CLICK Il morbillo per immagini: ci ricordiamo di questa “antica malattia” e delle sue complicanze? Le nazioni che hanno eliminato il morbillo, come la Finlandia e gli USA, hanno evidenziato le difficoltà della diagnosi clinica di questa malattia, in situazioni di bassa incidenza. Per i medici più giovani, infatti, vi sono poche occasioni di osservare pazienti con morbillo. Inoltre, al diminuire di frequenza di una malattia, il valore predittivo positivo della diagnosi clinica diminuisce 1. Per questo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda alle nazioni che si avvicinano all’eliminazione di effettuare appropriate indagini di laboratorio per tutti i casi sospetti, in modo da confermare o escludere la diagnosi 2. Si tratta di un tema attuale per l’Italia, dove l’incidenza del morbillo è drasticamente diminuita ma si continuano a verificare focolai epidemici 3-6. A rendere ancora più complesso l’argomento contribuisce la mutata epidemiologia dell’infezione, che interessa sempre meno i bambini, le cui coperture vaccinali sono nettamente migliorate, e sempre più fasce di popolazione con basse coperture vaccinali, tra cui gli adolescenti e i giovani adulti. Come esempio possiamo citare il focolaio del 2006 in provincia di Grosseto, dove il primo caso è stata una ragazza tornata da poco da un viaggio in India, in cui la febbre era stata trattata con antibiotici ed il rash inizialmente attribuito ad una reazione ai farmaci 3. I primi sintomi del morbillo (febbre, rinite, tosse, congiuntivite) precedono di circa tre giorni l’esordio dell’esantema maculopapulare 7. L’esantema, che è illustrato nelle Figure 1A e B, progredisce in senso cranio caudale, risparmiando mani e piedi, ed inizia a risolversi dopo 3-4 giorni. Analogamente a quanto accade durante la sua comparsa, anche la risoluzione dell’esantema segue una progressione cranio-caudale, e può essere accompagnata da una lieve desquamazione. Esantemi maculopapulari simili a quello del morbillo possono essere dovuti ad altre infezioni virali, come la mononucleosi (Fig. 2), o a condizioni non infettive, quali le allergie a farmaci (Fig. 3) 8. L’unico modo per essere certi della diagnosi è quindi effettuare le indagini di laboratorio, che includono la ricerca delle immunoglobuline (IgM) specifiche, l’isolamento virale e la PCR. In Italia, il laboratorio di riferimento per l’isolamento e la tipizzazione virale è presso l’Istituto Superiore di Sanità 9, che effettua anche la ricerca delle IgM su saliva. I tempi di prelievo dei campioni biologici sono molto importanti per l’attendibilità dei risultati. Infatti, le IgM compaiono nel sangue 4 giorni circa dopo l’esantema per persistere per circa un mese, mentre il virus si può isolare dalle urine nella prima settimana dalla comparsa del rash. La soluzione ideale è quindi effettuare contemporaneamente sia il prelievo di sangue/saliva sia il prelievo di urine tra il 4° ed il 7° giorno dall’esordio dell’esantema. 22 Rivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica • 03/2008 • 22-25 Marta Ciofi degli Atti Antonietta Filia* Massimiliano Raponi Silvia Montella** Francesca Santamaria** Direzione Sanitaria, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma; * Reparto Epidemiologia delle Malattie Infettive, CNESPS, Istituto Superiore di Sanità, Roma; **Dipartimento di Pediatria, Università di Napoli “Federico II” [email protected] Esantema da morbillo, a livelli progressivamente maggiori di dettaglio. FIG. 2. Esantema maculopapulare in paziente con mononucleosi. Da: http://www1.lf1.cuni.cz/~hrozs/skin1.htm. A CLICK FIG. 1 A e B. B FIG. 3. Esantema maculopapulare in paziente con allergia da farmaci. Da: http://www1.lf1.cuni.cz/~hrozs/skin1.htm. 1A Da: http://www.bact.wisc.edu/themicrobialworld/Measles.jpg 1B Da: http://www.paracletesystems.co.uk/inj/images/measles.jpg. Complicanze si verificano nel 20% circa dei casi, con patologie che possono essere severe, soprattutto respiratorie e neurologiche. Il morbillo può esitare in decesso, con una letalità stimata del 0,1-0,01‰. In Italia sono noti 4 decessi documentati da morbillo nel 2002 ed 1 nel 2007. La Figura 4 mostra il quadro radiologico polmonare di una ragazza di 17 anni Il morbillo per immagini: ci ricordiamo di questa “antica malattia” e delle sue complicanze? 