Staviral
Epatoprotettore
A base di Artemisisina dall’Artemisa Annua L.
I sesquiterpeni sono stati studiati per la loro attività antivirale (HBV,HCV,CHV,Herpes Simplex 1, EBV)
dal 1990.
Gli estratti idroalcolici delle parti aeree dell’Artemisia Vulgaris hanno mostrato una significativa riduzione
degli indici di citolisi epatica, indotta da D galattosamina e lipopolisaccaridi.
La valutazione istologica sugli animali trattati ha confermato l’impiego tradizionale nei casi di disturbi
epatici : scomparsa dell’edema e dei fenomeni apoptotici.
Opuntia Ficus Indica, L.Mill
Le betalaina e i pigmenti contenuti hanno attività riduttrici, in particolare sulle membrane cellulari e nelle
situazioni di infiammazione cronica.
Recenti lavori sull’impiego della betalaina e indicaxantina, su linee cellulari di neoplasie epatiche (Hep G2,
Huh – 7, Ha 22T) mostrano un’attività antiproliferativa dose dipendente dal 30 al 50%.
Sembrerebbe più significativa la risposta dell’indixantina anche a basso dosaggio.
In associazione a flavonoidi sono stati studiati nell’epatocarcinoma.
Berberis
La berbamina riduce la proliferazione di cellule di epatocarcinoma (Hep G2), attraverso un fenomeno
apoptotico.
La berberina, alcaloide isochinolinico ha attività antineoplastica e riduce significamene gli indici di citolisi,
colostasi e i rischi determinati da cancerogeni ambientali, attraverso il controllo della proteina “attivatore”
cofattore dell’epatocarcinoma.
L’uso degli olii essenziali :
ravintsara
laurus nobilis
elicriso italico
per via orale, da soli in associazione hanno determinato una risposta nel 64% dei casi di soggetti affetti
da HCV e HBV.
Laurus Nobilis Linn., Lauracea
Dalle foglie si estrae un olio essenziale, ricco in terpeni, (linaolo, alfa terpineolo, eugenolo, 1.8cineolo).
Helichrysum Italicum C.Don, Asteracea
Dai fiori delle piante di origine Corsa, il nerilacetato, dioni, sesquiterpeni e curcumene presentano attività
a livello epatopancreatico, elettivi nell’ insufficienza epatica, cirrosi.
Ravintsara (Cinnamomum camphora Sieb, Lauracee)
L’olio essenziale delle foglie e rami di una pianta endemica del Madagascar, ricco di
1.8cineolo, α terpinolo, terpinen-4α , α e β pirene, sabinene, ha un uso tradizionale come
immunostimolante e antivirale nell’epatite, mononucleosi, influenza.
Bibliografia
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