the complete brochure

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6
Comunedi Roma
FoNDAZIONE
ADRIANA PANNI
Assessorato alle Politiche Culturali
e della Comunicazione
Accademia Filarmonica Romana
Alessandro Licata
oreanista
ò
Musiche di
JOHANN SEBASTIAN BACH
NICOLAS DE GRIGNY
ANDRE' RAISON
Nell'ambito del Festival Suona Francese
Con
il
sostegno
di
Nuovi ùIecenatì, Nouveaux Mécènes
Fondazione franco-ìtaliana di sostegno alla creazione contempotaneo.
nuovi mecenati
nouvcaux moccncs
ll*.i"i
suoNRlfiRNc€se
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In collaLrorazione con il Centro Culturale Aracoeli
Basilica di Santa Maria in Aracoeli
Giovedì 7 Maggio
2AO9
ore
21
Il
Concerto che presentìamo questa sera espone una scelta di brani estremamente rappresentativi
di
un
Jenomeno molto interessante di "osmosi"fra le diverse anime cuhurali ewopee ver{icatosi in un arco di
tempo relativamente ristretto. L'Europa del XWil secolo, dominata dalla cultura-francese maturata
già con
il
Regno
dl Luigl XlV, alla
sud morte conobbe
uheliori spinte ailnnovamenti estetici e stilisti-
ci grazie all'llluminismo ed al suo simbolo più rappresentativo, 1'Encyclopédie. La musica organistica
Jrancese è caratterizzata da una pafiicolal'e timbrica che ùsaha grazie a giochi solistici ed echì che
;favoriscono l'esahazione degli agrcments, prassi già consolidata nella musica stt'umentale ed entata
PrePotentemente nel repertorio organistico, unitamente
agli schemi ritmici tipici della danza. Trovere-
di musica sa$a questi schemi che sottolineano alcuni possi impot'tanti,
anicchiti anche di abbellimenti. È d.o qu"rto contesto di predominio culturaleJrancese che maturano i
germi che daranno lo spunto a Johann Sebastian Bach per la creazione delle sue più. importanti commo sPesso nelle composizioni
posizìoni oryanistiche che daranno vrta allo stile musicale universale nel pieno llluminismo, in una
sorta di liberuzione dal linguaggio ptovinciale nel quale si era relegato. E ciò si può constatare dal
pro7ramma proposto in questa occasione che costituisce un ponte tra la teutonica cuhura degl; Stati
tedeschi del
XWI-XWI
secolo e quella raJfinata della Fruncia
illuministica.
JOHANN SEBAST'IAN B.ACH (1685-1750) - Freludio e Fuga in Mib rnaggiore, BWV 552
Il Preludio e Fuga in Mib maggiore apre la Terza ?arte della Klav;erùbung, pubblicata dallo stesso Bach a
Lipsia nel "l739, in cui ritroviamo schemi ritmici della danza e abbellimenti che sottolineano passi importanti. Le prime battute rispecchiano lo stile galante dell'Overture orchestrale francese del primo Barocco
ma con respiro pir\ ampio, il tutto sostenuto da un robusto pedale sul quale si sviluppano figurazioni di
note discendenti che preparano la successiva entrata di una sezione ritmica a note puntate. A queste segue
una sezione in cui Bach inserisce un gioco di risposte in eco, a partire dalla battuta 33, che assume un
lorte significato spirituale e simbolico. Dopo una breve ripresa della sezione iniziale segue una sezione
vivace in stile fugato che conclude il preludio con la ripresa della sezione iniziale. Alle tre sezioni riproposte in aÌternanza tra loro per tutto il Preludio segue la fuga a 5 voci, articolata anch'essa in tre sezioni
distinte. La prima è solenne, con note di valore ampio, la seconda brillante priva dell'uso del pedale, nella
quale Bach sovrappone il nuovo tema al primo. Nella terza sezione i due temi precedentemente presentati
.si londono con un terzo tema che ricorda alcune cellule del secondo. Nell'intricato contrappunto, tuttavia, viene a crearsi un meraviglioso equilibrio sonoro in cui ogni parte è nettamente distinta soprattutto
grazie ai temi aflidati al pedale.
