Università di Cagliari Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali LABORATORIO DI ANALISI DEL MOVIMENTO UMANO Stereofotogrammetria elettronica per l‟analisi quantitativa del movimento Outline Argomenti della lezione • Principi e metodi delal stereofotogrammetria • Struttura di un laboratorio di analisi del movimento • I protocolli tecnici e anatomici per il posizionamento dei markers • Calibrazione, acquisizione ed elaborazione dei dati, reportistica • Gait Analysis: variabili significative. Esempi di cammino normale e patologico • Esercitazione pratica sulla Gait Analysis Lo studio del movimento umano „Qualunque aspetto del movimento umano si voglia studiare, per prima cosa occorre osservarlo‟ (Galileo) DINAMICA: perchè si muove? CINEMATICA: quando si muove? Angoli Articolari, Orientamento Segmenti e Spostamento. Misurati con i sistemi di Motion Capture ELETTROMIOGRAFIA: attivazione muscolare durante il movimento Timing e Intensità del Segnale Elettromiografico. Misurati con degli elettrodi Forze, Momenti, E Potenze Articolari. Misurati con piattaforme di forza. Scopi della misura Outline quantitativa del movimento Analisi Fornisce delle misure quantitative del movimento relative a cinematica, dinamica e attivazione muscolare ANALISI INTEGRATA MULTIFATTORIALE QUANTITATIVA NON INVASIVA TRIDIMENSIONALE I sistemi optoelettronici che utilizzano telecamere operanti nella gamma del visibile o del vicino infrarosso, unitamente a marcatori posti sulla cute del soggetto, rappresentano la soluzione tecnologica più diffusa per la stima del movimento umano. I sistemi optoelettronici non forniscono una misura diretta delle variabili cinematiche ma una stima delle traiettorie cinematiche. Che cosa è la stereofotogrammetria? La capacità di percepire la natura tridimensionale degli oggetti che ci circondano è definita visione stereoscopica ed è dovuta dall’impiego combinato dei due occhio. Il cervello riceve quindi una doppia immagine di ciascun oggetto, una da ogni occhio, e ha la capacità di unirle in un'unica immagine tridimensionale fortemente differente dalle immagini originali. Stereofotogrammetria: principi Ricostruzione 3D del punto: Dato un punto che si muove nello spazio del laboratorio, è possibile esprimere il funzionamento di questo sistema come la ricostruzione della posizione che il punto assume istante per istante, fornendo una terna spaziale caratteristica (x,y,z) rispetto alla terna di riferimento del laboratorio stesso. Per poter definire la posizione spaziale di un punto per mezzo delle sue coordinate, è necessario che il punto venga osservato contemporaneamente da almeno due punti di vista distinti. La registrazione della posizione permette di calcolare le velocità e le accelerazioni dei punti lungo la traiettoria. Stereofotogrammetria Sebbene la stereofotogrammetria optoeltronica sia un potente mezzo per la quantificazione della cinematica segmentale ed articolare finalizzata alla valutazione della funzionalità motoria, essa è affetta da diverse tipologie di errori: Sistemi optoelettronici per l‟analisi del movimento Vantaggi: - accuratezza, precisione e affidabilità; - tutti i dati si riferiscono a un sistema di riferimento assoluto; - sono indipendenti dal numero di marker utilizzati, - nessun ostacolo al movimento - acquisizioni total body Svantaggi: - spesso costretta all’interno di laboratori (no spazi aperti); - strumentazione costosa, - necessaria accurata calibrazione per la bontà dei dati Clinica: - Quantificare le limitazioni funzionali in maniera oggettiva; Definire percorsi terapeutici e supportate le decisioni cliniche; Monitorare gli andamenti di una terapia riabilitativa; Documentare l’efficacia di nuovi ausili o protesi. Strumentazione di un Laboratorio di Analisi del Movimento cinematica attivazione muscolare dinamica ripresa video 60 100 Ampiezza (mV) 40 20 0 0 20 40 60 80 100 50 0 -50 -100 0 2 4 Tempo (s) 6 Strumentazione del Laboratorio di Analisi del Movimento Sensore CCD (ChargeCoupled Device) Diodo a Effetto Collaterale Sensore CMOS (Complementary Metal-Oxide Semicondutor) Strumentazione del Laboratorio di Analisi del Movimento Sensore CCD (ChargeCoupled Device) Sensore CMOS (Complementary Metal-Oxide Semicondutor) Il