Esercizi Circuiti Resistivi Esercizio n°1 Risolvere il circuito in figura: I 1 I2 I1 v1 R13 3 v2 R12 E v3 I4 R4 I3 v 4 R23 2 I5 R5 v5 E = 120V R12 = 10Ω R23 = 15Ω R13 = 25Ω R4 = 5Ω R5 = 1Ω 4 (1) Risolvere un circuito significa in generale determinare tensioni e correnti in tutti i lati del circuito. Trasformiamo in stella il triangolo 1-2-3: I 1 3 R1 O R2 E 2 I5 R5 4 (2) R3 I4 R4 dove è: R1 = R12 ⋅ R13 10 ⋅ 25 250 = = 5Ω = R12 + R13 + R23 10 + 25 + 15 50 R2 = R12 ⋅ R23 10 ⋅ 15 150 = = 3Ω = R12 + R13 + R23 10 + 25 + 15 50 R3 = R13 ⋅ R23 25 ⋅ 15 375 = = 7.5Ω = R12 + R13 + R23 10 + 25 + 15 50 Riduciamo opportunamente il circuito considerando le serie R2, R4 ed R3, R5: R1 I O I5 I4 R25 E R34 (3) R25 = R2 + R5 = 3 + 1 = 4Ω R34 = R3 + R4 = 7.5 + 5 = 12.5Ω Infine giungiamo ad una configurazione di questo tipo: I Req E (4) in cui è: Req = R1 + R25 ⋅ R34 4 ⋅ 12.5 50 = 5+ = 5+ = 8.03Ω 4 + 12.5 16.5 R25 + R34 Calcoliamo la corrente I: I= E 120V = = 14.94 A Req 8.03Ω A questo punto, procedendo a ritroso nelle diverse configurazioni ottenute, determiniamo correnti e tensioni nei diversi lati del circuito. Determiniamo I5 ed I4 applicando il partitore di tensione e la LKC al nodo O della configurazione circuitale e (3): I5 = I ⋅ R34 12.5 = 14.94 ⋅ = 11.32 A R 25 + R34 12.5 + 4 ⇒ I = I5 + I4 I 4 = I − I 5 = 14.94 − 11.32 = 3.62 A Determiniamo ora le correnti all’interno del triangolo della configurazione di partenza. A tale scopo impostiamo le L.K.C. ai nodi 1,2,3: I = I1 + I 2 I1 + I 2 = 14.94 I 5 = I1 + I 3 ⇒ I2 = I3 + I4 I1 + I 3 = 11.32 I 2 − I 3 = 3.62 queste relazioni non sono indipendenti tra loro perchè la terza si ottiene sottraendo membro a membro la prima e la seconda. E’ necessario quindi cercare una terza relazione; questa ci è fornita dalla L.K.T. applicata al triangolo della configurazione di partenza: v2 + v3 − v1 = 0 ⇒ R13 I 2 + R23 I 3 − R12 I1 = 0 Il sistema risolutivo diviene quindi: I1 + I 2 = 14.94 I1 + I 3 = 11.32 R13 I 2 + R23 I 3 − R12 I1 = 0 e conduce ai seguenti risultati: I 1 = 10.87 A I 2 = 4.074 A I 3 = 0.454 A Note tutte le correnti nei lati del circuito, possiamo determinarne le relative tensioni: V1 = R12 I1 = 10 ⋅ 10.87 = 108.7V V2 = R13 I 2 = 25 ⋅ 4.074 = 101.85V V3 = R23 I 3 = 15 ⋅ 0.454 = 6.81V V4 = R4 I 4 = 5 ⋅ 3.62 = 18.1V V5 = R5 I 5 = 1 ⋅11.32 = 11.32V Esercizio n°2 Dato il circuito in figura: R1 a R2 b E c + v _ I i E R1 R2 I = 18V = 2Ω = 4Ω = 2A d determinare i e v. In primo luogo stabiliamo un sistema di riferimento per le tensioni e per le correnti nei lati in cui questo non è indicato dalla traccia: a R1 I1 + V1 R2 b I2 + − E V2 c − + v _ I i d Impostiamo la L.K.C. al nodo b: ⇒ I1 = i + I 2 i = I1 − I 2 (1) Per determinare la corrente I1 