23 CLICK FIG. 4. Radiografia standard del torace (A) e tomografia computerizzata ad alta risoluzione del polmone (B) di una ragazza di 17 anni affetta da bronchiettasie diffuse ed infezioni ricorrenti delle vie aeree inferiori sviluppate a seguito di polmonite secondaria a morbillo, sottoposta a trapianto di polmone. che in seguito ad una polmonite secondaria a morbillo ha sviluppato bronchiettasie diffuse, infezioni ricorrenti delle vie aeree inferiori ed una insufficienza respiratoria progressiva che ha richiesto il trapianto di polmone. La ragazza non aveva patologie di base quali fibrosi cistica, discinesia ciliare primitiva, o deficit immunitari. La prevenzione del morbillo è basata sulla vaccinazione con i vaccini anti-morbillo-parotite-rosolia (MPR). In Italia, la strategia di vaccinazione è delineata dal Piano naziona- FIG. 5. Focolai di morbillo in Europa, 2006-2007. Da: http://www.euro.who.int/images/VPI/fig2_e.gif. 24 Il morbillo per immagini: ci ricordiamo di questa “antica malattia” e delle sue complicanze? Bibliografia Hersh BS, Tambini G, Nogueira A, Carrasco P, de Quadros C. Review of regional measles surveillance data in the Americas, 1996-99. The Lancet 2000;355:1943-8. 2 WHO Regional Office per Europe. Eliminating measles and rubella and preventing congenital rubella infection. WHO European Region strategic plan, 2005-2010. http://www. euro.who.int/InformationSources/Publications/Catalogue/20051123_1. 3 Boncompagni G, Incandela L, Bechini A, Giannini D, Cellini C, Trezzi M, et al. Measles outbreak in Grosseto, central Italy, 2006. Euro Surveill 2006;11:E060803.4. 4 Filia A, Curtale F, Kreidl P, Morosetti G, Nicoletti L, Perrelli F, et al. Cluster of measles cases in the Roma/Sinti population, Italy, June-September 2006. Euro Surveill 2006;11: E061012.2. 5 Prato R, Chironna M, Caputi G, Sallustio A, Martinelli D, Falco A, et al. An outbreak of measles in Apulia, Italy, November 2006-January 2007. Euro Surveill 2007;12:E070405.1. 6 Filia A, Barale A, Malaspina S, Montù D, Zito S, Muscat M, et al. A cluster of measles cases in northern Italy: a preliminary report. Euro Surveill 2007;12:E071129. 7 Gershon AA. Measles virus (rubeola). In: Mandell GL, Bennett JE, Dolin R (eds.). Mandell, Douglas and Bennett’s principles and practice of infectious diseases. 6th edn. Philadelphia: Elsevier Churchill Livingstone 2005, pp. 2031-2038. 8 Mckinnon HD, Howard T. Evaluating the febrile patient with a rash. Am Fam Physician 2000;62:804-16. 9 Ministero della Salute. Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita: Istituzione di un Sistema di Sorveglianza Speciale per Morbillo. Lettera circolare DGPREV.V/10606/P/I.4.c.a.9 del 20 aprile 2007. http://www.ministerosalute.it/ imgs/C_17_normativa_1455_allegato.pdf 10 Conferenza Stato Regioni. Accordo sul Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2003-2007. Repertorio Atti n. 1857 del 13 novembre 2003. http:// www.ministerosalute.it/imgs/C_17_pubblicazioni_730_allegato.pdf. 1 Il morbillo per immagini: ci ricordiamo di questa “antica malattia” e delle sue complicanze? CLICK le di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (PNEM) 10. Gli obiettivi intermedi del PNEM prevedevano di raggiungere, sia a livello nazionale sia in ogni regione, una copertura vaccinale entro i due anni di età del 90% entro il 2005, e del 95% entro il 2006. I dati mostrano che la copertura vaccinale media nel 2005 è stata dell’87% e nel 2006 dell’88% (Fonte: Ministero della Salute). Nel 2006, vi sono state sette regioni con coperture superiori al 90%, ma nessuna ha raggiunto l’obiettivo del 95%. Ulteriori dodici Regioni riportano valori compresi tra l’82 ed il 90%, mentre in una provincia autonoma (Bolzano) la stima è stata del 66%. Nel 2004-2005, l’incidenza dell’infezione da morbillo in Italia ha raggiunto i minimi storici. Come nel resto d’Europa, tuttavia, dal 2006 in poi si sono verificati numerosi focolai (Fig. 5), che hanno colpito gruppi di popolazione vaccinati in modo inadeguato, tra cui Rom/ Sinti, adolescenti e adulti 3-6. Nonostante il notevole miglioramento della copertura vaccinale negli ultimi anni, infatti, i livelli attualmente raggiunti sono ancora insufficienti per garantire l’interruzione della circolazione del virus. Per questo è importante analizzare le difficoltà che ancora possono costituire un ostacolo al miglioramento delle coperture vaccinali, come la falsa percezione che il morbillo sia una malattia scarsamente pericolosa o il timore di reazioni avverse. Una continua e capillare informazione sulle evidenze disponibili a riguardo costituisce il principale strumento per superare queste difficoltà. Contemporaneamente, ogni sforzo dovrebbe essere compiuto per raggiungere gruppi di popolazione socialmente svantaggiati, il cui ricorso ai servizi sanitari, e quindi alle vaccinazioni, è inadeguato. Infine, è importante la vaccinazione degli adolescenti non adeguatamente protetti (< 2 dosi) e degli adulti ancora suscettibili, soprattutto se appartengono a categorie professionali ad elevato rischio di trasmissione come gli operatori sanitari. 25