M INISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Cagliari e Oristano U NJVERSITA DEGLI STUD I Dl CAGLIARI Faco~ci di Lettere e Filosofia Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche Archeologia urbana a Cagliari Scavi in Vico III Lanusei (1996.. 1997) a cura di ROSSANA MARTORELLI e 00NATELLA M UREDDU con !a collaborazione di SABRINA CISCI e SILVIA Scuola Sarda Editrice Cagliari 2006 SANGIORGI Elenco degli autori dei testi A.L. s. Anna Luisa SANNA A.O. Adelaide ORRO A.P. D. Anna Paola DEIANA C.N. Caterina NIEDDU D.M. Donatella MUREDDU D. Mu. Daniela MUSIO D. S. Daniela SANNA E. U. Elena USAI F. P. Fabio PINNA G. L. Gianna LISCIA I. S. lgnazio SANNA L. M. Lucia MURA L.M. M. Lara Marie MEZZANOTTE M.D. Mauro DADEA M.G. A. Maria Grazia ARRU 0. F. Omelia PONZO 0. S. Ottaviana SODDU P. D. Pierangela DEFRASSU R. C a. Raffaella CARTA R. C o. Roberto CORONEO R. F. Rosalba FLORIS R. M a. Rossana MARTORELLI R. M u. Rosa MURGIA S. Ca. Stefano CARA S. Ci. Sabrina CISCI S.D. Stefania DORE S. S. Silvia SANGIORGI !....l cocumentazione fotografica, ove non esplicitamente indicato, si intende fornita dagli autori stessi. Le immagini relam-e allo sca,·o archeologico e ai reperti sono state realizzate a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle ,provmce di Cagliari e O ristan o, nelle persone di Claudio Buffa, Luciano Carpino e Roberto Dessy. Le figure nn. 5 e Q sono s<ate gencilmente fo rnite da Donatella Salvi e Letizia Pani Ermini. k 1.-mna.;ini riportate neUe pagine 13, 51, 79, 88, 197, 198, 236, 313, 330-331, 362-363, 371, 393, 401, 427, 433, 447 sc:m s:..ate re.ahzzare da Luigi Manca e sono rappresentative di luoghi e scorci significativi della cultura architettonica e .z::nstt=.a della cina di Cagliari. La dvc...=:ec:azione grar!ca e stata eseguita dai singoli autori e rielaborata da Stefania Da re. T.1\·. C16-1,13 1 fr.; A. 65): alt. em 9,50; spess. em 1, 1; diam. inferiore (?) .:m 10.4; diam. superiore (?)em 9,00. Elememo circolare uoncoconico, di Jltezza irregolare. Si tratta probabilmeme di un elememo di raccordo. Imp. Tav. C 164,24 (5 fr r. ; A. 60): alt. residua em 20; alt. coUo em 9.50: air.. parere em 10,50; spess. collo em 1,2; spess. parete em 0,80-0,90. Imp. T2. T 2. Tav. CI64,25 (1 fr. errarico): diam. 11; spess. pareri em 0,90-1 ,1. II fr. si disringue per Ia morfologia dell'orlo, di linea dirirra, con una leggera concavita, e per il trarramemo della superficie esterna, in cui i segni del rornio appaiono nerramente, creando una sorta di leggera costolarura orizzomale. Imp. T2. Tav. C 164,23 (l fr.; A. 55): alt. residua em 19; air. collo em 9; spess. em 0.60-1, I. Collo con orlo diritto. AI di sorro di questo, nella parte interna, ;egni di asporrazione condorra a crudo con una lama o un filo, forse per racilirare l'incasrro. Imp. T2. Trova piena corrispondenza nel pezzo presenraw in SPANU 1992, p. 49, fig. 30,2; p. 67, fig. 48,3. A.L. S. 9. Analisi mineralogica e petrografica ti ceramici, e stato possibile definire le caratteristiche degli impasti (qualita e quantita delle frazioni sabbiose e/o di degrassame. morfologia e dimensioni degli aggregati e natura) e dei rivesrimenti (presenza di ingobbio, vetrina, smalto, decorazioni, ecc. . Questa indagine ha favorito il dialogo con gli archeologici consentendo un migliore inquadramento dei reperti attraverso l'integrazione dei dati stilistico-tipologici con quelli relativ1 aile caratteristiche degli impasti e dei rivestimenti, alia !oro apologia e aile differenze riscontrate. I risultati delle analisi sono stati raccolti in tabelle riassuntive, allegate a questa contributo. Qui di seguito vengono invece illustrate sinteticamente le principali evidenze emerse dallo studio. Lo studio dei beni archeologici e complesso e necessita dell'apporto di differenti discipline che siano in grado di operare un'analisi integrata di dati, provenienti dai differenti campi di ricerca, necessaria per fornire interpretazioni ampie e corrette. ~el campo strettamente connesso ai reperti ceramici 1' analisi archeometrica dei materiali puo contribuire a complerare il quadro conoscitivo sulle materie prime naturali utilizzate, le tecnologie di fabbricazione, le tecniche di cottura, Ia provenienza geografica dei manufatti e le principali aree di produzione. AI fine di rendere efficace lo studio dei materiali ceramici, indipendentemente dal merodo da utilizzare per Ia !oro caratrerizzazione, si manifesta Ia necessita di eseguire una campionarura che risponda a requisiti ben precisi: essa deve interessare esclusivamente reperti rappresentativi. II concerto di rappresentativita e di fondamentale importanza nello studio analirico in quanto consente di estendere all'intero manufatto i risultari delle analisi eseguite sui campioni e di conseguenza riferirlo alia classe ceramica di appartenenza. Manufatti d'uso cosmetico/funerario Unguentari E stato analizzato uno dei tre frammenti di unguentario ritrovati nello scavo, di cui si conserva una porzione del corpo e il piede pieno con Ia base svasata2728 • La matrice risulta poco porosa, con frazione siltosa quarzoso-feldspatica, alia quale si associa il degrassante costituito da fram menti di chamotte. Si nota inoltre uno schiarimento superficiale del corpo ceramico per effetto termico. Per questa manufatto Ia componente argillosa utilizzata e priva di componeme carbonatica (sch. n. 1). Campionatura dei reperti La campionatura dei reperti ceramici ritrovati in Vico III Lanusei e stata eseguita dagli archeologi, che hanno curato lo studio delle differenti classi di materiali, sulla base di criteri di rappresentativita delle differenti tipologie ritrovate. I materiali analizzati rientrano neUe seguenti classi ceramiche: ceramica comune e ceramica rivestita (o invetriata). Relativamente alia prima dasse sono stati analizzati alcuni frammenti provenienti dalle seguenti tipologie di manufatti: brocche; coperchi; bacini; decorata a pettine; mortai; vasi a listello 2726 • Nell' ambito della ceramica rivestita, invece, i materiali esaminati sono suddivisi in: ceramica rivestita di area islamica; ceramica rivestita di produzione non identificata e spagnola2727 • Ceramica d'uso domestico La ceramica d'uso domestico rappresenta una classe di materiali molto eterogenei e quantitativamente abbondanre. I campioni sottoposti ad analisi si riferiscono a frammenti che ad un esame macroscopico non presentano tracce di utilizzo sul fuoco e rientrano in varie tipologie quali: vasi a listello e morrai. brocche, coperchi e bacini di grandi dimensioni. Le tecniche utilizzate per l'analisi archeometrica I reperti sono stati sottoposti ad analisi mineralogica in diffrattometria di raggi X (XRD) e ad analisi petrografica a! microscopio ottico polarizzatore. La prima ha permesso di defini re le fasi cristalline che costituiscono i corpi ceramici. Con Ia seconda, condotta su sezioni sottili ricavate da alcuni frammen- 2726 Cfr. supra, pp. 150-186. 2727 Cfr. supra, pp. 245-258. 2728 Cfr. supra, p. 150. 