Le cellule staminali: una risorsa per il futuro - Che cosa sono le cellule staminali? Le cellule staminali sono cellule primitive, non specializzate, dotate della capacità, attraverso il differenziamento cellulare, di trasformarsi in altri tipi di cellule dell’organismo. Una cellula per essere definita staminale deve soddisfare due proprietà: l’autorinnovamento, e la pluripotenza. • L’AUTORINNOVAMENTO:rappresenta la capacità delle cellule staminali di compiere un numero illimitato di cicli replicativi, ovvero di riprodursi illimitatamente, mantenendo il medesimo “ stadio differenziativo”; • LA PLURIPOTENZA: la capacità di dare origine a una o più linee cellulari, tramite il differenziamento; Le cellule staminali vengono prelevate da diverse fonti come il cordone ombelicale, il sacco amniotico, il sangue, il midollo osseo, la placenta, i tessuti adiposi e l’epidermide. Tali cellule vengono classificate in base alla loro potenzialità di differenziarsi nei vari tipi di cellule: • TOTIPOTENZA: la capacità di una singola cellula di dividersi e di produrre tutte le cellule differenziate in un organismo. Tra le cellule staminali totipotenti sono comprese le spore, gli zigoti, e le cellule embrionali di pochi giorni, poiché successivamente diventano pluripotenti; • PLURIPOTENZA: la capacità di una singola cellula di dividersi e di differenziarsi in uno qualsiasi dei tre strati germinali: endoderma, mesoderma, ectoderma. • MULTIPOTENZA: il potenziale di differenziarsi in un numero limitato di lignaggi cellulari. Le cellule staminali vengono conservate in apposite banche che sono strutture con elevati standard di sicurezza, in cui le cellule vengono posate in capienti contenitori di azoto o in forma liquida o in forma di vapore. Proprio perché l’azoto è capace di mantenere una temperatura molto bassa. Le cellule vengono conservate perché si prevede che in futuro possano essere usate come cura contro diverse malattie: leucemia, tumori, linfomi. Al momento non possiamo sfruttare a pieno le loro potenzialità perché non conosciamo ancora i meccanismi che regolano il loro comportamento. Una volta che le cellule staminali riparano il danno causato dalla malattia, come si comportano? Continuano a riprodursi o vi è un meccanismo che blocca la riproduzione? Classe III D Scientifico “E. Majorana” S. G. la Punta (CT):Marta Pezzinga, Carla Pennino, Veronica Dragotto, Michela Torrisi, Marika Grillo, Carla Milici. Referente Prof.ssa A. Lo Brutto