Neurotrasmissione omeopatica

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Neurotrasmissione
omeopatica
Alcuni punti di arrivo
Patologie da neurotrasmettitori
Malattia di Alzheimer, caratterizzata da perdita di
neuroni nel sistema limbico, incluso l'ippocampo e
nell'area corticale associativa; alcune di queste aree
sintetizzano e utilizzano l'acetilcolina.
Ansia, la quale può riflettere una ridotta attività del
GABA, probabilmente per lo squilibrio degli inibitori
endogeni o degli stimolatori del recettore GABA.
Autismo, per una possibile iperserotoninemia, presente
nel 30-50% dei soggetti autistici, senza evidenti
anomalie della 5-HT centrale.
Patologie da neurotrasmettitori
Danno cerebrale, associato a crisi comiziali prolungate,
trauma o ipossia-ischemia. Il danno stimola un rilascio
eccessivo di glutammato, che comporta aumenti del calcio e
del sodio e morte neuronale.
Depressione, caratterizzata da ridotti livelli di norepinefrina
e di 5-HT nonché da un aumento del numero dei recettori adrenergici e 5-HT2. I recettori presinaptici 2-adrenergici,
che regolano il rilascio della norepinefrina, possono essere
iperattivi, riducendo il livello di norepinefrina nel solco
sinaptico. Sono stati implicati nella genesi della depressione
l'acetilcolina e alcuni ormoni.
Patologie da neurotrasmettitori
Epilessia, con crisi dovute a scariche sincrone ad alta
frequenza, da parte di gruppi di neuroni in determinate aree
cerebrali, anche per ridotta attività del GABA.
Dolore, che implica vari induttori (come bradichinine e
prostaglandine) e neurotrasmettitori nei tratti neuronali; i
neurotrasmettitori possono stimolare (come la sostanza P,
che trasmette lo stimolo) o inibire (come encefaline e
endorfine, che interferiscono con l’impulso nervoso)
Parkinsonismo, per inibizione del sistema dopaminergico
dovuta al blocco dei recettori dopaminergici da parte di
farmaci antipsicotici.
Patologie da neurotrasmettitori
Malattia di Parkinson, per degenerazione dei neuroni
dopaminergici della substantia nigra (pars compacta) e di
altre aeree, con riduzione dei livelli di dopamina e
metionina-encefalina, con iperfunzione conseguente del
sistema colinergico.
Schizofrenia, per aumento del rilascio presinaptico o della
sintesi di dopamina e/o aumentata sensibilità o densità dei
recettori postsinaptici per la dopamina.
Discinesia tardiva, dovuta a recettori dopaminergici
ipersensibili per il blocco cronico mediante farmaci
antipsicotici.
Patologie da disfunzione recettori
Myastenia gravis, la quale riflette
l'inattivazione
dei
recettori
per
l'acetilcolina e alterazioni istochimiche
post-sinaptiche a livello della giunzione
neuromuscolare, a causa di risposte
immuno-mediate.
Patologie da ridotta ricaptazione
Sclerosi laterale amiotrofica, con
possibile distruzione dei motoneuroni
per
aumentata
stimolazione
da
glutammato, che induce la produzione di
ossido d'azoto e conseguente tossicità
neuronale.
Avvelenamenti
Botulismo, con inibizione del rilascio di acetilcolina dai
motoneuroni da parte della tossina del Clostridium botulinum.
Amanita muscaria, con inibizione dell’anticolinesterasi e blocco
dei recettori per Ach, da parte dei derivati di isossazolo.
Organofosfati, con inibizione irreversibile dell'acetilcolinesterasi e
notevole aumento dei livelli di acetilcolina nel solco simpatico.
Veleno di serpente (α-bungarus), con blocco dei recettori di Ach
nella giunzione neuromuscolare, per mezzo della tossina.
Recettori colinergici
I recettori colinergici sono classificati come
nicotinici N1 (nella midollare surrenale adrenergica e
nei gangli del sistema autonomo) o N2 (nel muscolo
scheletrico);
oppure muscarinici M1 (nel sistema nervoso
autonomo, nello striatum, nella corteccia e
nell'ippocampo) o M2 (nel sistema nervoso autonomo,
nel cuore, nel muscolo liscio intestinale, nel
rombencefalo e nel cervelletto).