Aria, BWV
587
Con la trascrizione di composizioni di altri autori Bach dimostra il proprio apprezzamento per le loro
opere. Per questo brano viene preso in considerazione un lavoro di Frangois Couperin, pubblicato nel
1726 con
il titolo les
Narions, dove risalta la commistione degll
stiil musicali italiano, spagnolo e francese.
ln particolare il brano trascritto da Bach appartiene al Troisieme Ordre (L'lmperia,l). la struttura in trio sintetizza il ruolo dei diversi strumenti in un intricato contrappunto, soprattutto nella parte centrale del brano, con un appropriato uso di ogrements che figurano anche nella voce del pedale.
NICOLAS DE GRIGNY (t672-1701) - Fuga a 5 voci
Nicolas De Grigny è uno dei massimi esponenti della cultura musicale organistica della Francia del XVll
secolo. Di lui è rimasto soltanto un grande volume di musiche per organo, il Liwe d'orgue. Bach tanto lo
ammirava da copiare a rnano le sue composizioni per motivi di str-rdio. La luga a 5 voci rispecchia perfettamente quanto descritto da Marin Mersenne nell'Hatmonie Universelle sostenendo che l'atteggiamento francese nei conlronti della musrca tende a considerarla un ornamento sonoro, piuttosto che il mezzo attraverso cui manifestare sfrenati afletti, in una sorta di douceurJangaìse. L'uso degli abbellimenti arricchisce la
composizione dando maggior enfasi alì'insieme. La composizione si presenta con una successione di entrate in cui il tema viene posto in risalto dal gioco di particolari timbri di mutazioni e di ance del['organo
IOHANN SEBASTIAN BACH- Fantasia in do minore, BWV 562
Ispirandosi alla Fuga a 5 voci di De Grigny, la Fantasia in do minore si propone in uno stile stretta-
mente imitativo, con andamento solenne a mo' di corale. Notevoli sono le somiglianze tematiche
con la Fuga di De Grigny. La composizione si apre con una lunga nota di tonica che converge
verso la nota di dominante tramite una breve scala ascendente. In un intricato gioco imitativo, con
alcuni passaggi modulanti, l'incipit del tema del pedale viene trasferito anche alle tastiere. La robusta struttura polifonica a 5 voci viene alleggerita da un cospicuo numero di abbellimenti. La
Fantasia si conclude con una serie di accordi spezzati al pedale per convergere verso una lunga
nota tenuta, sempre al pedale, alla quale si sovrappone una serie di note scorrevoli che chiudono
la composizione, dirigendosi verso una cadenza in stile recitativo.
ANDRE' RAISON (1650 ca.-1719) - Christe, Trio en Passacaille
La musica di Raison, pur destinata all'uso liturgico, presenta una scrittura di stile clavicembalistico con una stretta compenetrazione fra musica religiosa e forme profane , in cui compaiono note
ribattute e melodie popolari. Nella prelazione al Livre d'Orgue del 1687 Raison invita a considerare
il rapporto che vi è nei brani con i ritmi di danza ma invitando ad una esecuzione pir\ lenta "à cause
de la Sdnteté du Lieu". Il brano presentato, di modeste proporzioni, è il Christe della Messa del XII
tono che contiene il tema principale gregoriano del Communio Acceptabissacrficium. [l tema è
presentato al basso e il pezzo consta di sei variazioni concatenate con evidenti lioriture nella parte
conclusiva. Alla voce piu grave figurazioni ritmiche della danza abbelliscono e mascherano la melodia del tema principale.
