellule chiare. Sono state prelevate una parte
corticale di tessuto sano e tessuto neoplastico. Le popolazioni cellulari che sono state isolate dal
tessuto sano sono: una localizzata nella parete dei tubuli renali e una derivante dai glomeruli. La
stessa procedura è stata utilizzata per ottenere una popolazione cellulare dalla porzione tumorale. Le
cellule sono state purificate per il marcatore staminale CD133+. I cloni cellulari originati dalle
cellule CD133+sono stati purificati per il marcatore CD24+,marcatore renale, che permette di
discriminare le cellule staminali residenti dalle cellule staminali emopoietiche. Con analisi
citofluorimetrica è stata valutata l’espressione dei marcatori classici di staminalità(CD133,Pax-2,
CD24,Bmi-I,Oct-4) e di tumorigenicità(NCAM,CD10 e VEGFR/KDR). Successivamente
dall’estratto proteico delle cellule CD133+CD24+è stato effettuato un Array di 16 proteine,
indicatori
di
staminalità
(Oct3/4,Nanog,SOX2,E-Cadherin,α-Fetoprotein,GATA4,HNF3β/FoxA2,PDX1/IPF1,SOX17,Otx2,TP63/TP73L,Gosecoid,Snail,VEGFR2/KDR/Flk1,HCG).
Risultati: Sono state isolate cellule vitali da tessuto sano e tumorale renale, e selezionate le cellule
staminali renali(CD133+/24+). La citofluorimetria ha confermato la positività delle cellule sia
neoplastiche che normali per i marcatori CD133,CD24,Pax-2,Bmi-I,Oct-4. Solo una piccola parte di
cellule staminali renali tumorali sono risultate NCAM positive. L’analisi quantitativa delle proteine
ha confermato la staminalità delle cellule CD133+/24+isolate dal tumore ed inoltre una maggiore
espressione soprattutto delle proteine Nanog,Oct3/4,SOX2,SOX17,Otx2,Snail, rispetto alla
controparte sana dello stesso paziente.
Discussione: Le cellule staminali renali sono presenti nel tumore e sono più indifferenziate rispetto
alle staminali sane in quanto esprimono marcatori tipici dell’embriogenesi. La comprensione delle
caratteristiche molecolari di queste cellule può essere utilizzata per la modulazione farmacologica.
È ipotizzabile che solo l'eradicazione delle CSC può condurre ad una cura del cancro.
Messaggio conclusivo: L’individuazione di cellule staminali nel carcinoma renale e la ricerca dei
relativi marcatori può essere utile per l'ottimizzazione delle strategie terapeutiche e per le
informazioni predittive e prognostiche nei pazienti affetti da RCC.
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