295 Iu questa conuibuto sono state prese in considerazione la .:::omposizione mineralogica e la strurrura dei corpi ceramici, oltre a quella degli eventuali rranamenti superficiali (ingobbiatura). za di mica, gehlenite e anortite. Le ulcime due fasi, di neoformazione, originate duran te il processo di conura, indicano che la temperatura del ciclo e stata portata sino a circa 950°C. PR.ODl..iZI0:'-11 AFRICANE Lanalisi archeometrica ha rivelato Ia marrice calcica comune ai quattro manufatti indagati, mettendo viceversa in luce alcune differenze sostanziali fra le tipologie, riscomrate perlopili nella natura dell' ossatura silrosa dei carpi ceramici. Oltre che per le differenze morfologiche i manufatti studiati si discostano quindi per la tipologia dei materiali di impasto utilizzati e, in parte, per Ia tecnologia di produzione che, per il campione del Tipo Ia ad esempio, risulta avere adottato un ciclo di cottura a pili bassa temperatura rispetto agli altri. Questa campione mostra inoltre un impasto nettamente differente per l'uso della chamotte, oltre che peril contenuto in grani di calcare micritico. I Tipi II e III non mostrano tra di lora differenze dal punta di vista composizionale, anche se la presenza del diopside porta a ritenere che il reperto della tipologia II abbia raggiunto temperature di cottura superiori. II mortaio ha un impasto ancora differente: lo scheletro, moderato ed essenzialmente quarzoso-feldspatico, contiene mica rna anche chamotte. La composizione mineralogica indica temperature di cottura medio-alte. \ d.si a listello Sono stati studiati dal punta di vista archeometrico quat;_m frammenti provenienti da materiali appartenenti a questa ripologia e amibuiti, dubitativamente, a produzioni africane. Le .:ipologie campionate sono riferite a vasi Tipo Ia, Tipo II e Tipo III e ad un mortaio2729 • Ia: il frammento deriva da un recipiente di grandi dimensioni, con listello ricurvo e parete svasata. La matrice del corpo ceramico del manufatto ha composizione calcica e risulta essere porosa, .:::on uno scheletro siltoso costituito, in buona parte, da quarzo con morfologia subarrotondata (sch. n. 3). Si rileva anche la presenza di degrassan te fi nile (chamotte ~ 10%) del q uale si riconoscono due tipi: con colorazione giallastra e scheletro silroso fine; di colore rosso cupo con scheletro grossolano. Si osserva inoltre una consistence frazione detritica costituita da dementi di calcare rnicritico (-15%). Lanalisi mineralogica in XRD non ha riscomrato Ia presenza di fasi minerali di neoformazione e perramo si ritiene che il manufatto sia stato sottoposto ad un ciclo di cottura a temperature non superiori agli 850-900°C. !1: il campione analizzato appartiene ad una tipologia di vasa .:on listello atrofizzato e quasi complanare all' arlo, parete svasar.a e. nel caso specifico, con listello corto e quasi orizzontale. La marrice del corpo ceramico ha una composizione calcica, strutmra porosa e colore bruno cupo. Lo scheletro siltoso, abbondan;:e. e costituito da dementi di quarzo a spigoli vivi con granulomerria media-fine (sch. n. 4). Lanalisi mineralogica in XRD ha riscontrato !a presenza di fasi minerali di neoformazione (anorrite e diopside) ottenute a spese della calcite e dei minerali argillosi durante il processo di cottura. Sulla base di questi dati si :-iriene di pater stimare che il manufatto sia stato sottoposto ad un ciclo di cottura a temperature elevate, fino a circa 980°C. III: !'ultimo dei frammenti analizzati di questa tipologia appar;:iene ad un vasa con listello quasi orizzontale, non rivolto verso ~: basso, non distinto dall' arlo e con parete svasata orizzontale. La marrice del corpo ceramico del manufatto eporosa, ha composizione calcica, colore rosso mattone, scheletro siltoso abbondante, costituito da dementi di quarzo a spigoli vivi con granulomeuia media-fine (sch. n. 5). Lanalisi mineralogica XRD ha riscontrato, anche per questa campione, !a presenza di fasi mine:-ali di neoformazione (gehlenite, anortite) e assenza di calcite. -ulla base di questi dementi si stima che il manufatto abbia raggiumo temperatura di cottura di circa 950°C. PR.ODUZIONI SARDE Ceramica graffita a pettine Sono stati rinvenuti numerosi frammenti attribuiti a questa tipologia, di cui Ia maggior parte costituisce parte di pareti non facilmente riconducibili alia forma primitiva. Il colore dei reperti in frattura varia da nocciola a bruno. I manufatti risultano essere solitamente polverosi al tatto273 '. Si e analizzato al momenta solo un frammento, riferito ad una forma chi usa, pili precisamente definita come una brocchetta con decorazione a linee orizzontali parallele. Lanalisi petrografica ha messo in evidenza una matrice poco porosa, con scheletro siltoso di natura quarzoso-feldspatica con miche disperse nella pasta di fonda. La granulometria di questi dementi e prevalentemente fine; si riscontra anche la presenza di ciottoletti di roccia quarzoso-feldspatica con biotite a struttura granulare. Lanalisi mineralogica XRD non aggiunge ulteriori informazioni sulla natura di questa manufatto, che risulta omogeneo, compatto e ben cotta, anche se non si hanno al momenta informazioni utili per determinare le temperature del ciclo di cottura a causa dell' assenza di fasi mineralogiche diagnostiche (sch. n. 2). PRODUZIONI INCERTE Recipienti di grandi dimensioni Jforrai Per quanta riguarda le forme aperte pertinemi a recipienti di grandi dimensioni so no stati destinati all' analisi arch eome- Si uatta di un tipo di vasa di grandi dimensioni compos:o di due pezzi, di cui si conserva I' arlo con parte del versaroio e d.dla pareren°. La matrice del corpo ceramico del manufatto e ?Orosa. a composizione calcica. Lo scheletro siltoso e costituito 6. quarzoso e feldspato potassico in grani sub-arrotondati, da ~-ri di quarzo policristallino e da chamotte (sch. n. 6). Lanalisi cidh componente mineralogica (XRD) mostra inoltre Ia presen- 2729 Cfr. supra, pp. 155, 158-1 59. 2730 Cfr. supra, pp. 158-159. 273 1 Cfr. supra, pp. 172-174. 296 ~rica 3 frammenri di bacili (Gruppo 2). I manufatti appartenen;:i a questa forma presentano impasti porosi di colore omogeneo, Ca.l beige rosato al rossastro marroncino e di colore non omogeneo. con nueleo beige e margini rosa arancio. In alcuni casi le superfici appaiono ricoperte da un ingobbio beige avorid732 • Lanalisi del primo campione (sch. n. 7) mostra un manuiano con matrice porosa di colore rosso mattone, scheletro siltoso quarzoso-feldspatico abbondante con grani angolosi. La composizione mineralogica evidenzia Ia natura non calcica dell'impasw. Enrrambe le superfici del recipiente sono ricoperte da un ~iYestimento terroso opaco di colore avorio, applicato sui manurano a crudo (ingobbio). II Secondo Campione e stato prelevato dai resti di un gros50 bacile, di cui si conservano una porzione dell' orlo estroflesso e una parte della parete. AI microscopio polarizzatore in sezione sottile si osserva una marrice molto porosa con abbondante scheletro siltoso quarzoso-feldspatico a granulometria grossolana e forme degli elemenri a spigolo vivo, con subordinati frammenti elaborati di calcare sch. n. 8). Lanalisi mineralogica metre in luce Ia sua natura calcica per Ia presenza di anorrite e gehlenite, che permettono di attesrare Ia temperatura di cottura del manufatto intorno ai 950°C. Cultimo dei tre bacili analizzati presenta una grande tesa esrroflessa, solcata verso I'estremita del labbro da una scanalatura sullato superiore. La matrice, parzialmente calcica, molto porosa, e di colore rosso mattone e contiene uno scheletro siltoso abbondante, cosrituito prevalentemente da quarzo, con granulometria grossolana e morfologia mista da sub-arrotondata a sub-angolosa (sch. n. 9). All'interno del corpo ceramico si riscontrano anche piccoli elasti di calcarenite. La componente carbonatica (calcite) della ma rrice argillosa risulta ancora presente e, non avendo dato luogo a reazioni di trasformazione durante Ia cottura, fa supporre che il manufatto non abbia superato Ia temperatura di 850°C. dal quarzo, da calcite e anortite. La temperarura di corrura dovrebbe attestarsi intorno ai 950-970 ac; Ia presenza della calcite nel Campione e Jegata, con ogni probabiJita, al degrassante calcareo di grandi dimensioni, che non si dissocia rapidamente come i carbonati della matrice argillosa. La quantita e Ia granulometria del