Adrenergici e dopaminergici
I recettori adrenergici sono classificati come a1
(postsinaptici nel sistema simpatico), a2 (presinaptici
nel sistema simpatico e postsinaptici nell'encefalo), b1
(nel cuore) o b2 (in altre strutture a innervazione
simpatica).
I recettori dopaminergici vengono classificati come D1,
D2, D3, D4 e D5. D3 e D4 hanno un ruolo nel controllo
del pensiero (limitano i sintomi negativi nei processi
schizofrenici), mentre l'attivazione dei recettori D2
controlla il sistema extrapiramidale.
Recettori GABA
I recettori per il GABA sono classificati come GABAA
(attivanti i canali del cloro) e GABAB (potenzianti la
formazione dell'AMPc).
Il recettore per il GABAA comprende diversi
polipeptidi specifici e rappresenta il sito d'azione di
molti farmaci neuroattivi, compresi le benzodiazepine,
gli anticonvulsivanti di recente introduzione (p. es., la
lamotrigina), i barbiturici, la picrotossina e il
muscimolo.
Recettori GABA
Sono caratterizzati da una elevata sensibilità alla bicucullina
e al muscimolo, rispettivamente antagonista selettivo e
agonista selettivo ad alta affinità per il sito di legame del
GABA, e contengono siti specifici di legame per le
benzodiazepine ed i barbiturici che ne modulano la
funzione.
Il recettore GABA/A è un recettore-canale permeabile agli
ioni cloro. Poiché il cloro è l'unico ione permeante
attraverso il recettore GABA/A, la sua attivazione fissa il
potenziale di membrana a quello d'equilibrio, che
normalmente è circa -70 mV. L'attivazione di questo
recettore riduce quindi l'eccitabilità cellulare.
Azioni fisiologiche GABA
Sulla base delle loro azioni fisiologiche, si è
concluso che i recettori GABAA sono coinvolti
nel controllo dell’eccitabilità neuronale
(epilessia), nella modulazione dell’ansia, delle
sensazioni emotive, dei ritmi circadiani, della
cognitività, vigilanza, memoria, apprendimento
e nella farmacologia dell’etanolo.
GABA(C)ρ-1
La fosforilazione della proteinchinasi C, da parte
della mezereina, conduce anche a un disturbo
neurologico: l’inibizione dei recettori GABAρ,
ossia una sotto-unità dei GABA(C), presente
soprattutto a livello della retina.
Tale inibizione comporta dei cambiamenti nella
permeabilità vascolare, simili a quelli indotti
sulla retina da condizioni di ipossia, come si
verifica nella retinopatia diabetica.
Agonisti GABA(A)
Agaricus (ac. ibotenico, muscimolo)
Chamomilla
Antagonisti GABA(A)
Aconitum
Alumina
Chelidonium
Cicuta virosa (VirolA)
Cocculus (picrotossina)
Thuja
GABA(C)ρ-1
Cocculus (picrotossina)
Mezereum (mezereina)
Inibitori glicina
Strychnos nux vomica
Recettori glutammato
I recettori per il glutammato vengono classificati come recettori
NMDA ionotrofici (N-metil-d-aspartato), che legano l'NMDA, la
glicina, lo zinco, il Mg++ e il fenciclide (il PCP, conosciuto anche
come polvere degli angeli) e condizionano l'afflusso di Na+, K+,
Ca++ e dei recettori non NMDA, che legano il quiscolato e il
cainato. I canali non NMDA sono permeabili al Na+ e al K+ ma
non al Ca++.
Questi recettori eccitatori mediano importanti effetti tossici
mediante l'aumento del calcio, dei radicali liberi e delle proteinasi.
Nei neuroni, in risposta al glutammato, aumenta la sintesi del
monossido di azoto (NO), con coinvolgimento della NO sintetasi.
Agonisti NMDA
Aconitum napellus
Ammonium carbonicum
Ammonium muriaticum
Antagonisti NMDA
Cuprum metallicum
Arsenicum album
Mercurius solubilis
RECETTORE MUSCARINICO
• M1 terminazioni nervose: miosi per costrizione del muscolo sfintere
pupillare, blocco riflesso dell’accomodazione, dolore oculare, congestione
congiuntivale, riduzione della vista, spasmo ciliare.
