CITTA’ DI VITTORIA PROVINCIA DI RAGUSA Copia di Deliberazione della Giunta Comunale Deliberazione N. 307 Seduta del 03.07.2015 OGGETTO : Intitolazione di una nuova area di circolazione sita a Vittoria in c/da Fortura, “via Artemisia Gentileschi”. L’anno duemilaquindici il giorno TRE del mese di LUGLIO alle ore 11,45, in Vittoria e nell’Ufficio comunale, in seguito a regolare convocazione, si è riunita la Giunta Comunale con l’intervento dei Signori: . BILANCIO 2015 INT. ____ ______________ COMPONENTI GIUNTA COMUNALE PRESENTI ASSENTI CAP. ___ ______________ MOVIMENTO CONTABILE X SINDACO: Avv. Giuseppe NICOSIA X V. SINDACO: Geom. Filippo CAVALLO Stanz. di Bilancio €. __________ X ASS.RE: Prof. Gaetano Bonetta X Storni e variaz. al Bilancio €____________ ASS.RE: Sig. Elio Cugnata Stanz. Assestato €. ___________ ASS.RE : Dott. Vincenzo Cilia Imp. di spesa assunti €.___________ ASS.RE: Dott.ssa Lisa Pisani Disponibilità €.___________ ASS.RE: Dott. Francesco Cannizzo Impegno del presente atto €. Disponibilità residua X X X _________ €.___________ Il Responsabile del Servizio Finanziario con l’assistenza del Segretario Generale, a scavalco Avv. Antonino Maria Fortuna il Sindaco, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita i convocati a deliberare sull’oggetto sopraindicato. LA GIUNTA - VISTO l’Ord. A. EE. LL. vigente in Sicilia ed in particolare l’art.186; - VISTA la L.R. n.30/00 artt.12 e 16; - VISTO il D.L.vo n.267/2000 - Vista la seguente proposta Parere Regolarità Tecnica VISTA la presente proposta di Deliberazione ESPRIME PARERE FAVOREVOLE in ordine alla regolarità tecnica. Si attesta la legittimità, la regolarità e la correttezza dell'azione Amministrativa Vittoria, 26.06.2015....... Il Dirigente f.to Ragusa Parere Regolarità Contabile VISTA la proposta di Deliberazione ESPRIME PARERE in ordine alla regolarità contabile. L'importo della spesa di €._______________ è imputata al _________________________ VISTO: Si attesta la copertura Finanziaria Si dà atto che la presente proposta di Deliberazione comporta riflessi diretti/indiretta sulla situazione economicofinanziaria o sul patrimonio dell'Ente Vittoria, …................ Il Dirigente -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Spazio riservato al Segretario Generale Vittoria, …................. Il Segretario Generale DIREZIONE.SERVIZI DEMOGRAFICI E STATISTICI IL DIRIGENTE Premesso che l’Amministrazione Comunale intende avviare l’iter burocratico per la nuova denominazione di un’area di circolazione sita a Vittoria in c/da Fortura e precisamente in direzione ovest nel tratto corrispondente alla strada vicinale n. 43 (S.V. n. 43). Considerato che, a seguito di sopralluogo effettuato, i cittadini residenti nella suddetta zona a gran voce reclamano la intitolazione della strada ai fini di pubblica necessità ed emergenza (la zona risulta scarsamente servita per mancanza di individuazione); Considerato che l’area in questione, non è ancora di proprietà comunale ma che il Comune, come si evince dalla risposta ad un quesito posto appositamente ad un esperto ANUSCA, in situazioni analoghe, in caso di strade private aperte al pubblico dove sono già insediate famiglie e persone e per le quali si pone la necessità di avere un indirizzo, al fine di attivare le utenze o quant’altro, deve “obbligatoriamente attribuire la denominazione alle strade private”; Ritenuto, pertanto, alla luce di quanto sopra specificato di dover procedere alla nuova denominazione della suddetta area di circolazione intitolandola “via Artemisia Gentileschi” di cui di seguito si riportano brevi cenni biografici: CENNI BIOGRAFICI Artemisia Lomi Gentileschi, pittrice italiana dalla forte personalità, nasce a Roma l’8 luglio del 1593. Figlia di Prudenza Montone e del pittore pisano Orazio Gentileschi, dal quale eredita la passione per la pittura e un ferreo rigore disegnativo, Artemisia è la prima di sei figli tutti maschi. Artista spesso sottovalutata, la sua figura viene riscoperta per merito degli studi femministi. La sua biografia, la sua forza interiore, il suo