applichiamo la L.K.T alla prima maglia: V1 − E = 0 ⇒ V1 = E = R1 I1 ⇒ I1 = E R1 Per determinare la corrente I2 applichiamo la L.K.C al nodo c: I + I2 = 0 ⇒ I 2 = −I Sostituendo le espressioni delle correnti I1 e I2 nella (1) otteniamo: i = I1 − I 2 = 18 E + I = + 2 = 11A 2 R1 La tensione v è la tensione ai capi del generatore di corrente che può essere determinata applicando la L.K.T. alla seconda maglia del circuito: V2 + v = 0 ⇒ v = −V2 = − R2 I 2 = R2 I = 4 ⋅ 2 = 8V Esercizio n°3 Dato il circuito in figura: vac b a+ R1 − c R2 + vbd _ E1 E2 E1 E2 R1 R2 = 12V = 8V = 2Ω = 4Ω d determinare le tensioni vac e vbd. In primo luogo stabiliamo un sistema di riferimento per le tensioni e per le correnti nei lati in cui questo non è indicato dalla traccia: a+ vac b V1 I1 + R1 − E1 + vbd _ V2 − c I2 + R2 − E2 d Per ricavare le tensioni vac e vbd è necessario determinare le cadute sui resistori R1 e R2, per cui il primo passo nella risoluzione di questo circuito consiste nel determinare le correnti I1 e I2 nei due resistori. Applicando la L.K.C. al nodo b si ricava evidentemente I 1 = I 2 = I . Impostiamo ora la L.K.T per l’unica maglia del circuito: R1 I + R2 I + E 2 − E1 = 0 da cui ricaviamo: I= E1 − E 2 12 − 8 2 = = A R1 + R2 2 + 4 3 A questo punto possiamo calcolare vac: vac = R1 I + R2 I = (2 + 4) ⋅ 2 = 4V 3 e anche vbd applicando la L.K.T. alla sequenza chiusa di nodi b-c-d: 2 32 vbd = R2 I + E 2 = 4 ⋅ + 8 = = 10.67 A 3 3 Esercizio n°4 Dato il circuito in figura: a R1 b R c i R2 d + v _ E1 E2 E1 E2 R1 R2 = 12V = 9V = 0.1Ω = 0.3Ω e determinare il valore di R per cui è i = 5 A e v = 10V . V1 In primo luogo stabiliamo un sistema di riferimento per le tensioni e per le correnti nei lati in cui questo non è indicato dalla traccia: a R1 i b + V − 1 R c + V − R E1 R2 d + + V2 − v _ E2 e Applichiamo la L.K.T. all’unica maglia del circuito: − E1 + V1 + VR + V2 + E 2 = 0 ⇒ − E1 + R1i + Ri + R2 i + E 2 = 0 da cui: Ri = − R2 i − E 2 + E1 − R1i R= − R2 i − E 2 + E1 − R1i − 0.3 ⋅ 5 − 9 + 12 − 0.1 ⋅ 5 1 = = = 0.2Ω 5 5 i Calcoliamo ora il valore di R tale che è v = 10V . A tale scopo impostiamo le L.K.T alle sequenze di nodi c-d-e-c e c-b-a-e-c: Vcd + Vde + Vec = 0 Vcb + Vba + Vae + Vec = 0 Sostituiamo le tensioni di lato alle tensioni nodo-nodo: V2 + E 2 − v = 0 − VR − V1 + E1 − v = 0 da cui: R2 i + E 2 − v = 0 − Ri − R1i + E1 − v = 0 da cui: i= v − E2 R2 Ri = − R1i + E1 − v e quindi: − R1 R= v − E2 + E1 − v − 0.110 − 9 + 12 − 10 R2 0.3 = = 0.5Ω v − E2 10 − 9 0.3 R2 Esercizio n°5 Dato il circuito in figura: R1 a + b V1 − E + V2 R2 − E R1 R2 R3 = 36V = 6Ω = 2Ω = 4Ω − V3 + d c R3 determinare le tensioni V1, V2, V3. Per ricavare le tensioni ai capi di ciascun resistore possiamo seguire due