MICRO News U.O. di Microbiologia, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Università di Bologna Direttore: Prof. Maria Paola Landini Vol. 4. n.10, Novembre 2011, a cura di Maria Paola Landini e Tiziana Lazzarotto _______________________________________________________________________________ L’epidemia di morbillo continua. Diagnosi di laboratorio I virus che causano il morbillo appartengono al genere Morbillivirus, Famiglia Paramyxoviridae e se ne conoscono 24 genotipi. Estremamente contagiosi, si trasmettono per via aerea. Dopo circa 10 giorni inizia la fase catarrale cui segue la fase esantematica e la risoluzione. Il paziente è contagioso da poco prima del periodo prodromico fino a 4-6 giorni dopo la comparsa dell’esantema. Le complicanze causano 30-100 decessi ogni 100.000 persone colpite. Il vaccino (inserito nel complesso vaccinale per morbillo, parotite e rosolia - MPR) contiene virus attenuati: nel nostro Paese non è obbligatorio se non per le reclute, ma viene altamente raccomandato dalle autorità sanitarie ed è efficace contro tutti i genotipi. A causa del calo nelle vaccinazioni e della immigrazione da paesi dove non si vaccina, il morbillo da alcuni anni sta causando epidemie di diversa entità in tutti gli Stati Europei. In Italia nei primi sei mesi di quest’anno sono stati registrati oltre 1500 casi di morbillo. Le regioni più colpite sono state: il Trentino Alto Adige, la Lombardia ed il Veneto. Quasi tutti i casi erano di soggetti non vaccinati o vaccinati con una sola dose, invece delle due consigliate. Nella nostra Regione da aprile 2010 a settembre 2011 sono stati segnalati 323 presunti casi di morbillo. Diagnosi di Laboratorio: L’ UO di Microbiologia oltre a ricercare nel siero del paziente gli anticorpi IgM specifiche per il virus del morbillo che compaiono tra il 2° e il 7° giorno dalla comparsa dell’esantema e le IgG che compaiono in contemporanea o subito dopo, cerca il virus mediante RT-PCR e, in caso positivo, genotipizza il virus mediante analisi, con Nested PCR, della sequenza di un frammento di 580 bp della porzione C’ terminale del gene N e confronto con le sequenze di riferimento. Il materiale da inviare al laboratorio è rappresentato da: - un campione di sangue venoso periferico (in provetta per separazione del siero) per ricercare le IgM. - un campione di urina (in contenitore sterile) per la ricerca del genoma virale e la successiva genotipizzazione del virus I tempi di risposta sono mediamente di 2 giorni per la sierologia e di 10 giorni per la PCR. ******** Dei 323 casi notificati nella nostra Regione, 140 campioni di urina relativi a 140 casi indice dei vari focolai epidemici, sono stati sottoposti a conferma presso la UO di Microbiologia e, nei casi positivi, i virus sono stati genotipizzati. 102 casi sono stati confermati e oltre la metà definiti appartenere ai genotipi D4 e D8, quelli che stanno maggiormente circolando in Europa. ___________________________________________________________________ Per ogni chiarimento in merito si faccia riferimento ai seguenti recapiti: Dr.ssa Giulia Piccirilli Tel. 0516364645 e-mail: [email protected]