sensore CCD consiste in un circuito integrato formato da una griglia di elementi semiconduttori in grado di accumulare una carica elettrica proporzionale all'intensità della radiazione elettromagnetica che li colpisce. Questi elementi sono accoppiati in modo che ognuno di essi, sollecitato da un impulso elettrico, possa trasferire la propria carica ad un altro elemento adiacente. Inviando al dispositivo una sequenza temporizzata d'impulsi, si ottiene in uscita un segnale elettrico grazie al quale è possibile ricostruire la matrice dei pixel che compongono l'immagine proiettata sulla superficie del CCD stesso. Il sensore CMOS è invece usato in elettronica per progettare circuiti integrati alla cui base sta l’uso dell’invertitore a transistor mosfet. Strumentazione del Laboratorio di Analisi del Movimento I markers attivi sono costituiti da LED che generano autonomamente il segnale luminoso e vengono posizionati in specifici punti di repere dei quali si vuole definire la traiettoria. Questi dispositivi necessitano però di alimentazione e sincronizzazione via cavo. I marker passivi sono costituiti da materiale catarifrangente in grado di riflettere luci di lunghezza d’onda caratteristica compresa tra i 780-820 nm; sono di forma sferica e vengono posizionati a livello dei punti di repere per mezzo di un supporto platico. Le luci vengono emesse da illuminatori coassiali con le telecamere e situati posteriormente ad esse, costituiti da opportuni filtri ottici e in grado di localizzare i markers nel volume di misura. Diodo a Effetto Collaterale Marker passivi Protocolli per l‟analisi del movimento: sistema di riferimento tecnico e anatomico Sistemi di riferimento rispetto ai quali sono restituite le coordinate istantanee 3D dei marker: - Globale o del laboratorio: fisso, rispetto a cui vengono fornite le coordinate dei marker - Tecnico: arbitrario, solidale a un segmento osseo. Determinato usando la posizione di almeno 3 marker non allineati (cluster) - Anatomico: i suoi piani approssimano quelli anatomici. Determinato sfruttando i punti di repere anatomici (RA) Protocolli tecnici e anatomici Protocolli tecnici: cluster di marker (minimo 3 elementi) in posizioni non corrispondenti a punti anatomici. Ogni cluster individua un sistema di riferimento tecnico solidale con il segmento corporeo su cui è stato applicato ma è differente dal sistema di riferimento anatomico del segmento. È richiesta la calibrazione aggiuntiva per la definizione della relazione tra sistema di riferimento tecnico e quello anatomico. Es. Protocollo CAST (Calibrated Anatomical System Technique). Protocolli anatomici: posizionamento di marker sulla cute del soggetto in punti di repere in cui si trova riferimento alla struttura ossea. I centri articolari venfono calcolati mediante algoritmi basati su parametri antropometrici del soggetto in esame. Es. Protocollo SAFLO, Helen Hayes o Davis. Protocollo Davis In ambito clinico i protocolli maggiormente diffusi sono quelli anatomici e in particolare il più usato a livello internazionale per l’analisi del cammino è il protocollo Helen Hayes Marker Set o Protocollo Davis. Il protocollo prevede la rilevazione dei parametri antropometrici del soggetto (altezza, peso, distanza tra le creste iliache anteriori e spessore del bacino, lunghezza gamba, distanza tra i condili femorali o diametro del ginocchio, distanza tra i malleoli o diametro della caviglia), usati per stimare la posizione dei centri articolari e il posizionamento di 22 marker in specifici punti di repere. Posizionamento Markers (bilateralmente): • acromion e settima vertebra cervicale (C7) • creste iliache e osso sacro • grande trocantere, epicondilo femorale laterale e un marker posizionato su di una • barra posta circa a metà coscia • testa della fibula, malleolo e un marker posto su di una barra posizionata circa a metà tibia • quinto metatarso e tallone (solo nella fase di standing) Calibrazione del sistema Fase preliminare dell‟acquisizione di un qualsiasi tipo di prova necessaria per definire il volume all‟interno del quale andrà a svolgersi la prova. Durante questa fase vengono determinati tutti i parametri necessari per ricostruire la scena tridimensionale, i parametri interni (lunghezza focale, coordinate del punto materiale, coefficienti di distorsione, etc.) e i parametri esterni, come il sistema di riferimento della telecamera rispetto al sistema di riferimento globale. Calibrazione del sistema 1. Sequenza Axes: definisce la direrione dei tre assi. Identifica la posizione del sistema di riferimento assoluto del laboratorio 2. Sequenza Wand: identifica il volume all’interno del quale si svolgerà la prova. 