JOHANN SEBASTIAN BACH
-
Passacaglia, BWV 582
La Passacagliaè una danza, forse di origine latino-americana, giunta in Europa attraverso Ia Spagna
di strada. La
da dove deriva i[ nome pdsdr, attraversare e calle, strada, connotandosi come un canto
Passacaglia in do minore si può forse
e ricca
ritenere la piu poderosa delle opere di Bach, la pir\ profonda
di significato metalisico, in cui è racchiuso tutto 1'Universo in continua evoluzione, come
dimostrano le diverse variazioni che scaturiscono dal tema esposto nella sua semplice nudità. Nella
Passacaglia Bach utilizza procedimenti musicali servendosi di tutti i possibili artifici. Pur considerata un'operagiovanile composta tra il 1708 eil 1,71,7, periodo delle composizioni libere di Wei
mar, dimostra tutta la maturità di Bach, nonostante la forma arcaica in cui è strutturata, rispecchiando l'impostazione della Ciaccona e Passacaglia di Dietrich Buxtehude. È un brano a cinque
voci in continua evoluzione in cui yiene presentato un tema su basso ostinato al pedale, derivato
dalTrioen?assocaille di Raison, che utilizza soltanto 8 delle note del tema originale del Communio Acceptabis sacrficiun, il cui incipit è costituito da 10 note. Bach prolunga il tema della passacaglia aggiungendo a[ tema di Raison altre 7 note, per un totale di 15, per creare la conclusione al
suo motivo che, di estrema semplicità, rispetta lo schema ritmico breve-lunga. Dal tema del pedale si articolano 20 variazioni organizzate in gruppi strettamente simmetrici ognuno caratterizzato
da propri schemi, in cui si distinguono 2 parti divise tra la decima e l'undicesima variazione quando Bach trasporta il tema dal basso, in contrappunto doppio, alla voce superiore, per tornare gradatamente alla posizione iniziale. Tutto è basato su un mirabile equilibrio delle entrate dei temi e
con questa composizione Bach sembra rispecchiare ciò che aveva già dichiarato Denis Diderot nei
suoi lavori: "ll mio intelletto non nette niente nelle cose e non rcglie niente".
Luciano Bologrra
Alessandro Licata
Alessandro Licata, nato a Roma, si iscrive nel 1965 al Corso di Organo e Composizione
Organistica tenuto da Fernando Germani presso il Conservatorio di Musica "Santa Cecilia", ricevendo I'insegnarnento del grande Maestro dai primi rudimenti sino al diploma,
conseguito nel 1974, ed al perfezionamento. Nel 1977 vince il primo premio al Concorso Internazionale di Organo di Orvieto. Organista delì'Ensemble Teatromusica, partecipa ai Festival Internazionali di Musica Contemporanea di Varsavia, Lisbona, Barcellona,
Roma. E' invitato da Enti ed Associazioni concertistiche quali, Teatro Comunaie di Modena, Nuova Consonanza, Associazione Musicale Romana, Società Aquilana dei Concerti, Autunno Musicale di Como, Spaziomusica di Cagliari, Festival Organistico di Raven-
na, Nuove Forme Sonore, Isdtuto Italiano di Cultura di Montreal, A.Gi.Mus., Ente I
Soiisti Aquilani, Accademia Organistica Romana
Premio Goffredo Giarda, Conservatoeseguendo le Variazioni
Goldberg di Johann Sebastian Bach. Si dedica con particolare intensità allo studio ed all'
interpretazione dell'opera di Bach, sulla quale tiene regolarmente corsi e seminari, anche in collaborazione con il musicologo GiancarloBizzi.ll,a registrato per la BMG Ariola,
ia Rai e la Radio Vaticana. E' stato membro di giuria del Prernio Valentino Bucchi 1999 e
del Pren-rio Goffredo Giarda 2002,2003,2004. Docente di Organo e Composizione
Organistica àal 1976 presso ii Conservatorio di Musica "Alfredo Casella" di L'Aquila, ha
tenuto corsi e seminari sulla musica di Johann Sebastian Bach al "Corso per Organista e
Maestro di Cappella", istituito dalla Regione Abruzzo dal 2000 al 2004. Attualmente è
docente di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio di Musica "santa
Cecilia" di Roma.
-
rio di Musica di Latina. Nel 1981 debutta come clavicembalista
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