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Johann Sebastian Bach
1685-1750
Johann Sebastian Bach nacque in una
famiglia di musicisti, nel nord della Germania,
e per vari anni si dedicò allo studio della
musica. A dieci perde i genitori ma grazie al
fratello maggiore prosegue gli studi.
Studiò molto la musica italiana, i brani da
chiesa luterani, la serietà della musica per
organo tedesca e la leggerezza dello stile
francese.
Dopo vari incarichi in alcune corti, viene nominato maestro
di musica del duomo di Lipsia. Qui aveva il compito di
preparare il coro e l'orchestra, e soprattutto di scrivere 4 o 5
brani per la messa di ogni domenica, tutto questo per 27
anni consecutivi: per questo ci ha lasciato molta musica
sacra. Ogni raccolta della domenica si chiama “cantata”.
La sua vita è l'esempio di quel modo di vivere che vede
l'ordine, il lavoro, la preghiera sopra ogni cosa, un
modello frequente nella Germania protestante del nord.
Gli strumenti preferiti in quel periodo sono: l'organo, il
clavicembalo, il violino. L'orchestra è piccola ed è formata
da circa 30 strumentisti.
La sua musica è molto regolare, ordinata, senza forti
contrasti, e Bach si potrebbe definire un artigiano della
musica per la sua costanza nel lavoro e regolarità nelle
sonorità ed uno scienziato della musica per l'ordine e la
simmetria dei suoi pezzi.
Johann Sebastian Bach scrive una nuova cantata per ogni
settimana e nel soggiorno a Lipsia concepisce e realizza i
suoi capolavori: la Passioni, gli Oratori, le Messe, il
Magnificat. Non tralascerà di scrivere musica strumentale
come il Clavicembalo ben temperato, affermazione totale
della tonalità, la monumentale Arte della Fuga oltre
all'Offerta Musicale scritta nel 1747 e nata dall'invito del re
Federico il Grande di costruire una composizione su un
tema regale, tema suggerito dallo stesso re. Intorno al 1740
comincia ad avere problemi alla vista che si accentuano
sempre più fino a convincerlo a sostenere una risolutiva
operazione, ma l'oculista inglese che lo opererà nel 1749
non farà che peggiorare la situazione. Ora Johann
Sebastian Bach è completamente cieco, in più si aggravano
le sue condizioni fisiche. L'anno seguente morirà per un
attacco apoplettico.
Durante la sua vita sarà stimato come grande organista ma
non gli saranno tributati onori come compositore anzi sarà
considerato un conservatore! Bisognerà attende quasi cento
anni perché la sua musica possa essere rivalutata e il suo
genio universalmente riconosciuto. Sarà un romantico, il
compositore Felix Mendelsshon-Bartholdy, che nel 1829
presentando a Berlino la monumentale Passione Secondo
San Matteo darà il via al processo di rivalutazione della sua
opera, all'esecuzione di tutti i suoi lavori, mentre la sua fama
aumenterà e come disse Beethoven, giocando sul vocabolo
bach=ruscello, diventerà un oceano restando stabile fino ad
oggi.
Bach riassume e rielabora nella sua vasta produzione, più di
mille opere certificate, le tradizioni musicali europee. Dai
francesi prende la suite e il gusto per gli abbellimenti, dagli
italiani il concerto e l'aria e la cura per la melodia cantabile,
dai tedeschi il corale luterano e la tradizione organistica.
Tutti questi elementi moderni saranno fusi con l'antica e
sapiente arte del contrappunto, arte che il mondo barocco
stava abbandonando. Proprio per questo connubio tra
antico e moderno, unito alla grande profondità
"scientifica" della sua musica, Johann Sebastian Bach è
considerato universalmente, una delle maggiori figure della
storia musicale.
La musica di Johann Sebastian Bach
e del periodo barocco (1700-1750)
Ambienti: la chiesa e la corte. Il musicista lavora
sempre alle dipendenze di qualcuno: l’imperatore, un
principe, un vescovo… quindi non è libero di scrivere
ciò che vuole ma scrive sempre su ordinazione (una
musica per un ricevimento, per una festa, per una
messa…)
Melodia: i temi sono molto simili e rimangono
piuttosto invariati. Sono molto regolari nel ritmo e
privi di contrasti. A volte è facile confondere due
temi diversi.
Strumenti: si usa il violino e nella musica sacra
l’organo. L’orchestra è composta da pochi strumentisti (circa 30):
accanto agli archi (violino, viola, violoncello, contrabbasso) si
usano pochi strumenti a fiato per dare sonorità più piene.
Generi: si sviluppa la musica sacra, il concerto (per solista e
orchestra), la suite (una raccolta di brani).
Forma: la forma più usata è la “fuga”, un procedimento
polifonico strumentale o vocale in cui più voci o strumenti
eseguono lo stesso tema “inseguendosi”.
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