• M2 cuore : effetto cronotropo negativo sul nodo seno atriale, negativo su
velocità di conduzione e periodo refrattario.
marcata vasodilatazione ms. liscia, per liberazione di edrf (fattore rilassante
derivante dall’endotelio=no).
albero bronchiale: contrazione muscolatura liscia e secrezione ghiandolare.
gastrointestinale: anoressia, nausea e vomito, crampi addominali e diarrea
secrezioni e motilità. rilassamento degli sfinteri.
• M3 ghiandole e muscolatura liscia: estrema salivazione, sudorazione,
lacrimazione stimola attività secretoria delle ghiandole sudoripare, lacrimali
e nasofaringee.
• M4-5 snc: i circuiti colinergici centrali sono implicati nelle funzioni cognitive
superiori come la memoria, la regolazione del sonno-veglia, per cui la
stimolazione dei recettori provoca sonnolenza e depressione generale del snc.
RECETTORE NICOTINICO
• giunzione neuromuscolare: affaticabilita’ e debolezza,
contrazioni involontarie, fascicolazioni sparse e paralisi.
eccitazione asincrona e fibrillazione del muscolo, per distruzione
del sincronismo tra la depolarizzazione della placca e lo sviluppo
dei potenziali d’azione, fino al blocco della trasmissione dovuto a
depolarizzazione protratta.
• snc: stato confusionale, atassia, confusione verbale, perdita dei
riflessi, respiro di cheyne-stokes, convulsioni generalizzate,
coma.
SINDROME COLINERGICA
SEGNI
Miosi e Lacrimazione
Scialorrea
SINTOMI
Sudorazione
Vomito e Dolori addominali
muscarinici
Incontinenza urinaria e fecale
Bradicardia
Pallore
Fascicolazioni muscolari
Depressione respiratoria
Tachicardia – ipertensione
Convulsioni
nicotinici
Colinergici
Agaricus muscarius
Anacardium orientalis
Arsenicum album
Conium maculatum (N)
Lycopodium
Mercurius solubilis
Magnesia carbonica (muriatica)
Phosphorus
Zincum metallicum
Gli effetti clinici della stimolazione dei recettori possono
essere appresi dalla azione degli inibitori delle colinesterasi
fascicolazioni, contrazioni miotoniche, seguiti da debolezza e
paralisi (sulla giunzione neuromuscolare);
iperglicemia, glicosuria, chetosi, ipertensione, leucocitosi,
midriasi (13%), sudorazione, tachicardia, tachiaritmia,
ritenzione urinaria (stimolazione gangliare di adrenalina, per
effetto sul sistema simpatico);
ansia, labilità emotiva, depressione, sonnolenza e letargia,
incubi, confusione, allucinazioni, irrequietezza, perdita di
memoria areflessia, tremori, convulsioni (azione sul SNC, per
un coinvolgimento di entrambi i recettori, sia nicotinici, sia
muscarinici).
SINDROME
ANTICOLINERGICA
SEGNI
SINTOMI
Midriasi
Cute asciutta e arrossata
Ipertermia
Blocco
periferico
Ritenzione urinaria
Tachicardia
Agitazione
Mioclonie e tremori
Convulsioni
Blocco
centrale
Atropa belladonna
Antagonista competitivo di acetilcolina e
agonisti muscarinici (blocco secrezioni di
ghiandole esocrine, ms, liscia e cardiaca, gangli
e neuroni intramurali)
Dosi subterapeutiche: forte eccitazione del vago
Dosi
terapeutiche:
effetto
vagolitico
(tachicardia, per M2 blocco, secchezza mucose,
per M1)
Dosi tossiche: irrequietezza, disorientamento,
irritabilità, allucinazioni, delirio
Dosi eccessive: depressione, collasso, arresto
della respirazione
materiale didattico riservato
Sindrome anti-colinergica
Sindrome anti-colinergica centrale
Delirium (iperattivo o ipoattivo)
Convulsioni
Sindrome anti-colinergica periferica
sete, bocca secca, pupille dilatate, tachicardia, flusso al
volto, svuotamento gastrico rallentato e diminuita
peristalsi, secchezza della pelle, ipertermia, ritenzione
urinaria.
Anti-colinergici
Aconitum (N centrale)
Belladonna (M)
Calcarea carbonica (M)
Drosera rotundifolia (M3)
Hyoshyamus (M)
Mercurius solubilis (N muscolare)
Solanum dulcamara (M2)
Stramonium (M)
Stimolazione vagale
parasimpatica
vasodilatazione;
aumento delle secrezioni fluide (es.: pancreas,
ghiandole salivari, etc.);
diminuzione della frequenza cardiaca.
