UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO – BICOCCA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Dipartimento di Fisica “G. Occhialini” GIORNATA SU SICUREZZA E PREVENZIONE A FISICA: Il Rischio Acustico Prof. Giovanni Zambon Responsabile Laboratorio di Acustica Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio - DISAT DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO AREA FISICA LABORATORIO DI ACUSTICA AMBIENTALE ONDA SONORA: rapida variazione della pressione atmosferica che avviene per una successione di compressioni e rarefazioni di molecole. È un’onda longitudinale che comporta propagazione di sola energia (non di materia) in presenza di un mezzo elastico Se frequenza tra 20 e 20.000 Hz (campo di udibilità) ampiezza p da 2·10-5 Pa a 100 Pa (campo di udibilità) Pressione atmosferica = 101325 Pa La velocità di propagazione dell dell’onda onda sonora in aria è di 344 m/s, pari a 1238,4 Km/h. PRINCIPALI GRANDEZZE ACUSTICHE PRESSIONE SONORA Forza che agisce g sull’unità di superficie p p2 = I · ρ·c [Pa, N/m2] LIVELLO DI PRESSIONE SONORA (SPL o Lp) SPL = 10 log ⎛ 10 ⎜⎜ ⎝ P P ⎞ ⎟ ⎟ 0⎠ 2 [decibel (dB)] P0 = pressione di riferimento (soglia dell’udito umano pari a 2*10-5 Pa) LIVELLO EQUIVALENTE: Il livello equivalente di un suono variabile in un dato periodo di tempo e quel livello di pressione sonora che avrebbe un suono costante con la medesima energia acustica, nello stesso intervallo di tempo, del suono variabile. variabile il Leq Caratterizza con un unico valore un rumore di livello sonoro variabile su di un intervallo di tempo prefissato ⎡ ⎛ T p 2t ⎞⎤ Leq = 10 log ⎢1/T ⎜⎜ ∫ 2 dt ⎟⎟⎥ [dB] 0 ⎣ ⎝ p 0 ⎠⎦ Rumore a cui è sottoposto un operatore dalle 6 di mattina alle 6 di sera Livello sonoro (SPL) di una sorgente t intermittente e livello equivalente (running Leq) SORGENTE Soglia dell’udibile Valore dB(A) 0 Abitazioni durante le ore notturne 0 – 25 Abitazioni durante il giorno 25 – 40 Conversazione tra persone con tono elevato 40 – 50 Uffici 50 – 60 Traffico cittadino limitato – Radio ad alto volume 60 – 70 Musica 70 – 80 Tipografo – Strade cittadine a traffico intenso 90 – 100 Discoteca – Auto da corsa 100 – 120 Motore aereo 120 – 140 Soglia del dolore 130 Sparo d’arma da fuoco 140 ANATOMIA E FISIOLOGIA UDITIVA Finestra ovale Martello Timpano Canali semicircolari Nervi cocleari e vestibolari Coclea Cavità dell’orecchio medio Staffa Condotto uditivo Tromba di Eustacchio Incudine Orecchio esterno Finestra rotonda L’orecchio umano non percepisce allo stesso modo le diverse componenti in frequenza di un suono Verso la V l fine fi d li annii ’70 gli degli li scenziati i i americani i i compiono i uno studio di per determinare la sensibilità dell’orecchio in funzione dell’intensità e della frequenza. CURVE DI PONDERAZIONE I valori di Lp alle diverse bande vengono g “pesati” p con fattori di correzione A Curva di ponderazione A Ponderazione A: esprime con buona approssimazione la percezione umana alle diverse frequenze 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 frequenza (Hz) dB = 83,5 dB(A) = 76,4 20000 12500 8000 5000 3150 2000 1250 800 500 315 200 125 80 50 31.5 dB dB(A) 20 dB Esempio di rappresentazione in dB e dB(A) Effetti del rumore sulla salute DIRETTI: z Lesione del timpano: esposizione acuta 140 dB(A) z Lesioni dell’orecchio interno: esposizione prolungata > 85-90 dB(A) z Danni a carico dell dell’udito: udito: esposizione prolungata > 80 dB(A), danno reversibile, (ipoacusia). z Variazione attività metaboliche (alterazioni sistema cardiocircolatorio, aumento del ritmo e diminuzione del volume respiratorio, rallentamento della digestione, ) > 75 dB(A) ( ) aumento della stanchezza,, stato di ansia): Effetti del rumore sulla salute INDIRETTI z Annoyance: reazioni psicologiche o comportamentali di vario grado che vanno dalla noia, al fastidio, a ipersensibilità e irritabilità. Dipendono dal tipo di rumore (intensità, (i i à intermittenza, i i i imprevedibilità) dibili à) e dalle d ll caratteristiche dell’individuo. z Disturbo Di t b delle d ll attività tti ità e del d l sonno (scomparsa ( di alcune fasi del sonno) Effetti sociali del rumore (spese mediche, assenze dal lavoro, deprezzamento alloggi, etc.) 7 CORRELAZIONE livelli esposizione effetti Percezione del fastidio e disturbo 1 1. RICONOSCIMENTO COMPONENTI TONALI Analisi del rumore in bande di 1/3 di ottava tra 20 e 20000 Hz; componenti