3. Sequenza Platform: identica la posizione della piattaforma (direzione x concorde con quella del cammino). 1 2 3 Calibrazione del sistema Le prestazioni del sistema, in termini di accuratezza e precisione, possono dipendere dal setup del laboratorio (numero e posizione delle telecamere, dimensioni del volume di misura, dimensione e forma dell’oggetto di calibrazione e cura della procedura di calibrazione) Importanza di una corretta calibrazione per l’attenuazione degli errori strumentali Analisi quantitativa del movimento: Gait Analysis Protocolli standard: • • • • • Posizionamento dei marker Modalità della prova Organizzazione dei tracciati Parametri analizzati Reportistica Knee Flex-Ext 60 40 Interpretazione 20 1.Posizionamento marker e Motion Capture 0 0 Modello biomeccanico 20 40 60 80 Angoli, velocità e informazioni cinematiche 100 Step principali per una prova di Gait Analysis 1. Preparazione del paziente Valutazione neuropsicologica Rilievo dei dati antropometrici Posizionamento dei markers 2. Modalità della prova Prova di standing Prova di walking Step principali per una prova di Gait Analysis 3. Elaborazione della prova 4. Reportistica finale Identificazione degli eventi del ciclo del passo (Contatto iniziale, IC, e distacco del piede , TO) Il ciclo del passo: parametri temporali Ciclo del passo: intervallo di tempo compreso tra due appoggi successivi dello stesso piede. Fase di appoggio: il piede si trova a contatto col terreno e occupa circa il 60% di tutto il ciclo del passo. Fase di volo: il piede non si trova a contatto con il terreno, cioè quando la gamba viene slanciata e portata avanti. Occupa circa il restante 40% del gait cycle. Il ciclo del passo: parametri spaziali Stride length = Step right + Step left Left Step length Step width Right Step length Cadenza (step/min) = numero di passi per unità di tempo Velocità (m/s) = cadenza * lunghezza del passo Il ciclo del passo: Parametri spazio-temporali Valori di un soggetto sano adulto Cinematica del cammino 2. Definizione delle traiettorie 3D dei marker 1. Posizionamento markers 3. Calcolo sistema di riferimento tecnico 4. Calcolo dei centri articolari 5. Definizione del sistema di riferimento anatomico 6. Calcolo angoli articolari e definizione ciclo del passo 7. Rappresentazione degli angoli articolari in funzione del ciclo del passo Marker reali (sulla cute del soggetto) Marker virtuali (ricostruzione) Movimenti permessi e convenzioni Frontale ADDUZIONE: avvicinamento dell’arto al piano sagittale del corpo ABDUZIONE: allontanamento dell’arto dal piano sagittale del corpo Sagittale FLESSIONE: quando un arto si avvicina al tronco-piano frontaleESTENSIONE: quando l’arto si allontana dal tronco –piano frontale- Trasversale INTRAROTAZIONE: avvicinamento all’asse mediale EXTRAROTAZIONE: allontanamento dall’asse mediale Report cinematica Frontale Tronco Pelvi Anca Ginocchio Caviglia Sagittale Trasversale Obliquità pelvica ROTAZIONE DEL BACINO INTORNO ALL’ASSE ANTERO-POSTERIORE + Tilt pelvico (antiversione e retroversione pelvica) ROTAZIONE DEL BACINO INTORNO ALL’ASSE MEDIO-LATERALE Rotazione pelvica ROTAZIONE INTORNO ALL’ASSE LONGITUDINALE. Abd-Adduzione Anca NORMALI IC: 2° LOADING RESPONSE: 5° MIDSTANCE: 0° TERMINAL STANCE: 5° SWING: -5° TERMINAL SWING: 0° Flesso-Estensione Anca Rotazione Anca ANGOLO COMPRESO TRA L’ASSE ANTERO-POSTERIORE DEL BACINO E QUELLO DELLA COSCIA NEL PIANO TRASVERSALE. POSITIVA: INTRAROTAZIONE NEGATIVA: EXTRAROTAZIONE Flesso-Estensione Ginocchio Dorsi-Planta flessione Caviglia Rotazione del piede Forze di reazione del terreno Quando il peso del corpo viene trasferito sul piede d’appoggio, sul terreno si genera un sistema di forze (orizzontali e verticali) e di momenti, la cui conoscenza e’ importante per determinare lo stress a cui sono sottoposte le strutture