strade. La prima consiste nell’applicare il partitore di tensione alla serie R1 - R2 - R3 : V1 = E R1 6 216 = 36 = = 18V R1 + R2 + R3 6 + 2 + 4 12 V2 = E V3 = E R2 2 72 = 36 = = 6V R1 + R2 + R3 6 + 2 + 4 12 R3 4 144 = 36 = = 12V R1 + R2 + R3 6 + 2 + 4 12 In alternativa possiamo applicare la L.K.T. all’unica maglia del circuito, ricavare il valore della corrente comune e determinare così le cadute su ciascun resistore. A tale scopo fissiamo un riferimento per la corrente: R1 a + b V1 − E + V2 R2 − − V3 + d R3 c Impostiamo la L.K.T. all’unica maglia del circuito: V1 + V2 + V3 − E = 0 da cui: R1 I + R2 I + R3 I − E = 0 I= E 36 = = 3A R1 + R2 + R3 6 + 2 + 4 A questo punto calcoliamo le cadute di tensione ai capi di ciascun resistore: V1 = R1 I = 6 ⋅ 3 = 18 A V2 = R2 I = 2 ⋅ 3 = 6 A V3 = R3 I = 4 ⋅ 3 = 12 A Esercizio n°6 Dato il circuito in figura: a R R b calcolare la resistenza alla porta a-b. Il cortocircuito si può assimilare ad un resistore di resistenza nulla (e conduttanza infinita). Il parallelo tra un resistore (in generale di un qualsiasi componente) ed un cortocircuito è ancora un cortocircuito. Per questo motivo la resistenza alla porta a-b è nulla. Dato il circuito in figura: a R R R b calcolare la resistenza alla porta a-b. Il circuito aperto si può assimilare ad un resistore di resistenza infinita (e conduttanza nulla). La serie tra un resistore (in generale di un qualsiasi componente) ed un circuito aperto è ancora un circuito aperto. Per questo motivo la resistenza alla porta a-b è pari a R. Dato il circuito in figura: a R R b calcolare la resistenza alla porta a-b. La resistenza alla porta a-b è pari a R per le stesse ragioni esposte nell’esercizio precedente. Dato il circuito in figura: a R b R calcolare la resistenza alla porta a-b. La resistenza alla porta a-b è nulla perché il parallelo tra un cortocircuito e un resistore (la serie delle due R ) è ancora un cortocircuito. Esercizio n°7 Dato il circuito in figura: R R a b R R calcolare la resistenza equivalente tra a e b. Il circuito può essere modificato nel seguente modo: a 2R 2R b e infine, effettuando il parallelo tra i resistori di resistenza 2R: 1 1 1 2 1 = + = = Req 2 R 2 R 2 R R Req Req = R Esercizio n°8 Dato il circuito in figura: a R1 R2 R3 R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R4 b R5 R6 = 0.25Ω = 2Ω = 4Ω = 3Ω = 2.5Ω = 2.5Ω = 3Ω R7 calcolare la resistenza equivalente tra a e b. Riduciamo il circuito partendo dalla serie R2 R3 R7: a R1 R4 b R5 R6 R237 = R2 + R3 + R7 = 2 + 4 + 3 = 9Ω R237 R1 = 0.25Ω R4 = 3Ω R5 = 2.5Ω R6 = 2.5Ω R237 = 9Ω Realizziamo il parallelo R4 R237: R1 a R2347 b R5 1 R2347 = R1 = 0.25Ω R5 = 2.5Ω R6 = 2.5Ω R2347 = 4/9Ω R6 1 1 1 1 1+ 3 4 + = + = = 9 9 R237 R4 9 3 R2347 = 2.25 A questo punto possiamo determinare la resistenza equivalente effettuando la serie dei resistori R1 R5 R6 R2347: Req = R1 + R5 + R6 + R2347 = 0.25 + 2.5 + 2.5 + 2.25 = 7.5Ω Esercizio n°9 Dato il circuito in figura: E1 R1 b a I1 c d R2 I2 R1 R2 E1 E2 I1 I2 E2 e = 15Ω = 20Ω = 30V = 10V = 2A = 4A ricavare la potenza dissipata nei resistori e la potenza erogata da ciascun generatore. Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non è indicato dalla traccia: E1 b IR1 a c + V1 − IR2 Ig Vg1 I2 V2 Vg2 − d + + + I1 R1 − − R2 E2 e Calcoliamo la potenza dissipata sul resistore R1: P1 = R1 I R21 A tale scopo impostiamo la L.K.C. al nodo c: I 2 − I 1 − I R1 = 0 ⇒ I R1 = I 2 − I1 = 4 − 2 = 2 A Si ha quindi: P1 = R1 I R21 = 15 ⋅ 4 = 60W Calcoliamo la potenza dissipata sul resistore R2: P2 = R2 I R2 2 = V22 R2 R1 R2 E1 E2 I1 I2 = 15Ω = 20Ω = 30V = 10V = 2A = 4A A tale scopo impostiamo la L.K.T. alla maglia contenente i due generatori di tensione: ⇒ E1 − E 2 − V2 = 0 V2 = E1 − E 2 = 30 − 10 = 20V Si ha quindi: P2 = R2 I R2 2 = V22 400 = = 20W R2 20 Calcoliamo ora la potenza erogata dai generatori di corrente. A tale scopo calcoliamo Vg1 e Vg2 applicando la L.K.T alla maglia centrale: V g1 = Vg 2 = V1 + V2 = R1 I R1 + V2 = 15 ⋅ 2 + 20 = 50V Si ha quindi: generatore I1: PI 1 = V g1 I 1 = 50 ⋅ 2 = 100W generatore I2: PI 2 = V g 2 I 2 = 50 ⋅ 4 = 200W Per il generatore I1 abbiamo considerato la convenzione dell’utilizzatore e PI1 > 0 vuol dire che il generatore sta assorbendo potenza. Per il generatore I2 abbiamo considerato la convenzione del generatore e PI2 > 0 vuol dire che il suddetto generatore sta erogando una potenza di 200W. Calcoliamo ora la potenza erogata dai generatori di tensione. A tale scopo dobbiamo calcolare la corrente Ig applicando la L.K.C. al nodo c: I R1 = I R 2 + I g ⇒ I g = I R1 − I R 2 = I R1 − generatore E1: PE1 = E1 I g = 30 ⋅1 = 30W generatore E2: PE 2 = E 2 I g = 10 ⋅1 = 10W V2 20 = 2− = 1A R2 20 Per il generatore E1 abbiamo considerato la convenzione dell’utilizzatore e PE1 > 0 vuol dire che il generatore sta assorbendo potenza. Per il generatore E2 abbiamo considerato la convenzione del generatore e PE2 > 0 vuol dire che il suddetto generatore sta erogando una potenza di 10W. Esercizio n°10 Dato il circuito in figura: R2 a b + V R3 R1 − E R1 R2 R3 E = 7Ω = 9Ω = 6Ω = 30V c ricavare la tensione V. Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non è indicato dalla traccia: R2 I2 a + I1 + R1 V2 − + R3 V1 E b V − − R1 R2 R3 E = 7Ω = 9Ω = 6Ω = 30V c Il dato R1 è in realtà superfluo perché è sufficiente conoscere la tensione ai capi di R1 che è pari a quella del generatore E. A questo punto per calcolare la tensione V possiamo applicare il partitore di tensione alla serie R2 – R3: V =E R3 6 6 = 30 = 30 = 12V R2 + R3 6+9 15 Esercizio n°11 Dato il circuito in figura: a R1 R3 b R5 c R1 R2 R3 R4 R5 R6 E d + E R2 R4 V R6 − I e = 2Ω = 4Ω = 2Ω = 4Ω = 2Ω = 2Ω = 50V ricavare la tensione V e la corrente I. Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non è indicato dalla traccia: a I1 + R1 − b I3 + R3 − c I5 + + E R2 V I2 − R5 − d + R4 − + R6 − I6 I e R1 R2 R3 R4 R5 R6 E = 2Ω = 4Ω = 2Ω = 4Ω = 2Ω = 2Ω = 50V R1 R2 R3 R4 R56 E = 2Ω = 4Ω = 2Ω = 4Ω = 4Ω = 50V Per calcolare la tensione V riduciamo il circuito di partenza nel seguente modo: SERIE R5 R6 a I1 + R1 − b I3 + R3 − c + E R2 I2 + R4 V − − I e R56 = R5 + R6 = 2 + 2 = 4Ω + R56 − I5 PARALLELO R56 R4 a I1 + R1 − b I3 + R3 − c + E R2 + R456 V I2 − − R1 = 2Ω R2 = 4Ω R3 = 2Ω R456 = 2Ω E = 50V e R456 = R56 ⋅ R4 4⋅4 = = 2Ω R56 + R4 4 + 4 SERIE R456 R3 a I1 + R1 − b + E R2 + R3456 V − I2 − I3 R1 = 2Ω R2 = 4Ω R3456 = 4Ω E = 50V e R3456 = R3 + R456 = 2 + 2 = 4Ω PARALLELO R3456 R2 a I1 + R1 − b + E R23456 V − e R23456 = R3456 ⋅ R2 4⋅4 = = 2Ω R3456 + R2 4 + 4 R1 = 2Ω R23456 = 2Ω E = 50V A questo punto calcoliamo V applicando il partitore di tensione alla serie R23456 R1: V =E R23456 2 = 50 = 25V R23456 + R1 2+2 Determiniamo la corrente I1: I1 = E R23456 + R1 = 50 = 12.5 A 2+2 Determiniamo la corrente I3 applicando il partitore di corrente al parallelo R3456 R2: I 3 = I1 R2 4 = 12.5 = 6.25 A R3456 + R2 4+4 Determiniamo infine la corrente I applicando il partitore di corrente al parallelo R56 R4: I = I3 R56 4 = 6.25 = 3.125 A R56 + R4 4+4 Esercizio n°12 Dato il circuito in figura: I2 a c b I d R3 R2 R1 I1 E e determinare la corrente I. Fissiamo un riferimento per le correnti e le tensioni nei lati in cui questo non è indicato dalla traccia: I2 a I1 b IR2 IR1 + + R2 − R1 c I + R − 3 d − E R1 R2 R3 E I1 I2 = 10Ω = 6Ω = 24Ω = 10V = 2A = 2A e Il circuito si risolve impostando le L.K.C. ai nodi b e c e la L.K.T alla maglia contenente i resistori e il generatore di tensione: I R1 + I R 2 = I1 + I 2 I R2 = I + I 2 R1 I R1 = R2 I R 2 + R3 I + E Otteniamo così un sistema di tre equazioni nelle tre incognite IR1, IR2, I Esplicitiamo le prime due equazioni in funzione di IR2: I R1 = − I R 2 + I1 + I 2 I = I R2 − I 2 R1 (− I R 2 + I 1 + I 2 ) − R2 I R 2 − R3 ( I R 2 − I 2 ) − E = 0 Dalla terza equazione calcoliamo la IR2: − R1 I R 2 + R1 I 1 + R1 I 2 − R2 I R 2 − R3 I R 2 + R3 I 2 − E = 0 R1 I R 2 + R2 I R 2 + R3 I R 2 = R1 I1 + R1 I 2 + R3 I 2 − E I R2 = R1 I1 + R1 I 2 + R3 I 2 − E 10 ⋅ 2 + 10 ⋅ 2 + 24 ⋅ 2 − 10 78 = = = 1.95 A R1 + R2 + R3 10 + 6 + 24 40 Possiamo calcolare la corrente incognita utilizzando la seconda equazione: I = I R 2 − I 2 = 1.95 − 2 = −0.05 A = −50mA