degrassante utilizzato per Ia realizzazione di questo manufatto sembrano studiate per resistere agli shock termici e quindi all' esposizione al calore della ceramica, in senso Iato. II secondo coperchio si differenzia dal precedeme per il colore dell'impasto beige arancio. Anch'esso contiene numerosi inelusi rna maggiormente differenziati rispetto al primo, come e stato possibile evidenziare con I' analisi petrografica. Questa ci mostra una matrice molto porosa con abbondame frazione silrosa quarzoso-feldspatica, alia quale si associa una frazione elastica costituita da frammenti di rocce metamorfiche (1 Oo/o, micascisri e calcaree (5%, micriti). La composizione mineralogica denota una matrice calcica caratterizzata da calcite e anortite. Quest'ultima, di neoformazione, attesta Ia temperatura del cido di cottura fra 950 e 970 Valgono anche per questo reperto le precedenti considerazioni sulla destinazione d'uso (teorica). ac. Recipienti di forma chiusa Sono stati compresi in questo raggruppamento i manufatti che non hanno consentito con certezza di risalire ne al ripo intero, ne talvolta allo sviluppo morfologico. Essi comprendono quindi porzioni di bordo in prossimita di un'ansa, solitamenre a nastro, anche se in alcuni casi si presentano a sezione cilindrica. Fra questi e stato campionato solo un frammento di brocca con orlo trilobato e ansa a nastro, impostata sotto I' orlo, ascritta al Gruppo 3, Tipo Ild734 • La matrice al microscopio polarizzatore in sezione sottile appare poco porosa, con frazione siltosa quarzoso-feldspatica preponderante, alia quale si associa una componente elastica eli minuti frammenti di roccia costituita da quarzoso policrisrallino con miche. Lanalisi XRD conferma tale composizione e denota l'urilizzo di una materia prima argillosa priva di carbonati (sch. n. 12). I risultati delle analisi archeometriche dei campioni di bacili mettono in evidenza l' estrema eterogeneita dei manufatti, che si manifesta sia per Ia differenza nelle materie prime utilizzate nella rormulazione delle miscele ceramiche, sia nelle tecniche, sicuramenre condizionate dalla natura delle materie prime, applicate per Ia !oro realizzazione. Pertanto, al momenta attuale, anche in considerazione dell' esiguita della campionatura operata, non sembra di potere operare raggruppamenti fra i campioni analizzati. Forme dalla fonzione incerta o sconosciuta I materiali inseriti in questa sezione sono frammenti non riconducibili a nessuna forma e/o tipologia ben definita rna ritenuti significativi ai fini della ricerca2735 • Nell'ambito di questo raggruppamento e stato analizzaro un recipiente di grandi dimensioni caratterizzato da forma cilindrica con fondo apodo, in prossimita del quale sono impresse profondamente delle ditate. La matrice calcica, molto porosa, ha una frazione silrosa composta da quarzo, K-feldsparo e muscovite, ai quali si associa una frazione degrassante costituita da chamotte, ciotto!etti eli roccia quarzosa a struttura granulare e di calcare micritico. Canalisi mineralogica XRD conferma Ia composizione determinata dal- Coperchi I coperchi (Gruppo 5) rinvenuti, sono in numero di 2- '- • Sono stati presi in esame in questo studio quelli che non presentavano tracce di contatto col fuoco ed analizzati due reperri (sch. nn. 10 e 11). II primo dei manufatti analizzati e caratterizzato da un impasto color arancio e numerose inelusioni di colore bianco, ,·isibili ad occhio nudo. Lanalisi petrografica in sezione sottile al microscopio ottico polarizzatore permette di osservare una marrice molto porosa di colore rosso chiaro con uno scheletro silroso abbondante, costituito prevalentemente da dementi di quarzo, a granulometria grossolana e morfologia subangolosa, a cui si associa una frazione elastica costituita da ciottoletti di calcare micritico (IOo/o, visibili ad occhio nudo). Lanalisi in diffratro metria X indica una matrice a base calcica costituita, oltre che 33 2732 2733 2734 2735 297 Cfr. Cfr. Cfr. Cfr. supra, supra, supra, supra, pp. 179-180. pp. 184-186. p. 182. p. 186. f an:ili.si ~rrografica; non si rilevano fasi minerali cliagnosriche che consemano di stabilire Ia temperatura di cottura (sch. n. 13). co, contemporanea alla fusione del \·erro piombifero; Ia recnica di realizzazione urilizzara sembra quincli quella per monocorrura27J9_ Graffire. inYetriate, ingubbiate Le evidenze riscontrate con l'analisi archeomerrica mostrano varie analogie fra i manufatti: Ia natura calcarea della matrice ceramica, Ia composizione della frazione siltosa e degli inclusi, Ia tecnica di cottura utilizzata sono del tutto confrontabili fra !oro. h""\TIIU.UE. ~IALTATE DI AREA ISIAMICA (?) I mareriali apparrenenti a questa classe costituiscono un ridorro numero eli frammenti per i quali e stata proposta una prO\·enienza da aree del Mediterraneo, sottoposte durante il meclioevo alia dominazione islamica, o da centri produttivi che pos.sano essere riferiti in modo diretto al patrimonio tecnologico e decorarivo dei vasai musulmani2736 . Qui di seguito vengono esposti i primi risultati dello stuclio eli caratterizzazione dei corpi ceramici eseguito su alcuni reperci, significativi dal punto di vista archeologico, per Ia definizione della composizione mineralogica e delle caratteristiche dei rivestimenti. Produzione C Rappresenra questa produzione un solo frammento, riferiro ad un piccolo recipiente di forma chiusa, dotato di ansa, con rivestimento vetroso monocromo verde presence solo sulla superficie esterna. Canalisi (sch. n. 17) rivela un impasto a composizione calcica rna poco poroso e caratterizzato da un abbondante scheletro sabbioso. Quest' ultimo risulta costituito da dementi quarzosi mono e policristallini con morfometria da subarrotondata ad arrotondata a bassa sfericita2740• lnoltre l'analisi mineralogica XRD del corpo ceramico rivela Ia presenza di silicati e silico-alluminati di calcio, derivati dalla trasformazione in cottura della matrice argillosa calcarea. Questi minerali costituiscono una sorra di termometro mineralogico e ci permettono di ipotizzare che il ceramista abbia ottenuro questo manufatto attraverso un ciclo di cottura portato a temperatu re stimabili nell' inrorno di 980 °C2741 . II rivestimento monocromo di questa manufatto risulta del tutto privo di porosica, con una pigmentazione verde molto intensa e diffusa, a tratti estesa anche alia matrice del corpo ceramica. Non si riscontra Ia presenza di opacizzante stannifero e si ipotizza l'applicazione del rivestimento in seconda cottura, probabilmente condotta a temperatura non sufficiente ad ottenere Ia perfetta fusione del rivestimento piombifero. Produzione A Sono stati analizzati tre frammenti di manufatti attribuiti a quesro gruppo di materiali, riconducibili a grandi contenitori con rivesrimento vetroso opaco monocromo. Canalisi mineralogica XRD ha permesso di amibuire a tutti i frammenti analizzati una composizione calcarea della marrice dei corpi ceramici, mentre al microscopio ottico polarizzarore in sezione sottile e stata rilevata Ia presenza di una frazione silrosa simile nei diversi manufatti, costituita da quarzo, Kieldspato e mica, rna variabile in quantita. Tutti gli impasri, come e--·idenzia I' analisi petrografica (si vedano le allegate sch. nn 1416 contengono piccole frazioni di chamotte (in media 5%) e, in un caso, sono presenti inclusi di origine detritica riferibili perlopiu a roccia calcarea con struttura micritica. I rivestimenti risultan o opacizzati e si ritiene possano essere considerati smalti piombifero-stanniferi, cioe rivestimenti \·euosi piombiferi ai quali e stato associato dell'ossido di stagno quale opacizzante2737 . Tuttavia nel caso del campione 12099 (sch. n. 14) il rivestimento risulta talmente sottile da non essere risol\·ibile a sufficienza con il microscopio ottico. Lo spessore e veramente esiguo e porta a considerare che sui manufatto sia stata applicata una vernice piuttosto che una vecrina o uno smalto, solitamente ben pili spessi e meglio identificabili. Sulla base dei risultati delle analisi finora effectuate, possiamo ragionevolmente ritenere che i manufatti analizzati siano stati realizzati con cotture in ambiente ossidante, nell' intervallo di temperature compreso fra 850 e 900°C (fase diagnostica gehlenite)n8. La grande porosica rilevata nei rivestimenti e riconducibile alia trasformazione dei carbonati contenuti nel corpo cerami- 2-36 Per maggiori approfondimenri sulle cararrerisciche sriliscico-cipologiche e sulle cronologie dei mareriali analizzari in questa parte si veda il conrriburo di F. Pinna, in quesro volume, aile pp. 245-25 1. 