Effetti…simpatici
ammiccamento e allargamento della pupilla
incremento della frequenza cardiaca e della pressione
broncodilatazione
riempimento della vescica, eiaculazione
blocco della digestione
mobilitazione di riserve energetiche in situazioni
stressanti/emozionanti
di
interazione
sociale,
concentrazione, sforzo fisico, freddo, dolore, attacco, difesa,
fuga e riproduzione.
Effetti…parasimpatici
costrizione della pupilla
riduzione della frequenza cardiaca e della pressione
sanguigna
broncocostrizione
svuotamento della vescica, erezione
processo di digestione
deposito di riserve energetiche in situazioni di riposo,
recupero e riproduzione.
Effetti coordinati
I due sistemi autonomi possono coordinarsi tra loro
per alcune funzioni, come quella vescicale.
Il riempimento della vescica si basa sul rilasciamento
del rivestimento muscolare e sulla contrazione dello
sfintere interno (simpatico), mentre lo svuotamento
si basa sulla contrazione del rivestimento muscolare
e sul rilascio dello sfintere interno (parasimpatico)
ed esterno (volontà su muscolo scheletrico).
Effetti α-adrenergici
vasocostrizione negli organi viscerali (ad eccezione del
fegato);
contrazione del miometrio (α1);
midriasi (α1);
glicogenolisi nel fegato (α1);
inibizione della lipolisi nel tessuto adiposo (α2);
inibizione della secrezione di insulina (α2);
inibizione dell’aggregazione piastrinica (α2).
Effetti β-adrenergici
vasodilatazione nei muscoli scheletrici e nel fegato (β2)
broncodilatazione (β2);
rilassamento del miometrio (β2);
effetto inotropo e cronotropo positivo (β1);
diminuzione della pressione intraoculare (β2);
glicogenolisi nei muscoli scheletrici e nel fegato (β2);
lipolisi nel tessuto adiposo (β1);
secrezione di insulina (β2).
Cuore
Aumento frequenza
Aumento contrattilità
Aumento velocità di conduzione
Aumento automatismo
Rene
Aumento secrezione renina
Occhio
Produzione umor acqueo
Apparato respiratorio
Rilassamento muscolatura liscia bronchiale
Muscolatura liscia vascolare
Rilassamento arteriolare
Muscolatura liscia stomaco
Rilassamento
Muscolatura liscia intestino
Rilassamento
Muscolatura liscia tratto GU
Rilassamento muscolo detrusore vescica
Rilassamento muscolatura uterina
Apparato endocrino
Aumento secrezione di insulina
Esaltazione dei sintomi dell’ipertiroidismo
Fegato
Glicogenolisi
Gluconeogenesi
Muscolatura scheletrica
Glicogenolisi
Tessuto adiposo
Lipolisi
β1
β2
β3
Agonisti adrenergici
Aconitum napellus
Intestino
La 5-HT determina aumento della motilità intestinale, in parte per
un effetto diretto sulle cellule muscolari lisce e in parte per un
effetto indiretto di tipo eccitatorio sui neuroni enterici.
La 5-HT stimola anche la secrezione di fluidi e provoca nausea e
vomito, mediante la stimolazione del muscolo liscio e dei nervi
sensoriali dello stomaco.
Il riflesso peristaltico, evocato dall'aumento della pressione in un
segmento d'intestino, è mediato, almeno in parte, dalla secrezione
di serotonina da parte delle cellule enterocromaffini, in risposta
allo stimolo meccanico. Le cellule cromaffini rispondono anche
alla stimolazione vagale determinando la secrezione di 5-HT.
Piastrine e vasi
La 5-HT è presente in elevate concentrazioni nelle
piastrine, che la accumulano dal plasma attraverso un
sistema di trasporto attivo e la rilasciano in seguito
all'aggregazione, che si verifica nei siti di danno
tissutale.
Solitamente ha un'azione contratturante sui grandi
vasi, sia arterie sia vene.
L'attivazione dei recettori ‪
5 − HT1D dà origine alla
vasocostrizione dei grandi vasi intracranici, la cui
dilatazione contribuisce all'emicrania.
