Il Basso Medioevo e la formazione delle monarchie nazionali

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Il Basso Medioevo e la formazione delle monarchie nazionali
Durante il 1200 il declino dell'Impero e del papato (che aspiravano
all'egemonia universale) stava coincidendo con il rafforzamento delle
monarchie in Francia, Inghilterra e Spagna, mentre la situazione politica in
Italia e Germania continuava a evidenziare una frammentazione del potere. Il
consolidarsi delle grandi monarchie si manifestò con il ridimensionamento del
potere aristocratico, l'ascesa di nuovi ceti (borghesia e piccola nobiltà),
l’accentramento amministrativo, il potenziamento dell'organizzazione fiscale, la
formazione di eserciti permanenti (non mercenari né dipendenti dalle
disponibilità dei feudatari), con l'aumento delle spese militari, e la formazione
di una lingua nazionale. Le monarchie ottennero il controllo del conio della
moneta, poterono riscuotere imposte indirette (dazi doganali, tasse sui prodotti
di prima necessità) e introdussero anche forme d'imposizione diretta. In
Francia si costituì in grande monarchia nazionale soprattutto in seguito alla
guerra dei Cento anni (1337-1453) , che si concluse con l’allontanamento degli
inglesi dal suolo francese.
In Inghilterra si costituì in grande monarchia nazionale dopo la guerra delle
Due Rose (BIANCA = YORK e ROSSA = LANCASTER) che fu in sostanza uno
scontro tra Corona e Parlamento (1455-85). La guerra, infatti, fu causata da
controversie dinastiche, ma la motivazione principale dipese dalla rivalità tra la
borghesia , che appoggiava la Corona, e la nobiltà, che, rovinata dalla guerra
dei Cento Anni, cercava di ottenere più privilegi dalla monarchia. Il Parlamento
serviva appunto alla nobiltà per controllare il re, il quale, per questa ragione,
cercava di convocarlo il meno possibile, cosa che del resto accadeva anche in
Francia con gli Stati Generali.
Con la vittoria dei Lancaster, il re Enrico VII (1485-1509), fondatore della
dinastia dei Tudor, tolse al Parlamento molte funzioni, confiscò alla grande
nobiltà molte proprietà (vendendole alla piccola e media borghesia), fece
alcune riforme amministrative ,appoggiandosi alla piccola nobiltà.
L'evento decisivo per la formazione della monarchia nazionale spagnola (la
Spagna si divideva in 4 regni: Navarra, Portogallo, Castiglia e Aragona) fu il
matrimonio tra Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia (1469). La
monarchia, allora, fu in grado di reprimere l'anarchia feudale, ottenendo
l'appoggio della borghesia, riuscì ad evitare la convocazione delle Cortes (Stati
Generali, dove la nobiltà poteva esercitare ampi poteri), riconquistò l'ultimo
territorio rimasto in mano araba (regno di Granata). Si avvalse anche dello
strumento dell'Inquisizione (1478) per punire il nemico della fede cristiana e il
ribelle politico. Tuttavia le persecuzioni contro i "moriscos"(arabi e ottimi
agricoltori) e i marranos (ebrei e attivi commercianti) finì per danneggiare
l'economia spagnola.
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