2 - r BERTI G . et alii 2002a, p. 21; T ITE et alii 1998, pp. 242-243. Produzione D Anche in questo caso ci si riferisce ad un unico frammen· to, attribuibile ad un piano o ad un catino con un rivestimentc vetroso incolore sulla superficie esterna, mentre all'interno sonc visibili due bande di colore bruno. Canalisi mineralogica )(1Uj mostra che il corpo ceramico ha una composizione data da quarzo e calcite ai quali si associa Ia gehlenite (sch. n. 18). Entramb( le superfici sono smaltate con un rivestimento inreressato d:: un'inrensa bollosita e, a tratti, mal opacizzato. La superficie inter· na risulta di colore verde e decorata a bande ottenute con un pig· mento bruno/ nero, probabilmente costituito da un ossido metal· lico (opaco alia luce trasmessa), applicato sui supporto ceramico estesosi poi parzialmente al rivestimento vetroso per effetto di clif fusione durante Ia cottura. Nella parte esterna del manufatto s 2738 RICE 1987, p. 335. Si veda inolrre, sull'origine e Ia cipologia dei rivescimenri piombiferi in amichita TITE et alii 1998, pp. 242-243. 2739 RICE 1987, p. 99. Per ovviare a quesro inconveniem e si effenua una prima conura del manufarro (bisconarura) per srabilizzare il supporro; in seguiro si applica Ia miscela 298 piombifera di rivescimenro efferruando quind una seconda conura solitamenre ad una tern perarura leggermenre inferiore alia p rima, pe ortenere Ia greificazione "indisrurbara" de rivescimenro e quindi Ia formazione del verrc 2740 B OSELLINI et alii 1989, p. 25. 274 1 FIORI et alii 1989, p. 64. posizione mineralogica del corpo ceramico edata da quarzo. caleire e gehlenite (sch. n. 20). Con l'analisi perrografica YiceYersa si rivela una abbondante frazione silrosa quarzoso-feldspacica con subordinati dementi clasrici di calcarenite a grana fine. II rivestimento vetroso, opaco, monocromo di colore verde con bolle bene evidenti, ricopre tutte le superfici e conciene un'abbondanre sospensione di granelli arrotondati di quarzo. II manufatto sembra essere stato realizzato in monoconura e con una tecnica di opacizzazione del rivestimento alrernaciva all'uso dello stagno, anche se Ia casualita dovura ad un erraro processo di cottura no n e un'ipotesi da scartare2' 43 • TunaYia e stata risconrrata una possibile analogia con alcune ceramiche provenienti dagli scavi di Uthina: il reperto cagliaritano presenta infatti caratteri comuni (frazione siltosa in sospensione nel verro) ai rivestimenri di alcuni frammenti, riconducibili a lucerne di epoca Fatimide o Ziride (secoli X-XI) 2744 • nrro\·a uno smalro so nile incolore, anch' esso molto poroso. Da quesre caraneristiche e dalla composizione mineralogica si suppone che il manufatto sia sraro realizzaro in monocortura con tem;:-erarure massime comprese fra 850 e 900°C. Produzione- E Rienrra in questa produzione un frammenro con forma aperta riferita ad un piatto o ad un catino. La composizione del corpo ceramico mostra anche in quesro caso Ia presenza di quarzo e calcite con associari Ia gehlenne ed il pirosseno calcico (diopside, sch. n. 19). La srruttura della mauice e molro porosa con pori secondari predominanri. Lo scheleuo siltoso edi natura quarzoso-feldspatica con accesson elemenri derririci grossolani di calcare a struttura micririca. Cna piccola percenruale dell'impasto e costituita con chamotte. II rivesrimento, presente solo sulla parete interna, appare come uno srrato sottile di smalto il cui pigmenro risulra essere difiuso nel verro. L'aspetto e poroso, con numerose bollosita incluse. La presenza del diopside porta a considerare Ia realizzazione del man ufatto in bicottura, con temperatura di primo fuoco probabilmenre inrorno ai 980°C. La successiva applicazione della miscela p1ombifera e Ia sua cottura sembra comunque che abbiano dato luogo alia ripresa del fenomeno di dissociazione del carbonato ancora presente nel corpo ceramico, evidentemente non trasformaro compleramente con Ia biscottatura, che ha originato le bolle nmasre imprigionate nel rivestimenro vettoso del manufarro. Alcuni fram menti con caratteristiche si mili a queste, sia di rm pasto che di rivestimenro, sono stati rinvenuti nel corso delle mdagini archeologiche ad Uthina (Tunisia) e sono gia stati oggerro di analisi archeomerriche2742 • I confronti fra quesri manufatti mostrano effettive analogie anche dal punto di vista archeomerrico, con particolare riguardo alia composizione mineralogica del corpo ceramico, aile caratteristiche del processo di realizzazione (le considerazioni fane per I' applicazione del rivesrimento sono analoghe) e per Ia tipologia e quantita dello schelerro silroso. Le fasi diagnosriche di trasformazione (gehlenite e d iopside) confermano inoltre un processo di cottura analogo. Sulla superficie dei reperti provenienti dallo scavo tunisino si osserva una striatura decorariva d i colore nero che non si sa se apparrenesse anche ai reperti ritrovati a Cagliari, estremamenre ridotti in dimensione e quantira. PRODUZIONI NON IDENTIFICATE Sono state comprese in quesro gruppo di reperti sia forme apene che forme chiuse, rappresentate da carini o regami rroncoconici e da piccole anfore2745 • Catini o tegami troncoconici L'analisi perrografica, effettuata su due diversi campioni. ha rilevaro una abbondante frazione siltosa mista, perlopiu di natura quarzoso-feldsparica, con accessori detririci derivanri da rocce a composizione quarzoso-feldspatica con struttura microgranulare e calcare micritico; solo occasionalmente si rirrm·ano frammenti di chamotte (sch. nn. 21 e 22). Al microscopio polarizzatore in sezione sottile il rivesrimenro verroso opaco (smalro) appare disomogeneo, a rratti rrasparente, con colorazione giallo bruna e mosrra, per il primo campione, una modesta porosita, mentre nel secondo caso (sch. n. 22) lo smalro e senza bollosita, caratterizzato inolrre da una abbondante sospensione di grani minuti di quarzo arrorondaro. Le caratterisriche generali riscontrate fanno ragionevolmente supporre una prima cottura dei manufatti a temperatura elevara (980-1000°C) e I'applicazione degli smalti in secondo fuoco""' . Tra le forme aperte della ceramica rivestita rientrano inolrre i recipienti troncoconici con orlo estroflesso e labbro segnaro verso I'inrerno, con parete rettilinea estroflessa. Su questi manufatti sono visibili ad occhio nudo inclusi bianchi di grandi dimensioni e piu piccoli inclusi scuri, uniformemenre distribuiti rna poco frequenti. A seguito dell'esame petrografico della frazione sabbiosa e stato possibile attribuire i primi a ciottoletti calcarei molto elaborati (arrotondati) menrre gli altri sono riferibili a frammenti di roccia quarzoso-feldspatica con struttura gra- Produzione F E stato compreso in questa produzione un unico frammento riconducibile ad una lucerna a "srelo", di cui e possibile riconoscere parte del fondo con l'attacco dello stelo che collega\"a verosimilmenre Ia vasca ad una base. L'analisi del reperto ha permesso di srabilire che Ia com- ~- -12 Lo studio e sraro realizzaro nell' ambito del progerro pilora MAE denominaro " AQUA 2000", che vede impegnara nel siro archeologico di Uthina un' equipe pluridisciplinare che affronca problemariche srorico-archeologiche, di valorizzazione e conservazione del parrimonio ed archeomerriche. Si veda per i confronri cirari nel resro, CARA et alii 2002, in parci- colare le informazioni relative ai reperci C 1827 e C 969. 