cesani delle vocazioni. Infatti, una delle principali raccomandazioni espresse dai partecipanti al Simposio nazionale sul ministero, organizzato dal progetto «Emerging Models» è stata proprio quella d’invitare i direttori per le vocazioni a estendere il proprio ministero al reclutamento di ministri laici. In quarto luogo, i giovani adulti desiderano che la Chiesa sostenga maggiormente il ministero laicale. Fra i partecipanti al sondaggio, la metà del campione dei college e il 60% del campione diocesano ha sottoscritto quest’affermazione: «La Chiesa cattolica deve affrettare il passo in materia di rafforzamento dei laici nel ministero». Riferendosi al documento dei vescovi degli Stati Uniti sul ministero laicale, pubblicato nel 2005, una giovane di 22 anni ha detto: «Penso che dobbiamo divulgare maggiormente il fatto che esiste l’opportunità di mettersi a servizio nella Chiesa cattolica come una professione e chiedere anche un maggiore sostegno da parte dei vescovi e delle massime autorità della Chiesa. Non molti conoscono il documento Co-Workers in the Vineyard (Collaboratori nella vigna del Signore, novembre 2005; Regno-doc. Ve n e z u e la Chávez e i vescovi Spaccare la Chiesa U na confessione con scarso controllo gerarchico (Chiesa anglicana latinoamericana legata a una Chiesa anglicana conservatrice con sede negli USA), una piattaforma di fede di stampo protestante (Confessione di Augusta e Apologia della Confessione di Augusta), un assenso convinto alla teologia della liberazione, una consonanza pratica con la politica populistica di Hugo Chávez (presidente del Venezuela): il tutto forma una nuova Chiesa filogovernativa dal titolo Chiesa cattolica riformata. Collocata nel Nord-est del paese, a Ciudad Ojeda, raccoglie una manciata di ex 438 IL REGNO - AT T UA L I T À 14/2008 7,2006,237), e devono sapere che noi abbiamo bisogno dei loro talenti, della loro disponibilità a servire e della loro passione. Dobbiamo quindi dire apertamente che la Chiesa nel suo complesso, e specialmente il clero, sostiene assolutamente i ministri laici. Le persone non lo sanno. E le persone non sanno che noi siamo considerati preziosi dai nostri vescovi». Reale at tenzione: ai giovani, ai laici Questo studio è solo un inizio. La prossima generazione di leader pastorali, laici e ordinati, è già attiva nella Chiesa. E noi sappiamo che gli studi futuri devono incentrarsi su un dato che diventa sempre più importante: molti giovani adulti provengono da contesti culturali diversi e il loro cammino verso il ministero riflette questa realtà. Al termine dello studio abbiamo chiesto ai giovani adulti che cosa avrebbero voluto dire ai leader su quale direzione la Chiesa debba prendere negli anni a venire. Le loro risposte sono chiare: prestare una maggiore attenzione ai giovani, agli studenti dei college e ai giovani adulti; istruire i giovani nella fede; preti cattolici, qualche pastore anglicano e luterano e circa duemila fedeli. Piccola cosa e tuttavia inquietante perché ha provveduto il 29 giugno scorso a consacrare tre vescovi sulla base di un’affermata tradizione apostolica e gode di un sostegno politico ed economico governativo (che gli interessati peraltro negano radicalmente). I vescovi cattolici hanno deciso di denunciare l’attività scismatica della nuova Chiesa. Nel saluto iniziale nella XC Assemblea della Conferenza episcopale (Caracas, 7 luglio), il presidente della Conferenza episcopale, mons. Ubaldo R. Santana Sequela, vescovo di Maracaibo, ha detto: «Davanti alla nascita di un nuovo gruppo religioso denominato “Chiesa cattolica riformata” riaffermiamo che la Chiesa cattolica alla quale appartiene la grande maggioranza del popolo venezuelano non si è divisa. La Chiesa cattolica riunita e alimentata dalla parola di Dio e dall’eucaristia esiste e si manifesta solo nelle arcidiocesi, diocesi e vicariati in comunione fra loro e con il vescovo di Roma. Da questa Assemblea episcopale (…) manifestiamo a sua santità Benedetto XVI, attraverso il nunzio qui presente, la nostra piena comunione ecclesiale». rafforzare i laici; porre l’accento sull’amore e sul perdono. Dai risultati emerge che, riguardo alla loro vita, i giovani adulti (20-39 anni) hanno già preso decisioni che li portano lontano rispetto a una possibile scelta del ministero. Indubbiamente siamo arrivati tardi. Se i leader della Chiesa li avessero interpellati prima e in modo più convincente, un maggior numero avrebbe potuto considerare il ministero una scelta fattibile. Questa conclusione è avvalorata dall’insistenza dei partecipanti al sondaggio sulla necessità di dedicare alla pastorale giovanile più energie e risorse. Nessuno dovrebbe contare su un’automatica futura scelta del ministero da parte dei figli delle famiglie cattoliche. Bisogna piuttosto «reclutarli attivamente» – ora – per la vita nella Chiesa e nel ministero. Marti R. Jewell, Dean R. Hoge* * Marti R. Jewell è direttore del progetto «Emerging Models of Pastoral Leadership»; Dean R. Hoge, docente emerito di Sociologia presso l’Università cattolica d’America, ha pubblicato numerosi e rilevanti studi sulla vita e sul ministero nella Chiesa cattolica. Il testo appare in una nostra traduzione dall’inglese, per gentile concessione della rivista America 199(2008)4821, 17-20. In una dichiarazione il cardinale di Caracas, Jorge L. Urosa Savino, ha ricordato l’ambigua eterogeneità del nuovo gruppo: «Per i fedeli cattolici aderire a questa nuova associazione dissidente costituisce un’azione scismatica, una decisione di rottura rispetto alla comunione ecclesiale che è colpita dalla pena della scomunica. Il caso di sacerdoti che pretendano di presentarsi come vescovi cristiani in ragione di un’ordinazione invalida costituisce un’azione inefficace e illecita, con l’aggravante del gravissimo peccato di scisma e di scandalo presso i fedeli». Il fatto che il vescovo ordinante, mons. Leonardo Marin Saavedra, non sia in comunione neppure con la Chiesa anglicana e la «chiara finalità politica» della nuova Chiesa rendono evidenti il carattere non cattolico del nuovo gruppo. Nella tradizione latinoamericana che conosce i tentativi di manipolazione ecclesiale delle dittature e le sintonie conservatrici con le Chiese protestanti pentecostali o con le religioni tradizionali del luogo, il tentativo di una Chiesa di stato si attua per la prima volta. L. Pr.