muscolari e articolari La misura di tali forze (GRF, ground reaction forces) si effettua con uno strumento detto “piattaforma di forza “ (pedana rigida accoppiata con sensori di forza disposti in modo opportuno). Fz Fx Fy Forze di reazione del terreno Il soggetto deve trasferire spontaneamente il carico sulla piattaforma: la collocazione volontaria del piede sullo strumento (targeting) non e’ desiderabile perche’ genera un’alterazione innaturale nei movimenti degli arti . Spesso si ricorre a strategie di mascheramento per evitare tali problemi. Il piede analizzato deve occupare per intero l‟area della piattaforma, mentre l‟altro deve restare fuori (a volte si ricorre alla doppia piattaforma laddove possibile). Forze di reazione del terreno (GRF) I dati più frequentemente rilevati mediante piattaforme di forza sono: • Forza verticale (Fy) e Forze di taglio orizzontali (in ML e AP, Fz e Fx) • Diagrammi vettoriali • Momenti articolari • Posizione del centro di pressione (COP) GRF ha un ruolo importante nell’insorgenza di lesioni a carico degli arti inferiori. Forze di reazione del terreno (GRF) I dati più frequentemente rilevati mediante piattaforme di forza sono: • Forza verticale (Fy) e Forze di taglio orizzontali (in ML e AP, Fz e Fx) • Diagrammi vettoriali • Momenti articolari • Posizione del centro di pressione (COP) GRF ha un ruolo importante nell’insorgenza di lesioni a carico degli arti inferiori. Componente verticale L’andamento tipico delle forze verticali nella fase di appoggio (a velocita‟ “normale”, 80 m/min, 4.8 km/h 12.5 min/km) presenta due picchi separati da un avallamento B Quando le velocita’ non e’ troppo elevata, il valore di picco e’ all’incirca il 110% del peso corporeo mentre nell’avallamento si ha circa l’80% del peso. D C A E Componente verticale B: il CoG si abbassa aumentando l’effetto di accelerazione del peso corporeo. B C: sollevamento del CoG per la rotazione in avanti sul piede vincolato al terreno D: accelerazione verso il basso quando il peso del corpo è trasferito in avanti per la rotazione dell’AP D C A E Componente verticale La velocita’ del passo altera in modo significativo la distribuzione delle forze verticali. Il cammino a bassa velocità (<60 m/min) riduce il momento e quindi l’accelerazione verticale con un corrispondente appiattimento di picchi e avallamento. Nella corsa, invece, si registrano picchi di forza di ampiezza fino a 2.5 volte il peso corporeo. Elettromiografia di Superficie Strumenti di acquisizione BTS FREEEMG 100 Sistemi optoelettronici Piattaforme di forza Elettromiografi Sistemi a sensori inerziali Sistemi baropodometrici Ampiezza (mV) 100 50 0 -50 Ampiezza (mV) -100 0 2 400 0 200 2 400 4 Tempo (s) 6 0 -400 • Misura dell’attività muscolare di un muscolo durante la sua contrazione volontaria. • Non invasività • Elettromiografo wireless: dimensioni ridotte delle sonde e assenza di cavi Ampiezza (mV) -800 4 Tempo (s) 6 0 -200 -400 -600 0 2 4 Tempo (s) 6 È possibile effettuare l’analisi di qualsiasi movimento senza alterare il gesto motorio del soggetto in esame Esempi cammino patologico 1. Valutazione di un trattamento antispastico in soggetto affetto da Sclerosi Multipla – RR PRE-Trattamento Dopo un mese di trattamento Esempi cammino patologico 1. Valutazione di un trattamento antispastico in soggetto affetto da Sclerosi Multipla – RR Flex-Ext Anca Dorsi-Plant. Caviglia Gait cycle (%) Pre Trattamento Post Trattamento Normalità Gait cycle (%) Flex-Ext Ginocchio Esempi cammino patologico 1. Valutazione di un trattamento antispastico in soggetto affetto da Sclerosi Multipla – RR PRE POST Esempi cammino patologico 2. Spasticità muscolare in un soggetto affetto da Sclerosi Multipla – RR PRE POST Anca Esempi cammino patologico 2. Spasticità muscolare in un soggetto affetto da Sclerosi Multipla – RR PRE POST Esempi cammino patologico 3. Soggetto affetto da Malattia di Parkinson Esempi cammino patologico 3. Soggetto affetto da Malattia di Parkinson Laboratorio di Bioingegneria ed Ergonomia Industriale Telecamere Infrarosso 120 Hz BTS Smart DX cinematica Laboratorio di Analisi del Movimento Elettromiografia di superficie Wireless (6 canali) attivazione BTS RT-100 muscolare dinamica Piattaforma di forza BTS P-6000