Rito ambrosiano
domenica 21 maggio 2017
VI DOMENICA DI PASQUA
«Sono da tanto tempo in mezzo a voi
e non mi conoscete? – dice il Signore -.
Filippo, chi vede me vede anche il Padre mio.
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?».
Alleluia, alleluia.
Cfr Gv 14, 9-10
LITURGIA DELLA PAROLA
LETTURA
Lettura degli Atti degli Apostoli 4, 8-14
In quei giorni. Pietro, colmato di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani, visto
che oggi veniamo interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo, e cioè per mezzo di
chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele: nel nome di Gesù
Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti, costui vi sta
innanzi risanato. Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è
diventata la pietra d’angolo. In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro
nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati».
Vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone
semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano
stati con Gesù. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era stato guarito, non
sapevano che cosa replicare.
SALMO
Sal 117 (118)
R. La pietra scartata dai costruttori ora è pietra angolare.
oppure
R. Alleluia, alleluia, alleluia.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.
Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore. R.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
1
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi. R.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.
Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre. R.
EPISTOLA
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi 2, 12-16
Fratelli, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere
ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla
sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini
spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse
sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo
dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere
giudicato da nessuno. Infatti «chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da
poterlo consigliare?». Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.
CANTO AL VANGELO (Cfr Lc 24, 32 )
Alleluia.
Signore Gesù, facci comprendere le Scritture;
arde il nostro cuore mentre ci parli.
Alleluia.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Giovanni 14, 25-29
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Vi ho detto queste cose mentre sono
ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome,
lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato
il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se
mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho
detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
PREGHIERA DEI FEDELI
Preghiamo insieme e diciamo: Manda il tuo Spirito, Signore!
- Signore Dio, Gesù, tuo Figlio è la pietra scartata dall’umanità e che diventa la pietra
d’angolo. Aiutaci a rimanere fermi nella sua Parola, che fa ardere il cuore, e nel suo Pane,
memoriale di un amore che non cede nemmeno davanti alla morte. Apri i nostri occhi e il
nostro cuore: preghiamo. R.
2
- Signore Dio, nella coerenza, nella semplicità e nella sollecitudine, gli apostoli vengono
riconosciuti come quelli che erano stati con Gesù Aiutaci a divenire consolazione per coloro
che sono segnati da ferite profonde. Aiutaci a sollevare dalla disperazione e dalla chiusura
in se stessi gli uomini e le donne che incontriamo: preghiamo. R.
- Signore Dio, tu ci chiedi di non usare le parole suggerite dalla sapienza umana, ma solo
quelle insegnate dallo Spirito. Aiutaci ad allontanarci sempre più da una fede trasformata
in abitudine. Donaci il desiderio di conoscere la tua voce, imprimi indelebilmente le tue
parole nei nostri cuori: preghiamo. R.
- Signore Dio, lo Spirito Santo che tu mandi nel nome di Gesù, ci insegnerà ogni cosa e ci
ricorderà tutto ciò che lui ha detto. Aiutaci ad ascoltare lo Spirito nella verità e nella
docilità, perché l’evangelo sia una realtà vivente, la Chiesa una credibile comunione,
l’autorità un vero servizio, l’agire cristiano una autentica liberazione: preghiamo. R.
- Signore Dio, in te troviamo la vera pace, la tua pace. E così possiamo raccogliere l’invito
di Gesù perché non sia turbato il nostro cuore e scompaia ogni timore. Aiutaci a costruire
pace, a lottare per la giustizia, a combattere la menzogna, e, quando sarà necessario, anche
a soffrire per il tuo nome: preghiamo. R.
COMMENTO AL VANGELO
GIOVANNI CRISOSTOMO
Omelie sulla Lettera ai Colossesi 1,3,4
Pace a tutti
Noi domandiamo la pace nelle nostre chiese, nelle preghiere, nelle suppliche, nei saluti.
Una, due, tre volte, un gran numero di volte chi presiede l'assemblea dona la pace
dicendo: "Pace a voi". Perché? Perché essa è madre di tutti i beni e fondamento della gioia.
Per questo anche Cristo ordinò agli apostoli di dire queste parole quando entravano nelle
case, quale simbolo di ogni bene. Entrando nelle case dite: "La pace sia con voi" (Mt
10,12), perché senza la pace tutto è inutile. E diceva ancora ai discepoli: Vi lascio la pace, vi
do la mia pace (Gv 14,27). Essa prepara la via alla carità. E chi presiede l'assemblea non
dice semplicemente: "Pace a voi", ma: "Pace a tutti". Che guadagno vi sarebbe avere la pace
con l'uno ed essere in guerra e in lotta con un altro? Che guadagno vi sarebbe? Anche per
quanto riguarda il nostro corpo: se alcune parti stanno bene e altre invece stanno male,
non ci può essere la salute; occorre che tutte le parti del nostro corpo godano di buona
salute, di accordo reciproco e di pace. Se non vi è tale quiete e ogni membro del corpo non
si limita alla propria funzione, allora l'intero organismo è sconvolto. Ma anche nella nostra
mente se non sono in pace i pensieri, non vi è pace. La pace è un dono tanto grande che
quelli che lavorano per la pace e fanno opera di riconciliazione sono chiamati figli di Dio
(cf. Mt 5,45) e giustamente. Il Figlio di Dio infatti è venuto sulla terra per mettere pace tra
cielo e terra ... Pace a tutti! Ma ascoltate che cosa dice Cristo: In qualunque città o
villaggio andiate, prima di entrare in una casa, salutate e se la casa ne sarà degna la
vostra pace scenderà su di essa; se non ne sarà degna, la vostra pace ritornerà su di voi
(Mt 10,11-13). Ma noi non ci rendiamo conto di quello che diciamo e le nostre labbra non
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concordano con il nostro cuore. Sono forse io a dare la pace? No, è Cristo che acconsente a
parlare attraverso di noi.
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