Dolore
La 5-HT stimola le terminazioni nervose sensoriali nocicettive,
principalmente attraverso i recettori ‪
5 − HT3. Se iniettata a livello
cutaneo provoca dolore.
Nel sistema nervoso centrale la 5-HT eccita alcuni neuroni e ne
inibisce altri; inoltre agisce a livello presinaptico determinando
inibizione del rilascio di neurotrasmettitori dalle terminazioni
nervose.
Svolge anche un ruolo importante nella regolazione dell'umore,
del sonno, della temperatura corporea, della sessualità e
dell'appetito. È inoltre coinvolta in numerosi disturbi
neuropsichiatrici, come l'emicrania, il disturbo bipolare, la
depressione e l'ansia.
Eiaculazione precoce
La serotonina costituisce il freno naturale del
riflesso dell'eiaculazione.
Un basso livello di questo neurotrasmettitore è
la
causa
costituzionale
principale
dell'eiaculazione precoce.
5-HT1A
dipendenza, aggressione, ansia, appetito,
pressione sanguigna, funzione cardiovascolare,
emesi, frequenza cardiaca, impulsività,
memoria, stato d'animo, nausea, nocicezione,
erezione del pene, dilatazione delle pupille,
respirazione, comportamento sessuale, sonno,
socievolezza, termoregolazione, vasocostrizione
(ippocampo, SNC, nuclei del rafe del midollo
allungato, vasi sanguigni).
Altri
5-HT1B:
dipendenza,
aggressione,
ansia,
apprendimento, locomozione, memoria, stato d'animo,
erezione del pene, comportamento sessuale,
vasocostrizione (subiculum, sostanza nera, SNC, vasi
sanguigni);
5-HT1D: ansia, locomozione, vasocostrizione (terminali
assonici, vasi sanguigni cranici, sostanza nera, gangli
della base);
Altri
5-HT1E: vasocostrizione (corteccia cerebrale, striato,
SNC (vasi sanguigni);
5-HT1F:, sistema nervoso periferico, vasi sanguigni;
5-HT2A: dipendenza, ansia, appetito, cognizione,
immaginazione, apprendimento, memoria, stato
d'animo, percezione, comportamento sessuale, sonno,
termoregolazione, vasocostrizione (SNC, assoni
serotoninergici, corteccia cerebrale prefrontale,
claustro, muscolatura liscia, piastrine, vasi sanguigni);
Infine
5-HT2B: ansia, appetito, funzione
vasocostrizione (stomaco, SNC).
cardiovascolare,
sonno,
5-HT3:dipendenza, ansia, emesi, apprendimento, memoria;
5-HT4: ansia, appetito, apprendimento, memoria, stato d'animo,
respirazione (sono ampiamente diffusi in tutto il corpo,
particolarmente sui neuroni, muscoli lisci, cellule secretorie (SNC);
5-HT5A: locomozione, sonno (SNC)
5-HT6: ansia, cognizione, apprendimento, memoria, stato d'animo
(SNC);
5-HT7: ansia, memoria, stato d'animo,
termoregolazione, vasocostrizione (vasi, SNC).
respirazione,
sonno,
Antagonisti serotonina
Arsenicum album
Agonisti serotonina
Mercurius solubilis
Agonisti dopamina
Mercurius solubilis
Antagonisti dopamina
Alumina
Arsenicum album
Manganum
Cuore
Generalmente l'adenosina esercita, tramite
recettori di tipo A1, effetti cardiodepressivi
quali un effetto dromotropo e cronotropo
negativo, un'azione antiaritmica e una
inibizione della risposta inotropa agli agonisti
beta-adrenergici, diminuendo così il consumo
di ossigeno.
Cuore
A1: diminuzione della frequenza cardiaca;
A2A: arterie coronarie vasodilatazione;
A2B: broncospasmo;
A3: cardioprotezione durante ischemia
cardiaca; inibizione della degranulazione dei
neutrofili.
Cuore
La stimolazione del recettore A1 deprime la velocità
di depolarizzazione delle cellule del nodo senoatriale, determinando un calo della velocità di
contrazione cardiaca (effetto dromotropo negativo) e
rallentando la conduzione atrio-ventricolare.
Questi effetti sul recettore A1 spiegano anche il
blocco atrioventricolare, che si verifica a seguito di
una rapida infusione di adenosina.
Agonisti purinergici
Muriaticum acidum
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