persistenti sia nel tempo che in frequenza Condizioni: • LAFmin della componente sia maggiore delle due componenti adiacenti di almeno 5 dB • La componente tocca una isofonica uguale o superiore a quella più elevata raggiunta dalle altre componenti Fattore correttivo KT = + 3 dB NOTA – per il PERIODO NOTTURNO: Nel caso di COMP. TONALI A BASSA FREQUENZA (comprese tra 20 e 200 Hz) il Fattore correttivo è pari a + 6 dB Riconoscimento di rumore tonale nel caso di un’area disturbata da un impianto tecnico (o impianto industriale) 1. Il livello minimo della componente p centrata a 400 Hz è superiore ai livelli minimi delle due componenti adiacenti di almeno 5 dB (lo stesso vale per le p centrate a 31,5 , Hz e a 100 componenti Hz) 2. La curva isofonica a cui è tangente g la componente centrata a 400 Hz è superiore alle curve isofoniche a cui sono tangenti tutte le altre componenti. Percezione del fastidio e disturbo 2 2. RICONOSCIMENTO COMPONENTI IMPULSIVE Condizioni: • LAImax – LAS max > 6 dB • Durata dell’evento misurata a –10 dB da LAF max < 1 s • Ripetitività Ri titi ità dell’evento d ll’ t (almeno ( l 10 eventi/ora ti/ in i periodo i d diurno; 2 eventi/ora in periodo notturno) Fattore correttivo KI = + 3 dB Riconoscimento di rumore impulsivo nel caso di un’area disturbata da u d un ccampo po d di tiro o al p piattello e o 1 1. La differenza tra i livelli massimi di pressione sonora ponderata A rilevati mediante la costante di tempo impulse e la costante di tempo slow è superiore a 6 dB 2 2. La durata dell dell’evento evento, misurata 10 dB sotto il livello massimo di pressione sonora ponderata A rilevato mediante la costante di tempo fast è inferiore a 1s Il rischio rumore determina il 40% delle malattie professionali indennizzate d ll’INAIL dall’INAIL (Fonte: ISPELS – Ist. Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro) VALUTAZIONE di RISCHI ed EFFETTI: - BREVE o LUNGO PERIODO CRONICITA - CRONICITA’ Definizioni Spostamento della curva dell’udito – un misurabile cambiamento della soglia d ll’ dit dell’udito. Questo cambiamento può essere temporaneo o permanente. Un temporaneo spostamento della soglia può durare pochi secondi o più giorni. Un permanente spostamento della soglia solitamente perdura più di 2 o 3 settimane. Perdita dell’udito – un livello udibile in decibel relativo ad una permanente accresciuta soglia di udibilità per un individuo. Per esempio, se una persona ha una soglia di udibilità, per una particolare frequenza, inferiore a 40 dB rispetto allo ll zero audiometrico, di i questo soggetto ha h una perdita di di udito di parii a 40 dB Handicap uditivo (indebolimento dell’udito) – si ha un handicap uditivo quando, per un individuo, individuo la media di perdita uditiva a 500, 500 1000, 1000 2000 Hz eccede 25 dB. dB Percentuale di rischio – definibile come la differenza tra la percentuale di persone con un handicap uditivo all’interno di un gruppo di persone esposte al rumore e la percentuale di persone con un handicap uditivo all’interno di un gruppo di persone non esposte al rumore Audiogramma normale Perdita dell’udito dovuta all’età (p (presbicusia)) Perdita dell’udito dovuta all’esposizione al rumore (ambiente lavorativo) Livelli di rumore medi permessi, in dB(A), per un interrotto periodo di esposizione Decreto legislativo 10 Aprile 2006, n° n° 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione p dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore) ¾ Il decreto si applica a tutti i campi occupazionali. ¾ II decreto introduce valori limite e valori di azione basati sul livello di esposizione giornaliera al rumore LEX,8h e sulla pressione acustica di picco Lpeak valori limite: 87 dB(A) LEX,8h e 140 dB(C) Lpeak valori superiori di azione: 85 dB(A) LEX,8h e 137 dB(C) Lpeak valori inferiori di azione : 80 dB(A) ( ) LEX,8h ( ) Lpeak EX 8h e 135 dB(C) Decreto legislativo 10 Aprile 2006, n° n° 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione p dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore) Nell’ambito della valutazione dei rischi il datore di lavoro valuta il rumore durante il periodo di lavoro pprendendo in considerazione anche la disponibilità p di protezione dell’udito con adeguate caratteristiche di attenuazione. When applying the exposure limit values, the determination of the worker’s effective exposure shall take account of the attenuation provided by individual hearing