2743 Si concorda con quanto riscontrato da BERT I G. et alii 2002b, p. 22, sulla necessita di verificare Ia ricorrenza di tale rivestimento nell' am biro di una campionarura ricollegabile ad una produzione omogenea e numericamenre piu rappresenrariva di un rirrovamenro sporadico. 299 2744 Si veda no in CARA et alii 2002 i dati relari,; ai rivesrimenri con abbondanre frazione sabbiosa dei reperci 20/410, 24/23, C 370, C 811. C 20 58, C 2091 e, in parcicolare, aile lucerne C 1371, 1527, 1826. 2745 Cfr. supra, pp. 25 1-257. 2746 FIORI et alii 1989, p. 64; RIC E 1987, p. I 03. c c nulare e microgranulare (sch. n. 23). Lo schelerro del corpo ceramjco e ill farto molto abbondanre e costirwro inolrre da grani di quarzo, feldspato potassico e ?lagioclasio. La matrice e molto porosa e Ia superficie interna del :-ecipieme risulra ricoperta da uno smalto, di colore giallo verde, -:on un ,pigmemo bruno applicato all'imerfaccia con il corpo ccramico. Il rivestimemo ha spessore irregolare e non mostra bollosira; anche in questo caso si ritiene sia stato applicato dopo la biscorrarura ad alta temperatura del supporto argilloso. Fra le ripologie analizzare risulra cosnrwta con matrice argillosa non calcarea solo Ia brocchetta con decorazione a perrine. L'analisi archeomerrica dei vasi a listello ha rivelato Ia marrice calcica comune ai quamo manufarri indagati, mertendo viceversa in luce alcune differenze sostanziali fra le tipologie, riscomrate perlopiu nella natura dell' ossatura siltosa dei corpi ceramici. Oltre che per le differenze morfologiche i manufatti studiati si discostano quindi per Ia tipologia dei materiali di impasto urilizzati e, in parte, per Ia tecnologia di produzione che, per il campione del Tipo Ia ad esempio risulta avere adonato un ciclo di cottura a piu bassa temperatura rispetto agli altri. Questo campione mostra inoltre un impasro nettamente differente per l'uso della chamotte, oltre che peril contenuto in grani di calcare micritico. I Tipi II e III non mosrrano tra di loro differenze dal punro di vista composizionale, anche se la presenza del diopside porta a ritenere che il reperto della tipologia II abbia raggiumo temperature di cottura superiori. L'unico mortaio analizzato, che ricade in questa tipologia, ha un impasto ancora differeme: lo scheletro, moderato ed essenzialmente quarzoso-feldspatico, contiene mica rna anche .~nforme II tipo e rappresentato da un solo frammento in CUI Sl riconoscono collo, spalla e un'ansa a nastro. La composizione del corpo ceramico e calcica con strutrura molto porosa e scheletro siltoso quarzoso-feldspatico abbondante, con granulometria medio-grossa, costituito inoltre da dementi detritici di origine calcarea e derivati da rocce quarzoso-feldspatiche a struttura microgranulare, mineralizzate (sch. r:. 1-i). La componeme mineralogica calcica comprende, oltre al carbonato, Ia gehlenite. La superficie imerna residua del manuiarro appare completameme ricoperta da un rivestimento vetroso piombifero di colore giallo verde, fratrurato rna senza bolle. L'insieme delle caratteristiche mineralogiche e petrografiche riscontrate fa ipotizzare un doppio ciclo di cottura con tem~rarura di biscottatura di circa 900°C e successiva applicazione cella verrina. chamotte. La composizione mineralogica indica temperature di cottura medio-alte. I risultati delle indagini archeomerriche dei campioni di bacili mettono in evidenza I' estrema eterogeneita dei manufatti, che si manifesta sia per la differenza nelle materie prime utilizzate nella formulazione delle miscele ceramiche, sia nelle tecniche, sicuramente conruzionate dalla natura delle m aterie prime, applicate per la loro realizzazione. Pertanto, al momento arruale, anche in considerazione dell'esiguita della campionatura operata, non ci sembra di potere operare raggruppamenti fra i campioni analizzati. I coperchi mosrrano una tecnologia costruttiva simile, studiata per resistere agli shock termici (impasto poroso con elememi di degrassame grossolani), anche se i costituenti sono di natura diversa e riconducono all'urilizzo di materie prime originarie non assimilabili. Gli impasti dei due materiali analizzati sono quindi chiaramenre differenti, anche se Ia tecnologia applicata per Ia loro realizzazione e del rutto confromabile. Per quanto riguarda i manufatti di ceramica rivestita si puo ragionevolmente ritenere che siano stati realizzati con cotture in ambience ossidante, nell'intervallo ill temperature compreso fra 850 e 980°C. L'analisi archeometrica mostra inoltre che i manufacti sono stati realizzati tutti a partire da una matrice argillosomarnosa. Nonostame la varieta dei rivestimenti sia ampia si e riscontrata una elusiva ricorrenza di sm alti piombifero-stanniferi o vetri piombiferi opacizzati in modo difference. Su questo punto ci si e soffermati per sortolineare l'analogia con alcuni ritrovamenti provenienti da Uthina (Tunisia), che mostrano analoga tipologia dei rivestimenti, caratterizzati appumo da una opacizzazione o riginata dalla presenza di una sospensione di grani di quarzo nel vetro del rivestimento. Ci si propane d i eseguire ulteriori indagini con l' obietrivo di verificare la casualita o meno di queste ricorrenze. Ar:forme o tubi Ji.ttili? Sono riferite a 3 frammenti riconducibili ad un tipo morlogico con o rlo indistimo e collo cilindrico. L'analisi petrogra~:.::a ill uno dei frammenti rivela una frazione sabbiosa, con rari ctememi clastici di roccia quarzoso-feldspatica a struttura granu,are e ill calcare (sch. n. 25). ll manufatto e privo di rivestimento sulla parte interna, mentre su quella esterna presenta una colatura vetrosa opaca, di colore giallo marrone, poco porosa e fratturata. La composizione mineralogica della matrice comiene fasi diagnostiche ai fini della determinazione delle temperature ill cottura stimabile nell"mrorno dei 980°C. i- Comiderazioni conclusive Lo studio archeometrico condotro ha poruro interessare un ~umero ill reperri sicuramente limitaro, vista Ia grande quanrita e variera ill manufarri rinvenuti nello scavo archeologico di Vico III Lmusei e non ha cerro Ia pretesa di essere complero e definitivo. AI conrrario questa indagine e finalizzata alia definizione di a!.:uni parametri di base da utilizzare come supporro per Ia costituZlone dei gruppi di materiali omogenei, pur nella consapevolezza .:~c es.sa non risperra i principi fondamenrali di rappresenrarivita. T':.!rravia e sraro possibile avere un quadro piu complero sulla com?CJ>izione dei mareriali in studio e distinguere meglio alcuni gruppi il :n.anufarri grazie aile determinazioni ed inrerpretazioni analiti:he, aon condizionate dai caratteri macroscopici. Sulla base dei risultati ottenuti con le analisi e emerso che i lll:.i.:lufarci in ceramica d'uso domestico sono stati realizzati in gran ?ZLe con un mareriale argilloso-marnoso. S. Ca. 300 Scheda n. 1 Provenienza: Vico III Lanusei Analisi archeomernca ~o 18 Cagliari us CA VL- 44/A. 19 6624 lnvencario Descrizione campione macroscopico: Unguentario, forma fusifo rme allungara fr. pertinence ad un unguemario; si