espressivo e crudo linguaggio pittorico, oltre che la sua determinazione nell’affermare il suo genio artistico, fanno di questa pittrice un simbolo del femminismo internazionale. Sebbene nel ‘600 l’arte pittorica sia ancora appannaggio quasi esclusivo degli uomini, la pittrice romana fin da piccola riesce ad apprendere, presso la bottega paterna, le tecniche pittoriche basilari imparando a disegnare, ad impastare i colori e a dar lucentezza ai dipinti. Negatale la possibilità di entrare all’Accademia di Roma (ove le donne sono escluse), l’esperienza maturata nella sopracitata bottega rappresenta per Artemisia una chance per esercitare la sua arte. Il diniego non la scoraggia, ma nella bottega del padre apprende quanto più possibile sulla pittura e al contempo osserva all’opera maestri come Caravaggio, dal quale riprende una spiccata drammaticità teatrale. Lo stimolante ambiente in cui cresce, frequentato da artisti, amici e colleghi di Orazio in unione con il fermento artistico che caratterizza Roma in quel tempo offrono alla pittrice un inedito punto di osservazione, ispirazione e apprendimento. Diversi pittori, infatti, tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 lavorano nella città eterna a varie opere. La prima opera attribuita ad Artemisia è la “Susanna e i vecchioni”. Nel dipinto, probabilmente, vi si può leggere un riferimento autobiografico. Per gran parte della critica, infatti, sembra plausibile riconoscere nella fanciulla la stessa pittrice e nei due vecchioni due figure che, in modo nettamente diverso, hanno avuto sicuramente un peso non indifferente sulla sua vita: Orazio, suo padre, e Agostino Tassi, il pittore che secondo le fonti la stupra nel maggio del 1611. Il 29 novembre del 1612, nonostante la sua reputazione sia ormai compromessa, il padre riesce a combinare un matrimonio con l’artista fiorentino Pierantonio Stiattesi. A questi stessi anni (1612-1613) appartiene una delle tele più riuscite della artista romana, “Giuditta che decapita Oloferne”. Nel dipinto, per la violenza, la drammaticità e veridicità della scena rappresentata, i critici leggono un riscatto artistico per l’abuso e per l’ingiustizia subita. Questa è inoltre un’opera con cui è facile fare un parallelo tra Artemisia Gentileschi e Caravaggio, il quale pochi anni prima dipinse lo stesso episodio biblico. Poco dopo il matrimonio, i coniugi lasciano Roma. A causa dello scandalo, infatti, il talento artistico di Artemisia passa in secondo piano e la pittrice perde il favore di molti artisti che fino a poco tempo prima avevano apprezzato la sua opera. Trasferitasi a Firenze con il marito, dal quale ha quattro figli, qui gode dei favori di grandi artisti del periodo, tra i quali Galileo Galilei (con il quale mantiene un rapporto epistolare nel tempo) e Michelangelo Buonarroti il giovane (nipote del più famoso Michelangelo). Nel 1616 entra nella più antica accademia di belle arti del mondo, l’ Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. È’ la prima donna ad ottenere tale privilegio. La produzione artistica del periodo fiorentino è abbondante. Come sottolineano i critici, spesso nei quadri dipinti su commissione ritroviamo, nei volti delle protagoniste femminili, gli stessi lineamenti presenti nei suoi autoritratti. Che Artemisia sia non solo autrice ma anche modella dei suoi dipinti trova fondamento nel suo crescente successo e nella sua rinomata bellezza e sensualità. Proprio la sensualità, inoltre, è un altro tratto che caratterizza i suoi lavori. Le sue eroine hanno un aspetto avvenente ma elegante, sguardi intensi e complici, vesti ampie e a volte scollate la cui foggia preziosa ricorda la pregiata seta, il tutto in una perfetta armonia di forme e luci. La difficile convivenza con il marito e i debiti accumulati spingono Artemisia a tornare a Roma. È il 1621. Artemisia coglie le nuove tendenze che fioriscono a Roma in questo periodo (il classicismo della scuola bolognese e l’estrosità barocche iniziano a prendere campo) ed entra a far parte dell’Accademia dei Desiosi. Nonostante la forte personalità