protectors worn by the worker. The exposure p action values shall not take account of the effect of any such protectors Decreto legislativo 10 Aprile 2006, n° n° 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore) Misure di prevenzione e protezione Se risulta che i valori superiori di attenzione sono sorpassati il datore di lavoro elabora ed applica un programma di misure tecniche ed organizzative volte a ridurre l’esposizione al rumore. I luoghi uog di d lavoro avo o dove i lavoratori avo ato possono posso o essere esse e esposti espost ad un u rumore al di sopra dei valori superiori di azione sono indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e l’accesso alle stesse è limitato limitato. Decreto legislativo 10 Aprile 2006, n° n° 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione p dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore) Uso dei dispositivi di protezione Nel caso in cui l’esposizione al rumore superi i valori inferiori di azione i il datore d t di lavoro l mette tt a disposizione di i i dei d i lavoratori l t i dispositivi di protezione individuale dell’udito. Nel caso in cui l’esposizione al rumore sia pari o al di sopra dei valori superiori di azione il datore di lavoro fa tutto il possibile per assicurare che vengano indossati i dispositivi di protezione individuale dell’udito. Decreto legislativo 10 Aprile 2006, n° n° 195 Attuazione della direttiva 2003/10/CE relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore) Punti critici Il valore limite di 87 dB(A) proposto dalla norma include l’attenuazione degli otoprotettori. In altre parole, ll’attenuazione attenuazione data dagli otoprotettori deve essere presa in considerazione per determinare se il limite viene superato. Conseguentemente, il valore limite non è ben definito. La reale attenuazione fornita dai dispositivi di protezione individuale dipende da molti fattori come le condizioni ambientali, le procedure con le quali vengono indossati e la formazione del lavoratori. L’attenuazione media fornita dai dispositivi di protezione individuale è circa 20 dB: il valore limite è così rispettato anche se il rumore ambientale arriva a 110 dB(A). ¾ Secondo i dati comunicati all’Istituto Superiore p di Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro (ISPESL), I lavoratori ufficialmente esposti a valori di rumore intorno 90dB(A) sono 41000, e i lavoratori esposti ai seguenti livelli 80dB(A) < LEX, 8h < 90dB(A) sono circa 12000. Questi dati sono probabilmente sottostimati (in Italia ci sono più di 3 milioni di aziende) ¾ Scuola: la valutazione del rischio rumore è totalmente assente anche se le patologie legate all’udito sono in costante crescita nel personale insegnante. Scuole materne Maestre (turno del mattino) LEX,8h= 85.3 ± 1.8 dB(A) (metodo dosimetrico) LEX,8h= 84.3 ± 2.9 dB(A) (metodo fonometrico) Lpeak= 123.5 dB Scuole materne Maestre (turno del pomeriggio) ( ) LEX,8h= 85.8 ± 1.4 dB(A) (metodo dosimetrico) LEX,8h= 84.3 ± 2.3 dB(A) ((metodo fonometrico)) Lpeak= 123.5 dB Personale non docente LEX,8h= 80.9 ± 1.4 dB(A) (metodo fonometrico) Lpeak= 110.7 dB Hearing protection devices Otoprotettori / Attenuazione reale Il dato di attenuazione riportato sul prodotto è riferito al massimo dell’attenuazione dell attenuazione valutato in condizioni standard. standard Sul posto di lavoro le condizioni sono molto diverse: 1)) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) i lavoratori non sono formati all’utilizzo degli g otoprotettori p le condizioni in cui vengono indossati non sono ottimali la taglia è spesso non ottimizzata non presentano differenze per quanto riguarda l’orecchio esterno gli otoprotettori non dovrebbero essere indossati per lungo tempo il lavoratore fa dei movimenti involontari (mandibolari, etc.) le condizioni nelle quali gli otoprotettori sono indossati dipendono dalle attività fisiche non sono confortevoli ⇒ L’attenuazione degli otoportettori nei luoghi di lavoro è più bassa di quella dichiarata dal costruttore Otoprotettori / Attenuazione reale ambiente di lavoro (min) ambiente di lavoro (max) produttore atttenuazioone (dB) 0 10 20 30 40 50 60 125 250 500 1000 2000 4000 8000 Frequency frequenza (Hz) Attenuazioni medie e rispettive deviazioni standard dichiarate dai costruttori confrontate con quelle misurate in ambiente di lavoro Valutazione del rischio Valutazione del rischio Valutazione del rischio