conserva porzione del corpo e il piede pieno con Ia base svasara Ceramica co mune Analisi mintralogica {XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo Calcite +++ K-feldspato Plagioclasio + + Gehlenite Mica Ematite + Analisi petrografica del corpo ceramico DESC RIZ IONE DELLA MATRICE: poco porosa, con frazione silrosa quarzoso-feldspatica alia quale si associa una frazione degrassame cosriru ita chamotte. Schiarimento superficiale del corpo ceramico per effetto termico Analisi dello scheletro sabbioso Quantitit Granulometria Morfometria Quarzo K-feld. 30% da media a grossa da subarro tondata a subangolare X X Mica Calcite Frammenti di Rocce Opachi Descrizione campione macroscopico: Ceramica comune - Brocca fr. pertinence ad una broccherra (olpe ?) di cui si conserva pan e della decorata a pettine pantia. La superficie non risulra rranara e Ia decorazione e cosciruira da linee orizzomali parallele Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo ~alcite K-feldspato +++ Anortite Gehlenite + Mica Ematite + + Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MAT RICE: poco porosa, con frazione silrosa quarzoso-feldsparica con miche, granulometria fi ne, ciorrolerri di roccia quarzoso-feldspatica con biotite a strurrura granulare Analisi dello scheletro sabbioso Quantita Granulometria Morfometria 25% fine Quarzo K-feld. da angolare a subarrotondara X X Mica Calcite Opachi Frammenti di Rocce X 3% roccia quarzoso-feldsparica con biotite Descrizione campione macroscopico: Ceramica comune _ Vasi a fr. peninente ad un vaso a lisrello d i grandi dimensioni: lisrello ricurvo e parere svasata. listel lo, T ipo Ia Produzione africana? Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarw C alcite K-feldspato +++ ++ + Anortite Gehlenite Mica Ematite + + Analisi petrografica del corpo ceramico D ESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica, porosa, asperro terroso, scheletro siltoso molto abbondame costiruito da elememi di quarzo con degrassame chamorre (~I Oo/o) di d ue tipi (giallastra con schelerro fine e rosso cupo con schelerro grossolano) ed elememi detririci di calcare micririco (~ 15%) Analisi dello scheletro sabbioso Quantira 40% Granulometria Morfometria Quarzo K-feld. Mica da fi ne a med ia su barrotondata X X X Calcite Opachi Frammenti di Rocce calcare micritico Analisi archeomenica No -o rn l..anusei ICagliari I Desc:rizjone campione macroscopico: Ceramica comune - Vasi a fr. perrinente ad un vaso a listello: listello corro e quasi orizzomale. listello. lipo II Produzione africana? Analisi mint'Talogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarz.o Calcite K-feldspato Anortite +++ Gehlenite ++ Diopside Ematite + + Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica porosa, colore bruno cupo, scheletro silcoso abbondanre costituico da dementi di quarzo a spigoli vivi con granulometria medio-fine Analisi dello scheletro sabbioso Quantitit Granulometria 40% da fine a media subangolare Morfometria Quarzo K-feld. Mica Calcite Opachi Frammenti di Rocce X fr. pertinence ad un vaso a listello: listello orizzontale e non distinro Descrizione carnpione macroscopico: Ceramica comune - Vasi a dall' orlo (listello e orlo 2,3 em), orlo ingrossato verso l'interno; parelistello, Tipo III te svasata. Produzione africana? Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo Calcite K-feldspato +++ Anortite Gehlenite ++ + Diopside Ematite + Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica porosa, colore rosso matcone, schelen o silcoso abbondante costituito da dementi di quarzo a spigoli vivi con granulometria medio-fine Analisi dello scheletro sabbioso Quantitit Granulometria 35% da fine a media subangolare Morfometria Quarzo K-feld. Mica Calcite Opachi Frarnmenti di Rocce 3% X fr. pertinente mortaio di grandi dimensioni composto di due pezzi, si conserva I'orlo con parte del versatoio e parte della parete. II fondo apodo, e presente in piccolissima parte Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica porosa, scheletro silcoso quarzoso-feldspatico moderato con dementi di quarzo policristallino e chamotte Analisi dello sheletro sabbioso Quantitil. Granulometria Morfometria Quarzo 20% da fine a grossa subarrorondata X 302 K-feld. Mica X Calcite Opachi Frarnmenti di Rocce lino fr. di un bacile di cui si conserva l'orlo estroflesso e ingrossaro e una porzione della parete su cui si osservano delle profonde incisioni eseguite a crudo DESCRIZIONE DELLA MATRICE: porosa, colore rosso manone, scheletro silroso quarzoso-feldsparico abbondanre con grani angolosi. Analisi dello scheletro sabbioso Quantita Granulometria Morfometria Q uarzo K-feld. 35% da fine a media da angolosa a subangolosa X X Palgioclasio Calcite Frammenri d i Rocce Opachi 3% Esame dei rivestimenti in microscopia ottica recipienri di grandi dimensioni. Bacili. Fr. pertinenre ad un grosso bacile, di cui si conserva una porzione dell'orlo esrroflesso e una pane della parete Descrizione campione macroscopico: Ceramica comune Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo Calcite K-feldspato Anortite Gehlenite +++ ++ + + + Mica Ematite Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica, molro porosa, scheletro silroso quarzoso-feldspatico abbondante, a granulomerria grossolana, co n elemenri di calcare Analisi dello Quanticl scheletro sabbioso 30% Granulometria Morfometria Quarzo K-feld. da media a grossa X subangolare Mica Calcite X Opachi Frammenti di Rocce 5% calcare micritico Descrizione campione macroscopico: Ceramica comune - Recipienri fr. pertinenre ad un bacile frammenrario a grande tesa esrroflessa, soldi grandi dimensioni . Bacili cata verso l' esrremita del labbro da una scanalatura sullaro superiore Anaiisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo Calcite + ++ ++ K-feldspato Anortite Gehlenite Mica Ematite + + Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica, molro porosa, colore rosso matrone, scheletro silroso quarzoso abbondanre, a granulomerria grossolana, con dementi di calcarenite Analisi dello Quantita scheletro sabbioso 40% Granulometria Morfometria Quarzo da media a grossa X subangolare 303 K-feld. Mica Calcite Opachi Frammenti di Rocce calcarenite Sn-Mn. 10 24 Analisi archeomerrica No Provenienza: Vico III Lanusei us CA VL- 113/A. 65 17006 fr. pertinence ad un coperchio con presa a borrone di diamerro 2,8 Descrizione carnpione macroscopico: Ceramica comune- Coperchi em. Produzione africana? Cagliari No lnvencario Analisi minerawgica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo Calcite +++ ++ K-feldspato Anortite Gehlenite Mica + Ematite + Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica, molro porosa, colore rosso chiaro, schelerro silroso quarzoso abbondance, a granulomerria grossolana, con abbondance frazione elastica cosriruira da elemenri di calcare micritico (1 0%) Analisi dello Quantita scheletro sabbioso 40% Granulomerria Morfometria Quarzo da media a grossa X subangolare K-feld. M ica Calcite Opachi Frammenti di Rocce 3% calcare micritico Descrizione campione macroscopico: Ceramica comune - Coperchi fr. perrinenre ad un coperchio con presa a bonone di diametro 3 em Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarw Calcite +++ ++ + + + Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica, molro porosa, con abbondance frazione silrosa quarzoso-feldsparica alia quale si associa una frazione elastica cosrituira da frammenri di rocce meramorfiche (10%, micascisti) e calcaree (5%) . Analisi dello scheletro sabbioso Quantita Granulomerria Morfometria 40% subangolare Quarw K-feld. Mica X X X Calcite Opachi Frammenti di Rocce 3% micascisti e calcare micritico fr. pertinence ad una brocca a bocca rrilobara con ansa a nastro, Descrizione carnpione macroscopico: Ceramica comune- Recipienri imboccarura decorara da solcarure, priva di disrinzione rra il collo e di forma chiusa- Brocca Tipo Ilc l'orlo. Produzione africana? Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo Calcite +++ K-feldspato Anortite Gehlenite + M ica Ematite + + Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: poco porosa, co n frazione silrosa quarzoso-feldspatica alia quale si associa una frazione elastica costiruita da minuti frammenci di rocce costituita da quarzoso policriscarallino e miche Analisi dello Quantita scheletro sabbioso 30% Granulometria Morfomerria Quarzo K-feld. Mica da media a grossa X da subarrorondara a subangolare 304 X X Calcite Opachi Frammenti di Rocce roccia quarzosomtcacea fr. di un recipience di grandi dimensioni cararrerizzaro da una forma cilindrica e da un fondo apodo. Sulla superficie esrerna in prossimira Descrizione campione macroscopico: Ceramica comune - Forme del fondo sono impresse profondamence delle dirare e a volre emerdalla funzione incena o sconosciura gono degli inclusi di grandi d imensioni (em 0,6) di colore bianco o rosso. Nella parte inrerna del pezzo sono molro evidenci le onde provocate dal rornio Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Q uarzo Calcite K-feldspato +++ ++ + Gehlenite Anortite Mica Ematite + + Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica, molto porosa, con frazione silrosa quarzoso-feldspatica con miche, alia quale si associa una frazione degrassante costituita chamotte, ciorroletti di roccia quarzosa a srrurtura granulare e d i calcare micritico Analisi dello Quantid. scheletro sabbioso 30% Granulometria Morfometria Quarzo K-feld. Mica da fi ne a grossa X X subangolare C alcite O pach i Frammenti di Rocce quarzo policrisrallino e calcare micririco X fr. con grosso orlo sporgenre, perpendicolare alia parte e superficie superiore piana. Due leggere solcature sono visibili sulla superficie incerna al di sotto dell'orlo e all'esterno, sull'orlo Analisi petrografica del corpo ceramico D ESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica molro porosa, con porosita primaria prevalence, schelerro silroso quarzoso-feldsparico in quancira moderara con granulometria varia, fine prevalence. La frazione a granulomerria superiore e costituita da inclusi di natura calcarea e da rara chamotte, sia chiara che rossa Analisi dello Quantita scheletro sabbioso 20% Granulometria Morfometria da fine a grossa Q uarzo da subangolare a sub.arrorondara X K-feld. M ica Calcite Opachi X Esame dei rivestimenti in microscopia ottica srraro di rivesri menco superfic iale molto sottile, difficilmence risolvibile al microscopic orrico, liscio, Iucido, uniforme probabilmence una vernice 305 Frammenri di Rocce calcare micritico Analisi arci~PfJmeuica N• 146 ICagliari c~ IUS iN• IInvemario Descrizione campione macroscopico: Rivestita islamica; Produzione A - Giare o orci \ 'L -o 3t.-\.. 11929+ 119-IO frr. perrinenri ad un recipieme con orlo ingrossato, superficie piana e spalla rettilinea. II diamerro imerno della bocca e di 32 em. Sono ben visibili all'inrerno le cosrolarure dovure alia modellazione al rornio. Analisi mineralagica (XRD) qualitativa del carpa ceramica Fase minerale Quarzo Calcite K-feldsparo +++ +++ + Anortite Gehlenite Mica Ematite ++ + ++ Analisi petragrafica del corpa ceramica IDESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica porosa con porosita primarie e secondaria molto elevata, aspetto terroso, scheletro silroso c.Jrlmorim in quamita mnrlPr~r~ con granulometria media. Sono presemi rari elemenri di chamatte Iq1 Analisi della Quamita scheletro sabbioso 25% Granulometria Morfometria Quarzo da subangolare X a sub.arrotondata media K-feld. Mica X X Calcite Opachi Frammenti di Rocce assenri Esame dei rivestimenti in micrascapia attica I I S•tp,.rfir;,. esterna SunPrhriP interna Tr Aspetto lisciatura poroso, schiarimemo superficiale del corpo ceramiCO Tran~ mPntn Aspetto rivesrimento con srraro vetroso opacizzato poco uniforme, molto poroso con numerose bolle (smalto), applicato sui manufatto apparentememe prima della cottura definitiva fr. pertinenti a un grande recipieme con fondo apodo piano e parete esrrofl essa +++ +++ + ++ + Analisi petragrafica del carpo ceramica DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica, colore rosato, scheletro siltoso quarzoso-feldspatico abbondanre, con granulometria fine prevalente; rara chamatte Analisi della schelerro sabbioso Quantita 35% Granulometria Morfometria Quarzo K-feld. Mica ne a media X X subangolare Calcite Opachi X Esame dei rivestimenti in micrascapia attica Superficie interna rivesrimento con strato vetroso opacizzato (smalto), applicato sui manufarro apparente- ruvido, molto poroso mente prima della cottura definitiva 306 Frammenti di Rocce assemi Descrizione campione macroscopico: Rivestita islamica; Produzione C - Forma chiusa? fr. di parete curvilinea con l'anacco di una piccola ansa Fase minerale Anortite Gehlenite ++ ++ Quarzo Calcite K-feldspato +++ Mica Diopside + Analisi petrogmfica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica porosa con porosira primaria prevalenre, schelerro silroso quarzoso-feldsparico abbondanre, con granulomerria media ., Analisi deUo scheletro sabbioso Quanuta 35% Granulometria Morfometria Quarzo K-feld. Mica Calcite Opachi da arrorondara a subangolare X con bassa sfericira media Frammenti di Rocce assenr1 Esame dei rivestimenti in micrascapia attica Trattamento Superficie Aspetto rivestimenro verroso verde scuro opaco con colore diffuso parzialmenre anche al supporro ruvido, rare bollosira ceramico, probabile vetrina cotta male ~Analisi~· "~ 49 N• I CA YL 3/A. 70 us No Cagliari Invenrario Descrizione campione macroscopico: Rivesrita islamica; Produzione D - Forma aperta f22874 fr. di parete piana Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del carpa ceramico Fase minerale Quarzo Calcite K-feldspato +++ +++ + Anortite Gehleni IMio Ematite + ++ Analisi petrografica del corpa ceramica DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica molro porosa con aspetto rerroso, schelerro silroso quarzoso-feldspatico abbondanre, con granulometria media e grossa, con dementi derritici di origine calcarea Analisi dello Quantita scheletro sabbioso 25% Granulometria Morfometria da media a grossa Quarzo da arrorondata a suba rro tondara X con alta sfericita K-feld. Mica Calcite X Opachi Frammenti di Rocce 3% calcare micririco Esame dei rivestimenti in micrascapia attica I s~!JPrficiP esterna Aspetto ITrattamento rivestimento vetroso opaco (smalro) sorrile incolore I SJOOPrhr;P interna I Tr~rrom P nrn poroso, con fitta bollosira, evidenre schiarimemo superficiale del corpo ceramico IAsperro rivesrimento verroso opaco (smalro), a tratti rrasparente, di colore verde con bande cosriruite da un pig- poroso, con fitta bollosita, evidenre schiarimemo scuro merallico applicaro sui supporro cerami- memo superficiale del corpo ceramico co e parzialmente diffuso all'inrerno del rivesrimento 307 ~Analisia.o.