e bravura artistica, le commissioni che le vengono affidate sono circoscritte alla sua perizia ritrattistica e alla rappresentazione di scene religiose, le sono precluse, invece, le grandi opere come le pale d’altare o i cicli dei grandi affreschi. Dopo una breve parentesi trascorsa a Venezia in cerca di nuove commissioni (1627-1630) Artemisia giunge a Napoli dove, tranne che per brevi spostamenti, rimane fino alla morte. Per la prima volta le viene affidata l’esecuzione di tre dipinti per la Cattedrale di Pozzuoli. Nel 1638 Artemisia, per volere di Carlo I Stuart, raggiunge il padre Orazio a Londra, dove quest’ultimo è pittore di corte. Carlo I è un collezionista appassionato e sappiamo che Artemisia lavora autonomamente per un po’ di tempo anche dopo la morte del padre, avvenuta nel 1639. Lasciata l’Inghilterra prima della guerra civile, non abbiamo notizie certe sugli spostamenti successivi fino al 1649 quando ritorna a Napoli e intrattiene una fitta corrispondenza con il suo mentore e committente don Antonio Ruffo di Sicilia. L’ultima lettera pervenuta è del 1650, attesta che la pittrice è ancora artisticamente attiva. Artemisia Gentileschi muore a Napoli nel 1653. Visto il R.D. 10/05/1923, n. 1153; Vista la L. 13/06/1927, n. 1188; PROPONE 1)Denominare l’area di circolazione sita a Vittoria in c/da Fortura “via Artemisia Gentileschi”, come meglio individuata nello stralcio planimetrico, parte integrante del presente atto (GPS: inizio 36.965353, 14.503556- fine 36.966853, 14.497612), per le motivazioni riportate in premessa. 2) Subordinare l’ intitolazione in argomento all’acquisizione della relativa autorizzazione da parte del Prefetto di Ragusa. 3) Dare conseguente comunicazione del suddetto toponimo a tutti gli uffici comunali(Anagrafe, ufficio tecnico,Polizia Municipale), nonché all’ENEL, poste ecc.. per le rispettive competenze. IL DIRIGENTE f.to dott.ssa Eloisa Ragusa L A G IU N T A Vista la superiore proposta; A voti unanimi e palesi; DELIBERA Di approvare sia nella parte propositiva che narrativa la superiore proposta. Del che si è redatto il presente verbale che letto e approvato viene sottoscritto. f.to IL SINDACO Avv. G.ppe Nicosia L’ASSESSORE ANZIANO IL SEGRETARIO GENERALE A SCAVALCO f.to prof. G. Bonetta f.to Avv. A. M. Fortuna ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ATTESTAZIONE DI PUBBLICAZIONE N° ……………….. Il sottoscritto, su conforme relazione del Messo Comunale ATTESTA Che copia della presente deliberazione viene/sarà affissa e pubblicata all’Albo Pretorio dal 12.07.2015 al 26.07.2015 registrata al n………………………Reg. pubblicazioni Dalla Residenza Municipale, li …………………………… IL SEGRETARIO GENERALE IL MESSO f.to .................................................................................................................................................................................................... CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE N° ……………….. Il sottoscritto, su conforme relazione del Messo Comunale CERTIFICA Che copia della presente deliberazione è stata affissa e pubblicata all’Albo Pretorio dal 12.07.2015 al 26.07.2015 e che sono / non sono pervenuti reclami. Dalla Residenza Municipale, li …………………………… IL SEGRETARIO GENERALE f.to IL MESSO .................................................................................................................................................................................................... Il sottoscritto Segretario Generale, visti gli atti d’ufficio, ATTESTA Che la deliberazione è divenuta esecutiva in data per: - Ai sensi dell’art. 12 comma 1 della L.R. n°44/91; Dichiarazione di immediata esecuzione ai sensi dell’art.12 L.R. n.44/91; Vittoria, lì……………………… IL SEGRETARIO GENERALE f.to .................................................................................................................................................................................................... Per copia conforme per uso amministrativo Dalla Residenza Municipale, li.............................. Il Funzionario Delegato