~··~v••·~·••'-"No 50 !Cagliari · rnvemario us CA \'L 3/A. /0 No 11634 fr., di parete leggermenre curvilinea, verosimilmenre arrribuibile ad un piano o ad un catino Descrizione carnpione macroscopico: R.ivestita islarnica; Produzione E - Forma aperta? A.na/isi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase rninerale Quarzo Calcite +++ K-feldspato + Gehlenite Anortite + Mica Diopside ++ ++ I Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRlZIONE DELLA MATRICE: calcica molto porosa, scheletro silroso quarzoso-feldspatico in quantita moderara, con granulomerria fine, con dementi detritici di natura calcarea. Presenre una piccola frazione di chamotte (~ 5%) Analisi deUo Quantita schelerro sabbioso Granulometria Morfometria Quarzo fine X 25% subangolare K-feld. Mica Calcite Opachi Frammenti di Rocce calcare micritico Esame dei rivestimenti in microscopia ottica Superficie esterna Trattarnento interna ITr~tt~mento "'· .. l ' vuy~• u~•~ IAspetto rivestimenro vetroso opaco (smalro) SOttile incolore poroso, con fitta bollosita, evidenre schiariporoso, con fina bollosira, evidenre schiarimenro supermenro superficiale del corpo ceramico ficiale del corpo ceramico IAspetto rivestimenro verroso opaco (smalto), a rratti rrasparenre, Molro poroso, con firra bollosira, evidenre di colore verde mare diffuso all'inrerno del rivesrimenro schiarimento superficiale del corpo ceramico ~Analisi~rch, ;u;l..d N° 51 ICagliari Ir Descrizione campione macroscopico: R.ivestita islamica; Produzione F - Lucerna? us I CA VL 35/A. 67 No 18 195 fr. del fondo di una lucerna con I' attacco dello stelo che collegava verosimilmenre Ia vasca ad una base Analisi mineralogica (XRD} qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo Calcite K-feldsparo +++ ++ + Anortite Gehlenite Mica Ematite + ++ Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRlZIONE DELLA MATRlCE: calcica molro porosa, scheletro silroso quarzoso-feldspatico abbondanre, con granulomerria mediogrossa, costituita da dementi di quarzo e feldsparo e clasti derririci di origine calcarea. Presence una piccola fraz ione di chamotte ( ~ 5%) Analisi deUo Quantita scheletro sabbioso 35% Granulometria Morfometria Ida media grossa 1 Quarzo a da subangola~e X lqra a ml K-feld. Mica X Calcite Opachi Frammenti di Rocce I 0% calcare micririco Esame dei rivestimenti in microscopia ottica Superficie esterna Trattarnenro Aspetto rivestimenro verroso opaco con colorazione verde diffusa e caratterizzaro da una abbondanre sospensione di grani di poroso, con fitra bollosita quarzo arrorondaro l eo ,... 1 vuy~ u•~•~ Tratt~mPnto IAspetto rivestimento vetroso opaco con colorazione verde diffusa e cararterizzaro da una abbondanre sospensione di grani di poroso, con fitta bollosira quarzo arrorondaro 308 ~0 IAnali, IProvenienza: \leo III Lanusei lnvenrario Descrizione campione macroscopico: Rivesrira; Produzione idenrificara - Carini o vasi rroncoconici I "-"' Cagliari non ~-rr. Analisi minn-alogica (XRD) qualitativa tkl corpo ceramico I Fase minerale iL-5 CAn- 3 _.:._ -o :~-- u~ .. ~rnnenre ~e .._ r:n::coconico poco ?ro:"o::do Quarzo Calcite K-feldsparo IAnortite GeblcUne !Mia +++ ++ + I+ -- I I Emarire Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica molro porosa, schelerro silroso quanoso-id<llp4riro a.!;,bo=xh-~ coo;-...... .J.a: grossa, cosriruira inolrre da elemenri derririci di origine calcarea e di rocce quarzoso-feldspatiche a SIIU=.t ~~ piccola frazione di chamotte (~ 3 %) Analisi della scheletro sabbioso Quantira 35% Granulomerria da media a grossa Morfometria da subangolare a subarrorondara Quarzo X K-feld. Mica Calcite X = ~ -- = IOpachi Fnmmenndl~ (~0 .:.ka..-e ~--r.--.-:-> e 6 roccia qua.·zoso-&Lspa rica 2. SUt:U:t:r-2 microgran ulare Esame dei rivestimenti in microscopia ottica Superficie esrerna Superficie inrerna Trattamenro Aspetto lisciarura poroso Trattamento Aspetto rivesrimenro verroso opaco (smalro) disomogeneo a rrarri eraporoso, con fina bollosira minura sparenre, con colorazione giallo bruna diffusa ·~a Anal isi a•. N° 53 Cagliari Invenrario us CA YL 3/A. 70 No 10192 Descrizione carnpione macroscopico: Rivesrira; Produzione non fr. pertinence ad un recipienre rroncoconico poco profondo idenrificara - Carini o vasi rroncoconici Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo Calcite K-feldspato Anortite Gehlenire +++ + + + ++ Mica Emarire Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica poco porosa, schelerro silroso quarzoso-feldsparico abbondanre, con granulomerria mediogrossa, cosriruira inolrre da dementi derririci di origine calcarea e di rocce quarzoso-feldspariche a srrurrura microgranulare. Presence una piccola frazione di chamotte (~ 3%) Analisi dello scheletro sabbioso Quantita Granulomerria Morfomerria Quarzo K-feld. Mica 35% da media a grossa da subangolaresubarrotondara X X Calcite Opachi Frammenti di Rocce 5% calcare micri rico e di roccia quarzoso-feldspa rica a srrurrura microgranulare Esame dei rivestimenti in microscopia ottica Superficie esterna ISuperficie interna Trattamento Aspetto lisciarura poroso Trattan ..auv Aspetto rivesrimenro verroso opaco, con colorazione verde d iffusa, cararrerizzaro da una abbondante sospensione di grani min u- franuraro, senza bolle ri di quarzo arrotondato 309 [ ~\ ~Analisia. III lan1 "1.-d 54 N• Caglian I ~~ ·~ ~ Dc:scrizione cunpione macroscopico: Rivesrira; ProdUZJone non idenrificara - Carini o vasi rroncoconici us ICA VL N• 17405 1/A. 72 fr. perrinenre a recipienre rroncoconico, con orlo esrroAesso e labbro segnaro verso l'inrerno, parere rerrilinea esrroAessa A1U1lisi minn-alogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarw Calcite K-feldspato Anortite Gehlenite +++ + + ++ + Mica Ematite A11alisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica poco porosa, schelerro siltoso quarzoso-feldsparico abbondanre, con granulomerria mediogrossa, cosriruira inolrre da elemenri derririci di origine calcarea e di rocce quarzoso-feldspaciche a srrurrura microgranulare Analisi dello scheletro sabbioso Esame dei Quantica Granulometria Morfometria 35o/o da media a grossa da subangolare X a subarrorondara ri1lPrtii'YIPnti in .1':. Mica Calcite Opachi Frammenri di Rocce calcare micririco e roccia X quarzoso..fCldsparica con srrurrura micrOgcanulare · ottica Superficie esterna IS' K-feld. Quarzo intern a Trarramento Aspetto lisciarura poroso Trattamenro Aspetto rivesrimenro verroso opaco, con colorazione verde diffusa, cararrerizzato da un pigmenro nero-bruno disconrinuo appli- frarruraco, senza bolle cato alia base del rivescimenro D escrizione campione macroscopico: Rivesrira; Produzione non idenrificara - Anforerre fr. in cui si riconoscono collo, spalla e un'ansa a nasrro Analisi minn-alogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Quarzo Calcite K-feldspato +++ ++ + Anorrite Gehlenite Mica Emarite + Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica molro porosa, schelecro silroso quarzoso-feldspacico abbondanre, con granulomerria mediogrossa, cosriruira inolrre da dementi derririci di origine calcarea e di rocce quarzoso-feldspariche a srrurrura microgranulare mineralizzare Analisi dello scheletro sabbioso Quantica Granulometria 35o/o da media a grossa Morfometria Quarw K-feld. Mica Calcite Opachi Frammenti di Rocce calcare micririco e subangolare subarrorondara X 1Oo/o quarzoso-feldspacica con strurrura microgranulare £same Asperro poroso rivesrimenro verroso crasparence, con colorazione verde-bruna diffusa frarruraro, senza bolle 310 Descrizione campione macroscopico: Rivestita; Produzione non idenrificata - Forme chiuse o rubi fittili (?) fr. di tipo morfologico con orlo indistinro e collo cilindrico Analisi mineralogica (XRD) qualitativa del corpo ceramico Fase minerale Analisi petrografica del corpo ceramico DESCRIZIONE DELLA MATRICE: calcica molto porosa, scheletro siltoso quarzoso-feldsparico in quamiti! moderata, con granulometria media, comenete anche rari elememi detritici di roccia quarzoso-feldspatica a struttura granulare e di calcare ~~~~;r:es~~bioso Quantica Granulometria Morfometria Quarzo media subarrorondata X K-feld. ~:!f~° Calcite Opachi Frammenti di Rocce roccia quarzoso-feldspacon srrurrura granue calcare miairico Aspetto fratturato, poco poroso lisciatura poroso 311